Seychelles: Mahé, La Digue e Praslin, welcome to paradise

Viaggio alla scoperta delle tre isole fra spiagge, mare, natura e take away...
Scritto da: gigimarika
seychelles: mahé, la digue e praslin, welcome to paradise
Partenza il: 02/08/2015
Ritorno il: 16/08/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €

2 agosto’ 15

Pronti per una nuova avventura ci dirigiamo verso Milano Linate per prendere il primo volo Easyjet per la nostra vacanza. Qui noi due, Gigi e Marika, autori a quattro mani di questo diario, incontriamo i primi compagni di viaggio, Luca, Giulia, Marica e Anna. Con 2 ore di ritardo arriviamo a Roma dove incontriamo il resto del gruppo: Arianna, Annamaria, Rosanna, Adriano, Giuseppe, Annalisa, Annarosa, Gabriella, Emanuela e Paola. Da qui ci imbarchiamo con Ethiopian Airlines (compagnia non delle migliori, aerei vecchi e abbastanza sporchi ma personale giovane e accogliente) per il primo volo verso Addis Abeba e poi il secondo verso Mahè.

Indice dei contenuti

3 agosto

Alle 15.30 atterriamo a Mahè su una stretta lingua di sabbia a ridosso del mare che ci da il benvenuto con i suoi spettacolari colori. All’uscita ci colpisce la fitta vegetazione mentre l’aeroporto ricorda un po’ quello delle Maldive. Ci sta già aspettando un pulmino che ci porterà a Bellombre a Casa Dani Hotel – guest house (soggiorno B&B 35€ a persona – 15€ per la cena a buffet con piatti locali), qui ci dividiamo, in 10 andiamo in una bella villa mentre gli altri 6 staranno in uno stabile poco distante, ma entrambi abbastanza vicini al ristorante da dove si gode di una ottima vista sul mare e sulla fitta natura. Alzando gli occhi vediamo volare, anche di giorno, giganteschi pipistrelli; non sono gli unici insoliti ospiti, quasi ovunque sono presenti gechi. Siamo contenti della loro presenza poiché sono ghiotti delle poche zanzare presenti.

4 agosto

Oggi giornata dedicata alla scoperta dell’isola (tour 20€/persona). Prima tappa la capitale Victoria, dove visitiamo il mercato coperto Sir Selwyn Clarke, qui si può trovare coloratissima e dolce frutta, fiori, tanto pesce, poca verdura e in un angolo scopriamo un banco dove vendono cappelli fatti in cocco e fibra di palma, il tutto sotto lo “sguardo” di enormi ragni!

Passeggiamo alla scoperta della piccola capitale, cambiamo qualche euro in rupie (1€ – 14 SCR), vediamo la famosa Clock Tower e visitiamo il colorato tempio induista, anche se qui il 95% della popolazione professa la religione cattolica.

Il tour riprende con il pulmino su strade tutte curve in un continuo saliscendi in mezzo alla natura. Viaggiamo attraverso verso palme, liane, felci e costeggiamo il giardino botanico. Facciamo tappa in un’area con tante testuggini giganti che convivono pacificamente con alcune caprette. Lungo la strada ci fermiamo per fotografare l’arcipelago di Sant’Anne che sarà la nostra meta di domani. Continuiamo la salita verso il parco naturale Venn’s Town Mission Lodge, qui in cima, soffia una brezza leggera, le temperature scendono e si gode di un panorama a 180°.

Iniziamo dunque la nostra discesa verso il mare e ai lati della strada riconosciamo alcune piantagioni di tè.

Il primo impatto con le spiagge delle Seychelles lo abbiamo con Port Launay: la spiaggia è ampia e il mare poco mosso, protetto dal reef. Qui facciamo una bella passeggiata mentre gli altri compagni di viaggio si concedono un bagno. Dopo un’oretta di sosta risaliamo sul nostro pulmino guidato da Ralph e, dopo poco, raggiungiamo il take away “Island” per provare il primo vero pranzo a base dello speziato cibo locale.

La scelta ricade su pollo al curry e pesce al cocco che gusteremo tutti insieme alla spiaggia di Anse Louis. Qui, a differenza della spiaggia precedente, il mare è molto mosso e le sue onde s’infrangono con gran fragore sulla battigia. Accanto a noi il Maya Luxury Resort domina la baia; a sud della spiaggia, tra la rigogliosa vegetazione, svettano altissime rocce granitiche.

L’itinerario prosegue con brevi soste ad Anse Takamaka e Anse Intendance entrambe affascinanti con le loro spiagge bianche dorate, purtroppo in questo periodo le forti correnti rendono pericolosa la balneazione.

Giunti a sud ovest dell’isola, la attraversiamo direzione est per raggiungere Anse Royal. La spiaggia di quest’ultima baia è molto più stretta delle altre e anche se sono solo le 17 è già in ombra.

Risaliamo l’isola di Mahè per raggiungere Beau Vallon. Si tratta di un’area prettamente turistica, piena di ville, resort e ristoranti. Aspettando il tramonto passeggiamo sul lungo mare circondati da bancarelle con frutta, cocchi e pesce grigliato. All’ingresso di un albergo fanno bella mostra di se tre splendide tartarughe. Il tramonto, con il sole che scompare dietro Silouette Island, ci abbraccia con i suoi caldi colori che assumono le tonalità del giallo e del rosso.

Stanchi ma soddisfatti del primo approccio con le Seychelles raggiungiamo direttamente il ristorante Dani per la cena; vogliamo evitare che gli altri commensali “spazzolino” tutto il pesce come è successo la sera prima!

5 agosto

Parco Marino di Sant’Anne.

L’escursione costa 65€ + 200 SCR comprende: banca, ingresso al parco marino e grigliata.

Partiamo dal porto di Victoria, dove ci aspetta una piccola ma potente barca da pesca d’altura con stile non propriamente di AnM. In 15 minuti raggiungiamo la barriera corallina, quindi ci tuffiamo subito nel nostro primo snorkeling. Il reef non è particolarmente ricco e colorato ma sono presenti pesci in gran quantità anche perché sono attirati dal pane gettato dall’equipaggio. La gita procede per approdare su Moyenne Island: si tratta di un’isola privata quindi si può sostare solo sulla spiaggia e per visitare l’interno bisogna pagare 10€. Noi saliamo al bar e da qui abbiamo una splendida vista dell’isola di fronte; alcune testuggini giganti ci fanno compagnia mentre osserviamo alcuni coloratissimi uccellini arancioni e i piccoli piccioni dal becco blu.

La sosta dura fino alle 14, nelle ore a nostra disposizione ci godiamo la spiaggia e il mare sfruttando la bassa marea per scattare suggestive foto sulla lingua di sabbia che si è creata. A pranzo assaporiamo un ottimo BBQ con pollo, pesce marlin, tonno e branzino. Ripartiamo per effettuare il giro dell’isola di Sant’Anne che ospita un lussuoso resort e di fronte ad una piccola spiaggia adornata di palme da cocco ci tuffiamo per osservare nuovamente in fondali. L’acqua è torbida e le forti correnti non permettono di godere al meglio del fondale, a nostro avviso un po’ povero. Questo non è il periodo dell’anno migliore per fare snorkeling a causa dell’acqua torbida e del sempre presente vento, il quale però rende piacevoli le temperature esterne. Un buon periodo per lo snorkeling è febbraio ma fa davvero caldo. Rientrando verso il porto troviamo mare grosso ma in pochi minuti attracchiamo.

Anche questa sera decidiamo cenare alla guest house dove ci aspettano due succulenti pescioni grigliati.

Dopo cena si chiudono i bagagli, domani si cambia isola.

6 agosto

La sveglia suona un po’ prima perché ci aspetta il trasferimento a La Digue, a detta di tutti un luogo meraviglioso! Il programma di viaggio prevede la sosta di 7 notti su quest’isola. Per raggiungerla utilizziamo un catamarano veloce direzione Praslin. Dopo circa un’ora di viaggio (55€) con un mare un po’ mosso attracchiamo; alcuni del gruppo si sentono un po’ male, ma Gigi, vista l’esperienza vissuta con la barca veloce Zanzibar-Pemba, ha preso solo un caffè a colazione e si è portato qualcosa da sgranocchiare all’arrivo a La Digue che raggiungiamo in soli 15 minuti dal porto di Praslin.

La prima cosa che ci colpisce mentre attracchiamo è il colore verde intenso del fondale e le rocce aguzze che affiorano e faranno da cornice a tutta questa vacanza.

Appena fuori dal porto cambiamo subito qualche euro nell’unico cambio dell’isola, volendo ci sono anche un paio di banche. Ad attenderci, diversamente dagli altri passeggeri, non è un lussuoso pullmino ma 16 sgangherate biciclette, quindi come esperti centauri ci avventuriamo tra le strade di La Digue; mi raccomando ricordatevi sempre di tenere la sinistra!!! Dopo pochi minuti raggiungiamo la guest house Citronelle, dove ritroviamo i nostri bagagli.

Il costo del pernottamento è di 35€ a testa al giorno colazione inclusa mentre il noleggio delle biciclette è di 100 SCR al giorno.

Decidiamo di sfruttare già la prima giornata per un bagno a Grand Anse che dista circa 3km.

Il percorso è tutto un saliscendi in mezzo alla natura rigogliosa. La spiaggia è molto ampia e il mare impetuoso trasmette tutta la sua potenza; qui il colore rosato della sabbia contrasta con le sfumature verdi e azzurre del mare. Concludiamo il pomeriggio con un breve trek per raggiungere a piedi Petite Anse dove ci proponiamo di tornare al più presto.

Per cena sperimentiamo subito il take away Kwen Ideal vicino a porto, con 50 SCR ci gustiamo piatti di pesce e carne conditi con le deliziose spezie locali.

A La Digue è indispensabile una pila, meglio se frontale, perché la sera le strade non sono illuminate.

7 agosto

Il mattino, subito dopo colazione, inforchiamo le nostre biciclette per raggiungere Bellevue. Dopo circa un km, la strada si fa più ripida, quindi decidiamo di proseguire a piedi per i tornanti che, in 30 minuti, ci porteranno in cima dove troviamo un bar ristorante colorato e con una spettacolare vista sulla baia sul lato sud-est dell’isola. Approfittiamo della sosta per gustare un rigenerante frullato misto di frutta, davvero ottimo anche se un po’ caro (100 SCR). Il percorso è adornato di una grande varietà di fiori, banani, palme, alberi di mango e papaia. Rientriamo e pedalando con le nostre biciclette prendiamo la direzione di Anse Banane. Per raggiungere questa spiaggia costeggiamo il mare lungo la strada rialzata godendo da questo punto privilegiato scorci d’incredibile bellezza. Passiamo per Anse Patates, Anse Gaulettes e Anse Grosse Roche doppiando la punta nord dell’isola e dopo aver fiancheggiato un hotel extra lusso raggiungiamo Anse Banane quasi al termine della strada.

Visto che è ora di pranzo ci fermiamo nel caratteristico chioschetto di Chez Jules dove assaporiamo il miglior polipo al curry della vacanza accompagnato da frullati di frutta fresca e spremute di lime, sorseggiando un cocco aperto al momento. In attesa di pranzo osserviamo due tartarughe che passeggiano placide sulla strada e pasteggiano con le nostre bucce di banane.

La serata trascorre con il gruppo al completo al ristorante Villa Autentique e a fine cena la band intona un Happy Birthday per il compleanno di Marika. Anche quest’anno Gigi è riuscito a fare una festa a sorpresa, si spengono le luci e arriva una grande torta al cioccolato con tanto di candeline! La serata prosegue con balli e danze con la gente del posto ma tutti rimaniamo colpiti dalla vitalità della nostra amica e ballerina Annarosa.

8 agosto

Questa mattina si va alla riserva naturale di Union Estate (ingresso 100 SCR), attraversiamo il giardino con le piantagioni di cocco e vaniglia. Lungo il percorso per arrivare alle spiagge di Anse Source d’Argent vediamo, ai piedi di una grande roccia, numerose tartarughe di terra Aldabra, un mulino dove si macinava il cocco e un piccolo cimitero. Lasciamo le biciclette e ci insinuiamo tra le magnifiche rocce, spiagge bianche e palme che creano scenografici set fotografici per novelli sposi. Ogni scorcio è un piccolo paradiso!

Con una guida locale alcuni di noi decidono di andare a vedere Anse Marron via mare. Gigi si ferma in spiaggia per godersi il sole mentre Marika, con una parte del gruppo, si avventura alla scoperta di questa spiaggia. Si parte via mare con non poche difficoltà, è consigliato fare questo percorso con la bassa marea! Durante il tragitto si vedono alcune calette circondate dalla tipica vegetazione e in acqua s’intravede addirittura una murena. Nella risalita di alcune rocce purtroppo Gabriella scivola battendo fortemente la spalla. Con non pochi problemi, grazie al pronto aiuto dei nostri uomini, rientriamo alla spiaggia e la nostra compagna di viaggio è trasportata a Mahè in elicottero. In ospedale le riscontrano una lussazione della spalla, quindi dopo un paio di giorni viene rimpatriata. Solo in Italia, dopo esami più approfonditi, le diagnosticheranno una frattura composta e la lesione ai legamenti. Noi “superstiti” ci distendiamo in spiaggia per riprenderci dal forte spavento. Sulla via del rientro facciamo tappa in un piccolo shop con bacche di vaniglia, noce moscata, spezie locali e olio di cocco dal poco delicato profumo di “tomino”. La sera ceniamo da Nevis tutti un po’ silenziosi e un po’ tristi vista l’assenza di Gabriella. La cena però è deliziosa a base di pesce sia grigliato che cucinato al curry e latte di cocco, il tutto accompagnato con ottimi pomodori al lime (15€ bevande escluse).

9 agosto

Oggi ci svegliamo con la pioggia quindi consumiamo la nostra colazione con estrema calma chiacchierando e scherzando con i nostri nuovi amici. Dopo poco il sole fa capolino quindi a piedi facciamo una lunga passeggiata per l’isola. Breve tappa al supermarket e all’uscita con grande sorpresa incontriamo Stefano e Elisabetta nostri amici di Milano. Da non crederci, un mese fa eravamo insieme a cena a Courmayeur! Accompagniamo i nuovi arrivati alla loro guest house e ci diamo appuntamento per cena.

Proseguiamo la passeggiata e visitiamo la Veuve Special Reserve, una piccola riserva che ospita il raro uccellino “Pigliamosche paradiso delle Seychelles” detto anche “La Veuve” (la vedova).

Per pranzo un veloce take away, accompagnato dall’immancabile birra SeyBrew, che ci gustiamo tranquillamente nella veranda del nostro bungalow al Citronelle mentre inizia nuovamente a piovere.

Breve relax e nel pomeriggio facciamo una pedalata sino alla fine della strada raggiungendo Anse Fourmis lungo la costa nord ovest e dalla strada vediamo una murena che nuota placida nelle trasparenti acque seychellesi.

La serata trascorre serena in compagnia con Stefano ed Elisabetta; ceniamo a Chez Marstone e dopo ci incontriamo con il resto del gruppo per bere qualcosa al resort La Digue Island Lodge che inspiegabilmente alle 22.30 è già deserto!

10 agosto

Alla ricerca di Anse Cocos!

La comitiva composta da Gigi, Marika, Annamaria, Paola, Emanuela, Rosanna, Annalisa e, non per ultimo, Adriano si dirige verso Grand Anse dove prendiamo il sentiero per Petite Anse. Per una piccola distrazione la camminata di pochi minuti diventa una ricerca della spiaggia di mezz’ora in mezzo alla foresta! Seguendo il rumore del mare raggiungiamo Petite Anse e andiamo alla ricerca del secondo sentiero per raggiungere la nostra destinazione. Dopo alcuni tentativi troviamo la strada giusta; superato il chiosco bisogna seguire il sentiero fino alla risalita su una scalinata di pietre e in una ventina di minuti si arriva a Anse Cocos. Raggiunta la spiaggia con il mare impetuoso, qui non c’è il reef a proteggere la baia, la percorriamo ammirandone i colori del mare che contrastano con la rigogliosa vegetazione. All’estremità di Anse Cocos una corona di rocce crea una suggestiva piscina naturale dove è possibile fare un piacevole bagno. Rientrando ci fermiamo nei pressi del porto per fare un po’ di shopping nei carissimi negozietti locali per portare a casa qualche souvenir. Vista la poca scelta, sono quasi tutti di importazione cinese o thailandese, consigliamo di acquistare il tipico tè alla vaniglia o l’olio di cocco e poi aromatizzarlo.

La sera, verso le 19, ceniamo al take away Gala dove per 60 SCR si possono gustare un’ampia scelta di gustosi piatti locali e internazionali, consigliato il pollo fritto con patatine. Dopo cena prendiamo come digestivo un rhum locale, il Takamaka, al bar del porto e finalmente usufruiamo della connessione internet per comunicare con l’Italia.

11-12 agosto

Gli ultimi due giorni trascorrono lenti spostandoci con le nostre biciclette arrugginite tra le varie spiagge dell’isola. In particolare Marika scopre la bellissima Anse Reunion, la bellissima e deserta spiaggia dell’Island Lodge che con la bassa marea crea una spettacolare laguna. Sono le 11 e siamo completamente soli! In Italia, la spiaggia sarebbe stata completamente affollata.

Per l’ultima cena a La Digue ci si ritrova tutti insieme, il padrone di casa del Citronelle Mr. Armstrong e la moglie ci preparano deliziosi piatti (15€ a persona).

13 agosto

Oggi si cambia isola: destinazione Praslin.

In circa 15 minuti di traversata raggiungiamo l’ultima meta di questo viaggio alle Seychelles. Ad attenderci un pick-up che altro non è che un rustico camioncino con tre panchette di legno che ci porterà, anche nei prossimi giorni, in giro per l’isola. Caricate persone e bagagli in pochi minuti arriviamo alla guest house Lone Self Apartments a Baie Sant’Anne. Gli appartamenti sono nuovissimi, belli e moderni, siamo i primi occupanti della struttura, non sembra di viaggiare con AnM! Lasciamo i bagagli e dopo poco siamo di nuovo in marcia direzione Anse Lazio. Il tragitto con il “pick-up” è di circa 10km ed è tutto un saliscendi con bellissimi panorami su baie colorate. Anche qui la natura la fa da padrone: è molto fitta e imponente ma il colore della terra è di un rosso intenso. Anse Lazio è una lunga spiaggia di sabbia dorata, grandi massi granitici, palme e acqua con sfumature che vanno dal turchese al blu lapislazzuli. Qui facciamo subito un piacevolissimo bagno e poi sdraiati sulla spiaggia ci godiamo un po’ di relax. Il pomeriggio trascorre tranquillo e ritroviamo Stefano ed Elisabetta, visto che la marea si sta alzando, decidiamo di andare insieme con loro alla scoperta dell’isola. Con l’auto che Stefano ha preso a noleggio ci inoltriamo per le strette e ripide strade (i cartelli stradali indicano pendenze del 30%!), poi con la guida all’inglese le cose si complicano ulteriormente.

Costeggiamo Anse Posseission, Anse Volbert fino a raggiungere la bellissima e isolata Anse La Blague sulla costa orientale; qui la sabbia è bianchissima e contrasta con gli alberi di takamaka che la ombreggiano leggermente. L’itinerario prosegue a sud per Anse Marie-Luise e Anse Consolation. Si tratta di posti davvero belli, ma oggi l’alta marea non permette la balneazione. Prima di raggiungere il paesino di Gran Anse svoltiamo per addentrarci nell’isola costeggiando il fitto parco naturale della Vallée de Mai, area proclamata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Unico posto al mondo dove cresce il Coco de Mer simbolo di questo paese, frutto che ricorda, per la forma, il lato B delle donne!

Per cena ci attende un abbondante pasto preparato dai padroni di casa. Non mancano pesce, pollo e riso, come sempre servito dall’addetta al riso Annamaria…!!!

14 agosto

Escursione a Curieuse Island.

Del nostro gruppo Paola e Emanuela danno forfait prontamente sostituite dai nostri amici milanesi.

La gita costa 40€ + 200 SCR per l’ingresso al parco marino.

Partiamo da Anse Possession, noi due, Adriano, Stefano ed Elisabetta su una barchetta piccolissima ma veloce, mentre il resto del gruppo sale su una barca decisamente più grande.

Il breve tragitto di 10/15 minuti ci porta a Curieuse; il mare è grosso e ci attende una bella lavata e quasi arrivati un’onda quasi ci fa ribaltare, ma il nostro capitano, anche con un po’ di fortuna, ci porta sulla battigia sani e salvi! A riva ci attende un’ampia area verde con palme e numerose testuggini giganti di Aldabra. Immerso nel verde c’è un centro di riproduzione delle tartarughe con piccoli esemplari di nove mesi. In attesa del pranzo ci inoltriamo alla scoperta dell’isola seguendo un percorso su passerelle che delimitano una vasta area paludosa piena di mangrovie. Ci colpiscono le numerose radici a forma di trampoli che nascondono numerose tane di granchi. Dopo circa 30 minuti raggiungiamo la casa del dottore (ex casa di cura per i lebbrosi) e ammiriamo la sua magnifica spiaggia dove ci regaliamo un rinfrescante bagno. Per pranzo grande scorpacciata di ottimo pollo, pesce, verdure e riso come sempre servito magistralmente da chi se non dalla nostra Annamaria?

Nel pomeriggio il mare è, se possibile, ancora più impetuoso e questo fa si che sia impossibile avvicinarsi alla piccola isola di St.Pierre per fare un po’ di snorkeling. Una seconda lavata, sferzati dal vento e dalle onde, ci riaccompagna sull’isola di Praslin.

15 agosto

Decidiamo di trascorrere il Ferragosto e l’ultimo giorno alle Seychelles dedicandoci completamente al relax, sole e mare ad Anse Lazio che raggiungiamo di buon ora. La spiaggia assolata e semi deserta si presta magicamente come set fotografico.

Luca, Marica e Giuseppe si addentrano nell’intricata foresta per raggiungere Anse Georgette un’ora circa di cammino (è possibile anche raggiungerla comodamente dal Costance Lemuria Resort previa prenotazione) mentre noi ci divertiamo con le grandi onde che oggi il mare ci regala. Un attimo di disattenzione e Marika è completamente travolta, imitata poco dopo dalla graziosa Giulia.

Concludiamo la vacanza con un’ottima cena creola preparata dalla padrona di casa che include un gustoso e grande red snapper alla griglia. Passiamo la serata scherzando tra di noi e ricordando i bei momenti trascorsi insieme in queste due settimane.

16 agosto

Di prima mattina si chiudono le valigie per raggiungere il piccolo ma carino aeroporto di Praslin.

Nell’area imbarchi spediamo le ultime rupie nell’unico negozio conveniente di tutte le isole, acquistiamo t-shirt e colorati parei. Tenete presente che in quasi tutti i negozietti visitati si trovano solo oggettini d’importazione a prezzi esagerati, compreso l’aeroporto di Mahè.

Un bielica da 19 posti dell’Air Seychelles in 15 minuti ci porta a Mahè (biglietto 70€). Nel breve tragitto ammiriamo gli atolli corallini disseminati qua e là nel mare e le sue sfumature.

La giornata trascorre tra voli e aeroporti seguendo la tratta Mahè – Addis Abeba – Roma – Milano.

Dopo oltre 26 ore di spostamenti raggiungiamo casa con ancora negli occhi i colori del mare, delle splendide spiagge battute dalle onde oceaniche, della lussureggiante natura, delle palme ondeggianti e delle imponenti rocce.

Queste tre perle dell’oceano Indiano ci hanno colpito per la loro unicità e diversità: l’intricata Mahè, la tranquilla e rilassante La Digue e la scoscesa e magica Praslin.

CONSIGLI UTILI

La spesa totale di questo viaggio è stata 2700 €/persona. Il visto turistico si ottiene in aeroporto ed è gratuito. A La Digue è necessaria una pila, meglio se frontale, per girare di notte tra le buie strade. Consigliate le scarpe da scoglio per avventurarsi in mare con la bassa marea. Per le escursioni affidatevi solo a guide certificate e se volete andare ad Anse Marron assicuratevi che il percorso sia effettuato con la bassa marea. La movida serale alle Seychelles è pressoché assente fatto salvo Mahè, dove c’è qualche locale. Francese e Inglese sono correttamente parlate, meglio ancora se conoscete il creolo! La moneta locale Rupia, si usa per pagare nei negozietti e take away, le escursioni le abbiamo pagate in euro. Le prese elettriche sono tripolari come quelle inglesi, occorre l’adattatore. Ovunque sono presenti banche e bancomat. L’acqua è potabile anche se noi abbiamo consumato sempre quella in bottiglia. Come in Inghilterra si viaggia a sinistra, anche in bicicletta! Ottimi i take away dove si possono gustare deliziosi e speziati piatti locali con una minima spesa di 60 SCR circa 4/5 €. Al ristorante, il costo per un piatto unico con bevande è circa 250 SCR = 18 euro, tenete presente che ai prezzi indicati sul menù vanno aggiunti 20/25% per coperto e servizio. Meteorologicamente agosto è un buon periodo per visitare queste isole, tempo bello, a parte qualche passaggio di nuvole con relativo scroscio di pioggia. Il vento costante, le temperature non elevate e l’umidità contenuta rendono piacevole il soggiorno. Per lo snorkeling non è il periodo ideale a causa dell’acqua torbida. Prima di partire lasciare i problemi a casa per godersi al meglio questo paradiso!



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