A noi piace il sud… Sicilia

Dieci giorni a zonzo tra Erice, Mazara del Vallo, San Vito lo Capo, Selinunte, Sciacca...
Scritto da: barbarapaolo
a noi piace il sud... sicilia
Partenza il: 19/07/2011
Ritorno il: 31/07/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €

I GIORNO

Partenza da Cuneo Levaldigi a Trapani con volo Ryanair. Arrivo nel tardo pomeriggio, giusto in tempo per orientarci e per organizzare la serata a Erice: per raggiungerla utilizziamo la panoramica funivia aperta fino all’una (chiusura 1 giorno la settimana per manutenzione quindi è bene informarsi). Giro in paese: partendo da Porta Trapani si incontra la Chiesa Matrice con la torre campanaria accanto, proseguendo su un saliscendi di stradine con negozietti e ristorantini fino al Giardino del Balio, da cui si gode uno splendido panorama. Alla sinistra si può notare il castello di Venere. Per la cena si opta uno dei ristoranti in paese con tipica cucina siciliana. E’ bene ricordarsi che Erice si erge a 700m dal livello dal mare e la sera tira un’aria fredda per cui è consigliabile portare con sé una felpa.

II GIORNO

Gita all’isola di Favignana: si arriva al Porto Principale dove si trovano molti negozi per il noleggio di scooter e bici. Noi scegliamo la bici (5 euro) sicuramente il mezzo migliore per girarla. A est si incontra Cala Rossa e dopo una successione di cave di tufo verso l’entroterra si raggiunge nuovamente la costa con la zona del Bue Marino e Cala Azzurra con il suo splendido mare dove non si può rinunciare ad un bel bagno. Proseguendo poi nella stessa direzione arriviamo a lido Burrone con una spiaggia sabbiosa e organizzata rispetto alle precedenti. Ormai giunto il tardo pomeriggio riprendiamo la direzione di Cala Principale per imbarcarci nuovamente a Trapani. Raccomandazione: portarsi dietro una buona scorta d’ acqua e viveri per la giornata. La serata la trascorriamo a Trapani: ci colpisce particolarmente per il suo elegante centro storico, per i suoi locali e la miriade di persone che si incontrano: una città molto viva!

III GIORNO

Dopo aver noleggiato un’auto, abbandoniamo Trapani e proseguendo per la litoranea verso sud attraversiamo Marsala senza però fare alcuna sosta fino ad arrivare alla suggestiva Laguna dello Stagnone: uno scenario caratterizzato dagli specchi squadrati delle saline, dai mulini a vento con i tetti rossi, dai cumuli di sale. Prendiamo un imbarcadero per raggiungere l’isola di Mozia, antica colonia fenicia: sinceramente la visita è un po’ cara (9 euro) rispetto a ciò che offre da vedere. Sull’isola si trova il museo in cui vengono esposte antiche ceramiche ma ciò che è di maggiore importanza è la statua del Giovane di Mozia. Il giro dell’isola a piedi è praticabile in un ora; peccato però che sia tutto poco curato. Nel pomeriggio raggiungiamo Mazzara del Vallo dove soggiorniamo per un paio di giorni; alloggiamo in un bed breakfast accanto al monastero delle Benedettine dove abbiamo piacere di conoscere Carmelo, colui che gestisce, che è stato anche un’ottima guida: infatti ci ha consigliato di noleggiare la spiaggia la bici (solo 0,50 euro all’ora) per girare e apprezzare il centro storico di Ma zara e di raggiungere poi la spiaggia dopo la chiesa di S.Vito. Per cena decidiamo di assaggiare l’ottimo cuscus alla trapanese in un bel ristorante centro città.

IV GIORNO

Partenza mattiniera per Selinunte, forse uno dei siti più importanti che testimonia l’insediamento degli antichi greci. Finita la visita intorno a mezzogiorno facciamo uno spuntino per poi rilassarci alla baia che si apre sotto la zona archeologica: una lunghissima distesa di sabbia caratterizza la Marina di Selinunte. Prima a rientrare a Mazzara facciamo ancora una tappa per godere l’ultimo sole prima del tramonto alla bella spiaggia di Lido Marino, poco distante da Porto Palo.

V GIORNO

Carichiamo nuovamente le valigie in auto e ci spingiamo ulteriormente verso sud alla volta di Sciacca, antica città termale con un grande porto. La città non ci colpisce particolarmente per cui facciamo solo un giro a piedi in centro per poi dirigerci verso Eraclea Minoa dove si trova un sito archeologico testimonianza di un’antica colonia greca; al di sotto di questa collina si estende la lunghissima baia di Capo Bianco con alle spalle una pineta ideale per ripararsi quando il caldo non dà tregua. In serata raggiungiamo poi Agrigento. Nonostante sia sabato sera in centro non c’è particolare movimento per cui decidiamo solamente di cenare e rientrare: l’ indomani ci aspetta una giornata impegnativa.

VI GIORNO

Eccoci alla Valle dei Templi: per visitarla ci occorre un’intera mattinata. Il giro si apre con il tempio Di Giunone, a seguire il tempio della Concordia sicuramente il più ben conservato , quello di Ercole e quello di Terne; si attraversa poi la strada per raggiungere il Tempio di Giove e quello dei Dioscuri e infine si imbocca via dei templi per dare un’occhiata alla chiesa di San Nicola e al quartiere ellenistico-romano. Giunti alla macchina ormai a mezzogiorno circa e decidiamo di rinfrescarci un po’ e ci spostiamo verso Realmonte e la sua famosa Scala dei Turchi: una vera e propria meraviglia della natura questo sperone calcareo bianchissimo che si affaccia sul mare che ha assunto la forma di una vera e propria scala con la progressiva erosione naturale. Forse perché è domenica ma la spiaggia di Realmonte è particolarmente animata, con gruppi che suonano della buona musica dal vivo: una buona occasione dunque per gustare in questi bar sulla spiaggia una birra fresca e un ottimo cremino al caffè. Decidiamo di spostarci sul fresco, quindi in serata, in direzione nord, alla volta di Palermo. Preferiamo optare per Mondello, una splendida località marittima fuori Palermo per evitare il traffico caotico della città ( tra l’ altro la spiaggia di giorno è veramente bella).

VII GIORNO

La mattina si concentra sulla visita a Palermo: decidiamo di raggiungerla comodamente con l’autobus (806) che si porta nella piazza del Teatro Politeama. Da qui parte il nostro itinerario a piedi passando per il Teatro Massimo, poi lungo via Masqueda arriviamo alla Fontana Pretoria e alla Chiesa della Martoriana (chiusa per restauri). Poi visitiamo la cattedrale, Palazzo dei normanni e ci concediamo anche un giro allo storico mercato di Ballarò. Al pomeriggio siamo giunti a Monreale con il suo bellissimo duomo: i suoi bellissimi mosaici all’interno vi lasceranno a bocca aperta. Per la cena ci spostiamo a Sferracavallo, un animato sobborgo sul mare di Palermo: stasera rigorosamente pesce e il ristorante non ci delude: prezzo più che onesto e porzioni abbondanti.

VIII GIORNO

Traslochiamo nuovamente e per la mattinata scegliamo la visita a Segesta, l’ultimo sito archeologico del nostro programma. Qui è rimasto un bellissimo e conservato tempio dorico e avvolto da una splendida cornice un antico teatro raggiungibile con una camminata piedi ( anche se in salita) di soli 15 minuti. Vale la pena farla a piedi anche per godere del panorama e scattare qualche foto. Al pomeriggio percorriamo la litoranea vero Castellamare del Golfo ( dove ci fermiamo una notte) prima però concedendoci un lungo bagno ad Alcamo Marina. Anche qui come la sera precedente non rinunciamo ad un menù di pesce: ci inoltriamo poco distante dal centro di Castellamare e ci fermiamo in una piccola trattoria che ci prepara un cuscus di pesce strabuono.

IX GIORNO

Per gli ultimi due giorni ci dirigiamo verso San Vito Lo Capo. Già di primo mattino ci presentiamo a Scopello all’ingresso della Riserva dello Zingaro ma, una brutta sorpresa… la riserva è chiusa perché soffia lo scirocco e c’è dunque pericolo di incendi (consiglio: meglio telefonare prima alla guardia forestale onde evitare un giro a vuoto). Guardando poi il bicchiere mezzo pieno meglio così visto che nel pomeriggio si scatena un bel temporale. Allora ci fermiamo a Scopello, facciamo un giro per il paese e alla antica Tonnara dove è tutto a pagamento, il parcheggio e l’ingresso alla spiaggia che è davvero piccola su una lastra di cemento con il rischio che se non si arriva presto si sta sacrificati su pochi metri quadrati.

X GIORNO

Finalmente la tanto attesa Riserva dello Zingaro. L’ingresso più a nord dista da San Vito circa 15 km, vi è un parcheggio gratuito e l’ingresso costa 3 euro. Il cammino in toto è di circa due ore e può e deve essere intervallato da bagni e soste in bellissime calette (la più suggestiva è cala Marinella). L’escursione impegna un’intera giornata.

XI GIORNO

Ormai siamo giunti alla fine, nel primo pomeriggio ci aspetta il volo di ritorno; ultimo bagno a San Vito e di corsa all’aeroporto rischiando di perdere il volo.



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