USA West 8100 Km dal Messico al Canada

Noi siamo di quelli tosti: 8100 Km guidati in 3 settimane, dal Messico al Canada, e ritorno via Pacific Coast. 10 gli stati attraversati: California, Nevada, Arizona, Utah, Colorado, Wyoming, Montana, Idaho, Washington, Oregon. Ogni notte un motel diverso, a centinaia di miglia di distanza. Queste sono, da sempre, le nostre vacanze: rigorosamente...
Scritto da: Paola Cosmina
usa west 8100 km dal messico al canada
Partenza il: 12/06/2005
Ritorno il: 03/07/2005
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 3500 €
Noi siamo di quelli tosti: 8100 Km guidati in 3 settimane, dal Messico al Canada, e ritorno via Pacific Coast. 10 gli stati attraversati: California, Nevada, Arizona, Utah, Colorado, Wyoming, Montana, Idaho, Washington, Oregon. Ogni notte un motel diverso, a centinaia di miglia di distanza. Queste sono, da sempre, le nostre vacanze: rigorosamente itineranti, stare fermi non ci interessa, per noi non è vacanza. E se possibile all’estero, via, lontani anni-luce dai soliti ritriti discorsi da ombrellone. Questi siamo noi, noi due e i nostri tostissimi bimbi di 10 e 8 anni. Eh, ma come fanno, a stare in macchina tante ore? La solita insulsa domanda. Facilissimo, quando li prepari ad aspettarsi luoghi e paesaggi da sogno, prepari il sogno, che poi si materializza divenendo realtà davanti ai loro occhi. Guardare, attraverso i loro occhi, e questo rende unico il viaggio, arricchisce il tuo cuore e rende indelebile il senso “famiglia”.

Ridono subito, i miei bimbi, davanti al finto Cervino di Disneyland LA. Entusiasti a SanDiego: il galeone di Master e Commander. Strani quei cactus, li chiamano Joshua tree. Wow, le piscine del Flamingo a Las Vegas, fenicotteri veri e finti dovunque, ma poi la follia di luci la sera, l’eruzione del Mirage, e quel finto lago di Como all’hotel Bellagio, poveretti, sti americani. Sì, sarà grande sto Grand Canyon, ma poi ti stufa, invece oooh che meraviglia, che meraviglia, davanti alle torri della Monument Valley, quella di Spirit cavallo selvaggio, e ancor più a bocca aperta: i pinnacoli del Bryce, quei colori viola-rosa-bianco, e quel rosso pazzesco del Red canyon, noi in sella ai cavalli. E ancora a The Arches. Già, ma noi proprio i cavalli siamo venuti a cercare: e allora su, 1000 Km Utah Colorado Wyoming, nell’angolo estremo ecco Jackson, la città dei cow-boy, ai piedi di quelle Gran Tetons che tolgono il fiato. Qui ci torniamo, vero, un giorno, mamma? Garantito, tesoro. La delusione di Yellowstone, in periodo di spegnimento, il geyser è alto la metà rispetto a 12 anni fa. Ma è qui la visione degli elks, i cervi-alce, che scalciando galoppano via dal temporale, e poi i due orsi neri, altro che peluches.

Finalmente il Montana, cavalli ognidove, vallate e montagne. La notte nel ranch, il guado del torrente impetuoso a cavallo, roba da pionieri. La salita al Glacier natl.Park, condiviso col Canada, con le montagne che sembrano le nostre Alpi.

Poi, la discesa: Montana Idaho Washington e Oregon, magico Oregon: quello dei cicloni del mago di Oz, Oregon, l’immenso Columbia river a lato, quello di Lewis e Clark che scoprivano l’Ovest nel 1804. Oregon, quella costa incredibile, a rischio tsunami, ma perché cavolo fanno le case proprio sulla spiaggia? 800 Km che riempiono gli occhi, ogni curva una sorpresa di rocce, scogli, abeti che scendono fino in spiaggia, fari su promontori selvaggi, lagune interne dai colori forti, spiagge larghissime nella marea, il Pacifico col suo fortissimo rumore di sottofondo, la nebbiolina costante da evaporazione. Oregon, un trionfo di natura, la grotta dei leoni marini, e poi muraglioni di cozze, verdissimi anemoni, e quelle stelle marine grosse, ma grosse, viola e arancioni, una sull’altra, rigonfie d’acqua. E i granchi, grossi così. Memorabile un Sunday-lunch a base di ostriche e granchio Dungeness… Oregon, che si stempera nelle dune di sabbia, regno dei quad. Oregon, rivelatosi vero cuore del viaggio.

La California impallidisce, al confronto, nonostante la magia di SanFrancisco e la gitarella al circuito di Laguna Seca, appena prima del MotoGP. Da Monterey in giù ci accoglie in un deludente grigiore. Ciao, West. La road map stavolta è ridotta uno straccio…



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