Siviglia, Cordova, Granada e puntatina a Barcellona

Itinerario e consigli pratici
Scritto da: Garly
siviglia, cordova, granada e puntatina a barcellona
Partenza il: 24/01/2015
Ritorno il: 02/02/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Non mi soffermerò sulla descrizione dei monumenti che ognuno può trovare nelle guide o nei siti specializzati ma piuttosto su consigli pratici e dell’itinerario seguito.

24/01

Partenza in treno da Venezia con Trenitalia alla volta di Bergamo via Milano Centrale. Totale spesa 48 euro approfittando dello sconto del sabato 2×1 sulle frecce. Dalla stazione di Bergamo all’aeroporto di Orio al Serio con l’autobus 1 AEROPORTO in partenza dal piazzale giusto di fronte alla stazione. Costo per 2 persone circa 5 euro, impiegato 20 minuti.

Volo da Orio al Serio a Siviglia con Ryanair per due persone con un bagaglio imbarcato da 20kg imbarcato tot 78.52€ prenotato a fine ottobre.

All’arrivo in aeroporto Siviglia, giusto fuori dalla sala arrivi, c’è l’autobus che porta in centro città. Attenzione… se come noi cercate un posto dove acquistare i biglietti non lo troverete, i biglietti si comprano in bus, prezzo per 2 persone 8 euro fino alla stazione del treno Santa Justa. Da lì con una passeggiata di circa 15 minuti ci siamo diretti all’Hotel Don Paco prenotato tramite Expedia a 156 euro per 3 notti. Hotel consigliatissimo, molto pulito, in un’ottima posizione poco distante da Plaza Encarnacion.

Dato che quando siamo arrivati in hotel ormai si era fatta l’ora di cena abbiamo approfittato dei consigli letti su trip e ci siamo diretti al ristorante “Catalina comida y mas” proprio di fronte all’albergo. Servizio ottimo, solo persone locali, piatti molto curati. Per 3 calici di vino, una bottiglia d’acqua, 4 tapas che abbiamo diviso, due dolci (assolutamente da provare) e due mini gin tonic da loro offerti abbiamo speso in due 45€.

25/01

Prima tappa Calle Cuna alla “Casa de la Memoria” per acquistare i biglietti per lo spettacolo di flamenco della sera, 18 euro a persona per uno spettacolo di un’ora.

Ci siamo poi diretti poi a “La Campana” all’inizio di calle Sierpes. E’ la più antica pasticceria di Siviglia dove vale la pena davvero fare una capatina, noi per due caffè macchiati ( forse gli unici due buoni bevuti in Spagna) e due maxi brioche abbiamo speso in totale di 6 euro. Le pastine sono un po’ care ma c’è da dire che sono anche più grandi rispetto all’Italia.

Abbiamo percorso tutta calle Sierpes fino ad arrivare alla cattedrale di Siviglia, davvero maestosa. Proprio di fronte c’è l’Archivo de Indias dove sono custoditi i documenti relativi alle spedizioni verso le Americhe. Entrata gratuita e visita molto interessante.

Da lì ci siamo messi in coda per visitare il Real Alcazar di Siviglia. Mentre eravamo in coda c’erano delle guide ( autorizzate) che si proponevano per la visita ai palazzi. Dato il costo esiguo, solo 5 € ciascuno in più rispetto al prezzo del biglietto ( 9.50€) per un gruppo di 10 persone, abbiamo optato per una visita guidata in italiano di circa 1ora.

Usciti dall’Alcazar abbiamo girato a dx verso la Juderia (proprio lì vicino c’è plaza doña Elvira che è molto coccola e affascinante). Abbiamo seguito il percorso indicato sulla guida fino a tornare nuovamente su Calle Mateos Gago ( quella che porta alla Cattedrale/ giralda). Ci siamo fermati a mangiare alla La Sacristia, ottimo per uno spuntino veloce. Per quattro tapas che abbiamo diviso ed due bottiglie d’acqua abbiamo speso in due 15 €

Data la bella giornata, ci siamo diretti a piedi verso il parque di Maria Luisa. Lo si giunge percorrendo calle san Fernando e costeggiando l’università ( l’antica fabbrica di tabacchi).

Il parco è meraviglioso, molto curato ed ordinato, appena entriamo dopo poco troviamo Plaza d’España. Nonostante i venditori di souvenirs e l’esperienza forse fin troppo da turisti delle barchette a remi, credo sia una delle piazze più belle che abbia mai visto.

Abbiamo approfittato delle numerose e bellissime panchine e goderci il sole e riposarci un po’.

Dopo aver passeggiato per tutto il parco fino al Museo de artes y costumbres siamo ritornati sulla strada in paseo de las delicias e, costeggiando il Guadalquivi,r abbiamo passeggiato fino alla Torre de Oro. Arrivati a questo punto siamo scesi proprio sulla riva dove c’è una bellissima passeggiata all’ombre delle palme ed abbiamo proseguito fino al Puente isabel II. Da qui abbiamo imboccato calle de los reyes catolicos e ci siamo diretti in albergo. Era domenica e la strada faceva quasi impressione con tutti i negozi chiusi.

Dopo esserci riposati un po’ usciamo per andare a vedere lo spettacolo di Flamenco, bellissimo molto emozionante, ne è valsa davvero la pena.

Usciti dal palazzo ci dirigiamo verso la zona de las Alamedas de Hercules per cenare all’Eslava di cui avevo letto buone recensioni su Tripadvisor. Il ristorante ahimè è chiuso. Decidiamo di optare per L’Estraza, consigliatomi da un’amica, in calle Feria dove per 2 birre, una coca cola e 4 tapas abbiamo speso 20€.

Dopo cena passeggiatina fino all’albergo.

26/01

Oggi è dedicato alla Macarena. Dall’Hotel quindi ci dirigiamo a piedi verso las Murallas che un tempo chiudevano al città, le costeggiamo tutte fino ad arrivare alla chiesa della Macarena, barocco puro..credo non ci sia nemmeno un centimetro delle pareti interne che non sia decorato.

Da qui ci dirigiamo verso las Alamedas de Hercules camminando un po’ a caso percorrendo le viuzze che più ci piacciono. Il quartiere ci è molto piaciuto , molto caratteristico e forse meno battuto dai turisti.Breve sosta in uno dei bar de las alamedas per merenda a basae di tostadas e poi via di nuovo verso il Guadalquivir alla Stazione degli autobus per acquistare i biglietti per il bus che l’indomani ci avrebbe portati a Cordova. Prezzo per due persone con la compagnia ALSA 24 euro (consiglio di prenotare tutti i biglietti in internet in anticipo in quanto si risparmiano un sacco di soldi e le offerte sono davvero vantaggiose).

Per il pomeriggio avevamo deciso per una passeggiata a Triana, quindi percorriamo tutto il lungo Guadalquivir e ci fermiamo a mangiare al Mercado la Lonja del Barranco proprio a lato del Puente Isabel II… in pratica è un grande ristorante diviso in corner tematici in cui ognuno si serve (c’è quello del riso, del pesce, dei formaggi). Prezzi più che onesti, per due tapas di paella (la porzione però era ricca) , un piatto di frittura di pesce (c’erano anche le ostriche fritte) acqua e birra abbiamo speso 14.50 euro totali.

Dopo esserci goduti il sole splendido primaverile, ci siamo diretti a Triana percorrendo il ponte Isabel II e poi camminando in direzione del ponte di San Telmo passato il quale ritorniamo alla torre de Oro. Triana onestamente ci ha un po’ delusi, quindi non ci siamo soffermati molto ma abbiamo fatto solo una passeggiata.

Decidiamo di visitare la Plaza de Toros ed il museo della corrida. Con grande piacere scopriamo che il lunedì è gratis. Quindi prenotiamo la visita per le 16.30 e usciamo a passeggiare lì nei dintorni per ingannare l’attesa di un’ora e mezza.

Alle 16.15 ci presentiamo alla biglietteria e c’è la nostra guida ad aspettarci , la visita alla plaza e al museo è solo con guida. Pur non condividendo l’idea della corrida, la visita si rivela molto interessante anche per conoscere i costumi della zona che ancora oggi nel periodo da Aprile a Ottobre organizza corride quasi tutte le domeniche.

Usciti dopo circa un’ora, ci dirigiamo a piedi verso il Metropol Parasol las Setas a Plaza Encarnacion per salire sul belvedere. Complice un bellissimo tramonto, la vista della città si rivela mozzafiato. Il costo è di due euro a persona ma comprende anche una bibita in uno dei bar che ci sono al piano terra.

Cena la Rinconcillo che forse è migliore come taperia che non come ristorante. Abbiamo la sensazione di essere finiti in una trappola per turisti. Il locale è carino, ma è freddo, e paghiamo 45 euro in due per un tortino di uva e baccalà (ricorda molto il Bacalo na braz che avevo mangiato a Lisbona) e una frittura di pesce.

A letto presto che l’indomanni si parte per Cordoba con il pullman delle 9.

27/01

Sveglia alle 7.15 per uscire dall’hotel alle 8 e dirigerci a piedi alla stazione dei bus. Pensiamo di impiegarci molto più tempo ma in soli 20 minuti siamo già arrivati ed approfittiamo per bere un caffè nel bar della stazione. Il primo approccio ai bus della rete ALSA è fantastico. Bus pulitissimi, puntuali e con wifi gratuita. Dopo circa 1ora e mezza di panorama andaluso (impressionante come fuori dalla città ci sia praticamente il deserto fino alla città successiva) arriviamo a Cordova. Armati di cartina scaricata da internet a piedi, in circa 20 minuti, ci dirigiamo al nostro hotel L’Exe Conquistador proprio di fronte alla Mezquita. Ci perdiamo un po’ nelle viuzze della città vecchia ma alla fine arriviamo all’hotel, un bellissimo 4 stelle prenotato su booking 50 euro a notte.

La finestra della nostra camera dà proprio sulla Mezquita. Posiamo le valige e poi subito visita alla mezquita catedral (8€ a persona). Io non avevo mai visitato nessun monumento mussulmano e devo dire che ne sono rimasta stupefatta. La chiesa è bellissima e la cattedrale barocca costruita nel centro della moschea è davvero molto particolare. La visita ci prende circa un’ora e un quarto dopodiché usciamo e ci sediamo un po’ nel patio de las naranjas a goderci il sole.

Pranzo veloce nel bar da Santos con Tortilla di patatas ( credo la più alta di Spagna..è alta 10 cm), patatas bravas, e acqua in due 9 euro. Bar affollatissimo quindi pranziamo in piedi all’esterno appoggiandoci sui davanzali.

Dopo pranzo, dato che la nostra permanenza a Cordova è di solo un giorno ci dirigiamo a visitare la città seguendo il percorso consigliato dalla guida. Ci ricorda un po’ i paesini del Portogallo con le sue viuzze strette di ciottolo e le case bianche e gialle.

Visitiamo anche il real alcazar di cordova ed i suoi bellissimi giardini; in più dalla torre si può godere di una bellissima vista sulla città e sul ponte romano.

Alla sera cena alla bodega la mezquita Cespedes dove ceniamo con e con un servizio davvero impeccabile. Ordiniamo mezza porzione di Pata Negra,una tapa di crocchette ai funghi, una di crocchette al prosciutti, due zuppe, due calici di vino, un calice di Montilla, acqua, un dolce namurae due chupitos di vino liquoroso simile al porto, Totale 38euro.

28/01

Ci dirigiamo verso la stazione dei bus dove alle 10 parte il pullman per Granada (prenotato in internet con anticipo di una settimana 15 euro per due persone). Dopo circa due ore arriviamo alla stazione di bus, che è situata un po’ fuori dalla città e per raggiungere il nostro hotel in acera del darro prendiamo il bus numero N4 e poi cambiamo con il LAN alla fermata la Caleta ( 1.20 a persona) e scendiamo proprio di fornte all’entrata dell’hotel juan miguel.

L’hotel è un po’ vecchio ed andrebbe rimodernato, la stanza però è pulita e ampia e la posizione strategica.

Pranzo veloce al Burger King, poco distante, e poi ci dirigiamo verso l’albaycin. Il quartiere è bellissimo, un sali scendi di piccole stradine di ciottoli tra case bianchissime. Seguiamo il percorso della guida, ci fermiamo a visitare i bagni mori perfettamente conservati (la visita è gratuita). Percorriamo quasi tutta la carrera del darro per poi salire al mirador de san nicolas. Da qui godiamo di una bellissima vista della città e dell’Alhambra. Il quartiere è un po’ hippy infatti lì al mirador è pieno di gitanos che suonano le chitarre e di famiglie folk con bambini che disegnano tranquilli seduti a terra. Ci dà l’impressione di un posto poco sicuro dato che c’è una macchina della polizia in pianta stabile, scattiamo un sacco di foto e approfittiamo per riposarci ed ascoltare un po’ di musica (suonavano delle canzoni dei cafè del Mar). Scendiamo di nuovo verso la città e ci perdiamo tra le tante viuzze, una queste piena di negozi marocchini dove approfitto per prendere delle ciabattine artigianali in cuoio. Passeggiamo un po’ per il centro della città e ci dirigiamo in hotel. Prima passiamo al corte ingles per prendere dei formaggi, e del prosciutto iberico perché ceneremo in albergo..le nostre gambe danno segno di cedimento e la stanchezza inizia a farsi sentire.

29/01

Usciamo a metà mattina e su consiglio della receptionist decidiamo di salire all’Alhambra con il pulmino C3 che parte da Plaza Isabel la catolica (costo 1.20 a testa). I biglietti per l’Alhambra li avevo già acquistati in internet ma in questo periodo all’entrata non c’era coda. Li avevo pagati 20 euro a testa con una guida scaricabile ( in realtà c’è un app gratuita molto ben fatta funzionante anche offline). Il biglietto è fissato per un orario prima del quale non si può accedere in pratica a nessun sito tranne che al palazzo Carlo V e ai bagni moreschi. Arrivano le 14 ed accediamo ai palazzi Nasridi ( da qui ci impiegheremo circa 3 ore per visitare tutto il complesso seguendo la guida). Le stanze sono indescrivibili, mozzafiato, bellissime, valgono tutti i soldi spesi e pare impossibile che il tutto sia stato così ben conservato nel tempo.

Proseguiamo per l’Alcazaba ed il Generalife dopodichè scendiamo verso la città. Visita al centro e alla cattedrale, purtoppo chiusa. Riposino in hotel e poi cena. Volevamo andare a los diamantes, che pare essere molto rinomato per le tapas, ma il posto era affollatissimo ed era possibile cenare solo in piedi così abbiamo ripiegato sul Chikito proprio di fornte al nostro hotel. Il locale però è molto raffinato e per una cena con due fritture miste di pesce ( buonissime) due dolci ( una leche frita e una lagrimas di Granada buonissima ) mezzo litro di vino spendiamo 56 euro.

30/01

Alle 12 prendiamo il bus per Siviglia. Questa volta il bus è sempre ALSA ma tipologia Supra… beh meglio dell’aereo, sedili in pelle completamente reclinabili, giornale, wifi, ed in più un inaspettato cestino con all’interno una bottiglietta di acqua, una merendina tipo plumcake e degli auricolari. Scopriamo che oltre una certa percorrenza viene appunto previsto per tutti i passeggeri. Prezzo 30 euro in due prenotato in anticipo in internet.

Dopo circa 3 ore e mezza arriviamo a Siviglia e ci dirigiamo all’hotel prenotato solo per una notte perché l’indomani la sveglia è alle 3.45 per dirigerci in aereo a Barcellona. Ho scelto un hotel vicino alla fermata del bus per l’aeroporto… ACCR Monteolivos, 3 stelle , pagato 34 euro.

La zona è popolare, l’hotel è brutto, poco pulito e per fortuna ci abbiamo dormito solo una notte… visti i prezzi in genere di Siviglia col senno di poi avrei speso qualcosa in più ed optato per un altro alloggio.

E’ pomeriggio ormai quindi decidiamo di fare due passi e vedere un po’ di negozi nella zona per non stancarci troppo.

Per cena andiamo in un locale visto durante la passeggiata, il Vinacle di avenida Kansas City. Quando arriviamo alle 20.40 ci siamo solo noi ma poi alle 9.30 iniziano ad arrivare anche gli spagnoli e il posto si riempie.

La parte antistante è taperia mentre più all’interno c’è una sala ristorante. Il locale è chic molto raffinato e credo sia il posto in tutto il nostro viaggio dove abbiamo mangiato meglio.

Abbiamo preso il piatto forte della casa, due mini hamburger ai gamberetti e pesce, una porzione di melanzane fritte con una riduzione di miele di castagno, un ajoblanco ( è una zuppa fredda a base di aglio e mandole deliziosa)con pomodori confit, delle crocchette di formaggio, delle crocchette di coda di toro, un dolce tipo millefoglie con una crema speziata con fiori d’arancio e anice, 2 birre e mezzo litro di acqua. Totale 38 euro. Davvero però la qualità della cucina si sentiva tutta.

31/01

Sveglia alle 3.45 perché alle 4.45 avevamo l’autobus per l’aeroporto (soliti 4 euro per persona) e volo a Barcellona Ryanair pagato 72.40 in due con un bagaglio da 20kg.

Alle 8.30 siamo già a Barcellona e dall’aeroporto prendiamo in bus 46 fino a plaza d’espanya (1.40 euro per persona) e poi la metro fino alla nostra fermata Paralel. Consiglio la metrocard da dieci corse utilizzabile in più persone con la quale si risparmiano quasi 5 euro. Il ns hotel il Paralel hotel 2 stelle pagato 120 euro per due notti si rivela un’ottima scelta. L’albergo meriterebbe più stelle, recentemente rinnovato, pulito e spazioso, l’arredo è moderno, la wifi funziona benissimo ed il personale è molto gentile.

Giusto un attimo di riposo e poi partiamo verso il monumento a colon. Da qui percorriamo tutta las Ramblas fino al mercado de la Boqueria dove facciamo un pranzo veloce comprando qualcosa in una rosticeria. E da un salumiere. Camminiamo fino alla Metro Diagonal passando per casa Batllo e casa Mila che però non visitiamo in quanto costano 20 euro ciascuna a persona. Arrivati a Diagonal approfittiamo della bella giornata e decidiamo di visitare il Parque Guell. Prendiamo quindi la metro fino a Lesseps e poi saliamo a piedi al parco. L’ingresso alla parte monumentale costa 8 euro a persona ma davvero è bellissimo.

Complice la stanchezza ed il sole caldo ci addormentiamo mezzoretta seduti su una panchina. Ristorati terminiamo la nostra visita e ritorniamo alla metro con la quale ci dirigiamo a Catalunya. Passeggiata fino in hotel

Giunti in albergo ci riposiamo e la stanchezza è davvero troppa così per cena optiamo per un ottimo sushi bar di fronte all’hotel dove con 32 euro ceniamo in due. Avremmo voluto andare a plaza d’espanya a vedere la font magica ma era in manutenzione fino a metà febbraio.

1/02

Con l‘autobus ci dirigiamo a Montjuic (la funicolare è in manutenzione). Usiamo gli stessi biglietti del carnet acquistato per la metro. Arrivati in cima andiamo a vedere alcuni impianti sportivi che vennero costruiti per le olimpiadi, passeggiamo e scattiamo alcune foto del panorama bellissimo su tutta la città.

Vorremmo prendere la funicolare che scende al porto, ma il costo di 11 euro a persona per un tragitto di sì e no 10 minuti in una cabina tutti stipati ci fa invece optare per la discesa a piedi. Si è fatta quasi ora di pranzo e, dato che abbiamo la visita prenotata alla Sagrada Familia per le 14.30 ( acquistata sul sito per evitare la fila a 15 euro a persona) pranziamo al Pans di avenida paralel e poi prendiamo la metro fino alla sagrada familia. Ammiriamo dall’esterno quest’ imponente costruzione e poi entriamo.

La struttura a me è piaciuta moltissimo anche per tutto lo studio architettonico che c’è dietro ad ogni minimo dettaglio ma capisco chi non ne resta particolarmente entusiasta vista la modernità degli interni.

Terminata la visita, dato il cielo minaccioso ed il vento gelido che soffia da tutto il giorno, beviamo una cioccolata calda in un bar lì vicino e poi percorrendo tutto passeig de sant Joan, passato l’arco di trionfo svoltiamo a sinistra verso i Barri gotic.

Ammiriamo il palazzo della musica che però non è visitabile la domenica e seguiamo poi il percorso indicato dalla guida.

Arriviamo fino al porto e percorriamo tutto il lungo mare fino ad arrivare al Maremagnum il grandissimo centro commerciale dove entriamo un attimo per scaldarci un po’ e guardare un po’ di negozi.

Torniamo in hotel e ci riposiamo qualche ora perché per cena vogliamo provare il ristorante Araume del quale abbiamo letto ottime recensioni. Prendiamo la metro fino a sant antoni poi camminiamo fino al ristorante. Il posto è piccolo molto carino ed il personale davvero gentile. Ordiniamo una sangria buonissima, del vino , un pulpo frito (delizioso), del salmone marinato servito su dell’humus, una paella di pesce per due. Il dolce mi è rimasto nel cuore, forse uno dei più buoni che io abbiam mai mangiato, una coppetta di crema al mascarpone con un biscotto sbriciolato tipo cookie al cioccolato e sale e ,a corona di tutto ,una pallina di gelato alla violetta, In due 63 euro.

Torniamo in hotel tristi tristi perché il nostro viaggio volge al termine.

2/02

Dato il molto tempo andiamo a piedi fino a plaza d’espanya e saliamo al centro commerciale las arenas (2 euro a persona) dal quale si ha una bellissima vista della città.

Verso mezzogiorno prendiamo il bus 46 fino all’aeroporto EL prat da dove parte il nostro volo ryanair pagato 74 euro per due persone.



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