Seychelles: luci e ombre di una meta ultrafamosa

Breve diario (con i pro e contro di questa meta) di una famiglia con bimba piccola alla scoperta delle tre isole principali (La Digue, Mahè, Praslin) e di altre isolette
Scritto da: BEATRICE1973
seychelles: luci e ombre di una meta ultrafamosa
Partenza il: 03/07/2014
Ritorno il: 27/07/2014
Viaggiatori: 3
Spesa: 3000 €
Ciao a tutti! Scrivo questo mio sintetico diario con l’intento di evidenziare cose belle e meno riscontrate nel nostro lungo viaggio (23 giorni suddivisi tra Mahè, Praslin e La Digue). Con noi nostra figlia di 5 anni, che ha determinato la scelta di certe località e sistemazioni alberghiere. Le Seychelles offrono resort di estremo lusso, hotel piuttosto costosi, B&B e guesthouse self catering (strutture a conduzione famigliare dotate di appartamentini con cucina) abbordabili. Il periodo da noi scelto è Luglio, periodo che corrisponde all’inverno seychellese: “sulla carta” è la stagione secca, fresca con scarse precipitazioni; i venti rendono il mare piuttosto agitato, con correnti talvolta importanti e pericolose e diverse spiagge con divieto di balneazione. A luglio in genere la tratta in traghetto Mahe-Praslin è movimentata dalle onde e dà vomito e malessere; devo dire che noi siamo stati fortunati e abbiamo incontrato due mattine di mare calmo, traghettando senza problemi. Mettete cmq in valigia le pastigliette antivomito/nausea. Sottolineo che la tratta traghetto costa la metà del volo aereo. Se però andate direttamente a Praslin dritti dopo il volo intercontinentale, la tratta del volo interno è offerta con prezzo d’occasione. Noi abbiamo preferito una pausa a Mahè dopo il volo intercontinentale, quindi con il passaggio via mare abbiamo risparmiato un bel po’. Per quanto riguarda il meteo, noi abbiamo preso 1 giorno intero di acqua, e 3 mezze giornate di pioggerella, più svariati giorni nuvolosi, specie in mattinata. Abbiamo trovato poco vento, il che ha significato, purtroppo, parecchi sunflies, i tremendi moscerini neri che mordono e lasciano punture che pizzicano per giorni interi (e a certe persone fanno allergia e si gonfiano). E’ una lotta impari, si è destinati a soccombere, ma si possono tentare due strategie: cospargersi di spray repellente dopo essersi messi la crema solare; cospargersi del locale olio di cocco/oppure noto olio per bambini babyJ, sempre sopra la crema protettiva, sennò sono ustioni. Mettete in valigia lozioni dopo puntura e anche un antistaminico nel caso di pizzicore forte. In questo periodo non mancano le alghe, ma con una buona pianificazione di viaggio non è difficile trovare le zone più indicate per evitare questi due inconvenienti! Voglio dire subito che le Seychelles ci sono piaciute, ma la mia impressione personale è che siano un filo sopravvalutate. Ci sono posti altrettanto belli, con spiagge che nulla hanno da invidiare alle Seychelles e a prezzi più ragionevoli. In generale le Seychelles hanno un pessimo rapporto qualità prezzo, e poco adatte al turista che ama muoversi con mezzi pubblici. Il noleggio auto è quasi doveroso. Noi, come prima volta nell’arcipelago, siamo partiti da un itinerario super classico: le tre isole principali di Mahe, Praslin e La Digue più alcune isolette raggiungibili con escursioni organizzate. Escursioni molto care, considerate tra gli 80 e i 130 euro a testa!

Il viaggio è stato pianificato con largo anticipo per trovare voli comodi e disponibilità nelle guesthouse prescelte. Dato che non ci sono più collegamenti diretti dall’Italia, noi abbiamo scelto di volare con un’ottima compagnia (Eithiad, 2.000 euro A/R per tutti e tre) e abbiamo cercato lo scalo più breve in termini di coincidenza (1 ora e mezza di sosta ad Abhu Dhabi, in pratica giusto il tempo di cambiare il terminal). Prima di partire mi sono letta decine di diari sulle Seychelles, nei quali le parole più ripetute erano “paradiso, meraviglia, incanto”… sì, sono belle, ma a luglio presentano difetti mica da poco, che intendo sottolineare: alghe, coralli sul fondo, onde e correnti pericolose, cose da avere bene in mente specie per chi viaggia con bambini piccoli o per chi non è abile nuotatore. Lo dico subito: io non consiglio le Seychelles a luglio a chi nuota malino o a chi ha bimbi sotto i 7 anni, perché le spiagge davvero godibili a luglio sono proprio poche! Le onde la fanno da padroni e anche le correnti sono pericolose. Se come me amate sguazzare pigramente a mollo, facendo una po’ di rana, un po’ di bracciate e un po’ di chiacchiere, allora resterete delusi. Per quanto riguarda la natura, è innegabilmente bella, ma i locali non sembrano curarsene più di tanto: immondizia, pattume un po’ ovunque, assenza di piani di riciclo di vetro/plastica… Un paradiso a tratti malconcio, direi.

In breve ecco le mie informazioni

MAHè

Mahe è lunga 28km e larga 8km ed è l’isola più grande delle Seychelles. Vi si trovano la capitale Victoria con la sede del Governo e vi risiede il 90% dell’intera popolazione dell’arcipelago (circa 73.000 abitanti), un interessante mix di popoli Africani, Indiani, Cinesi, Europei. Su dove soggiornare c’è da dire che purtroppo a luglio certe spiagge, magnifiche in altri periodi dell’anno, sono sconsigliate: la zona est dell’isola è a rischio alghe (purtroppo anche la piccola Ile au Cerf che mi aveva incantata!) e correnti pericolose, mentre la zona sud ovest è di difficile balneazione per bambini piccoli (come Anse Interdance e Anse Takamaka). Anche a Grand Anse in questo periodo non è consigliabile, causa pericolosa risacca. Inoltre noi abbiamo deciso di limitare il più possibile il noleggio dell’auto, quindi cercavamo una base comoda per i trasferimenti coi mezzi pubblici. Beau Vallon: una meraviglia! Non so proprio come si faccia a parlarne male! A luglio è un incanto: una bella baia di sabbia bianca e acque limpide, dove non ci sono correnti forti, scogli o coralli sotto i piedi. Beau Vallon ha dunque rappresentato per noi la scelta ideale: ideale per bambini piccoli, è in posizione eccellente per fare diverse escursioni, offre ristorantini, localini e agenzie di escursioni! Non abbiamo trovato affollamento alcuno, solita manciata di turisti, come del resto nelle altre spiagge. In tutte le Seychelles troverete spiagge vuote o quasi. Non stupitevi: le isole fanno solo 200mila turisti all’anno! I locali vanno in spiaggia sabato pomeriggio e domenica, portando una ventata di allegria e musica. A Beau Vallon siamo stati alla carinissima “the Beach House” ), un’ottima scelta, per la posizione comodissima, la pulizia, il personale molto gentile. Ha solo 4 camere con aria condizionata, frigorifero, cassetta di sicurezza. Una tripla ci è costata 100 euro al giorno, colazione inclusa (frutta, succo di frutta, the/caffè, pane tostato, burro marmellata, uova).

La capitale Victoria: da Beau Vallon saranno 15 min. in autobus (per qualsiasi tratta a Mahè e Praslin, costa 5 rupie a testa), ma è scomodo, difficile capire quando passerà, gli autisti guidano come pazzi. Carino il piccolo “SIR SELWYN SELWYN CLARKE MARKET, il market di frutta, verdure, pesce fresco e spezie, con sopra negozietti di artigianato, souvenirs e articoli di abbigliamento. Consiglio un paio di ore ai Giardini Botanici Nazionali, “SEYCHELLES NATIONAL BOTANICAL GARDENS” aperti tutti i giorni dalle 0800 alle 1700, ingresso 5euro. Si trovano a Mont Fleuri, alla periferia di Victoria, 10 min a piedi dal centro. Per pranzo consiglio il ristorante Marie-Antoinette (www.marieantoinette.sc no dom), una casa coloniale creola di oltre 100anni, dichiarata monumento nazionale che serve tipica cucina creola (filetti di tonno, pesce pappagallo in pastella, frittelle di melanzane, curry di pollo, dentice alla griglia, insalate fresche, chutney e dessert locali come il nougat di cocco, le banane caramellate e sorbetti). Abbiamo speso 42 euro in tre. Anne Marine National Park: è il celebre parco marino di Mahè, raggiungibile con varie soluzioni, come andare con catamarani o barche turistiche con il fondo di vetro. Noi siamo andati con Creole Service, nota agenzia di escursioni locali. Calcolate 100euro a testa (fanno pagare anche i bambini! metà prezzo per mia figlia di 5 anni!) per uscita in barca con fondo di vetro, escursione sull’isola di Moyenne, snorkelling, barbecue sulla spiahhia di Cerf island. Nel prezzo è compreso il passaggio da e per l’albergo. Per conoscere qualcosa di questa parte delle Seychelles si può vedere un bel documentario, “A grain of sand”, visibile su web, (http://www.agrainofsandthefilm.com/WATCH.html) che racconta la storia di Brendon Grimshaw e dell’ isola di Moyenne. Lo snorkelling qui è stato molto piacevole, probabilmente grazie alla giornata di mare calmo e trasparente. L’organizzazione offre il necessario per lo snorkelling.

L’isoletta di Moyenne è l’isola più nota del parco, siamo a 6km ad est di Mahe. L’isola era un tempo di proprietà di un’eccentrica signora inglese, la signorina Emma Best, e del suo serraglio di cani randagi ed altri animali. Dal 1915 ai primi anni ‘70 l’isola fu abbandonata prima di essere acquistata dal defunto Brendon Grimshaw, un direttore di giornale inglese che riportò l’isola ad un giardino tropicale facilmente accessibile, dove visse come Robinson Crusoe. Il luogo è un filo trascurato e abbondano orribili piccioni, però la passeggiata attorno all’isola è piacevole e si possono accarezzare le tartarughe che ci vivono libere. Il bagno a Moyenne è stato una meraviglia: sì, sulla spiaggia non mancavano le alghe, ma in acqua no, e abbiamo fatto un bagno spelndido, senza onde. Il barbecue è invece servito sulla rinomata isola Cerf, un’isola privata inglobata nel parco, dove si trovano ville private e resort esclusivi. Tra i fortunati 100 residenti c’è anche lo scrittore Wilbur Smith. Una volta sbarcati abbiamo trovato una spiaggia devastata dalle alghe, un tappeto fitto sopra e dentro l’acqua. Impossibile fare il bagno! Impossibile anche passeggiare per l’ìsola. L’unica soluzione è starsene un paio di ore al carinissimo hotel Habitationes, con giardino curatissimo e piscinetta. Noi abbiamo chiesto e ottenuto il permesso di fare il bagno con la bambina, ma in genere la cosa non è permessa. Anse Royale & Domaine de Val des Près & Jardin du Roi Spice Garden: ci siamo fatti portare da un taxista. La spiaggia di Anse Royale a luglio presenta parecchie alghe ed è piuttosto stretta. La zona più carina è la distesa di piccole insenature orlate di rocce conosciuta come Fairyland beach, adatta al nuoto anche per bambini piccoli. La spiaggia è controllata costantemente dalle forze dell’ordine (cosa che accade in quasi tutte le spiagge principali), ma fate attenzione a non lasciare borse e oggetti di valore incustoditi. Qui abbiamo fatto un pic nic in spiaggia prendendo una buona pizza d’asporto al ristorante pizzeria Kaz Kreol (18 euro in tre). Nella zona di Anse Aux Pins si può visitare il Villaggio Artigianale e la Casa Creola del Domaine de Val des Près (chiamato anche Craft Village): sono un gruppo di negozi di artigianato raccolti intorno a una casa colonica, aperto dal lunedi al venerdi dalle 9 alle 17. E’ una sosta molto carina. Una ripida stradina poco segnalata conduce al Jardin du Roi Spice Garden, 2km sopra anse royale, in zona collinare, è aperto dal lunedi alla domenica dalle 1000 alle 1730, mail brymich@seychelles.net E’ un giardino di spezie che fa rivivere l’atmosfera del XVIII secolo quando il commercio di spezie era uno dei bastioni dell’economia dei paesi colonizzatori, ubicato in cima ad una collina e nelle valli sottostanti dove crescono piante di vaniglia, limoncello, cannella, noce moscata, pepe ed altre spezie oltre che a piante endemiche medicinali offre il meglio della natura. Spezie, candele decorative fatte a mano e piante medicinali possono essere acquistate allo Spice Shop. E’ possibile pranzare nel ristorantino della struttura o, meglio, assaggiare il tipico gelato (ben 13 euro per tre palline, però buono).

La costa sud si Mahè

Abbiamo dedicato gli ultimi 3gg del viaggio alla zona sud ovest dell’isola di Mahè, veramente bella. Non a caso in questa zona sorgono alcuni dei più esclusivi resort delle Seychelles: il Kempiski Resort è a Baie Lazare, il Four Season Resort è a Petite Anse, il Bayan Tree è a Anse Interdance. Qui abbiamo pernottato alla Maison Soleil Guesthouse di Baie Lazare (www.maisonsoleil.info), scegliendo la piccola Cinnamon Room, con sala, cucina, veranda e giardino privato. Proprietario della struttura è Andrew Gee, artista inglese simpatico e cordiale. Anse Soleil è una spiaggetta carina, con bella spiaggia, pochi coralli, ma onde molto pericole, dotate di grande potenza e forza. Non adatta a bimbi piccoli e mediocri nuotatori. Baie Lazare è una località di grande importanza storica: le Seychelles furono disabitate sino al Settecento, anche se dal 1609 furono usate come rifugio dei corsari inglesi durante le loro scorribande nell’Oceano. La baia è ampia e orlata di palme, di non particolare bellezza, inoltre abbiamo trovato parecchie alghe e coralli in acqua. con una stretta e tranquilla spiaggia sabbiosa. Qui c’è il Kempiski Resort, dove siamo stati per l’intera giornata: con 300 rupie a testa (la bimba non ha pagato) ci sono ombrelloni, lettini, teli, uso piscina e kid’s club. Nostra figlia si è divertita molto a stare con l’animatrice, giocare e fare attività. Abbiamo anche pranzato (e bene) al Windsong Bar del resort (una sessantina di euro in tre). Petite Anse è la bellissima spiaggia bianca accessibile solo a piedi, entrando nel Four Season. con una passeggiata di 20 minuti lungo la collina. E’ una spiaggia molto bella, ampia, senza alghe, ma anche qui onde importanti rendono difficoltoso il bagno a bambini piccoli e nuotatori mediocri. Mia figlia si è divertita tantissimo grazie al permesso di usare la splendida piscina e il kid’s club, dove si è divertita a fare tante attività, compreso cucinare la pizza con uno degli chef del resort. Il Four season è spettacolare, è l’albergo che più mi ha colpito delle Seychelles per eleganza, posizione, spiaggia, molto più del celebrato Lemuria di Praslin. Anche qui abbiamo pranzato e bene al ristorantino in spiaggia. C’è un kid’s menù con piatti che costano la metà e che ho ordinato pure per me (50euro in tre).

PRASLIN

Praslin si trova a circa 50km da Mahè, cui è collegata via mare (in circa un’ora, servizio CatCocos) o via cielo (15 min di volo). Il CatCocos (http://www.catcocos.com) è un traghetto veloce di 35 metri con 350 posti passeggeri. L’imbarco si trova vicino ad Eden Island e si chiama Inter Island Quay. Occorre prensentarsi all’imbarco almeno 30 minuti prima della partenza. E’possibile prenotare dall’Italia via email, reservation@catcocos.com, specificando posti di classe economica ponte superiore. Praslin è la seconda isola granitica delle Seychelles, 12km di lunghezza e 5km circa di larghezza, 38kq in tutto, e ospita 6500 abitanti. L’isola di Praslin fu cosi chiamata in onore del Duca di Praslin, Ministro della Marina francese nel 1768, quando prese possesso dell’arcipelago, sbarcando a Anse Possession. A Praslin si trovano resort lussuosi (come il celebre Constance Lemuria Resort che ospita l’unico campo da golf a 18 buche delle Seychelles e la celebre spiaggia di Anse Georgette) e un casinò, poco frequentato. L’isola è punto di partenza per le escursioni marine alle vicine isole di Curieuse, St Pierre, Cousin. Da aprile a ottobre è bene evitare la costa ovest e la zona di Grande Anse, per il problema delle alghe. Noi abbiamo scelto Anse Volbert, a nord est, alloggiando per tutta la settimana presso un italiano trasferitosi lì e contattato via facebook (se mi scrivete sarò lieta di passarvi il contatto). Anse Volbert è conosciuta anche come “Côte d’Or”: a luglio è tra le spiagge più belle delle Seychelles, non esitate a sceglierla! 3km di fine sabbia bianca lucente, delimitata da alberi takamaka e di palma da cocco, costeggiata da un lungomare dove si trovano bar, ristorantini, negozietti, alberghi. Qui il mare in estate è calmo e il fondale sabbioso, dunque perfetto per i bambini. E’ un posto splendido dove fare footing o lunghe passeggiate, ribadisco che è nel podio delle mie 3 spiagge preferite alle Seychelles.

Le escursioni a Praslin: alla fine abbiamo noleggiato l’auto, perchè muoversi col bus è una specie di parto.

– Consiglio la Valle dei Mai, uno dei siti naturalistici più importanti del mondo (ingresso 20 euro a testa, bimbi gratis, aperto dalle 8 alle 17), sito Patrimonio Mondiale dell’Uniesco, habitat naturale del famoso coco de mar, pala che dà un seme pesante ben 20kg! Noi abbiamo visitato il parco con sandali e pantaloncini, non abbiamo trovato insetti sunflies e la passeggiata è comoda e adatta a bimbi piccoli: il percorso classico richiede un’ora. Qui si trovano in abbondanza i celebri ragni delle palme, corpo nero e zampe nere e arancioni (Nephilidae, genere Nephila specie inaurata sottospecie madascariensis) anche oltre 10cm, grandi intelatori, per l’uomo sono innocui, costruiscono delle sorte di ”colonie” con grandi ragnatele dove vivono anche 10 ragni tutti assieme.

Anse Lazio è una delle spiagge più celebri delle Seychelles, tristemente nota per gli attacchi di squalo avvenuti nell’estate 2011 (oggi le reti “anti squalo” sono state rimosse ). “Cast Away” di Robert Zemeckis con Tom Hanks è stato in parte girato qui! E’ possibile pranzare sulla spiaggia, ci sono due ristorantini, ma abbiamo fare un pic nic con panini e biscotti. Anse Lazio è molto bella, ampia, di grande impatto, ma ha delle onde importanti che rendono difficile fare il bagno. In pratica già con l’acqua a mezza coscia è una lotta per stare in piedi. Per 5 minuti è bello, dopo 15 è già una rottura. Poco adatta a bambini e adulti non bravi a nuotare.

Anse Georgette è l’altra famosissima spiaggia di Praslin. Si entra solo passando dal Lemuria Resort, gratuitamente, previa prenotazione obbligatoria (via mail al info@lemuriaresort.com o telefonicamente). Per arrivare alla spiaggia il percorso è abbastanza lungo, una passeggiata di almeno 30 minuti di saliscendi che costeggia il campo da golf. Ora non vorrei passare per snob, ma Anse Georgette non mi è parsa sto granché. Specie dopo Anse Lazio, di cui sembra la versione dimezzata. Stesso copione: onde notevoli, correnti pericolose, bagno difficile. Pic nic obbligatorio, a meno che non pranziate al Lemuria. Entrando avete la possibilità di nuotare nella bella piscina del Lemuria, tre livelli in mezzo ad un verde splendido. Sempre di proprietà del resort Lemuria sono due spiagge, Anse Kerlan e Petite Anse Kerlan. Tante coppie in luna di miele scelgono il Lemuria, cosa che mi ha non poco stupito: uno spende 700euro a notte e a luglio si ritrova 3 spiagge: una scomoda e con onde alte e bagno difficile (a.Georgette), una spiaggia impraticabile causa alghe ovunque (a.Kerlan) e una piccola con un po’ d’alghe e un po’ di onde (petite anse K). de gustibus…

Sister islands & Felicitè island & Coco island: escursione di una giornata organizzata dal ns padrone di casa, comprensiva di barbecue sulla spiaggia di Grand Soeur. Col nome di Sister Island si indicano due isole: Grande Soeur e Petite Soeur. L’isola di Grand Soeur prevede una tassa per entrare e attraversarla. Vi vivono alcune tartarughe in libertà, in un prato di rara bellezza. La spiaggia dove si sbarca è normale, con coralli; l’altra spiaggia, quella oltre il prato, è di rara bellezza, molto più bella di altre spiagge più note. però anche qui onde alte e forti rendono difficile il bagno. Felicité e Coco sono luoghi perfetti per lo snorkelling: qui abbiamo avuto il piacere di incontrare una bella tartaruga di mare.

LA DIGUE Il CAT Roses e il Cat Cocos impiegano circa 20 minuti a percorrere i 7km che la separano da Praslin. La Digue è un’isola piccola, misura 5Km e da est a ovest solo 3Km e ospita una delle più famose spiagge del mondo, Anse Source d’Argent, celebre per i grandi massi granitici. Nei suoi 10kmq il mezzo di trasporto principale é la bicicletta; il mezzo tradizionale, il carretto trainato dai buoi, ormai è usato solo in occasione dei tanti matrimoni che si celebrano sull’isola. La Digue è la quarta isola in ordine di grandezza delle Seychelles e deve i suo nome a una delle navi dell’esploratore e navigatore francese Marion Dufresne che nel Settecento sbarcò su queste coste. L’isola in questi anni ha visto un fiorire di alloggi e traffico: numerosi pick up e camioncini da lavoro scorrazzano per l’isola. Al tramonto (che alle Seychelles in luglio è alle 18,20) cala subito un buio fitto, perciò munitivi delle pratiche torce da fronte.

Anse Source d’Argent è la spiaggia più famosa delle Seychelles, meta principale di tutte le escursioni giornaliere dalle altre isole. Qui sono stati girati film e spot pubblicitari (“Goodby Emmanuelle” nel 1977; solari Bilboa nel 1989), inoltre vi vengono celebrati anche i matrimoni. Vi si accede dal Parco Union Estate, un antico possedimento inglese dove si trovano tartarughe giganti (in un recinto non proprio tenuto bene), piantagioni di vaniglia e i resti di una fabbrica di olio di cocco (al mattino si vede la dimostrazione della lavorazione con tanto di bue che gira la ruota). La Plantation House National Monument è uno dei monumenti storici più noti del patrimonio delle Seychelles, si tratta di una casa colonica, apparteneva alla ricca famiglia Hossen, che si trasferì alle Seychelles dalle Mauritius nel XIX secolo. E’ ritenuta essere la più antica tra le poche dimore padronali rimaste alle Seychelles, ma non è tenuta molto bene, è arredata con cose che non c’entrano (un lettino ikea? tostapane e microonde?) e ha il tetto che in più punti sembra cedere. Peccato. La dimora ha acquisito ulteriore fama perché qui sono state girare le scene del film erotico ‘Goodbye Emmanuelle’. L’accesso è libero e abbiamo potuto visitare tutta la casa in tranquillità sognando di poterla abitare in solitudine. E’ aperta alle visite tutti i giorni dalle 7 alle 17.00. Vicino alla spiaggia c’è il ristorante Lambousir dove abbiamo mangiato bene e speso il giusto (40euro in tre e si può pagare con carta di credito). La spiaggia è molto particolare e cambia a seconda della luce e del tempo. Una volta l’abbiamo visitata con la pioggia e il tempo nuvoloso, trovando onde e coralli che rendevano difficile fare il bagno. Non mi aveva colpito molto. Poi ci siamo tornati col sole, trovando mare calmo e piscinette dove si può solo sguazzare, non nuotare, causa zone coralline e banchi di alghe. Non si tratta di un’unica spiaggia ma di una serie di calette, tutte particolari e affascinanti. La presenza dei massi di granito la rendono unica. Merita.

– Anse Severe: da La Passe s’imbocca la strada che va a nord e subito dopo la Domaine de l’Orangerie (bellissimo resort di lusso in riva al mare) si incontra Anse Severe, spiaggia molto bella, ampia, senza alghe e con un po’ di coralli. Adatta anche ai bambini. Sulla strada c’è un piccolo chiosco che fa ottimi sandwitches e piatti di frutta (dopo le 15 però non dà più cibo ma solo bibite)

Anse Patates E’ la piccolissima spiaggetta, ai piedi dell’Hotel Patatran, che a pomeriggio scompare per effetto dell’alta marea. Lasciate la bicicletta poco prima dell’hotel e scendete per la scaletta a sinistra della ciclabile. I grandi massi la rendono perfetta per foto da cartolina, ma onde alte e correnti ne fanno una spiaggia poco adatta a bambini e mediocri nuotatori.

Grand Anse La strada che da La Passe porta fino a Grand Anse è di ca. 4 km ed è un susseguirsi di salite e discese, alcune molto ripide. Alla fine della ciclabile asfaltata inizia un breve tratto sterrato, fra alte palme da cocco, che porta al ristorante Loutier Coco (dove si mangia a buffet cucina creola, 300 rupie a testa, 150 i bimbi) e alla spiaggia. Grand Anse è la spiaggia più grande dell’isola, bellissima, selvaggia, con grandi onde spumeggianti. La spiaggia non è balneabile da giugno a settembre per le forti correnti pericolose, ma il paesaggio merita assolutamente. sul tragitto c’è il chiosco di frutta di Bibi.

Petit Anse si raggiunge con un breve sentiero (15 minuti) da Grand Anse, ma a luglio queste spiagge non sono balneabili. Il sentiero è ben segnalato da frecce. La salita può essere fiddicile per bimbi sotto i 6 anni, perchè è una salita ripida tra i sassi. Anse Coco è la terza spiaggia, raggiungibile con un sentiero (25 minuti) da Petit Anse. Non l’abbiamo fatto, perchè impegnativo per ns figlia.

– Da noi esclusa, perché inadatta a bimbi piccoli, è Anse Marron che raggiunge con lunga e impegnativa camminata, ed è consigliabile fare con una guida locale, come ad es. http://www.sunnytrailguide.net/italiano.html

Riserva naturale “La Veuve”: piccola riserva nata per preservare gli uccelli pigliamosche, qui chiamati veuve (vedova), ingresso gratuito, non vedrete molto a parte le solite lumache giganti e i pipistrelli. Trascurabile.

– Curieuse island fatela da Praslin che costa meno e il tragitto più breve. Anche qui per entrare solita tassa. Noi ci siamo presi marinaio, mozzo e barca per 180 euro. L’escursione viene proposta spesso in abbinamento con altre isolette, come Felicitè o St Pierre. Curieuse è il paradiso delle tartarughe. E’ una piccola isola granitica lunga ca. 3 km situata a 2 km dalla costa settentrionale di Praslin. Fu probabilmente chiamata così in onore dell’esploratore Marion Dufresne che visitò Praslin nel 1768 sulla nave “Curieuse”. Curieuse è l’unica altra isola, a parte Praslin, dove il coco de mer cresce allo stato naturale. Nel 1833 Curieuse divenne quindi sede di un lebbrosario definitivamente abbandonato nel 1965 con il debellamento della malattia. Oggi vivono su Curieuse almeno 500 esemplari di tartarughe terrestri giganti. Ci siamo divertiti a dare loro la frutta. Passeggiando abbiamo però visto una discarica e parecchia immondizia. Noi siamo sbarcati a Anse Laraie, spiaggia che abbiamo trovato colma di alghe e poco invitante. C’è una passeggiata abbastanza (45 minuti) impegnativa che porta all’altra spiaggia, dove si fanno barbecue: è la splendida ANSE ST. JOSÈ, mare camo e bagni rilassanti. La passeggiata si inerpica fra la fitta vegetazione, sale e attraversa un bosco di mangrovie, camminando su lunghe passarelle di legno.

– ST. PIERRE è un isolotto minuscolo e granitico punteggiato da eleganti palme e’ diventata, quasi la tipica isoletta da cartone animato (e infatti appare in numerose campagne pubblicitarie, poster e fotografie). E’ sosta per lo snorkelling, mare permettendo. La corrente può essere molto forte, occorre prestare moltissima attenzione. A La Digue abbiamo pernottato a Casa de Leela (120euro a notte con colazione) e mangiato al take away Gala, inoltre ci siamo serviti della piccola Bakery accanto al porticciolo. Il celebre Gregoire’s store è decaduto e ormai è vuoto, noi abbiamo fatto la spesa al super grande vicino alla Bakery e a quello più piccino ma rifornito di Laura (cabana de Laura). Abbiamo cenato un paio di volte da Chez Marston: la pizza non è granché ma è passabile.

In conclusione: con ferie obbligate in estate e natale, noi abbiamo scelto Luglio. E insomma… le onde impegnative mi hanno alla fine stancato, anche se la natura, i paesaggi, il verde, i colori del mare sono molto belli. La gente del posto è cordiale, ma misurata, non molto socievole né particolarmente sorridente, forse anche questo ha contribuito a non farci innamorare perdutamente di questo arcipelago. Sono tornata a casa con foto splendide, però è un luogo dove non tornerei. Ciao!



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