Notizie utili per 2 settimane autogestite

PROGRAMMA Ve 3/3/2006 sera partenza da Milano con la Qatar Airways, io e mia moglie Sa 4 pomeriggio arrivo all’isola di Praslin Do 5 giro a piedi Lu 6 giro dell’isola in bicicletta Ma 7 mattina gita in barca S. Pierre / Curiose, al pomeriggio visita al parco Vallee de Mai in bus Me 8 Anse Lazio in bus Gi 9 mattino trasferimento a La...
Scritto da: Lauro
notizie utili per 2 settimane autogestite
Partenza il: 03/03/2006
Ritorno il: 19/03/2006
Viaggiatori: in coppia
PROGRAMMA Ve 3/3/2006 sera partenza da Milano con la Qatar Airways, io e mia moglie Sa 4 pomeriggio arrivo all’isola di Praslin Do 5 giro a piedi Lu 6 giro dell’isola in bicicletta Ma 7 mattina gita in barca S. Pierre / Curiose, al pomeriggio visita al parco Vallee de Mai in bus Me 8 Anse Lazio in bus Gi 9 mattino trasferimento a La Digue, pomeriggio giro a piedi Ve 10 giro dell’isola in bici Sa 11 mattina giro a piedi, pomeriggio all’Anse Source D’Argent Do 12 mattina giro a piedi, pomeriggio gita in barca Cocos Island – Felicité Lu 13 bici e a piedi verso Anse Cocos Ma 14 mattina prestissimo trasferimento a Mahè, pomeriggio visita di Victoria in bus Me 15 giro dell’isola in macchina Gi 16 mattina gita in barca parco marino S. Anna, pomeriggio Victoria e spiaggia Beau Vallon Ve 17 spiaggia Beau Vallon Sa 18 mattina giro a piedi, pomeriggio partenza per Milano Do 19 mattina arrivo a Milano EPIDEMIA CAUSATA DALLE ZANZARE CHIKUNGUNYA Prima di programmare un eventuale viaggio bisogna accertarsi a che punto sia l’epidemia di Chikungunya che dal 2005 sta colpendo le isole di Reunion, Seychelles, Mauritius e Mayotte.

La Chikungunya è una malattia febbrile acuta virale, epidemica, trasmessa dalla puntura di particolari zanzare infette, provocando forti dolori alle articolazioni che possono durare anche un anno. Non ci sono vaccini o cure.

Il sistema migliore per avere notizie è scrivere ‘’chikungunya’’ in Google, collegandosi al sito dell’OMS http://www.Who.Int/csr/don/2006_03_01/en/index.Html e allo specifico sito in francese www.Chikungunya.Net.

L’epidemia è molto diffusa a Reunion (circa 150.000 casi) ma meno grave nelle altre isole (Seychelles e Mauritius circa 5.000 casi l’una).

In tutte e tre le isole visitate abbiamo trovato pochissimi insetti e nessuna zanzara… ma sui possibili rischi sanitari è sempre meglio essere informati prima di partire che dopo.

In ogni caso suggerisco di portarsi dietro abbondante Autan e gli anti-zanzare notturni (elettrici o il classico ‘’Vulcano’’ utilizzabile anche all’esterno).

VOLO E SPOSTAMENTI INTERNI Il volo più economico e con i migliori orari (per sfruttare il più possibile il tempo) è stato quello offerto dalla Qatar Airways (prenotato in Internet tramite Lastminute) con sosta a Doha: euro 835 a testa. Partenza il venerdì sera alle 22,30 e arrivo a Mahè sabato alle 14, partenza da Mahè sabato alle 19,30 e arrivo a Milano domenica mattina alle 7. Ottima compagnia aerea: trattamento molto buono, aerei moderni, buon cibo, dotazione di mascherina/calze/dentifricio/spazzolino/cuffia… insomma, tutto benissimo. L’aeroporto di Doha è piccolo e sovraffollato ma stanno lavorando per ampliarlo.

Arrivati a Mahè non è stato possibile prendere il volo per Praslin (che non avevamo prenotato, costo EURO 59 solo andata) perché tutti i voli di quel giorno erano pieni. Abbiamo così preso un taxi fino al porto di Victoria (20 minuti di tragitto, 10 euro) e preso il battello delle 16 chiamato ‘’Cat Cocos’’ (40 euro solo andata) che è molto veloce ed in un’ora circa di sbatacchiamenti arriva a Praslin. Dal porto altri 5 euro per arrivare al nostro albergo alla Cotè D’Or.

All’interno dell’isola, ed anche a Mahè, girano numerosi, ma non frequentissimi, bus locali al costo di 3 rupie a tratta.

Tra Praslin e La Digue c’è un traghetto ogni ora (viaggio di 30 minuti, euro 10 sola andata).

Tra La Digue e Mahè ci sono 3 possibilità: traghetto La Digue-Praslin + aereo (euro 69 totali) oppure più Cat Cocos (euro 50 totali), battello diretto La Digue-Mahè (si chiama ‘’La belle Seraphina’’ che parte alle 5 del mattino e arriva a Mahè dopo poco più di 3 ore (costo 75 rupie, circa 7,5 euro). Noi abbiamo preso il battello diretto alle 5 del mattino.

Il noleggio di una macchina costa 50 euro al giorno sia a Praslin che a Mahè, ed è facilissimo trovarle. A Mahè la macchina me l’hanno portata in albergo.

Un giorno di noleggio bicicletta costa 75 rupie a Praslin e 40 rupie a La Digue.

A La Digue non ci sono bus: si gira a piedi, in bici sui carri trainati da buoi o con i pulmini dei grandi alberghi.

I costi dei traghetti sono diversi per residenti e turisti.

CAMBIO Le Seychelles hanno una politica valutaria molto restrittiva e le banche danno ai locali solo 350 euro (o il controvalore in altra valuta estera) all’anno per le loro esigenze: anche per questo motivo c’è un vasto mercato nero dei cambi.

Per legge i servizi turistici devono essere pagati in valuta estera: quindi tutti gli alberghi, molti ristoranti, quasi tutte le gite, tutti i noleggi di auto, i trasferimenti in battello tra un’isola e l’altra, i voli interni, gli ingressi ai parchi devono essere pagati in euro o dollari.

La valuta locale serve per i ristoranti locali di livello medio/basso, i taxi, i bus, gli acquisti vari di qualsiasi tipo, il noleggio delle biciclette.

Bisogna stare attenti a non cambiare troppi soldi alla borsa nera perché si corre il rischio di non poterli spendere: 50 o 100 euro alla volta va benissimo.

All’aeroporto cambiano la valuta locale in euro solo dietro presentazione di una ricevuta di avvenuto cambio ufficiale.

Il cambio ufficiale è circa 1 euro = 6,20 rupie mentre con il cambio ‘’in nero’’ ho avuto da 10 a 11,50 rupie per 1 euro. Cambiare in nero è facilissimo e i ragazzi ‘’cambisti’’ si avvicinano gentilmente ai turisti per chiedere se vogliono cambiare (di solito offrendo il cambio a 10).

A Praslin i cambisti sono molto numerosi e capita di sentirsi offrire cambi varie volte al giorno, a La Digue ce l’hanno offerto raramente ed a Mahè circa una volta al giorno.

Il cambio normale che propongono tutti è di 1 a 10: per avere cambi migliori bisogna trattare. ALLOGGIO La base per trovare alloggio è il sito nel quale si trovano elencate tutte le strutture per l’alloggio delle Seychelles, con foto e prezzi indicativi e notizie varie.

Noi abbiamo cercato le soluzioni più economiche (guest house), frontemare e nelle zone turistiche ‘’di vita’’ con facili collegamenti. Abbiamo poi scritto alle varie guest house che ci potevano andar bene: tutte ci hanno tutte risposto celermente dandoci il prezzo esatto…E abbiamo prenotato.

Siamo stati molto contenti di tutti e tre gli alloggi: – Rosemary’s Guest House, Anse Volbert (Cotè D’Or), Praslin. Euro 65 la camera doppia con prima colazione. Frontemare con bel giardino, ventilatore a pale sopra il letto.

– Sunshine Guest House, La Passe, La Digue. Euro 64 la camera doppia con prima colazione, frontemare con bel giardino, ventilatore davanti al letto.

– Beau Vallon Bungalows, Beau Vallon, Mahè. Euro 60 la camera doppia con prima colazione. Tra l’albergo e il mare c’è una strada da attraversare, bel giardino, aria condizionata.

Colazioni sempre molto abbondanti, tutti molto gentili, camere pulite con bagno privato (doccia calda), silenzio e tranquillità.

Nessuna delle guest house aveva una cassaforte in camera dove lasciare i soldi: o si consegnavano ai gestori o si dovevano portare sempre dietro (ho optato per la seconda scelta).

CIBO Ci sono varie possibilità: – fare acquisti nei frequenti supermarket (chiamati ‘’boutique’’), abbastanza ben forniti – andare nei ‘’take away’’ non molto diffusi ma molto economici e con cucina autenticamente creola (piuttosto speziata): un pasto circa 30/40 rupie – andare nei ristoranti per turisti ma che accettano in pagamento le rupie (nella Cotè D’Or vicino alla Rosemary’s Guest House ce ne sono 2, a La Digue tutti accettano rupie, a Mahè tutti quelli che abbiamo visto accettano rupie con prezzi di circa 80/140 rupie a testa – andare nei ristoranti per turisti che accettano solo euro: prezzo circa 25/35 euro a testa (i prezzi ce li hanno detti i camerieri perché noi non ci siamo andati).

In generale si mangia dell’ottimo pesce, ma anche qualche pastasciutta e pizza non erano male.

Sicuramente l’acqua degli alberghi o delle guest house è potabile, ed in ogni caso dovunque vendono bottiglie di acqua minerale (1 litro circa 8 rupie) o, meglio ancora , di squisiti succhi tropicali (che costano meno dell’acqua minerale). VITA SERALE Non c’è. Dire che alla sera è tutto un mortorio è dire poco.

Anche nelle località più di vita che avevamo scelto noi… I pochissimi negozietti (2 o 3) chiudevano tra le 17 e le 18, i ristoranti verso le 21,30, l’unica gelateria della Cotè D’Or (‘’Da Luca’’ che fa anche da ristorante) chiude prima delle 21, le strade non sono illuminate e quindi si gira con la luce della luna (bellissima!) e delle torce elettriche. In giro dopo le 19 non c’è nessuno. A Praslin non siamo andati al casinò, mentre ci siamo andati a La Digue: posto deludente con solo alcune slot machines.

Anche a Beau Vallon non c’è nulla di nulla alla sera.

In definitiva alle Seychelles ci si può andare solo se si è certi di essere in grado di apprezzare/sopportare la totale mancanza di attività serali diverse dal leggere o giocare/conversare con il proprio patner.

Io e mia moglie non abbiamo avuto alcun problema per gestirci le tranquille serate, ma non ci aspettavamo addirittura la mancanza di illuminazione delle strade del ‘’passeggio’’.

GITE IN BARCA Le gite in barca sono carissime e le varie agenzie hanno applicato due trucchi per tenere elevati i prezzi: fare un ‘’cartello’’ (tutti applicano gli stessi prezzi) e unire le gite ad un barbecue (in modo da rendere le gite lunghe un giorno compreso il pranzo).

In questo modo hanno trasformato delle gitarelle ad isole vicine 3 chilometri in impegnative gite di tutto il giorno al costo medio di 80/85 euro a testa. Nel prezzo è compresa la tassa (10/15/25 euro) che bisogna pagare per andare in certe isole private (molto numerose).

A Praslin ci siamo accordati con il figlio della proprietaria della guest house per andare alle isole di St Pierre e Curieuse in mezza giornata per 25 euro a testa.

A La Digue ci siamo accordati con un conoscente della guest house per andare alle isole Cocos e Felicitè (privata e non si può sbarcare) in mezza giornata per 40 euro a testa.

A Mahè siamo andati al parco marino di Sainte-Anne con una gita organizzata dalla Marine Charter Association: mezza giornata per circa 20 euro a testa (10 euro + 100 rupie, andare al bar e parlare con Patrick, telefono 322126).

Tutte le gite sono state molto belle e si sono visti molti pesci (anche se non particolarmente colorati e vari) ed una tartaruga marina.

NATURA E SPIAGGE La flora è spettacolare. Bisogna stare attenti alle noci di cocco che cadono con una certa frequenza e possono davvero fare molto male.

Le isole sono montuose e quindi difficili da girare in bicicletta: a Praslin abbiamo fatto il giro dell’isola ma è stato veramente faticoso, con pendenze del 20% anche seguendo la strada che costeggia la costa; La Digue si gira invece abbastanza bene (solo per brevi tratti in salita si deve spingere la bici a mano) mentre a Mahè abbiamo proprio rinunciato e abbiamo noleggiato una macchina.

Le spiagge… Ci hanno un po’ stupito e, in un certo senso, deluso.

Molto spesso l’acqua è così bassa (30/50 cm) che non si può nuotare a stile libero, oppure abbastanza profonda ma con molte alghe sia galleggianti che poi depositate sulla spiaggia durante la bassa marea, oppure l’acqua è profonda e pulita… ma con troppe onde e forti correnti (con evidenti cartelli segnalanti il pericolo della balneazione). Ci sono anche belle spiagge con acqua limpida, tranquilla e della giusta profondità, ma sono poche, veramente molto poche.

Nelle foto tutte le spiagge sembrano spettacolari, ma poi entrando in acqua o passeggiando sulla spiaggia si scoprono i problemi.

Non siamo in grado di dare giudizi su tutte le spiagge, ma possiamo dire che a Praslin: – Anse Volbert ha molte alghe – Baie Ste Anne non sembra granchè (è vicina al porto e con la bassa marea il mare si ritira moltissimo) – Anse Consolation bella spiaggia tranquilla ma acqua bassa – Grand Anse ha lo stesso problema di Baie Ste Anna: con la bassa marea il mare si ritira moltissimo (100/200 metri) e la spiaggia non è molto invitante – Le spiagge a nord sono molto belle e molto simili tra loro (Anse Georgette e Anse Lazio) – La spiaggia dell’isola di Curieuse è magnifica A La Digue: – la spiaggia davanti a La Passe è bella ma l’acqua è bassissima – la spiaggia e il mare di Anse La Reunion hanno parecchie alghe – il mare di Anse Source d’Argent (spettacolare da un punto di vista fotografico) ha l’acqua bassa e un po’ torbida – Grand Anse e Petite Anse sono bellissime ma hanno il divieto di balneazione per le grandi onde che arrivano (si può anche fare un po’ di surf) – Anse Cocos è bellissima – Anse Severe ha acqua limpida, ma troppo bassa , e molti coralli. Come Anse Patate offre dei bellissimi scorci.. A Mahè abbiamo fatto il giro dell’isola in una giornata di brutto tempo e ci hanno colpito favorevolmente solo l’Anse Takamaka e Port Launay. La strada per arrivare alla celebre Anse Soleil era così brutta che abbiamo rinunciato. La spiaggia di Beau Vallon (dove alloggiavamo) ci è piaciuta molto.

Nel mare, vicino a riva, si vedono pochi pesci.

POPOLAZIONE Gentilissima: ci si trova molto bene. Sono tutti tranquilli e sereni e sorridenti. Passeggiando la gente che si incrocia saluta sempre, sia bambini che adulti.

Le biciclette non hanno lucchetti e si lasciano dove capita, sicuri di ritrovarle..

Si parla indifferentemente inglese e francese (oltre al creolo).

Moltissimi non usano calzature (neanche i tassisti…) e c’è in giro una bellissima gioventù.

Non ci sono mendicanti e nessuno chiede soldi o altro, come pure non ci sono i venditori ambulanti in giro per le spiagge. Tutti i prezzi, anche quelli dei souvenir delle bancarelle di Victoria, sembrano ‘’fissi’’ ed i venditori né sono insistenti né contrattano. Le case sono generalmente belle (di solito villette) con lussureggianti giardini.

CLIMA Marzo è verso la fine della stagione delle piogge.

La temperatura media, diurna e notturna, oscilla dai 28 ai35 gradi, ma sempre con una costante piacevole brezza marina. Fa caldo, ma non si muore dal caldo. Nelle spiagge si trova sempre l’ombra di qualche albero.

Non si avverte tutta la potenza del sole grazie alla brezza… ma il sole è fortissimo e più che scottare, brucia. Abbiamo inutilmente cercato all’ospedale di La Digue e a Mahè una qualche crema contro le bruciature: bisogna proprio portarsele dietro dall’Italia.. Anche le normali creme ‘’dopo sole’’ sono quasi impossibili da trovare. Nelle rarissime farmacie c’è un locale tipo pronto soccorso dove un medico, o qualche cosa di simile, prescrive la medicina adatta.

La prima settimana c’è stato quasi sempre il sole, mentre la seconda settimana ha piovuto 2 giorni completi e ogni tanto un po’ a sprazzi: quindi trovare bel tempo in questo periodo va a fortuna.

Di notte abbiamo sempre dormito bene.

SPESE In due abbiamo speso in tutto circa 3600 euro (comprese pellicole fotografiche, assicurazione, voli, souvenir, gite…): 1820 in Italia e 1780 alle Seychelles. Più in dettaglio alcune voci: voli 1670, assicurazione Europassistance 148, alberghi 885, cibo 340, gite 170, noleggi vari 80. QUALE ISOLA SCEGLIERE?? Ci uniamo al folto gruppo che preferisce La Digue alle altre due.

Anche se non è più vero che La Digue sia senza traffico di mezzi meccanici (non ci sono auto private, ma abbondano taxi, camion, pulmini, pick-up) è comunque più a misura d’uomo… o di turista.

Tutto è ben curato e pulito, si gira bene a piedi e in bicicletta perché non ha troppe salite, i prezzi sono più economici di Praslin, le spiagge e i panorami sono mediamente migliori che a Praslin o Mahè.

ANDARE O NON ANDARE ALLE SEYCHELLES Avendo i soldi sicuramente sono un bellissimo posto dove andare e passare una vacanza rilassante e piacevole, immersi in una bellissima natura rigogliosa e assistiti da una popolazione veramente cordiale.

Essendo isole abbastanza grandi e montuose ci sono molte cose da vedere e quindi sono adatte anche a chi ama muoversi un po’ anziché fare solo vita da spiaggia. Certo le Seychelles sono una meta cara, molto cara, ed anche poco portata ai viaggiatori fai da te, tanto è vero che le guide turistiche (in italiano o in inglese) fanno pena e vanno integrate dai resoconti di viaggio che si trovano in Internet..

Il verde della vegetazione fa un contrasto spettacolare con il verde/ turchese / blu del mare, con altre isolette verdi all’orizzonte…

Noi siamo stati molto contenti di questo viaggio.

P.S. Questo stesso articolo con un po’ di foto potrete trovarlo al sito www.Viaggiareliberi.It



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