5 giorni a Madrid e dintorni

Sarà che “le stagioni non sono più quelle di una volta”, sarà che non può essere peggio di Milano, ho sfidato gli sconsigli di chi mi invitava a non andare a Madrid in gennaio “perché sulla meseta fa un freddo boia” e con la mia metà mi sono fatto 5 giorni nella capitale spagnola. Spero di dare qualche utile consiglio ai prossimi...
Scritto da: chebellavita
5 giorni a madrid e dintorni
Partenza il: 13/01/2007
Ritorno il: 17/01/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Sarà che “le stagioni non sono più quelle di una volta”, sarà che non può essere peggio di Milano, ho sfidato gli sconsigli di chi mi invitava a non andare a Madrid in gennaio “perché sulla meseta fa un freddo boia” e con la mia metà mi sono fatto 5 giorni nella capitale spagnola.

Spero di dare qualche utile consiglio ai prossimi viaggiatori, sperando che i nomi ed i siti non vengano oscurati; ad ogni modo potete contattarmi.

Volo: Easy Jet da Malpensa terminal 2 (quello vecchio), 55 euro A/R in due. E’ vero, ho prenotato a inizio novembre ma il prezzo è strepitoso. Partenza in leggero ritardo causa nebbia, ma non mi lamento, considerando che gran parte degli altri voli è stata annullata. Ritorno addirittura con 10 minuti di anticipo. Unico appunto: un po’ caotica la fase di check in e imbarco; conviene essere lì almeno un’ora prima e occhio agli avvisi perché non viene assegnata la porta d’imbarco ma solo l’area.

Albergo: visto che a Madrid pare impossibile trovare bed & breakfast, ho trovato una superofferta in internet: hotel Carlos V della Best Western a poco più di 50 euro a notte (senza colazione). E’ un tre stelle carino anche se un po’ impersonale, ma ha il suo grandissimo punto di forza nell’essere in pieno centro, a 50 metri dalla Puerta del Sol, collegato da 3 linee metro. Sconsigliato invece a chi è in auto perché in isola pedonale.

Spostamenti: mezzi pubblici che noi ce li sogniamo (12 linee metro). Dall’aeroporto diretti in centro in ½ ora. Informatevi sui biglietti e scegliete quello che fa per voi: ci sono abbonamenti turistici da 1, 2, 3, 5 e 7 giorni e carnet da 10 biglietti.

Siamo andati a Toledo in treno superveloce: 1/2 ora, 13 euro A/r (fate A/R subito, risparmiate qualche euro). Ce ne sono diversi al giorno ma hanno prenotazione obbligatoria e sono abbastanza pieni. Conviene prenotare prima, eventualmente anche direttamente sul sito della Renfe.

A Segovia invece abbiamo usato i pullman della compagnia La Sepuvedana (1 ora). Anche in questo caso si può acquistare prima sul sito, anche se ce n’è uno ogni ½ ora.

Cosa abbiamo visto: A Madrid. Museo Reina Sofia: arte moderna e contemporanea, imperdibile Guernica di Picasso. Il sabato dopo le 14.30 e domenica mattina si entra gratis. Museo del Prado: pittura rinascimentale e barocca; capolavori assoluti ma anche tanto manierismo (parere personale). Si entra gratis la domenica.

A Toledo: molto interessanti la cattedrale e il monastero di San Juan de los Reyes. Per tutti gli amanti dei conflitti tra civiltà, a Toledo trovate una Sinagoga in tipico stile arabo; ma erano altri tempi, prima che i re cattolicissimi cacciassero i mori e gli ebrei.

A Segovia: principali attrazioni l’acquedotto romano; imponente, e l’alcazar, residenza dei re di Castiglia prima che lanciassero nell’avventura dell’unificazione dei regni e della riconquista. Anche qui, le architetture più interessanti sono in stile Mudejar, fiorito dall’incontro con gli artisti arabi. Il terzo martedì di ogni mese i cittadini UE entrano gratis: batta di culo, eravamo lì senza saperlo proprio in un giorno fortunato, roba che manco Gastone.

Mangiare e bere: a Madrid ce n’è per tutti i gusti, e le mie segnalazioni non esauriscono certo la scelta. Mi sono comunque trovato bene all’ALMENDRO 13 ( all’omonima via e numero civico); cañas, vino ma soprattutto abbondanti tapas. Specialità della casa le patate fritte (non congelate) su cui appoggiare pietanze di uova o carne. Altro consiglio è il PRADA A TOPE (Calle Principe 11): specializzato in cibo e vini della zona del Bierzo (vicino Leòn). Ottimi piatti e tapas, buona selezione di vini (ma solo del Bierzo), e personale molto simpatico. Alla fine bicchierino di Orujo (grappa) in omaggio. Da non perdere il CASA LABRA (Calle Tetuan 12) molto alla mano e specializzata in sardine e baccalà fritti, ma dove troverete anche dei panini con controfiletto mica male. Provate anche il SANTA GUIA, birreria artigianale e tapas interessanti. Sui veri e propri ristoranti non mi sento di segnalare nulla, a meno che non vogliate andare nel ristornate più antico del mondo ancora in esercizio; EL BOTIN in Calle Cuchilleros, che è però sicuramente più caro di una cena a base di tapas. Per colazione, fate un salto alla pasticceria LA MALLORQUINA (angolo Puerta del Sol/Calle Mayor) e scegliete tra i tanti dolci appena sfornati.

Acquisti: immancabili gli acquisti di vino y jamòn. Per il primo consiglio l’enoteca BODEGA SANTA CECILIA (Calle Bravo Murillo, metro Canal o Cuatro Caminos); grande scelta di vini iberici, prezzi onesti e buoni consigli. Per il prosciutto, è stato più difficile farsi consigliare; tutti ti indirizzano al Corte Inglés o al Museo del Jamon, che però non mi danno l’idea del posto dove i “gatos” (cioè i madrileni) vanno. Quindi, previa consultazione con signora abbordata in strada, il prezioso acquisto è stato effettuato da FERPAL in Calle Arenal 7 (a pochi metri dalla Puerta del Sol). Ma ancora devo aprirlo, sospendo il giudizio sull’acquisto che però promette bene.

Infine una chicca: l’hammam di Madrid (Medina Mayrit in calle Atocha 14). Nuovo e pulito, costume obbligatorio ingresso misto. Prenotate per tempo perché l’accesso è per piccoli gruppi su turni di 2 ore. Da noi sono quasi inavvicinabili, qui invece i prezzi sono particolarmente interessanti, soprattutto le offerte nei giorni feriali con possibilità di mangiare presso l’annesso ristorante.

Insomma, gran bel posto, andateci.



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