Una simpatica settimana a spasso per l’Andalusia

Ciao amici! Eccoci qua pronte per la partenza… Tra le destinazioni della nostra compagnia Rayanair di fiducia questa volta abbiamo scelto Siviglia! Partenza ore 6.30 da Bergamo dall’aeroporto Orio al Serio (uscita A4 Seriate). Arriviamo a destinazione addirittura in anticipo ore 8.30 grazie a due piloti che ci ispiravano davvero fiducia...
Scritto da: chiarax83
una simpatica settimana a spasso per l'andalusia
Partenza il: 06/05/2007
Ritorno il: 13/05/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Ciao amici! Eccoci qua pronte per la partenza… Tra le destinazioni della nostra compagnia Rayanair di fiducia questa volta abbiamo scelto Siviglia! Partenza ore 6.30 da Bergamo dall’aeroporto Orio al Serio (uscita A4 Seriate).

Arriviamo a destinazione addirittura in anticipo ore 8.30 grazie a due piloti che ci ispiravano davvero fiducia e ritirati i bagagli ci dirigiamo subito presso il rent a car dell’aeroporto. Avevamo già prenotato l’auto su internet scegliendo la tariffa più conveniente sul sito e- noleggioauto (disponibile anche per informazioni ad un numero verde con Tommaso Gianni che ci ha impartito info utili in italiano!!!): il noleggio di una ford fiesta per cinque giorni ci è costato solamente 118€ pagandola in anticipo. Noi abbiam pagato con una carta prepagata dall’Italia ma al momento del noleggio è necessario avere una carta di credito “seria” che serve da garanzia.

Usciamo dall’aeroporto con la nostra superfiesta… direzione Granada! Non è indicata bene la strada all’uscita dell’aeroporto ma seguiamo le indicazioni per Cadice e poi prendiamo la A92 che porta dritta alla nostra meta! Accompagnate dalla voce di Shakira alla radio attraversiamo la campagna Andalusa cosparsa di uliveti e campi di grano. C’è un sole fantastico e il cielo è terso … Speriamo che questo bel tempo ci accompagni per tutta la nostra vacanza! Su idea di Elisa particolarmente assetata entriamo in uno dei tipici “autogrill” da Fernazo, locale non particolarmente pulito a giudicare dai bicchieri e frequentato da spagnoli dall’aspetto un po’ losco che bevono caffellatte gustandoci assieme dei panini al prosciutto … sarà un usanza del posto? Lo scopriremo… Noi ci limitiamo a comperare due bottigliette d’acqua e ci rimettiamo in viaggio.

Entriamo a GRANADA senza difficoltà grazie alle indicazioni forniteci via e-mail dal nostro ostello. Trovare parcheggio è stato un po’ più complicato ma alla fine optiamo per parking Ganivet a 13,80€ al giorno. Il nostro hostal prenotato via internet è situato in calle Nava 14 a pochi passi dal centro. Hostal Penelope. Le camere sono piccoline ma pulite ed accoglienti. Dopo aver sistemato le valige in camera subito alla scoperta della città!… Ma un languore ci assale … effettivamente sono le due e dobbiamo ancora pranzare! Optiamo per la taverna de Tiacheta sul puente de cabrera sulla carrera del Darro . Ordiniamo due tinto de Verano (vino rosso con arancia e una sorta di gazzosa o qualche bevanda non ben precisata) molto buoni e una tabla mista ( affettato misto) e una tortilla de patatas;la cameriera non era delle più simpatiche e in tutto abbiam pagato 18€ .. Insomma si può trovare di meglio.

Dopo pranzo decidiamo di intraprendere un percorso suggerito dalla nostra guida (la mitica lonely planet!) che si snoda tra le viuzze dell’Albayzin .Questo è il vecchio quartiere arabo di Granada, bellissimo da girare a piedi! Da non perdere il fantastico panorama sull’ Alhambra e sierra Nevada che si può godere dal mirador San Nicolas. Molto caratteristica è la piazzetta di San Miguel con bar all’aperto e artisti di strada che con talento ci intrattengono piacevolmente. Scendiamo per calle Cadereria, una viuzza ricca di negozi d’artigianato e teterie in classico stile Andaluso che ci proponiamo di sperimentare domani. Torniamo all’hostel passando per la cattedrale siestando un po’ nella piazzetta davanti . Alle 22 come da orari spagnoli ci avviamo alla ricerca di locali e tapas… Saremo fuori stagione o questa sera sono tutti a casa ?!? In effetti le persone in giro non sono molte e i locali aperti sono pochini. Alla fine capitiamo all’Antigua bodega Castaneda in calle Elvira dove oltre ai nostri ormai consueti tinto de verano prendiamo una patatas asada(ossia patata bollita e arrostita) all’iberica con peperoni olive e prosciutto(5, 95€) e una paella di mare ( 11,90€). Davvero ottima!!! Riusciamo a saziarci in due. Finita la cena dritte a nanna domani ci aspetta una levataccia! Ore 6.30 Sveglia!!! Visto che il nostro programma prevede di visitare l’Alhambra ci prepariamo per tempo per conquistarci un biglietto. Purtroppo non eravamo riuscite ad accaparrarcelo on-line (probabilmente bisogna prenotare qualche mese prima e noi ci avevamo pensato solo un paio di settimane fa) ma non ci sono problema basta recarsi presso gli sportelli dell’Alhambra con un po’ d’anticipo sull’apertura. Per fortuna non siamo ancora in alta stagione e quando arriviamo verso le 7.30 c’è poca fila (vale comunque la pena prepararsi presto perché dopo poco la fila si allunga notevolmente). Questo palazzo è una tappa d’obbligo perché con le sue torri, le sue decorazioni in stile arabo e con i suoi meravigliosi giardini sembra uscita da una fiaba. Terminata la visita, nel primo pomeriggio decidiamo di andare a mangiare . Questa volta optiamo per “Puerta de los tristes” in paseo de los tristes con menù del dia a 9,50€ (gazpacho, pollo e dolce). Buono, a parte il gazpacho che Chiara non apprezza, ed accompagnato dalla musica di artisti di strada. Sono ormai le 16, decidiamo di oziare un po’ e cerchiamo sulla cartina un parco. Il più vicino è il Jardines del Trionfo! Non aspettatevi ampi prati, solo molte aiuole e delle fontane molto carine. Un po’ ustionate ci avviamo verso la zona della cattedrale facendo una breve ispezione all’università di diritto spacciandoci per studenti universitarie per sfruttare i bagni! Prima di cena andiamo a bere qualcosa in un locale dove con le bevande riceviamo degli ottimi polipetti fritti ( tinto de verano+birra+polipetti= 3€… probabilmente solo perché stavamo simpatiche al cameriere!). Per la cena vera e propria ci spostiamo di pochi passi… sempre in calle Navas entriamo nel Nuevo Restaurante che propone diversi menù a vari prezzi ( da 11 a 25€) . Elisa opta insalata mista + calamari fritti (11€) e Chiara insalata mista +merluzzo in salsa verde (13,50€);vino e caffè o dolce sono inclusi nel prezzo. Dopo cena una passeggiata lungo paseo de los tristes per ammirare l’Alhambra illuminata.

Martedì ci concediamo qualche ora in più di sonno e ci alziamo vero le nove. Su consiglio di lonely planet ci dirigiamo verso il Sacromonte , il colle di fronte all’ Alhambra, dove visitiamo il piccolo ma interessantissimo museo cuevas del Sacromonte; un museo etnografico ed ecologico all’aperto che riproduce la vita dei gitani della montagna nelle loro grotte ( costo 4€ , fornendoci una guida tradotta in italiano che illustra ogni parte del museo). Decidiamo poi di salire verso la chiesa di San Miguel alto solo che sbagliamo strada e ci trovaimo a costeggiare le mura dal lato del sacromonte per uno stretto sentiero in mezzo ai prati dove in grotte fatiscenti scavate nella montagna vivono delle persone dall’aspetto trasandato. Fuori dalle grotte immondizie, mobili mezzi distrutti e vestiti stesi tra rottami ci sconcertano un po’. Raggiungiamo quindi velocemente la chiesa in cima al colle che però è chiusa… e sembrerebbe da molto tempo. La vista è ottima ma il posto non è certo dei più raccomandabili. Riscendiamo per il sentiero corretto che arriva nella parte più alta dell’Albayzin. Ancora un po’ stupite dalla vita delle cuevas (grotte) decidiamo di fermarci a mangiare. In calle agva albayzin c’è “el ledrillo” che espone dei menù del dia a vari prezzi; scegliamo il più economico a 7,50 €(consigliamo frittura di pescados … pesce fresco e molto abbondante!).’ambiente è carino decorato con le tipiche piastrelle andaluse e oggetti di rame appesi elle pareti.

Pomeriggio ci fermiamo un po’ sulle panchine delle piazzette sparse per l’Albayzin e poi riscendiamo per calle Cadereira dove facciamo tappa in una delle tante teterie… “Casbah” ambiente carino e con un ampia scelta di teh compresi quelli freddi (2 teh 5€). Giro di shopping prima di tornare in ostello e prepararci per l’ultima sera a Granada. Ingannate dal cartello fuori dal locale e dal posto invitante entriamo a “La Hacienda” (Rayes Catolicos 44). Volevamo ordinare un misto di tapas a 12€ ma la “simpatica” cameriera ci dice che non c’è (anche se sul menù era segnato) e ce ne propone uno uguale a 20€. Alla fine un totale di 29€ per le tapas (in questo caso un semplice misto di affettati) e 2 tinto de verano. Piuttosto caro!!! La mattina dopo riprendiamo la nostra fiesta e ci dirigiamo verso la costa attraverso l’autostrada della sierra nevada A44 in direzione Motril e proseguendo poi fino a Malaga dove imbocchiamo la A7 che ci porterà alla nostra meta: GIBILTERRA. Lungo il percorso la strada si divide in A7 e AP7 quest’ultima è a pagamento (anche se non abbiamo ben capito secondo quale criterio dato che non c’è un casello d’ingresso ma solo quelli di pagamento che stabiliscono un prezzo equivalente per tutti) mentre quella gratuita è molto più trafficata e meno scorrevole per le numerose rotatorie. Per Gibilterra l’uscita è “la Linea”. Parcheggiamo in un polveroso parcheggio vicino al confine a 4,50€ per 5 ore. Entriamo così nella colonia britannica dove per le strade dai nomi inglesi si incontra un miscuglio di culture spagnole, inglesi e nordafricane. Merita la visita alla rocca dove noi saliamo con la funicolare (13,50€), le altre alternative erano la scalata a piedi (della durata di circa un paio d’ore) o i numerosi pulmini turistici. Ad accoglierci sulla cima numerose scimmie (che vivono in libertà) e un panorama mozzafiato! Il cielo è limpido e riusciamo a vedere il Marocco! Attenti a non lasciare cose incustodite perché le simpatiche scimmiette sono un po’ ladruncole! Un panorama altrettanto bello ci aspetta lungo la strada che porta a Bolonia: un piccolo villaggio sul mare a circa 20 km nord ovest di Tarifa. Consiglio: lungo la strada fermatevi al Mirador delo streto su una collina vicino a Tariffa. Ci passerete davanti perché sulla strada! Il Marocco via apparirà vicinissimo! Arriviamo così a BOLONIA, il paesino è minuscolo e la spiaggia incantevole. Grazie alla bassa stagione troviamo facilmente una stanza presso la “hormiga voladora” . Una camera doppia molto ampia la paghiamo 45€ (60€ con la terrazza) ben spesi in questo complesso molto grazioso di casette bianche con patii e piccoli cortili a un passo dal mare. Per la cena abbiamo poca scelta: ci sono solamente due locali aperti. Noi optiamo per “Bellavista” dato che l’alternativa era cenare in un bar con i peggio ubriaconi del paese… Mangiamo sul terrazzo vista mare del buon pesce intrattenute da un chitarrista gitano (1 insalata + 1 frittura di pesce + merluzzo alla piastra + caffè acqua e pane a 27,65€) . Il paese non offre molto… almeno in questa stagione ma noi lo apprezziamo molto così… abitato solo da pochi pescatori. Il giorno dopo ci godiamo la fantastica spiaggia occupata da pochi turisti e il bagno nell’oceano (a dire il vero un po’ freddino!). Nel pomeriggio ci raggiungono una decina di mucche che riposano sulla spiaggia poco distanti da noi… La scena è alquanto strana ma molto caratteristica. Purtroppo questa breve sosta al mare giunge presto al termine e verso le 17.30 ci rimettiamo in viaggio verso la nostra ultima tappa: SIVIGLIA! Prendiamo l’AP4 da Cadice (5,50€) e in un paio d’ore siamo arrivate. Consegniamo l’auto in aeroporto dopo alcuni attimi di panico per l’ispezione della cattivissima “controllora” per fortuna senza conseguenze. (i graffi non li avevamo fatti noi!!… Ma comunque c’era la casco per fortuna). Prendiamo l’autobus che ci porta a via del Cid, poco distante da Puerta Jerez. Da qui raggiungiamo a piedi in 30 minuti il nostro hotel situato in centro già prenotato da internet qualche settimana prima. Hostel Nuevo Suizo. All’arrivo c’è un piccolo disguido con la prenotazione ma si risolve tutto con una camera matrimoniale con bagno allo stesso prezzo di una doppia senza. Le camere non sono molto spaziose ma pulite e l’ostello offre colazione, teh e caffè ad ogni ora grazie a una macchinetta nell’atrio aperta a tutti, collegamento internet, tre telefonate gratuite in Europa e una terrazza con sedie e amache. Depositiamo i bagagli e partiamo per un giro di tapas nella piazzette Alfa Alfa poco distante dal centro. Consigliamo le bodeghe che offrono ottime tapas a basso prezzo, molto affollate da turisti e sivigliani.

Il mattino seguente ci prepariamo per la visita dei principali monumenti della città. Iniziamo dall’Alcazar (che apre alle 9.30) dove potete entrare gratuitamente se esponete la tessera studente o la carta d’identità con professione: studente. La fortezza è composta da sale con decorazioni splendide paragonabili all’Alhambra e dei grandi giardini. Ci spostiamo solo di pochi passi ed entriamo nella cattedrale (7€, qui sono più fiscali e “professione:studente” sulla carta d’identità non basta a farci risparmiare 5€). L’edificio è molto imponente e saliamo sulla Giralda, la famosa torre campanaria da dove si gode di un panorama ottimo sulla città.

Ci fermiamo a pranzo in un ristorantino turistico che offre menù del dia a 13€ Ma di qualità ahimè un po’ scadente. Forse il cartello con la pubblicità della Paella surgelata dietro il nostro tavolo doveva farci riflettere…

Pomeriggio ci concediamo una siesta agli immensi e curati giardini Maria Luisa dopo aver fatto tappa alla famosa Plaza de Espania. Ci colpisce molto la bella fontana, tra l’altro ottima per rinfrescarsi i piedi. Purtroppo però il canale che circonda la piazza era asciutto. Peccato! Molto originali gli azulejo ( tipiche piastrelle sivigliane) con la raffigurazione della mappa e di un importante evento storico per ognuna della province spagnole. Ormai seguiamo i ritmi spagnoli e la siesta al parco si prolunga di un bel po’. Mentre stiamo per alzarci assistiamo al furto di una borsa che purtroppo non riusciamo a sventare. Come poliziotte non siamo un granchè! Ci incamminiamo verso il quartiere di Triana attraversando il fiume Guadalquivir sul puente de Isabel II ( puente de triana) ex quartiere gitano centro della produzione di ceramiche e azulejos. Sono numerosi infatti qui i laboratori e i negozi che vendono questi prodotti e ne approfittiamo per acquistare qualche souvenir e poi ci dirigiamo all’hostel. Aprendo la porta della stanza della nostra stanza ci accorgiamo che qualcosa non va… Dei vestiti sconosciuti invadono il nostro letto. Subito infatti ci rincorre la tipa dell’ostello dicendoci che ci avevano cambiato camera… L’illusione di un bagno privato svanisce così! E ci mettiamo in coda davanti alle docce! La sera passeggiando per il barrio de santa Cruz entriamo da “dona lina tapas” in calle r.Caro 3, assaggiamo un misto di tapas e la nostra prima sangria spagnola del viaggio per altro molto buona poi un assaggio di dolci (composto per di più da budini che non ci soddisfano molto). Troviamo sulla lista lo sharry ed essendo un prodotto tipico andaluso non perdiamo l’occasione per assaggiarlo. Prendiamo un oloroso( rosso) e un fino (bianco) ma nessuno dei due ci convince molto ma ci ubriaca un po’. Il ristorante è comunque molto carino e il cibo buono. Costo totale 32,25€. La nostra seconda tappa della serata è la Carboneria ( calle Levies 18 ) un locale dall’aspetto un po’ rustico affollatissimo di sivigliani e turisti dove ogni sera si può ascoltare musica dal vivo, quasi sempre flamenco. Lo spettacolo è molto coinvolgente e soprattutto non appare per nulla la solita rappresentazione turistica. Soddisfatte della serata torniamo barcollanti in ostello.

Eccoci arrivate all’ultimo giorno della nostra vacanza… La mattina girovaghiamo un po’ per le vie a nord del centro nel quartiere della Macarena dove diamo uno sguardo alla chiesa di San Luis e alla basilica della Macarena che contiene la statua della Virgen de la Esperanza Macarena venerata come patrona dei toreri. Ci imbattiamo anche in diversi matrimoni e ci stupiamo per il gran numero degli invitati e per i loro vestiti sfarzosi. Chiara riesce perfino a commuoversi alla vista di uno sposo in lacrime! Ci dirigiamo verso il quartiere de el Arenal. Sosta per il pranzo in uno dei numerosi bar che propongono piatti combinati a poco prezzo, dalle teste di toro e dalle foto delle corride appese sopra il nostro tavolo ci rendiamo conto che la Plaza de Toros non deve essere lontana… La raggiungiamo così dopo aver mangiato. Fuori tanti venditori di biglietti di corride; la visita guidata all’interno dell’arena costa 5 € ma noi decidiamo saltarla e ci spingiamo sulle rive del Guadalquivir a prendere il sole. Qui siamo “allettate” da giovani aspiranti rapper sivigliani che hanno perfino il coraggio da fare un tuffo nelle acque non proprio pulite del fiume…Forse solo per fare colpo sulle loro amichette… pazzi! Per l’ultima sera ripassiamo alla Bodega in piazza Alfa Alfa e al Rincon un ottimo bar che offre tapas a basso prezzo ( in via Guardamino, dietro a piazza Alfa Alfa) 4 tapas + 2 tinti di verano a 10€. Non facciamo troppo tardi perché domani all’alba ci aspetta il volo per Bergamo… Ritorniamo in ostello tristi di essere già giunte alla fine del nostro viaggio ripensando ai fantastici momenti trascorsi in questa terra magica tra paesaggi mozzafiato, piccoli villaggi sperduti e città meravigliose … tutto caratteristiacamente andaluso!



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