Sicilia in inverno, una meraviglia

Alla scoperta dei luoghi incantevoli del sud est: Ragusa, Scicli, Modica, Noto e Siracusa
Scritto da: pattylane
sicilia in inverno, una meraviglia
Partenza il: 26/12/2016
Ritorno il: 01/01/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Tutto inizia il giorno dopo Natale, il 26 dicembre alle ore 15.35: partenza da Pisa per Comiso.

Atterriamo alle ore 17 circa, puntualissimi. Prendiamo l’auto a noleggio in aeroporto prenotata on line con la Sicily By Car. Ci danno una nuovissima Smart 5 porte, molto carina. Via alla volta di Ragusa dove ci attende l’Hotel Montreal. Il cielo limpidissimo inizia a farsi scuro, le luci del crepuscolo ci avvolgono velocemente.

Il viaggio è breve, in poco tempo arriviamo all’Hotel e prendiamo la stanza.

E’ presto, inizia il nostro giro verso il centro di Ragusa Superiore che appare subito bella, illuminata dalle luci natalizie. E’ un giorno di festa, c’è movimento, fa abbastanza freddo. Il centro è bello, il Duomo di San Giovanni Battista, tutto in stile barocco, ci attende.

II giorno

La giornata è splendida, ma l’aria è frizzante. Ci incamminiamo a piedi verso la parte vecchia della città: Ragusa Ibla, che ci appare subito, più in basso, con le sue case grigie di pietra e i palazzi barocchi. Percorriamo un tortuoso tragitto di scale. In breve tempo giungiamo in Piazza Duomo, dove appare in alto, al di sopra di una maestosa scalinata, il Duomo di San Giorgio: il fiore barocco della città. Proseguiamo inoltre verso i Giardini Iblei percorrendo i caratteristici vicoli, pieni di particolari angolini e di case che mostrano purtroppo i segni del tempo. Una città piena di fascino, dove si respira un passato ricco di storia.

E’ presto, dopo una breve sosta decidiamo di tornare in albergo, prendere la macchina e andare a Marina di Ragusa. La strada che conduce al mare è lunga. Ci guardiamo intorno, quello che vediamo è molto bello: un insieme di dolci colline verdeggianti coltivate e ben tenute, tanti muretti di pietra grigia murati a secco dividono le varie proprietà. E’ un paesaggio primaverile, non sembra di essere in inverno. Marina è una sorridente località di mare abbastanza deserta visto che siamo in inverno, ma proprio per questo noi l’apprezziamo in tutta la sua quiete. La spiaggia è scura, quasi marroncina, dura. Ci si cammina benissimo, la percorriamo per un lungo tratto. E’ quasi caldo adesso, perché c’è un bel sole, l’acqua del mare è limpida.

Adesso arriviamo fino a Punta Secca, località diventata nota grazie al Commissario Montalbano. Intanto è l’ora del tramonto e l’aria sta diventando sempre più fredda. Il paese è piccolo, una striscia di casette basse, qualche piccolo negozio e poche persone che si godono il tramonto sul mare. Si respira l’atmosfera tipica delle serene giornate invernali.

III giorno

Oggi abbiamo programmato di visitare due città barocche, diventate popolari grazie alla cioccolata e al Commissario Montalbano: Modica e Scicli.

Raggiungiamo Modica che è divisa in Modica Alta e Modica Bassa. Quasi tutte le chiese barocche, i negozi, i ristoranti, sono nella parte bassa, molto bella da vedere e godere pienamente. Ma l’anima della città è certamente nella parte alta, che si conquista faticosamente salendo innumerevoli scalini, nei suoi vicoli, nei suoi deliziosi angolini, nelle case a volte anche un po’ fatiscenti, ma che incantano la mente e il cuore. E il passato riemerge in ogni momento.

Adesso via, verso Scicli, più piccola, ma ugualmente molto particolare. Adesso capisco perché questi ambienti spesso sono stati utilizzati per girare scene cinematografiche.

IV giorno

Oggi partiamo per Noto e poi ci sposteremo a Siracusa dove ci attende un altro albergo.

Noto ha un centro storico molto bello. La strada principale, Corso Vittorio Emanuele; è un elegante viale fiancheggiato da diversi antichi palazzi splendidi e chiese barocche. Naturalmente visitiamo tutte le chiese e un piccolo teatro, situato davanti alla Chiesa di San Domenico. Un teatro che ci porta indietro nel tempo, tutto rosso, vivace e luminoso: una vera chicca!

Oggi fa molto freddo, una cosa abbastanza inusuale per questi luoghi. C’è anche parecchio vento e ci fa sentire ancora più bassa la temperatura.

Arriviamo a Siracusa, città abbastanza incasinata dal traffico. Usciamo subito dopo avere posato le valigie in albergo: “Sorella Luna”. Attraversiamo uno dei tre ponti che collegano la città nuova con l’isola di Ortigia e subito Siracusa ci appare con tutto il suo splendore, illuminata dagli addobbi natalizi. Passeggiare per le viuzze è veramente un piacere, qui tanti negozi, bar e ristoranti.

C’è un vento ghiaccio che porta via, dopo un po’ decidiamo di rientrare, sperando che l’indomani sia una giornata migliore.

V giorno

Stamani fa freddo, ma per fortuna non c’è vento. Si sta decisamente meglio. A piedi ancora, alla volta dell’isola di Ortigia. La piazza del Duomo ci incanta con tutta la sua maestosità, e i palazzi vicini ancora di più.

Esploriamo gli angolini nascosti del vecchio ghetto ebraico e visitiamo I bagni di purificazione ebraici, un’esperienza molto suggestiva perché si scende in profondità dove si ammirano tre profonde vasche in cui le persone s’immergevano. Un altro museo molto interessante è il Museo del Papiro: qua cresce il papiro spontaneamente sulle rive di un piccolo fiume.

Prendiamo l’autobus per raggiungere la terraferma, il Parco Archeologico di Neapolis. Arriviamo tardi, la biglietteria è già chiusa, in inverno chiude molto prima. Ci torneremo il giorno dopo.

Tornando indietro a piedi ci sorprende il Santuario della Madonna delle Lacrime, altissimo e imponente, una costruzione moderna e abbastanza brutta. Questa costruzione ospita la statua della Madonna che, a quanto si dice, nel 1953 versò lacrime per cinque giorni.

Uscendo dal santuario, attraversando la strada, arriviamo alla Basilica di San Giovanni e visitiamo le catacombe, tutto molto interessante.

Si avvicina la sera del 31 dicembre, l’atmosfera è festosa. Stasera in Piazza Duomo, dove è stato montato un palco, ci sarà la festa per dare il benvenuto al nuovo anno.

VI giorno

Stamani il cielo è limpido, splende il sole e l’aria è molto fredda. A piedi giungiamo al Parco archeologico di Neapolis, dove stavolta possiamo visitare l’Anfiteatro Romano, la Latomia del Paradiso con l’Orecchio di Dioniso, e il famoso Teatro Greco.

E adesso? Non ci rimane che andare a visitare il paesino di Marzamemi, un piccolo borgo di pescatori molto caratteristico e infine Capo Passero.

VII giorno

Oggi è il giorno del rientro a casa, l’aereo è alle 17,45. Abbiamo tempo per un’escursione a Palazzolo Acreide, un piccolo e affascinante gioiello di architettura barocca che è un po’ snobbato dai vari itinerari turistici, ma merita, anche per gli scavi archeologici e il teatro greco.

Oltre tutto la strada che percorriamo è molto bella, varia da paesaggi collinari verdeggianti a terreni pianeggianti coltivati e curati, agrumeti, oliveti e tanto spazio intorno a noi che, sempre di più, sentiamo il bisogno di immergerci nella natura.

Una vacanza molto bella, piena di sorprese interessanti e affascinanti. L’isola è splendida, anche e soprattutto nella riservatezza dell’inverno. Ogni volta che dobbiamo lasciarla è difficile e doloroso staccarsene.

L’unico problema che abbiamo avuto è stata una temperatura un po’ bassa rispetto alla media stagionale, un evento particolare che non si ripete tanto spesso. Gli abitanti dell’isola sono stati molto gentili e discreti, io li ringrazio per l’accoglienza che ci hanno riservato e… speriamo, a presto!

Patrizia e Nicola

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Ragusa Ibla

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Scalinata del Commendatore

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Punta Secca

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Noto Teatro

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Isola Di Ortigia



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