La moresca Granada

Rientrando dal Portogallo facciamo tappa a Granada, l’impatto non è dei più rosei, arriviamo in una città abbastanza caotica con parecchi lavori in corso. Mentre con un occhio cerchiamo di districarci nel traffico e con l’altro guardiamo la cartina in cerca di un hotel, ad un semaforo siamo affiancati da un personaggio in scooter che ci...
Scritto da: apex7317
la moresca granada
Viaggiatori: in coppia
Rientrando dal Portogallo facciamo tappa a Granada, l’impatto non è dei più rosei, arriviamo in una città abbastanza caotica con parecchi lavori in corso. Mentre con un occhio cerchiamo di districarci nel traffico e con l’altro guardiamo la cartina in cerca di un hotel, ad un semaforo siamo affiancati da un personaggio in scooter che ci esorta ad abbassare il finestrino. Superata la diffidenza iniziale, veniamo a sapere che è un dipendente dell’ufficio turistico e che il suo lavoro consiste nel girare per la città in cerca di turisti fai da te come noi. Dopo averci chiesto in che zona della città volevamo pernottare e quanto volevamo spendere, ci fa segno di seguirlo e ci porta direttamente in albergo. Quello che sembrava l’inizio di un incubo si è invece trasformato in una piacevole sorpresa.

Il tempo a disposizione non è molto e quindi, dopo una rapida visita alla splendida Cattedrale situata nel centro città, ci dirigiamo direttamente alla collina dell’Alhambra. Nonostante il caldo torrido e la lunga salita, giungiamo in cima e lo scenario ci ripaga dalla fatica. Davanti a noi appaiono le caratteristiche costruzioni moresche in terra rossa e gli splendidi giardini del Generaliff costellati di fontane e di giochi d’acqua.

A sera, per riprenderci dalla lunga camminata sotto il sole, su consiglio del receptionist dell’hotel, prendiamo parte ad un tour organizzato che ci porta a visitare il vecchio quartiere moresco, classificato dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. Dopo aver passeggiato tra queste vie, ci dirigiamo verso la collina dei gitani dove, all’interno di una grotta, assistiamo ad una suggestiva rappresentazione di flamenco interpretata dai discendenti di quei gitani che secoli fa si stabilirono sulle colline attorno a Granada.



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