Due turisti fai da te… in Sri Lanka

Dai siti archeologici di Sigirya e Polonnaruwa alle piantagioni di Kandy, dalle montagne di Ella al mare di Mirissa e Unawatuna... qualche info pratica per un viaggio fai da te
Scritto da: daviformia
due turisti fai da te... in sri lanka
Partenza il: 08/03/2016
Ritorno il: 19/03/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
La prima cosa da fare prima di organizzare un viaggio è decidere di partire. Dove andiamo? Sri Lanka! Vi lasciamo qualche dritta e qualche numero per dare anche a voi la possibilità di organizzare un viaggio fai da te risparmiando qualche soldo.

Numeri

Cambio: 1 euro=160 rupie circa

Volo x 2 : 880 euro (Srilankan airlines)

Visto on line x 2: 64 euro

Alloggi vari x 9 notti in camera matrimoniale: 265 euro

Taxi e trasporti pubblici: 150 euro

Entrate a Polonnaruwa (25 dollari), Sigiriya (30 dollari) e Botanical Gardens x2: tot 110 euro

Il viaggio

Siamo Davide e Riva, insieme facciamo il nostro terzo viaggio in oriente. Volo Roma Colombo con Srilankan a 440 euro per persona, visto fatto on line (35 dollari ciascuno) per evitare le file all’arrivo, dopo 9 ore di volo siamo a destinazione.

9 Marzo

Ore 5:45 un caldo infernale ci attende, dobbiamo arrivare a Dambulla (170 km circa), i nostri propositi di prendere un bus pubblico tramontano appena usciti dall’aeroporto, cambiamo il minimo indispensabile ed optiamo per un taxi ufficiale prenotato nell’ufficio appena usciti a sinistra. (www.airport.lk/passenger_guide/getting_arround/taxi_service.php): Dopo 4 ore di macchina su una strada trafficatissima arriviamo a Dambulla presso la guest house Dignity Villa (2 notti in camera matrimoniale 84 euro), ci accoglie il proprietario Daniel che asseconderà ogni nostra esigenza.

Siamo sfiniti e ci concediamo qualche ora di sonno. Nel pomeriggio, Daniel ci accompagna con il suo tuk tuk all’ingresso delle “Royal Rock Temple” spiegandoci che per il momento l’entrata è gratuita a seguito di una controversia legale tra il capo dei monaci ed il governo. Ci attende una bella e faticosa scalinata in salita. Le Dambulla Caves si trovano a 100-150 mt di altezza rispetto alla strada. Visitiamo le 5 grotte, contenenti circa 150 effigi del Buddha, rigorosamente scalzi e dopo un paio di ore torniamo alla guest house dove il proprietario ci ha preparato la cena.

Dambulla è una città anonima ma risulta strategica per le escursioni a Sigiriya e Polonnaruwa che sono un must dello Sri Lanka.

10 marzo

Ci svegliamo di buon’ora e Daniel, dopo averci preparato la colazione ci accompagna alla fermata dell’autobus per Sigiriya spiegandoci tutto quello che c’è da sapere, (viaggio di 40 minuti al prezzo di 50 rupie cadauno). L’esperienza del bus pubblico è qualcosa di veramente forte, guidano come pazzi, sorpassi azzardati, curve in accelerazione, velocità da Formula 1, discese e salite al volo dei passeggeri, musica a tutto volume ed autista in preda ad un delirio di onnipotenza, ma qui tutto è normale:siamo in Sri Lanka.Ci facciamo lasciare all’ingresso della rocca. Il prezzo di entrata è caro ( 30 dollari a persona), ma chi volesse risparmiare può raggiungere la montagna di Pidurangala che sorge proprio al fianco di quella di Sigiriya, il prezzo di ingresso è inferiore e la salita è meno faticosa:il panorama è assicurato. Noi abbiamo optato per Sigiriya ed i suoi giardini terrazzati perché comunque è come andare a Roma e non vedere il Colosseo.Consigliamo di affrontare gli oltre mille scalini che portano alla sommità nelle prime ore della mattina, perché il caldo è veramente torrido e naturalmente munitevi di acqua che potete acquistare nel bar vicino la biglietteria. Il museo all’interno non è niente di che. Al ritorno ci ferma un tuk –tukaro che dovendo tornare anche lui a Dambulla si offre di accompagnarci per 200 rupie (viva l’onestà).Cena anonima al ristorante Mango Mango e diritti a letto.

11 marzo

DI nuovo sveglia mattutina ed autobus per Polonnaruwa (100 rupie a persona, 1 ora abbondante di viaggio).Il caldo non molla e decidiamo di affittare 2 biciclette (700 rupie), ci rechiamo alla biglietteria che si trova nel museo (25 dollari a persona) ,risaliamo la strada ed entriamo nel sito archeologico. Qui, per quasi 9 km si trovano i resti di templi,padiglioni, statue, bacini e santuari, a conti fatti girarlo a piedi sarebbe veramente impossibile, l’alternativa alla bici è il tuk tuk. Tra una rovina e l’altra ci imbattiamo nel gruppo monastico dell ‘Alahana Pirivena, il Lankatilaka shrine, con il suo Buddha in posizione eretta circondato da pareti alte 17 mt dove è stato girato il video dei Duran Duran di “Save a Prayer”. Un altro gruppo monastico importante è il “Gal Vihara” che si trova a nord del sito; un gruppo di 4 statue scavate nella roccia, ciascuna ricavata da un’unica lastra di granito. Un Buddha eretto alto 7mt, un Buddha sdraiato di 14mt (entrambi si vedono sempre nel video “Save a Prayer”) e altri seduti. Verso le 14 usciamo dal sito e facciamo un giro sul lungolago di Polonnaruwa, posiamo le bici e ritorniamo a Dambulla.In guest house recuperiamo i bagagli non prima di aver bevuto un succo di avocado e Daniel ci aspetta per accompagnarci alla fermata direzione Kandy. Due ore e mezzo di viaggio ( 90 rupie a persona) ed arriviamo nella trafficata città, ci fermiamo al Sevana City Hotel nei pressi del centro ( 2 notti 51 euro).

12 marzo

Colazioniamo in una pasticceria di fianco all’albergo, facciamo rifornimento di acqua e cibo, fermiamo un tuk tuk al volo: stamattina visita alla piantagione di thè di Giragama, circa 20 km alle porte di Kandy. Le visite guidate sono gratuite ed in inglese con annessa degustazione, il tutto finalizzato alla vendita dei loro prodotti che sono abbastanza cari rispetto a quello che si trova nei normali supermercati. Ma vedere la spiegazione delle varie fasi delle lavorazioni del thè è veramente interessante. Dopo un paio di ore il nostro tuk tuk-aro, che ci ha pazientemente aspettato, ci propone improbabili visite a fantomatici giardini delle spezie, ma noi abbiamo le idee chiare e ci facciamo accompagnare al ben più famoso Botanical Gardens di Kandy (1100 rupie a persona). Giriamo dalle 13:30 alle 16:30, il parco è molto bello. Vediamo una gran varietà di piante, dai bamboo giganti agli alberi secolari, compresa una serra delle orchidee. Una volta usciti ci rechiamo alla stazione perché vorremmo prenotare i biglietti per il treno panoramico delle 11 del giorno dopo direzione Ella, ma apprendiamo che tutti i posti a sedere sono esauriti e ci toccherà il viaggio in piedi. A due passi dalla stazione ferroviaria ci imbattiamo nel Kandy Market Hall, un mercato a forma di quadrilatero disposto su due piani, molto ordinato e pulito,eccezionale per prezzi e scelta di articoli fra artigianato locale, spezie, profumi. Si è veramente invogliati a comprare e non ve ne sono di simili in Sri Lanka, imparate a contrattare ma in uno stile più pacato rispetto a quello dei suk arabi. Dopo aver fatto qualche acquisto, torniamo in centro e ci godiamo la parte più interessante di Kandy quella lontana dal traffico disordinato. Al fianco del lago sorge il tempio del Sacro dente “Sri Dalada Maligawa”. Il tempio brulica di gente in preghiera per la funzione delle 18:30, bisogna superare i varchi di controllo per un abbigliamento consono alla sacralità, ma non vi preoccupate che se siete troppo scoperti sono pronti a rifilarvi un pareo per 400 rupie. Facciamo un giro un pò veloce perché non siamo poi così interessati. L’entrata costa 1000 Rs. Mangiamo un hot dog nella piazza dell’orologio e andiamo a nanna:giornata veramente piena.

13 marzo

Giornata di trasferimento ad Ella col treno delle 11: sono un amante dei viaggi in treno, e questo percorso panoramico tra le piantagioni di thè è veramente spettacolare. Qualche info sui treni: il sito ufficiale delle ferrovie statali dello Sri Lanka è http://www.railway.gov.lk/web/, non è possibile prenotare all’anticipo i biglietti se non andando personalmente in stazione, c’è invece qualche compagnia privata come la oppure www.rajadhani.lk dove potete farlo ma naturalmente a prezzo maggiorato. Se vi recate in stazione e vi dicono che non c’è più posto non vi preoccupate perché un’ora prima dell’arrivo del treno mettono in vendita altri biglietti. Il treno è puntuale ma stracolmo, abbiamo un biglietto di terza classe pagato 260 rupie per due persone, ci adattiamo alla situazione e ci sediamo per terra, troviamo un angolino vicino alla porta di uscita che naturalmente rimane aperta, un ragazzo cingalese mi offre il suo posto sulle scale di discesa dal vagone:mi ritrovo così con mezzo busto dentro il treno e le gambe fuori, ma il posto è veramente il migliore per ammirare il panorama, il treno sale fino ai 1900 mt di Pattipola: si passa dalla giungla ai terrazzamenti delle piantagioni fino a raggiungere le alte montagne attraverso cascate, boschi e ponti sospesi. Il treno si svuota a Nanu Oya, la stazione più vicina a Nuwara Eliya, noi arriviamo ai 1000 metri di Ella verso le 17 e30, avete capito bene:6 ore per percorrere 150 km!.L’ultima ora di viaggio tra Haputale ed Ella è la più spettacolare. Il paese di Ella è costituito da una semplice strada con una decina di locali, le montagne ci circondano, questo è il regno delle escursioni per gli amanti della natura (ad es. Little Adam’s Peak, Ella Rock, Rawana Falls). Alloggiamo nell’anonima Rock View Guest House (25 euro).

14 marzo

Noi non siamo tanto interessati alle escursioni per un paesaggio che assomiglia alle nostre montagne, quindi decidiamo di puntare a Mirissa. Alle 8 siamo già alla fermata del pulman al centro del paese, un tizio al gabbiotto delle informazioni turistiche ci fornisce un orario dei bus per raggiungere la località balneare (via Galle 7:10, 9:45, 11:20, 12:10; via Matara 6:40, 8:40, 9:20, 11:00, 14:45, 7 ore circa di viaggio). Quando stiamo per salire sul bus, si avvicina un autista che si offre di accompagnarci per 10.000 rupie, cerchiamo qualcuno che voglia condividere con noi il taxi e ci imbattiamo in due ragazze slovene. Dopo 4 ore precise arriviamo a Mirissa verso le 13 all’ I&I Rest Hotel sulla strada principale ( 4 notti con colazione,wi fi ed aria condizionata 105 euro). Qui conosciamo Nuwaan, il ragazzo tuttofare della struttura. Dopo aver posato i bagagli ci fiondiamo in spiaggia imboccando la stradina laterale dell’hotel, ci fermiamo a pranzare qualcosa in uno dei numerosi ristorantini sulla battigia e facciamo il primo bagno della vacanza.

15 marzo

Dopo i numerosi trasferimenti oggi ci dedichiamo al completo relax, ci fermiamo al Wadiya Restaurant, prendiamo 2 lettini ed un ombrellone e chiediamo al tizio del lido quanto è la spesa, lui mi risponde:”niente”, ci domandiamo come è possibile niente? Vabbè decidiamo che li avremo ripagati pranzando qui. Qualche nota sulla spiaggia di Mirissa:il mare è molto mosso e le onde sono pericolose, fare il bagno non è proprio sicuro, noi comunque troviamo un punto dove l’acqua è relativamente tranquilla e cioè dopo l’isolotto che divide la spiaggia di Mirissa in due insenature. La sera si cena sempre in spiaggia a lume di candela nei tanti localini che ci sono.

16 marzo

Ci svegliamo per il traffico che corre sull’unica strada trafficata di Mirissa sotto il nostro albergo, oggi direzione Unawatuna. Eravamo rimasti insoddisfatti della visita alla piantagione di Giragama fatta qualche giorno prima, decidiamo pertanto di replicare con la piantagione di Hundungoda sulle colline di Koggala:ma come ci si arriva? Qui è tutto facile, basta salire su un bus pubblico direzione Galle, ci fanno scendere ad Ahangama e prendiamo un tuk tuk per percorrere i 6 km fino alla meta. La visita inizia nel mezzo della piantagione, rimaniamo colpiti dalla dedizione con cui il tizio sulla sessantina d’anni ci spiega le varie piante, le foglie, la lavorazione, si prosegue poi in una specie di casa coloniale dove ci offrono del thè ed un pezzo di torta al cioccolato (visita consigliatissima). Dopo un paio di ore ci dirigiamo col tuk tuk sulla spiaggia di Unawatuna: il mare è calmo, piatto e l’acqua ha un colore turchese, qui è decisamente un piacere fare il bagno. Passiamo la giornata sdraiati sulla spiaggia e verso le 16 riprendiamo l’autobus sulla strada principale per Mirissa (40 rupie a persona).Il sole è ancora alto e decidiamo di farci un massaggio al Secret Root spa, tutto occupato , ci tocca prenotare per il venerdì alle 14.Riscendiamo in spiaggia ed assistiamo al tramonto sorseggiando una Ginger Beer ed un succo di mango.

17 marzo

Altro giorno, altra spiaggia: Jungle Beach, uno degli angoli nascosti tra i più pubblicizzati in Sri Lanka. Prendiamo l’autobus e scendiamo poco dopo Unawatuna (50 rupie): da lì con tuk tuk attraversiamo una foresta tropicale all’estremità orientale della baia di Galle, 5 minuti a piedi e siamo in un altro paradiso. Spiaggia piccolina e mare tranquillo. Nel pomeriggio ci rechiamo col nostro tuk tuk aro alla vicina Galle per visitare la fortezza, circondata da altissime mura che danno per il lato sud sul mare, ci sono delle chiese, delle moschee e dei graziosi vicoletti con qualche negozietto decente. Ritorno col bus dalla trafficata stazione. La sera cena all’ I&I restaurant, locanda a conduzione familiare un pò spartana ma ideale per gustare piatti tipici del posto.

18 marzo

Ultimo giorno prima di ripartire in Italia, poiché abbiamo il volo nella tarda notte (01:45) concordiamo col disponibilissimo manager dell’albergo un later check out alle 19 per la modica cifra di 1000 rupie. Ci rechiamo nella via laterale dell’albergo dove in un negozietto avevamo letto di un prezzo onesto per il drop all’aeroporto, ci chiedono 8000 rupie ed il prezzo mi sembra onesto per 3 ore di auto. Risolte le ultime incombenze ci dedichiamo all’ultimo giorno di mare, nel pomeriggio torniamo al Secret Root Spa per l’appuntamento prenotato qualche giorno prima: splendida location in un giardino tranquillo, optiamo per un massaggio intero della durata di un’ora (2500 rupie a persona). Al ritorno ci fermiamo in frutteria a comprare qualche frutto tropicale da riportare in Italia (tamarindo,guiaiava, passion fruit, avocado, graviola, rose apple), qualche souvenir nei negozietti della strada principale, ultima cena all’I&I restaurant ed alle 20 taxi per l’aeroporto.

Qualche cenno sulla cucina

Molto speziata e piccante

– piatto nazionale rice and curry: piatto di riso cui si accompagnano una serie di piattini a contorno, con diversi tipi di salse e curry a base di verdure, carne e pesce;

– Kotthu rotti: composto da pezzi di pane non lievitato mescolato con verdure e vari ingredienti come pancetta, uova, pollo e spezie sulla piastra bollente

– Paratha:specie di piadina che si accompagna alle pietanze

– Fish o vegetable roti: involtini triangolari ripeni

– Samosa: fagottini di pasta fritta ripieni alle verdure o al pesce o al pollo

Conclusioni

Paese molto tranquillo ed economico, la gente è sempre disposta ad aiutarti e non abbiamo mai avuto la sensazione di essere in pericolo, basta rifiutare e tenere lontano i numerosi procacciatori di affari con le loro proposte. Per qualunque informazione potete scrivermi a davide_amato@hotmail.it

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Color verde thè

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La rocca di Sigirya



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