WEST TOUR 2002 di Irene, Rossano & Friends

Ho letto tanti di quei diari di viaggio stasera su questo sito, che mi è venuta voglia di pubblicare qualcos'altro di nostro... Non sarà ricco di dettagliate informazioni utili per l'organizzazione di un viaggio, non è stato scritto per questo, è semplicemente il MIO diario di viaggio, scritto giorno per giorno, strada facendo... Cercando di...
Scritto da: Ire&ro
west tour 2002 di irene, rossano & friends
Partenza il: 04/08/2002
Ritorno il: 17/08/2002
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 3500 €
Ho letto tanti di quei diari di viaggio stasera su questo sito, che mi è venuta voglia di pubblicare qualcos’altro di nostro…

Non sarà ricco di dettagliate informazioni utili per l’organizzazione di un viaggio, non è stato scritto per questo, è semplicemente il MIO diario di viaggio, scritto giorno per giorno, strada facendo… Cercando di catturare momenti, sensazioni, emozioni che inevitabilmente col tempo rischierebbero di sbiadisi un po’ … È prima di tutto un prezioso intimo ricordo ! Se poi è anche utile a qualcuno … MEGLIO ! WEST TOUR 2002 – 4/17 Agosto 2002 Nel 2002 le super vacanze ce le eravamo già concesse nell’inverno e per Agosto era prevista la solita magra, errante, esilarante quindicina di giorni in tenda da qualche parte per l’Europa. Solo che i nostri cari amici bergamaschi, Shamanta e Alberto, non erano stati in vacanza in Inverno pertanto avevano già prenotato i voli per la loro vacanza estiva in California. Sarebbe stato bello fare insieme un viaggio così, on the road, e i due ci hanno provato in tutti modi a convincerci. Convincere me, a partire per un qualsiasi viaggio, non è un’impresa così ardua, diciamocelo, lo scoglio più duro è Rossano. Peccato che Alberto abbia un grande ascendente su di lui e … andando avanti … la tentazione di unirsi ai due diventa sempre più grande. Il tassello decisivo è stato Paolino, che trovandosi a Milano per lavoro decide di incontrarsi una sera a cena con gli amici bergamaschi. L’agguato è dietro l’angolo, … ovviamente i due si lavorano a modino anche lui “Ma che bel regalo sarebbe per la laurea della Francy, un viaggione galattico, una sorpresa inaspettata … !!!” Vero, sarebbe stato proprio bello. Un viaggione tutti e sei insieme e allo stesso tempo una bellissima sorpresa per Francesa (bella scusa !!!) … Insomma CI SIAMO CONVINTI A VICENDA e abbiamo deciso, GASATISSIMI, di fare questo viaggio. La povera vittima ignara di tutto ha creduto fino al cheek-in di andare in vacanza in Olanda insieme a noi due ed invece la lunga fila per imbarcare lo zainone era ad un desk U.S Airways. DA-DAAAN – SORPRESA !!! (Non preoccupatevi al passaporto ha provveduto Paolino, piuttosto … speriamo che non faccia troppo caldo là, lei per l’Olanda ha messo nel suo zaino un sacco di caldi maglioncini…) E ora INIZIAMO !!! 05 Agosto 2002 Ore 7:30 Finalmente svegli a Los Angeles… nella nostra super-suite !!! Non che fosse qualcosa di galattico, capiamoci, … ma a quest’ora dovevamo essere nel nostro sacco a pelo magari sotto la pioggia del Nord Europa … non siamo mica abituati agli hotel noi quattro eh ! Dopo il viaggio interminabile di ieri, volo con brivido (sul primo volo hanno ammanettato un italiano che minacciava le hostess dicendo di possedere un accendino in tasca … allarmismi di questo genere dopo gli eventi accaduti … non è proprio il caso) e volo umanitario (il secondo aereo era in stile … corriera d’epoca), questa mattina siamo finalmente pronti per esplorare la città, Los Angeles, prima tappa di questo tour inverosimile nell’west degli USA ! … mai però prima di aver condiviso con i nostri compagni di viaggio una ricca colazione, di quelle come a noi piacciono tanto ! Ore 20:30 Il gruppo adesso è al completo ! Che bello !! Finalmente non abbiamo più segreti e possiamo finalmente partire. L’avventura ha inizio ! Oggi invece, in attesa del resto della band ci siamo fatti un tour lampo di Los Angeles con Jerry (un ragazzone messicaneggiante che ha un fratello che vive a Livorno, … incredibile, è sempre troppo piccolo il mondo) che ci ha guidati attraverso la città: Downtown City center, Hollywood bowl, Hollywood Sign, Hollywood Blvd., Chinese Theatre, Sunset Strip, beverly Hills, Bel Air, Star’s Home, Rodeo Drive, Farmer’s Market, Melrose avenue. E poi nel pomeriggio abbiamo visitato gli Universal Studios che con i loro effetti speciali ci sono proprio piaciuti. Valgono una mezza giornata ! Al nostro rientro in hotel erano già in nostra attesa, trepidanti nella hall, Alberto e la Sam … “Ma che bella sorpresa ! Non ci posso credere !! Anche voi da queste parti ?!!! Incredibile !!!” Ore 00:30 Cena in una steak house e breve vagabondaggio per la città. Siamo tutti distrutti … è ora di dormire. Domani ci aspetta un bel viaggione ! 06 Agosto 2002 PAARTIAAAAMO !!! Dati tecnici rilevati alla partenza sul cruscotto del macchinone supercarico: – Miles 13714 – Oil = O !!!?? Che vorrà dire ? … mha ! Che c’importa ! Tanto noi c’bbiamo il meccanico ! Attraversiamo Los Angeles parecchio gasati, musichina giusta e il mongo super-stra-carico ! Prima tappa SANTA MONICA; aatmosfera decisamente da località balneare, spiaggioni e baywhatch… Ma non capiamo perché le spiagge sono così deserte. Forse a quest’ora è troppo presto per i surfisti e per tutte le Pamela Anderson della situazione, oppure quello che ci fanno vedere in televisone non corrisponde proprio alla realtà ?!! Dopo un giretto per il lungomare, vista sul molo, e un giretto per la via centrale, ci rimettiamo in cammino, attraversiamo MALIBU’ con le sue belle ville e con le famose case sulla spiaggia dei serial TV … e dopo qualche altra sosta panoramica approdiamo a SANTA BARBARA. Bellina, ci è parsa molto … come dire … “Porto Cervo” ! Molto curata, costruita, talmente perfetta nelle sue belle aiuole, nei suoi bei negozietti e con tutta quella gente in giro ! Da qui ci rimettiamo in marcia lungo ad una costa che diventa man mano sempre più naturale e più selvaggia. Davvero bellissimi scorci. Ahhh … dimenticavo LOS ALAMOS, paesino di tre anime in vero stile old america. Questo un po’ nell’interno. Ci ha davvero affascinato ! Bella la strada tra i vigneti e le piantagioni. Incantevole ! … Ritornando invece alla costa: si fa sempre più bella risalendo verso nord. Facciamo varie soste lungo il tragitto e vuoi le foto, vuoi le BALENE, vuoi le foche sotto il pontile, insomma … ci dilunghiamo un po’ troppo. Si fa buio che siamo nei pressi della bellissima selvaggia Big Sur, ma noi … non ci siamo ancora trovati da dormire. E’ già notte oramai e qua troviamo tutto strapieno e stracaro ! Ci sono dei campeggi bellissimi nelle foreste, anche dalla strada si vedono i fuochi dei barbecue e c’è un buon odore di fuoco diffuso nell’aria ! Che atmosfera affascinante … magico ! Ma … come si fa ad accamparsi con ben due tende al buio strapesto del bosco ? Non ce la facciamo. La situazione si fa difficile, la stanchezza ci sorprende, inaspettatamente e … davvero non ce la facciamo più ! I Motel sono tutti pieni fino a Monterey ! Là finalmente ne troviamo uno che ci offre una stanza per sei ad una cifra che ci pare abbordabile ! Aggiudicato ! Ci addormentiamo senza cena, senza lavarci e senza neanche dirci buonanotte ! 07 Agosto 2002 Ore 07:30 … pronti per rimetterci in marcia ! La giornata inizia con la visita al Fishermans’ Wharf di Monterey. Un molo costeggiato da capanne di legno, un tempo capanne di pescatori oggi trasformate in negozi, ristoranti, baracchini che propongono tour per l’avvistamento delle balene … Belle le foche sotto ai moli, incredibili i loro richiami ! Affascinanti i pellicani sui tetti stagliati contro il cielo ancora grigiastro del mattino, ed i gabbiani bianchissimi ! … E’ troppo presto però e non troviamo qua nessun locale dove poter consumare la solita ricca colazione ! Ci spostiamo quindi in Cannery Row, un quartiere di Monterey proprio bello, atmosfera da vecchio lupo di mare ! Finalmente, alle 09.00 in un bel localino tutto di legno consumiamo il lauto pasto degno delle nostre povere boccucce, uova strapazzate, metri di bacon e anche qualche wurstel , patate saltate condite con ketchup, e poi pacakes e sciroppo d’acero e chi più ne ha più ne metta … Finito il pasto ci rimettiamo in marcia, decidiamo di tornare un po’ verso Sud, ieri notte ci siamo persi molta spettacolare bellezza. Percorriamo la “17 mile drive” che collega Monterey a Carmel. E’ una strada panoramica a pagamento che offre scorci davvero bellissimi. Anche qui troviamo le foche, o leoni marini, o lontre marine … non si è capito bene … Ma quante ce ne sono qua ? E’ già la terza volta che le incontriamo in due giorni ! Niente in confronto alle balene di ieri al tramonto, (cavolo che emozione !) ma anche la fochina ha il suo bel perché … non la incontriamo mica tutti i giorni per le nostre vie. Qua inoltre ci sono scoiattoli, cerbiatti (o cervi-muli che dir si voglia) … tutti liberi ed indisturbati. Bel percorso ! Vale proprio i sui 8.00 $ !!! Ed ora invece via in direzione SAN FRANCISCO. Breve pausa … agricola per l’acquisto e l’immediato consumo di frutta e pisellini verdi, e poi … eccola in lontananza la città ! Raggiungiamo il centro nel pomeriggio e … questa volta abbiamo imparato la lezione, ci cerchiamo subito un motel ! Trovato ! E ora, pronti-via, alla scoperta della città della baia. Siamo in Lombard Street e da veri turisti andiamo subito a percorrere in Russian Hill la famosa via tortuosa con le aiuole fiorite in mezzo … quella che si vede in tutte, proprio tutte, le foto di San Francisco e in tutti i film polizieschi americani. Bella, si ! Siamo proprio contenti, ora ci facciamo anche una foto per completare l’opera e poi scendiamo al Fisherman’s Wharf. Che camminata stasera, prima fino al molo, con vista sul Golden Gate e poi dalla parte opposta, fino al Pier 39 ! Bello bello … molto turistico , ma … atmosfera rilassata, tutto di legno, la giostra dei cavalli, il negozio di Babbo Natale … ehhh… E dopo tutto questo, non si sa come, alle 10:30 dormiamo già … sarà il fuso … E domani ci aspetta il resto. Ora dormo anche io … che è meglio ! Ciao ! 08 Agosto 2002 … le colazioni ci portano via tempo, questo oramai è appurato. Per riuscire a metterci in moto ci serve del tempo, ma quando partiamo (anche se con sullo stomaco una omelette gigante farcita di salmone, panna e cipolle crude) non ci ferma più nessuno e tiriamo dritto fino a sera. L’intera giornata è stata dedicata alla visita della città. Abbiamo iniziato con la visita a piedi dei vari quartieri; il financial district, chinatown, North beach, Union Square, poi una pausa al Fisherman’s wharf per ammirare la più grande colonia di leoni marini del circondario e poi via per la “49 miles scenic drive”, che fa il giro di tutta San Francisco passando per tutti i punti più interessanti che ci erano mancati; il Golden gate (fotografato da tutte le angolazioni possibili) vari punti panoramici, i parchi della città (Tè delle cinque con biscottini al Japanese Tea Garden – al Golden Gate park) ed altri quartieri che non avevamo visitato nella mattinata ! Dopo tutto questo, la cena tanto desiderata al Bubba Gump; vedi Forrest, Forrest Gump … Gamberi ovviamente ! E per finire un non troppo felice … pigiama-bandana party, con vinello californiano al tappo (che ci è stato spinto dentro perché non avevamo il cavatappi) e biscottini al cioccolato di scadente qualità ! Avevamo troppo sonno, … ma alla fine il festino è anche riuscito bene ! 09 Agosto 2002 Colazione all’IHOP (International House Of Pancakes) e via ! (indimenticabile il signore ciccionissimo di fianco a noi che si è tuffato di testa nella panna che spuntava dal suo mug e che si abbuffava in una maniera mai vista prima lanciato nella sua torre di trenta centimetri di libidine di pancakes farciti con di tutto di più …). Attraversiamo il Golden gate con il nostro super-mongo, foto ricordo con le nostre bellissime magliette “West Tour 2002” e poi via in direzione SAUSALITO ! Un bel paesino sulla baia un tempo noto per gli hippy, ci è parso solo un paesotto che si vorrebbe dare un po’ di arie, i negozi ricavati dalla fumeria d’oppio neppure chiedendo in giro siamo riusciti a capire quali fossero, e le house boats le abbiamo trovate un po’ in secca, sul triste andante … all’unanimità la abbiamo definita non si sa ancora bene perché … la Portofino dei poveri ! E’ piaciuta moltissimo ad Alberto, l’anno prossimo ci farà le vacanze, ha già prenotato la stanza.

Ok, Sausalito non ci ha fatto impazzire, ma … è andata così ! Seconda tappa odierna TIBURON. Altro paesino tipico da vacanza al mare. Era il punto di partenza del nostro traghetto per angel ANGEL ISLAND. L’isola più grande della Baia, parco naturale. Molto bella, selvaggia ! Peccato non aver avuto abbastanza tempo per potersela godere davvero. C’è una spiaggetta incantevole PEARL BEACH, in una caletta affacciata sulla baia con vista Golden Gate. Non capita tutti i giorni. La vegetazione è bellissima, il verde si stagliava oggi in un cielo incredibilmente azzurro. Gli alberi spezzati sono stati lasciati altissimi al loro posto. Tra un sonnellino e l’altro, ho visto scorci davvero affascinanti ! E anche i procioni lavatori ! Che Bellini ! Non li avevo mai visti prima ! Liberi per giunta !!! Per il bagno nella baia invece rimandiamo alla prossima puntata, l’acqua è gelida. Peccato, sarebbe stato davvero bello.

Una volta tornati sulla terra ferma, dopo la traghettata con i bimbi in gita scolastica, ci siamo subito incamminati in direzione Yosemite. Abbiamo trovato questo economico motel – dal quale sto scrivendo – a Oakdale, un paesotto di passaggio dove c’è anche il saloon e dove si vedono in giro foto di cowboys e cercatori d’oro … Magari ci sarebbero anche cose carine da fare qua, ma noi siamo solo di passaggio. Ci siamo concessi solo il lusso di un bagno nella triste piscinetta del nostro motel … puzzeremo di varichina per il resto della vacanza !! Ricca cena – finalmente Denny’s – ed ora nella nostra suite superior ci stiamo per riunire per lo studio delle “rotte” e delle “carte” … i nostri uomini sono desiderosi di sapere dove li stiamo trascinando e di verificare se proprio ogni giorno dovremo affrontare tutte queste miglia … Sempre che … qualcuno non si addormenti prima, oramai si è sviluppata in noi questa fantastica capacità di addormentarsi ovunque ed in qualunque momento ! 10 Agosto 2002 Intera giornata dedicata alla visita dello YOSEMITE NATIONAL PARK. Nel cuore della Sierra Nevada, il primo parco naturale del mondo, istituito nel 1864. Meravigliosamente stupendo ! Offre milioni e milioni di scorci incredibilmente affascinanti, quegli scorci che solitamente si vedono nelle cartoline o nelle riviste turistiche. Rocce maestose, picchi incredibili, sequoie di due o tremila anni che si innalzano imponenti nel blu del cielo. Cascate e torrenti, laghetti dove ci si può rinfrescato dopo … aver pedalato o scarpinato per sentieri tortuosi. Gli animali qua sono tutti liberi, cerbiatti e scoiattoli si aggirano indisturbati persino tra le tende, abituati oramai alla convivenza con l’uomo nel parco. Gli orsi neri … per fortuna non si fanno vedere molto in giro. Bisogna stare molto attenti però e rispettare rigorosamente i severi regolamenti del parco, perché alla fine di tutto se l’orso ti sventra irreparabilmente la portiera dell’auto è colpa tua che ci hai lasciato dentro magari un pezzetto di carta di una caramellina … e oltre a spiegarlo a quelli dell’autonoloeggio che Yogi ti ha distrutto l’auto, poi devi pagare anche una multa bella salata … caso mai l’orso si fosse rotto un unghia nell’opera di disfacimento auto, il parco, ovviamente, ti chiede un lauto risarcimento !!! … Scherzi a parte … tutto questo che abbiamo vissuto oggi, mi dispiace molto, non si può catturare in nessun modo, l’atmosfera che c’è qua bisogna viverla, ascoltare i rumori, catturare i profumi e sentire le vibrazioni di una natura prorompente che si mostra in tutto il suo slpendore ! Le foto non bastano, le riprese neppure temo, bisogna calarcisi dentro per cogliere tutto il suo splendore. Non basterebbe una settimana per potersi godere davvero tutta questa meraviglia, assaporando lentamente ogni angolo … noi come al solito dobbiamo accontentarci di molto meno, ma già questo assaggio è un dono grandissimo che ci siamo fatti ! Passare la notte in questo campo è emozionante … dai, mi sembra quasi di essere in un film … invece siamo nello Yosemite ! Noi, qua, in carne ed ossa ! Non mi sembra vero !!! … Speriamo che Yogi non sia attratto invece dalla nostra carne e dalle nostra ossa questa notte ! Domani sveglia alle 6.00 … passo e chiudo.

11 Agosto 2002 … che lunga giornata questa ! La sveglia ha suonato inesorabilmente alle 6.00 nella tenda delle tre donzellette e anche in quella dei tre baldi giovani … e calcolando che stanotte non siamo neanche riusciti a dormire molto con la tensione dell’orso, il ranger che bussa, e storie varie … miracolo se a quest’ora (le 2:45 am del giorno 12) siamo ancora vivi e vegeti !!! Ma partiamo dall’inizio. Il risveglio all’alba è stato premiato da una considerevole quantità di scoiattoli che si aggiravano simpaticamente tra le tende e da tre incredibili cervi, o camosci, o qualcosa di simile, che giravano indisturbati nell’accampamento deserto ! Usufruito dei servizi, abbiamo ripreso tutte le nostre cose dai “cassoni blindati antiorso”, abbiamo ricomposto il carico e … ancora un po’ assonnati, ma felici, siamo partiti ! Abbiamo attraversato lo Yosemite passando per Tioga Road e … il viaggio inizia alla grande con l’avvistamento e l’avvicinamento (prove filmate eh !!!) di un vero e proprio ORSO che girovagava tranquillo tranquillo nei pressi dei bagni di un piccolo parcheggio deserto all’imbocco di un sentiero !!! Ma allora vuol dire che gli orsi ci sono davvero e che non è solo terrorismo psicologico !!! Ops, … salvo che … non fosse un ranger con un pelliccione in testa !!! Ma che emozione ragazzi ! Che fortuna !!! In soli 5 o 6 giorni abbiamo visto ogni sorta di animale … Andando avanti abbiamo incontrato ancora cervi, scoiattoli e poi scendendo a valle, nelle zone desertiche, tori con grosse corna e coyote.

Lasciato lo Yosemite ci siamo calati in un paesaggio brullo, sempre più brullo, senza abitazioni, o altre forme di vita. All’unico ristorante-barretto-motel scalcinato che abbiamo trovato ad un crocevia perso in mezzo al niente, alla porta era appeso un cartello scolorito che diceva: “Se avete bisogno solo del bagno non suonate” ! OPS … e noi non abbiamo suonato, siamo risaliti quatti quatti in auto e siamo ripartiti ! Tutto questo non era che l’introduzione all’attraversamento e alla visita della Death Valley, la valle della morte.

Siamo entrati nella valle, come tutte le guide vivamente sconsigliano, proprio nel bel mezzo del solleone, percorrendola per tutta la sua lunghezza, attraverso un paesaggio lunare, arso dal sole ma che ci ha offerto qualcosa di insolito; canyon colorati, dune sabbiose e distese di sale ! Una striscietta di asfalto messa lì non si sa come, attraversa paesaggi insoliti e brulli ! Luce accecante, silenzi immensi, quasi opprimenti se ci mettiamo il caldo schiacciante di 48 gradi centigradi (il termometro dell’auto, se lasciata ferma, segnava in pochi minuti una temperatura interna di 60°) … polvere e sudore ! Usciti dalla valle, ancora il niente più assoluto e poi ad un certo punto dal nulla spunta LAS VEGAS ! Le mille luci, il frastuono, il brulicare di troppa gente. Gente di tutti i tipi che qua può concedersi tutto. Il lusso alla portata di tutti, dice la guida … Quindi anche noi ci scegliamo il nostro mega Hotel Casinò e ci apprestiamo a raggiungere il “New York New York” ! … lusso per tutti !!? … 3 camere quindi stasera ? Macchè !!! E’ stracaro, altro che … !!! Anche stavolta una sola stanza e per giunta con due soli letti … qualcuno dovrà dormire per terra !!! I valletti al piano terra l’hanno nasata che la nostra mancia non sarebbe stata gran che … aprono il bagagliaio e STONF gli rotolano rovinosamente sui piedi due o tre zaini polverosi, insomma, ci mettono un po’ a portarci in stanza i bagagli (facevamo meglio a fare da soli !) ma dopo due o tre nostre telefonate minacciosamente lamentose ecco finalmente i bagagli ! Possiamo darci una bella ripulita da tutto il polverone odierno, turni per le docce e poi VIA, ci lanciamo alla scoperta di questa folle città nel deserto. Ci affoghiamo in un opulento buffet di un bell’hotel-casinò, scarpiniamo chilometri e chilometri per tutti, dico TUTTI, i mega hotel della Strip, abbagliati da tanto fragore, giochiamo, perché qua è obbligatorio, è una tappa … perdiamo tutto, anzi solo Paolino vince con una mano fortunata di ruolette … il minimo indispensabile per offrire da bere … e ora felici e contenti cerchiamo di dormire. Sono oramai le 03:10 e alle 7 in punto inesorabilmente le nostra sveglia suonerà ! Troppo affascinante oggi ! Giornata di contrasti ! 12 Agosto 2002 Con neppure 4 ore di sonno non è stato troppo facile alzarsi questa mattina ! Ma ce l’abbiamo fatta e dopo una bella colazione al gran buffet del Circus Circus ci siamo rimessi in marcia ! Destinazioni odierne: rispettivamente ZION NATIONAL PARK e BRYCE CANYON NATIONAL PARK.

Paesaggi oggi ancora nuovi. Il rosso delle rocce predominante su tutto !! I massicci dello Zion ed i pinnacoli sfumati del Bryce canyon. Paesaggi unici ed inconfondibili. Colori bellissimi. Non riesco ad immaginare quanto belli possano essere all’alba ed al tramonto, quante altre sfumature possano riuscire ad assumere. Spettacoli della natura che l’uomo sembra essere riuscito a preservare un minimo. Bisognerebbe riuscire a goderseli a fondo, a viverli, piuttosto che limitarsi ad ammirarli un attimo, dall’alto, correndo poi verso la prossima meta … Ma a noi poveri turisti è toccata questa sorte … e non è poi andata tanto male. Vedere con i proprio occhi tanta bellezza e farne parte, anche se per poco, è una fortuna che non tutti hanno. 13 Agosto 2002 Finalmente oggi siamo arrivati alla tanto attesa MONUMENT VALLEY – Navajo Tribal Park. Set di moltissimi film western. E’ il tipico paesaggio che viene in mente quando si pensa all’west americano. Una vallata di sabbia rossa sottilissima in mezzo alla quale si innalzano pinnacoli e roccioni rossi. Vegetazione brulla, bruciata dal sole cocente. Paesaggio incredibilmente suggestivo … ci mancava solo di veder spuntare gli indiani a cavallo da dietro qualche roccione e poi eravamo proprio a posto ! Gli indiani invece oggi non scorrazzano più con arco e frecce, vivono in questa riserva arida che gli è stata assegnata, vendono ai turisti collanine, monili ed acchiappasogni … Inizialmente avevamo deciso di accamparci nella valle, all’ombra dei pinnacoli, nella sabbia rossa … poi ci siamo resi conto che faceva davvero molto, troppo caldo per noi e visto che era presto sarebbe stato meglio portarci un po’ avanti e trovarci un bel motel con piscinetta. Molto molto meno suggestivo, ma molto più pratico. Così ci siamo messi in cammino senza valutare bene un piccolo particolare però … che tutto il territorio circostante fosse riserva indiana; e questo vuol dire “deserto” anche nei paesi, nessun motel, nessun ristorante … niente di niente ! Solo uno ne abbiamo trovato, e davvero bello, invitante … ma caro, troppo caro per noi ! Così cammina cammina siamo arrivati al Gran Canyon.E ci siamo fiondati nel primo campeggio che ci si è presentato. MERAVIGLIOSO ! Un campeggio “fai da te” … Con piazzole enormi, ognuna con il proprio posto auto, con un proprio tavolo da pic nic ed un proprio barbecue … proprio come i campeggi d’Agosto al mare da noi, quando con un solo picchetto tieni al suolo l’angolo di quattro tende diverse, tanto sono vicine. Suggestivo dormire in questo angolo di mondo sotto una stellata incredibile in un silenzio tombale.

L’unica nota da fare magari … è che eravamo senza cena, stranamente non ci era avanzata neanche una mela, neanche una sola Pringle, … e che il posto più vicino per mangiare era 28 miglia … e che stava per chiudere perché era già buio oramai da un po’ ! E’ calato un velo di tensione … vero Alberto ?! E’ stata dura, ma grazie ad una ora di vantaggio guadagnata sul fuso tra stato e stato, e alla guida sportiva di Ro, ce l’abbiamo fatta !!! Era ancora aperto e così ridendo a squarciagola per la situazione di panico brillantemente superata … ci siamo riempiti i piatti a dismisura e ci siamo abbuffati. Poi a pancia piena ci siamo addormentati.

14 Agosto 2002 Finalmente una bella dormita oggi (sveglia alle 8:30) e una sana colazione all’aperto. Ora siamo pronti per affrontare il tanto famoso GRAN CANYON ! Sono quasi emozionata per l’evento.

Il Gran Canyon c’è un motivo se si chiama così ! E’ davvero grande, non si vede la fine ed è davvero profondo ! E’ un po’ strano trovarsi lì, sul bordo di questo spaventoso e famoso baratro.

E’ questo quindi il Gran canyon ? Visto in milioni di documentari, in foto, cartoline … A differenza di altri parchi visitati, questo non mi interessa affatto viverlo a fondo. Mi accontento umilmente d ammirarlo dall’alto. Non vorrei proprio scendere per quei sentieri impervi di rocce scivolose ed aride che permettono di raggiungere il fondo in ore ed ore, o addirittura giorni di cammino sotto il sole a picco …Con i condor che ti svolazzano sulla testa come se non aspettassero altro di vederti precipitare giù per … potersi nutrire di te e dei tuoi bei panini appena comprati al Market Center.

Maestosamente bello, ammirato, fotografato, ripreso da ogni angolo … ma verso le 4:30 decidiamo che è meglio rimettersi in marcia. Siamo in anticipo sulla nostra tabella e a questo punto vogliamo provare ad includere anche San Diego. Oggi percorriamo anche un pezzo della mitica Route 66 ! Che emozione, cerchiamo affannosamente uno dei famosi cartelli storici da fotografare … oramai i cartelli che abbiamo trovato sul nostro cammino li abbiamo immortalati tutti con il nostro cavalletto sempre presente, non può mancare proprio questo ! Ci fermiamo a Kinston per la notte. Motel rigorosamente con piscina. Bagnetto ristoratore e poi ci consigliano per la cena una steak house in stile western davvero eccellente. Sembra un saloon, che bella atmosfera e … i cowboys e le cowgirls sono niente male … siamo tutti davvero soddisfatti. Abbiamo speso poco e mangiato una zuppetta messicaneggiante ed un filetto divino, alla faccia delle solite schifezze delle quali ci nutriamo qua. 15 Agosto 2002 Siamo in viaggio mentre sto scrivendo. Direzione San Diego. Contiamo di arrivare tra non molto.

Il paesaggio finalmente ha ripreso sembianze umane. Sono giorni e giorni che attraversiamo deserti di ogni genere e già questo poco verde qua intorno mi fa pensare che tra poco torneremo alla “civiltà” … dopo tutti i paesotti che abbiamo incontrato, rigorosamente ai crocevia delle strade di grande comunicazione, dopo CALICO, città fantasma … (con annesso shopping fantasma) … chissà che effetto farà tornare in città. Grattacieli, caos, sopraelevate perennemente intasate dal traffico e spiagge affollate … Non è andata poi così male invece. San Diego di primo impatto sembra essere una città vivibile. Un po’ un grosso paesone di villeggiatura. Nei quartieri lungomare sembra un po’ una grossa città di riviera … molti giovani, tutti in ciabatte, negozietti carini, luna park, e feste in spiaggia ! Noi ovviamente ci siamo fiondati in spiaggia, ma i nostri sogni di gloria si sono infranti in un grosso nuvolone fantozziano e in un Pacifico a dir poco gelido ! Poi abbiamo provveduto a rifocillare le nostre pancine e dopo … siamo usciti troppo tardi … sembra che alle 10 tutto finisca e nei locali non puoi entrare senza mostrare un documento !!! Grrrr … 16 Agosto 2002 Ultimo giorno di vacanza ! Ahhhh … Dedicato al relax totale tra shopping e spiaggia, in tutto in San Diego ! Mattina: Factory Outlet Center per GROSSO shopping. Ci voleva proprio eh … Pranzo leggerino da Taco Bell Pomeriggio: Isla de Coronado e breve sosta in questa spiaggia così da vip, poi Seaport Village, per ulteriore eventuale shoppinghino, ma solo Paolo era davvero lanciato questo ultimo pomeriggio… e chi lo ferma più … ha svaligiato l’America del resto ! Adesso doccione comunitario e, pronti-via ! Andiamo a cena a TIJUANA, in Mexico stasera, vogliosi di aragosta a basso costo. Vedremo … male che vada ci faremo un altro taco … Dobbiamo far nottata ed essere alle 5:00 del mattino all’aeroporto di Los Angeles per un altro lungo interminabile viaggio: quello di ritorno purtroppo ! Se qualcuno di quelli che abbiamo incontrato strada facendo, quell’estate nell’west, si ricordasse di un gruppetto di 6, con una maglietta bianca con un bel girasole davanti e la scritta “WEST TOUR 2002” … Sappia che eravamo proprio noi !!! Il crazy bus … affettuosamente saluta: Alberto, Shamanta, Paolo, Francesca, Rossano, Irene !! Alla prossima avventura … E’ stato un viaggio MERAVIGLIOSAMENTE bello, ci ha arricchiti e uniti tantissimo.

Un grazie speciale agli amici carissimi, insostituibili, speciali compagni di viaggio, con i quali abbiamo condiviso risate, gioie ed emozioni di questi pochi giorni ! Per fortuna essi non sono solo compagni in viaggio, ma, più importante di tutto, sono amici, veri amici, nella vita di tutti i giorni, … grazie di esistere e di esserci sempre ! Ire&Ro



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