Lungo le vie del Blues

Quattro folli alla ricerca dello spirito più profondo dell'America: da Chicago al Tennessee, da Nyc al Canada. Più di tremila chilometri tra le storiche Highway americane, incontrando cowboy e visionari
Scritto da: Enzo83
lungo le vie del blues
Partenza il: 11/08/2014
Ritorno il: 24/08/2014
Viaggiatori: 4
Spesa: 3000 €

11 agosto-14 agosto

Volo Air Swiss Malpensa- Chicago. Si parte l’undici agosto e si va alla ricerca dello spirito americano. Appassionati di Blues, Country, Rock e dell’immortale Elvis decidiamo di fare questo viaggio programmando poco e niente, se non la strada orientativa da fare. Un solo volo interno prenotato, il Nashiville- Nyc La Guardia. Arriviamo nel pomeriggio di giorno 11 a Chicago e capiamo subito che questa città ci stravolgerà. La Windt city ha un downtown favoloso, pulito, ordinato, gente gentile ed in agosto il clima è perfetto per visitarla. Il fiume Chicago attraversa la città e sfocia nell’immenso Michigan, che più che un lago sembra un mare. La gente tra un bagno e l’altro lo venera, tutta la città si versa lungo lo spettacolo di questo lago. Alloggiamo a China Town, il quartiere cinese più vero che ho visto nel mondo, molto più di quello di Nyc o di quelli australiani o europei. Qui vivono solo cinesi, ad onor del vero devo ammettere che la zona è sporca ma è sicura. La prossima volta alloggerò nel Downtown, le distanze sono molto elevate. Le tre sere le abbiamo passate a mangiare e sentire blues vero, autentico. Prima sera al Buddy Guy’s Legend, locale del noto Blues man, il più bel blues di Chicago. Si paga poco e si mancia cibo classico americano, hot dog, patatine ect. Si paga poco. La sera dopo ci infiliamo in un localino tra le vie del centro e ci assaporiamo un’ottimo gruppo locale. L’ultima sera è tappa fissa al House of Blues, grandissimi gruppi e Sweet Home Chicago che conlude la serata. Il centro è illuminatissimo e pieno di grattacieli come le grandi città americane, è una città piena di verde e di palazzi enormi in Art Deco. Bellissima la famosa Magnificent Mile, equivalente dell 5th di Nyc. Consiglio il Lincon Park, è grande quanto una media cittò italiana. E’ una città piena di storia, arte, cultura e movimento. È veramente grande e popolosa, altra dimensione rispetto alle città italiane, forse anche europee, Londra esclusa. Mi piace lo stile di vita e la gente di Chicago, gentile fino a dire basta, sorridente e piena di voglia di vivere. La città è anche piena di musei importanti ed interessantissimi, abbiamo visitato il Field Museum ricalcando tutta la storia dei primi americani. Qui la musica è vita, la si respira quotidianamente, ogni piccola brasserie trasmette musica, ogni locale notturno usufruisce di band blues e country per cena. Il centro è sicuro ma le periferie di notte le eviterei, sopratutto la zona sud. L’ultimo tramonto l’abbiamo gustato dalla WillTower che è il grattacielo più alto d’America, panorama da morire. Inoltre in giro trovi negozietti e decine di ambulanti che ti vendono il tipico hot dog, è anche la cittàdei Chicago Bulls e di Al capone, entrambi vendono un numero infinito di magliette. I taxi costano poco e sono onesti, l’Hard rock cafè ha un numero di strumenti esposti pregiati da far invidia a qualunque museo. Ci tornerò prestissimo, chi vuole vedere l’America vera delle grandi città venga qui.

14 agosto 2014 – Route 66

Andiamo da Alamo, compagnia di Rent Car americana consigliata da tutti gli amici che hanno fatto on the road e dai siti sulle route. Risparmiamo quasi 400 dollari rispetto alle altre compagnie. Affittiamo con 600 dollari (full insurance, full gasoline, 3 guidatori, Km illimitato) un Suv della Chrysler. Partiamo alla ricerca dell’inziio della famosa Route 66. Prima di partire lettura obbligatoria per tutti del romanzo di JAck Kerouac. Troviamo l’inizio vicino alla Michigan Avenue, foto di rito e via a sud di Chicago. Passiamo da Cicero e dal South della città, evitate di fermarvi. Usciamo e dopo quache ora ci fermiamo a Joliet, c’è la prigione dove hanno girato il film dei Blues Brothers, bellissimo. Ci fermiamo nei vari villaggi e parliamo con tutti, incontriamo la responsabile italiana dei viaggiatori Route66 e foto di rito. Il viaggio fino a St Louis è lungo e preferiamo restare fedeli alla Route nonostante tutto, la parallela è la Hwy 55, più veloce. Ci addentriamo in tutti i paesini e ci sono villaggi con 30 abitanti ed un’unica pompa di benzina che fa anche da meccanico e vende hot dog, sembra un sogno. Più scendi verso l’Illinos del sud più diventa vera l’america. Visitiamo in due ore Springfield e la famosa casa di A. Lincon, ripartiamo subito. Arriviamo a St Louis con 5/6 ore di ritardo ma non è un problema, ci siamo divertiti troppo. Volevamo andare a vedere il concerto di Chuck Berry ma purtroppo un poliziotto ha ucciso qualche giorno prima un ragazzo di colore ed in città è scoppiata una rivolta. La receptionist ci consiglia di non uscire e visto che siamo stanchi la ascoltiamo. Lasciamo il motel di mattina presto e andiamo in centro. Vediamo il Mississippi, il grande fiume del blues e giriamo tra l’arco e la cattedrale. Andiamo al Blueberry Hill e assoporiamo una buona birra e vediamo i cimeli di Chuck Berry ed Elvis. Favolosa zona, piena di localini. Foto nella Hall of fame della strada e via verso il Tennessee.

15/16 Memphis (Tennessee), la città del Re

Città incredibile questa. Arriviamo nel tardo pomeriggio ci sistemiamo in un motel da 30 euro e usciamo, direzione Graceland. 37 anni fa moriva Elvis Presley ed oggi è l’anniversario. Sulla Elvis P Boulevar la polizia ha bloccato l’accesso, troppa gente da ogni parte del mondo viene a lasciare un fiore sulla tomba del Re. Forse 50000 mila persone in fila, gente che suona, maratone, strisce pedonali con la sua faccia, decine di negozi con prodotti solo ed esclusivamente suo. Tutta la città trasmette la sua musica, non esiste bar, pub, ristorante che non intoni Elvis. Se immaginate qualcuno venerato in Italia, vi dico subito che non c’è paragone. Elvis qui è dio, la gente prega per Elvis, non scherzo. Li vedi a centinaia con il suo volto tatuato, le sue magliette, vestiti come lui e ovviamente con i suoi famosi basettoni. Locali con l’assegno staccato dal Re anni addietro per aiutare il nonno o il padre ad aprire l’attività. Mai visto tanto sostegno e forse tanto fanatismo per una persona. Fotografiamo, ci stupiamo, quasi ci emozioniamo e decidiamo di tornare di mattina. Andiamo a Beale Street, posto per eccellenza del blues mondiale, strada chiusa causa problemi con il sistema elettrico cittadino. La polizia ci fa cambiare posto. Mangiamo in un pub in periferia, ovviamente ascoltando Elvis e Johnny Cash, Bob Dylan e Patty La Bella. Usciamo e ci incamminiamo verso il ponte sul Mississippi, posto incantevole. Prendiamo la macchina e di notte entriamo in Arkansas, per miglia non incontriamo una persona. Il navigatore perde il segnale ed abbiamo bisogno delle indicazioni di una pattuglia di polizia per ritornare a Memphis. Arriviamo in Motel distrutti, ci corichiamo e domani è un altro giorno.

Sveglia alle 8 e via verso Graceland. Paghiamo ed entriamo, la visita più emozionante della vacanza. La casa è immensa e l’atmosfera surreale, sembra che ci sia Elvis a guardarti. E’ la seconda casa più visitata degli States dopo la casa bianca. Gli aerei, i vestiti, le macchine, i cavalli, le sale di registrazione, la sala dell giungla, la tomba. Ricchezza immensa, la sua vita unica ed irripetibile. Mia moglie si appassiona ad Elvis, fino a quel momento solo canticchiato poche volte. Graceland è sacra. Usciamo sconvolti dal mito che era per gli americani, qualcosa che in Europa non si respira. Usciamo e ci dirigiamo a Baele Street, una cosa inspiegabile. Cento o forse più locali chiusi dentro la famosa strada pieni di bluesman e jazz man che cantano a qualunque ora, migliaia di turisti che ballano e cantano, ogni strada e ogni angolo ha una statua di un blues man o di un cantante. Qui il blues è come il cristianesimo per noi. E’ il canto della liberazione, della fine dell’oppressione razziale. Mangiamo nel locale di BB King e capiamo che questa città è unica. Giriamo tra i musei e le vie. Per rendere l’idea di cosa sia la musica qui vi dico solo una cosa. A Memphis ci sono tre musei principali, Il museo del Rock, quello del Soul, e il museo del Blues. L’Hard Rock Cafè si divide in due parti, il classico e quello che vende solo magliette con Elvis. Da morire. La sera torniamo obbligatoriamente su Beale Street e i locali sono ancora più movimentati e pieni di gente. Voglio tornare la.

17 agosto 2014

Partenza di mattina, lasciamo Memphis, la sua birra, il suo Jack Daniel’s, la sua musica con una malinconia unica. Riprendiamo la strada e si sale a Nashville, città del Country. Arriviamo in motel e usciamo. Giro nella Broadway, dove anche i semafori hanno incorporata musica e compriamo qualche pensierino. Tutto qui si rifà al suo massimo esponente in campo musicale, Johnny Cash, idolo americano. Giro nella Music Road e cena in un localino con musica dal vivo Country. All’una di notte a letto, alle cinque dobbiamo consegnare la macchina e alle sei parte l’aereo.

18 agosto

Volo Nashville-Nyc Arrivo alle undici, taxi e via negli hotel prenotato per una notte a Brooklyn. Posiamo le valigie e andiamo al Downtown. Come la immaginavo, casette rosse ai bordi del centro e la visione fantastica del ponte, taxisti di Nyc sono ladri quindi regolatevi. Mangiamo in un ristorante francese e via verso Manhattan. Ecco la follia, che poi è la bellezza di questa enorme città. Scendiamo sulla 14 th e attraversiamo mezza isola fino alle 42 th salendo lungo la 7 th. Eccoci a Time square. Le luci ti lasciano veramente basito, anche per noi che pensiamo di aver girato il mondo. Dopo venti minuti per riprenderci andiamo a vedere il tour per il niagara perchè domani siamo senza hotel. Prezzi assurdi più di 320 dollari a persona. Follia. Passiamo la serata all’ HArd Rock di Nyc e facciamo un giro lungo la settima. Andiamo a letto avremo 21-22-23 per gustarci la città.

19 agosto Niagara Falls

Ci svegliamo e andiamo a fare colazione, dobbiamo raggiungere il Canada ed ancora non sappiamo come. Parliamo al bar con due ragazzi ed uno ci accompagna con il pick up in una rent car. Paghiamo e prendiamo con 250 euro (diviso 4) una Hunday fino al 21 mattina. Partiamo in direzione New Jersey e dopo due ore siamo fuori NYC, imbocchiamo la strada e ci fermiamo in un sobborgo Elisabeth o qualcosa del genere, vicino a Newark per farci spiegare la strada. Ci dicono “guys ci vogliono 10 ore” “shit”, ci prendiamo di pazienza e attraversiamo New Yersey, Pennsilvanya e tutto lo stato di Nyc. Alle otto di sera siamo a Buffalo, entriamo a Niagara Falls e prenoto un hotel online, lasciamo le valigie, doccia e in dogana. Entriamo in canada e ci gustiamo le bellissime cascate in versione notturna, La città è una piccola Las vegas,davvero imponente il gioco di luci. Le cascate sono al centro della città e dividono gli Usa dal Canada. Mangiamo Carne e andiamo a letto. L’indomani alle 7 siamo sulla strada, ripassiamo il confine e via a trovare un parcheggio. Subito erscursione in barca tra le uniche cascate. Emozionanti e davvero imponenti. Foto da crepacuore. Alle undici facciamo 20 miglia ed arriviamo a St Cathrine o qualcosa del genere. Città isolata, dove vivono solo canadesi. Carina ma molto diversa dallo stile di vita italiano. Rifacciamo dogana e guidiamo fino a mezzanotte. Entriamo a Manhattan e parcheggiamo a Time Square, davanti l’Hotel Carter, uno dei peggiori hotel al mondo (sconsigliato) ma nella migliore posizione al mondo. Vediamo Time square di notte e crolliamo. Ultimi due giorni e mezzo da soli. Ognuno faccia ciò che vuole, siamo a NYC.

21-22-23 NYC

Io e mia moglie andiamo in giro per Manhattan Central Park, ad Harlem a vedere il famoso Teatro Apollo e la chiesa gospel, la 5th, Grand Central Terminal, Cattedrali limitrofe, Empire, Rockfeller, e tutto il nord dell’isola. Il Moma è bellissimo museo.

Il giorno dopo attraversiamo il ponte in metrò e siamo a brooklyn. Volevo vedere Brooklyn h., bellissima zona. Riprendiamo il ponte a piedi e lo facciamo tutto, emozionante. Arriviamo a Wall Street e prendiamo il battello gratuito per States Island per passare davanti la Statua della Libertà. Una delle più deludenti cose mai viste. Risaliamo a piedi volutamente fino alla 5th gustandoci Soho e il Village (il meglio di Nyc sono questi due quartieri). China Town è solo turistica, Little Italy orrenda e falsissima. La sera ci riuniamo in un localino sulla 9th e Tony ci racconta Washington ed Alessio la zona a nord ovest… da morire i palazzi Deco e liberty a Manhattan sud. Nessuno brutto. Questa città è un sogno e non per Time square, bensì per il suo stile unico al mondo. Guardatela bene, merita tantissimo, è bellissima.

24 agosto

Rientro volo con scalo a Vienna e alle 8 siamo a Malpensa. Riprendiamo al macchina e dopo cena e doccia a letto. Domani alle 7 suona la sveglia, si riprende il lavoro. Usa, a presto.



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