Sri Lanka, un paese indimenticabile

Sri Lanka…sapete che prima di prenotare il volo per questo paese non conoscevo praticamente nulla se non che era meta dei viaggi di nozze più classici? Il mio racconto di viaggio vuole essere solo una delle tante facce dello Sri Lanka… spero di essere riuscita a vivere, anche se solo in 9 giorni, la parte più vera di questo popolo così...
Scritto da: Lodovica
sri lanka, un paese indimenticabile
Partenza il: 27/12/2006
Ritorno il: 04/01/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Sri Lanka…Sapete che prima di prenotare il volo per questo paese non conoscevo praticamente nulla se non che era meta dei viaggi di nozze più classici? Il mio racconto di viaggio vuole essere solo una delle tante facce dello Sri Lanka… spero di essere riuscita a vivere, anche se solo in 9 giorni, la parte più vera di questo popolo così meraviglioso..

27 dicembre: la partenza Partiamo io e il mio fidanzato Giorgio dall’aeroporto di Milano Malpensa nel primo pomeriggio… si comincia già bene.. 4 ore di ritardo causa nebbia…!!! 28 dicembre: l’arrivo a Colombo Dopo aver preso entrambi un bel sonnifero che ci fatto dormire come dei ghiri durante tutto il viaggio, alle 10 del mattino ora locale atterriamo all’aeroporto di Colombo. E’ bellissimo partire con il freddo e arrivare con il sole e 30°.. Il paradiso!!! In aereo abbiamo conosciuto una coppia dello Sri Lanka che da qualche anno vive a Verona; facciamo amicizia e loro ci offrono un passaggio fino al sud del paese dove loro abitano… noi non avevamo programmato nulla, ci eravamo solo armati di Lonely Planet (che per lo Sri Lanka fa veramente pietà, non la comprate) e Routard e quindi abbiamo accettato molto volentieri l’invito! All’uscita dell’aeroporto c’era tutta la famiglia (ma veramente tutta!!!!) dei nostri nuovi amici e.. Un pulmino affittato per portare tutti! Pensate che i nostri amici hanno comprato per i loro rispettivi genitori una lavatrice e un frigo prima di partire perché al duty free di Colombo sono economici! Roba da matti! Pensate allora al nostro viaggio della speranza… 11 persone con annesso frigo e lavatrice su un mini pulmino, senza aria condizionata, temperatura esterna.. Più di 30°!!! Ma non vi ho ancora raccontato il più bello perché… i Km che dovevamo fare erano 190 all’incirca… io e il mio fidanzato ci siamo detti che al massimo in 2 ore ci saremmo arrivati… bè.. Sappiate che le strade in Sri Lanka non hanno niente a che vedere con le nostre.. Un’unica strada tutta rotta, con pezzi di sterrato, dove ci passa di tutto: dagli animali, ai tuk tuk (quelle carinissime ape a tre ruote!), alle macchine, alle bici.. Insomma è una gincana continua!! Dopo 1000 soste arriviamo a Unawatuna (sud del paese) dopo 6 ore…(oramai era sera tardi).. Morti… i nostri amici prima ci portano a casa loro, della loro famiglia.. Che ospitalità ragazzi, ci hanno offerto di tutto senza neanche capire la nostra lingua. La casa delle loro famiglie era stata distrutta dallo tsunami e il governo ha dato loro due soldi per rimettere in piedi due mura. Già dal primo giorno capisco la semplicità e la cordialità di questo popolo splendido e soprattutto con che dignità vivono e raccontano la tragedia che hanno vissuto, un’onda impazzita che oltre alle loro case ha portato via con sé molte persone care.

Dopo questa breve sosta dalle loro famiglie, i nostri amici ci portano nel ristorante albergo dove lavora la sorella di lei… bè ragazzi.. Un posto bellissimo, a un metro dal mare, impossibile da descrivere con le parole da quanto era bello! (Peacok hotel) E poi soprattutto… economico! Qual è secondo voi la prima cosa che facciamo quando posiamo il nostro zaino? 27° la temperatura dell’acqua… il bagno! E’ stato il mio primo bagno di notte e vi assicuro che nuotare di notte in acque così calde, con la spiaggia illuminata solo da candele e questo albergo bellissimo..È un’esperienza indimenticabile! Dopo cena con aragosta, granchio ect… insomma una giornata pesante ma con un finale splendido! 29 dicembre: 1° e unico giorno di mare Se il mare di notte era stupendo, di giorno è..Spettacolare! ragazzi io sono stata alle Maldive e vi assicuro che il colore dell’acqua è identico! Solo che qui siamo immersi nel verde e non in un minuscolo atollo di un metro quadro per un metro quadro! Tante nuotate fino all’ora di pranzo e poi si va a fare un giro per Galle, con annessa visita al forte. Cittadina carina, da visitare. Vediamo il nostro primo mercato. Un’accozzaglia di cose messe insieme, tanto caos e soprattutto prezzi stracciatissimi.

Dopo visita ad un centro dove allevano le tartarughe. Pensate che la gente del posto va a rubare le uova delle tartarughe che vanno a depositare le uova di notte sulla spiaggia..E tutto questo per l’equivalente di 10 centesimi a uovo. Queste persone raccolgono le uova, le fanno nascere e allevano le tartarughe finchè non sono in grado di andare da sole e poi le rilasciano in mare. Per mantenere la struttura fanno pagare un biglietto d’ingresso dove puoi vedere le tartarughe da quando sono ancora uovo a quelle enormi enormi! Bellissime! La giornata finisce nella nostra spiaggia, di nuovo cena con aragosta assieme ai nostri amici e con il proprietario dell’albergo! Proprio una bella serata! Ovviamente il bagno di notte non ce lo siamo fatti sfuggire… 30 dicembre: comincia il nostro tour… de force! Leggendo le nostre guide apprendiamo che per poter girare il più possibile lo Sri Lanka in una settimana, tenendo conto che le strade sono terribili, che loro sono degli spericolati in strada, che i cartelli stradali non esistono, che i mezzi di trasporto sono scarsi e fanno perdere un sacco di tempo (tralasciano che a dicembre, come oggi, lo Sri Lanka è nel pieno di una guerra civile e ogni giorno c’era un attentato delle Tigri Tamil..E facevano saltare soprattutto bus locali..) decidiamo di scegliere come nostro mezzo di trasporto l’auto con annesso autista! Si spende poco e soprattutto non ci si stanca! Se avete solo una settimana ne vale assolutamente la pena! Ed eccoci in viaggio nell’entroterra con il nostro nuovo amico Susanda. Salutiamo la nostra coppia di amici con la ripromessa di rivederci in Italia.

Unico neo che Susanda di inglese sa proprio ben poco e non vi dico la difficoltà nel farsi capire all’inizio!!!!! Prima tappa il safari a Yala. Noi siamo stati superfortunati nel senso che abbiamo avuto la fortuna di vedere un elefante da vicinissimo e alcuni da lontano ma altrimenti il safari non ne vale assolutamente la pena a mio parere. Abbiamo speso 50 € a testa con jeep e autista per il parco (nel caso in cui non lo sappiate gli autisti fanno sempre lo sgobbo su qls cosa voi facciate, quindi state all’occhio!!!) ma, a parte uno splendido tramonto e, come vi ho detto gli elefanti per cui siamo stati fortunati, non c’è niente di eccezionale da vedere per il prezzo pagato… Nella stessa giornata siamo riusciti anche a vedere una delle cose più caratteristiche di questo paese: i pescatori sui trespoli che pescano in mezzo al mare. Uno spettacolo eccezionale. Abbiamo fatto delle foto da cartolina! Pensate che questi pescatori si passano il trespolo di legno di generazione in generazione e stanno a pescare le sardine e altri pesci per ore e ore..Immobili sul trespolo! Ve l’ho detto che è una popolazione interessantissima! La serata termina nel paesino di Tessa, in un ristorantino scelto con la Routard… buonissimo e soprattutto economicissimo… (se abbiamo spese 5€ a testa è tanto..). Dato che al ritorno ci siamo persi sapete ci ha dato un passaggio fino a casa? Due ragazzi su un tuk tuk! Incredibile! E non hanno voluto soldi, abbiamo solo fatto una bella foto! 31 dicembre: l’ultimo giorno dell’anno a Kandy Partenza all’alba (come tutto il resto della vacanza del resto) e destinazione Kandy, una delle città sante dello Sri Lanka. Che strade ragazzi, lavori in corso ovunque.. ci abbiamo impiegato tutto il giorno! Con delle deliziose tappe intermedie: il massaggio ayurvedico che qui è famosissimo e la fabbrica di thè, di cui lo Sri Lanka è il primo esportatore al mondo. Interessantissima la spiegazione della proprietaria.. In pratica il thè che ci beviamo noi in Italia è quello che loro buttano! Ovunque piantagioni di thè. Paesaggio da sogno. E il thè era, non ottimo, di più… abbiamo visto anche le scimmie per strada! Arriviamo a Kandy distrutti e andiamo a dormire in una guest house immersa nella giungla sul cucuzzolo di Kandy. Splendido posto. E anche qui dobbiamo ringraziare la guida Routard che ci ha portato ancora una volta in un posto economico e bellissimo! Non vi dico come mangiamo da Dio… e nella guest house ci spiega la proprietaria eravamo solo noi.. Abbiamo fatto una cena da re mangiando tutte le delizie locali cucinate sul momento dalla signora. Splendido.

Dopo cena abbiamo provato a fare un giro per Kandy ma, in questo paese, dopo le 10 è tutto chiuso e dato che il loro Capodanno è in primavera e non il 31 dicembre, desistiamo e andiamo a letto allo scadere della mezzanotte.

1 gennaio: alla scoperta di Kandy Prima tappa il giardino botanico più grande del mondo. Che meraviglia di posto. Pensate che le famiglie vengono in questo splendido giardino per fare una passeggiata con i loro bambini e per fare il pranzo sul prato; i giovani invece ci portano le ragazze per corteggiarle o per mangiare uno spuntino..Li si vede anfrattati in ogni angolo! Dopo andiamo al mercato di Kandy, il più bello che ho visto qui, molto simile al suk marocchino soprattutto per l’esposizione della carne e del pesce (non esiste ghiaccio né celle frigorifere ovviamente ma è tutto all’aria aperta..).. Compriamo qualche maglietta forse taroccata e alcuni batik a pochissimo! Ultima tappa della giornata il Tempio del Dente del Buddha, chiamato così appunto perché è custodito un dente del Buddha. Avreste dovuto vedere quanta gente c’era… il primo giorno dell’anno è di buon auspicio portare in dono al Buddha un fiore di loro. Dentro si respirava un’atmosfera magica.

2 gennaio: Sigiriya, Dambulla e il giro sull’elefante Oggi la prima tappa della giornata è Sigiriya, l’imponente fortezza sopra la rocca.. Abbiamo fatto 1500 scalini, un po’ su pietra un po’ su gradinate in ferro (non vi dico le vertigini che avevo io..) per raggiungere la cima; bè vi assicuro che la fatica né è valsa veramente la pena: la vista è splendida e si vedono ancora le piscine dove il re faceva il bagno! Dalla cima si vedono tutte le città: da Kandy, ad Anuradhapura a Polonnaruwa. Ci fanno compagnia nella visita tantissime scimmie.. Avreste dovuto vedere con che agilità si spostavano da un posto all’altro! Di corsa si riparte e la prossima tappa sapete qual è? Uno dei miei sogni (anche se abbiamo dovuto contrattare perché non volevo spendere tanto per andarci..).. Fare un giro a dorso dell’elefante! E alla fine ci siamo andati! Per 20€ a testa abbiamo fatto un giro di mezz’ora in un lago con alle spalle la rocca di Sigiriya! Con quel paesaggio sullo sfondo nelle foto sembravamo veramente come in un film! Dopo questa bella emozione di corsa di riparte alla volta del tempio di Dambulla.. Arriviamo oramai quando è sera e il tempio è belle che vuoto.. Conosciamo una guida del posto che parla un buon inglese e si offre di portarci in visita per queste grotte con all’interno tanti di quei Buddha! Ognuno con un suo significato! La spiegazione è veramente interessantissima e non ci accorgiamo del tempo che passa… quando oramai il nostro autista ci da per dispersi terminiamo la nostra visita e ci avviamo verso la nostra guest house. Questa volta sempre grazie alla nostra mitica Routard ci troviamo in una guest house in mezzo al verde, e dormiamo in un carinissimo bungalow di pietra! Il gestore è un ragazzo giovane e molto simpatico e la nostra cena trascorre deliziosamente in sua compagnia e del nostro autista! E domani altra levetaccia! 3 gennaio: verso Kelaniya (Colombo) Partenza presto come al solito e andiamo alla volta di Pinnawela… eravamo un po’ curiosi di vedere questo orfanotrofio degli elefanti ma quando arriviamo lì ci accorgiamo (come già la guida ci aveva preavvertito) che il posto non è nient’altro se non un posto per attirare i turisti e di caratteristico non ha proprio nulla.. Per 10€ a testa decidiamo di lasciar stare e di avanzare nel cammino. Per strada incontriamo anche un villaggio carinissimo dove lungo la strada fabbricano tutti oggetti con la canna! Quanto avrei voluto comprarmi qualcosa!!! C’erano delle sedie, tavolini e mille altre cose che da noi costerebbero tanto e invece li… erano quasi regalati! Che nervi! Visitiamo ancora un negozio di seta e attraversiamo molti altri villaggi… arriviamo nel primo pomeriggio a Colombo e qui salutiamo il nostro autista che riparte subito per Unawatuna. Sentiamo che la vacanza sta per finire. Ci godiamo l’ultimo giorno a Colombo girando per tutti i negozi caratteristici che ci consiglia la guida. Pensate che per i cingalesi a Colombo c’è un posto magnifico di cui anche l’autista ne parlava orgogliosissimo.. E sapete cos’è? Odel, l’unico centro commerciale del paese. Spinti dalla curiosità andiamo a visitarlo ma rimaniamo delusi.. Oggetti e abbigliamento all’occidentale, ma moda di alcuni anni fa. E loro impazziscono per quel posto!! Dormiamo in un ostello cristiano.. Un posto un po’ strano, dove la proprietaria è una fusa persa! Alla sera ci aspetta uno dei momenti che più abbiamo aspettato in tutta la vacanza: il festival di Kelaniya. E’ il secondo festival più importante dopo quello di Kandy e avviene la notte di luna piena di gennaio.. E noi ci siamo capitati alla perfezione! Eravamo gli unici ma vi assicuro gli unici turisti all’interno di quel tempio a pochi Km da Colombo.. Arrivano da tutto il paese e per due giorni pregano e vivono dentro il tempio in omaggio al Buddha. E’ stata un’esperienza bellissima, ci sentivamo persino a disagio.. Migliaia di persone tutte vestite di bianco sdraiate per terra: chi dormiva, chi pregava, chi mangiava… e poi spettacoli, cerimonie ect.. Magico! 4 gennaio: ultimi acquisti prima della partenza Oggi ultimo giorno e ultimi acquisti pazzi in giro per la Pettah, il mercato popolare di Colombo! Abbiamo speso tutto ma veramente tutto! E ahimè, trascorsa la mattinata a contrattare, prendiamo il nostro tuk tuk e ci dirigiamo verso l’aeroporto. Per non farci mancare niente siamo partiti con 3 ore di ritardo anche al ritorno! Evviva! Non dimenticherò mai questa vacanza, questo popolo, i loro sorrisi.

Peccato che la guerra Tamil non ci abbia permesso di andare a visitare anche le altre due città sante (Anuradhapura e Polonnaruwa) ma soprattutto peccato che la guerra stessa e lo tsunami siano le cause della diminuzione di turisti in questo splendido paese (c’erano veramente pochissimi turisti) tutto da vivere. Non mancate di andarci!



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