La puntualita’ e’ il nostro obiettivo

Cari a,mici vacanzieri di turisti per caso.. Finelmente posso mettermi a raccontare questa controversa, lunga, a tratti tormentata ma davvero meravigliosa vacanza! Partiamo dall'oggetto del messaggio "LA PUNTUALITA' E' IL NOSTRO OBIETTIVO!". Si ragazzi se gironzolate in Spagna spostandovi di aereo in aereo attenzione all'Iberia, la puntualita' e'...
Scritto da: Duccio Bianchi
la puntualita' e' il nostro obiettivo
Partenza il: 27/07/2005
Ritorno il: 11/08/2005
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Cari a,mici vacanzieri di turisti per caso.. Finelmente posso mettermi a raccontare questa controversa, lunga, a tratti tormentata ma davvero meravigliosa vacanza! Partiamo dall’oggetto del messaggio “LA PUNTUALITA’ E’ IL NOSTRO OBIETTIVO!”. Si ragazzi se gironzolate in Spagna spostandovi di aereo in aereo attenzione all’Iberia, la puntualita’ e’ sicuramente un obiettivo per loro ma non non ce l’hanno ancora fatta a realizzarlo pienamente.

Confermata la formazione che lo scorso anno aveva conquistato Mykonos! Io, Andrea e Marco. Il nostro viaggio iniziato il 27 luglio procedeva bene all’andata, arriviamo a Madrid dove dovremmo scalare per prenderne un altro per Tenerife… Ma ritarda inizialmente di un’ora… Va beh male di poco andiamo a mangiare qualcosa… Ma dopo ogni mezz’ora ci accorgiamo che il ritardo aumentava sempre di piu’… Insomma siamo partiti con oltre 4 ore e mezzo di ritardo in culo alla puntualita’ porca troia!!!! Con la consolazione di esserci fatti un bellissimo tour nell’aereoporto di Madrid (disperso quasi in mezzo al deserto) conoscendone a memoria bar, cessi, panchine ecc ecc… Facciamo anche conoscenza con delle dolci fanciulle genovesi nonche’ con dei giovanissimi supercoatti romani surfisti che facevano un casino enorme… Cmq tutto e’ servito per allietare la nostra snervante attesa.

Ma finalmente partiamo!!!!! E li ancora accidenti all’Iberia! Noi abituati lo scorso anno con la splendida Egean per il nostro viaggio a Mykonos… Ci aspettavamo di ricevere un lauto pranzo in aereo, non dico in entrambi ma almeno in uno dei due che usavamo per l’andata… Era compreso nel biglietto che avevamo… Beh il pranzo c’era ma a pagamento!!!!!! Cose del tipo 6.50 euro per un panino con un pezzo di formaggio e una fetta di prosciutto… Ovvio dire che ci siamo tenuti la fame e l’incazzatura…

La cosa positiva e’ che con questo enorme ritardo ci scalavano non piu’ a tenerife nord ma a sud proprio vicino a dove noi avevamo l’albergo, la distanza fra nord e sud e’ di piu’ di cento km.

Perfetto,arriviamo all’aereoporto dopo le 22, prendiamo un bus e arriviamo al mitico Bonanza, un ecomostro che pero’ faceva pandan con gli altri ecomostri dell’isola e anzi era fra i piu’ piccoli. Bisogna dire che Tenerife e’ un’isola che ha il suo perche’ alla fine, pero’ e’ davvero la dimostrazione come l’edilizia possa distruggere un luogo di turismo. Vedi in mezzo a quest’isola, sopra monti a picco sul mare questi ecomostri orrendi, palazzoni spesso di oltre 10 piani che non ci incastrano niente con il paesaggio circostante distruggendolo e violentandolo etrocemente. Il nostro mini ecomostro era immerso nel verde, un verde importato, perche’ l’isola sarebbe praticamente desertica e brulla, e’ tutto piu’ o meno artificiale e importato, spiagge, vegetazione… Insomma e’ quasi un’illusione…

La sera iniziamo a prendere confidenza con l’ecomostro trovandoci una volta entrati nell’appartamento a tu per tu con un simpatico amichetto venuto ad allietare la nostra permanenza, un simpatico scarafaggio che trotterellava in su e in giu’ per la casa, ma era anche quasi naturale dato che eravamo avvolti e circondati dalla vegetazione. Mandato via l’inopportuno inquilino lasciamo valige e zaini e ci avviamo per un giro in paese e per mangiare qualcosa facendo conoscenza con il nostro alimentarista di fiducia che abbiamo soprannominato Bubba, un folkloristico ragazzo di colore altissimo e grosso dove ogni tanto faremo la nostra spesa. Facciamo un breve giro, mangiamo qualcosa in una tavola calda meta’ cinese e meta’ thailandese (prendo la pizza con l’ananas…Una cosa davvero disgustosa…) e andiamo a letto che ormai si era fatto tardi. La mattina ci svegliamo, anzi mi sveglio molto presto dato che io in genere non dormo mai tantissimo e soprattutto se sono in un posto nuovo. Insomma mi sveglio e mi era presa sta fissa di fare colazione all’italiana, pasta e cappuccino confidando nel fatto di trovarmi in un posto turistico; esco alle 9.30 piu’ o meno e comincio a girare cercando un bar o qualcosa del genere. Giro giro giro e vedo solo stradine, palme, pittoreschi negozietti e bar dove pero’ servivano solo colazioni inglesi (avete presente quei pastrocchi con tutto dentro???)… Giro giro giro erano passate piu’ di due ore da quando avevo iniziato a camminare… E morale della favola… Non avevo la minima idea di dove fossi finito… Continuo a girare ma conoscendo il mio senso dell’orientamento mando un sms ai miei amici ancora in casa chiedendogli di dirmi in che via era il Bonanza… Mi dicono che e’ a Calle Venezuela… E io chiedo a tutti donde es Via Calle Venezuela ignorando il fatto che Calle significa Via… Insomma dopo aver girato in lungo e in largo, chiesto informazioni a mezza Tenerife, aver capito che mi stavo spingendo nella parte opposta dell’isola rispetto al nostro appartamento… Alla fine riesco a tornare a casina anche se distrutto e senza pero’ essere riuscito a fare colazione… Mangio in fretta e furia e riusciamo (io riesco loro appena svegli escono…) E andiamo a fare un giro per Las Americas e Los Cristianos, e li capisco veramente di aver fatto un giro enorme da solo…

Cerchiamo nel frattempo anche l’auto girando tutti i Rent-Car dell’isola…Prendendo la peggiore macchina mai vista…Gia’ tanto se stava in piedi… Facciamo la spesa, andiamo a cena a casa e usciamo fuori…

E qui finalmente capiamo per bene questa folle e strana isola…

Il fulcro della vita si svolge a Las Americas, una serie di stradine con locali, pub, ristorantini tutti uno sopra a quell’altro e uno attaccato a quello accanto pieni di insegne luminose, luci, colori.. Avevano ricreato un po’ l’ambientazione di Las Vegas… Insomma e’ un flash di sera…E’ senza dubbio uno dei posti piu’ trash che abbia mai visto. Un’isola piena di inglesi gia’ ubiachi alle 7 di sera che continuano a bere e a spostarsi di pub in discoteca fino al mattino… Non ha quasi niente di caratteristico, ha un po’ di tutto il resto e niente di se’ stessa, sembra un incrocio fra una piccola cittadina del centroamerica confusionaria e colorata e Las Vegas…Insomma e’ una serie di veloci e accecanti flash…Ma durano poco… La cosa positiva delle Canarie e che io ho apprezzato molto e’ che sono isole poco pubblicizzate in Italia e di italiani non se ne vedono molti, e si ha davvero la sensazione di essere all’estero, non come a Mykonos dove in ogni angolo ti sembrava di essere al mercato in piazza dell’isolotto a Firenze o in curva sud a Roma…Cmq tutti tutti tutti e solo quasi esclusivamente inglesi, tanto che i dj nei pub per salutare i clienti non dicevano via via le nazionalita’ e i clienti che alzavano le mani gridando…No… Dicevano direttamente le regioni dell’Inghilterra! Continuiamo con il nostro racconto.

Siamo al 29 luglio e decidiamo di andare alla Costa Martianez che ci avevano detto essere delle piscine naturali meravigliose… Paghiamo 3.60 euro di ingresso ma ci accorgiamo che il tutto si riduce a due piscine abbastanza grandi salate…Ma niente di che… Insomma abbastanza delusi poi ci accorgiamo che la parte piu’ grossa era chiusa per lavori di manutenzione… Peccato…

Ma la parte piu’ bella del viaggio la viviamo il 30 luglio quando decidiamo di visitare il Teide un vulcano di 3718 metri ed e’ anche il monte piu’ alto della Spagna. La settimana a Tenerife non e’ stata mai completamente assolata e ci accorgevamo che le nuvole verso meta’ mattinata erano tutte attorno al Teide…Tanto che le giornate erano belle la mattina presto e la sera verso il tardo pomeriggio…Il resto della giornata era tendenzialmente nuvoloso… Quindi prendiamo la macchina e decidiamo di risalire il Teide… E entriamo in un banco di nebbia enorme tanto che in Val Padana se la sognano una nebbia cosi’ fitta…:-) Saliamo e ad un certo punto gia’ certi che avremmo preso un’acquazzone e un temporale memorabili… La nebbia scompare e resta sotto di noi ed antriamo nell’area piu’ assolata che avessimo mai visto! Un paesaggio indescrivibile, con questa distesa di nebbia che si stagliava sotto di noi e sopra un cielo limpido e blu, con un paesaggio sulle montagne davvero mozzafiato.

Continuamo a salire, prendiamo la funivia, foto a sfare e torniamo contenti e soddisfatti da dove eravamo venuti.Facciamo un giro a Icod del Los Vinos che gia’ dal nome promette bene..:-) Li andiamo a vedere il Drago millenario, un albero enorme la cui eta’ e’ stimata sugli 800 anni. La cosa divertente e’ stato parcheggiare li, facciamo per trovare un posto e troviamo il primo “posteggiatore abusivo” dell’isola, un omino di una certa eta’ visibilmente ubriaco che ci dava indicazioni su come parcheggiare non reggendosi neanche tanto bene in piedi e puzzando di vino a tre km di distanza. Li vicino poi diverse ragazze ci danno dei volantini per la degustazione di vini in delle enoteche li accanto… Allora io in un improbabile spagnolo baccaglio una di queste ragazze… Ma capendo che per ragioni di distanza fra me e lei non ci sarebbe potuto essere niente…:-)… Andiamo a degustare i vini… E li il trionfo… La donnina dell’enoteca sembrava impazzita inizia a farci assaggiare di tutto… Decine e decine di shottini di vino rosso, bianco, liquori, grappe, creme ecc ecc… Stavo andando di fuori… Facciamo degli acquisti alcolici e andiamo via…Non del tutto sobri a dire il vero A Tenerife sono tipiche fra le altre cose le banane, che sono piu’ piccole, verdaste e molto dolci rispetto a quelle che si mangiano in Italia e i liquori e creme alla banana sono famosi quindi ne prendiamo qualche bottiglia. Andando via ci fermiamo a Garachico, dove andiamo a vedere le pozze oceaniche, praticamente delle rocce naturali che circorndavano e circoscrivevano pezzi di mare su cui ci si poteva tuffare e fare il bagno, davvero belle e suggestive. Il giorno dopo, e siamo al 31 luglio, decidiamo di andare a Playa de las Teresitas, la spiaggia piu’ bella di Tenerife, ai piedi di una montagna tutta nera, ma con la sabbia importata dal Sahara e quindi dorata. Li c’era un chiosco chiamato Carmelo, praticamente dopo il fallimento della Fiorentina la SevenUp aveva deciso di fare da sponsor a sto Carmelo dato che c’erano ovunque disegni e adesivi della 7up. Dopo un bel bagno a las Teresitas torniamo a casa e ceniamo. Fra l’altro a Marco gli era presa una fissazione, aveva trovato delle strane polpette in scatola che sembravano cibo per cani…E ogni sera dopo mezzo kg di pasta in tre se ne sparava in quantita’ industriale… E sono finito anche io in questo vortice polpettofilo rupudiandole pero’ una volta lasciata Ttenerife…Solo Andrea aveva rifiutato ogni “tentazione” proveniente da tali polpette… Che diciamocelo… Li per li mi erano parse anche invitanti…Ma ripensandoci a freddo… Avevano un aspetto orrendo… Tanto che le avrebbe rifiutate anche qualunque cane randagio dell’isola. Praticamente cenavamo a pastasciutta con dei sughini al pomodoro con tre kg di peperoncino e mezzo litro di vino (nel sugo) polpette degne del migliore pedigreepal il tutto annaffiato da abbondante vino rosso. La sera decidiamo di uscire e li io non avevo ancora abbandonato l’idea di fare capitolare Marco. Lo scorso anno riuscii a portarlo nel baratro dell’alcolismo, facendolo rigettare per tutta Mykonos come molte foto ancora oggi testimoniano anche se lui tenta ogni tanto timidamente di negare adducendosi la nomea di astemio (probabilmente vero a Firenze), ma l’ambiente non mi ispirava cosi’ tanto e allora non ho spinto sull’acceleratore senno’ sicuramente sarebbe crollato anche stavolta.

La sera andiamo a giro per Tenerife, dopo vari giri, un paio di Bacardi, mezzo litro di gin lemon a testa entriamo in un discopub, il Matt, praticamente eravamo gli unici italiani, tutti inglesi e tutti tutti ubriachi. Li Marco ce la fa!!! Imbrocca! Ma dovevate vedere che imbrocco, una superchiattona di minimo 140 kg, vestita con un vestito attillato per far e vedere meglio le lonze… Che vede Marco, gli afferra una mano e lo spinge a se’ abbracciandolo fortemente. E io li ho iniziato a moccolare rimpiangendo di non avere con me il mio Lg per fotografare la bizzarra scenza, con Marco intimidito, intimorito e imbarazzato nelle grinfie di questo donnone… Dopo di che la ragazza viene anche da me e mi tasta dietro… Io con un cenno le faccio capire che per quanto mi riguarda non c’era trippa per gatti… E continua il suo giro. Dopo dieci minuti altra scena divertente, una ragazza ovviamente anche essa inglese che dall’espressione che aveva sembrava che stesse per rigettare anche il fegato… Avvicina Marco ci fa due chiacchiere e gli dice che aveva una bella maglietta… Al che arrivo io mi presento e le faccio indicando Marco:”he is the italian blackanddecker! He is the italian penetrator!” e lei tutta contenta e sorridente mi fa” ohhhh yeeeeahhhhh!!!”. Insomma la seratina stava procedendo al meglio anche se questa tizia che non era male ma era troppo ubriaca, rischiavi che ti vomitasse tutto da un momento all’altro a parlarci… Lasciato il Matt, la chiattona e gli altri briachi continuiamo la nostra serata… Volevo entrare in un locale jazz chiamato Jazzissimo… Ma mi e’ stato impedito perche’ avevo i pantaloncini corti… L’unica sera che ero uscito con i pantaloncini corti…Grrrrrr Finisce la serata e ci avviamo verso il primo agosto, l’ultimo giorno a Tenerife. Andiamo a Playa de la Arena, una spiaggia tutta nera perche’ vulcanica, molto suggestiva. Il 2 agosto partiamo, salutiamo Consuelo, la nostra sguattera di fiducia che aveva l’unica pecca di non lavare i piatti ma solo di rifare i letti..E sti cazzi…Dopo un giretto a comprare qualche souvenir, pranzo da Tuscany, un ristorantino italiano dove avevamo cenato qualche sera prima e dove avevo mangiato la migliore pasta alla carbonara che avessi mai assaggiato in vita mia, neanche a Roma ne avevo assaggiato una cosi’ buona con mia grande sorpresa. Partiamo la sera con il traghetto per Fuerteventura, con scalo a Lanzarote, dopo un lungo viaggio in traghetto di circa 14 ore arriviamo a Fuerteventura, lasciamo i bagagli al nostro appartamento nel Brizamar un bellissimo complesso di appartamenti a due piani con una stupenda piscina in mezzo. Facciamo un giretto al porto, un bagno alla spiaggia di Corralejo dove eravamo alloggiati, un po’ di spesa, cerchiamo un auto a noleggio…Senza per il momento grandi risultati e andiamo a goderci la nostra meravigliosa piscina. Fuerteventura e’ un’isola stupenda, di una bellezza naturale, disarmante, silente, non e’ scoppiettante, vivace, travolgente… Entra piano piano…E’ come una bellissima donna…E come tutte le belle donne sa di esserlo e ti avvolge con il suo fascino..Ma in maniera discreta, senza trionfalismi ne’ eclatanti proclami… La sua bellezza e’ tutta li, va saputa cogliere, va cercata, va esplorata… Solo allora si e’ in grado di goderne appieno le belta’.

E’ un’isola che per molti versi non ha niente a che vedere con Tenerife anche se sono entrambe isole delle Canarie, Tenerife iperturistica, spiagge non un granche’, tantissima vita notturna…Ma non lascia niente dentro… Non ci tornerei un’altra volta, certo e’ da vedere almeno una volta… Ma non da tornarci una seconda… Fuerteventura e’ splendida, spiagge bellissime che non hanno davvero niente da invidiare alle isole greche e una natura per certi versi ancora incontaminata e da scoprire. Il 4 agosto andiamo con il bus alla spiaggia di Corralejo, che ci avevano detto essere fra le piu’ belle spiagge nel mondo, fantastica, il bus si ferma e vediamo alla nostra destra e alla nostra sinistra distese di dune sabbiose bianchissime… E in lontananza il mare… Una visione mozzafiato, travolgente, allora non potevamo non fare un giretto sulle dune… Scalate un paio di dune, fatti due ruzzoloni dall’alto di una duna, gia’ contenti e soddisfatti ci avviamo alla spiaggia… E li ancora un angolo di pura poesia… Un mare azzurro e trasparente che lambisce dolcemente una sabbia banchissima in una spiaggia kilometrica con di tanto in tanto queste enormi dune che rendevano il paesaggio di una bellezza mozzafiato, e con i dromedari che pacificamente passeggiavano con a bordo qualche turista. E li ancora dobbiamo maledire l’operato umano, capace di distruggere, rovinare, violentare, penetrare a fondo colpendo al cuore quanto di piu’ meraviglioso, fantastico e stupendo la Natura riesce a creare… Ne avevamo visto a bizzeffe a Tenerife… Ma ancora a Fuerteventura no… Immaginatevi…Siete li…Vi godete questo mare limpido e cristallino… Piacevolmente accarezzati da un fresco venticello.. Mentre passeggiate sulla sabbia a pochi metro dalle dune…E cosa vedete voltandovi???? Due enormi, grossi, grotteschi, spaventosi ecomostri…Li in mezzo alla sabbia… Dove proprio non ci incastrano niente… Per distruggere e rovinare un paesaggio da mille e una notte… Per fortuna la spiaggia di Corralejo e’ stata proclamata parco naturale dagli anni ’70, e quei due mostri di cemento che sono stati costruiti prima, sono gli unici presenti… E davvero ci vorrebbe proprio la mano di Bin Laden in questi casi…

Fra l’altro l’isola ha un clima fantastico, come tutte le Canarie del resto. Ma Fuerteventura ancora meglio di Tenerife, a Fuerte soffia costantemente un venticello fresco, non troppo forte da dare noia, piacevole e non fa sentire troppo caldo e costrante anche la sera…

Il giorno dopo, il 5 agosto decidiamo di andare a visitare Los Lobos, una piccola isola a nord, sullo stretto che separa Fuerteventura da Lanzarote, anche essa parco naturale. Un’isolotto aridissimo ma con delle spiaggette bellissime e delle piccole lagune interne davvero fantastiche…Non avevo mai fatto il bagno in dei posti cosi’ belli… Fra l’altro c’e’ un solo ristorante barrettino che chiude pero’ molto presto… E siccome eravamo arrivati tardi, non avevamo acqua e non c’e’ un filo d’ombra a pagarla oro… Stavamo morendo di sete… Sete a parte… Davvero un’isoletta incantevole e da vedere.

Il meglio pero’ deve ancora venire, ed e’ arrivato il 6 agosto. Nel frattempo abbiamo preso la macchina tramite il Brizamar, e siamo andati a Jandia alla playa de sotavento. Li ogni anno ci fanno i campionati mondiali di windsurf, e il destino ha voluto che proprio quel giorno ci fosse la finale e la premiazione!! E’ una spiaggia stranissima e spettacolare. E’ lunga kilomettri e milometri e larga davvero tanto, forse centinaia di metri… E il mare forma dei barrancos, ovveri dei letti, o fiumiciattoli che dal mare circondano pezzi di spiaggia formando delle piccole oasi, e noi a piedi abbiamo iniziato a camminare, camminare, camminare lungo queste oasi… E ci sembrava che il mare stesse aumentando e che i barrancos si stessero ingrossando leggermente… Praticamente dopo un bel po’ di cammino lungo la spiaggia… Piu’ di un’ora sicuramente, ci voltiamo indietro…E con grande stupore ci accorgiamo che i lembi di spiaggia da cui eravamo passati erano completamente sommersi dall’acqua e dove noi prima camminavamo adesso era tutto mare. Allora torniamo indietro..Zaino in spalla praticamente camminando nell’acqua che ci arrivava quasi all’addome… E nel frattempo alla nostra destra il mare vero e proprio e a sinistra questa sua estenzione dove stavano facendo surf e kitesurf. Torniamo da dove eravamo partiti, andiamo a ristorarci sotto il tendone dove si cibavano anche i gareggianti dei mondiali..E torniamo via. Il 7 agosto andiamo alla bella spiaggia di Cotillo, l’8 agosto a Coleta de Fuste dove vediamo qualche bel dromedario…Pero’ completamente imbavagliato e legato in attesa di turisti…Al che sdegnati andiamo via nonostante avessi voglia di un bel giretto sul simpatico animale. Al che dato che la spiaggia non era un gran che andiamo a El Burro dove ammiriamo le onde piu’ grosse, mai viste prime… E facciamo un lungo bagno, presi, sbattuti, scaraventati a destra e manca dalle onde che erano davvero enormi e violente! Il 9 decidiamo di andare a visitare Lanzarote che era vicina a Fuerteventura, imbarchiamo la macchina nel traghetto e partiamo. Isola molto bella, probabilmente la piu’ bella delle canarie insieme a Fuerteventura. Decidiamo di visitare il Parco Naturale de Timanfaya, e’ un vulcano ancora attivo, abbiamo fatto un giro turistico in pulman e un botto di foto, davvero un posto fantastico, sembrava di essere sulle Montagne Rocciose, paesaggi e colori davvero bellissimi. Dopo di che andiamo a visitare il Jameos de Aqua… Abbiamo regalato ben 8 euro per vedere una caverna naturale dove dicono viva un crostaceo unico al mondo grosso un’unghia e una piscina… Insomma bellino il granchetto… Ganza la caverna… Bella la piscina fatta da tal Manrique ma fare pagare queste due bischerate 8 euro mi sembra eccessivo… Fra l’altro la caverna era molto suggestiva, e c’erano dei passaggi ai lati di essa dove c’era scritto che era vietato gettare monete nel laghetto perche’ la loro corrozione avrebbe fatto malissimo al rarissimo crostaceo che vi abitava, ad un certo punto in mezzo al silenzio sentiamouno splashhhh … Era Marco che non accorgendosi della marea aumentata era finito con un piede con scarpa annessa nell’acqua… Povero crostaceo… Magari si estinguera’ per colpa sua…

Dopodiche’ decidiamo di andare a vedere El Golfo, molto bello e suggestivo, praticamente si vedeva dall’alto, era un lago verde (colore dato dalle alghe) sulla costa totalmente nera. E’ un isola vulcanica, il Timanfaya ha eruttato continuamente per circa 6 anni e l’estenzione di parte dell’isola e’ data dalla lava solidificata su cui ci sono anche strade e case.Tornati a casa ci apprestiamo a vivere il nostro ultimo giorno di vacanze, e ovviamente non poteva andare tutto liscio… Andiamo chiaramente a Jandia che e’ il posto piu’ lontano da casa nostra e dopo un’ora e mezzo di viaggio si buca una gomma… Dopo vari tentativi di cambiarla…Ci riusciamo anche grazie ad un meccanico trovato in un albergo li vicino… Cambiata la gomma rimaniamo a fare il bagno anche se ormai era tardi… Torniamo a casa e andiamo a mangiare fuori trovando un caratteristico ristorantino del luogo…Dove gustiamo le specialita’ della casa… Facciamo un giro in centro nei locali… Fra l’altro a Fuerteventura non c’e’ moltissimo, c’e’ un discopub molto bello e poi una piazzetta sopraelevata con vari localini dove va molto di moda il karaoke… Coin gli inglese soliti ubriachi che bevono, cantano, ballano e ribevono… Tra questi locali il BuddhaBar…Un posto stranissimo e un po’ inquietante con varie statue del Budda e tutto buio all’interno…Con i buttafuori che sembravano dei bonzi…

Arrivati all’11 agosto la nostra vacanza e’ ormai finita…Li riprendiamo gli aerei, ma ovviamente memori dell’andata ci siamo fatti dei bei panini belli grossi… Che abbiamo tirato fuori proprio mentre le hostess giravano con i loro bei tramezzini a pagamento a 6.50 euro a panino!! Alla faccia dell’Iberia! Le Canarie sono molto belle, meglio di come me l’aspettassi, una vacanza equilibrata, un’isola tutto divertimento e un’altra piu’ naturalistica…

E’ tutto per il momento…

A presto e W LE CANARIE!!! duccio



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