Weekend in Slovenia

In giro tra la capitale Lubiana, le grotte di Postumia, il castello di Predjama, la gola di Vintgar e il lago di Bled
Scritto da: Pennywise1982
weekend in slovenia
Partenza il: 03/06/2016
Ritorno il: 05/06/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €

INTRODUZIONE

La scelta di un weekend in Slovenia è nata per caso. Avendo deciso di passare il weekend fuori all’ultimo momento, non abbiamo trovato alcun volo a prezzi accettabili e, alla ricerca di una meta facilmente raggiungibile in macchina, la scelta è ricaduta su Lubiana. Non avremmo potuto prendere una decisione migliore poiché la Slovenia, con i suoi castelli, le sue grotte ed i suoi laghi si è rivelata una terra semplicemente meravigliosa.

VENERDÌ 3 GIUGNO 2016

Siamo partiti in macchina da Milano alle otto del mattino ed abbiamo raggiunto Lubiana intorno alle 13. Lasciati macchina e bagagli nel comodissimo B&B Slamic, a cinque minuti a piedi dal Ponte Triplo, ci siamo diretti in centro. La prima impressione è stata di una città molto bella, elegante e fortunatamente non caotica, e soprattutto molto molto romantica. Poiché faceva molto caldo, abbiamo deciso di fare un giro in barca sulla Ljubljanica. Il tour è rilassante e piacevole ma, dirigendosi principalmente verso sud, non permette di ammirare la città dall’imbarcazione. Poco male, ne abbiamo approfittato per rilassarci e per ammirare il bel verde che circonda la capitale. Rimesso piede sulla terraferma, abbiamo cominciato a girare in lungo ed in largo fino al tardo pomeriggio. Dietro suggerimento della simpatica ragazza che ci ha accolti allo Slamic ci siamo diretti presso il Mercato Centrale dove, fortunatamente, abbiamo fatto in tempo a partecipare all’ultimo giorno dello Street Food festival. Scegliere tra così tante leccornie non è stato facile, così abbiamo optato per un piatto tipico sloveno, i Ćevapčići, piccoli hamburger speziati di forma cilindrica, e per dei buonissimi piatti della cucina vietnamita. Placata la fame, siamo saliti in cima alla collina per ammirare il castello da vicino e godere della vista di Lubiana dall’alto, ma non prima di aver fatto tappa al Ponte dei Draghi (Zmajski Most).

Avevamo programmato di visitare il castello l’indomani ma, avendo letto che è stato completamente ricostruito e che la visita non è particolarmente interessante, abbiamo optato per altre attrazioni. Scesi dal castello ci siamo diretti verso la parte nord del centro storico, a ridosso della ferrovia, in direzione Cultura Punk. Sebbene fossimo dei pesci fuor d’acqua devo dire che questo quartiere è particolare e bello nel suo genere. Le opere degli artisti sono strane e a volte inquietanti, ma molto ben realizzate. Sembrava di essere quasi all’interno di un parco giochi a tema. Dopo il tramonto Lubiana diventa ancora più bella con i suoi innumerevoli localini, la luce soffusa, la musica dal vivo e la vivacità delle sue stradine che non diventa mai folla. La definizione di città a misura d’uomo credo le calzi perfettamente. Intorno alle 22, un po’ stanchi data la levataccia, ma molto rilassati dall’atmosfera, siamo rientrati in albergo per un meritato riposo.

SABATO 4 GIUGNO 2016

Complice la bella giornata, abbiamo deciso di spostarci per andare ad ammirare qualche bel luogo naturalistico, così, dopo aver fatto colazione ci siamo spostati di una settantina di chilometri a nord della capitale per andare a vedere la gola di Vintgar. Un percorso lungo circa 1600 metri, reso fruibile da comode passerelle in legno, scavato nella roccia dal torrente Radovna, ci ha permesso di fruire del bellissimo paesaggio ed approfittarne per scattare qualche foto. Siamo quindi tornati indietro, circa due ore e mezza dopo il nostro arrivo, e siamo saliti in macchina intorno a mezzogiorno, giusto in tempo prima che la pioggia cominciasse a cadere. Ci siamo, quindi, spostati di circa quattro chilometri più a sud, destinazione lago di Bled. L’idea era quella di fare una passeggiata in riva al lago ma alla fine siamo stati attratti dal castello che dall’alto domina il lago e così, senza pensarci due volte, ci siamo diretti là. Lasciata la macchina in un ampio parcheggio, abbiamo percorso i 300 metri in salita che ci separavano dal castello. Fortuna ha voluto che in quei giorni si stesse svolgendo un festival medievale, quindi siamo stati catapultati immediatamente in una magica atmosfera di altri tempi.

Pagato il prezzo del biglietto, siamo entrati all’interno del castello che per la verità non offre molto se non una splendida vista panoramica del lago. Dopo aver scattato qualche foto, visitato lo spoglio interno del castello con il suo museo, francamente mal organizzato, ci siamo fermati per rifocillarci con un buon kaiserschmarren. Dopo questa pausa rigenerante abbiamo deciso di metterci in macchina per rientrare a Lubiana e godere di un’altra piacevole serata ma, poiché era abbastanza presto, circa le 17, prima di rientrare abbiamo fatto una deviazione: il lago di Bohinj. Questo è più grande del lago di Bled, meno caratteristico e frequentato principalmente dai turisti che praticano sport acquatici. Ci sarebbe piaciuto fermarci un po’ di più ma, purtroppo, non siamo riusciti a trovare un parcheggio che permettesse di lasciare l’auto per più di un’ora. Ci siamo quindi fermati qualche minuto per poi rientrare a Lubiana, dalla quale eravamo separati da circa 80 km. Lasciata la macchina in albergo e dopo un breve riposo, siamo andati alla ricerca di un ristorante, dove poter assaggiare la cucina tipica slovena. Abbiamo quindi scelto il Druga Violina che, seppur buono, non ci ha convinti al cento per cento. Dopo cena ci siamo nuovamente immersi nella romantica atmosfera della città girando in lungo ed in largo per il centro storico. Rientrati in seconda serata in albergo, dopo una doccia rigenerante, ci siamo addormentati quasi immediatamente.

DOMENICA 5 GIUGNO: 2016

Ultimo nostro giorno in Slovenia. Dopo aver fatto colazione ed aver lasciato la nostra confortevole camera, ci siamo messi in macchina con destinazione Grotte di Postumia, distanti poco più di 50 km e di passaggio nella strada per il rientro in Italia. Al nostro arrivo, il personale ci ha illustrato i diversi pacchetti che potevamo acquistare. In sostanza, non è possibile visitare solo le grotte, ma è necessario combinare i biglietti di ingresso in un pacchetto comprendente quattro attrazioni: le grotte stesse; l’exposition, un piccolo museo di storia naturale incentrato sulla geologia del luogo; il Vivarium, un acquario dove è possibile (in teoria) vedere il proteo, piccolo draghetto ed unico vertebrato a vivere nelle grotte (troglobio); ed infine il bellissimo castello di Predjama. Optiamo per il pacchetto completo così, mentre aspettiamo il nostro turno per la visita alle grotte, andiamo a visitare il Vivarium; abbastanza deludente visto che è davvero difficilissimo vedere gli animali per cui il luogo è stato creato! Intorno alle 10.30 è partita la nostra visita, guidata ed in italiano, per le grotte. La prima e l’ultima parte del percorso vengono effettuate con un simpatico trenino aperto e, a circa dieci gradi di temperatura ed in movimento, il freddo si fa sentire! Il paesaggio carsico è sempre stupefacente, anche se la mano dell’uomo lo ha rovinato parecchio. Le grotte risultano troppo illuminate, ma peggio ancora, affollate! Alla fine della visita, in un acquario molto grande, abbiamo inaspettatamente visto il proteo! È incredibile come un animale così piccolo riesca a destare tanta curiosità e ad emanare tanto fascino! Finita la visita abbiamo speso poco più di mezz’ora per visitare l’Exibition, dopodiché ci siamo spostati circa 9 km più a Nord Ovest per andare a vedere il castello di Predjama, Castel Lueghi in italiano. Si tratta di un bellissimo castello medievale costruito, anzi quasi fuso, in una grotta carsica. È tra i dieci più grandi al mondo costruiti con questa tipologia. Compresa nel biglietto l’audioguida, indispensabile a mio avviso per coglierne l’essenza e per conoscere la storia di Erasmo da Predjama, uno dei personaggi più importanti legati alla storia del castello. Inaspettatamente la visita si è rivelata la parte più bella ed interessante della giornata. Sarà perché non era la nostra prima passeggiata all’interno di grotte carsiche ma devo dire che il castello, sebbene meno famoso, ci ha sorpreso ed entusiasmato molto di più delle grotte di Postumia. Predjama è stata l’ultima tappa del nostro piccolo, ma molto interessante, tour, il quale ci ha fatto venir voglia di approfondire meglio la Slovenia. Non è quindi escluso che ci torneremo. Imboccata l’autostrada siamo arrivati a casa intorno alle 21.



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