Le Canarie

Le Canarie, sette isole e alcuni isolotti al largo delle coste marocchine, sono terra spagnola su cui soffia un vento africano. Gran Canaria, Fuerteventura, Lanzarote, Tenerife, La Palma, Gomera, Hierro sono emerse dal fondo del mare in seguito ad eruzioni vulcaniche ma alcuni pensano che siano le vette emerse di...

Scritto da: Redazione TPC
le canarie

Le Canarie, sette isole e alcuni isolotti al largo delle coste marocchine, sono terra spagnola su cui soffia un vento africano. Gran Canaria, Fuerteventura, Lanzarote, Tenerife, La Palma, Gomera, Hierro sono emerse dal fondo del mare in seguito ad eruzioni vulcaniche ma alcuni pensano che siano le vette emerse di “Atlantide”.

I primi scopritori le chiamarono “isole fortunate” per gli alisei, le correnti marine e le alte montagne che le proteggono e fanno sì che le temperature oscillino tra i 17 e i 25°, con escursioni minime e massime non superiori ai 6°.

L’arcipelago delle Canarie comprende sette isole principali e sei isolette minori, che corrispondono alle vette di una grande catena montuosa vulcanica situata nell’Oceano Atlantico. La loro superficie totale è leggermente inferiore a quella della Corsica. Il paese più vicino è il Marocco, circa 95 km a est di Fuerteventura. Sulle isole compaiono una serie di paesaggi molto diversi fra loro in un’area limitata: si possono trovare strani altipiani vulcanici, foreste piovose avvolte nella nebbia, promontori battuti dal mare burrascoso e campi verdi coltivati a vigne e a ulivi, per non menzionare gli innumerevoli condomini, gli alberghi internazionali e le spiagge affollate di vacanzieri, che fanno oggi parte del paesaggio delle Canarie tanto quanto le bellezze naturali.

I vulcani che formano la spina dorsale delle isole emersero all’incirca nello stesso periodo in cui si formarono i Monti dell’Atlante in Nord Africa, milioni di anni fa. Il vulcano più alto, il Teide di Tenerife, misura 3718 m, ed è anche la cima più alta della Spagna e il terzo vulcano del mondo, dopo due delle Hawaii. Tutta l’attività vulcanica ha reso il suolo molto fertile, ma non ci sono fiumi e le isole sono state periodicamente afflitte dalla mancanza d’acqua. Su alcune isole la maggior parte dell’acqua potabile arriva direttamente dagli impianti di desalinizzazione.

Le altitudini variabili e il ricco suolo vulcanico delle Canarie hanno creato insieme diverse rarità biologiche. Circa la metà delle 2000 specie vegetali presenti sulle isole sono endemiche e comprendono la palma delle Isole Canarie, il pino canario e la Dracaena draco, che prosperava prima dell’ultima era glaciale ed è riuscita a sopravvivere. I diversi microclimi delle isole rendono la vegetazione molto varia e l’UNESCO ha dichiarato patrimonio di tutta l’umanità luoghi come la laurisilva, in cui crescono piante di lauro, agrifoglio, tiglio ed erica ricoperti da licheni, e l’arida macchia e le aree semideserte in cui crescono piante alofite, palme e il raro cardón de Jandía, simile al cactus. L’animale indigeno più interessante è il lagarto del Salmor, una grande (fino a 1 m di lunghezza) e particolarmente brutta lucertola che è stata trovata solamente a El Hierro. Le isole sono abitate da un paio di specie di pipistrelli e da 200 specie di uccelli, molti dei quali sono però visitatori temporanei migratori. Anche il canarino, ovviamente, si trova in natura, ma non aspettatevi le graziose varietà che si vedono normalmente in cattività: il cugino selvatico della specie tutta fronzoli e dalle lucenti e varie colorature tipiche del continente è di colore marrone.

In teoria, le Isole Canarie sono uno dei territori più protetti dell’Europa; il 42% della loro superficie fa parte di una qualche categoria di parco. I quattro parchi nazionali sono il Parque Nacional de las Cañadas del Teide, con il vulcano Teide, che ne costituisce il centro, il Parque Nacional de Garajonay, con una bellissima e antica foresta pluviale, il Parque Nacionalde Timanfaya, con i suoi vulcani attivi, e il Parque Nacional de la Caldera de Taburiente, che comprende un’enorme caldera di roccia erosa. I Parques Naturales sono al secondo posto per estensione, ma hanno visto più intrusioni umane, come villaggi, fattorie e strade, rispetto ai parchi nazionali.

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Le Canarie godono di un clima eternamente primaverile con temperature medie di 18°C in inverno e di 24°C in estate. Una calda giornata in spiaggia può anche essere gradevolmente fresca se si sale sulle montagne e sarà necessario avere degli abiti pesanti se si raggiungono le alte quote in inverno. Eccetto Lanzarote e Fuerteventura, la parte settentrionale delle isole è subtropicale, mentre la parte meridionale e le due isole menzionate prima hanno un clima più secco e leggermente più caldo. Non piove molto, tranne che sulle coste settentrionali spazzate dal vento, e la poca pioggia tende a cadere sulla parte settentrionale delle isole più montagnose. Le isole più pianeggianti, che non hanno montagne a trattenere le nuvole, ricevono a mala pena qualche goccia di pioggia. Occasionalmente, soprattutto in estate, lo scirocco (un vento caldo proveniente dal Sahara) soffia dall’Africa, facendo diminuire la luce del giorno e ricoprendo tutto di fuliggine. Si manifesta maggiormente nelle isole orientali ed è localmente conosciuto con il nome di kalima.

Romani e fenici le conoscevano: Plinio il vecchio le descrive in alcuni sui scritti.

La mitologia vuole che le Canarie abitate dalle sette figlie di Esperide, figlio del re Atlante e della Notte. Le sette sorelle vivevano ciascuna su una isola diversa cibandosi di mele d’oro e protette da un drago con 100 teste. A salvaguardia della loro serenità stava Ercole, sentinella dello stretto di Gibilterra, che impediva il passaggio di qualunque nave osasse attraversare lo stretto compresa quella del faraone egizio Bousiris innamorato delle 7 bellissime sorelle.

Dopo la conquista, (iniziata nel 1402 e conclusasi dopo 30 anni di resistenza dei guanchi che preferirono chiudersi nelle grotte e lasciarsi morire da liberi o come l’ultimo re e l’ultimo sacerdote di Gran Canaria che salirono su di una delle cime più alte e si lasciarono cadere in mare per non cedere ai nuovi colonizzatori) diventarono base per le flotte spagnole. Colombo faceva sosta a La Gomera prima di partire per la traversata. Aveva due importanti motivi: i rifornimenti e soprattutto era l’occasione per incontrare la amante Beatriz de Bobadilla , giovane dama amante del Re Cattolico Fernando, la Regina Isabella scoperto il fatto, la fece sposare con il signore di La Gomera mettendo così il mare tra il Re e la cortigiana. Anche Magellano e Juan Sebastian Elcano (il primo circumnavigatore) si fermarono in questi porti così come il Bounty.

Il nome è incerto, secondo alcuni prendono il nome dai canarini, che durante la conquista spagnola diventarono merce pregiata. Si contano anche 350 tipi di pesci (di cui 5 presenti solo qui) e la vocazione marina è simboleggiata dall’attività di pesca, sportiva e di commercio, molto importante (una curiosità: fu un canaro emigrato a Cuba, Gregorio Fuentes, capitano della imbarcazione “El Pilar” a guidare Hemingway alla pesca del marlin e a cui lo scrittore dedicò “Il vecchio e il mare”. Dovremmo incontrarlo a febbraio all’Avana dove vive (così speriamo: ha 105 anni).

“Noi canari siamo europei nati in africa che vivono in sudamerica” (Antonio Felix Martin Horminga, scrittore).

Le origini del popolo indigeno sono tuttora misteriose e oggetti di studi. Pare che cartaginesi, fenici e romani abbiano fatto tappa sulle isole trovando culture simili a quelle delle coste atlantiche dell’Africa.

I Guanchi erano coltivatori e contadini con nessuna conoscenza della navigazione. Strano per una popolazione che vive in isole a pochi miglia l’una dall’altra. Secondo una teoria i guanchi arrivarono in seguito ad una tempesta, avrebbero fatto voto di non disturbare più le divinità marine se si fossero salvati. L’acqua sarebbe così diventata un elemento sacro e inviolabile sviluppando un’avversione, generazione dopo generazione. Avevano conoscenze approfondite su vari argomenti non ultimo la medicina e usavano una lingua pare derivata dall’antico egizio. In base alla decifrazione di graffiti si è giunti alla conclusione che i guanci erano dapprima gli abitanti di Tenerife poi il nome si estese agli abitanti di tutte le isole e pare significhi “uomini del grande vulcano” ( il Teide di Tenerife).

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Vivevano in grotte naturali o scavate, con una porta all’entrata e delle aperture per far passare la luce, cisterne per l’acqua piovana e buche come silos (elementi simili sono stati trovati nelle abitazioni berbere primordiali).

Anche l’abbigliamento variava: a Tenerife si coprivano di pelli animali, a Gran Canaria di giunco e palme.

Le donne confezionavano gli abiti, lavoravano la ceramica. Gli uomini preparavano le armi, coltivavano i terreni e allevavano il bestiame.

Per quel che se sa, non esistevano cerimonie matrimoniali… A Tenerife era sufficiente che un uomo chiedesse il permesso al padre della ragazza e, se questa era d’accordo, andavano a vivere assieme. Non esisteva monogamia pertanto ogni uomo poteva prendere tutte le mogli che poteva mantenere. La società piramidale obbligava ogni uomo a scegliere le proprie compagne dentro lo stesso ambito sociale. Il vincolo matrimoniale non era indissolubile pertanto con la stessa facilità con cui si sposavano potevano , sia uomini che donne, divorziare e risposarsi quante volte volevano. A Gran Canaria l’uomo era monogamo e la futura sposa veniva sottoposta un mese prima del matrimonio ad una rigorosa dieta ingrassante al fine di irrobustirsi per poter dare figli sani e forti. La notte delle nozze la donna aveva il diritto di dormire con un nobile di suo gradimento e se da questa nasceva un figlio questi veniva nominato cavaliere. Il legittimo marito, in attesa di sapere se la moglie era incinta, doveva astenersi da qualsiasi contatto carnale. A La Gomera esisteva l’amore libero e non vi erano problemi per poter scegliere il partner. A Lanzarote esisteva la poliandria e pertanto le donne avevano 3 mariti che ogni mese si alternavano nei loro doveri coniugali. Durante il periodo di astinenza gli altri due avevano l’obbligo di servire la sposa in ogni suo desiderio o necessità.

Il rispetto per la donna era tanto sentito che quando un uomo ne incontrava una lungo il cammino era obbligato a fermarsi finché questa non fosse passata e non poteva rivolgerle la parola e guardarla senza il suo permesso ed era considerato un delitto parlarle con parole poco rispettose.

La popolazione si divideva i nobiltà e classi inferiori. La nobiltà a Tenerife era ereditaria a Gran Canaria era acquisita e poteva essere perduta. I nobili si distinguevano per gli abiti ricercati e per l’esenzione da occupazioni ritenute vili, come i lavori domestici ecc.

L’immigrazione è stata una necessità per lunghi anni e in molti paesi del Nuovo Continente si trovano nomi canari come Belisario Bethencourt (che fu presidente della Colombia), a Montevideo (Uruguay) fu popolata da contadini canari tanto che ancora oggi i contadini sono detti “canarios”, la madre del grande poeta cubano Josè Martì Leonor Perez era di Tenerife, i fondatori di St.Louis e San Antonio nel Texas erano canari, la Vergine di Candelaria è la patrona di numerosi paesini del Venezuela e ha una cappella a San Antonio, San Paolo (Brasile) fu fondata da un canaro.

Documenti e notizie utili

  • Visti: La Spagna (di cui le Canarie fanno parte) insieme a Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Portogallo, fa parte della zona senza frontiere chiamata Area di Schengen. I cittadini Statunitensi, Canadesi, Australiani, Neozelandesi e Israeliani sono fra coloro che possono entrare nelle Isole Canarie come turisti e rimanere fino a 90 giorni senza bisogno del visto. I cittadini dell’Unione Europea possono entrare e uscire a loro piacimento.
  • Rischi sanitari: Non sono richieste vaccinazioni a meno che non proveniate da una zona infetta da febbre gialla; consultate l’ambasciata spagnola nel vostro paese.
  • Fuso orario: lo stesso del meridiano di Greenwich, un’ora indietro rispetto all’Italia.
  • Elettricità: 220V, 50Hz.
  • Pesi e misure: sistema metrico decimale

Colpo d’occhio

  • Nome completo del paese: Isole Canarie
  • Superficie: 7447 kmq
  • Popolazione: 1.605.000 abitanti
  • Capitale: Las Palmas de Gran Canaria (356.000 abitanti)
  • Popoli: Spagnoli, Nordafricani, piccole comunità di Latinoamericani e Nordeuropei
  • Lingue: spagnolo
  • Religione: cattolica
  • Ordinamento dello stato: regione spagnola autonoma
  • Primo ministro: José María Aznar

Profilo economico

  • PIL: 219 milioni di dollari
  • PIL pro capite: 14.000 dollari
  • Crescita economica annua: 3,5%
  • Inflazione: 4.3%
  • Settori/prodotti principali: turismo
  • Principali partner commerciali: Francia, Germania, Italia
  • Membro dell’Unione Europea: sì


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