Andalucia express

Non mi dilungherò molto in sensazioni, emozioni, impressioni e tutto ciò che può solo essere soggettivo, per cui non consigliabile. Inoltre, chi mi ha preceduto ha già abbondantemente illustrato il tutto. Pertanto mi limiterò a descrivere l’itinerario e le informazioni che secondo me possono essere utile a chi oltre a Lonley Plante o Rough...
Scritto da: Paolo_bs
andalucia express
Partenza il: 25/08/2007
Ritorno il: 07/09/2007
Non mi dilungherò molto in sensazioni, emozioni, impressioni e tutto ciò che può solo essere soggettivo, per cui non consigliabile.

Inoltre, chi mi ha preceduto ha già abbondantemente illustrato il tutto.

Pertanto mi limiterò a descrivere l’itinerario e le informazioni che secondo me possono essere utile a chi oltre a Lonley Plante o Rough Guide o Routard, legge i diari di Turistipercaso.

Sono partito da Orio con la Ryanair e sono arrivato a Granata il 25 agosto.

Un caldo fulminante nonostante una cappa di nuvole avvolgesse la città.

Da lì ho preso un autobus diretto in centro, dove avevo tramite Venere.Com prenotato un albergo a Los Jeronimos per 68€ la singola per due notti, colazione esclusa. L’hotel è di tutto rispetto e si trova a 5 minuti a piedi dalla cattedrale, per cui dal centro.

Una cosa che non ho ben capito, ma sospetto sia vera per chi usa gli alberghi, è che nelle città Andaluse conviene andare sul posto e cercare direttamente da dormire. Le soluzioni sono davvero tante e spesso gli hostal, che sono considerati di categoria inferiore agli hotel (per cui prezzi inferiori), sono altrettanto buoni e più economici.

Magari no durante la “semana santa” dove dicono le città sono affollatissime.

Granada è splendida: l’Alhambra da sola merita la visita della città. Io non ero riuscito a prenotare da qui per aver deciso troppo tardi il viaggio, comunque è bastato un piccolo sforzo, svegliandomi alle 06.00, e dopo venti minuti buoni di cammino dall’albergo ero in fila per i biglietti. La biglietteria apre alle 8.30 non prima e non ho avuto alcun problema a trovare posto.

Anzi, l’essere entrato tra i primi mi ha permesso di godermi lo spettacolo del palazzo e del resto dell’Alhambra con una discreta tranquillità, mentre verso le 11 ho visto gruppi infiniti di turisti affollare ogni sala.

Come ha detto qualcuno la cattedrale e la cappella non meritano (soggettivo): il mio pensiero è che in generale le chiese spagnole siano molto più affascinanti dall’esterno e di solito deludono all’interno. Fu così anche per Madrid e altre città del Nord. Non altrettanto per Siviglia, dove la visita alla cattedrale merita attenzione.

A Granada fatevi un giro per l’Albacyn il quartiere arabo dietro plaza Nueva. Magari non la sera tardi e da soli. Così dicono i più.

Dalla stazione treno per Ronda, un’ora e mezzo in un’ambientazione stupenda con un binario unico che si arrampica nei monti dell’entroterra.

Una giornata piena è più che sufficiente per girare tutto il paese.

Hotel San Francisco (???): 33€ a notte in singola.

Ottima per la vista e per la paella, la cena al ristorante in fondo alla città vecchia, quello che dà direttamente sulla valle del fiume.

Non perdetevi il giro della città che si snoda dal fondo della valle. Ronda – Algeciras e dalla stazione degli autobus (subito fuori dalla stazione dei treni) un bus per Tarifa. A Tarifa ho dormito in campeggio. Ce ne sono una decina lungo la strada che dal paese va verso Cadice. Io sono stato al Torre de la Peña I, che ha una spiaggia poco oltre e un bar-ristorante col miglior tramonto della costa.

Buon livello, silenzioso, servizi discreti. I campeggi sono collegati con un autobus frequente che in continuazione fa avanti e indietro da Tarifa (città) fino all’ultimo campeggio.

Chi ama il surf non può perdersi questa città.

Da Tarifa ho preso un autobus per Cadice, dove non esiste campeggio, per cui ho deciso di proseguire con un battellino per El Puerto Santa Maria, il paesino dove Colombo conobbe l’armatore che gli fornì la caravella Santa Maria, appunto.

Il campeggio è un po’ fuori dal paese, ma autobus 1€ e taxi 3€ lo raggiungono facilmente.

A piedi sono 30 minuti di cammino, si può fare tranquillamente, fa bene, è salutare e dopo la cena da Romejio è assolutamente necessario.

Il sig. Romejio è un tizio che credo sia padrone di mezzo El Puerto (l’altra metà è del sig. Osborne, quello dello sherry, che si fa pubblicità con giganteschi tori stilizzati sui monti appena fuori dalle città spagnole) e ha questo ristorante diviso in due, da una parte pesce bollito, dall’altra fritto. Tavolini ovunque in piazza e nel parco antistante dove mangiare, oppure come fanno in molti fino a notte, si prende il numerino come al supermercato e si ordina un minimo di 250g. Per tipo di pesce.

Meno di 10€ per 250 g. Di calamari fritti + 250g di boquerones sono stati ben spesi, anche se era davvero troppo e la passeggiata al campeggio è stata un toccasana.

Il paese ha una bella cattedrale (non l’interno, l’esterno come dicevo sopra) e un’arena de toros leggendaria, che si può visitare in certi orari ad ingresso gratuito. Quando l’ho visitata non c’era nessuno e non è male stare in mezzo all’arena e vedere sul legno ai bordi le incornate violentissime dei tori (prima di riceve mail di protesta, la corrida mi fa decisamente schifo!) Da El Puerto si arriva a Cadice in un attimo: di Cadice ho visto poco, ma mi è piaciuto molto il museo Archeologico, con una ricca collezione fenicia.

Da El Puerto treno per Cordoba. Io ho cambiato a Siviglia perché mi sono svegliato tardi, ma si può prendere anche un diretto. Arrivato a Cordoba con l’autobus numero 3 (1€) si va in centro. Sono sceso, sono entrato in uno di quei magici hostal con patio fiorito e curato nel mezzo e per 20€ mi hanno dato una singola stupenda (http://www.Hotelmaestre.Com).

E’ stato amore a prima vista per Cordoba.

Era però domenica ed era tutto chiuso, anche il lunedì, per cui sono rimasto fino al mercoledì mattina.

Domenica patio degli aranci fuori dalla Mezquita più un giro tra gli infiniti e intricati vicoli del quartiere ebraico.

Lunedì Mezquita a non finire, patio, siesta e poi hammam + massaggio.

Ok, un po’ turistico, ma 29€ spesi benissimo!!! L’interno è ricostruito, ma è stupendo, sono ammessi pochi ospiti per volta (eravamo in 15) e se tutti stanno zitti, l’atmosfera, l’acqua, musica araba, colori e luce che entra dalle aperture sul tetto ti fa rinascere.

Il massaggio da gentile e carinissima donzella contribuisce a tutta questa situazione.

Alla fine tè, pasticcini e narghilé al piano superiore. 15€, un po’ troppi, ma va bene uguale?! Il giorno dopo la vista alla sinagoga e poi sono andato a Medina Azahara, con una gita da 6€ in autobus andata e ritorno. L’ingresso è omaggio per i cittadini UE (come ho notato in molti luoghi in Andalusia) e il sito archeologico merita una visita.

Mercoledì partenza per Siviglia, dove il primo giorno ho visitato la Cattedrale e la Torre della Giralada (ricordatevi che sono 35 le rampe da percorrere, per cui non fate come quei signori un po’ attempati che alla 12 chiedevano senza fiato e paonazzi quanto mancava alla fine ) Il giorno dopo i giardini dell’Alcazar (qui non ho davvero capito come faccia qualcuno a dire che se ci si perde l’Alhambra questi sono un buon surrogato!!! Mah?!?!? A mio avviso non c’è paragone) e l’archivio delle Indie dove si possono ammirare interessanti documenti e (per me) una strana manifestazione di stima e affetto per Cortes! Boh?! Credo però non sia semplice per noi giudicare il rapporto degli spagnoli con il loro periodo coloniale.

A Siviglia ho dormito alla Pensione San Patrizio: niente di che, anzi, ma era pulita ed economica.

La sera di mercoledì, dopo un lungo aperitivo a base di cerveza a 1,10€ sono andato alla Carboneria.

Cos’è? E’ un locale dove fanno il flamenco. Non si paga l’ingresso, a differenza degli spettacoli per turisti che organizzano nelle città. E’ pieno di gente, soprattutto del posto, che beve e si diverte finchè non comincia la musica, poi religioso silenzio, perché come recitano i cartelli “escuchar es un arte” e poi di nuovo un gran casino. Chiedete dove si trova all’ufficio informazioni. Non c’è un’insegna, ma un portone rosso.

Sono ripartito da Sivigila (7 settembre) per tornare in Italia, sempre con la Ryanair.

Non ho avuto differenze di prezzo arrivando partendo da due città differenti (Orio-Granada / Siviglia-Orio: 200€ con 4 giorni d’anticipo).

Per andare in aeroporto ho preso l’autobus (2€); anche per questo all’ufficio turistico hanno gli orari e la fermata esatta, perché da quando hanno reso molte zone del centro pedonali e hanno istituito il tram, le fermate degli autobus e i loro percorsi stanno cambiando.

Basta chiedere! E’ davvero una zona incantevole, dove la commistione religiosa araba-islamica-ebraica ha permesso una sinergia che ha reso notevole il patrimonio artistico.

Girare con i mezzi è stato semplicissimo, ma come sempre con la macchina è un’altra cosa.

Il costo della vita è il 15-20% inferiore all’Italia.

Provatela!



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