Sol y paella senza movida: VALENCIA

8/12/2006: che voglia di prendere l’aereo e volare verso la nostra cara Spagna! altra aria, altra mentalità, altro tutto. Sulla cartina siamo vicino ma per il resto……ahimè, l’ Italia deve imparare ancora molto. Click air..ma che è? Nuova low cost spagnola, promozione biglietti a 5 euri, NON SI PUO’ non comprarli e poi è da testare...
Scritto da: Fla
sol y paella senza movida: valencia
Partenza il: 08/12/2006
Ritorno il: 11/12/2006
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
8/12/2006: che voglia di prendere l’aereo e volare verso la nostra cara Spagna! altra aria, altra mentalità, altro tutto.

Sulla cartina siamo vicino ma per il resto…Ahimè, l’ Italia deve imparare ancora molto.

Click air..Ma che è? Nuova low cost spagnola, promozione biglietti a 5 euri, NON SI PUO’ non comprarli e poi è da testare la compagnia no? Detto fatto 44 euro a persona comprese tasse e per l’8 dicembre siamo a Valencia in perfetto orario.

Il nostro appartamento si trova proprio nel barrio del Carmen (centro storico), taxiiiii, 14 euro in quattro e siamo a casa ( l’appartamento potete trovarlo su http://www.Valenciashortstay.Com/corona/apartment.Htm). Bella casa, pulita e attrezzata di tutto, solo un pochino fredda ma ci sono i termosifoni elettrici.

Il quartiere è veramente caratteristico è pieno di localini, dai “café” ai ristoranti . Abbiamo notato che i café sono molto frequentati, sono degli ottimi punti di ritrovo per un thè o una cerveza e un po’ di chiacchiere.

Facciamo una tappa per una prima cerveza poi riprendiamo a camminare in direzione Plaza de la Reina, ma abbiamo una fame da lupi e ci spariamo subito un bel Kebab che però ci pregiudicherà lo spazio nella panza per una paella a cena! Difatti niente paella ma tanta birra! Gironzolando siamo arrivati a Plaza de la Virgen, molto bella e direi che insieme a Plaza de la Reina è la più frequentata, proprio qui c’era un tipico mercatino di Natale dove chiaramente ci siamo fermati a curiosare.

Siamo passati per Plaza Redonda, dove di giorno sono aperti tanti negozietti che vendono merletti e souvenirs. Siamo arrivati fino alla Plaça Ayntamiento passando davanti alla fontana colorata che ricorda quella magica di Barcellona.

Prima di tornare all’appartamento ci siamo fermati per una birretta in un piccolissimo bar chiamato “el Cafetin” vicino plaza de San Jaime da ricordare per il colore rosa intenso delle pareti sopra una delle quali era appesa una “merda” finta con vicino tante mosche sempre finte, idea simpatica!! La seconda giornata ci si presenta con un magnifico sole e un vento freddo frizzantino.

Scendiamo sul tardi (11.00 circa) con l’obiettivo di vedere il mercato Central e mangiare una paella al chiosco! I mercati spagnoli sono sempre vivaci e grandi, la parte dedicata al “pescado” è quella che mi piace di più, la frutta è sempre esposta ordinatamente per non parlare di tutti quei bei prosciutti di”jamon serrano e pata negra”…Va bè, scusate ma io e il cibo abbiamo una certa sintonia… Bene bene, ora dobbiamo cercare il chioschetto che fa la paella a 3 euro, alla destra dell’entrata al mercato (così ho letto su internet) ma quale entrata se ce ne sono più di una?!..L’impresa è stata facilissima e l’abbiamo subito trovato, certo alle 12.15 mangiare la paella…Ebbene si, l’abbiamo fatto, si tutti e quattro al bancone a degustare paella, tortillas e cervezas, che schifosoni!! Vicino al mercato è assolutamente da vedere la “Lonja de la seda” che è l’edificio simbolo del gotico e dell’età d’oro di Valencia che 1996 è entrato a fare parte dell’Unesco, la visita è gratuita da non mancare.

Continuiamo a camminare per poi prendere l’autobus per passare la giornata alla Città delle Arti e della Scienza che secondo noi ne vale solo per questa il viaggio a Valencia. Anche lo stile moderno anzi futuristico ha il suo fascino, facciamo il biglietto solo per l’oceanografico in quanto abbiamo a disposizione solo il pomeriggio e non riusciremo proprio a vedere il resto. Paghiamo un biglietto ridotto per studenti, l’unica sono io a non esserlo ma non ci hanno chiesto documenti per verificarlo, dunque…Entriamo e fino alla chiusura giriamo per i padiglioni di questo meraviglioso acquario, sicuramente mi è piaciuto più di quello di Barcellona.

Che si fa per cena? Decidiamo di andare alla spiaggia della Malvarrosa a mangiare un po’ di pesce. Ci aiutano a capire a quale fermata e scendere un gruppetto di gentilissime persone anziane che aspettavano l’autobus con noi che tra l’altro ci dicono anche che si mangia bene un po’ ovunque.

Arrivati in loco ci sono un ristorante dietro l’altro, ma c’è una desolazione, o stanno tutti dentro a mangiare o non c’è proprio un’anima in giro! Dopo aver fatto una selezione dei menu uno per uno dei locali ci infiliamo in un posto direi proprio bruttino, ormai ci siamo dentro che facciamo mangiamo qui o ci prendiamo l’aperitivo?..(e menomale che avevamo fatto un’accurata selezione…) Ok, birra e via al ristorante “La Pepica” per altro di questo ristorante se ne sente parlare molto in internet sui forum di Valencia, e abbiamo capito perché. Il pesce è ottimo, rimaniamo entusiasti.

Torniamo a casa con un taxi, siamo stanchissimi, ci facciamo lasciare a plaza de la Reina, quindi solita passeggiata per Calle de Caballeros e poi, noi a dormire mentre Fede e Bizio hanno il coraggio di farsi un’altra birra! Ultimo giorno: il tempo è ancora dalla nostra parte. Oggi siamo soli, loro sono partiti e quindi continuiamo a massacrarci i piedi in giro per la città. In breve abbiamo visto Plaza de Toros dove facevano il circo quindi dentro non siamo entrati, abbiamo fatto un giro fra i negozietti sotto le arcate.

Volevamo vedere il Mestalla ma abbiamo cambiato idea quasi vicino alla meta per andare al porto dell’America’s cup. Siamo andati alla zona rimessaggio del Mascalzone Latino ma non c’era assolutamente niente e quindi siamo andati al “paseo maritimo”, direi che la zona non è granché, abbastanza “morta”, ma insomma, per il ponte ci aspettavamo un po’ più di vita e invece…

Tornati in “città” ci fermiamo a vedere su un ponte vicino alle Torri Serranos le tantissime squadre di calcio che giocavano su quello che una volta era il letto del fiume Turia.

Abbiamo concluso la giornata con una cena alla “Ceveceria 100 montaditos” in plaza de la Reina. Fa parte di una catena di locali che si trovano dislocati un po’ per tutta la Spagna.

Ci si siede, si compila il menu scegliendo fra 100 tipi di montaditos, ovvero piccoli bocadillos (panini) farciti di ogni cosa, si va in cassa, si paga e si attende di essere chiamati al microfono per ritirare i montaditos, carino no?! Fine vacanza a Valencia.

Cosa non abbiamo fatto: – assaggiare l’horchata , bevanda tipica di Valencia da degustare seduti in una delle più antiche horchaterie in Plaza de la Virgen.

– Vedere uno spettacolo all’Hemisferic nella Ciutat de Artes y Ciences buone scuse per tornarci! La città è un gioiello, Valencia vi aspetta!! E come sempre BUON VIAGGIO a chi sta per partire e a chi con la testa non si ferma mai di viaggiare.



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