Usa west coast e riviera Maya

1° Giorno: Partiamo da Roma Fiumicino con scalo a Parigi diretti all’aeroporto internazionale di Los Angeles. I controlli sono puntuali e accurati.. Procedure noiose ma almeno sembrano garantire maggiore sicurezza. Il viaggio sembra non finire più per fortuna i mezzi dellAir France sono attrezzati con dispositivi di intrattenimento...
Scritto da: Milton
usa west coast e riviera maya
Partenza il: 21/08/2006
Ritorno il: 11/09/2006
Viaggiatori: in coppia
1° Giorno: Partiamo da Roma Fiumicino con scalo a Parigi diretti all’aeroporto internazionale di Los Angeles. I controlli sono puntuali e accurati.. Procedure noiose ma almeno sembrano garantire maggiore sicurezza. Il viaggio sembra non finire più per fortuna i mezzi dellAir France sono attrezzati con dispositivi di intrattenimento multimediale FUNZIONANTI e un po di tempo passa vedendo film altro dormendo. Arriviamo finalmente a destinazione ma subito siamo chiamati al microfono dell’aeroporto internazionale e dopo aver capito che proprio di noi parlavano ci informano che ci sono stati problemi con le valigie e che non sono arrivate a destinazione. Ci rechiamo subito alla sede della Hertz tramite la navetta a disposizione dei clienti. Il servizio è efficiente e in poco tempo ci danno l’auto che avevamo prenotato: una FOCUS. Dopo qualche impiccio per abituarsi al cambio automatico si parte destinazione Santa Monica, senza una valigia e stanchi morti! Ci orientiamo dopo non olto tempo anche senza una cartina completa (la nostra aveva solo il down town) Il primo motel che troviamo sul lungo mare è un Travelodge ma il proprietario ci dice essere tutto pieno. Li accanto però Pacific Sands sembra avere i posti e stanchi morti dopo aver pagato e parlato con il proprietario un arabo che parla assolutamente un inglese incomprensibile (volutamente) andiamo nella nostra sudata stanza. Un Cesso! Il posto è sporco e completamente poco curato e mantenuto ma la stanchezza e la disperazione di non avere le valigia ci fanno perndere la decisione di rimanere comunque a dormire li. Buttiamo qualche asciugamano in terra sul pianale della doccia e utilizzando la saponetta per le mani cerchiamo di darci una lavata (per fortuna che nel bagaglio a mano io avevo portato per precauzione una maglietta e delle mutande pulite). Convinco anche Ges a lavarsi che schifata dal posto non ne era molto convinta. Dopo un po di meritato relax usciamo verso il pontile dove ci sono bar, ristoranti e le giostre… L’oceano è immenso e di notte mette quesi soggezione. Ma è bellissimo! Dopo aver passeggiato e scattato qualche foto ci rechiamo al centro del paese per cenare, ormai sono le 22 passate e la fame si fa sentire. Troviamo un posto molto carino, pieno di gente e alla fine non mangiamo neanche male! Dopo decidiamo di concludere la nostra prima infinita giornata con una bella dormita pronti per il giorno dopo… Ma prima ci rechiamo ad u internet point di strada per prenotare il motel per la notte successiva avendo cosi un’indirizzo a disposizione da comunicare alla compagnia aerea per la consegna delle valigie.

2° Giorno: Lasciamo quel posto schifoso e con la nostra macchinina e senza ancora le valigie partiamo per Beverly Hills, solo dopo qualche chilometro ci rendiamo conto di aver saltato l’incrocio al quale avremmo dovuto girare (sempre per la mancanza della cartina) e quindi il nostro breve itinerario diventa un po piu lungo ma in compenso abbiamo il piacere di passare per le COLLINE PEDEMONTANE e anche di vedere al famosa Mulholland Drive.

Finalmente raggiungiamo la nostra meta ed qui parcheggiata la macchina e capito come funzionano i parcometri dopo una comica che non vi dico… Ci godiamo la nostra bella passeggiata per questa stupenda cittadina, non manchiamo di passare per RODEO DRIVE e di prendereci un bell’aperitivi in uno dei bar li presenti. Inoltre provvediamo a telefonare alla Air France per comunicare l’indirizzo del nostro motel. La nostra mattina si conclude verso Hollywood non molto distante da li a paranzare in fast food messicano con una bella insalata. Riprendiamo il pomeriggio per visitare il WALK OF FAME e il TEATRO CINESE con le impronte dei Vip facendo tante foto e rosicando per non poter fare video a causa dell’esaurimento della batteria della cam ed il caricatore nelle valigie non ancora recuperate. Qui acquistiamo una dettagliata cartina che ci permette di raggiungere velocemente il nostro motel precedentemente prenotato. Arriviamo al Travelodge di Hollywood e fatto il check-in entriamo in una camera ben curata, attrezzata con frigo, ferro da stiro e forno a microonde… C’è anche la piscina e il distributore di ghiaccio e bevande! Niente valigie però. Ci prepariamo per passare il pomeriggio fino alla prima serata agli splendidi UNIVERSAL STUDIOS (per soli 50$ a persona!!) dove abbiamo la possibilità di visitare varie parchi a tema tipo Jurassic Park, WaterWorld, etcc,) Decidiamo di rilavarci, questa volta in un ambiente confortevole ma senza a disposizione il cambio per passare la serata al Downtown ed esattamente LITTLE TOKIO dove ceniamo con un Sushi, che a Ges devo dire non è piaciuto moltissimo (Vedi espressione in foto)! Dopo la cena ad aver avuto a che fare con qualche barbone rompi scatole torniamo verso Hollyvood, di strada acquistiamo sconsolati degli spazzolini, bagnoschiuma e rasoi ma appena arrivati in motel ecco magicamente le nostre valigie!! La gioia è tanta anche i prospettiva della partenza da Los Angeles del giorno seguente. Ci sistemiamo con calma tutto, laviamo la cose sporche per stenderle fuori e ci vestiamo con abiti freschi!! Wow a volte ci vuole proprio poco per capire quanto normalmente si è fortunati! 3° Giorno: La colazione la facciamo in motel con la macchinetta del caffè americano in dotazione e poi si parte per Pasadena, li trascorriamo qualche ora della mattina, ci godiamo un buon caffè da StarBust e poi dopo aver visitato il MUNICIPIO della città partiamo per la DEATH VALLEY. Il viaggio sarà lungo ma i panorami che possiamo ammirare nel corso di questo sono fantastici e mana mano che si prosegue il landscape diventa desertico… Fantastico! Pranziamo in autogrill Burger King all’incrocio tra la Freeway Los Angeles – Las Vegas e la strada che va verso la Valle della Morte. Dopo un’oretta di pausa si riparte per percorrere queste strade che sembrano non finire mai. La temperatura è altissima e secchissima, l’aria condizionata in auto è il minimo e facciamo anche rifornimento di acqua e ghiaccio. Solo verso la sera arriviamo dopo aver cercato da dormire al DEATH VALLEY JUNCTION presso l’Amargosa Hotel che però troviamo chiuso per il ricevimento dalle 17, sono ormai le 18. Decidiamo essendo nel bel mezzo del deserto ed in auto da tutta la mattina di faer un’ltimo sforzo ed cercare una sistemazione al Visitor’s Center distante diverse miglia da li. Lungo la strada vediamo l’indicazione per DANTE’S VIEW e pur essendo il tramonto facciamo una piccola deviazione verso questo punto di osservazione. Gessica quando il sole comincia veramente a calare di brutto e il panorama a divenire losco e tetro si prendere un po dal panico il massimo del suo terrore arriva nel punto finale della strada dove il percorso diventa tortuosissimo e in forte pendenza, stiamo salendo e non di poco! Alla fine eccoci arrivare in cima per poter ammirare uno dei più suggestivi panorami della mia vita e che alla fine del viaggio si rivelerà, per me il più bello: BADWATER, il punto più basso degli USA visto dalla cima di una duna affianco all’ora del tramonto. Dopo aver fatto foto e video riprendiamo il nostro percorso verso il centro visitatori che raggiungiamo in fretta a sole ormai quasi calato. C’è posto. E’ un po’ caro ma molto bello, un’oasi nel mezzo del deserto! Ci sistemiamo qui per la notte. Ci laviamo, e ceniamo con una bella bistecca nel ristorante del Ranch. La temperatura altissima anche senza il sole… Sembra un phon gigantesco per fortuna che in camera c’è l’aria condizionata! Passiamo una bella serata… 4° Giorno: Sveglia, solita colazione con caffè americano in camera ed eccoci pronti a partire, Lasciamo il Ranch per recarci verso lo ZIBRISKY POINT una latro punto di osservazione più basso ma affascinante da vedere in pieno giorno. La temperature ed il caldo sono veramente allucinanti. Le labbra si seccano da sole… L’acqua è indispensabile. Foto, cazzeggio e si parte per Las Vegas! Il viaggio è sempre affascinante, attraversiamo il deserto del Navada passando per svariati paesini per poi arrivare all’ora di pranzo in Hotel. Questo già prenotato dall’Italia e pagato due soldi. La stanza è maestosa al 24° piano completa di tutti i confort ed enorme. L’hotel e dotato di CASINO’ e piscina nonché svariati ristoranti. Pranziamo al Buffet: cibo a volontà per solo 7$ in due.. Tutto è molto buono diviso per tipologia di cucina (italiana, asiatica, messicana, carne, pece etc…)e soprattutto c’è la frutta!!! Pomeriggio relax in piscina, il sole è fortissimo la temperatura alta e l’aria secchissima, non si può fare a meno di entrare in acqua e di consumare cocktail di vario genere. Cena al buffet e inizio serata in giro per la città ad ammirare il centro con i suoi maestosi hotel come il VENETIAN la riproduzione di Venezia, il BELLAGIO con la sua splendida fontana, il LUXOR praticamente una piramide egizia. Qui tutto è sfarzosissimo, la gente molto elegante, il sesso a pagamento, il cibo e gli alloggi sono alla portata di tutti: veramente economici… I soldi te li levano con i casinò! 5° Giorno: Il giorno seguente lo trascorriamo alla piscina dell’hotel a prendere il sole per poi passare tutta la sera al casinò a giocare. Ci facciamo molto prendere dalla Roulette tanto che quando io crollo verso le 3 e vado a nanna Gessica torna giù al casinò a giocare alla roulette… Farà le 4 passate! Poi dicono che il gioco non è una droga! 6° Giorno: Riposati dalle 2 giornate trascorse a Las Vegas si parte per lo ZION NATIONAL PARK. Arriviamo al posto di controllo dei Rangers all’ingresso del parco prima di pranzo e una volta effettuato l’ingresso senza pagare (Abbiamo precedentemente acquistato il National Park Pass a 50$, veramente molto conveniente) provvediamo a parcheggiare l’auto e al nostro pranzo presso il punto di accoglienza visitatori all’ingresso. Ordiniamo Chicken qualche cosa che si rivela poi essere un panino ma molto buono con il pollo, il formaggio e il prosciutto, sembra essere tutto molto genuino. Una volta ‘rifocillati’ ci incamminiamo per il parco, questo per mezzo della navetta gratuita che permette facendo varie tappe di scegliere il proprio punto di esplorazione. La circolazione con le auto è vietata per salvaguardare l’ambiente dall’inquinamento. Noi scegliamo il LOWER EMERALD POOLS un percorso di circa 0,8 miglia che poi su splendida idea di Gessica aplimeremo fino all UPPER EMERALD POOLS 2 miglia che si rivelerà una scarpinata non indifferente ma che ci darà la possibilità di ammirare in canyon dall’alto. Questo particolare canyon si percorre dal basso sulle rive del fiume che lo attraversa. Sempre il Colorado River. Decidiamo di dare un’occhiata anche alla KOLOB CANYONS PICNIC AREA che però non seguiremo lungo il sentiero a causa della stanchezza e dell’ora fatta. A questo punto decidiamo di avvantaggiarci un po’ il percorso del giorno prima guidando verso PAGE e il LAGO POWELL. Ci fermiamo per la notte ad HURRICANE un paesino indiano sotto lo Zion in un Travelodge. Troviamo difficoltà anche per la cena, qui ci sono solo Drive fast food. Facciamo la spesa e mangiamo in motel.

7° Giorno: Di comune accordo decidiamo di saltare la tappa del BRYCE CANYON che riteniamo essere solo l’ennesimo Canyon da vedere per frenare i ritmi di viaggio e goderci di più le rimanenti tappe. Il nostro viaggio è verso PAGE. Qui non appena arrivati prendiamo possesso della nostra camera in Motel un Motel 6 e poi andiamo a pranzo. Pranziamo in un ristorante indiano lo Stromboly’s il prezzi sono modici e le porzioni esagerate. Alla fine per la prima volta abbiamo praticamente lasciato tutto nel piatto quanta era la roba. Poi visita alla DIGA di GLEN ed al LAGO POWELL compresa MARINA e punti di osservazione. Serata al centro di Page dove conosciamo dei ragazzi che stavano facendo on-the-road da Chicago fino a Los Angeles. Mangiamo li e poi dopo aver bevuto una cosa in una specie di locale mezzo vuoto si va a nanna.

8° Giorno: Oggi si parte per ammirare una delle 7 meraviglie del mondo il Grand Canyon! Il viaggio non è pesante ed i panorami sempre meravigliosi… Lungo la strada nella zona della riserva indiana ci fermiamo ad un mercatino Navajo per acquistare souvenir ed ammirare un piccolo canyon. Gli indiani sembrano un popolo cordiale e ormai perfettamente integrato con i costumi occidentali: Geep, scarpe Nike, Jeans etc.. Arriviamo all’ingrasso est del GRAND CANYON alla SOUTH RIMM e dopo aver ammirato la ‘gola’ da vari punti di osservazione ci spostiamo al nostro alloggio:il Maswick ,all’interno del Grand Canyon Village.

I Lodge sono adorabili, un misto fra uno chalet e una di quelle meravigliose palafitte sull’acqua degli atolli polinesiani:noi siamo al primo piano. Fa un po’ caldo e il condizionamento nn è molto forte,ma tutto sommato va bene così.

Dopo aver portato le nostre cose in stanza e aver piantato le tende pranziamo nella tavola calda del nostro rifugio, dove tutto somiglia a una piccola mensa, ma siamo in vacanza e la priorità nn è il posto ma il mangiare.

Il tempo di digerire ed eccoci prendere il trenino per la panoramica del Grand Canyon:tante fermate per tanti punti di osservazione, di tutti i gusti.

Al ritorno abbiamo il tempo di goderci uno splendido tramonto dallo Yavapai Point, dove a sorpresa come in un grande cinema c’è molta gente già ai posti di partenza.

Un gran bel tramonto: da lontano le vette del maestoso Canyon sfilano una per una verso l’orizzonte, fin dove lo sguardo si perde.

Torniamo con tanto di foto molto soddisfatti ed anche un po’ stanchi:un po’ di meritato riposo e si parte per la cena al Bright Angel Lodge, poco vicino a noi.

Il cibo è ottimo, anche perché in America nn esistono piatti semplici:ordini qualcosa e ti arriva primo,secondo e contorno…Beh, quando si è stanchi ci si sente meno in colpa! Dopo cena un salto al negozio di souvenir del nostro Lodge…Tanto per digerire, e poi un bicchiere di Martini Rosso per finire; tante foto, anche alle stelle, chiudono la nostra prima serata in questo magnifico posto.

9° Giorno: beh abbiamo visto abbastanza, così ci alziamo un pochino più tardi e dedichiamo tutta la mattinata a fare i piccoli acquisti dei ricordi da portare a casa.

Pranziamo e ,dopo aver digerito, tentiamo di passeggiare un po’ giù per il Canyon:discese ripide avrebbero lasciato il posto al ritorno a doppiamente ripide salite, per cui il tempo di fare 6-7 tornanti e abbiamo deciso di tornare indietro!!! Un’ora e mezza per discendere il Canyon sarebbero state 3 per risalirlo:decisamente troppo per noi! Un gelato al Bright Angel e via per fare benzina:la strada è un po’ lunga fino all’uscita est, da dove eravamo entrati il giorno precedente,e dovevamo fare rifornimento perché il giorno dopo risaremmo imbarcati verso la città dei Cow Boy, Phoenix.

Già un velo di tristezza nel cuore cominciava ad attraversarci, perché più di metà del nostro giro Americano se ne stava andando! Certo al ritorno avremmo avuto i nostri filmati e le nostre foto, ma sapevamo benissimo che nn sarebbe stato lo stesso! Fuori dall’entrata est c’era un piccolo centro di negozi ad aspettarci, fra cui i soliti fast food, ma anche piccole agenzie per l’affitto di voli sul Canyon: i prezzi sono secondo noi spropositati, per cui via con la benzina, e ci accingiamo a tornare indietro.

Riposo meritato e via per la cena: tentiamo al Yavapai Lodge, ma è tutto molto simile alla “mensa “ del nostro Maswick, così raddoppiamo al Bright Angel: delle Quesadillas fantastiche e dei Fish and Chips disarmanti!!!! È l’ultima nostra notte in questo paradiso: dopo essere stati un po’ alla Sala Giochi del nostro Lodge, andiamo a nanna:domani si riparte!!!!!! 10° Giorno: eccoci di nuovo ,come da scena, con valigie e valigette per affrontare il viaggio. Siamo diretti alla città dei Cactus e dei Cowboy: Phoenix.

Lungo la strada decidiamo di fare una deviazione per il Montezuma Castle, dove arriviamo veramente intorno all’una e mezza del giorno, perché convinti di averlo già visto e nn consapevoli di aver visto invece il Montezuma Lake L.

Beh, poco male:almeno il lago ci permette di fare una telefonata ai partenti che nn sentiamo da tre giorni,perché il Grand Canyon nn ha ripetitori e il segnale telefonico è impossibile da prendere. Qualche foto ai meravigliosi scoiattolini del posto e al lago, e poi lungo la strada scopriamo che il vero Montezuma Castle deve ancora venire.

Armati di santa pazienza, con un sole cocente usiamo il National Pass (troppo utile ,perché per vedere queste tre costruzioni avremmo dovuto pagare 5 $ a testa senza quello) e facciamo di corsa qualche foto, la strada per Phoenix era ancora tanta.

Da qui ho perso il conto delle miglia, ma vi assicuro che erano tantissime: al Travelodge (quanto ci piaceva questa catena) ci siamo arrivati alle 3 del pomeriggio passate.

Uff, fortuna che avevamo un po’ di patatine alla paprika, comprate al supermercato dello Yavapai Point, altrimenti saremmo morti di fame!!! Insieme a quelle un pacco di pasta e un barattolino di sugo hanno fatto il resto:nel motel abbiamo provato a fare la pasta!!!!risultato?????bleah…Apprendiamo anche dell’uragano in Messico e spergiuriamo,perché all’inizio della settimana seguente saremmo andati li.

Vabbè, inutile pensarci …Un bagno in piscina, faceva caldo, una doccia e ci siamo avviati per Scoottsdale: Phoenix è una città dove ci si perde facilmente, perché le strade hanno spesso lo stesso nome e cambia solo la direzione…Strano eh?ma vero…! Così ci mettiamo un po’ ma alla fine ne vale davvero la pena:il cielo rosa per il tramonto fa da cornice ai cactus altissimi e alle strade del Far West, dove abbiamo fatto molte foto e mangiato della carne davvero ottima al Pinkie Saloon.

Un breve dopo serata al Casinò (la droga è droga) e a nanna:domani si va a San Diego e la strada è veramente lunga!!! 11° Giorno: Si parteeeeeee! Da qui si sta per concludere il nostro viaggio:la meta di oggi è San Diego , e poi il triste ritorno a Los Angeles!!!! Noi sulla Focus Bianca 5 porte, mi sembra ieri!!!! Verso San Diego il paesaggio è stratosferico, prima il verde, poi il deserto, poi i ruscelli e i corsi d’acqua, quegli enormi mulini per l’energia che avevo visto solo nei film:è un paradiso!!!!! Lungo la strada anche un posto di blocco, proprio come nei film:ci hanno chiesto dove andavamo, perché San Diego è quasi al confine col Messico. Fichissimo!!!!!! Ci fermiamo per pranzo e il caldo è snervante:meglio accamparsi per almeno un’ora. I ragazzi che ci servono parlano il peggior inglese di tutti i 10 giorni, probabilmente siamo noi a non capirli, ma ci sentiamo davvero troppo a disagio!!! Ok, l’importante è che il cibo sia buono, e lo è…Digestione con relativa calma e un salto al market a 10 metri per acqua e ghiaccio (una mano sacrosanta) e un’ottima pink lemonade: peccato che qui in Italia nn la vendono!!!! Non facciamo benzina credendo di poterlo fare più avanti:nella seconda parte del viaggio Marco si addormenta per poi al risveglio fare finta che stesse “solo riposando” e io mi scolo tutta la limonata: magra consolazione di una povera guidatrice sola!!!!!! Così le miglia volano e ad un tratto ci ritroviamo quasi a secco con la benzina: cavolo! meno male che una piccola deviazione, seppur cara, ci ha salvati…Ed eccoci a San Diego!!!! Qui le strade sono tutte l’orgoglio dei cittadini,tanto da chiamarle Scenic Drive, solo perché magari danno sul mare, ma va bene perché si intuisce subito che è una città deliziosa,la mia città preferita dopo Los Angeles! Un breve, nn troppo però, giro per trovare dove dormire:il nostro caro Travelodge costava troppo, e alla fine abbiamo trovato un piccolo motel di fronte quasi a Pacific Beach vicino La Jolla, dove un anziano signore ci ha accolti molto bene e ad un prezzo ragionevole!!!!! Soste meritata e lavaggio di qualche abito ,poi cena da Luigi’s , dove Marco prova la pizza “italiana” e dove io cado nella trappola della Caesar Salad…Troppa salsa per poterne mangiare più di 3 foglie!!! Ci riserviamo il giro a San Diego al giorno dopo, e passiamo la serata in un pub, dove birra, biliardo e musica altissima la fanno da padrona!!!!! Un po’ a osservare i vari stili e ad apprezzare la semplicità degli Americani,che sanno divertirsi con poco, diversamente da noi, e via a nanna:domani finalmente mare!!!!!!

12° Giorno: wow,senza la macchina si che è uno spasso…E invece no!!!!!!prendiamo la macchina per la colazione col nostro cappuccino smezzato e torniamo a casa delusi:la giornata sembra brutta e il cielo è pieno di foschia!!!!sono le 9.30: si comincia allora a fare piani alternativi,con possibili visite a Mission Bay, fino a che lui spunta,il sole spunta! E cosi’ prendo la macchina, ma sono più felice perché corro verso il mare! Qui è tutto come in Baywatch: torrette con guarda-spiaggia, nn vi so dire quanto belli perché ero troppo stanca e lontana per vederli, gabbiani che passeggiano indisturbati al sole e giovani che corrono sul ciglio della strada che divide la spiaggia dal caos urbano di San Diego, ragazzi che giocano a football incremati fino alla punta del naso con cassa di birra al seguito…Insomma tutto come me l’ero immaginato!!!! Perdo i sensi sotto al sole e, quando mi sveglio, sono un po’ arrostita:il clima lì è molto fresco e il sole molto caldo, per cui ti abbronzi senza soffrire troppo!!! Via per la pappa verso l’una e optiamo per una cosa veloce:un pranzo ad un fast food, ma senza farci troppo male, con un’insalata con pollo e limonata! Il pomeriggio ci imbarchiamo per San Diego OldTown: è bellissima, e ci ricorda tanto il Messico, con le sue case in stile e la musica nell’aria!!! Qui mercatini e ristoranti ci fanno un po’ rimpiangere di nn aver pranzato qui, ma comunque ci godiamo l’aria di questo posto,che è troppo gioviale:una visita alla Missione e poi si riparte per l’isola che si trova di fronte a San Diego (Coronado Island), collegata alla città con un ponte!!!!! Un posto che è una meraviglia, dove molte persone giocano a golf e si divertono!!! Un giro dell’isola e ci dirigiamo verso il centro di San Diego, quello urbano vero: qui è un vero caos, i parcheggi nn si trovano e se si trovano costano tantissimo;alla fine ne troviamo uno un po’ più “cheap” ma lontano, così il nostro giro ad un centro commerciale si trasforma più nella maratona di New York, ma alla fine ne usciamo vivi, anche se con nulla di comprato.

A casa per la doccia e poi via per la cena che decidiamo di consumare al DownTown di San Diego. Qui la notte sembra delle più mondane, la San Diego ‘bene’ esce per le strade e invade tutto, ristoranti, locali, pub. Ci sono file chilometriche ovunque e un traffico assurdo. Noi dati gli altissimi prezzi di alcuni ristoranti, anche se da fuori sembrano molto belli, decidiamo di cenare in un pub per poi infilarci in qualche locale. Dopo cena però la stanchezza ci fa decidere i tornare a casa… Affascinati comunque dallo splendore notturno del centro città e della sua gente ‘acchittata’ e ben vestita.

13° Giorno: Decidiamo di concederci un’altra mattinata tranquilla e di goderci ancora un pò l’oceano Pacifico dunque al risveglio e dopo la consueta colazione con il mega-cappuccino americano a metà ci spostiamo sulla spiaggia di Mission Bay a goderci il sole della giornata.

Dopo l’acquisto di qualche souvenir sul litorale torniamo al nostro caro Biltmore Motel, il proprietario ci aveva concesso gentilmente di poter lasciare la stanza alle 14, e ci cuciniamo con il micro-onde dei ‘maccaroni’ acquistati la sera prima al market. Anche questa prova, come quella di Phoenix non sembra essere delle megliori e finisce che partiamo per Los Angeles praticamente senza pranzo.

La strada è veloce ed affascinante gli interland delle due metropoli quasi si toccano per la loro grandezza ed attraversiamo una serie di paesini molto carini: Oceanside, Laguna Beach, NewPort Beach e Long Beach dove scegliamo di fermarci, rilassarci ed goderci la bellezza di questo luogo. Parcheggiamo la macchina e andiamo a fare un giro al Porticciolo. Qui ci mangiamo un bel gelato ed abbiamo la possibilità di goderci un gruppo Jazz che suona dal vivo vicino al molo. Anche qui tante foto allo splendido panorama e un giro per i negozi locali. Da lontano poi intravediamo una nave, enorme, la curiosità è troppa ed in poco tempo capiamo che si trattava della Queen Mary. Non esitiamo a raggiungerla per salirci, dopo aver pagato il caro biglietto di ingresso, e godercela tutta da sopra. Ancora più splendido è il panorama che da qui possiamo ammirare del litorale di Long Beach. Finito il nostro giro e dopo aver esplorato ogni angolo della nave. Si esce.

A tardo pomeriggio ci rechiamo nei pressi dell’aeroporto di Los Angeles dove avevamo il nostro Motel prenotato per poi prendere il giorno dopo l’aereo e recarci in Messico esattamente ad Akumal in Riviera Maya volando su Cancun per goderci un pò di Caraibi. Dopo ever preso la camera ed esserci riposati un pò usciamo per la cena ed decidiamo di andare a mangiare a Venice. Il posto è molto carino, stile Bohemian, si affaccia sul mare e sembra essere particolarmente vissuto anche di notte. Ci sono molti ristorantini e locali. Ci fermiamo al ‘Terrace Cafè’ quasi sul mare, quelle che sembra ispirarci di più. Io mangio un buonissimo salmone con accompagno di vino bianco Gessy sceglie invece di buttarsi sulla carne.

Il dopo cena è breve, si va a casa… Ormai già con la mente ai Caraibi.



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