Gaudi e Barcellona

Alle volte, dicono che i viaggi decisi all’ultimo momento sono quelli che riescono meglio. Barcellona è stata una di quelle, scelta il 28/12/06, con partenza il 02/01/07 e ritorno il 06/01/07 se si considera poi i giorni festivi di mezzo…. (con un costo di 479,00 euro per il viaggio e la colazione oltre a 110,00 euro di extra). Daniela,...
Scritto da: nipablo
gaudi e barcellona
Partenza il: 02/01/2007
Ritorno il: 06/01/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Alle volte, dicono che i viaggi decisi all’ultimo momento sono quelli che riescono meglio. Barcellona è stata una di quelle, scelta il 28/12/06, con partenza il 02/01/07 e ritorno il 06/01/07 se si considera poi i giorni festivi di mezzo… (con un costo di 479,00 euro per il viaggio e la colazione oltre a 110,00 euro di extra). Daniela, dal canto suo è riuscita ancora una volta a stupirmi, riuscendo in poco tempo a preparare il viaggio. 02/01/07 Partiamo da Bologna con Air Europe in perfetto orario, in una giornata uggiosa e piovosa. Arriviamo invece a Barcellona, in una giornata assolata e secca (16°) dove ci accolgono e ci trasportano all’Hotel Expo (****), uno splendido albergo vicino a P.Za de Espana ed al centro storico. Sono le 13,00 quando usciamo dall’albergo per una prima ricognizione della città, gigante, immensa (come l’abbiamo vista dall’alto al nostro arrivo) ma come scopriremo poi, facile e bella da girare. Ci attrezziamo con biglietti da 2gg. (che permettono di girare su tutti i mezzi pubblici fino alle 10,00, se pensate di non utilizzarli molto è sufficiente anche il T10 che permette di fare 10 corse). Primo monumento il “Dona i Ocell” di Mirò (lascio a voi la traduzione- è rimasto solo … ma doveva essere insieme ad altri 100 su quella stessa piazza). Poco più lontana, la Plaza de Espana, porta di accesso all’ Expo o zona fieristica, ma anche e forse più importante, piazza di accesso al museo MNAC in cima alla collina di Montjuic. Cammina cammina, è stata la giornata dove abbiamo fatto più km. Dopo una visita alla collina di Montjuic ed al Poble Espanyol (che non abbiamo visitato), scendiamo giù verso il porto ed una passeggiata sul lungomare “Barcelloneta”, risalendo poi dal quartiere di “Elborn” (dove c’è la bellissima ed imponente chiesa di Santa Maria del Mar ma anche i migliori bistrot di tappas). E’ l’ora della cena e dalla nostra guida estraiamo l’Attic restaurant, direttamente sulla “Ramblas” (un moderno, raffinato e romantico restaurant che ha offerte per tutti i gusti e menu’ in italiano) dove per 43,00 euro mangiamo 2 primi un cannellone ed un fidelino con gamberi, due secondi, fettina di pollo con verdure ed un guanciale di mucca con purè di tartufo e due dolci. Per digerire ci aspetta una lunga passeggiata a piedi fino all’albergo. 03/01/07 La Sagrada Famiglia, un opera ancora incompiuta e che il mondo sta aspettando ormai da 100 anni, ma che fascino!!! Seppur irreale, ogni giorno pulsa di movimento, tra i turisti che la vogliono visitare nello stato in cui si trova e il via vai degli operai, che l’abbelliscono e la completano ogni giorno di più. Il biglietto, 9,00 euro + 2,00 euro, se si vuole salire in cima con l’ascensore (dopo due ore di fila), comprende anche l’ingresso alla casa museo Gaudì. Un genio quel Gaudì, che già nel 1883 aveva preso in mano i lavori con calcoli tecnici che ancora oggi rappresentano un esempio (all’interno si trova un museo dedicato alle varie fasi della costruzione del Tempio, oltre alla Cripta che raccoglie le sue spoglie). Un genio mi dico, ogni volta che ripenso a come abbia saputo ricreare le onde del mare, le pigne, le foglie, gli alberi ed averne fatto ingegneria pura. Beh vedere per credere!!! Da qui percorrendo Av. Gaudì, si può raggiungere Hospital de la Santa Creau. Un vero ospedale, ancora attivo, creato con l’idea che per guarire bisogna prima mettere a proprio agio i pazienti. Da lì con l’autobus (71), ci si può dirigere verso Parc Guell, un parco creato da Gaudì (contiene il Drago in ceramica, due padiglioni in pietra all’ingresso, la casa museo di Gaudì, panchine in ceramica a forma di serpente). Tornando in centro chiudiamo la serata visitando la Casa Batlò (ingresso 16,50 euro ma a chi piace Gaudì, è da non perdere). Niente è stato costruito in linea retta, e con soluzioni tecniche così avveneristiche. Poco più in là, facciamo un paio di foto alla facciata della Pedrera (altra costruzione di Gaudì), prima di rientrare in albergo. 04/01/07 Visita alla Cattedrale di Santa Creau e Santa Eulelia (la patrona della città), purtroppo la facciata è in rifacimento (con 2,20 euro si può salire con l’ascensore fino in cima). Stupendo il coro in legno, che occupa buona parte della navata. Nel chiostro vicino, 12 oche fanno la guardia all’edificio. Nel quartiere Barric Gotic, giriamo anche per il Palazzo reale, il Bisbe Irunita, Place de Saint Jaune. Un paio di metropolitane ed un pulman privato, ci portano poi verso il Tibidado (il punto più alto della città). Strana l’associazione tra il tempio ed il parco del divertimento che troviamo, ma spettacolare la vista che si pone ai nostri occhi. Scendiamo poi al porto per una passeggiata per la Barcelloneta e la sua spiaggia e poi non ancora stanchi, riprendiamo a girovagare per quelle viuzze, ripercorrendo la Rambla e visitando il Palazzo della Musica Catalana (bello sia dentro che fuori). 05/01/2007 Montserrat, è un monastero benedettino fuori Barcellona, fondato nel 1025, ma con origini romaniche risalenti al XII secolo ed arroccato su un complesso montagnoso all’altezza di 725 mt. Nella basilica ha dimora la “Moroneta” , una scultura romanica in legno, raffigurante la Vergine con bambino, diventata dal 1881 la patrona della Catalogna. Le agenzie organizzano numerose gite turistiche. Noi ci siamo organizzati, partendo dalla stazione di Barcellona e spendendo molto meno, con un biglietto ferroviario che comprende treno (R5) e funivia a solo 13,20 euro /cad. Per arrivarci bisogna mettere in conto un’ora di treno, più la funivia ogni 15 min., oltre al giro della basilica ovviamente (c’è anche un museo d’arte, ma noi non l’abbiamo visitato). Il pomeriggio, lo passiamo a Barcellona, che nel frattempo, si sta preparando per la festa dei “Los Reyes” (i Re magi). I regali in Spagna si scambiano per l’Epifania e non per il Natale, e così ci ritroviamo in mezzo alla festa. Un vero e proprio corso mascherato, con i Re Magi che fanno da protagonisti, distribuendo e lanciando caramelle per i bambini. In realtà la festa è per grandi e piccini e le ali di folla che assistono, sembrano veramente imponenti. Il corso mascherato si conclude in Piazza di Spagna, davanti al MNAC. Qui dal Mercoledì al Venerdì dalle 19,00 alle 21,00 si può assistere allo spettacolo delle Fontane danzanti. Suggestivo e bello il colpo d’occhio, da vedere. Per la cena ristorante “La Rita”, (c’è la fila per entrare 45 min.). Un carpaccio di salmone con arancio, un millefoglie di patate con salciccia e crema di tartufo, un filetto iberico, una maigrette di anatra con mango mela e salsa lamponi, un gelato menta e cioccolato un millefoglie con crema e cioccolato 38.00 euro. 06/01/07 L’aereo del ritorno ci aspetta nel pomeriggio, così dedichiamo, la mattinata ad un saluto alla città, passando per il museo Picasso (che non visitiamo) ed al Parc de la Ciutadella, il parco di Barcellona oggi anche sede del museo di zoologia. Un grosso polmone verde, con tanto di lago e imponente fontana. Ultima passeggiata per La Rambla, alle sue bancarelle ed ai suoi artisti di strada e poi via per iniziare il nostro ritorno a casa. Bellissimo il ricordo che ci portiamo dietro, fatto di sapori e profumi unici, come unica è la cultura che si respira, ed un clima che stupisce per la sua mitezza anche in questo periodo tanto da far venir voglia di tornare… Magari per qualche tapas in più. Ciao da Daniela e Paolo.


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