Vale…Valencia!!!!! 2

A Valencia quando qualcosa va tutto bene si dice “vale” (che si pronuncia bale!), è l’equivalente di ok, va bene… ecco il titolo “Vale.. Valencia”. In effetti Valencia vale come meta turistica, per la ricchezza di monumenti, musei, parchi, movida, mare… insomma non le manca niente! Eccoci qua, Alessandro ed Emanuela (35-34 anni),...
Scritto da: girellone
vale...valencia!!!!! 2
Partenza il: 10/10/2009
Ritorno il: 15/10/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
A Valencia quando qualcosa va tutto bene si dice “vale” (che si pronuncia bale!), è l’equivalente di ok, va bene… ecco il titolo “Vale.. Valencia”. In effetti Valencia vale come meta turistica, per la ricchezza di monumenti, musei, parchi, movida, mare… insomma non le manca niente! Eccoci qua, Alessandro ed Emanuela (35-34 anni), per la terza volta in Spagna, dopo Barcellona e Madrid la nostra meta è stata Valencia, grazie a Ryanair che ci ha venduto 2 biglietti A/R da Cagliari per la modica cifra di 4 €…Non potevamo farci scappare l’occasione! Partenza prevista alle 6.30!! Un po’ presto… ma in compenso siamo arrivati all’aeroporto di Valencia alle 8.15, con tutta la giornata davanti. Raggiungere la città in metro non è stato difficile (durata mezz’oretta circa), acquistando il biglietto (1,90 €) direttamente alle macchinette automatiche che accettano banconote di piccolo taglio e monete e danno il resto. Una nota importante: i biglietti devono essere utilizzati immediatamente al momento dell’acquisto, non si possono comprare la mattina per utilizzarli il pomeriggio, perché perdono validità…A noi ci ha fregato una volta e abbiamo dovuto chiedere spiegazioni alla bigliettaia per capirlo! La stazione della metro è dentro l’aeroporto e per raggiungere la città potete prendere sia la linea 3 rossa che la 5 verde, in base alla fermata che intendete raggiungere.

Appena arrivati in città siamo andati a fare il check-in nel nostro meraviglioso hotel a 5 stelle Hospes Palau De La Mar, in Avenida Navarro Reverter 14, prenotato su hotels.Com qualche mese prima a un buonissimo prezzo, 477 € per una matrimoniale per 5 giorni (per la nostra recensione sull’hotel vedi TripAdvisor). Hotel fantastico, con arredo moderno, minimalista, parquet ovunque, area palestra, piscina interna con idromassaggio, sauna, lounge bar, ristorante e parcheggio. La nostra camera è ampia con angolo salotto, letto matrimoniale king size (comodissimo!), bagno spazioso con vasca e doccia… insomma, meraviglioso per viziarsi un pò! Inoltre disposto in un’ottima posizione, a 3 minuti dalla stazione della metro Alameda, a un minuto da Calle Colòn, e a 10 minuti a piedi dalla Cattedrale.

Attorno alle 10 siamo già al centro, a prendere i primi contatti con la città! La prima tappa è stata la Cattedrale (ingresso gratuito) con il Miguelete (campanile) e le tre piazze circostanti: Plaza de la Reina, Plaza Almuina e Plaza de la Virgen, quest’ultima la notte è tutta illuminata, da vedere! Nella cattedrale c’è la Capilla del Santo Caliz, un oratorio monacale del XIV secolo che in una teca custodisce il presunto Santo Graal, riportato dalla Palestina…Così dicono…Ma è assolutamente da non perdere per l’atmosfera mistica che l’avvolge…Almeno per quanto ci riguarda…Lo stesso non possiamo dire di un giovane monaco che stava di fronte alla teca e che noi credevamo in adorazione…Fino a che non gli vediamo spuntare dalla tonaca un cellulare di ultima generazione…In realtà stava facendo un video al Graal!!! Visita poi al vicino Mercado Central, coloratissimo e pieno di profumi, situato in un palazzo Art nouveau, da non perdere per la grande varietà di carni, pesci e frutta.

Affianco al mercato merita assolutamente una visita la Lonja de la Seda (ingresso gratuito), un capolavoro gotico con influenze ebraiche e arabe, è a ragione l’orgoglio di Valencia! Considerato che la mattina la nostra sveglia è stata alle 4, per pranzo abbiamo deciso di ritornare un’oretta in hotel a riposare, e di strada siamo passati a El Corte Inglès, dove puoi pranzare nella gastronomia take- away, per pochi euro. Il nostro pranzo: una mega tortilla (frittata) calda che ci siamo fatti fuori in stanza.

La sera abbiamo iniziato a passeggiare per Calle Caballeros e Calle de Quart e abbiamo visitato la mastodontica Torres de Quart, una delle porte della città, con le mura che portano i segni dei cannoni di Napoleone durante la guerra d’Indipendenza. Dall’alto della torre si gode di un bellissimo panorama, in un ambiente gotico… ideale per scattare decine di foto! In realtà la nostra idea era quella di visitare l’IVAM, il museo di arte moderna, ma la stanchezza ci ha fatto optare per una meta meno impegnativa.

Non poteva mancare una sosta per l’aperitivo con la famosa agua di Valencia al frequentato Cafè Infanta, in Plaza del Tossal.

Per cena, passeggiando in Calle Caballeros, via ricca di ristorantini e tavernette, ci siamo fermati al ristorante La Mamma gandia…Hanno sbagliato per 3 volte l’ordinazione… ci hanno dato un vino diverso da quello richiesto, hanno portato il baccalà al posto della bistecca, e nel conto ci hanno messo una porzione in più di crocchette…Insomma… per 54 € dobbiamo riconoscere che, servizio a parte… le porzioni erano abbondanti e il cibo buono. Comunque nei giorni successivi abbiamo appurato che per tapear o mangiare qualcosa di locale, Valencia è sicuramente più cara di Madrid e Barcellona, a meno che non si vuole stare a panini per tutto il viaggio…! Il 2° giorno, domenica, abbiamo deciso di lasciare per qualche ora la sonnolenta Valencia e abbiamo fatto una gita fuori porta a El Palmar, un villaggio di pescatori nel Parco nazionale dell’Albufera, a circa 40 minuti in bus dalla città. Per arrivarci, abbiamo preso il bus “linea gialla” Valencia-Perello, della compagnia Herca, con fermata dietro l’hotel, in Piazza Canovas del Castillo, ma il bus, di colore giallo, raccoglie i passeggeri in due o tre fermate nella città. Per maggiori informazioni visitate il sito www.Autocaresherca.Com, biglietto 1,75 €, acquistabile direttamente sul bus (magari è meglio avere con sè qualche moneta). L’unica rottura sono gli orari: partenze da Valencia h 9 -13 -16; partenze da El Palmar h 13,30 – 16,30 – 20,30, per quanto riguarda la domenica. Nei giorni feriali gli orari sono anche peggio: il primo bus parte alle 12 da Valencia…Ma ne vale veramente la pena, soprattutto se siete amanti della natura, perché il Parco è una vera e propria oasi di lagune e risaie, ricca di numerose specie di uccelli acquatici, e nel quale si possono fare delle gite in barca con pescatore, della durata di mezz’ora, con partenza dai numerosi “imbarcadero” di El Palmar. Con il bus delle 9, una volta arrivati a El Palmar verso le 9.30 di domenica, il paesino era semideserto e non c’era alcuna informazione turistica, stavamo quasi pensando di rientrare in città, quando abbiamo chiesto a un cameriere di un ristorante lì in piazzetta che ci ha presentato un pescatore locale, Ernesto, che ci ha portato a fare un’escursione in barca, per 5 € a testa! Quindi appena arrivati non disperate… conviene prendere confidenza con il villaggio, visitare la chiesetta e prendere un caffè, tanto tutte le attività ed escursioni iniziano dopo le 10.30. A quest’ora avvicinatevi alle sponde della laguna e aspettate le guide nei punti d’imbarco. In realtà la nostra gita fuori porta aveva non solo il fine naturalistico, ma anche un fine “eno-gastronomico”, perché se volete mangiare paella di mare, anguille e pesci di ottima qualità e buon prezzo…El Palmar è il posto giusto!!! Noi siamo andati al R.Te Canas Y Barro, che nel 2007 ha vinto il premio per la miglior paella…Meritatissimo, la nostra migliore paella di Valencia!!! Cucina eccezionale, noi abbiamo preso due paella de marisco, all i pebre (anguille), pescaditos fritos, 2 creme catalane, vino e acqua, per 56 €, spesi bene!!! Siamo rimasti proprio soddisfatti della nostra prima paella a Vale! Bus di rientro alle 16,30, ma il viaggio è stato di circa un’ora per il traffico, considerato che era domenica, la temperatura a 30 °C e i valenciani hanno avuto la nostra stessa idea, tutti a mangiare a El Palmar! Il 3° giorno, lunedì, considerato la bella giornata, abbiamo deciso di andare al Bioparc, biglietto € 21, e non chiamatelo semplicemente “zoo”, in quanto non troverete né gabbie, né reti, ma la miriade di animali presenti sono “liberi” in un ambiente che riproduce fedelmente i loro habitat naturali. Il Bioparc è diviso infatti in 3 zone: Madagascar, Africa equatoriale e Savana, e all’interno sono presenti 3 ristorantini dove fare una sosta, noi con 10 € abbiamo pranzato a panino patatine e coca! (Per qualsiasi informazione visitate il sito www.Bioparvalencia.Es). E’ molto divertente vedere i lemuri che saltellano da un ramo all’altro a pochi centimetri sopra la tua testa! O osservare il comportamento degli scimpanzé che si spulciano tra loro, o gli enormi gorilla che mangiano banane…E’ davvero una bella struttura, consigliamo di andare a visitarlo! In serata abbiamo visitato Plaza de Toros, dove c’è l’arena per le corride, e la vicina Estacion del Norte, un gioiello dell’Art nouveau. Risalendo per Marques de Sotelo s’incontra l’immensa Plaza del Ayuntamento, con il bellissimo edificio del municipio e di fronte il rivale, la posta neoclassica. Continuando per Calle San Vincente Martir abbiamo incontrato una colorita manifestazione di lavoratori contro il premier spagnolo, che chiedevano le sue “dimision”. Abbiamo seguito il corteo tra bandiere spagnole, cori di protesta e magliette “orgulloso de ser espanol”, fino a Plaza Santa Catalina, per fare una dolcissima siesta alla storica Horchateria Chocolateria Santa Catalina, dove abbiamo inzuppato le frittelle fritte (churros) nella cioccolata calda, un vero rito locale! Per continuare con le tradizioni non poteva mancare una cena alla consigliatissima Sidreria El Molinon (C/ Bosseria 40), dall’ambiente informale e familiare, a base di jamon y quesos (formaggio e prosciutto), il tutto annaffiato dal ribeira del Duero, che ci ha piegato un po’ le gambe… 4° giorno, martedì, giornata dedicata alla Ciutad de les Arts y les Cienses, un capolavoro di Santiago Calatrava che ha rivoluzionato la città! Raggiungibile con il bus n° 95, è un’enorme complesso di diversi enormi edifici dalle forme bizzarre, creato sul tema della natura e dell’acqua, che si estende verso il mare. Il Palau de Les Arts a forma di balena o conchiglia o testa di squalo…Ognuno interpreta l’architettura a modo suo! L’Hemisferic, il cinema 3D detto “l’occhio”, riflette in una vasca la sua semisfera contornata da una gigante palpebra metallica! Il Museu de les Ciencies, che assomiglia a una spina dorsale di pesce, e l’Oceanografic, un parco marino di design in cui vengono riprodotti i principali mari freddi e caldi, con le loro specie. Sarebbero necessari almeno due giorni per visitare tutto, noi per motivi di tempo abbiamo visto solo l’Oceanario e l’ Emisferico, con un biglietto cumulativo di € 26. L’Oceanario è una gran figata, è una bellissima struttura con un’acquario-tunnel di 70 metri dove sei circondato da squali, enormi pesci luna, razze, ecc…Davvero emozionante! E’ possibile poi a mezzogiorno assistere a uno show di delfini (verificate gli orari), e mangiare al R.Te Submarino, circondati da muri d’acqua, ma solo su prenotazione! Due delle attrattive più curiose sono l’Antartico e l’Artico, dove potete ammirare i bianchissimi beluga, i pinguini e i giocherelloni trichechi, con i quali potete divertirvi con i loro show improvvisati…! Per quanto riguarda l’Emisferico, dove si riproducono film Imax 3D su uno schermo semisferico, è possibile scegliere al momento dell’acquisto una proiezione a orari fissi (una per biglietto). Noi abbiamo deciso per Wild Ocean, ma non ci ha particolarmente entusiasmato, forse era meglio I dinosauri, comunque è un’oretta spesa bene. Pranzo al centro commerciale El Saler, di fronte al complesso, dove c’è una vasta scelta di self-service, ristoranti, paninoteche (da Bocata mangi baguette buonissime per 10 € in due), oltreché possibilità di darsi allo shopping selvaggio. Una breve siesta in piscina nell’hotel con idromassaggio ai polpacci induriti dalle camminate e poi nuovamente in giro per vedere le Torres de Serranos…Bellissime!! Si fa ora di cena, quindi ripiegando verso la cattedrale in c/Bordadores ci fermiamo al ristorantino La Sardineria… inutile dire quale sia la loro specialità… non i Sardi! Capitto mi hai… comunque siamo stati bene in questa trattoria con le tovaglie a quadretti, dall’ambiente molto familiare e il personale gentile, tra l’altro non abbiamo speso neanche tanto.

5° ed ultimo giorno, decidiamo di dedicarlo al mare. Preso il bus n. 32 arriviamo alla spiaggia di Malvarrosa, che abbiamo percorsa tutta a piedi fino al porto. La sabbia è scura e fine come il borotalco, c’erano anche parecchi bagnanti nonostante la stagione, ma in effetti la giornata permetteva un bagno di sole… nel complesso la spiaggia di Malvarrosa e quella di las Arenas non sono male, anche se il nostro giudizio conta poco, abituati al mare della Sardegna… bella è anche la zona della marina nautica sede dell’America’s Cup. Sosta per pranzo al famoso ristorante La Pepica, con veranda sul mare, decorato da azulejos, molto frequentato, dove abbiamo mangiato bene e provato la paella valenciana… per la verità ci aspettavamo di più da questo noto ristorante, forse dovevamo prendere la paella di mare…Comunque è un posto serio…Ve lo consigliamo. La sera un po’ di shopping lungo Calle de Colon e le traverse vicine. Si compra bene, prezzi convenienti e l’abbigliamento da uomo a nostro gusto è sembrato meglio rispetto a quello per donna. Vi avvisiamo che i negozi restano chiusi il sabato sera, la domenica e il lunedì, cosa che ci ha lasciato abbastanza perplessi, e comunque non aprono prima delle 10 di mattina, pure molti bar, per cui se volete fare colazione presto, potrete rimanere delusi! Inoltre durante la settimana molti bar del centro chiudono alle 21. Insomma sui loro orari non abbiamo capito granchè.. Boh boh!! Dopo panino e insalata da Bocatta rientriamo presto in hotel per fare le valigie e dormire, visto che la mattina è prevista la sveglia alle 5.30 per prendere l’aereo.

Ciao cari amici turisti per caso!!



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