Alla conquista del West

Sono appena tornata da uno di quei viaggi che in qualche modo ti resta scolpito per sempre nella testa come un tarlo, nel cuore come un sentimento incancellabile, e sulla pelle come un tatuaggio. Un viaggio che ci ha regalato almeno una crisi da "sindrome di Stendhal" al giorno, durante il quale in ogni luogo toccato abbiamo dovuto dire "questo...
Scritto da: bettina71
alla conquista del west
Partenza il: 02/08/2007
Ritorno il: 23/08/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
Sono appena tornata da uno di quei viaggi che in qualche modo ti resta scolpito per sempre nella testa come un tarlo, nel cuore come un sentimento incancellabile, e sulla pelle come un tatuaggio. Un viaggio che ci ha regalato almeno una crisi da “sindrome di Stendhal” al giorno, durante il quale in ogni luogo toccato abbiamo dovuto dire “questo vale il viaggio!”. Il nostro viaggio alla conquista del West ha toccato quattro stati dell’ovest degli Stati Uniti: la California, il Nevada, l’Arizona e lo Utah. Dopo aver letto attentamente tutti i racconti di viaggio e dopo aver sognato questo viaggio per mesi, finalmente arriva il fatidico giorno della partenza! Premetto che tutto il viaggio è stato organizzato totalmente “fai da te”: ho acquistato a febbraio il volo a/r Milano – Los Angeles con UsAirways (costava poco, ma gli aerei erano parecchio da rinnovare…) e prenotato direttamente sui siti internet le sistemazioni per quasi tutte le notti, in modo da ottenere tariffe basse e sicurezza di trovare posto (soprattutto nei parchi nazionali che ad agosto si riempiono all’inverosimile). Prenotata anche l’auto tramite Alamo, una fullsize molto molto confortevole. Daniele, il mio compagno di viaggio e di vita, si è praticamente trovato un viaggio pronto su di un piatto d’argento! E ovviamente non si è tirato indietro…

Il nostro itinerario (tre settimane): Los Angeles – Las Vegas – Grand Canyon NP – Monument Valley – Page (Lake Powell) – Bryce Canyon – Zion NP – Death Valley NP – Sequoia NP – Yosemite NP – San Francisco – Santa Barbara – Los Angeles. Nota tecnica sui voli: noi abbiamo fatto scalo a Filadelfia, le valige vanno ritirare perchè si fa dogana nel primo punto di arrivo in USA, poi vanno rispedite, ma la procedura è molto semplice e i percorsi ben segnalati. Solo tenete presente che dovrete avere abbastanza tempo tra un volo e l’altro per fare tutta la procedura (tenetevi un paio d’ore). I liquidi non si possono portare da un volo all’altro. Se fate scalo dovrete rifare i controlli di sicurezza, e vi faranno buttare tutti i liquidi che eccedono le quantità consentite (100ml per contenitore, per un totale max di 1000ml). Quindi occhio se comprate profumi o altro, aspettate di aver rifatto i controlli.

Abbiamo rinunciato al navigatore satellitare (10 dollari al giorno più le tasse) e non ci siamo pentiti: basta una buona cartina, le strade sono ottimamente segnalate, ogni via ha il cartello con il proprio nome in mezzo all’incrocio, è impossibile perdersi. E infatti anche in città non abbiamo mai avuto problemi. Abbiamo scelto di pernottare sempre in motel di catena. Ci siamo trovati benissimo nei Days Inn (consiglio caldamente il Days Inn Hollywood a LA, a due passi da una stazione della metropolitana che con due fermate porta direttamente al Chinese Theatre. Evitate di pagare parcheggi.) e nei Motel 6 che sono stati tutti recentemente rinnovati. A Las Vegas siamo arrivati di domenica, quindi siamo riusciti a dormire in uno dei casinò sullo strip senza spendere molto. Abbiamo scelto l’Excalibur, belle stanze, bellissima vista sullo strip, ottimo il buffet della cena. Non riuscirete nemmeno con il massimo impegno ad assaggiare tutto! Per chi può, il Bellagio o il Venetian sono veramente lussuosi… Noi ci siamo accontentati di visitarli, e ci siamo divertiti moltissimo. Abbiamo anche visto uno spettacolo del Cirque du Soleil, dal titolo “Love”, dedicato ai Beatles. I biglietti li abbiamo acquistati prima di partire sul loro sito, con carta di credito. E’ stato sensazionale, meraviglioso, se potete non perdetevelo. Per quanto riguarda i parchi nazionali, una nota dolente: il National Park Pass che costava 50 dollari non esiste più. E’ stato sostituito da un pass che si chiama “America. The beautiful”, costa 80 dollari e permette di entrare in tutti i parchi nazionali e nelle riserve federali per un anno dal rilascio. Nonostante il costo, se avete in programma di visitare più parchi prendetelo in considerazione, perchè l’ingresso a ogni parco ora costa 25 dollari. Bastano 4 parchi e già vi siete ripagati il pass. Il Grand Canyon vi lascerà senza parole. Lo Yosemite era privo di molte delle sue principali attrattive a causa della stagione particolarmente secca (quindi NO falls, NO lakes…), però abbiamo avuto un fantastico incontro con un black bear. La Death Valley è a mio avviso uno dei luoghi più affascinanti del pianeta (ma il caldo è mostruoso, siate preparati). La Monument Valley è assolutamente spettacolare, per gli amanti di Tex Willer o dei film di John Ford o Sergio Leone sarà un luogo indimenticabile. (nota: la Monument Valley è una riserva indiana, il cui ingresso non è compreso nel pass dei parchi. Ma è molto economico, solo 5 dollari per entrare, poi ve la girate da soli in macchina su una strada sterrata ma fattibile da ogni auto. I Navajo organizzano anche dei tour su pulmini scoperti…Se vi piace mangiare TANTA polvere…) Noi abbiamo sempre trovato tempo splendido ovunque e un caldo terribile. A Las Vegas l’escursione termica tra l’esterno e l’interno dei casinò è di almeno 20 gradi (fuori 40 gradi anche di notte, dentro non oltre i 18 con aria condizionata a manetta). La bronchite è assicurata. A San Francisco invece fa un freddo pazzesco, soprattutto di sera! Quindi portatevi di tutto.

Un consiglio: appena cominciate a lasciare le città, entrate in una stazione di servizio e compratevi un frigorifero portatile di polistirolo (li troverete ovunque). Riempitelo di bottiglie d’acqua e di ghiaccio (che vendono ovunque, o che potete prendere alla ice machine del vostro motel). Avrete acqua fredda in abbondanza per le calde giornate nei parchi nazionali. Non ve ne pentirete, soprattutto nel deserto del Nevada e nella Valle della Morte. Non vi sentirete soli in agosto: quest’anno mezza Italia era in viaggio insieme a noi. Abbiamo trovato italiani ovunque, anche nei posti più sperduti (come ad esempio Mexican Hat, vicino alla Monument Valley, luogo sperduto fatto da una stazione di servizio, quattro case e due motel. Il Mexican Hat Lodge si vanta di fare le migliori bistecche del mondo: se siano le migliori non lo so, ma l’atmosfera da vecchio west con tanto di orchestrina country merita.. Comunque gli americani erano solo i gestori, gli avventori erano tutti italici doc), ma soprattutto negli outlet! Ecco, gli outlet meriterebbero un capitolo a parte… Con l’euro forte e gli sconti pazzeschi per il periodo dei saldi, lo shopping è assolutamente irrinunciabile. Troverete due outlet a Barstow (tra LA e Las Vegas), uno a Primm (appena prima di arrivare a Las Vegas), due a Las Vegas (rispettivamente uno a nord e uno a sud dello Strip) un altro a Tulare (verso il Sequoia NP), e uno a Tracy (prima di arrivare a San Francisco). Insomma, non tornerete a casa a mani vuote… I prezzi sono molto diversi da quelli “di stagione” che troverete nei vari Macy’s o Bloomingdale, noi abbiamo fatto dei veri affaroni. Se andate a San Francisco non perdetevi la visita ad Alcatraz, ne vale davvero la pena. Ma dovete prenotare con molto anticipo, o rimarrete a terra. Le visite si prenotano su www.Alcatrazcruises.Com, che è concessionaria ufficiale governativa, costano circa 30 dollari a testa (a seconda dell’ora della giornata, la sera sono più care), e includono un’audio guida in tutte le lingue che vi spiegherà in maniera veramente interessante tutto quello che c’è da sapere sul carcere più famoso del mondo. Tutte le altre organizzazioni fanno pagare cifre astronomiche (anche 70 dollari) ma sull’isola non fanno sbarcare! Noi abbiamo fatto il night tour, che parte alle 18 circa, e al ritorno l’atmsfera era veramente suggestiva, con il buio e la nebbia che si alzava dal mare…

Un’altra bella esperienza che mi sento di consigliare è il “Bike the Bridge”, cioè andare in bicicletta al Golden Gate. Le bici si noleggiano ovunque, e basta un po’ di fiato (Frisco è tutta colline…) per vivere il famoso ponte in una maniera tutta particolare. Noi addirittura l’abbiamo fatta con un tandem! Non vi dico le risate… Vi consiglio di andarci nel pomeriggio, la mattina il ponte è sempre immerso nella nebbia. E poi, per ritemprarvi, andate da Boudin (Fisherman’s Wharf) a mangiare una fantastica Clam Chowder in a bowl, cioè la zuppa di vongole servita in una pagnotta appena fatta appunto da Boudin, la famosa panetteria dalle origini francesi. Da Frisco noi poi siamo scesi lungo la costa della California evitando le highway, passando da Monterey e Big Sur. C’è una bellissima strada costiera che regala viste meravigliose ogni cento metri, troverete anche elefanti marini allo stato naturale che prendono il sole sulla sabbia calda. Ci siamo fermati a Santa Barbara soprattutto per motivi affettivi miei: anni fa non mi sono persa una sola puntata di una soap opera intitolata appunto Santa Barbara, e volevo vedere se riuscivo a riconoscere qualche scorcio! Comunque è una cittadina molto carina con una bellissima spiaggia e una bella via piena di negozi e ristoranti. Una nota sul mare: si tratta di oceano Pacifico, l’acqua è gelida. Scordatevi i soggiorni balneari classici. Chi si avventura in acqua o è un pazzo scatenato (pochi) o indossa una muta e ci va a fare surf (la maggior parte). A Los Angeles, se amate le spiagge, non perdetevi Santa Monica e Venice, animatissime soprattutto nel week end. Che altro dire? Non ho voluto tediarvi con un racconto dettagliato giorno per giorno, ho preferito dirvi tutto ciò che ho amato particolarmente e darvi qualche consiglio su ciò che ci ha facilitato la vita e reso la vacanza meravigliosa e indimenticabile. Gli Stati Uniti sono un grande paese, fatto di grandi contrasti. In California ci sono leggi molto restrittive sul fumo, sul gioco d’azzardo, sulla prostitituzione. Ma basta attraversare il confine con il Nevada ed ecco casinò ovunque, prostituzione legalizzata, fumo libero all’interno delle sale gioco. I giovani fino a 21 anni non possono praticamente fare nulla (entrare in un casinò, bere alcol, comprare sigarette…) però spesso vanno in giro armati e sparano ai loro coetanei. Tutto ciò che si vede nei film è assolutamente rispondente alla realtà. Ed è questa l’impressione più viva che mi sono portata a casa: la sensazione di essere sempre in un luogo “già visto”, in un film, in una foto, in un libro…

Spero di non avervi annoiato, e di esservi stata utile in qualche modo per la pianificazione dei vostri viaggi in questi bellissimi posti, così come molti altri racconti lo sono stati per me.



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