Northeastern Experience

Eccomi qua, sono passati oramai due giorni dal rientro a casa che gia' inizio a sentire la mancanza, gli Usa per noi sono una cosa fisiologica, e' una passione talmente forte che il distacco si fa' sentire in un modo incredibile ma veniamo al viaggio, per il nostro 16° ontheroad abbiamo deciso a causa di vicissitudini organizzative e logistiche...
Scritto da: VacanzeinAmeric
northeastern experience
Partenza il: 01/08/2008
Ritorno il: 15/08/2008
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 3500 €
Eccomi qua, sono passati oramai due giorni dal rientro a casa che gia’ inizio a sentire la mancanza, gli Usa per noi sono una cosa fisiologica, e’ una passione talmente forte che il distacco si fa’ sentire in un modo incredibile ma veniamo al viaggio, per il nostro 16° ontheroad abbiamo deciso a causa di vicissitudini organizzative e logistiche di fare alcune tappe dai cugini americani del Canada, 1 agosto partenza, volo tranquilo con la Swiss da Zurigo e arrivo a Boston alle 19.50, sbrighiamo velocemente le pratiche dell’ immigrazione, ritiriamo i bagagli e via sulla navetta della Dollar che ci porta all’ autonoleggio. Primo intoppo, l’ addetto i dice che i nostri minivan non ci sono, non sà quando ci saranno ne se ci saranno mai, discussione molto incavolata e quando ho minacciato di chiamare la polizia mi fà ” attenda 10 minuti ” passato questo tempo si e’ presentato con due furgoni da 12 posti, il classico pulmino RAM 5000 di cilindrata, quando l’ ho visti gli ho detto in italiano ” te hai perso il cervello” mi ha guardato imbarazzato ha detto ” dont like…” morale della favola, dopo 10 ore di viaggio, stanchi, abbiamo deciso di prendere le die midsize e risentirsi l’ indomani mattina per la sostituzione.

Arrivati all’ hotel Comfort Inn Danvers dopo 30 minuti di strada , la struttura e’ il classico motel americano, camere grandi, due queen bed, aria condizionata accesa a meno 16 gradi, wireless, colazione inclusa, piscina e parcheggio, vorremmo fare tante cose ma la stanchezza si fa’ sentire e andiamo a dormire.

Sveglia alle 7 vuoi il fuso orario, vuoi l’ arrabbiatura con il noleggio, chiamiamo via Skype per sentire se nella notte sono rientrati i nostri minivan, dopo 30 minuti di attenda che controllo, attenda, ancora 2 minuti di attesa, l’ operatore ci dice che un minivan e’ disponibile a patto di presentarsi entro 30 minuti, saliamo in fretta in auto e via a tutta velocita’ verso l’ aeroporto di Boston, fortuna che e’ sabato mattina e la famosissima Aurelia di Boston la A1 e’ pressoche’ deserta.

Arriviamo in tempo e ci viene consegnata l’ auto, un Dodge Grand Caravan 3.3 di cilindrata, uno spaventoso succhiatore di benzina, torniamo all’ hotel solo mezzi soddisfatti, l’ altra coppia deve rimanere con la midsize in quanto dovremmo attendere tutto il giorno all’ autonoleggio con la speranza che rientri un minivan.

Caricate le valigie ci avviamo alla partenza vera e propria, oggi ci aspetta una tappa molto lunga, circa 700 km, la distanza che divide Boston da Quebec City.

Durante il tragitto poco da segnalare apparte un tratto nelle White Mountain tra New Hampshire e Vermont, il resto solo paesaggi di collina, arriviamo alla frontiera di Derby Line e ci fanno scendere per il controllo, tutto ok ci timbrano i passaporti e ripartiamo in direzione Quebec. L’ autostrada 20 che porta a Quebec City e’ molto dissestata, e terribilmente noiosa, boschi, boschi e boschi niente apparte quanche area di servizio, fare gli ultimi 280 km e’ stato veramente pesante.

Siamo arrivati in tarda serata all’ Alt Hotel a Quebec City e nonostante le valutazioni ottime di questa struttura siamo rimasti veramente a bocca aperta di fronte alla perfezione, molto probabilmente il piu’ bell’ hotel che abbia mai trovato nei nostri 16 viaggi oltreoceano, camera non tanto grande, ma arredata in modo perfetto, tv lc 32″, sistema audio Bose, grande bagno con cabina doccia in cristallo, tanto comfort e silenzio, l’ unico neo in questa struttura e’ la mancanza di colazione, purtroppo si rivelerà una costante nel nostro soggiorno in Canada.

Cena da Mc Donalds nei pressi dell’ hotel, una grande cosa, i panini sono quasi diversi dalla versione americana, pero’ costano molto di piu’ in genere un Mc menu si prende con CAD 8,50 contro i $ 6,50 americani, stanchi ma ancora non paghi della giornata decidiamo di andare verso le Montmorency Fall dove c’e il campionato internazionale di fuochi artificiali sula omonima cascata, arrivati ci chiedono 25 dollari per il parcheggio e 15 dollari a persona, spendere 100 dollari per un ora di spettacolo non ne vale la pena, ma come noi lo pensano in tanti, infatti sulla strada intorno al parco ci sono centinaia di persone rigorosamente con sedia e pled o giubbotto addosso, ci fermiamo mezzora a vedere lo spettacolo ma visto che vediamo solo ed esclusivamente i bagliori decidiamo di tornare in hotel, domani ci aspetta la visita a Quebec City.

Sveglia con brutto tempo che ci accompagnerà per gran parte del viaggio, colazione presso un bar sotto l’ hotel , 3 cornetti e 3 succhi d’ arancio 20 dollari, partenza per il St. Anne Canyon, un parco a circa 40 km dalla citta’, molto bello, con una cascata dove tramite alcuni sentieri puoi ammirare lo spettacolo da diverse angolazioni, tornati in citta’ visitiamo la parte vecchia non prima di aver pagato 20 dollari per il parcheggio, la citta’ e’ molto bella anche se basta un giorno per visitarla, da segnalare lo Chateau Frontenac , il Parc de l’Artillerie, la Basilique Notre-Dame-de-Quebec, la Terrasse Dupperin, la Place Royale.

Lasciato il centro con una temperatura vicina ai 10 gradi ci fermiamo per la cena in una catena simile alle piu’ conosciute Denny’s e Tgi Friday’s, chiamata St.Hubert anche qua il salasso e’ in agguato, piatto bistecca , patatine e coca 22,90 CAD prezzi super alti rispetto agli Usa, lo stesso piatto da Denny’s costa 12, 90 USD insomma qua’ in Canada ti fanno pagare anche l’ aria che respiri.

Lasciamo Quebec City e il freddo per scendere verso Montreal, in effetti la citta’ e’ piu’ calda, pernottiamo presso il Days Inn praticamente in centro, parcheggio 12 dollari al giorno, l’ hotel da fuori e’ molto bello, edificio tutto in vetro, grande hall ma le camere sono molto spartane, niente a che vedere con il precednte hotel, due queen bed, arredamento datato, bagno idem insomma il classico motel che ad ovest pagheresti si e no 50 dollari, anche qua niente colazione, se la vuoi fare c’e un forfait a 16 dollari a persona.

Iniziamo il giro per la citta dalla zona del porto, una bella zona turistica piena di gente, per poi spostarsi in centro passando da Chinatown, la zona vecchia, la citta’ sotterranea, da segnalare, il giardino botanico, la basilica di Notre Dame, il Mont Royal, il Biodome, il porto vecchio, Hochelaga, il plateou del Mt Royale, Rue St.Denise, Rue St. Catharine Lasciamo Montreal, abbandonando l’ idea di fare il circuito di Forula 1 sull’ isola di Notre Dame a causa della pioggia fortissima che si abbatte sulla città, partiamo in direzione Ottawa, arriviamo al Novotel, una struttura in centro molto bello, non ai livelli dell’ Alt Hotel di Quebec ma abbastanza vicino, camera grande, due queen bed, wireless, a/c arredato in modo moderno e finiture di pregio, Ottawa si e’ rivelata un ottima scoperta, avevamo letto dei commenti non proprio entusiastici su questa citta’ ma devo dire che tra le 3 citta’ canadesi e’ secondo me la piu’ bella, citta’ non grandissima, si gira molto bene anche a piedi, molto bella per non dire spettacolare la zona di Parlament Hill, il Rideu Canal, il Byward Market e molto bello lo Chateau Laurier un grande hotel costruito inspirandosi ai castelli francesi, il cambio della guardia, uno spettacolo impressionante, con tanto di cornamuse e lo spettacolo di luci e suoni sulla facciata del parlamento.

Da segnalare il Rideau centre un grande centro commerciale dove si puo’ cenare a non piu’ di 300 metri dalle principali attrattive della città.

Piano piano ci avviciniamo sempre piu’ a casa, al nostro rientro in suolo americano, oramai ci manca un solo giorno, decidiamo di fermarsi a Brockville per la nostra ultima notte canadese, la cittadina e’ veramente bella, la zona del porto e’ super affollata di turisti in quanto da qua partono i tour in barca per la visita delle 1000 isole, questo tour e’ veramente bellissimo, si naviga il fiume San lorenzo passando vicino a questi isolotti, alcuni di soli 10 metri di diametro dove vivono le persone, veramente una bellissima esperienza grazie anche al sole che sembra volerci dare il benvenuto per il rientro negli Usa, pernottiamo al Travelodge, un motel situato in una zona commerciale, piena di negozi e ristoranti, qua a differenza delle altre città canadesi la vita sembra meno cara anche se piu’ alta rispetto agli Usa, il motel non e’ un gran che’ e’ un ex motel fumatori anche se lo dipingono come smoke free l’ odore specie nei corridoi e’ sempre molto forte, anche questo come gli altri hotel non ha la colazione.

Finiamo la serata presso il parco cittadino dove e’ in corso il festival delle costolette di maiale, grandi stand con bracieri dove arrostiscono le famose ribs, visto il casino e il dover mangiare in piedi decidiamo per una pizza da Boston Pizza, una catena nazionale che offre oltre alla pizza anche altri piati compreso la carne.

Finalmente e’ giunto il giorno del rientro a casa, partiamo presto e passiamo la frontiera a Prescott molto velocemente in quanto e’ domenica e non c’e praticamente nessuno. Finalmente siamo negli Usa, ci aspetta una bella tappa per raggiungere Lake George dove arriviamo nel primo pomeriggio, questa cittadina sul lago e’ un ottimo posto di villeggiatura ma quest’ anno le abbiamo tutte contro, nn appena usciamo per fare un giro ecco la pioggia, girelliamo qua e là per poi rifugiarci presso un centro commerciale per fare un po’ di shopping, la differenza di prezzo rispetto al Canada e’ molto alta, i prezzi sono ragionevoli e ti invogliano agli acquisti.

Ultima giornata a Lake George, visto che metereologicamente parlando sembrava di essere ad ottobre, mancavano solo le zucche di Halloween abbiamo deciso di fare un parco giochi situato in mezzo ad un bosco, il parco e’ datato 1960 e le attrattive sono piu’ o meno di quell’ anni, la particolarità e’ questo essere old style, ti riporta a quel periodo, molto carino, nel pomeriggio dopo l’ ennesimo Burger King siamo andati a Fort Williams, un forte inglese del 1700 che ha ispirato l’ autore del racconto ” l’ ultimo dei Mohicani” anche questo molto bello.

Finiamo la serata in un Denny’s per poi rientrare in hotel, due note su questa struttura, il Wingate e’ un ottimo hotel, praticamente in centro, grande camera, arredamento moderno e ben tenuto, letti comodi, wireless, piscina interna ed esterna, lavanderia, grande parcheggio e sopratuto una grande colazione, finalmente siamo negli Usa e abbiamo la colazione!! Partenza per Plymouth, abbiamo deciso di rimanere le ultime 3 notti in questa città gia’ visitata lo scorso anno per via delle previsioni meteo che mettono tempo variabile fino a venerdi ma con una bassissima probabilità di pioggia, qua ci incontreremo con un altra coppia che ritorna dal Maine, arrivati in hotel dopo una bella tappa molto lunga, siamo rimasti veramente soddisfatti nel vedere che il nostro hotel e’ proprio nei pressi di un centro commerciale, l’ hotel Hampton Inn e’ molto bello, leggermente inferiore al primo hotel a Quebec City, anche questo camera grande, due queen bed, wireless, arredamento moderno e ben tenuto, piscina, grande parcheggio, palestra, colazione e lavanderia, il tutto ad un prezzo molto ragionevole, 130 dollari a notte.

Ci avviamo verso Water St per la cena trovando un ristorante chiamato Lobster Hut una sorta di Burger King ma invede che fare hamburger offrono piatti di pesce a dei prezzi veramente bassi, ad esempio un piatto di frittura mista per 2 persone con patatine e coca 27 dollari.

Questa mattina visto che c’era il sole abbiamo deciso di fare una mezza giornata in spiaggia, quà c’e ne una veramente bella chiamata White Horse, mi sono divertito ad osservare gli usi degli americani, ad esempio non arrivano mai in spiaggia senza sdraio, non appena si sistemano prendono da bere una Bud Light e fumano come degli ossessi.

Dopo pranzo visto che la giornata invogliava abbiamo deciso di fare il Whale Watch, in pratica ti portano quasi a Provincetown a Cape Cod e in questo specchio di mare abbiamo ammirato decine di balene, un esperienza incredibile, non ho mai speso meglio 40 dollari.

Ultimo giorno a Plymouth, ci siamo dedicati allo shopping sfrenato, vi segnalo un grande outlet a Wrentham molto vicino a Boston, durante una piccola sosta su di una panchina per far raffreddarei miei poveri piedi ho assisitito ad un arresto di due ladri che facevano man bassa nei negozi, scena da film di polizia.

Ultima giornata, dopo la mattina passata in giro per spiaggie e lungomare alle 14 la pioggia e’ tornata a farci visita, thunderstorm su Boston e voli in ritardo sia in arrivo che in partenza, lasciamo il Massachusetts sotto una tempesta di lampi e pioggia che scende copiosa dal finestrino dell’ aereo.

In conclusione, il viaggio e’ stato abbastanza bello, il maltempo ci ha limitato tantissimo, mi aspettavo di piu’ dal Canada anche se Ottawa e Brockville si sono rivelate delle belle scoperte, Quebec City vale si e no una giornata, Montreal anche questa lo stesso, una cosa a sfavore del Canada e’ il prezzo della vita molto piu’ alto che negli Usa, in definitiva lo sconfinamento dai cugini americani del Canada non e’ stata una bella idea specie per noi abituati alla vita negli Usa.

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