Sicilia bedda

Un tour in auto di tre settimane per scoprire le bellezze della Sicilia. Un misto di cultura, mare e buona cucina che hanno reso questa vacanza davvero speciale
Scritto da: silvia.B
sicilia bedda
Partenza il: 04/08/2014
Ritorno il: 23/08/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Con un budget limitato e la voglia di girare tutta l’isola, (due cose che contrastano tra di loro), decidiamo di non prenotare niente. Carichiamo in macchina la tenda con lo scopo di cercare qualche campeggio in modo da limitare i costi e partiamo molto presto per affrontare le lunghe ore di macchina che ci separano dalla Sicilia. Il viaggio scorre bene, carichi di aspettative verso questa nuova meta, felici del fatto di non aver niente di organizzato e quindi liberi di seguire il nostro cuore soltanto con la guida alla mano.

TAORMINA E ISOLA BELLA

Taormina è la prima tappa del nostro tour. E’ una località molto turistica e quindi anche un po’ costosa. Per raggiungere il centro, non è possibile farlo con la macchina, ma è necessario lasciarla al parcheggio prima di salire, da lì poi, vi è un autobus che gratuitamente (o meglio, incluso nel prezzo del parcheggio) porta fino al centro. Come prima cosa decidiamo di fare colazione con brioches e granita per iniziare alla grande questa vacanza siciliana, raggiungiamo quindi Piazza IX aprile. Si tratta di una terrazza panoramica che offre una vista mozzafiato dell’Etna e della costa. Trovarsi davanti, da una parte l’Etna, dall’altra il mare è una bellissima presentazione di quest’isola. La via principale è Corso Umberto I, ricca di negozi, bar e ristoranti. Le viuzze laterali solitamente rappresentate da scalini, sono molto caratteristiche e ben curate. Da non perdere poi la visita del teatro greco, secondo me la principale attrattiva di Taormina. Molto suggestivo!. Per pranzo ci fermiamo a mangiare dei gustosi arancini siciliani e non contenti prendiamo anche due bei cannoli. Che bontà. Con la pancia piena pensiamo che è giunta l’ora di rilassarsi un po’ al mare e quindi raggiungiamo Isola bella. Anche se la spiaggia è sempre molto affollata, vale la pena fare un bagno dentro le sue acque blu. Per raggiungerla, da Taormina, abbiamo deciso di fare una lunga passeggiata a piedi, che ci ha permesso così di vedere la magnifica spiaggia dall’alto. Al ritorno invece, abbiamo optato per la funivia, dato che c’erano un sacco di scalini da percorrere in salita.

ETNA

Oggi dedichiamo un’intera giornata all’Etna. Arriviamo con la macchina fino a Zafferana Etnea, dove acquistiamo i biglietti andata e ritorno per la funivia. Quest’ultima ci porta fino ai crateri silvestri, da lì prendiamo poi una jeep e arriviamo a circa 3000 metri di altezza, il tutto per una spesa di 60 euro a testa. Il prezzo non è poco, ma lo spettacolo che si vede dall’alto è impossibile da descrivere. Posso solo dire che sembra di essere sulla luna. A mio parere in un viaggio in Sicilia, non può mancare assolutamente l’escursione sull’Etna. In quel periodo l’Etna stava eruttando, non abbiamo avuto modo di vederlo mentre eravamo lassù perché eruttava nel versante opposto a dove eravamo noi. La guida ci ha informato però che di sera era possibile vedere l’eruzione e la colata lavica da Taormina. Vedere l’Etna in eruzione (anche se da Taormina non è molto vicino) è stata davvero una grande emozione, siamo rimasti affascinati vedendo gli zampilli e la lava che scendeva lentamente. Uno spettacolo unico e indescrivibile che ci ha lasciato senza parole.

GOLA DELL’ALCANTARA E GIARDINI NAXOS

La gola dell’alcantara è una gola naturale formatasi dal contatto della lava incandescente con l’acqua, che ha dato origine a pareti rocciose di diverse forme. L’ingresso comprende la visita del parco botanico e poi la discesa al fiume dove è possibile fermarsi a prendere il sole e a sguazzare nelle sue acque gelide. Consiglio di visitare il parco nella mattina perchè si tratta di un bel camminamento quasi interamente sotto il sole. Rimaniamo fino al primo pomeriggio, e ci spostiamo poi a Giardini Naxos, località balneare, dove dopo una passeggiata sul lungomare decidiamo di fare un bagno nella spiaggia sottostante. A mio parere niente di eccezionale, ma comunque un luogo rilassante dopo la faticosa camminata della mattina.

ACIREALE, ACI TREZZA, ACI CASTELLO

Tre paesini che sono una vera chicca. Ad Acireale abbiamo fatto colazione con una delle più buone granite e brioches di tutta la Sicilia. Il centro di Acireale è piccolo ma molto carino. Nella piazza vi è il Duomo e accanto la basilica di San Pietro e Paolo. Aci Trezza è famosa per i faraglioni che si innalzano dal mare, conosciuti per la leggenda di Polifemo, il suo lungomare è molto caratteristico e con una bella passeggiata si arriva ad Aci Castello. La principale attrazione di quest’ultima è proprio il castello che sorge in cima ad una roccia nera emersa da una fenditura sott’acqua.

CATANIA

Catania è una città molto caotica, specialmente se ci si allontana dal centro. Da non perdere assolutamente, il mercato del pesce. Si trova in via pardo, dietro piazza del duomo. Le grida dei pescivendoli, gli odori, la calca della gente che si affretta a fare acquisti e tutti i tipi di pesce sul banco è qualcosa di unico. Poco più avanti ci troviamo in piazza del duomo al cui centro vi è la fontana dell’elefante, simbolo di Catania. Da piazza del Duomo inizia la principale via dello shopping, via etnea circondata da bar e negozi. Proseguendo per questa via si trova poi l’anfiteatro romano tenuto purtroppo ad uno stato di degrado. L’ingresso è libero ma il luogo è un ammucchiarsi di immondizia. Che peccato! Sempre più avanti si trovano i giardini di Villa Bellini, uno spazio verde dove rilassarsi per sfuggire al caos della città.

SIRACUSA, ORTIGIA

Dopo una bella colazione con granita e brioches, (ormai non possiamo più farne a meno) ci dirigiamo verso il Parco archeologico della Neapolis. All’ingresso troviamo subito l’anfiteatro romano, dove si tenevano i combattimenti dei gladiatori e le corse dei cavalli. Purtroppo non resta molto dell’anfiteatro perché fu distrutto dagli spagnoli per costruire le mura di Ortigia. Più avanti troviamo l’Ara di Gerone II, ovvero un grosso altare sacrificale. Il monumento più importante del parco della Neapolis è sicuramente il teatro greco, di un colore bianco splendente, davvero bellissimo. Alle spalle di quest’ultimo vi è la Latomia del Paradiso, una cava dalla quale furono prese le pietre per costruire la città antica. Conosciutissimo è anche il famoso Orecchio di Dionisio, una grande grotta. La leggenda vuole che Dionisio dall’esterno, ascoltasse i discorsi dei prigionieri che stavano rinchiusi all’interno della grotta. Alla fine del percorso arriviamo alla tomba di Archimede che però sembra non essere la vera tomba dello scienziato, bensì una catacomba romana sorta qualche secolo dopo l’uccisione di Archimede. Il pomeriggio lo trascorriamo nella splendida Ortigia!. E’ un luogo bellissimo dove il bianco sovrasta su tutto. E’ bello perdersi tra le strette viuzze di questa isoletta, piene di negozietti e locali incorniciati dal mare. Nella piazza centrale, circondata da palazzi barocchi, vi è il Duomo. Inizialmente era un tempio greco, poi venne trasformato in chiesa. Sono infatti ancora visibili sia all’interno che all’esterno del Duomo le Colonne greche. Non molto distante sorge la chiesa di Santa Lucia alla Badia, dedicata alla patrona della città, Lucia. Simbolo che caratterizza Ortigia è invece la Fontana Aretusa popolata di piante di papiro.

Noto

Poco prima di arrivare al centro, troviamo fuori da un hotel, un cartello con scritto “vista panoramica, ingresso libero”. Un po’ titubanti entriamo, non sicuri di essere autorizzati a farlo. Dentro troviamo un ragazzo molto disponibile che ci accompagna alla terrazza panoramica e lì, i nostri occhi si illuminano davanti a Noto. La visuale è stupenda e così facciamo conoscenza con questa bellissima città. Noto ci strega completamente, ha una colorazione particolare che va dal color miele fino a diventare rosa. Rimaniamo un po’ a chiacchierare con il ragazzo, davvero molto gentile che ci racconta un po’ la storia di questo posto. Una volta usciti, ci dirigiamo al centro e arriviamo a Piazza Municipio dove in cima alla grande scalinata troviamo l’imponente Cattedrale di San Nicolò, dalla parte opposta della cattedrale il Palazzo Ducezio con la sua facciata a colonne e archi. Noto è piena di chiese e lungo Corso Vittorio Emanuele se ne trovano parecchie: La chiesa del Santissimo Salvatore, la Chiesa di San Carlo. Quella che mi ha colpito di più è sicuramente la Chiesa di Santa Chiara, pagando 2 euro è possibile salire in cima al tetto e qui si ammira in tutta la sua bellezza la cattedrale. All’interno inoltre vi è la storia delle monache di clausura, che assistevano alla messa da un corridoio che rimaneva nascosto e prendevano l’ostia da una grata per non essere a contatto con le persone. Una visita molto interessante.

MODICA

Altra città molto affascinante è Modica. Percorrendo Corso Umberto I troviamo una delle tante chiese che circondano Modica, la Cattedrale di San Pietro, una bella chiesa posta in cima ad una ripida scalinata. Lungo questo viale i tanti negozi di souvenir e di cioccolato ci invitano ad entrare. Abbiamo così il piacere di assaggiare il famoso cioccolato di Modica. Buonissimo, fatto senza il burro di cacao; vi sono un’infinità di gusti; all’arancia, allo zenzero, alla cannella, alla vaniglia, e ancora tantissimi altri . Facciamo un bel po’ di scorta e continuiamo il nostro giro della città. Nella parte alta di Modica troviamo la Chiesa di San Giorgio che si erge in cima ad una maestosa scalinata. Dal fondo della scalinata la chiesa è circondata da bouganville viola, rosa, e lilla, dai colori intensi il che la renda magnifica. Arrivati in cima alla chiesa abbiamo una bella vista di Modica. Nel punto più alto di Modica vi è poi la Chiesa di San Giovanni anch’essa con una ripida scalinata. Nei pressi della chiesa in fondo a via pizzo si trova una terrazza panoramica chiamata appunto pizzo belvedere dove abbiamo una veduta di Modica in tutta la sua interezza.

RAGUSA SUPERIORE E RAGUSA IBLA

Ragusa superiore è una città frenetica e l’attrattiva principale è data dal Duomo di San Giovanni, una cattedrale ottocentesca. Il fiore all’occhiello però è Ragus Ibla, il centro storico di Ragusa, caratterizzato da vicoletti e palazzi barocchi. Per arrivare alla città vecchia, dobbiamo fare una camminata di una ventina di minuti. Lungo il percorso troviamo la Chiesa di Santa Maria delle Scale, da qui abbiamo un meraviglioso panorama della città. Scendendo i gradini troviamo un’altra graziosa chiesa; la Chiesa del Purgatorio, una delle poche sopravvissute al terremoto avvenuto nel 1693. Meraviglioso è perdersi tra le stradine e trovarsi poi catapultati su bellissime piazze. La più bella piazza è sicuramente Piazza Duomo. Di fronte alla piazza, dietro un imponente cancello , in cima ad una scalinata, si trova la Cattedrale di San Giorgio. Purtroppo per soli 10 minuti siamo arrivati tardi e l’abbiamo trovato chiuso. Non ci rimane che ammirare la cattedrale soltanto dall’esterno. Percorrendo Corso XXV aprile troviamo un’altra chiesa ovvero la Chiesa di San Giuseppe. Continuando a scendere per la collina raggiungiamo poi il Giardino Ibleo, un luogo immerso nel verde piacevole per riposarsi un po’ dalle ripide scalinate che si trovano tutto intorno alla città.

AGRIGENTO

Dopo un bel po’ di kilometri eccoci ad Agrigento. La città di per sé non è niente di eccezionale. Vi è la Cattedrale, famosa per la leggenda della lettera del diavolo, custodita tutt’ora nella chiesa, e la Chiesa di Santa Maria dei Greci, che si trova più in basso rispetto alla cattedrale e fu costruita sul sito di un tempio. Chiesa molto particolare perché il pavimento è tutto in vetro ed è possibile vedere i resti di questo tempio al di sotto del pavimento.

VALLE DEI TEMPLI

Adesso capisco perché quando si dice Agrigento si pensa subito alla valle dei templi. Si tratta di uno dei siti archeologici più ricchi di fascino e non si può assolutamente non visitarlo. Vi sono due ingressi: Nella zona orientale troviamo il Tempio di Giunone, che nel medioevo fu quasi distrutto da un terremoto, anche se gran parte delle colonne è ancora intatta. il Tempio della Concordia, che è rimasto integro dall’epoca della sua costruzione e infine il Tempio di Ercole, il più antico. Nella zona occidentale invece vi è il Tempio di Giove, che sarebbe stato il più grande, ma che fu completamente distrutto da un terremoto. Il Tempio dei Dioscuri, anch’esso distrutto da un terremoto e parzialmente ricostruito nell’800 e il Giardino della Kolymbetra, quest’ultimo non abbiamo fatto in tempo a visitarlo perché la biglietteria stava chiudendo. (Per visitare il giardino bisogna fare un nuovo biglietto).

SCALA DEI TURCHI

E’ una parete rocciosa che si erge a picco sul mare. E’ molto particolare perché la roccia è di un colore bianco, quasi accecante che spicca in mezzo al mare blu, un bel contrasto di colori!. Per arrivare alla spiaggetta più in basso, bisogna camminare tra questi gradini naturali. Il percorso in alcuni punti non è molto semplice perché si deve scendere da questi gradini ripidi e al ritorno poi arrampicarsi, ma si può fare. Con il tramonto poi la scogliera bianca cambia colore e diventa dorata. Da vedere assolutamente.

PALERMO

La zona principale di Palermo si trova ai quattro canti, ovvero all’incrocio tra Corso Vittorio Emanuele e via Maqueda. Qui si trova una bella piazza. Piazza pretoria, dove al centro sovrasta la famosa fontana con ninfe e tritoni nudi che scandalizzò i siciliani e venne ribattezzata come “la fontana della vergogna”. Questa piazza è circondata da molte chiese. Le principali: La Martorana, chiesa molto bella, da togliere il fiato. Al suo interno ricca di mosaici e la cupola tutta decorata color oro. E la Chiesa di San Cataldo, riconoscibile dalle sue cupole rosse. All’interno non vi sono decorazioni perché la chiesa non fu mai terminata. Per accedere ad entrambe le chiese bisogna pagare un biglietto. Per pranzo, consigliato dalla guida, ci fermiamo a mangiare all’antica focacceria di San francesco. Qui abbiamo assaggiato tutte specialità palermitane: il “pani ca meusa” ovvero il panino con la milza, (che non mi ha entusiasmato, a differenza di alcuni amici che erano con noi) le “crocchè”, crocchette di patate e “le panelle” , le frittelle di ceci tipiche di Palermo (quest’ultime invece molto buone). Continuiamo la nostra visita alla Cattedrale di Palermo, da fuori molto spettacolare, con merlature, arcate e cupole. All’interno invece sebbene di grande dimensione, niente di sbalorditivo. Per finire la nostra visita a Palermo, purtroppo soltanto di una giornata, non ci rimane che andare a vedere il Palazzo di Giustizia e il Teatro Massimo dove in quest’ultimo fu girata la scena finale del film il padrino.

CEFALù

Cefalù è una cittadina davvero incantevole, con le sue strade e piazze è possibile visitarla in una sola giornata. I principali punti di interesse sono: Piazza Duomo dove vi è Il Duomo di Cefalu’ di straordinaria bellezza, con la mole della rocca che si staglia sullo sfondo, e poi Corso Ruggero, caratterizzato da negozi di souvenir, bar e ristoranti. Secondo me Merita una visita anche la Rocca che però non abbiamo avuto modo di vedere perché era già chiuso l’ingresso.

TINDARI

Situato sul promontorio, vi è il maestoso Santuario della Madonna del Tindari, che con la sua cupola che scintilla al sole, è visibile da chilometri di distanza. All’interno è decorato di mosaici e sull’altare vi è un baldacchino d’oro che innalza la Madonna nera. Fuori dal santuario vi è un belvedere dove sono visibili i Laghetti di Marinello che colpiscono per il loro inconsueto e affascinante aspetto paesaggistico. I laghetti sono creati da sottili lingue di sabbia bianca continuamente modellate dal mare. E’ davvero bellissimo con il santuario alle spalle e lo spettacolo dei laghetti al di sotto. Dal santuario poi, un sentiero conduce al teatro greco e continua con un camminamento tra fichi d’india che incorniciano le Eolie in lontananza. Di sera il Santuario del Tindari viene illuminato e in lontananza sembra quasi di avere di fronte un presepe pieno di luci. Sono davvero rimasta meravigliata e affascinata da questo luogo bellissimo!.

MILAZZO E CAPO MILAZZO

Iniziamo la giornata con una ricca colazione; questa volta brioches e gelato. Oggi visiteremo Milazzo. Allontanandosi dalle raffinerie e dal porto che non è di certo il punto più bello, arriviamo al borgo antico, dopo una lunga e faticosa salita tra i gradini. Davanti a noi ecco il castello, purtroppo abbiamo visto solo le mura da fuori. Prima dell’orario indicato, hanno chiuso l’ingresso ai visitatori perchè dovevano preparare una rappresentazione in serata. Che sfortuna, non è la prima volta che ci capita!!. Riprendiamo allora la macchina e ci dirigiamo verso Capo Milazzo parcheggiando in prossimità del faro. Percorriamo a piedi la discesa fino al Santuario Rupestre di Sant’Antonio da Padova. Le rovine di questa chiesa sono adagiate su un pendio affacciato sul mare di Capo Milazzo. Qui sant’Antonio da Padova trovò rifugio dopo che la nave su cui viaggiava naufragò. Decidiamo poi di andare alla Piscina di venere, si trova sulla punta del promontorio di Capo Milazzo. Si tratta proprio una piscina di acqua naturale attorniata da rocce e scogli, che viene separata dal mare. Ci si arriva dopo una camminata di venti minuti.

DULCIS IN FUNDO… ISOLE EOLIE: LIPARI E VULCANO

Per terminare la vacanza in bellezza decidiamo di andare a due delle isole Eolie. Lipari è la più grande delle isole Eolie, nonostante questo, conserva comunque un’atmosfera tranquilla. Non vi è molto da visitare, ma forse è anche per questo che la rende incantevole, con il piccolo porto e le case che si affacciano sul lungomare. E’ piacevole passeggiare attraverso i suoi vicoli, da Marina lunga, arriviamo a Via Vittorio Emanuele che è la strada più animata, con negozi bar e ristoranti. Qui ci siamo fermati a mangiare dei panzerotti gustosissimi da “mancia e fui”, una rosticceria scoperta per caso ma che si è rivelata davvero ottima. Un’altra zona caratteristica è Marina Corta situata in fondo a via Garibaldi. Da vedere inoltre; la Cattedrale di San Bartolomeo, chiesa barocca del seicento. Appena si arriva all’isola di Vulcano veniamo catturati subito da odore di uova marce. Lì vicino infatti vi è un laghetto di fango sulfureo, dove le persone si ricoprano tutto il corpo. In effetti i fanghi caldi di Vulcano sono considerati una cura. Poco più distante vi è la Spiaggia della sabbia nera. Una bellissima spiaggia di acqua limpida da dove emergono dei faraglioni e la sabbia è veramente nera, molto particolare.

LE NOSTRE CONSIDERAZIONI FINALI

Che dire, la nostra vacanza, ormai giunta al termine ci ha lasciato senza parole per la bellezza dei suoi luoghi. Nonostante la Sicilia sia tutta meravigliosa, siamo rimasti colpiti principalmente da Noto, Modica, Ragusa e Siracusa per i suoi colori che cambiano tonalità con il passare delle ore e per l’architettura affascinante. Sicuramente torneremo in questa bella isola che ci ha catturato in tutto e per tutto, anche per i sapori e poi perché, nonostante abbiamo fatto un bel giro, non siamo riusciti a vederla tutta.

Allora alla prossima Sicilia bedda…

Guarda la gallery
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in cima al monte Etna

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scorcio di Taormina

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La bella Modica

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il bianco e il blu alla scala dei turchi



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