Barcellona: consigli di viaggio

A settembre sono finalmente riuscita a convincere il mio fidanzato a fare una breve vacanza a Barcellona! Partenza il 3 novembre e ritorno il 6 novembre 2007. VOLO: Abbiamo acquistato già a metà settembre i biglietti aerei sul sito della Ryanair che in quel periodo aveva in corso una promozione con biglietti a partire da euro 0,01… sì sì...
Scritto da: meryterry
barcellona: consigli di viaggio
Partenza il: 03/11/2007
Ritorno il: 06/11/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
A settembre sono finalmente riuscita a convincere il mio fidanzato a fare una breve vacanza a Barcellona! Partenza il 3 novembre e ritorno il 6 novembre 2007.

VOLO: Abbiamo acquistato già a metà settembre i biglietti aerei sul sito della Ryanair che in quel periodo aveva in corso una promozione con biglietti a partire da euro 0,01… sì sì avete capito bene! Andata e ritorno Bergamo Orio al Serio-Barcellona Girona ci è costato Euro 32,00 a persona, compreso un bagaglio a testa da imbarcare. A metà settembre non c’era la possibilità di acquistare la priorità di imbarco (costa 3 euro a persona mi pare) che permette di accedere all’aereo per primi… E sinceramente, almeno per quanto riguarda la tratta Milano-Girona e almeno per il periodo in cui abbiamo viaggiato noi, non è stato un grosso sacrificio attendere qualche minuto in più x salire sull’aereo perché nei due aeroporti non c’era tanto affollamento. E comunque è solo qualche minuto in più di attesa.

HOTEL: ho fatto la ricerca dell’hotel su internet, anche consultando siti come www.Booking.Com, che io trovo ottimo, e dove per ogni albergo presente sul sito c’è il giudizio rilasciato dagli utenti registrati. Ciò mi ha permesso di fare una scelta consapevole per l’albergo, anche se alla fine ho prenotato contattando direttamente l’albergo tramite e-mail (Hotel Triunfo, http://www.atriumhotels.com/, e non passando attraverso siti intermediari. Ciò mi ha permesso di scegliere il tipo di camera e anche di risparmiare un po’ (circa 30 euro sono riuscita a risparmiare in questo modo). Noi abbiamo scelto una camera con vista sull’interno (euro 62 a notte solo pernottamento; l’albergo è piccolo e non c’è proprio la possibilità di fare colazione lì). Dovendo passarci la notte solamente e stando fuori tutto il giorno per noi non era indispensabile pagare 10 euro in più per avere la stanza con balcone e con vista su Passeig Picasso che non è niente di eccezionale.

SABATO 3 NOVEMBRE: arrivo in aeroporto a Bergamo verso le 7.00 del mattino. Check-in in 5 minuti. I posti sui voli Ryanair sono liberi, cioè ci si può sedere dove si vuole e non si ha la pre-assegnazione (come se si viaggia su un bus insomma!) Decollo puntuale alle ore 8.45 e alle ore 10.00 siamo atterrati all’aeroporto di Girona con 10 minuti circa di anticipo e alle 10.15 avevamo già i bagagli. Mentre attendevamo i bagagli abbiamo acquistato i biglietti andata-ritorno per il pullman Girona Aeroporto-Barcellona Estacio del Nord. Costo euro 21 a persona (si risparmiano 3 euro rispetto all’acquisto dei biglietti singoli di andata e di ritorno). I pullman si trovano di fronte all’uscita dall’aeroporto e sono facilmente riconoscibili oltre che parecchio confortevoli. Il viaggio in pullman dura circa un’ora e quindi alle 11.30 siamo arrivati alla Estacio del Nord, passando vicino la Torre Agbar che di notte è tutta illuminata e osservando da lontano la Sagrada Famiglia che noi avremmo visitato da lì a qualche ora. Alle 12.00 in punto siamo arrivati al nostro albergo, passando dall’Arc de Triomf. E’ situato al 1° piano in un palazzo di 3 o 4 piani, è un albergo di poche pretese (1 stella) e la zona è abbastanza tranquilla. Sul sito sono presenti i prezzi. Le camere sono comode. La nostra, seppur piccola, aveva TV LCD, cassaforte, riscaldamento-aria condizionata, asciugacapelli, doccia. Noi ci siamo trovati bene. La nostra camera era pulita, gli asciugamani venivano cambiati ogni mattina. L’unica pecca: le lenzuola non sono mai state cambiate e nemmeno pulite per 3 giorni. Il personale alla reception è disponibile e molto riservato. In albergo sono presenti anche i distributori a monetine di bevande calde e fredde. Ho letto su booking.Com i giudizi di alcuni turisti che sono stati nel mio stesso hotel e hanno sentito troppi rumori a causa di lavori nell’edificio vicino. Noi siamo stati disturbati poco e nulla dai rumori. Forse perché la nostra stanza dava sull’interno dell’edificio. Una cosa un po’ snervante è che a volte, al rientro in hotel, citofonando per farsi aprire il portone, alla reception non c’era mai nessuno ed eravamo costretti ad aspettare in strada qualche minuto di troppo nell’attesa che qualcuno tornasse alla reception… Il sabato sera era aperto un locale a qualche passo dall’ingresso dell’hotel e c’era qualche persona un po’ troppo ubriaca e non è stato bello aspettare in strada alle 23.30 e passa con simili persone che gironzolavano nei pressi.

L’hotel è a 15 minuti a piedi dal Barrio Gotico, Cattedrale, ecc, 10 minuti a piedi dalla Via Laietana, dalla fermata della linea 4 (linea gialla) Jaume I del metro, dal Museo Picasso e a 5 minuti dal Museo della Cioccolata. Consiglio di utilizzare sempre la fermata Jaume I perché si raggiunge attraversando Carrer de la Princesa che è piena di locali e localini e quindi affollata di gente a tutte le ore del giorno e della notte, anziché l’altra fermata abbastanza vicina Arc de Triomf che si trova a circa 15 minuti a piedi ma ha lo svantaggio che il Passeig de Lluis Companys che va dall’Arco fino all’ingresso del Parc de la Cuitadela non è molto frequentato di sera (di giorno è pieno di gente invece), a parte le serate in cui si tengono eventi sotto gli stand che vengono allestiti nel mezzo del passeig.

Alle 12.30 di sabato 3 novembre è iniziata la nostra visita a Barcellona, con i viali del Parc de la Ciutadela e proseguendo con la Sagrada Familia. Alla Sagrada Familia ci siamo arrivati in metro. Barcellona è ben servita dalle linee del metro. Consiglio di fare il carnet T10 che costa euro 6,90 e permette di fare 10 viaggi. Non è nominativo per cui si può usare anche in 2 o più persone. Il biglietto singolo costa euro 1,20. A parte una o due linee, tutta la rete metropolitana è un po’ vecchiotta. Sono stata a Madrid ad aprile e per me viene quasi spontaneo fare sempre il paragone fra le due città. Madrid a questo proposito è molto più moderna.

La Sagrada Familia la trovo molto bella nella parte costruita da Gaudì… ma credo pure che ciò che emerge dai lavori di completamento della chiesa non è altezza dell’opera di Gaudì… si vede lontano un miglio che non ci azzecca granchè con Gaudì… Per visitare l’interno abbiamo fatto un po’ di coda. Abbiamo preso il biglietto con ingresso combinato che prevede anche l’ingresso alla Casa-Museo di Gaudì al Parc Guell e che costa 9 euro. L’interno è stato un po’ deludente… pensavo che i lavori fossero più avanzati. Però ne è valsa comunque la pena. Mi sarei pentita di essere stata a Barcellona e non aver visto la Sagrada Familia da ogni angolo! Sul biglietto di ingresso c’è scritto che il pagamento dell’ingresso serve a finanziare i lavori di completamento della chiesa. Noi non siamo saliti sulle guglie (costa €2,00 salirci con gli ascensori). Non credo ne valga molto la pena vedere Barcellona dall’alto della Sagrada Familia. Si può vedere Barcellona dall’alto senza dover pagare! Come dal Tibidabo o semplicemente salendo al bar del grande magazzino El Corte Ingles in Plaza Catalunya che si trova all’ultimo piano dello stesso. Ma meglio la vista dal Tibidabo! Se dovete comprare souvenirs le bancarelle attorno alla Sagrada Familia hanno prezzi un po’ più bassi rispetto agli stessi oggetti in vendita in altre zone della città.

Dopo la visita alla Sagrada Familia ci siamo diretti verso Passeig de Gracia con un bus. I bus sono moderni e comodi e segnalano sempre la fermata prossima. Abbiamo percorso Passeig de Gracia in lungo e in largo a piedi. Avrei voluto visitare almeno Casa Milà ma le code alle due case più note di Gaudì erano interminabili e quindi abbiamo deciso di rinunciarci a malincuore. Almeno Casa Milà merita una visita e se dovessi tornare a Barcellona è una delle cose che non mancherò di sicuro di visitare.

Per cena siamo stati da Ba Ba Reeba ) su Passeig de Gracia a mangiare tapas, paella e crema catalana, ovviamente!!! È a due passi dalla fermata del metro Passeig de Gracia (linea gialla), sulla destra del Passeig de Gracia andando in direzione Avenida Diagonal. Siamo stati bene e il costo è di circa 15 euro a persona. Finita la cena siamo tornati in hotel a riposare le nostre stanche membra dopo una giornata di lunghe ed estenuanti passeggiate! La metro è aperta fino alle 24.00 durante la settimana e il venerdì e sabato fino alle 2.00 della mattina. Il venerdì e il sabato sera i locali sono super affollati. Io ho visto la coda fuori da un sacco di ristoranti su Passeig de Gracia e io che vivo a Milano non sono abituata a fare la fila fuori dai locali per mangiare… Quindi ovviamente li abbiamo evitati senza nemmeno pensarci due volte!!! DOMENICA 4 NOVEMBRE: siamo andati a far colazione da Cappuccino Crema & Caffè sulla via Laietana vicino la fermata del metro Jaume I. Hanno vari tipi di cappuccino. Abbiamo provato il cappuccino nero, cioè cioccolata con schiuma sopra… Buono. Le brioches e le torte sono pure buone. Cappuccino e brioche costano meno di 5 euro a persona. Barcellona è cara… come Milano!! I cappuccini non sono come quelli italiani ma non sono affatto male! La prima nostra meta era il Museo Picasso, ma considerato che erano le 11 del mattino e che la prima domenica del mese l’ingresso è gratuito, la fila per entrare era interminabile. Al che abbiamo deciso di prendere la metro fino a Diagonal e visitare tutta la Rambla de Catalunya. Abbiamo attraversato Plaza Catalunya, che è immensa, e abbiamo continuato a passeggiare per tutta la Rambla fino al termine, al monumento dedicato a Colombo. Sulla Rambla si incontrano personaggi strani e divertenti. Noi l’abbiamo percorsa di giorno e senza problemi. Di domenica è molto affollata e bisogna stare un po’ attenti agli effetti personali, come in ogni luogo affollato. E’ un luogo caratteristico che non si può fare a meno di percorrere! Abbiamo passeggiato anche sulla Rambla de Mar e rimasti un po’ a riposare al porto.

Poi, percorrendo tutto Moll de Espana, ci siamo diretti verso la Barceloneta. Ci siamo fermati in uno dei tanti localini presenti in questo angolo di Barcellona a mangiare qualcosa dato che era pomeriggio inoltrato e non avevamo ancora pranzato. Dopo la pausa per il pranzo abbiamo passeggiato su tutto il lungo mare fino al Porto Olimpico e al Villaggio Olimpico. Anche se era il 4 novembre, qualche intrepido ha osato fare il bagno… Le temperature in quei giorni erano sui 18/20 gradi di giorno. Io stavo bene con il giubottino trapuntato. Al sole si stava bene con un maglione, all’ombra o se si alzava il vento io indossavo il giubottino. Sarà che io sono piuttosto freddolosa, ma ho visto gente, in ogni angolo di Barcellona, andare in giro con le infradito e senza calze, oppure in pantaloncini corti, oppure con magliette a mezze maniche e in spiaggia anche senza maglietta. Per me faceva un po’ troppo freddino!!!! Io mi agghindo così il 15 agosto non il 4 di novembre!!! Per tornare verso il centro abbiamo preso un autobus sul lungomare e siamo scesi in via Laietana e poi ci siamo diretti verso la Cattedrale passando per Plaça Saint Jaume dove ci sono il Palau de la Generalitat e il Municipio. Abbiamo percrso Carrer del Bisbe e siamo giunti alla Cattedrale che abbiamo visitato. La Cattedrale è in stile gotico e per me è molto bella. L’ingresso è gratuito. Noi non siamo saliti nemmeno qui sulle guglie.

Verso le 18,00 siamo tornati al Museo Picasso per vedere se riuscivamo ad effettuare la visita e con nostro grande stupore non c’era la minima traccia di coda e così siamo riusciti a visitarlo abbastanza tranquillamente. Ma ero stanca morta per aver scorazzato tutto il giorno a piedi per la città e non sono riuscita ad apprezzarlo a pieno e mi spiace! Il museo raccoglie le primissime opere del pittore, opere meno famose rispetto a quelle presenti in altri musei come ad esempio il Reina Sofia a Madrid, ma vale comunque la pena farci una visita. Negli altri giorni l’ingresso costa euro 6,00.

Dopo il Museo, già che eravamo in zona, siamo passati in hotel a riposare un po’ e verso le 21,00 siamo andati a cena di nuovo da Ba Ba Reeba e di nuovo cena a base di tapas e paella. Ci siamo lasciati sfuggire la visita al Museo di Arte Nazionale al Montjuic. La prima domenica del mese l’ingresso è gratuito, ma mi sono accorta solo nel pomeriggio leggendo la guida di Barcellona (ho utilizzato la guida di Barcellona della Dumont Direct che ha pure una bella cartina in allegato con un sacco di informazioni utili e che costa € 10,00 e altri due opuscoli e cose varie stampate da internet) che la domenica il museo è aperto sono fino alle 13.30/14.00. Mi spiace tanto non essere riuscita a visitarlo anche perché il lunedì il museo è chiuso e a noi rimaneva solo il martedì mattina per la visita ma considerando che ce la siamo presi sempre comoda al mattino prima di inziare i nostri giri non ce la facevamo proprio a metterlo nei nostri progetti per il martedì mattina. Questo è un altro nodo al fazzoletto per la prossima visita a Barcellona. Negli altri giorni l’ingresso al Museo costa circa euro 8,00.

LUNEDÌ 5 NOVEMBRE: abbiamo fatto di nuovo colazione al solito Cappuccino Crema & Caffè. Dopo la colazione, la nostra prima meta era il Tibidabo. Siamo andati in metro fino ad Av. Tibidado e da lì abbiamo preso l’autobus 95 (se non erro) che si trova qualche metro più su rispetto al capolinea del Tramvia Blau (che abbiamo atteso invano per un po’ e non abbiamo capito se in settimana funziona o meno). L’autobus è comodissimo e porta fino alla funicolare del Tibidabo. Andata e ritorno in funicolare fino alla cima del Tibidabo, all’ingresso del parco, costa euro 3,50 se non ricordo male! Il parco del Tibidabo mi ha deluso, mi aspettavo un luogo più ricco di cose da vedere. Invece ci sono si e no una decina di giostre per i bambini. Per gli adulti una consolazione può essere la vista di Barcellona dall’alto. Solo che lunedì mattina c’era un po’ di foschia e quindi non era una delle viste più mozzafiato della città! Dopo aver passeggiato nei dintorni e visitato la chiesa che sta all’ingresso del parco e che si sera è tutta illuminata e si nota da quasi ogni angolo della città, siamo scesi con la funicolare. La prossima nostra meta del giorno era Parc Guell. Ci siamo diretti là con la metro fino a Lesseps anche se forse la fermata di Vallcarca è più vicina. All’uscita della metro ci sono varie indicazioni per arrivare al parco. Ci siamo fatti un bel km e mezzo a piedi e l’ultimo tratto è pure in salita. Ci siamo fermati più volte nei vari negozietti della zona per riprenderci un attimo e finalmente siamo arrivati al Parc Guell. Lo abbiamo girato in lungo e in largo. Abbiamo visitato la Casa-Museo di Gaudì che secondo me è stupenda. Ma tutto il parco è meraviglioso. Siamo rimasti nel parco fino a pomeriggio inoltrato. L’entrata al parco è gratuita e per la visita alla casa di Gaudì abbiamo usato il biglietto di ingresso alla Sagrada Familia.

Nel tardo pomeriggio ci siamo diretti a Plaza de Espana e siamo saliti fino all’ingresso del Museo di Arte Nazionale sul Montjuic (che però al lunedì è chiuso) in attesa dello spettacolo delle fontane ai piedi del Palazzo Nazionale. Dopo aver vanamente atteso per quasi un’ora, sono andata a chiedere informazioni ai custodi del Museo Nazionale che mi hanno svelato che in inverno lo spettacolo c’è solo il venerdì e il sabato sera dalle 19,00 alle 21,00. Mentre in estate c’è ogni giorno più o meno negli stessi orari. Ci consoliamo con la vista di Barcellona by night dal Montjuic che spazia fino al Tibidabo con la sua chiesa tutta illuminata.

Per la cena ci siamo diretti di nuovo in Paseo de Gracia e abbiamo scelto Txapela (Paseo de Gracia 8-10). Sarà che abbiamo mangiato tante tapas perché avevamo saltato il pranzo o sarà che è più costoso di quello delle sere prima ma abbiamo speso quasi 27,00 euro a testa. Dopo cena abbiamo visitato El Corte Inglés di Plaza Catalunya che in settimana rimane aperto fino alle 22.00 circa. A El Corte Inglés ci ero stata già a Madrid ad aprile, ma non me lo ricordavo anche perché era stata una visita veloce. Non vale granché la pena farci acquisti. I prezzi e gli oggetti sono gli stessi che si trovano alla Rinascente di Milano.

MARTEDÌ 6 NOVEMBRE: nostro ultimo giorno a Barcellona! Colazione sempre al solito locale di Via Laietana. Le nostre mete del giorno erano la chiesa di Santa Maria del Mar che merita una visita! Giriamo un po’ per El Born e mi rendo conto che ci sono un sacco di localini che valeva la pena frequentare per cena senza dover necessariamente andare fino a Passeig de Gracia e mi rammarico di non aver visitato quella zona dietro il nostro hotel prima… Poi abbiamo visitato Plaça del Pi, Plaça Reial, visto Palau de la Virreina, visto il Mercado de la Boqueria che è caratteristico e a me ha lasciato senza parole per i colori e l’ordine geometrico delle bancarelle e ne abbiamo approfittato per acquistare un po’ di frutta da mangiare nel pomeriggio in attesa di andare in aeroporto a Girona. Palau Guell aveva lavori in corso e quindi non siamo riusciti a vedere granché. Abbiamo pranzato da Bocatta perché ho voluto provare un fast food spagnolo! Lo trovo migliore rispetto a McDonald’s. Si mangia pane vero e croccante almeno!! Provatelo!! Poi abbiamo visitato l’Antic Hospital de la Santa Creu dove è morto Gaudì. Nostra ultima meta è stato il Parc de la Ciutadela per una visita un po’ più approfondita rispetto a quella del primo giorno. Dopo aver preso i bagagli dall’hotel alle 16.00 ci siamo incamminati a piedi verso la Estacio del Nord. C’era un po’ troppo folla e ressa ad attendere il pullman per Girona e poche indicazioni in proposito. Alla fine siamo riusciti a salire tutti su due pullman. Alle 17.30 eravamo all’aeroporto di Girona. Il nostro volo era alle 19.50. Abbiamo fatto il check in e ci siamo messi a girovagare un po’ per l’aeroporto che è piccolo. Stranamente i controlli all’aeroporto non sono stati stretti, tanto che una bottiglietta d’acqua dimenticata nello zaino è passata inosservata ai controlli… Alle 19.40 è iniziato l’imbarco e alle 19.50 in punto siamo decollati alla volta di Bergamo-Orio al Serio.

Noi abbiamo speso circa euro 300 a persona già comprensivi di tutto (volo andata e ritorno euro 32, 3 notti in hotel euro 62 a stanza quindi 31 a persona per notte, cene, bus e ricordini vari dove ci siamo un po’ sbizzarriti… siamo un po’ fanatici dello shopping!!).

Barcellona non mi ha conquistato come è successo ad esempio ad aprile per Madrid. Ma mi ha conquistato l’arte e il genio di Gaudì, che non conoscevo bene. Noi ci siamo comunque divertiti, siamo stati bene ed è andato tutto bene. Barcellona è piena di vita ad ogni ora del giorno e fino a tarda notte. Molto molto più che a Milano. Ho letto e sentito parlare di Barcellona come pericolosa in alcune zone. Sinceramente non credo sia più o meno pericolosa di come lo sono, oggigiorno, anche le città italiane. Anzi forse è anche un po’ più sicura perché comunque c’è gente in giro fino a tarda notte e ho viste donne sole andare in giro, senza problemi, in metro di sera tardi o a piedi per raggiungere i vari locali. Andateci senza pregiudizi e senza paure. Fate solo attenzione, come sempre dovunque! Togliendo le due mezze giornate dei voli, i nostri 4 giorni si sono ridotti a 3 giorni interi ma sono stati insufficienti per visitare tutto ciò che merita davvero di essere visto. Noi non siamo riusciti a visitare il Museo Nazionale di Arte e tutto il Montjuic, le case di Gaudì su Paseo de Gracia, il Palau della Musica, il Liceu, il Museo della Cioccolata, il Museo delle Pedralbes e poi varie altre cose più o meno importanti da vedere. Noi abbiamo camminato un sacco, stancandoci anche un sacco, nonostante abbiamo usato parecchio la metro. Per una visita più approfondita e tranquilla della città io credo che siano però necessari almeno 5 giorni interi. Barcellona è grandissima e ha tante cose da vedere!



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