Civiltà del tufo di e delle terme

Saturnia, Sovane, Pitigliano
Scritto da: franz1
civiltà del tufo di e delle terme
Partenza il: 07/05/2009
Ritorno il: 09/05/2009
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Il 7 maggio 2009 insieme a mia moglie Donatella decidiamo di trascorrere alcuni giorni a Saturnia. La mia conoscenza di Saturnia si deve ad un romanzo di Ammaniti “Ti prendo e ti porto via” dove vi e’ ambientato un intero capitolo in un atmosfera veramente suggestiva. Ammaniti e’ uno dei miei scrittori preferiti e comunque questo posto (le cascate del mulino di Saturnia) narrate nel libro mi avevano davvero “intrigato”. Partiamo in auto la mattina da Cogoleto e già nel primo pomeriggio siamo arrivati a destinazione. L’albergo (hotel Scilla, chiedendo la dependance abbiamo speso solo 45 euro a notte con un immensa colazione) lo ho prenotato in un borgo non distante da Saturnia, Sovana suggestivo borgo dall’atmosfera ferma nel tempo, rappresenta un raro gioiello di urbanistica medievale. Sovana fu un fiorente centro etrusco; fu poi importante città in epoca romana, tanto è vero che nei primi secoli del Cristianesimo divenne sede vescovile. Fu conquistata dai Longobardi , e divenne dominio degli Aldobrandeschi il cui Ducato arrivò a comprendere l’intera provincia di Grosseto. Passata poi alla Famiglia Orsini per successione ereditaria fu saccheggiata e devastata dai Senesi . Rimasta in una situazione di grande abbandono per secoli, ha avuto la fortuna di poter arrivare intatta fino ai giorni nostri nella sua veste medioevale. A lungo da storici e viaggiatori è stata identificata con la città di Geremia” la città che muore. Dalla Rocca Aldobrandesca, percorrendo un selciato in cotto, si arriva fino alla Cattedrale dei SS. Pietro e Paolo, e racchiusa così tra i simboli dei poteri che l’hanno governata, Sovana conserva ancora il suo antico incanto e splendore. Nella Piazza del Pretorio si può ammirare il Palazzo Pretorio, la Loggia del Capitano, il Palazzo dell’Archivio, nonché la Chiesa di Santa Maria Maggiore e il seicentesco Palazzo Bourbon del Monte, in parte addossato all’antica Chiesa di SanMamiliano e proseguendo per via del Duomo, sulla sinistra, si trova la presunta casa natale del personaggio più illustre di Sovana, Ildebrando divenuto poi Papa con il nome di Gregorio VII. Sovana attualmente e’ stata restaurata nel rispetto della sua identita’ passata e offre anche un ottima ricettivita’ alberghiera. La sera ci rechiamo a visitare Pitigliano , dove ceniamo, un’altra cittadina molto suggestiva tutta raccolta sopra un promontorio di tufo dove all’interno sono ricavati numerosi locali, cantine, ristoranti etc. Il caratteristico centro storico è noto come la piccola Gerusalemme, per la storica presenza di una comunità ebraica, da sempre ben integrata nel contesto sociale che qui aveva la propria sinagoga. Arrivando a Pitigliano si notano le caratteristiche case che sporgono da un grande sperone di tufo, assolutamente a strapiombo. La rupe di Pitigliano è circondata su tre lati da altrettanti burroni, pieni di grotte scavate nel tufo; nel fondovalle scorrono i corsi d’acqua. Il giorno seguente ci rechiamo alle cascate del mulino a Saturnia. Le splendide cascate del mulino hanno origine dall’acqua termale che fuoriesce dallo stabilimento sono una delle attrattive principali di Saturnia. L’acqua termale di Saturnia è di origine vulcanica (38 gradi e con un fortissimo odore di zolfo), la sorgente è situata proprio nella piscina principale dello stabilimento, e scorre lungo un fiumiciattolo naturale immerso in un canneto (gorrello), per alcune centinaia di metri, fino a dare origine alle famosissime cascate del mulino. Lo scorrere dell’acqua termale nei secoli ha dato origine a delle pozze calcaree, dove è possibile fare il bagno godendo di tutti i benefici e delle virtù curative dell’acqua.In antichità le cascate avevano dato origine ad un mulino, adesso in disuso ed in ristrutturazione. L’accesso e’ gratuito,consiglio i giorni feriali per evitare sovraffollamenti. La sera ritorniamo per il pernottamento a Sovana dove ceniamo in un caratteristico ristorante. Il giorno seguente ritorniamo a Saturnia dove pero’ a differenza del giorno precedente andiamo nello stabilimento termale a pagamento (25 euro a testa), uno splendido parco termale con piscine, cascate ed un area adibita a relax con lettini ,ombrelloni e prato inglese.


    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche