Solo BCN

Holà holà holà Informazioni pratiche per BCN Ho prenotato il volo on-line con la Clickair che è veramente vantaggiosa ed efficiente. Per l’albergo mi sono affidata ad una agenzia perché non essendo esperta non mi sono fidata a prenotare on-line, ma che comunque farò perché si risparmia. Per prima cosa per avere una panoramica di...
Scritto da: ipiantanida
solo bcn
Partenza il: 09/04/2008
Ritorno il: 14/04/2008
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Holà holà holà Informazioni pratiche per BCN Ho prenotato il volo on-line con la Clickair che è veramente vantaggiosa ed efficiente.

Per l’albergo mi sono affidata ad una agenzia perché non essendo esperta non mi sono fidata a prenotare on-line, ma che comunque farò perché si risparmia.

Per prima cosa per avere una panoramica di Barcellona e conoscerla, consiglio di fare il tour turistico (se possibile sabato o domenica c’è meno traffico) della città al costo di € 21 con audioguida in italiano. Il giro dura circa due ore e mezzo e la comodità è che ogni 15 minuti passa dalle fermate e si può salire e scendere nell’arco della giornata dove si vuole.

Raccomando la fermata in piazza Espana (informarsi sugli orari) e assistere allo spettacolo della Fontana Magica.

Per usare i mezzi acquistare alle macchinette in metropolitana il tesserino “T10” vale per 10 corse al costo di € 7,20 – la durata della corsa è un ora/15’ (se si viaggia in due si può usare lo stesso tesserino e si inserisce due volte).

Io mi sono organizzata così, ho preso nota di tutti gli autobus che passavano dove ho soggiornato, così era un riferimento per quando dovevo tornare in albergo. L’autista dei bus, se serve fa solo il biglietto singolo. Comunque se avete bisogno di informazione, la gente è tutta cordiale e molto disponibile.

L’unica raccomandazione è che se solo pensate di appoggiare lo zaino a terra non lo vedete più, quindi in una maniglia infilate sempre un piede o un braccio a secondo se siete in piedi o seduti.

La paella, sangria e crema catalana le ho mangiate al ristorante Sette Porte – merita ! (c.A. € 28) Le tapas al Babareba! Questo è quello che ho visto per il mio soggiorno di sei giorni e organizzato a secondo del tempo Mercoledì 9/4 LaRambla Nella zona anticamente attraversata da un torrente (il nome “Rambla”, infatti, deriva dall’arabo “Ramla”, cioè torrente) si estende ora un viale lungo oltre un chilometro, che si snoda dalla Plaza de Catalunya, cuore pulsante della vita sociale catalana, per arrivare fino alla statua di Colombo, nella zona del porto. Da qui inizia Ramla del Mar.

La Boqueria La Boqueria è uno dei mercati più visitati del mondo; certamente è il più famoso e colorato di BCN e il più grande della Spagna. È chiamato anche Mercat San Josep e si trova al numero 91, giusto a metà della Rambla che dal porto va verso Piazza de Catalunya. La visita alla Boqueria è una tappa assolutamente obbligatoria per chi si trova a Barcellona, perché rappresenta il vero esempio di mercato popolare catalano. La disposizione dei banchi dei venditori è uno spettacolo: le venditrici di pesce e carne sono vestite con caratteristici grembiuli ornati di merletti; la scelta dei prodotti è enorme ed eccellente così come la loro qualità. La cosa che meraviglia di più è la presentazione attenta e meticolosa con cui sono disposti ed ordinati gli alimenti, rispettando anche le sfumature dei colori. Tra le particolarità delle bancarelle troviamo quelle che espongono la frutta e la verdura di prima scelta: sia quella del luogo sia esotica. I chioschi sono tutti costruiti con colonne ioniche e governati dai carismatici venditori ormai diventati personaggi storici, per la tradizione e la fama popolare che si portano dietro. Per cogliere la vera atmosfera del luogo bisogna recarsi soprattutto al mattino, quando sono aperte tutte le bancarelle e la folla dei visitatori travolge. Fate attenzione ai portafogli, alle macchine fotografiche e ai cellulari.

Port Vell, il Vecchio Porto Barceloneta è legata a Port Vell, il Vecchio Porto, una porzione di città che Barcellona strappò al mare. Port Vell inizia con la fine della Rambla, proprio sotto il Belvedere di Colombo. Come altre parti della città, anche il Porto Vecchio ha subito un profondo processo di riconversione durante i lavori per le olimpiadi del 1992. Quello che era un luogo di marinai. La zona più nuova inizia con il Maremagnum, un centro commerciale con negozi, bar, fast food, luoghi di svago, oggi è uno dei più importanti luoghi di divertimento di Barcellona.

Giovedì 10/4 costo per entrambi € 9,oo La Sagrada Familia Dal 1884 Gaudì è impegnato nella costruzione della Sagrada Familia, a cui l’artista dedicò quaratatre anni, fino al 1925 quando, sorretto da un forte misticismo si ritirò nel laboratorio della Sagrada Familia e l’anno dopo morì investito da un tram mentre si recava a messa nella chiesa di S. Felipe Neri.

Gaudì aveva progettato un colossale complesso con cinque navate longitudinali e tre trasversali, un’abside semicircolare, nove cappelle e due scale a chiocciola. Prevedeva inoltre tre facciate, Natività, Passione e Morte, Gloria di Cristo, dodici torri sulla facciata a rappresentare gli apostoli, torrione centrale con quattro torri (Cristo e gli Evangelisti) e la torre absidale (la Vergine). L’opera però rimase incompiuta alla morte di Gaudì, nel 1926, quando le uniche parti realizzate erano l’abside, la cripta, la facciata della Natività e una torre. Tutt’ora continuano i lavori per portare a termine l’opera seguendo l’impostazione di Gaudì.

Per Gaudì il riferimento alla natura è fortissimo.

La Sagrada Famiglia è un grande bosco pietrificato ed egli continuò a ripetere che la natura è la sua maestra e il suo continuo riferimento.

Parco Guell di Antoni Gaudi (gratuito) Il Parco Guell è stato commissionato da Eusebi Güell che voleva creare un parco elegante per l’aristocrazia di Barcellona.

Nel parco Guell ci sono delle meravigliose strutture di pietra , delle piastrelle stupefacenti e degli edifici affascinanti. Il dragone è decorato con delle bellissime piastrelle colorate ed ha qualche cosa di ipnotico e magico.

Qui puoi vedere una camminata sorretta da dei pilastri di roccia avvolgenti che sembrano uscire dal suolo come dei tronchi d’albero. Benché abbiano una forma abbastanza irregolare sembrano stranamente naturali.

Gaudi era molto influenzato dalle forme naturali e le utilizzava nel suo lavoro.

In cima al Parco Guell c’è una zona a terrazza da dove si ha una vista meravigliosa del parco e della città di Barcellona. Qui troverai delle panchine ricoperte di un mosaico multicolore come si vede nella foto. I colori vibranti delle mattonelle sono veramente mozzafiato.

Gaudì realizzò quest’opera dando libero sfogo alla propria fantasia e ricalcando la struttura di un paesaggio naturale: vi si trovano, infatti, fontane, grotte, colonne-albero e arcate artificiali di roccia.

Parc Güell – la Casa Museo di Gaudì (a pagamento) al centro del parco, costruita nel 1911 da Francesc Berenguer, alunno e collaboratore di Gaudì.

Particolare, le panche di legno sono state costruite appositamente così per far sì che le due persone se pur in mezzo alla gente potevano dialogare tranquillamente senza essere sentiti.

Venerdì 11/4/08 CASA BATLLO’ Commissionata da Josep Batllò, che, per ristrutturare la sua casa, situata sulla Rambla, voleva abbatterla e ricostruirla. Nel 1904 Gaudì accetta l’incarico di rimettere a nuovo Casa Battlò, un lotto lungo e stretto a pianta rettangolare, in quanto questo rappresentava una sfida alle leggi architettoniche, che l’artista catalano amava infrangere, ritenendole un ostacolo alla creatività.

Dopo il lavoro di Gaudì la casa appare notevolmente cambiata: grazie all’utilizzo di colonne portanti e all’inserimento di un’arcata sopra il portale d’ingresso, il piano terra risulta molto più grande rispetto al resto della casa. Per gli altri piani Gaudì mantiene la struttura originale, apportando però piccole modifiche che cambiano radicalmente l’aspetto della facciata: cambia la forma delle finestre applicandovi i balconi in ghisa, aggiunge alcune decorazioni alla superficie leggermente ondulata, senza spigoli e linee dritte, rivestite da un mosaico di pasta vitrea, ornato da dischi multicolori, diversi tra loro per dimensione. La parte bassa della facciata è interamente decorata con “motivi ossei” che fanno sembrare l’intera facciata un enorme fossile. Anche il tetto è realizzato in questo modo, e assomiglia alla superficie squamosa di un rettile antico. La costruzione culmina in una torretta che reca il segno distintivo di Gaudì.

Gli interni si fondono l’uno nell’altro e sulle pareti, come per l’esterno, sono assenti spigoli e linee rette.

Il salone in legni pregiati che si affacia sul viale (Gaudì ne progettò anche il sistema di aerazione in un tempo senza condizionatori), della tromba delle scale (tutta in maioliche blu e con le finestre a forma di teschio).

Il solaio riprende lo scheletro di una balena, utilizzato per stendere i panni e per questo progettato in modo da essere costantemente ventilato, e sul tetto riposa il drago.

La superficie dell’edificio è ondulata come se fosse l’increspatura del mare, che lo aveva ispirato facendo molte passeggiate in riva al mare, e su queste ondulazione della superficie vengono messi, come coriandoli, frammenti di ceramica colorata di varie dimensione, che faceva commissionare.

Sabato 12/4/08 BUS TURISTICO-BARCELONA TOURS (durata c.A. Tre ore, dipende dal traffico, mio consiglio meglio farlo o sabato o domenica) ORE 19,00 Plaza Espanya c’e’ una fontana progettata da Carles Buigas nel 1929 che spenta puo’ sembrare una fontana come tante altre ma quando scende la sera e si accende offre uno spettacolo fantastico con coreografie d’acqua, accompagnate da musica, con getti d’acqua che arrivano fino a quindici metri d’altezza DOMENICA 13/4/08 QUARTIERE GOTICOCattedrale di Santa Eulalia la cattedrale La cattedrale costruita tra il XIII e il XV secolo (eccetto la facciata: XIX secolo) è in stile gotico ed è dedicata alla Santa Creu e a Santa Eulàlia, la patrona di Barcellona, la quale subì il martirio in epoca Romana, la leggenda dice che fu esposta nuda fino a quando, a metà primavera, cadde la neve e coprì il corpo; le autorità di allora la misero in una botte chiodata e la rotolarono per una stradina che adesso si chiama Baixada de Santa Eulàlia.

Le Tradizioni: La Sardana A molti festival è molto probabile che vedrete cerchi di persone che ballano la sardana. Il ballo nazionale della Catalunya non assomiglia per niente agli altri balli nazionali spagnoli. Si pensa che abbia le sue origini nei graziosi balli della Grecia antica. Una teoria dice che furono i greci ad introdurrla durante il periodo quando la Grecia manteneva vari porti commerciali sulle coste nord della Catalunya qualche migliaia di anni fà. Altri insistono che il ballo non fù inventato che nel quindicesimo secolo, dopo che la Catalunya occupò la Sardegna, ed è per questo che si chiama così. In ogni caso, la sardana, com’è ballata oggi, emerse durante la Renaixença (il rinascimento Catalano del dicianovesimo secolo), e diventò un simbolo della loro identità nazionale.

La sardana si balla legando le mani e alzando la braccia, poi si formano i cerchi, i quali diventano sempre più grandi finchè altre persone si aggiungono al gruppo. Tradizionalmente, una coppia può unirsi al grippo a qualsiasi momento, ma è vietato intromettersi fra un uomo e la sua compagna per le destra. Quando il cerchio diventa troppo grande, il gruppo si divide e forma altre cerchi. Persone di tutte le età e tutte le classi sociali si pigliano per le mani e ballano come per confermare che, qualsiasi siano le loro differenze, prima di tutt’altro, sono Catalani. Essendo un ballo molto disciplinato, la sardana richiede movimenti esatti e una precisione esperta. Ogni cerchio è condotto da un capo. Per questa ragione, almeno che uno crede di avere la predisposizione naturale, non è consigliato che uno straniero provi a ballare – un passo sbagliato può causare a tutto il cerchio di perdere il suo posto Santa Maria del Mar È una chiesa gotica del quattordicesimo secolo che sta lungo il mare, ed è stata costruita dagli abitanti del quartiere La Ribera con i soldi che avevano guadagnato con il commercio all’estero. Era la loro chiesa privata. Le finestre colorate della basilica,che datano sia del quindicesimo secolo che dal diciottesimo,sono molto conosciuti.

Pomeriggio due ore sulla spiaggia Barceloneta con un cielo di un azzurro splendido un sole smagliante ma con vento freddo!



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