Seychelles in catamarano

La valutazione del viaggio complessiva non può che essere positiva, occorre però, a mio parere, fare delle sottolineature doverose. Quello di cui parlerò è chiaro che non va a sminuire l’esperienza del viaggio, anche perché ritengo che viaggiare significhi apprezzare quelli che sono gli aspetti positivi e negativi dello stesso, e ci tengo a...
Scritto da: zancafabio
seychelles in catamarano
Partenza il: 11/10/2008
Ritorno il: 25/10/2008
Viaggiatori: in coppia
La valutazione del viaggio complessiva non può che essere positiva, occorre però, a mio parere, fare delle sottolineature doverose. Quello di cui parlerò è chiaro che non va a sminuire l’esperienza del viaggio, anche perché ritengo che viaggiare significhi apprezzare quelli che sono gli aspetti positivi e negativi dello stesso, e ci tengo a sottolineare che il viaggio rimane sempre e comunque un’esperienza personale. Ci si possono scambiare idee, suggerimenti, costi e quant’altro ma è indubbio che ciascuno viva il PROPRIO viaggio.

Detto questo, anticipo subito che quel che non ho trovato alle Seychelles è la tanto decantata cortesia creola. Nell’arco di due settimane le uniche persone simpatiche con cui siamo entrati in contatto sono stati i membri dell’equipaggio del nostro catamarano (e non escludo che sia dovuto al fatto che la settimana che vi abbiamo trascorso sia stata pagata profumatamente) per il resto, quasi solo esperienze negative con la gente del posto.

11-12/10 Malpensa-Mahè Partiamo da Malpensa alle 19.45 (in perfetto orario) con il volo diretto Air Seychelles, aeromobile un po’ vecchiotto ma servizio a bordo buono.

Atterriamo a Mahè alle 6.30 locali e, per fortuna, conosciamo subito due ragazzi italiani con cui condividiamo un taxi per raggiungere il self-catering Choice Villa prenotato dall’Italia nella zona di Bou Vallon. Siamo già vittime del primo furto:30 € per percorrere circa 5 Km! Avremmo voluto prendere un autobus ma non abbiamo trovato alcuna indicazione per raggiungerne uno.

La sistemazione scelta è veramente ottima: spaziosa, pulita ed in posizione panoramica; fatevi dare la camera Frangipanne è quella che gode della migliore vista mare. La proprietaria ci accoglie già con un rimprovero: “perché non avete preso il transfer da me…Ve l’avrei fatto pagare meno del taxi!” poi però recupera offrendoci un passaggio per la spiaggia.

Da sottolineare che la posizione è bellissima ma senza una macchina è abbastanza difficile muoversi soprattutto se ancora non si è presa la mano con il funzionamento degli autobus! Anche uscire la sera a cena diventa un pochino improponibile senza l’auto. Nei dintorni non ci sono ristoranti, occorre “scendere” a Bou Vallon e la strada è abbastanza pericolosa e poco illuminata per percorrerla a piedi; quindi se, come noi, non avete affittato la macchina, prendete un taxi (costo 4€ o 40 Rps) e mettetevi d’accordo per farvi tornare a prendere.

Noi abbiamo cenato alla Pizzeria Baobab (citata da L.P.) spendendo 20€ in due per: due pizze, un’acqua, una coca e due birre. In precedenza avevamo tentato di cenare alla Boat House ma, anche qui, l’accoglienza non è stata delle migliori; inizialmente ci chiedono il pagamento in euro (e dopo vi specificherò effettivamente qual è la regolamentazione in proposito) 20€ a testa escluse le bevande per una cena a buffet; poi il cameriere, accortosi che non eravamo d’accordo sul pagamento in moneta diversa da quella locale, ci propone di pagare metà in euro e metà in rupie ed infine ci “viene incontro” (ovviamente sottolineando che sarebbe stato così solo per quella sera) proponendoci di pagare in rupie: 240 Rps…Alla faccia del cambio…E della cordialità seychellese! Ma si è mai visto un posto, dove per’altro nessuno muore di fame, in cui ti chiedano di pagare il cibo in una moneta diversa da quella locale?!?!? Scusate ma io la vedo come una truffa bella e buona! Riusciamo a trovare un taxi per pura fortuna perché il cameriere della pizzeria, a cui avevo gentilmente chiesto di chiamarne uno dato che non ce n’erano di passaggio, mi ha risposto che a quell’ora (21.30) non c’erano più taxi!?????! 13/10 La proprietaria del Choice Villa ci prepara una buona colazione (prezzo della camera 40€/testa b&b) dopodiché i nostri amici italiani, conosciuti il giorno prima in aeroporto, ci accompagnano con la loro macchina al porto Angel Fish Marina (che non è stato così semplice trovare) dove ci siamo imbarcati sul catamarano prenotato dall’Italia.

A questo punto siamo consapevoli che inizia la nostra vera vacanza : 7 giorni in catamarano per vivere le Seychelles in modo diverso. Vorrei sottolineare sin da subito che non si tratta di una scelta molto economica, non proprio da viaggiatore per caso, ma quando abbiamo consultato la brochure inviataci dall’ente del turismo delle Seychelles in Italia, e abbiamo realizzato che c’era questa possibilità, abbiamo fatto di tutto perché diventasse realtà.

Inutile dire che avevamo sperato che questa piccola follia ci avrebbe regalato grandi soddisfazioni…L’emozione è tanta…Arriviamo al porto alle 11.30 ma la partenza è prevista per le 12.30. Assistiamo così ai molteplici preparativi dei 3 catamarani “parcheggiati” davanti a noi e siamo circondati da molti passeggeri francesi; d’altra parte c’era da aspettarselo: la compagnia di noleggio charter è francese! E’ abbondantemente passata l’ora prevista per la partenza quando finalmente ci fanno imbarcare: è tutto così eccitante. Siamo 14 passeggeri, 2 per cabina, di cui 4 italiani: oltre a noi, 2 novelli sposi in viaggio di nozze.

Ovvio che gli spazi della cabina sono ristretti ma non manca proprio nulla: letto matrimoniale (Fabio è alto 1,90 m e ci sta), un piccolo bagno, ed estraendo il rubinetto dal lavandino…Ci si può fare anche la doccia! Primo tratto di mare dall’Angel Fish Marina a Baie St. Anne, un’oretta circa di navigazione, mare tranquillo, ci fanno fare dello snorkelling proprio di fronte alla baia e poi ci portano anche sulla spiaggia (con il gommone) che poi scopriamo essere la spiaggia privata di un lussuoso albergo.

Cena a bordo e pernottamento.

14/10 Al mattino la colazione viene servita alle 8 ma non è difficile svegliarsi in tempo…Il sole splende già da qualche ora e la cabina diventa quasi un piccolo forno a microonde! Ci spostiamo da Baie St. Anne a Felicitè; ancora una volta abbiamo la possibilità di fare snorkeling e/o di essere accompagnati sulla spiaggia, vediamo molti pesci, le tartarughe di mare dopodiché pranziamo. Dopo il pranzo andiamo in direzione Coco Island e dalla nostra posizione riusciamo a vedere anche Grand e Petit Seour, ovviamente ancora snorkelling e bagno dopodiché ci spostiamo in direzione La Digue per passare lì la notte. Qui parliamo di circa 5 ore di navigazione, abbiamo trovato un po’ di onda lunga e…Il mal di mare si è fatto sentire (ma in realtà è stata l’unica volta!)…Tamponato il malessere con una pastiglia di Valontan! Cena a bordo e pernottamento.

15/10 Ci svegliamo e siamo al porto di La Digue quindi facciamo colazione e poi…Via alla scoperta dell’isola! Affittiamo una bicicletta (10€) e iniziamo a girare. Il tempo è perfetto, cartina alla mano e partiamo alla scoperta delle spiagge più belle. Prima tappa: Source d’Argent passando per la riserva naturale (ingresso 4€); abbiamo subito il piacere di vedere delle ragnatele colme di ragni grandi e piccoli, dopodiché vediamo le prime tartarughe di terra (chiuse però in un recinto) e poi arriviamo alla spiaggia. I colori sono meravigliosi, c’è la bassa marea e il mare (quel poco che c’è) è caldo e cristallino. Assistiamo anche ad un matrimonio sulla spiaggia…E chi non lo vorrebbe un matrimonio così?!? Ovviamente ci facciamo un bel bagno, consumiamo il pasto pic-nic fornitoci dal nostro equipaggio e poi riprendiamo la bici per raggiungere Grand Anse; dista circa 2,5 Km e durante il percorso c’è una piccola salita così, un po’ accaldati, ci fermiamo al baracchino di un vecchietto che ci prepara un ottimo frullato. A Grand Anse ci sono delle correnti molto forti, è sconsigliato fare il bagno, ma la spiaggia è ampia e bianchissima. Ci impigriamo un pochino e così decidiamo di fermarci lì un bel po’. Verso le 15.30 ci spostiamo verso Petite Anse (dista 5 min. A piedi), occorre scavalcare dei massi…È il doppione della spiaggia precedente un po’ più in piccolo. Nel frattempo si fanno le 16.30 ed è ora di riprendere la bici e tornare verso il porto…Il catamarano ci aspetta! Risaliamo a bordo, beviamo come al solito un bel the caldo (credetemi non dà per niente fastidio!) e poi ci spostiamo verso Praslin; il nostro capitano sceglie la baia di fronte all’hotel Reserve per trascorrere la notte.

Cena a bordo e pernottamento.

16/10 Dopo la colazione, navighiamo per circa 40 min ed arriviamo a Cousin. E’ un’isola in cui si gira solo con visita guidata, è ovviamente un parco naturale dove s’incontrano diverse specie di uccelli (riusciamo a vedere anche parecchi piccoli), lucertole e qualche tartaruga gigante: la più vecchia si chiama Gorge ed ha 150 anni! Consumiamo il pranzo sul catamarano proprio di fronte a quest’isola paradisiaca dopodiché torniamo a navigare: destinazione Praslin. Arriviamo intorno alle 15 ed abbiamo del tempo libero fino alle 17; nel frattempo l’equipaggio ne approfitta per rifornire il catamarano di viveri e carburante: una vera “impresa di pulizie” rassetta le cabine. A Praslin sbarcano anche 4 dei nostri passeggeri, purtroppo la loro crociera è finita…La nostra…Continua! Alla sera ci allontaniamo un po’ dal porto per andare a dormire in un posto tranquillo.

Cena a bordo e pernottamento.

17/10 Facciamo colazione e poi partiamo alla volta di Sister Island. Questa mattina il tempo non è un granchè, non piove ma il cielo è coperto; arrivati all’isola capiamo che si tratta di un gioiellino ma i colori non rendono molto l’idea. Ci facciamo portare in spiaggia con il gommone (il tempo non ci invoglia a nuotare come al solito), sbarchiamo e passiamo dall’altra parte dell’isola (2 min a piedi) ed ecco che il cielo è già blu e il mare acquista tutte le sfumature che conosciamo! Io e Fabio siamo i primi ad arrivare qui e ci godiamo in pace la nostra fantastica spiaggia bianca…Peccato che dopo un po’ arrivino i francesi compagni di barca! Per pranzo ci aspetta un barbecue…Accidenti che organizzazione il nostro equipaggio, si vede proprio che sono del mestiere, non ci fanno mancare nulla! Il pranzo risulta ottimo: un mega red snapper (che in 14 persone non siamo riusciti a finire!), dei wurstel e delle ali di pollo, senza dimenticare mai insalata e frutta! Dopo pranzo ci godiamo ancora un po’ questo angolo di paradiso, saltano fuori anche delle tartarughe…Peccato che poi ci tocca tornare sul catamarano (ovviamente si fa per dire) ma le sorprese non sono ancora finite: durante il tragitto in mare riusciamo a pescare un bellissimo Kingfish di circa un metro…Che puntualmente il nostro cuoco cucinerà a cena! Alla sera dormiamo di fronte alla spiaggia di Cote d’Or.

Cena a bordo e pernottamento.

18/10 Anche questa mattina dopo la colazione partiamo per una nuova avventura, destinazione: Curieuse. Si tratta di un’isola protetta dove vivono liberamente le tartarughe giganti terrestri! Sbarchiamo sull’isola ed iniziamo subito a godere della compagnia delle fantastiche tartarughe. E’ incredibile quanto si riesca a tornar bambini di fronte alla vista di animali a noi praticamente sconosciuti! Seguiamo un percorso che ci porterà sull’altro lato dell’isola dove abbiamo appuntamento con il nostro equipaggio: ci addentriamo tra le mangrovie e, con nostra grande sorpresa, facciamo la conoscenza di enormi granchi rossi…Ma sono veramente grandi! Dopo circa un’ora di tranquilla passeggiata ci ritroviamo su una delle fantastiche spiagge bianche che abbiamo ormai imparato a conoscere…È quasi mezzogiorno e anche se in coscienza non ci si sarebbe dovuti esporre al sole, non riusciamo a resistere alla tentazione di un bagno in queste fantastiche acque! Come sempre, pranziamo a bordo del catamarano e poi partiamo in direzione St. Pierre per un po’ di snorkelling. In realtà troviamo il mare un po’ mosso e di conseguenza i fondali sono un pochino torbidi ma anche questa volta ne approfittiamo e ci facciamo un bel bagno. Dopo un’oretta circa veniamo portati sulla spiaggia di Cote d’Or. Purtroppo questa spiaggia non è bianchissima come quelle a cui siamo stati abituati fino ad ora, ci sono delle alghe. Ne abbiamo comunque approfittato per prendere il sole, sgranchirci le gambe e leggere un buon libro. L’equipaggio viene poi a riprenderci e ci spostiamo in direzione La Digue dove ceniamo e pernottiamo.

19/10 Dopo colazione ci spostiamo verso Felicitè per fare un po’ di snorkelling; Fabio ne approfitta per fare un giro in canoa dopodiché ci dirigiamo verso Anse Lazio: posto magnifico! Per circa un’oretta ci siamo bagnati in queste splendide acque dopodiché siamo tornati sul catamarano per il pranzo. Successivamente abbiamo iniziato a preparare i nostri bagagli perché il comandante, molto gentilmente, aveva acconsentito a sbarcarci a Praslin evitando così di farci tornare a Mahè (come avrebbe voluto il programma originario) per poi riprendere la barca veloce che porta a Praslin. Si preoccupa anche di farci trovare un taxi già pronto ad aspettarci a Cote d’Or.

Purtroppo la parte di vacanza in catamarano è terminata: accidenti che esperienza! Direi che la consigliamo vivamente a chi vuol vivere una vacanza di mare..Indimenticabile. Non abbiamo avuto problemi di mare mosso (e comunque esistono le pastiglie), abbiamo visto posti incantevoli e praticamente irraggiungibili in altro modo (solo qualcuno è visitabile attraverso dispendiose escursioni pagate in loco…E in Euro!), e poi vi garantiamo che la vista che si gode delle isole arrivando dal mare…È veramente impagabile! Ecco che il taxi ci porta a Le Grand Blue, self catering prenotato dall’Italia (e a cui avevamo chiesto di poter aggiungere una notte nel momento in cui il capitano del catamarano aveva acconsentito di farci sbarcare a Praslin). Devo dire che l’impatto non è stato dei migliori; forse arrivando dall’esperienza un po’ snob del catamarano, avevo scordato le “vecchie abitudini”. Si tratta di una serie di bungalow suddivisi sotto tre distinti nomi: Chalet Cote Mer, Le Colibrì e Le Grand Blue. C’è una bella vista mare ma non mi esalta molto il fatto di essere vicino al porto. Ci danno la stanza, sono le 4 del pomeriggio, fa un caldo assurdo e c’è solo un ventilatore a soffitto…In più scopro dei “simpatici” gechi che passeggiano liberamente sul soffitto. Ammetto di essere caduta momentaneamente in crisi depressiva! Non per ultimo il fatto che, è vero che questi bungalow sono immersi nel verde, a strapiombo sul mare, ma senza un filo di spiaggia vicino! Fabio cerca di rassicurarmi in tutti i modi ma io continuo a vedere tutto nero! Come se non bastasse, andiamo alla reception a chiedere se è possibile cenare ma pare che il ristorante sia tutto pieno (!?!?)…Aiuto!!!!!!! Dove si và? Tra paranoie varie, facciamo due passi e troviamo un piccolo negozietto che scopriamo essere ben fornito: compriamo spaghetti e tonno in scatola e così risolviamo il problema…Cena! Alla sera ceniamo sulla nostra balconata vista mare e socializziamo un pochino con i nostri “vicini” olandesi.

20/10 Ci svegliamo sperando che sia una giornata migliore…La colazione (compresa nel pernottamento) non è un granchè: the, frutta, un succo di frutta tropicale e dei panini un po’…Stopposi! Chiediamo a Mr Renè (che si occupa della reception e che è molto affabile solo con gli ospiti di lingua francese) se è possibile avere una camera con aria condizionata e se può farci avere una macchina a noleggio; dopo varie peripezie riusciamo ad avere l’una e l’altra. Ecco che partiamo alla volta della parte occidentale dell’isola di Praslin; strade molto strette, pendenze di circa il 20% e l’incubo di trovare autobus provenienti dalla parte opposta! Diciamo che se avete un alloggio sulla parte orientale dell’isola non avrete problemi a spostarvi con i pullman, ce ne sono di frequenti ed è sempre meglio che guidare con l’angoscia di cadere in un fossato (non esistono guard rail!); nella parte occidentale sembra sia un pochino più complicato perché la frequenza di autobus è minore ma, in ogni caso, noi consigliamo di pernottare sull’altro lato dell’isola: nel periodo in cui siamo stati noi (non sappiamo se in altri periodi dell’anno la situazione potrebbe cambiare) abbiamo trovato mare più calmo e spiagge migliori. Dopo aver percorso una parte della strada sulla parte occidentale, decidiamo di tagliare l’isola a metà e, passando attraverso la Valle de Mei, arrivare sul lato opposto. Abbiamo trascorso la mattinata a Cote d’Or, abbiamo mangiato dei panini e poi ci siamo spostati un pochino andando verso Anse Lazio e, proprio appena prima di arrivare lì, abbiamo scoperto una fantastica spiaggetta dove abbiamo preferito fermarci piuttosto che andare nell’affollata Anse Lazio.

Tornati dalla giornata di mare decidiamo di cenare alla gelateria Da Luca (nominata anche da L.P.); noi la sconsigliamo vivamente: abbiamo mangiato una pizza peggiore rispetto a quella della pizzeria di Mahè (neanche gestita da un italiano) e la sera successiva abbiamo assaggiato il gelato…Credetemi non ne vale davvero la pena! Abbiamo già mangiato da altri connazionali all’estero e, pur mancando alcuni ingredienti base, non è mai mancata la semplicità e la cordialità italiana…Da Luca…È mancato anche questo! 21/10 Colazione esattamente identica alla mattina precedente, e poi partiamo verso Anse Georgette (avevamo chiesto al “disponibilissimo” Renè di prenotare): spiaggia pubblica all’interno dell’esclusivo Resort Lemuria. La spiaggia è molto bella ma il mare è agitato e la giornata ventosa così, dopo avervi trascorso qualche ora, ci siamo spostati verso l’incantevole spiaggetta scoperta per caso il giorno precedente.

Cena da Luca con ulteriore delusione.

22/10 Colazione e poi, dato che il noleggio della macchina era solo per 2 giorni (fortunatamente), prendiamo l’autobus per andare a Cote d’Or; la guida è spericolata ma sicuramente è molto economico: 3 rupie a testa per qualsiasi tratta. Vorrei sottolineare a questo proposito che la posizione del nostro bungalow è molto favorevole in quanto dal porto passano tutti gli autobus dell’isola per cui c’è ampia disponibilità! Sull’autobus abbiamo anche due simpaticissimi signori italiani con cui poi abbiamo trascorso tutta la giornata a Cote d’Or. Alla sera abbiamo cenato nel nostro bungalow.

23/10 Colazione e poi via…Il traghetto per Mahè ci aspetta! Ci siamo trascinati gli zaini fino al porto (eravamo a 5 min di distanza e da veri backpackers…Ci siamo andati a piedi) dopodiché ci imbarchiamo sul Cat Cocos che, per la modica cifra di 42€, ci porta a Mahè in 45 minuti.

Arrivati sull’isola principale abbiamo qualche problema per raggiungere il lodge che avevamo prenotato dall’Italia: i taxi ci chiedono 40€ per andare dal porto a Baie Lazare!!!! Alla fine la spuntiamo con un taxista “abusivo”…Ci chiede 20€! Arriviamo al Lazare Lodge e il tempo non è un granchè, la posizione è molto bella, arroccata su una piccola collina, con una camminata di 15 min circa si arriva alla spiaggia ma intorno…Il nulla! Scopriamo per caso una panetteria dopo aver camminato per circa 25 minuti, chiediamo informazioni per un autobus ma…Nessuno capisce bene l’inglese… e così passiamo qualche ora sulla spiaggia: il cielo è coperto, non siamo invogliati ad entrare in acqua e dopo un po’ torniamo al lodge.

Vorrei spendere due parole sul Lazare Lodge: è carino, arredato come un lodge sudafricano, noi abbiamo la camera superior ed è molto bella, ci sono un totale di 5 camere ma abbiamo saputo che adesso si stanno ingrandendo e faranno altre 5 camere oltre a costruire una piscina (forse migliorerà o forse peggiorerà…Boh). L’accoglienza è stata buona ma ci sono un paio di pecche: Charles, il proprietario sudafricano, vi invita spesso a bere (e lui beve decisamente tanto!) ma attenzione perché alla fine vi ritrovate tutto sul conto!!! Inoltre, l’ultimo giorno noi abbiamo lasciato il lodge molto presto (verso le 5 del mattino) e quindi abbiamo chiesto come si sarebbe potuto fare per la colazione (che tra l’altro noi avevamo pagato!). La risposta è stata che loro non ci potevano fare nulla se il personale entra in servizio alle 7, prima di quell’ora non è possibile fare colazione; era ovvio che noi intendessimo una “colazione al sacco”, ma non abbiamo ottenuto nulla! Molto negativo, non è sinonimo di cordialità ed efficienza! Alla sera abbiamo cenato da Maria, moglie dell’artista italiano Antonio Filippin che ha il suo laboratorio e la sua casa proprio vicino al ristorante. La cena è stata soddisfacente: io ho preso del pesce, Fabio della carne, il tutto servito a crudo e con una pietra lavica su cui cuocere; il tutto per totali 350 rupie incluse le bevande.

24/10 Colazione al Lazare e poi ci avviamo a prendere l’autobus. Ci siamo fatti spiegare bene come funziona e sappiamo che ci aspetta circa un’ora di strada prima di arrivare a Victoria. Giunti nella capitale ci fermiamo ad un internet point e poi ci rechiamo al mercato in cerca di qualche bella foto e di qualche ricordino. Al mercato troviamo tanta frutta e verdura e poi tanto tanto tanto pesce fresco! Diamo appuntamento ai ragazzi che avevamo conosciuto al nostro arrivo alle Seychelles sotto la torre dell’orologio; giriamo un pochino tra le bancarelle del festival creolo (dal 24 al 31 ottobre) e poi con la loro macchina andiamo in una spiaggia nei pressi di Anse Takamaka. Trascorriamo una bella giornata insieme a loro e poi ci salutiamo…Per noi è arrivato il momento di partire! Alla sera ceniamo al Lazare: ci servono una pasta (!??!!) semi fredda, di secondo il barracuda e poi un dolce.

25/10 Alle 5 del mattino usciamo dal lodge con lo zaino in spalla per andare alla fermata dell’autobus (25 min a piedi), impensabile per noi pagare 40€ quando possiamo pagare solo 30 rupie. Decidiamo di prendere l’autobus delle 6, mentre attendiamo compriamo dei panini alla panetteria e quando arriva il pullman rischiamo di rimanere lì perché l’autista non vuole caricarci per via dei bagagli, ci intima di prendere un taxi (cordialità?!?!?) ma dopo qualche minuto di discussione l’abbiamo vinta noi…Ci porta all’aeroporto! Con nota polemica sottolineo che all’aeroporto non riusciamo a spendere le ultime rupie che abbiamo in tasca…Ovviamente accettano solo euro; non aggiungo altro perché tanto avete capito cosa ne penso.

Il nostro volo è puntuale: partiamo alle 9.45 da Mahè ed arriviamo a Milano Malpensa alle 17.10 locali. La nostra vacanza è finita…Si torna alla vita di sempre! INFORMAZIONI UTILI: -portate con voi una torcia…Vi sarà utile! -portatevi dei tagli piccoli di euro e cambiateli poco alla volta; ovvio che il cambio in nero è decisamente più favorevole ma, per chi non vuole rischiare, si possono cambiare dei soldi in banca senza pagare le commissioni.

-necessario repellente per le zanzare e medicamenti post-punture (porto i segni ancora adesso!) PERNOTTAMENTI: Mahè-zona di Bou Vallon- CHOICE VILLA 80€/notte self-catering b&b Prenotato via internet dall’Italia e pagato in loco (solo Cash, solo Euro!) Mahè-zona di Baie Lazare- LAZARE LODGE 126€/notte camera superior b&b Prenotato via internet dall’Italia e pagato in loco (carta di credito; accetta pagamento con carta anche per pasti e/o consumazioni; cena 36€ in due).

Praslin-zona di Pointe Cabris- LE GRAND BLUE 72€/notte self-catering b&b Prenotato dall’Italia via internet attraverso il sito: http://www.Seychelles.Net/gbleu (sito di intermediazione; trovate anche altre strutture, si paga qualche euro in più rispetto alla prenotazione diretta). Pagato in internet con carta di credito; supplemento per aria condizionata 10€/notte pagato in loco (solo euro cash).

CATAMARANO: http://www.Dream-yacht-charter.Com Sito assolutamente serio e sicuro. Si paga un acconto all’atto della prenotazione e poi si salda il tutto.

ASSICURAZIONE VIAGGIO: http://www.Viaggisicuri.Com



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