Folgorati sulla via di Damasco

Quante volte ci è capitato di ricordare i luoghi studiati a scuola come il Mar Morto, popoli come i fenici, fiumi come il Tigri e l'Eufrate. Quante volte abbiamo sentito parlare di folgorazioni sulla via di Damasco, dei templari sino al più moderno e recente mito di Lawrence d'Arabia? E quante volte ci siamo chiesti dove e come fossero questi...
Scritto da: lil_clo
folgorati sulla via di damasco
Partenza il: 03/08/2006
Ritorno il: 25/08/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Quante volte ci è capitato di ricordare i luoghi studiati a scuola come il Mar Morto, popoli come i fenici, fiumi come il Tigri e l’Eufrate. Quante volte abbiamo sentito parlare di folgorazioni sulla via di Damasco, dei templari sino al più moderno e recente mito di Lawrence d’Arabia? E quante volte ci siamo chiesti dove e come fossero questi mitici luoghi.

Come crociati ci siamo imbarcati ad Ancona, abbiamo raggiunto la Grecia, di la in Turchia e subito in Siria.

Dopo aver attraversato la Turchia , a suo modo molto occidentale, entrare in Siria è uno shock! Non fatevi scoraggiare dalla frontiera…Sembra che non finiscano mai sia il tempo dell’attesa sia i soldi e le tasse-tangenti da pagare ma alla fine ci si riesce e si entra! I siriani rendono bene l’idea di popolo arabo con i suoi usi e costumi. Ospitali fino a mettere a disagio… Basta non farsi spaventare e saper accettare l’ospitalità sempre nelle regole del rispetto e della buona educazione, doti molto apprezzate.

La prima città a venirci incontro è Aleppo e la sua fortezza. Purtroppo non abbiamo molto da dire su Aleppo… Ci siamo trattenuti poco e siamo andati subito ad Hama. Su qualunque guida potrete leggere delle sue Norie (le enormi ruote sul fiume) ma sentire il loro mugolio mentre girano è tutta un’altra cosa, come un canto che accompagna questa gente da sempre.

Hama si contende con Damasco la fama di città abitata più vecchia del mondo.

Prima di arrivare a Damasco la strada di porta a Maalula, un villaggio cristiano dove si parla ancora l’aramaico. Al monastero di San Sergio l’abate, delle guide – improvvisate ma simpatiche – vi daranno informazioni in un buffo inglese e vi faranno ascoltare antiche preghiere nella loro antica lingua.

Se siete in astinenza da alcolici è il vostro momento: Maalula è cristiana quindi al bar troverete la birra! E si arriva a Damasco; la città non ha molto da offrire ma i pochi centri d’attenzione meritano il viaggio. Da visitare sicuramente c’è la stupenda moschea Omayyadi dove è custodita la testa di San Giovanni Battista.

Entrare in quel luogo così diverso dalle moschee che avevamo visto fino ad ora, ci ha dato l’idea di quanto sia diversa la concezione del luogo di culto non solo con la nostra religione ma anche all’interno dell’Islam stesso. Anche nei nostri viaggi in Turchia abbiamo sempre costatato che la moschea è un luogo per pregare. Qui fa un caldo bestiale e quindi le attività sociali si svolgono nell’unico posto vivibile: la moschea. I bambini giocano, le donne leggono, c’è chi prega, ci sono le gite degli anziani e uomini che parlano d’affari.

Damasco ha un bel campeggio: un’inaspettata oasi di verde. Se non si è pratici conviene stamparsi il foglietto con le indicazioni dal sito www.Claudiaemarco.It e darlo ad un tassista per farsi accompagnare. Per uscire da Damasco senza attraversare il centro, bisogna tornare indietro dal campeggio verso Hama, fare inversione alla prima rotonda e seguire per Damasco. Al muro con il murale del presidente prendere a sinistra. Et voilà! Da Damasco la nostra tappa è una sola: Petra, in Giordania Da Damasco si può prendere la deviazione per Palmyra, l’antica città romana nel deserto siriano. La direzione da seguire è per Dayr az Zawr (lo troverete scritto in 200 modi diversi). Fermatevi per una sosta al Baghdad café: posto fresco e pulito e gente splendida.

Su Palmyra non c’è nulla da dire…Le immagini parlano da sole. Solo un consiglio: qualunque guida vi manda a dormire allo Zenobia…Evitate! Le camere hanno costi spropositati rispetto agli altri alberghi e la qualità e uguale se non inferiore. Inoltre, essendo abituati a lavorare con i tour non hanno la gentilezza e la cura del turista come in altri posti.

Se vi sentite avventurosi, proseguite da Palmyra per Dayr az Zawr. A circa 70 km troverete un bivio che vi segnala a sinistra per al Raqqa…Seguitelo. É una pista semiasfaltata che vi farà tagliare il deserto. Troverete altri bivi senza indicazioni: prendete sempre a sinistra e vi troverete davanti agli occhi – quasi al confine con la zona dell’Eufrate – i resti della magnifica Sergiopoli, ricca città più volte caduta in disgrazia e ricostruita nonché residenza estiva degli Omayyadi e luogo del martirio di San Sergio. Con il nome di Al Rasafa viene citata anche nella Bibbia. É impressionante vedere una cinta muraria di mezzo km x mezzo km in mezzo al niente del deserto.

Bosra – antica città romana ai confini con la Giordania. L’anfiteatro è perfettamente conservato e l’antica città romana ancora abitata, tant’è che potete tranquillamente andare su e giù per la via centrale dei fori.

Si deve partire dall’Italia con il visto già fatto. Il carnet de passage (obbligatorio per i veicoli) lo si può fare in frontiera; non è molto economico ma costa sicuramente meno che farlo in Italia.

I camper si preparino a pagare la supertassa diesel…Coraggio, in fondo il diesel in Siria costa veramente poco! Le strade sono buone anche se quasi totalmente prive di segnaletica orizzontale (le corsie non sono un concetto molto sentito in Siria!). Non fermatevi mai a far passare i pedoni: sarete ingiuriati dagli automobilisti dietro di voi che non rallenteranno minimamente e anche dal pedone! Non esistendo il diritto o l’obbligo di precedenza, lo determinano peso e velocità del mezzo: chi va più veloce e si fa meno male, passa.

Il sorpasso può avvenire i qualsiasi direzione e occhio a chi viaggia contromano.

La benzina costa molto poco ma è impossibile far capire al benzinaio le parole senza piombo. Meglio vedere dove si servono le macchine più nuove o farvi scrivere un foglietto in arabo da qualcuno. E non vi fidate del colore della pompa perchè cambia da stazione a stazione e a volte anche all’interno Il viaggio intero comprende anche Turchia e Giordani ma abbiamo diviso il racconto nelle tre nazioni… Potete leggerlo anche su www.Claudiaemarco.It (ci sono anche altri viaggi)



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