Sri Lanka, la lacrima del buddha

E' passato un po' di tempo ed ora che sto progettando il mio prossimo viaggio, provo nostalgia per quella magica terra ai piedi dell'india. Così piccola e così ricca di cultura, di spiritualità, di natura. Vai lì, e ti sembra di aver visto il mondo intero. Il nostro viaggio è cominciato con un lungo viaggio in aereo (14 ore con uno scalo) e...
Scritto da: sarahni
sri lanka, la lacrima del buddha
Partenza il: 19/07/2006
Ritorno il: 10/08/2006
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 2000 €
E’ passato un po’ di tempo ed ora che sto progettando il mio prossimo viaggio, provo nostalgia per quella magica terra ai piedi dell’india. Così piccola e così ricca di cultura, di spiritualità, di natura. Vai lì, e ti sembra di aver visto il mondo intero. Il nostro viaggio è cominciato con un lungo viaggio in aereo (14 ore con uno scalo) e siamo atterrati nella capitale Colombo. Personalmente, la definirei la cosa più brutta dello Sri Lanka. Abbiamo passato lì solo il primo giorno, per definire il nostro itinerario (qui vi consiglio The Gallery Caffè in Paradise Road, bar-ristorante molto suggestivo). Avevamo preso un van (eravamo in 8 più l’autista), che si è rivelato essere il mezzo migliore per visitare tutta l’isola (o quasi). I primi 5-6 giorni li abbiamo trascorsi in un paradiso terreste, nella parte sud, Tangalle. Avevamo deciso di dedicare un po’ di tempo al sole e al mare, e l’Eva Lanka Hotel è stato perfetto; c’è una piccola capanna sulla spiaggia che fa ristorante (i ragazzi che lo gestiscono sono molto cordiali ed ospitali- come tutti in cingalesi del resto) ed offre anche degli alloggi suggestivi ed esotici, anche se forse un po’ scomodi. Da Tangalle siamo stati poi a Kataragama per vedere la Perahera, una festività religiosa molto importante con sfilate di elefanti, ballerini,etc. A seguire Ella: verdeggiante, collinare e incontaminata, bellissime le vedute. Ed anche qui l’alloggio era azzeccato: una guesthouse (Rawana heights) con 3 stanze tenuta da un cingalese e la moglie thailandese, molto pulita, ed un giardino impeccabile. Inoltre la moglie ha cucinato per noi una cena thai deliziosa. Prendetevi mezza giornata per passeggiare sulle colline, incontrerete dei bambini che giocano nei boschi, che saranno molto felici di indicarvi la strada se vi perdete. La tappa seguente era la britannica Nuwara Eliya, a 1900 m di altitudine. Brutto tempo praticamente tutto l’anno, proprio come in inghilterra! Noi abbiamo alloggiato all’Hill Club, un ex club esclusivo per i gentlemen inglesi, che richiede ancora giacca e cravatta a cena per gli uomini.Avevamo anche il caminetto in camera!! Vi sembrerà che tutti questi posti che indico siano lussuosissimi, e lo sono, ma tenete presente che lo Sri Lanka è un paese che offre il lusso a basso prezzo (mai più di 50 euro a persona per notte, e spesso sotto i 40). Da qui abbiamo tentato di andare alle Horton Plains, luogo affascinante a 2000 m: si dice si veda l’oceano nelle belle giornate terse. Noi abbiamo trovato nebbia! Poi a Kandy. Andate assolutamente a visitare il tempio birmano Malwatte Vihare. Noi abbiamo avuto la fortuna di assistere alla cerimonia del mattino ed abbiamo potuto anche visitare la sala principale del tempio. Non è turistico, era scritto piccolo piccolo sulla guida, ed è stata una delle cose più emozionanti. Anche qui abbiamo visto la Perahera, questa volta però in posizione privilegiata, accanto ai monaci. Ci aveva portato lì Body, il monaco del tempio birmano conosciuto la mattina. Il lago la sera è tutto illuminato: uno spettacolo. Nei dintorni di kandy c’è anche una serie di 3 templi da visitare ( granito, mattoni, e legno) ovviamente rigorosamente scalzi. Lasciata Kandy, ci siamo diretti a Sigirya. Non mi dilungherò. E’ meravigliosa, ma è anche molto famosa e turisticizzata, perciò trovate già molte informazioni. Gli affreschi sono magnifici e si respira aria di antichità. Idem per Polonnaruwa, anche questa parecchio frequentata, ma ugualmente interessante. Durante il soggiorno a Sigirya abbiamo anche scelto di dedicare una mezza giornata alla natura e agli elefanti, visitando il Minneria Natural Park. Vi porteranno con le jeep e se avrete fortuna incontrerete gli elefanti e stormi di moltissime specie di uccelli, altrimenti farete un mucchio di foto di paesaggi mozzafiato. Anuradhapura. Noi l’abbiamo visitata in un giorno di festa ed è stato speciale. Un’atmosfera festosa ma allo stesso tempo pregna di spiritualità.

Sulla strada per Colombo ci siamo poi fermati a Mihintale, un altro grande complesso buddhista. Anche qui vi consiglio di perdere qualche ora a guardavi intorno. Vedrete il monaco che insegna ai bambini seduti a terra in cerchio, vedrete i monaci pregare, e le scimmiette che mangiano i fiori di loto offerti a Buddha. Sedetevi un po’ in disparte ed osservate. E poi scendete la lunga scalinata che vi riporterà al parcheggio con le tante persone al ritorno dalla preghiera. Infine di nuovo Colombo, questa volta però al Mount Lavinia, albergo lussuosissimo, a ridosso della spiaggia. Appena fuori da questo hotel, al masimo a 400 m sulla destra, c’è un ristorantino di cui non ricordo il nome (fisher qualcosa), ma ricordo benissimo i gamberi in salsa agrodolce! A Colombo fate un salto all’Odel, il centro commerciale in stile cingalese. Molto bello e raffinato. E non temete i tuk tuk (o bajaji)…Sembrano pericolosi ma sono il mezzo di trasporto più comodo nel caos cittadino. Ultimo consiglio: perdete tempo a conoscere la gente, le usanze, i cibi. Non siate timidi. E’ un popolo affascinante, nonchè molto educato, dignitoso ed umile allo stesso tempo. Un viaggio che rifarei? certamente! Sperando che si possa presto viaggiare in tutta l’isola (al momento il nord-ovest e l’ovest sono fortemente sconsigliati perchè zona tamil). Vi auguro buon viaggio!



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