Seychelles fai da te a marzo

Dieci giorni tra Mahé e Praslin
Scritto da: g.nitti
seychelles fai da te a marzo
Partenza il: 16/03/2013
Ritorno il: 28/03/2013
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
Organizzazione del viaggio

Siamo partiti in tre, mia moglie ed io, ed un amico. Per vari motivi, abbiamo iniziato a organizzare il viaggio solo poco più di un mese prima della partenza; un tempo un po’ troppo ristretto. Per cogliere le migliori offerte disponibili converrebbe muoversi con almeno due mesi di anticipo.

Secondo quanto ci ha detto un operatore turistico italiano conosciuto sul posto, i mesi migliori per visitare le Seychelles vanno da ottobre a metà dicembre e da marzo a metà maggio. Nei mesi intermedi piove o tira troppo vento e il mare è mosso.

Per capire il tipo di viaggio, i giorni da dedicare a ciascuna isola, e le condizioni che avremmo trovato abbiamo letto i diversi resoconti di viaggio sul Turisti per Caso, con particolare attenzione a quelli effettuati tra febbraio e aprile negli ultimi 2 anni. In base alle indicazioni così ottenute abbiamo deciso di fermarci 6 giorni a Praslin, di cui uno da dedicare alla visita di La Digue, e 4 a Mahé.

Per trovare il volo siamo ricorsi ai motori di ricerca più comuni (Expedia, E-dreams, Opodo, ecc.), spesso ricorrendo a Tripadvisor, che permette di confrontarne vari contemporaneamente. Una volta individuata una tratta a prezzo conveniente, conviene sempre verificare se si possono spuntare condizioni migliori direttamente sul sito della compagnia aerea. Nel nostro caso, avendo perso un volo Emirates a 650 € da Roma a Mahé (la tariffa è salita a 850 € in pochi giorni prima che decidessimo), abbiamo trovato Ethiopian Airlines a 587 € direttamente sul sito del vettore. Il volo è andato abbastanza bene anche se prevedeva il cambio di aereo ad Addis Ababa, con una sosta di circa 3 – 4 ore sia all’andata sia al ritorno. I sedili erano un po’ strettini (ma il problema non si è posto sulla tratta da/per Seychelles perché gli aerei viaggiavano semivuoti) e il cibo, soprattutto al ritorno, abbastanza cattivo, ma la differenza di prezzo ha giustificato questi piccoli disagi.

Per scegliere l’alloggio abbiamo trovato molto utile il sito http://www.seychelles.travel, ben organizzato, che riporta tantissimi alberghi divisi per categorie di prezzo e fornisce un indirizzo email per ciascuno di questi. Il nostro target erano alberghetti economici, guest house e i cosiddetti self-catering, cioè appartamenti dotati di cucina autonoma, con trattamento di B & B, possibilmente situati direttamente sul mare. Una volta individuato un possibile alloggio, verificavamo i giudizi dei viaggiatori su Tripadvisor, scartando quelli che avevano un punteggio medio inferiore a 4 su 5. Purtroppo, a distanza di un mese dalla partenza, erano al già completo tutti gli hotel con score elevato situati sulla spiaggia, quindi abbiamo esteso la ricerca a quelli nell’interno. Dopo una laboriosa corrispondenza mail con una quindicina di alberghi tra Mahé e Praslin, abbiamo concordato 5 notti a Mahé per 75 €/notte (60 il l’amico da solo), di cui la prima a Choice Villa e le altre a Ocean Guest House, e 6 a Praslin a 100 €/notte (75 la camera singola) a Villagaiarda, entrambe situate a poca distanza dal mare, con prima colazione compresa. Abbiamo deciso di soggiornare gli ultimi giorni a Mahé per evitare eventuali problemi dell’ultimo minuto con il volo di ritorno.

Per i trasferimenti dall’aeroporto all’albergo di Mahè e da questo al porto abbiamo concordato il trasporto con Cecile, la nostra albergatrice, al costo di 25 € e 15 € rispettivamente. Gli spostamenti tra il porto e l’albergo di Praslin invece erano compresi nel prezzo dell’alloggio.

Consigli di viaggio

Clima: abbigliamento leggero adatto a un clima tropicale. La temperatura a marzo è calda senza essere insopportabile, sui 30 gradi, anche se c’è molta umidità; il sole è fortissimo ma all’ombra si sta gradevolmente freschi. Indispensabili creme solari ad alta protezione. Per la notte è consigliabile avere un condizionatore d’aria per rinfrescare la stanza dal calore accumulato durante il giorno.

Spostamenti: i collegamenti interni in tutte le isole sono assicurati da un servizio di bus abbastanza efficiente, che però non funziona di sera. Noi per risparmiare tempo e per maggior comodità abbiamo preferito affittare un’auto. La guida è a sinistra ed è valida la patente italiana. Non c’è molto traffico ma bisogna prestare un po’ di attenzione, soprattutto a Praslin, perché le strade sono strette, con dei pericolosi profondi canaletti di scolo ai bordi della carreggiata. Di notte l’illuminazione pubblica è quasi inesistente, quindi è consigliabile avere una torcia per gli spostamenti a piedi.

Cambio: gli euro sono accettati ovunque; volendo si potrebbe fare a meno di cambiare in moneta locale. Il cambio praticato dai diversi fornitori di servizi non è omogeneo; talvolta conviene pagare in euro, altre volte è meglio saldare il conto in rupie. Nei giorni del nostro viaggio un euro valeva tra 14 e 15 rupie.

Pasti: i ristoranti possono essere anche molto cari, ma si trovano diversi posti dove si mangia con meno di 30 €. Nelle guest house spesso è possibile avere una buona cena con meno di 15 €. Un’alternativa ancora più economica, soprattutto per pranzo, sono i take away.

Sicurezza: non sembrano esserci particolari problemi, ma tutti ci hanno consigliato di lasciare contanti, documenti e oggetti di valore nella cassetta di sicurezza dell’hotel, e di non lasciare mai incustoditi i nostri effetti personali sulla spiaggia. Siamo anche stati sconsigliati dall’accettare proposte di escursioni da parte di sconosciuti incontrati sulle spiagge. I diversi alberghi dove abbiamo alloggiato avevano tutti le grate alle finestre.

Internet: prima di partire, avendo Wind come operatore telefonico, per 15 € abbiamo attivato l’opzione Weekly Web Travel Mondo che avrebbe dovuto assicurarci 30Mb di traffico internet su smartphone, da utilizzare entro una settimana. Tuttavia, senza aver capito come sia stato possibile, l’intero traffico di mia moglie si è esaurito in due giorni dopo pochi messaggi di testo whatsapp e alcune visite sui siti dei quotidiani italiani. Nel mio caso l’accesso a internet non ha mai funzionato; nonostante 5 telefonate al numero gratuito di assistenza Wind (tempo medio di attesa per la risposta circa 20 minuti!), gli operatori mi hanno fatto sempre le stesse inutili domande (se il roaming dati del telefono era attivo, se ero collegato con l’operatore locale giusto, ecc.) senza riuscire a risolvere il problema. Ad ogni modo per pochi euro (il minimo è 4 € per 200 Mb) si possono comprare delle schede di Prepaid Broadband per accedere in wifi presso gli esercizi forniti di un router di questo operatore.

Itinerario

Domenica 17/3

Siamo arrivati a Mahé alle 15,30 e abbiamo trovato ad aspettarci l’autista inviato da Cecile, che ci ha portati a Choice Villa, una guest house con quattro appartamenti situata sulla strada principale di Bel Ombre, in posizione un po’ isolata rispetto ai vari ristoranti locali, ma a 15 minuti a piedi da Beau Vallon, la spiaggia principale dell’isola, dove sono situati una buona parte degli alberghi. Abbiamo deciso di dormire a Mahé la notte dell’arrivo perché avevamo prenotato via mail il traghetto CatCocos per Praslin, ma l’ultima nave partiva alle 16,30. Pensandoci prima, sarebbe forse stato possibile trovare posto su uno dei voli di collegamento con Praslin per arrivare direttamente lì in serata.

Per la notte avevamo due appartamenti collegati da una porta, con arredamento un po’ vecchiotto ma spazi interni, soggiorno, cucina, anticucina, camera da letto e bagno, ampiamente superiori alle nostre esigenze. Il getto della doccia era debole e le luci della camera da letto fioche, ma nel complesso il rapporto qualità / prezzo era accettabile. L’alloggio era anche dotato di wifi con Prepaid Broadband. Abbiamo avuto giusto il tempo di fare una passeggiata in spiaggia, poi con il tramonto siamo tornati alla guest house, dove ci è stata servita sul giardinetto prospiciente la villa un’ottima e abbondante cena creola a base di pesce, concordata con Cecile a 13 € / persona.

Lunedì 18

La mattina presto l’autista ci ha portato al porto, dove abbiamo preso il traghetto veloce per Praslin (costo del biglietto a/r 106 €) alle 7,30. Dopo un’ora eravamo a Praslin, dove abbiamo trovato l’autista che ci ha portato a Villagaiarda, situata a 10 minuti a piedi da Anse Volbert, sulla Côte d’Or. La guest house è molto gradevole, con diverse stanze con bagno e appartamentini sparsi in un bel giardino con piscina, qualche sdraio e amaca di fronte alle stanze. Le nostre stanze non erano grandi ma avevano tutto quel che serve, compresa una bella doccia e il bidè (non comune fuori dal nostro paese), ed erano comode e funzionali. Umberto, il gestore italiano, e sua moglie Morena sono molto gentili e disponibili. La colazione consiste in frutta tropicale, pane burro e marmellata, croissant, succo di frutta e cappuccino (o caffè e latte, a seconda delle preferenze). Con l’assistenza dei nostri albergatori abbiamo affittato un’auto (KIA Picanto) a 30 €/giorno. La macchina ci è stata portata in hotel, dove era anche possibile parcheggiarla per la notte, e abbiamo concordato di lasciarla al porto il giorno della nostra partenza. Morena ci ha anche confermato il volo di ritorno, come chiedeva l’Ethiopian Airlines, e ha prenotato la visita di Anse Georgette presso il resort Lemuria, che concede il diritto di passaggio per raggiungere la spiaggia attraverso il suo campo da golf a non più di 50 persone al giorno (in alternativa bisognerebbe sobbarcarsi un’ora di trekking per un sentiero assolato e mal segnalato a partire da Anse Lazio). Nel resto della giornata abbiamo esplorato varie spiagge di Praslin, che è piuttosto piccola. In generale sono tutte belle e ombreggiate da piante che crescono lungo i bordi della sabbia; a seconda delle stagioni e delle correnti ci possono essere delle alghe depositate lungo le rive. A parte la domenica, nei giorni che abbiamo passato alle Seychelles erano quasi del tutto deserte. Anse Volbert è molto lunga ed aveva qualche deposito di alghe; Anse Magde (non lontana dal porto) è più piccola e tranquilla; Anse Marie Louise è piccola e deliziosamente raccolta tra massi di granito; Grande Anse è lunghissima e più dispersiva. Nel pomeriggio abbiamo visitato la Valléè de Mai, il parco nazionale dove crescono tanti tipi di palme, compreso il famoso coco de mer. La passeggiata all’interno del parco è abbastanza facile, anche se i sentieri corrono nel fitto del bosco e c’è qualche piccolo dislivello da superare. La sera cena di pesce alla Pirogue, nel paesino (Cote d’Or Esplanade) a un km dall’albergo, di qualità discreta con circa 30 € / persona.

Martedì 19

Umberto ci ha messo un contatto con Elena, una ragazza italiana che organizza escursioni locali insieme al marito Stephen (Ziblo Boat Charter ltd.). Per 50 € / persona + 200 rupie di ingresso al parco marino abbiamo fatto una gita all’isola di Curieuse, con visita all’allevamento di tartarughe, passeggiata nel parco di mangrovie, bagno sulla magnifica spiaggia con visita al piccolo museo locale, e barbecue cucinato da Stephen e servito da Elena. Sulla via del rientro abbiamo fatto snorkeling per osservare i coralli e i pesci tropicali all’isolotto S. Pierre. Prima di lasciarci abbiamo fissato un’escursione di mezza giornata (45 € / persona + 200 rupie di ingresso al parco marino) per fare snorkeling in due isole più lontane: Coco e Felicité. In albergo, vista la totale incapacità dell’assistenza Wind di farmi accedere a internet, per 4 € ho comprato da Umberto una scheda da 200 Mb con cui utilizzare il wifi di Villagaiarda, che mi è bastata e avanzata per tutta la vacanza. La sera cena di pesce alla Goulue, nell’Esplanade, con circa 25 € / persona, ma di qualità mediocre.

Mercoledì 20

Di mattina abbiamo visitato Anse Georgette, splendida conca di acqua trasparente a cui si arriva attraverso 20 minuti di passeggiata tra i verdi prati del campo da golf del Lemuria. Il pomeriggio ci siamo trasferiti sull’altra costa dell’isola nell’altrettanto bella Anse Lazio. Qui nell’agosto del 2011 due turisti sono morti a causa di uno squalo e adesso per una certa estensione della spiaggia hanno messo una rete antisqualo. Comunque secondo Elena, la nostra skipper, in questa stagione non c’era alcun rischio. Io mi sono fidato e ho fatto un divertente snorkeling lungo gli scogli a destra della spiaggia, vedendo tanti bei pesci colorati. La sera cena di pesce da Luca, un italiano che ha aperto una gelateria / ristorante nel solito paesino, con circa 30 € / persona, di buona qualità.

Giovedì 21

La mattina con Elena e Stephen abbiamo fatto snorkeling a Coco e ancora altro snorkeling e bagno con le tartarughe marine davanti alla spiaggia di Felicitè. Al rientro pomeriggio di riposo a causa dell’acquazzone che ha investito Praslin. Per la sera tramite Elena avevamo prenotato una buffet da Lakaz sulla strada per Anse Lazio di fronte al Paradise Sun. La cena però è stata piuttosto deludente per il rapporto qualità / prezzo; il ristorante si è rivelato essere una baracca gestito dalla famiglia che vi abitava e invece del buffet ci è arrivata una cena di 5 portate di qualità non eccelsa (a parte un pescione arrosto freschissimo), anche se in quantità di gran lunga superiore alle nostre possibilità. Il tutto sarebbe potuto anche andar bene se il conto fosse stato sui 20 €, invece dei 35 € / persona che ci hanno chiesto.

Venerdì 22

Alle 9 siamo partiti per La Digue con il traghetto CatRoses (biglietto a/r 400 rupie). In 15 minuti eravamo al porto, dove per 10 € ciascuno abbiamo affittato delle biciclette alquanto scalcagnate. Abbiamo iniziato il giro dell’isola in senso orario, visitando varie belle spiagge, tra cui Anse Gaulettes, Anse Banane e Anse Fourmis. La strada non è difficile e il traffico quasi inesistente, a parte gli altri ciclisti, ma per chi non è allenato (come noi) nelle salite si finisce per scendere e portare a mano la bici. Nel pomeriggio siamo andati a visitare il parco naturale (ingresso 100 rupie) dove c’è Anse Source D’Argent, una spiaggia splendida, davvero particolare, suddivisa in tante piccole baie incorniciate da incredibili massi di granito rosa e basalto nero. Per motivi di tempo e per mancanza di allenamento con la bici non siamo riusciti a visitare Grande Anse che ci hanno detto essere molto bella. Dopo il ritorno con l’ultimo traghetto, alle 18, dopo la solita doccia in albergo siamo tornati a cena da Luca. La Digue paese è molto piccolo e ha un’atmosfera particolarmente piacevole. Noi non ci siamo fermati per la notte, ma varrebbe la pena di passarci almeno un paio di giorni.

Sabato 23

Giornata di relax con una puntata alla spiaggia di Marie Louise, che ci era piaciuta particolarmente, e lunga sosta ad Anse Lazio, forse la più bella di Praslin. Nel pomeriggio siamo ritornati a Villagaiarda, dove avevamo lasciato in custodia i bagagli, e dopo la doccia disponibile all’esterno in giardino, il cambio di abiti nel bagno di servizio e i saluti con Umberto e Morena, alle 18 abbiamo preso il traghetto per Mahè. All’arrivo c’era l’autista di Cecile che ci ha portato a Ocean View, situato a Bel Ombre poche centinaia di metri dopo Choice Villa, ma in una zona meno isolata di questa. La sera abbiamo mangiato in albergo una dignitosa cena di pesce a 15 € / persona. La guest house è dotata di 6 stanze su due piani. C’è anche un piccolo parcheggio interno per l’eventuale auto in affitto. Non c’è connessione wifi. Il nostro alloggio era composto da una camera da letto arredata in modo modesto ma dignitoso, una cameretta con un tavolo, il frigo e un lettino, un bagno abbastanza ampio ma con un impianto idraulico piuttosto carente: il rubinetto del lavello era ridicolmente piccolo e la doccia cadente. C’era anche un balconcino con due sdraio, sebbene il panorama non fosse un granché, essendo noi al pianterreno. Il servizio a colazione consisteva in frutta tropicale, toast burro e marmellata, uova (omelette, strapazzate o fritte), succo di frutta, caffè e latte. Sebbene il rapporto qualità / prezzo fosse conveniente, tenendo conto del costo di 75 € / notte, la nota dolente del soggiorno è stata la mancanza di acqua calda. Benché il clima tropicale rendesse più o meno sopportabile la doccia freddina, non è stato possibile risolvere questa grave carenza, nonostante molteplici segnalazioni al personale di servizio e alla stessa Cecile (la quale è presente nei vari alloggi che gestisce quasi esclusivamente per l’accoglienza iniziale e per regolare i conti).

Domenica 24

Tramite Cecile la mattina ci è stata consegnata l’auto (un’altra KIA Picanto) in affitto da Thrifty, per 130 € per 3 giorni e mezzo, da lasciare in aeroporto il giorno della partenza. Nel resto della giornata abbiamo esplorato le spiagge a sud della capitale Victoria raggiungibili in auto, tra le quali Anse Royale, Anse Baleine, Anse Bazarca, Anse Takamaka, Anse a la Mouche, Anse Boileau. Sebbene si tratti pur sempre di belle spiagge tropicali, nessuna di queste ci ha impressionato particolarmente, al confronto con quelle di Praslin e La Digue, forse anche a causa del fatto che, essendo domenica, erano ben più affollate del solito. Alla fine della via che percorre la costa occidentale di Mahe, dopo un tratto di strada strettissima e un po’ pericolosa siamo arrivati ad una piccola strana laguna, quasi palustre, chiusa sui due lati da mangrovie, interessante, ma non abbastanza da giustificare la difficoltà del percorso. La sera, ricordando le recensioni lette su Tripadvisor, siamo andati da Casadani, un alberghetto a 50 metri dal nostro alloggio, dove per 20 € si cenava con un magnifico buffet di pesce, verdura, carni e dolci, compresi i filetti di pesce freschissimo cotti su richiesta alla piastra. Oltretutto c’è anche il wifi gratis per i clienti.

Lunedì 25

La mattina abbiamo dato un’occhiata al mercato di Victoria, non particolarmente interessante, ed esplorato le spiagge a nord di Victoria. Notevole Anse Etoile e bellissima Anse Carana, alla quale si giunge dopo un breve tratto di sterrato percorribile in auto, dopo circa 500m dalle rovine di un ecomostro in demolizione. La spiaggia era deserta, a parte una poliziotta che ci ha messo in guardia dal lasciare i nostri effetti incustoditi. C’è anche un bel fondale di scogli con pesci e coralli. La giornata si è conclusa con un bagno sulla spiaggia di Beau Vallon, la più frequentata di Mahé, molto grande e con una bella acqua trasparente. La sera, soddisfatti dell’esperienza fatta il giorno prima, siamo tornati a cena da Casadani dove, non essendo riusciti a prenotare un’escursione al parco marino di Sainte Anne, abbiamo anche concordato di prendere una barca con un marinaio solo per noi tre per andare a vedere la costa ad ovest di Beau Vallon fino al piccolo parco marino di Baie Ternay il giorno dopo, per 50 € / persona compresi sandwiches, acqua e succhi di frutta.

Martedì 26

La mattina siamo partiti dal piccolo porto di Beau Vallon. La barca era piccola, ma sufficiente per quattro persone (noi più il marinaio), con un motore di 20 cv; purtroppo non c’era un tettino parasole. La prima tappa è stata una bella spiaggia di cui non so il nome, dove arriva dall’interno un ruscello che finisce in una pozza di acqua dolce detta Laguna Blu (anche se in effetti il colore è più sul verdastro). Da qui siamo poi andati a fare snorkeling nel parco marino dove c’erano tantissimi pesci. Sulla via del ritorno ci siamo fermati a mangiare ad Anse Major, un’altra affascinante spiaggia deserta raggiungibile solo dal mare o con un faticoso trekking dalla fine di Beau Vallon. Nel complesso la gita è stata molto interessante, e ci ha permesso di scoprire delle parti di Mahè che non sarebbe stato possibile vedere in altro modo. La sera abbiamo concordato con Cecile una cena a Choice Villa per 13 € / persona, che è stata discreta ma non all’altezza di quella fatta la volta precedente.

Mercoledì 27

Avendo il volo verso le 16, ci siamo concessi un ultimo bagno a Beau Vallon, lasciando i bagagli in custodia nella guest house, che dispone anche di una doccia e di un bagno di servizio per il cambio di abiti. Nel pomeriggio abbiamo lasciato l’auto in aeroporto e, a malincuore, abbiamo detto arrivederci alle magiche Seychelles.



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