Ottobre a Madrid 2

Ciao a tutti. Siamo di nuovo noi: i turisti per caso Alessio e Silvia. Dopo Berlino eccoci di ritorno da Madrid dove abbiamo passato una intera settimana dal 3 al 10 di Ottobre. Tutto comincia in un bel sabato di Ottobre nel quale atterriamo da Bergamo nell’aeroporto Barajas di Madrid. Ci dirigiamo quindi alla metro per raggiungere il centro....
Scritto da: avaia
ottobre a madrid 2
Partenza il: 03/10/2009
Ritorno il: 10/10/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Ciao a tutti. Siamo di nuovo noi: i turisti per caso Alessio e Silvia. Dopo Berlino eccoci di ritorno da Madrid dove abbiamo passato una intera settimana dal 3 al 10 di Ottobre.

Tutto comincia in un bel sabato di Ottobre nel quale atterriamo da Bergamo nell’aeroporto Barajas di Madrid. Ci dirigiamo quindi alla metro per raggiungere il centro. La metro a Madrid è molto comoda in quanto ti consente di arrivare facilmente in centro città dall’aeroporto pagando solo 1 euro di supplemento rispetto al biglietto normale che è sempre di 1 euro.

Dopo alcuni cambi arriviamo sino all’albergo Praga, albergo a 4 stelle un pò fuori dal centro ma ben collegato grazie alla linea 23 degli autobus. Per sette notti abbiamo pagato solo 230 euro. Un po’ caotico ma buono nel complesso.

Il primo pomeriggio è stato di assestamento. La vera vacanza comincia domenica.

Dopo una colazione non eccezionale, la prima tappa è Plaza Mayor. E’ domenica mattina e in giro c’è un mucchio di gente. Un movimento continuo. La piazza è bella, circondata dai palazzi che ne formano il perimetro ed in particolare dalla Casa de la Panederia, che è un palazzo affrescato, ai cui piedi si trova anche l’ufficio turistico.

Lì compriamo la Madrid Card Cultura da 72 ore, che con il costo di 40 euro ci ha consentito di visitare tre musei, due palazzi, il museo delle cere e lo stadio Bernabeu, il cui costo complessivo sarebbe stato circa il doppio.

Facciamo anche l’abbonamento turistico alla metro (si possono prendere anche i bus). Decidiamo di farlo per 5 giorni al costo di circa 17 euro. Successivamente ne faremo un altro da 2 giorni al costo di 9 euro. Quindi sarebbe stato più conveniente farlo inizialmente di 7 giorni.

Al centro turismo un ragazzo ci ha consigliato di non far partire da subito la Madrid card in quanto lunedi quasi tutti i musei e le mostre sono chiuse. Di conseguenza avremmo perso un giorno di validità. Decidiamo quindi di girare un po’ a piedi per conoscere la città. Essendo domenica iniziamo ovviamente da un giro al Rastro, mercato affollatissimo che si tiene a sud di Plaza Tirso de Molina sino alla zona di Embajadores. Continuiamo il nostro giro percorrendo Calle Mayor, arrivando a Plaza de la Villa, quindi a Plaza de la Puerta Cerrada, posto molto vivo la sera dove si trova anche il ristorante più antico del mondo il Botin, e infine per calle de Segovia sino al Barrio de Moreria e Plaza de la Paja. Molto carine le stradine di Madrid. Non dà qui l’idea della grande capitale. Mi sa molto di grande città del Sud Italia.

Ci dirigiamo quindi verso la famosa Puerta del Sol, piazza dalla quale partono tutte le strade più importanti della città e termine di riferimento per calcolare le distanze da tutte le altre città della Spagna. Era molto caotica e piena di lavori (come in tutta la città a dire il vero). Anche il famoso orso, simbolo della città, è stato appartato in un angolino della piazza. Non ha entusiasmato. Continuando il nostro giro a piedi giungiamo tramite Calle de l’Arenal sino all’Opera, teatro della città, alle cui spalle si erge in tutto il suo splendore il Palacio Real. Questo è preceduto da giardini molto carini, che costituiscono la Plaza de Oriente. Costeggiamo quindi il Palacio Real andando verso Nord troviamo i giardini de Sabatines, bei giardinetti contigui al Palacio. Decidiamo quindi di superare il fiume (a dire il vero si fa fatica a non confonderlo con uno stradone) e giungiamo a Casa de Campo, polmone verde della città, immenso giardino dove è possibile trovare un lago molto carino, il parco giochi (costava ben 25 euro) e lo zoo che è uno dei più grandi d’Europa. Da qui riprendiamo la metro e torniamo in zona Palacio Real per visitare la cattedrale di Madrid, Nuestra Senora de la Almudena. Storia strana la sua. Infatti è molto recente in quanto Madrid non aveva una grande cattedrale. A dire il vero non è riuscita benissimo. Colore azzurro (in giornate un po’ cupe si confonde con il cielo), nel suo interno non ha nulla di veramente particolare. Bella invece la cripta, una selva di colonne e capitelli neo romanici. Forse la vista più bella della chiesa si ha dal Palacio Real, da dove si può scorgere la facciata principale che le dona un po’ di importanza.

Abbiamo camminato tanto. Cena e poi in albergo.

Lunedì, vista la quasi totale chiusura dei musei a Madrid, decidiamo di andare a visitare la vicina Toledo. Andiamo quindi alla (purtroppo tristemente) famosa stazione di Atocha. E’ bellissima con il suo giardino interno fatto di alberi tropicali e tartarughe. Se poi la paragoniamo ad una qualunque stazione ferroviaria italiana c’è da vergognarsi. Pulitissima e sicurissima, si può accedere ai binari solo dopo aver presentato il biglietto alla hostess come in una sorta di aeroporto. Il treno per Toledo è pulitissimo, comodo, veloce, puntuale e silenziosissimo.

Arriviamo a Toledo e già la piccola stazione in legno rifatta in stile è un piccolo gioiellino. A piedi raggiungiamo il borgo medievale dove tra le altre cose spicca la bellissima basilica con, al suo interno, un folgoreggiante aureo retablo del 1500. Toledo resta probabilmente una delle tappe più significative della nostra gita madrilena. Da vedere assolutamente!! Martedì iniziamo la giornata con una caratteristica colazione a base di cioccolata e churros (pasta fritta) presso la famosa cioccolateria San Gines. Quindi decidiamo di utilizzare finalmente la nostra Madrid card cultura e la prima cosa che andiamo a vedere è il Palacio Real (l’ingresso normale sarebbe 8 euro). Al suo interno abbiamo la possibilità di visitare le numerose stanze dove risiedevano i reali spagnoli (oggi i reali vivono invece fuori Madrid nel palazzo della Zarzuela). Troviamo quindi saloni molto ricchi, stanze da letto e anticamere davvero belle. Tra tutte spicca di sicuro il salone del trono con vista sui meravigliosi giardini reali. Questa stanza viene tuttora usata per cerimonie ufficiali. Nella struttura del Palazzo è possibile anche visitare la Farmacia Real e la Real Armeria. La Plaza de la Armeria, cioè il cortile interno del palazzo non è particolarmente bello ma ogni primo mercoledì del mese si tiene il cambio cerimoniale della guardia con più di 400 uomini a cavallo.

Terminata la visita al palazzo decidiamo di dirigerci verso un’altra struttura regale della città: il Santiago Bernabeu, sede dei regnanti del calcio. Anche questo tour è compreso nella Madrid card cultura (in caso contrario il prezzo sarebbe stato di ben 15 euro). Possiamo quindi godere subito di una visuale dello stadio dall’alto per poi andare all’interno del museo dei trofei di questa grande squadra. Il tour prevede inoltre l’accesso sul prato con la possibilità di sedersi sulle panchine nonché la visita degli spogliatoi dove si può ammirare persino una vasca idromassaggio. Che spettacolo!!! Usciti dallo stadio ci dirigiamo verso la zona di Plaza de Cibeles, meravigliosa piazza circondata da palazzi importanti, il più imponente dei quali è il Palacio Cibeles, sede del nuovo Municipio, e al cui centro si trova una delle tante belle fontane di Madrid, la fuente de Cibeles, raffigurante la dea dell’abbondanza e meta dei tifosi del Real che la usano per immergersi ad ogni loro vittoria. Lì vicino troviamo anche l’elegante Paseo de Recoletos e poco distante la prestigiosa Calle de Serrano, sede dei più bei negozi della città (dopo tanto calcio dovevo accontentare anche la mia dolce metà).

Stanchi ritorniamo in albergo per poi andare a cenare.

Mercoledì comincia invece la visita dei musei. Il primo che visitiamo è il Museo nacional Reina Sofia (costo normale 8 euro, ovviamente compreso nella Madrid card). Si può visitare solo un piano, dove troviamo tanti quadri ma quelli più significativi sono quelli di Dalì, Mirò e soprattutto Picasso. Tra i vari dipinti spicca certamente la famosa Guernica. E’ un quadro davvero suggestivo. Conoscendo la storia di questo capolavoro ci si rende conto davvero della drammaticità che Picasso ha espresso in quest’opera che sembra una fotografia in bianco e nero, denuncia degli orrori della guerra.

Terminata la visita del museo, ci dirigiamo verso i bellissimi giardini del Parque del Retiro, molto frequentato dai madrileni. Al suo interno, oltre ad un grazioso laghetto, è possibile ammirare il Palacio de Cristal, palazzo di vetro creato in occasione di una Expo e oggi utilizzato come sede di mostre estemporanee. Il palazzo sorge davanti ad un piccolo laghetto dove tra rocce e piante troviamo anche dei cigni neri. Il tutto desta un’atmosfera davvero romantica. Qui abbiamo sostato un bel po’ per ammirare questo angolo davvero spettacolare…E per riposarci.

Dopo pranzo ci siamo diretti verso il Mueso Thyssen- Bornemisza (anche qui costo 8 euro e gratis per i possessori della card). Questo museo è probabilmente il più ricco di opere tra i tre musei principali anche se indubbiamente la qualità dei dipinti è inferiore. Tra gli esponenti più significativi di certo il Tintoretto, Pier della Francesca, Caravaggio ed il mio illustre concittadino Antonello.

Fuori dal museo proseguiamo sino alla Plaza de Toros, dove sorge forse la più importante arena di Spagna. Purtroppo chiude alle 14 e quindi non riusciamo a vedere il suo interno. Decidiamo quindi di tornare a casa. Prima però provo a visitare anche il secondo stadio cittadino, il Vincente Calderon, ma una volta giunto lì la mia card non funziona (il prezzo era 8 euro). La ragazza mi dice che risulta esaurita. Impossibile, sono passate solo 40 ore e non 72!! Mi dirigo allora nuovamente in Plaza Mayor dove il tipo dell’Ufficio Turismo mi conferma che la carta funziona ancora. Probabilmente era rotta la macchinetta dello stadio. Per verificare ciò ci dirigiamo quindi al Museo delle cere (costo 16 euro!!! per fortuna compreso anche questo e lì la card funziona). Il museo è davvero scadente. Per cercare di attirare ci fanno fare prima un giro su un treno dell’orrore e poi un giro su delle montagne russe visive. Le cere inoltre non sono nulla di che. Da evitare!!! Finalmente la giornata è finita. E’ il momento di riposarci.

Giovedì è il giorno dell’Escorial. La giornata è uggiosa (l’unica). Fa anche freddino. Arrivati in loco tramite una sorta di tram/trenino (tempo 1 ora e costo 3,5 euro) fa davvero freddo. Ci troviamo infatti a circa 1.000 metri di altezza. Il paesino di San Lorenzo è davvero piccolo e tranquillo. Ci incamminiamo ed arriviamo facilmente al famoso Monastero. Questa è una delle meraviglie di Madrid. Una sorta di monastero e residenza reale, pantheon e scrigno di quadri e sculture. Il simbolo della Spagna imperiale. Il costo è 8 euro ma compreso nella Madrid card dove però non è inclusa la visita guidata. Solo dopo ci accorgiamo che senza questa non è possibile visionare il Pantheon reale, che da fuori sembra molto bello. Ad ogni modo la ricchezza delle stanze reali, la bellezza della basilica ed il fascino della biblioteca valgono di certo una visita in questa perla di Spagna.

Tornati a Madrid ci dirigiamo verso la Gran Via. Questa strada è stata creata all’inizio del 1900, abbattendo vecchi quartieri popolari e sostituendoli con questa ampia strada e alcuni palazzi imponenti. Camminando arriviamo sino alla Plaza de Espana con il monumento a Cervantes e la Torre di Madrid, purtroppo in ristrutturazione. Nel complesso non è entusiasmante. La mia ragazza vorrebbe rientrare a casa ma la convinco a vedere nelle vicinanze un’ultima cosa: il tempio di Debod. Si rivela una vera sorpresa. Trattasi di un piccolo tempietto egiziano contornato da alcune piccole vasche di acqua, regalato alla Spagna per l’aiuto da questa prestato per la messa in salvo di alcuni monumenti egiziani. Da vedere assolutamente al tramonto. Infatti il sole calante, il panorama che dà sul Palacio Real, i suoi giardini e il fiume sottostante danno a questo piccolo angolo un’aria molto romantica. Ed è infatti meta di molte coppie madrilene. Altro gioiello della città.

Venerdì è finalmente il giorno del Prado (prezzo 8 euro ma compreso nella carta). Veramente incredibile il numero di capolavori presenti al suo interno. Si va da Picasso a Dalì, da Velasquez a Goya (anche se un po’ deludenti le due Maya soprattutto per la loro collocazione poco importante). Dedichiamo l’ultima parte della giornata per vedere sommariamente la parte moderna della città. Ci dirigiamo quindi verso Plaza de Castilla, dove troviamo la Puerta de Europa, due torri inclinate a mò di porta. Da lontano si scorge la Torre Caja Madrid, il grattacielo più alto di Madrid. A sud invece troviamo il centro commerciale Azca con gli altri due grattacieli cittadini, l’edificio della BBVA e la torre di Picasso. Torniamo quindi in albergo. Madrid è stata definitivamente conquistata. Abbiamo girato tantissimo ma siamo soddisfatti. Da consigliare assolutamente.

Sabato con calma ci dirigiamo in aeroporto e si torna a casa. Per ultimo qualche piccola indicazione per i pasti. Abbiamo sempre trovato posti discreti a basso prezzo. Da menzionare la catena Museo de Jamon (veloce, buono e a poco prezzo), La Chata (davvero sorprendente: carino ed economicissimo) e per una buona paella la paelleria “El arrozoal” in calle de Segovia (abbiamo pagato qualcosa in più, 25 euro, ma ne valeva la pena). Ovunque comunque si trova una movida incredibile, vera caratteristica di questa capitale europea.

Stiamo già pensando al prossimo viaggio. Quindi a presto con il nuovo racconto…



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