Il nostro viaggio di nozze: un sogno

In questo diario descriviamo il nostro viaggio di nozze. Ci siamo sposati il 5 agosto e siamo partiti il 9 agosto alla volta delle Seychelles. Purtroppo non avevamo molti giorni (il giorno di rientro è stato il 18 agosto) ma sono stati comunque sufficienti per vedere molte cose. Come tutti gli altri viaggiatori, consigliamo di leggere il...
Scritto da: lucio.sarti
il nostro viaggio di nozze: un sogno
Partenza il: 09/08/2006
Ritorno il: 18/08/2006
Viaggiatori: in coppia
In questo diario descriviamo il nostro viaggio di nozze.

Ci siamo sposati il 5 agosto e siamo partiti il 9 agosto alla volta delle Seychelles.

Purtroppo non avevamo molti giorni (il giorno di rientro è stato il 18 agosto) ma sono stati comunque sufficienti per vedere molte cose.

Come tutti gli altri viaggiatori, consigliamo di leggere il diario di viaggio di Mara e Stefano (è stato postato il 13/01/2006 col titolo “Le nostre DRITTE per un viaggio alle Seychelles”) ma spero, con quanto stiamo scrivendo, di dare ulteriori consigli ai futuri viaggiatori. Dopo 9,45 ore di volo da Parigi arriviamo a Mahé.

Qui l’aeroporto è veramente piccolo e tutto molto informale.

Ritiriamo le valigie e facciamo il check-in per Praslin. La carta d’imbarco è praticamente una tavoletta di simil-plastica rigida di 10x20cm. Avevamo il volo fissato per le 9:45 del mattino (ed erano a malapena le 8:00), quindi essendo in largo anticipo abbiamo fatto tutto con molta calma. Appena ci sediamo in sala d’attesa un tipo ci dice che il nostro aereo è pronto e che possiamo partire (con più di un’ora di anticipo): non siamo proprio abituati a cose del genere! Il volo è di 15 minuti su un aereo di circa 30 persona: direi abbastanza impressionante! Arrivati a Praslin ci vengono a prendere x portarci all’albergo che avevamo prenotato: L’Archipel.

Il personale dell’albergo ci chiede i voucher e i documenti che testimoniano il nostro avvenuto matrimonio: l’agenzia ci aveva avvertiti di portare qualcosa, e noi abbiamo portato solamente le partecipazioni (che sembra siano state sufficienti). Abbiamo atteso un po’, ma eravamo talmente stravolti dal viaggio che non vedevamo l’ora di andare in camera.

Dal catalogo si vedeva che non doveva essere un brutto posto, ma chi pensava così? L’albergo è composto da 30 camere (di cui 7 suite) e ciascuna è una specie di villetta immersa nel verde e nei fiori colorati di una collina vicino al corpo centrale dell’albergo. Ogni camera ha una veranda con due comodissime sdraio in legno e tela e un tavolino; la vista è veramente mozzafiato: si vede tutta la Anse Volbert, con il verde della collina e tutte le sfumature del blu del mare.

Anche la camera è di uno splendore indescrivibile: tutta in legno, soffitto e pavimento, con al centro un letto (a 3 piazze) posato su un pianale rialzato in legno, con una tenda per le zanzare che gira tutta attorno, e dal quale si gode la vista del mare dal momento che la camera è separata dalla veranda da una grossa porta in legno e vetro.

Il bagno è enorme e incantevole, con due lavandini e uno specchio gigantesco.

Il wc si trova in una stanza separata.

L’ambiente è estremamente curato e lussuoso! Ogni sera, durante la cena, le inservienti vengono a cambiare gli asciugamani da mare, a preparare il letto per la notte e ad accendere le luci giuste per farti trovare un ambiente romantico e rilassante quando ti ritiri in camera; ogni mattina vengono per pulire e rassettare la camera, cambiare gli asciugamani del bagno e per riempire l’ambiente di coloratissimi fiori.

In camera c’è anche un bollitore per potersi fare (gratuitamente) tè e caffe: un momento di vero relax al rientro dalla giornata prima della cena! La spiaggia privata dell’albergo offre un ambiente veramente rilassante, atmosfera che comunque si respira in ogni angolo della struttura.

Anche il ristorante, la sera, offre un ambiente estremamente raffinato e lussuoso, attento ad ogni piccolo particolare, a volte pure disarmante per persone come noi, abituate ad ambienti più informali e turistici, ma comunque una bella esperienza soprattutto durante un viaggio di nozze.

Praticamente la sala dove viene servita la cena (rigorosamente a lume di candela) è composta da tavolini che si trovano lungo le pareti vicino alle finestre dalle quali si gode di una splendida vista della spiaggia e del mare antistante. La sera purtroppo non c’è gran che da fare. Dato l’ambiente, l’albergo non ha un’animazione, per cui dopocena siamo costretti a rientrare in camera dopo una breve passeggiata attraverso i vialetti dell’albergo.

E’ un albergo particolarmente adatto ai viaggi di nozze! Veramente ottimo il cibo, con cucina tipica creola sia di pesce che di carne (circa ogni tre giorni viene fatta la cena a buffet: eccezionale).

Anche la colazione è abbondante e molto varia, con frutta tropicale, croissant, cereali, yogurt e marmellate di frutti tropicali fatte da loro.

Facendo una breve passeggiata lungo la spiaggia verso la Cote d’Or (praticamente la spiaggia che si vede a sinistra dall’albergo), poco dopo la metà, si arriva all’unico punto dove è possibile fare un minimo di shopping (ci sono 3 negozi di souvenir e un paio di market molto piccoli) e una gelateria italiana “Da Luca”.

Comunque vale la pena farsi una passeggiata lungo la Anse Volbert e Gouvernment che, a detta di tutti, sono tra le più belle spiagge dell’isola (e dove il mare è solitamente un po’ più calmo).

Escursione a Curiose Island (20€ a testa) L’escursione all’isola di Curiose l’abbiamo fatta con l’albergo. Partono tutti i giorni a richiesta dalla spiaggia dell’albergo con delle barchette. Dicono fosse bella per lo snorkeling anche S.Te Pierre, un isolotto minuscolo (giusto qualche scoglio) proprio davanti al nostro albergo, ma essendo in pieno oceano il mare è sempre mosso e quindi lo snorkeling è quasi impossibile.

Per tale motivo quindi ogni escursione in barca non è mai propriamente tranquilla. Anche quando il mare sembra calmo la corrente è sempre tanta e origine di onde sufficienti a farti stare un bel po’ in ansia.

Questa escursione è veramente molto bella. Curiose è un’isola praticamente allo stato selvaggio, dove sembra quasi che l’uomo non ci abbia nemmeno mai messo piede.

La barca ci lascia in una baia e, proseguendo a destra lungo un percorso che, all’inizio, a malapena riusciamo a vedere, si arriva alle famose tartarughe giganti. Prima di arrivarci però, possiamo ammirare una foreste di mangrovie, un vialetto di sabbia disseminato di buchette fatte dai giganteschi granchi del cocco.

Anche il paesaggio è meraviglioso, con rocce dai mille colori nel mare celeste…Ma purtroppo anche in questo caso il bagno è praticamente impossibile perché il vento è fortissimo e le correnti pure! Durante il cammino si incontrano già le prime tartarughe che ci accolgono nella loro riserva, dove ce ne sono veramente diverse decine…Fantastiche! Un giorno, in cui il tempo era un po’ coperto, abbiamo approfittato per andare a vedere la Vallèe de Mai.

Si raggiunge benissimo in autobus (3 rupie) in circa 15 minuti anche se noi abbiamo approfittato all’andata di un passaggio di uno dei componenti dello staff del nostro albergo conosciuto il giorno precedente, e al ritorno con il nostro rappresentante del tour operator (Mason’s). Anche se il tempo non era dei migliori (qualche pioggerella ogni tanto), la foresta della Vallée è molto fitta e ci si può riparare molto bene. Per vederla tutta ci vogliono circa 2/3 ore. Secondo noi assolutamente da vedere.

Il giorno successivo siamo andati ad Anse Lazio, a detta degli abitanti, la spiaggia più bella…In effetti è veramente strepitosa.

Si raggiunge sempre in bus (circa 30/40 minuti) e poi c’è da fare un pezzo a piedi di 20 minuti circa con forti salite e discese. Nonostante fosse agosto non c’erano molte persone (questa è una caratteristica che abbiamo notato un po’ dappertutto: le spiagge, anche le più famose, non sono mai affollate!).

Anche se è consigliata per lo snorkeling, sinceramente con maschera e pinne c’è poco da vedere in qualunque spiaggia di quelle che abbiamo visitato noi, soprattutto anche perché il mare non è mai tranquillo e calmo ma sempre piuttosto agitato e la paura di essere sbattuto contro uno scoglio, addirittura pieno di ricci di mare, è sempre forte.

Da tenere presente che gli autobus terminano le loro corse sempre prestissimo (verso le 17-18) così come i negozietti e i supermercati, e questa è un’altra caratteristica di tutte le Seychelles compresa Victoria (capitale di Mahé).

Escursione a La Digue (50€ a testa) Questa escursione (nella forma di “boat+bike”) l’abbiamo fatta con il nostro tour operator (e la consigliamo di fare così altrimenti quando si arriva sull’isola, se non prenotate prima, le bici sono quasi introvabili!).

La Digue si gira benissimo in bici, anche perché tranne rarissime macchine, gli unici mezzi che circolano sull’isola sono le bici e i carri trainati da buoi.

In circa 15 minuti di bici verso sud si arriva dal Jetty (porto) alla spiaggia più bella e più famosa, la “Anse Source d’Argent”, l’ingresso alla quale costa 4€.

Abbiamo provato ad arrivare con qualche stradetta anche verso la “Grand Anse”, ma dopo qualche invano tentativo, abbiamo deciso di tornare indietro e di dirigersi verso nord ripassando dal Jetty. Da vedere, secondo noi, la “Anse Severe”, dove l’acqua è bassa e veramente molto bella. Con la bici abbiamo proseguito fino all’ “Anse Grosse Roche” ma purtroppo dopo “Anse Severe” ci sono delle grosse salite e discese e non ce la facevamo a continuare. In questa parte dell’isola la corrente è molto forte ma comunque decisamente affascinante.

Un consiglio che nessuno ci aveva dato: se decidete di non portarvi le pinne come abbiamo fatto noi (per motivi di spazio in valigia ma che valeva la pena portarsi perché, essendo comunque il mare sempre un po’ agitato, con le pinne si riesce a fare un minimo di snorkeling più tranquillamente senza avere troppa paura delle correnti), portarsi almeno le scarpette da scoglio, perché comunque molte spiagge (tipo la Anse Source d’Argent o la Anse Severe a La Digue) hanno il fondo con scogli o coralli e avendo le scarpette si rischia meno di farsi del male! Mahé Noi ci siamo trattenuti 2 giorni a Mahé e alloggiavamo presso il “The Warf Hotel and Marina”. La zona è veramente scomoda e anche brutta. Dal nostro albergo non passavano autobus e non c’è praticamente spiaggia perché si affaccia proprio su un porticciolo privato.

La fermata più vicina dei bus è a circa 1 km a piedi e si trova praticamente all’interno di un quartiere abitato interamente da indigeni (praticamente si deve girare a destra appena usciti dalla stradetta privata dell’albergo e proseguire dritto lungo la strada principale: la fermata si trova dopo una decina di minuti a piedi sulla sinistra).

Qui fa capolinea l’autobus n°30 e la fermata si chiama “Roche Caiman” (comodo per andare a Victoria perché l’autobus impiega circa 10 minuti).

Victoria è una città molto particolare. Non è, come ci immaginavamo noi, una città turistica… tutt’altro, è una città fatta esclusivamente per le persone del luogo, dove non è facile trovare negozietti dove comprare ricordini da portarsi in Italia, dove non ci sono ristorantini carini dove andare a mangiare.

Anche muoversi per Mahé con gli autobus non è così facile: ci sono più di 30 linee dei bus, e tutti arrivano al bus terminal di Victoria dove, onestamente, all’inizio si perde un po’ di tempo per capire l’autobus giusto per dove si vuole andare.

Comunque una mezza giornata a Victoria secondo noi vale veramente la pena di passarla, per vedere veramente come vivono gli abitanti delle Seychelles…Sei veramente immerso nella loro vita e i turisti sono quasi inesistenti! Le Seychelles sono uno dei pochi posti dove veramente è possibile andare in giro da soli senza aver paura di niente; le persone del posto sono veramente molto carine e tranquille.

Assolutamente da vedere, a Victoria, il mercato locale dove si vende il pesce, frutta e verdura, spezie e prodotti locali (olio di cocco, estratto di vaniglia…), dove noi abbiamo acquistato un caschetto di ottime bananine (10 rupie) e un cocco che ci hanno gentilmente aperto per mangiare (3 rupie).

Un giorno abbiamo preso l’autobus da Victoria (il n°5) per andare verso Anse Intendance, Anse Takamaka e Baie Lazare per fare un giro e vedere di passare qualche ora sul mare, ma forse il tempo (un po’ piovoso) ha giocato molto su quello che abbiamo visto. Non ci è piaciuto per niente, anche perché al mattino c’è alta marea, il mare era anche piuttosto mosso, e di spiaggia non c’era nemmeno l’ombra.

Ci siamo allora fermati al capolinea di Baie Lazare e siamo andati a piedi alla ricerca di “Anse Soleil”. Il tempo si era un po’ rimesso, ma abbiamo fatto un percorso di circa un’ora per arrivare ad una spiaggia che sinceramente non ci ha per niente soddisfatto rispetto a quanto avevamo visto a Praslin e a La Digue.

Abbiamo così ripreso l’autobus (n°4) che ci ha fatto completare il giro della parte sud dell’isola passando dall’interno (La Misére) dandoci così la possibilità di poter vedere un bel panorama dall’alto e per farci visitare un po’ Mahé.

In questo modo abbiamo potuto individuare una spiaggia molto bella ad “Anse à la mouche” (senza dover fare nemmeno 5 minuti di strada a piedi).

Secondo noi Mahé è un’isola da girare facilmente e agevolmente in macchina, con la possibilità di poter trovare anche qualche posto carino dove poter cenare. Noi avevamo il problema, girando in bus, che questi terminano di circolare alle 18/\9 circa e dopo quest’ora i taxi si approfittano di ciò per chiedere cifre folli ai turisti per rientrare in albergo visto che non ci sono altri mezzi per muoversi.

Solo che non ci fidavamo a prendere la macchina sia per la guida a sinistra, sia perché le strade sono molto strette ed a volte di montagna e loro guidano come dei pazzi. Un giorno abbiamo anche trovato un’auto rovesciata in mezzo alla strada! Per il cambio dei soldi, noi appena siamo arrivati abbiamo subito cambiato 100€ in rupie (con un cambio 1€=10 rupie). Ma bisogna tener conto che negli alberghi, escursioni, ingressi (Vallée de Mai, giardino botanico a Victoria, Anse Source d’Argent a La Digue) vogliono solo euro. Quindi le rupie si usano solamente per ristorantini, supermercati o negozietti (dove comunque si può pagare anche in euro e qualcuno, come a Praslin, applica un cambio addirittura più favorevole).

Per concludere, un giudizio sul tour operator che abbiamo utilizzato.

Noi ci siamo recati alle Seychelles col tour operator Viaggidea (che in loco è rappresentato da Mason’s).

Non ci siamo trovati per niente bene. L’assistenza a Praslin è stata piuttosto scadente (per poter fare l’unica escursione fissata con loro, abbiamo dovuto chiamare il nostro rappresentante sul cellulare la sera prima per farlo venire in albergo). A Mahé il nostro rappresentante non si è fatto neppure vedere. Abbiamo dovuto fare tutto da soli, con l’aiuto per fortuna dei preziosissimi consigli di tutti coloro che scrivono su questo sito (che mi ero premurosamente stampato e portato con me) e che colgo l’occasione di ringraziare tanto.

Non ci aveva nemmeno lasciato il messaggio in albergo per dire a che ora venivano a prenderci (e se sarebbero venuti) la mattina della partenza per l’Italia con la rassegnazione di dover chiamare un taxi autonomamente. Abbiamo mandato una lettera di reclamo presso la sede del nostro tour operator che spero ci darà spiegazioni o almeno le sue scuse.

Per terminare, il costo del viaggio: tutta la parte organizzata (voli, trasferimenti da e per l’aeroporto, mezza pensione all’hotel L’Archipel e solo colazione a Mahé), circa 7000€ a coppia.

A chi potesse interessare, ho le piantine dei percorsi degli autobus di Mahé e Praslin, con orari, ho le piantine della Vallée de Mai, giardino botanico, e un po’ di altro materiale raccolto in loco (le escursioni dell’albergo e del tour operator con prezzi allegati). Può comunque scrivermi al mio indirizzo di posta: lucio.Sarti@email.It.

Un saluto e tutti e buone vacanze Lucio e Sele



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