Viaggio di Nozze California e Polinesia Francese

California e Polinesia Francese VIAGGIO DI NOZZE di Maria Luisa e Vincenzo Racconto di viaggio (07/08/2009 – 28/08/2009) 7 Agosto:Partenza A poco più di 24 ore dal nostro matrimonio “in pompa magna”, io e il mio neo-maritino Vincenzo partiamo per il nostro tanto desiderato viaggio di nozze: California e Polinesia. Staremo via per...
Scritto da: Merylm77
viaggio di nozze california e polinesia francese
Partenza il: 07/08/2009
Ritorno il: 28/08/2009
Viaggiatori: in coppia
California e Polinesia Francese VIAGGIO DI NOZZE di Maria Luisa e Vincenzo Racconto di viaggio (07/08/2009 – 28/08/2009) 7 Agosto:Partenza A poco più di 24 ore dal nostro matrimonio “in pompa magna”, io e il mio neo-maritino Vincenzo partiamo per il nostro tanto desiderato viaggio di nozze: California e Polinesia.

Staremo via per 3 settimane! L’Eurostar per Roma è stracolmo, e siamo costretti a lasciare le nostre mega-valigie nel corridoio centrale, ostacolando il passaggio… Fortuna che il viaggio Foggia-Roma dura solo 3 ore.

Con la Leonardo Express raggiungiamo l’aeroporto di Fiumicino, dove troviamo ad attenderci il pulmino dell’ hotel Isola Sacra: l’Hotel non è male, ma abbiamo apprezzato soprattutto la cena del ristorante dell’albergo: i primi sono buonissimi, i piatti abbondanti e i prezzi contenuti… 8 Agosto:Da Roma a Los Angeles Sveglia alle 6 (…), colazione e …Partenza!! Ci attende il viaggio fino a Los Angeles! Pensavamo di perdere chissà quanto tempo ai controlli in aeroporto, invece a Roma siamo passati senza alcun problema e alcuna perquisizione..

Nell’aereo diretto a New York fa freddissimo: siamo tutti con le copertine in pile addosso! Fra dormite, film e snack offerti a bordo, il tempo passa velocemente.

All’aeroporto di New York una corsa contro il tempo: un’ora e mezzo di tempo per orientarci, ritirare i bagagli e metterli sul nastro che li porterà a Los Angeles, oltrepassare controlli rigidissimi e prendere il volo per Los Angeles.

La stanchezza inizia a farsi sentire sull’aereo: abbiamo dovuto spostare gli orologi indietro di 9 ore, e la nostra giornata, iniziata a alle 6 del mattino, sembra non finire mai..

Quando finalmente arriviamo a Los Angeles, una spiacevole sorpresa: la valigia di Vincenzo si è persa..

Ci tocca fare la denuncia e sperare che arrivi con i voli successivi: intanto io sto letteralmente dormendo in piedi, e l’aria condizionata in aeroporto è sparata al massimo e si muore di freddo..

Per fortuna fra i bagagli del volo successivo proveniente da New York c’è anche la valigia di Vincenzo! (E’ andata bene…) Prendiamo la navetta per l’Hilton: l’hotel è spettacolare, elegantissimo, enorme..

C’è persino una sala ricevimenti dove stanno celebrando un matrimonio! Noi siamo stanchissimi, e domani mattina la sveglia suona di nuovo alle 6..

9 Agosto: Los Angeles – Scottsdale Alle 7 incontriamo nella hall dell’albergo il nostro gruppo e la nostra guida, Tony, un signore di origini campane che vive da oltre 40 anni a Los Angeles.

Sul nostro pullman siamo tutti italiani, quasi tutti coppie in viaggio di nozze.

Partiamo per Scottsdale: il viaggio è lungo, e attraversa il deserto dell’Arizona.

Facciamo un paio di soste lungo il tragitto, e abbiamo l’occasione per iniziare a vedere i tipici bar americani con i tavoli con i divanetti, e i mini market, dove si vendono caramelle e snack di tutti i tipi.

In Arizona, la nostra guida ci mostra la pianta caratteristica di queste parti: il Saguaro, un cactus gigante.

Arriviamo a Scottsdale nel pomeriggio: è una cittadina molto graziosa, le villette sono molto curate, regnano l’ordine e la pulizia.

Il nostro hotel è il Marriott: è bellissimo, ancora più bello dell’ Hilton di Los Angeles, e le camere sono delle suites.

Il tempo di fare un tuffo in piscina e cambiarci e ci troviamo con il gruppo per andare ad una cena in stile western: andiamo in un posto dove hanno ricostruito un villaggio western, dove assistiamo ad uno spettacolo, e poi ci attende la cena, con in sottofondo musica country.

La cena è buona, tutta a base di carne, e anche troppo abbondante… 10 Agosto: Sedona – Grand Canyon Sveglia ancora alle 6: ci attende una lunga giornata..

La prima tappa che facciamo con il nostro gruppo è il castello di Montezuma, antica dimora degli indiani Sinagua: non c’è molto da vedere, a dire il vero, a parte le rovine del castello.

Proseguiamo per Sedona, e intanto si incominciano a vedere le tipiche rocce di colore rossastro.

Sedona è una cittadina turistica, piena di negozietti, molto graziosa.

Grand Canyon Dopo pranzo si parte per il Grand Canyon: quando finalmente lo vediamo, è esattamente come lo avevamo immaginato, e cioè semplicemente mozzafiato! Ci sembra familiare perché l’abbiamo visto tante volte in televisione e in fotografia, ma visto dal vivo lascia un’emozione indescrivibile..

Il nostro Hotel è al Grand Canyon Village: è il Tusayan Holiday Inn, più spartano rispetto agli altri due dove siamo stati finora, ma sembra un tipico hotel da film americano, con l’accesso alle camere direttamente dal ballatoio, e anche qui le camere sono dei mini appartamenti, con il salotto nell’ingresso, la camera, bagno e antibagno.

Comunque dal punto di vista della pulizia l’hotel non mi sembra il massimo…

11 Agosto: Monument Valley Stamattina la nostra guida, Tony, per premiarci per la puntualità e per le “levatacce” che quotidianamente facciamo per partire presto, ci ha offerto la colazione in hotel.

Dopo una breve sosta in un punto panoramico da cui possiamo ammirare il Grand Canyon e il fiume Colorado, si parte per la Monument Valley… Con il gruppo saliamo sulle Jeep guidate dagli indiani Navajo, che popolano la zona, e partiamo per una “corsa” attraverso la spettacolare valle, scenario di tanti film western..

Sembra davvero di essere in un film! La nostra guida ci mostra le rocce più particolari, indicandoci i loro nomi, le rocce che fanno da sfondo ad alcuni film, per esempio la roccia sulla quale Tom Cruise si arrampica nel film “Mission Impossible”.

Unica nota dolente: durante la corsa mangiamo letteralmente la polvere, e si muore dal caldo..

Nel pomeriggio sosta al lago artificiale Powell, e poi arriviamo al nostro albergo, il Best Western, presso la località Mount Carmel, vicino Kanab.

L’hotel è carino, e, nonostante le raccomandazioni della nostra guida di andare subito a mangiare perché in questa località i ristoranti chiudono presto, decidiamo di andare prima a rilassarci nell’idromassaggio..

La località in cui siamo comprende: il nostro hotel, la stazione di servizio, un ristorante e qualche casa, ma, nonostante la desolazione del posto, il ristorante dell’albergo alle 22 è ancora aperto, e io riesco anche a mangiare un piatto di pasta abbastanza buono..

Domani partiamo alle 8.30, quindi potremo dormire fino alle 7.30! 12 Agosto: Bryce Canyon – Las Vegas Stamattina ancora in giro per parchi: da un punto panoramico la nostra guida ci fa vedere il Bryce Canyon, anche questo spettacolare, con le singolari rocce a punta dal colore rossastro, e poi con il pullman attraversiamo lo Zion National Park, dove la strada passa proprio fra le montagne.

Ma il bello del nostro viaggio viene ora… Nel pomeriggio arriviamo a Las Vegas!!! Dopo aver attraversato il deserto, ecco che si iniziano a intravedere in lontananza i grattacieli..

Arriviamo al nostro hotel, il Circus Circus, un tendone del circo circondato da torri dove ci sono migliaia di stanze! Varchiamo l’ingresso e ci troviamo “catapultati” nel casinò, fra migliaia di slot machine..

C’è un mare di gente, l’hotel è un labirinto, e all’interno c’è anche una wedding chapel: si sa che Las Vegas è famosa per i matrimoni lampo! Io e Vincenzo giriamo per l’hotel: al primo piano c’è addirittura un luna park! Andiamo a vedere la piscina, ma è troppo piena per desiderare di farci il bagno, a parte il fatto che poi per tornare in camera dovremmo attraversare l’intero casino, e non sarebbe il caso di andarsene in giro con il costume bagnato e il telo da mare..

Ceniamo in hotel, al buffet: c’è di tutto, e viene quasi il voltastomaco a vedere cosa è capace di mangiare la gente, a parte che circolano certi obesi per il buffet che fanno veramente impressione, con i piatti stracolmi di porcherie..

Dopo la cena, iniziamo a passeggiare per la famosissima Strip di Las Vegas, la strada dove ci sono tutti i mega hotel. Restiamo davvero impressionati dalle luci, dagli hotel imponenti, dalla marea di gente che c’è: entriamo negli hotel, e davvero dentro ci si perde, fra negozi, casinò, ristoranti..

Las Vegas è un luogo di “evasione” in tutti i sensi: a diversi angoli della Strip vengono distribuite foto di “donnine”, con tanto di numero di telefono: le mettono anche sotto il naso del mio neo maritino, nonostante io e lui passeggiamo mano nella mano, completamente incuranti della mia presenza! Nonostante la stanchezza, visto che domani abbiamo il giorno libero e non c’è la sveglia all’alba, io e Vincenzo giriamo fino alle 4 di notte… 13 Agosto: Las Vegas Stamattina colazione a buffet al Circus Circus: con quello che mangiamo, siamo a posto per tutta la giornata..

Andiamo a visitare la downtown di Las Vegas, ovvero la parte più vecchia, dove c’è una strada piena di wedding chapels: entriamo a visitarne qualcuna, e i titolari immediatamente si avvicinano con un sorriso a 32 denti per chiederci se dobbiamo sposarci..

“Just Married”, gli rispondiamo noi, mostrando con orgoglio le nostre fedi lucide.

E’ incredibile come sia semplice sposarsi a Las Vegas..

E infatti incrociamo diverse coppie di sposi nel nostro giro.

Presso le cappelle si possono anche prenotare il servizio fotografico e l’allestimento floreale, e in men che non si dica il matrimonio è fatto! Facciamo il biglietto giornaliero dell’autobus, è impossibile andare in giro a piedi per Las Vegas: fa troppo caldo, ci saranno 45 gradi! Proseguiamo il nostro giro per gli hotel della Strip: impossibile dire quale ci abbia colpito di più, sono tutti spettacolari: si va dall’atmosfera orientale del Mandalay Bay al modernissimo New York – New York, dalle sfingi del Luxor all’eleganza classica del Bellagio e del Caesars Palace, dal Planet Hollywood al Venetiam..

Decidiamo di salire sull’ottovolante del New York – New York: ADRENALINA PURA! Vale davvero la pena di salirci, per le discese mozzafiato e il panorama delle luci di Las Vegas che si vede dall’alto..

E per finire ci godiamo lo spettacolo delle fontane danzanti a ritmo di musica davanti al Bellagio..

Vorremmo tanto rimanere ancora un altro paio di giorni a Las Vegas, per esplorare ogni angolo di questa città dove si vive solo di divertimento, ma domani purtroppo si riparte..

14 Agosto: Las Vegas – Oakhurst Giornata interamente sul pullman: siamo diretti al parco di Yosemite.

Abbiamo dormito per tutto il viaggio: la stanchezza di Las Vegas si è fatta sentire..

Nel pomeriggio arriviamo a Oakhurst, località alle porte del parco di Yosemite, dove ci sono un paio di hotel, qualche ristorante e nient’altro..

Andiamo a rilassarci un po’ nella vasca idromassaggio del nostro hotel insieme a quelli del nostro gruppo.

L’hotel, il “Comfort Inn”, al di là della piscina e dell’idromassaggio, di confortevole non ha molto: le camere sono spartane, al piano terra, non si può aprire la tenda della camera altrimenti ti vedono tutti quelli che passano (noi poi abbiamo la camera proprio sul parcheggio), e in camera la prima cosa che faccio è togliere i copriletto, che mi danno l’impressione di essere sporchissimi..

Dovendosi fermare ad Oakhurst, sicuramente conviene di più prenotare al “Best Western”, che è di fronte al nostro hotel: le camere saranno sicuramente migliori..

La cosa più seccante è che qui ci fermeremo due notti..

15 Agosto: Yosemite Park All’ hotel in cui siamo abbiamo la colazione gratis: peccato che per tutti quelli del nostro pullman non ci sia nemmeno il posto per sedersi! Andiamo col gruppo al parco di Yosemite: la nostra guida ci porta a vedere le gigantesche sequoie, con tronchi del diametro che supera anche i 10 metri! Poi andiamo nella valle, dove in teoria si dovrebbero vedere le cascate, ma purtroppo d’estate sono completamente prosciugate, e non si vede niente..

Torniamo in albergo alle 17.30: ma non si poteva partire un po’ più tardi stamattina e magari rientrare più tardi? A Oakhurst non è che ci sia molto da fare ..

Stasera decidiamo di provare a mangiare una pizza, stanchi di mangiare sempre carne: andiamo a “Pizza Factory”..

La pizza è mangiabile, ma in questi posti è decisamente meglio mangiare la carne..

16 Agosto: San Francisco Lasciata Oakhurst, ci dirigiamo con il pullman verso un’altra città che non vedevamo l’ora di visitare: San Francisco.

Il primo posto che vediamo è il molo Pier 39, molto caratteristico, con tanti negozietti e ristorantini, con vista su Alcatraz e dove si possono vedere anche i leoni marini..

La nostra guida ci aveva consigliato un piatto tipico, il Clam Chowder, una zuppa di vongole; decidiamo di provarlo, nonostante le mie perplessità, dato che non sono una grande amante di pesce e frutti di mare, ma devo dire che sono rimasta davvero soddisfatta: più che una zuppa è una crema, con vongole, gamberi, polpa di granchio, e viene servita all’interno di un grosso panino (privato della mollica): davvero da provare..

Nel pomeriggio giriamo per San Francisco con il pullman: la nostra guida ci mostra i posti più caratteristici, Little Italy e Chinatown, la Cattedrale, il Comune, la Union Square, dove ci sono moltissimi negozi, ecc.

Il nostro hotel è l’ “Holiday Inn”, molto bello: ci voleva, dato che gli ultimi hotel ci avevano un po’ deluso..

Lasciato il gruppo, io e Vincenzo, “partiamo” alla scoperta di San Francisco: giriamo per il centro, andiamo a visitare Chinatown e i suoi negozietti, e ci fermiamo a mangiare ad un ristorante cinese; decidiamo di prendere un menu per 2 persone, e ci portano di tutto: involtini primavera, pollo in agrodolce, riso, maiale,…, il tutto in grande quantità… Ci spiace andare via lasciando i piatti ancora mezzi pieni, ma siamo davvero sazi..

17 Agosto: San Francisco Stamattina la nostra guida ci ha portato a vedere la Lombard Street, la famosissima via di San Francisco circondata da fioriere dove le macchine scendono seguendo un percorso a zig-zag.

Poi abbiamo percorso a piedi il Golden Gate, purtroppo immerso nella nebbia..

La nostra guida ci ha spiegato che è molto difficile riuscire a vedere il Golden Gate: la nebbia purtroppo c’è sempre, specie in questo periodo..

Per assurdo, pare che a San Francisco il tempo sia più bello durante l’inverno che durante l’estate! Il Golden Gate conduce a Sausalito, che viene chiamata “la Portofino della California”: in effetti è molto caratteristica, con il porticciolo, le villette sulla collina e tutti i negozietti e i locali che si affacciano sul mare..

Ritorniamo a San Francisco con il traghetto.

Lasciato il gruppo, restiamo in giro per San Francisco insieme ad una coppia di ragazzi di Roma, anche loro in viaggio di nozze, e insieme a loro prendiamo il Cable Car, il tipico tram di San Francisco che si vede molto spesso nei film: quello senza le porte, che si “arrampica” per le ripide strade della città..

Nei film capita spesso di vedere la gente che sale di corsa sul Cable Car, ma nella realtà non è così: il Cable Car lo prendono solo i turisti, non certo la gente del posto! E’ una specie di attrazione, non può essere considerato un mezzo di trasporto, soprattutto per le code lunghissime che bisogna fare per salirci sopra..

Il nostro giro prosegue per il centro, per le vie dello shopping e dei centri commerciali.

Ceniamo all’ Hard Rock Cafe’, a Pier 39, insieme ad alcuni del nostro gruppo..

Dopo cena vorremmo restare in giro, ma fa troppo freddo: qui sembra autunno! 18 Agosto: Monterey – Santa Maria Lasciata San Francisco e il suo cielo grigio, ci dirigiamo verso la costa, sperando che il tempo migliori, ma purtroppo non è così, e, quando arriviamo a Monterey, graziosa cittadina sul mare, fa un freddo… Percorriamo poi con il pullman la 17-miles, una strada privata piena di ville di personaggi famosi, tutte immerse nel verde e che si affacciano sul mare..

La nostra guida ci indica la villa dove abitano i familiari di Clark Gable, ci mostra i campi da golf dove giocano i miliardari, ci indica le ville più spettacolari..

Davvero un posto da sogno..

Nel pomeriggio arriviamo a Santa Maria, dove c’è il nostro hotel, il Santa Maria Inn, dove hanno soggiornato negli anni parecchi personaggi famosi.. 19 Agosto: Los Angeles Oggi finisce il nostro tour, il “Western Wonders”: all’ora di pranzo abbiamo salutato il gruppo..

Ci è dispiaciuto lasciarli, abbiamo anche ricevuto tutti quanti i complimenti da parte della guida per la nostra puntualità..

L’ultima tappa col gruppo stamattina è stata Santa Barbara: ci siamo fermati sulla spiaggia, abbiamo passeggiato sul pontile, ma purtroppo anche qui il tempo non era un granchè..

All’ora di pranzo lasciamo il gruppo, e qui incomincia la seconda parte del nostro viaggio, DA SOLI… Il pullman ci lascia a Los Angeles, in centro, presso la Downtown, dove io e Vincenzo prendiamo il taxi per andare al nostro hotel, il Sofitel, in zona Beverly Hills.

Il Sofitel è bellissimo, moderno, e la vetrata della nostra camera si affaccia sulle colline di Hollywood.

Usciamo subito per partire alla scoperta di Los Angeles.

Sia la nostra guida che l’agenzia in Italia ci avevano detto che a Los Angeles i mezzi pubblici non sono per niente efficienti e ci si può muovere solo in taxi, e, in effetti, quando chiediamo in giro come fare per raggiungere il centro di Beverly Hills e la famosissima Rodeo Drive, ci rispondono tutti di prendere il taxi, nonostante il centro sia piuttosto vicino al nostro hotel.

Alle fermate degli autobus non c’è scritto né a che ora passino né dove portino..

La signora del Ristorante Messicano dove ci fermiamo per sgranocchiare qualcosa ci indica approssimativamente la strada che dobbiamo fare a piedi per raggiungere il centro, e ci incamminiamo, passeggiando per le splendide ville circondate dal verde di Beverly Hills.

Dopo una mezzora buona di cammino, di Rodeo Drive nemmeno l’ombra e per la strada non cammina nessuno..

Fermiamo la prima persona che incontriamo e gli chiediamo se è possibile noleggiare un auto da qualche parte, e, con le sue indicazioni, raggiungiamo un noleggio auto: ci propongono per 40 dollari al giorno una Toyota Corolla, benzina compresa..

Ci sembra buono come prezzo, visto che al taxi che ci ha portato in hotel avevamo dato più di 40 dollari! Noleggiata la nostra bella macchina, Vincenzo va in crisi per via del cambio automatico..

Facciamo un po’ di pratica girando per le tranquille strade di villette.

Finalmente troviamo la famosissima Rodeo Drive, e passeggiamo fra gli elegantissimi negozi.

Sinceramente, però, devo dire che a mio parere questa strada non ha niente di più di tante strade eleganti e piene di negozi che ci sono in Europa..

In tarda serata, dopo esserci procurati una mappa della città in hotel, raggiungiamo Hollywood Boulevard, e passeggiamo per la walk of fame, fra le stelle che citano i vari personaggi famosi..

Sicuramente però a mezzanotte non è il massimo passeggiare da queste parti: negozi chiusi, tantissime prostitute, e fuori ad un locale c’è una rissa in corso..

Torneremo domani di giorno… 20 Agosto: Los Angeles In mattinata torniamo a Hollywood Boulevard, e in effetti di giorno è tutta un’altra cosa: tantissima gente che passeggia per la walk of fame, negozi aperti, e, presso il Teatro Cinese, ci sono tanti personaggi mascherati: ci sono Batman, l’Uomo Ragno, Freddy Kruger di Nightmare, ecc.

Compriamo i biglietti per gli Universal Studios, e, varcata la soglia di ingresso, ci troviamo “catapultati” nel mondo del cinema: ogni attrazione è ispirata ad uno o più film, c’è per esempio un’attrazione horror in cui si cammina seguendo un percorso al buio dove si “incontrano” celebri personaggi dei film dell’orrore, tipo Frenkestein, poi c’è l’attrazione Terminator, dove ti forniscono gli occhialini 3D, l’ottovolante La Mummia, Jurassic Park, dove si sale su una barca che scende in picchiata fra schizzi d’acqua (in pratica si esce dalla giostra bagnati fradici), e poi alcune attrazioni ricostruiscono il backstage dei film, e mostrano come vengono creati alcuni effetti speciali come ad esempio gli incendi, poi ci sono gli spettacoli degli stuntman… Insomma, bellissimo davvero… Vale la pena andarci, nonostante il prezzo altissimo dei biglietti (65 dollari a testa).

In serata andiamo a Santa Monica: possiamo finalmente vedere la famosissima spiaggia dove hanno girato Baywatch, con le postazioni dei guardaspiaggia, e passeggiamo per il lungo pontile, dove ci sono negozi, ristoranti e addirittura un Luna Park..

Mangiamo a “Bubba Gump”, specializzato un piatti di pesce, e prendiamo un delizioso piatto di gamberi, neanche tanto caro, considerando che stiamo mangiando al mare (circa 20 dollari a testa).

E questa è la nostra ultima cena americana: domani si parte per la Polinesia..

21 Agosto: Los Angeles – Partenza per la Polinesia Stamattina io e Vincenzo andiamo a fare un po’ di fotografie sulle colline di Hollywood, dove possiamo vedere (da vicino) la mitica scritta “Hollywood”, e poi torniamo a passeggiare per i negozi di Hollywood Boulevard.

Vorremmo andare un po’ al mare a Santa Monica, ma, tanto per cambiare, il tempo è brutto; pertanto, decidiamo di entrare a Madame Toussauds: davvero carino, con tutte le statue di cera di attori e cantanti americani! Andiamo a prendere la macchina parcheggiata in zona, e qui una brutta sorpresa: abbiamo preso una multa di 80 dollari! A quanto pare non potevamo parcheggiare: la cosa assurda è che non c’era nessun cartello di divieto, ma, se la multa ce l’ hanno fatta, evidentemente eravamo in difetto… La pagheremo on line al nostro rientro in Italia..

Prendiamo il taxi per l’aeroporto: ci dispiace tanto lasciare l’America, queste due settimane sono davvero volate, abbiamo visto tantissimo, ma vorremmo vedere ancora parecchi posti… In aeroporto l’attesa per il volo per la Polinesia è lunga, ci imbarchiamo alle 11 di sera, stanchi e anche affamati..

Ecco che in aereo però iniziamo a sentire il clima della Polinesia: ci accolgono hostess polinesiane sorridenti, in aereo c’è una piacevole musica di sottofondo che rimanda a località esotiche, e ci servono una discreta cena…

22 Agosto: Moorea In aereo ci svegliano alle 2.50 di notte per servirci la colazione, dato che il nostro arrivo a Papeete è previsto per le 4 del mattino..

Scendiamo dall’aereo assonnati, ma già in aeroporto l’accoglienza dei Polinesiani è delle migliori: ci accolgono fra canti regalando a tutti il fiore tipico di Tahiti, la Tiara.

Troviamo subito ad attenderci un delegato del Tour Operator, italiano, che ci dà subito i voucher e tutte le indicazioni su dove andare..

Prendiamo un aeroplanino dell’ Air Moorea, che ci conduce da Papeete a Moorea, l’isola dove alloggeremo per la nostra vacanza, e all’aeroporto di Moorea troviamo subito la navetta del nostro hotel, il Sofitel..

Il posto ci appare subito come un Paradiso, con una vegetazione che da’ all’isola un aspetto alquanto “selvaggio”, e poi tantissime palme..

Al Sofitel ci accolgono con grande gentilezza, regalandoci collane di fiori e offrendoci il cocktail di benvenuto..

La signora polinesiana che ci accoglie parla molto bene l’Italiano: non l’avrei mai immaginato, dato che siamo dall’altra parte del mondo rispetto all’Italia..

Nell’attesa che ci preparino la camera, passeggiamo per il villaggio: i bungalows sono delle capanne di legno con il tetto in paglia, molto caratteristiche, e la spiaggia è da sogno, con la sabbia bianca, le palme e un mare completamente trasparente… I bungalows, nonostante l’aspetto esteriore alquanto semplice, sono bellissimi all’interno: sono molto grandi, pulitissimi, col pavimento in parquet, arredamento nuovo in stile etnico… A noi due che siamo in luna di miele regalano: un pareo, una maglietta e una scatola di tè alla tiara.

Ci rilassiamo in spiaggia e nuotiamo nello splendido mare, dove i pesci si vedono anche a occhio nudo… E’ un po’ nuvoloso, ma, quando il sole esce, è fortissimo: a fine giornata infatti siamo già “cotti”! La cena è a buffet: c’è davvero tanta roba, ed è tutto squisito..

Per non parlare del fatto che il ristorante si affaccia sulla spiaggia e c’è la vista sul mare, e in lontananza si vedono le luci di Tahiti..

Un Paradiso davvero… 23 Agosto: Moorea Stamattina io e Vincenzo facciamo snorkelling fra le splendide acque su cui si affaccia il nostro villaggio: uno spettacolo davvero..

Mai vista una tale varietà di pesci..

Nuotiamo fra pesci e coralli: bisogna fare attenzione alla corrente però, perché l’isola è piuttosto ventilata e vicino alla riva ci sono parecchi scogli, tant’è che io, in un attimo di distrazione, vado a sbattere contro uno scoglio, ritrovandomi con la spalla sanguinante… Nel pomeriggio, dal momento che il sole è andato via, io e Vincenzo decidiamo di arrivare a piedi fino all’aeroporto per vedere se è possibile noleggiare uno scooter o trovare un taxi che ci porti al centro dell’isola, Maharepa..

All’aeroporto però le agenzie sono tutte chiuse, e ci dicono di tornare domani per noleggiare una macchina o uno scooter..

Chiediamo se è possibile avere un taxi per andare a Maharepa, ma la signora con cui parliamo, guardandoci con aria perplessa, ci ribadisce “It’s Sunday! Everything is close!” Vabbe’, abbiamo capito che su quest’isola i ritmi sono alquanto “soft”, e, a parte stare in spiaggia e fare snorkelling non è che ci sia molto da fare..

E’ un’isola dove la civiltà sembra lontana, dove la gente del posto gira per la strada scalza..

Ma l’isola è bella proprio per questo, perché ci sembra un Paradiso perduto… 24 Agosto: Moorea Stamattina troviamo al nostro risveglio la pioggia..

Fortunatamente, nel corso della mattinata il tempo migliora, e noleggiamo uno scooter per poter girare per l’isola.. Andiamo a vedere la baia di Cook, e poi arriviamo fino al Belvedere, un posto panoramico da cui è possibile vedere un bellissimo panorama dell’isola..

Per arrivare al Belvedere percorriamo una strada che non è nemmeno asfaltata e su cui non cammina anima viva, ma la bellezza del panorama alla fine ripaga… 25 Agosto: Moorea Stamattina io e Vincenzo abbiamo girato tutta l’isola in motorino in un’ora: è praticamente un’isola selvaggia, dove si intravede ogni tanto giusto l’insegna di qualche hotel, ma praticamente a parte questo non c’è niente, non ci sono neanche spiagge libere, ogni tanto si intravede qualche baracca della gente locale, e Maharepa, il “centro” dell’ isola, è costituita da un agglomerato di case sulla strada principale dell’isola, e ci sono giusto un paio di negozietti, un bar, la posta, e…Il telefono pubblico (che non c’è neanche nel nostro villaggio..) Ci fermiamo al Lagoonarium, dove facciamo i biglietti per andare su un’isoletta vicina, il motu, dove a quanto pare si possono vedere moltissimi pesci e anche gli squali (innocui…) Ci portano sul motu con la barca, e lì in effetti il mare è uno spettacolo: sembra di nuotare in un acquario! Una ragazza del posto dà la possibilità ai presenti di avvicinarsi a nuoto alle razze e agli squali, raggiungendo uno scoglio vicino..

Io ho troppa paura all’idea di nuotare fra razze e squali, a parte il fatto che il sole va e viene e in acqua fa freddo, e mi limito a vedere le razze e uno squalo dalla riva, mentre Vincenzo e altre persone vanno proprio a nuotare fra di loro..

In serata, presso il nostro villaggio, assistiamo ad uno spettacolo di danze polinesiane molto carino… 26 Agosto: Moorea Stamattina, prima di riconsegnare il motorino, io e Vincenzo compriamo qualche gadget da Maharepa, e approfittiamo anche per chiamare a casa, dove non ci sentono da un bel po’..

Nel pomeriggio restiamo al villaggio, dove prendiamo a noleggio una canoa dal centro nautico..

Ci godiamo la nostra ultima squisitissima cena al Sofitel: domani finisce la nostra vacanza… 27 Agosto: Moorea – Viaggio di rientro Oggi il tempo non è stato dei migliori: molto ventilato e il sole è uscito solo in tarda mattinata… In Polinesia forse questo non è il periodo migliore per una vacanza: ora per loro è inverno, alle 18 del pomeriggio è già buio, c’è sempre molto vento e il tempo è davvero molto variabile..

Questa poi dovrebbe essere la stagione secca per loro, ma devo dire che in questi giorni ha piovuto spesso… Ad ogni modo, il sole quando esce è fortissimo, e sia io che Vincenzo torniamo a casa belli abbronzati..

Ci sarebbe piaciuto però poter avere almeno un paio di ore in più di sole al giorno, mentre invece qui in questo periodo le ore di luce non sono molte..

Alle 18.15 prendiamo il volo dell’Air Morea che ci riporta a Tahiti, dove inizia il nostro lunghissimo viaggio di rientro..

Ci dispiace infinitamente lasciare Moorea, che è davvero un angolo di Paradiso, e, soprattutto, ci dispiace che la nostra splendida luna di miele sia finita, ma siamo anche contenti di andare a raccontare tutto quello che abbiamo visto e fatto in questa meravigliosa vacanza, di far vedere le nostre foto e le nostre riprese, di dare i regalini che abbiamo preso..

La Polinesia è molto cara, soprattutto se si vogliono comprare teli per il mare, creme solari, infradito per la spiaggia, ecc.

Per non parlare del fatto che una bottiglietta di acqua in spiaggia costa 6 € !!! Comunque, noi che avevamo la mezza pensione al Sofitel non abbiamo avuto quasi nessuna spesa, a parte qualche bibita e il noleggio del motorino… Maria Luisa e Vincenzo



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