Colori e baobab

Un posto unico: la luce dell'Africa, il sole e il mare delle isole esotiche, i colori, la civiltà agricola. Questi sono solo alcuni degli ingredienti immancabili nel nostro viaggio; il consiglio è quello di affrontare l'impatto con questa popolazione con lo spirito giusto, motivati all'incontro e alla conoscenza di queste culture. Solo così...
colori e baobab
Partenza il: 31/07/1999
Ritorno il: 15/08/1999
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 1000 €
Un posto unico: la luce dell’Africa, il sole e il mare delle isole esotiche, i colori, la civiltà agricola. Questi sono solo alcuni degli ingredienti immancabili nel nostro viaggio; il consiglio è quello di affrontare l’impatto con questa popolazione con lo spirito giusto, motivati all’incontro e alla conoscenza di queste culture. Solo così potremo carpire l’essenza di un popolo allegro, amichevole, affascinante (anche fisicamente!), e le sue tradizioni, gli usi e i costumi locali. La curiosità e la sete di conoscenza sono caratteristiche apprezzate e contraccambiate in ogni luogo che visitiamo, io credo; ma prima di tutto è importante il rispetto reciproco. Dunque, cerchiamo di non perderlo in nome di qualche individuo più insistente, teso a sfruttare economicamente, fingendosi amico, il ns. Ruolo di turista: la delusione è profonda, quando dopo una chiacchierata con un locale viene richiesto un “cadeau”, o semplicemente “argent”, richiesto espressamente come retribuzione al ruolo di amico, appena interpretato. Bisogna isolare quest’individui con chiare spiegazioni, e non lasciamo che questi rapporti, isolati ma ben più visibili, ci possano rovinare i veri rapporti con la popolazione senegalese, dignitosa e cordiale.

Il Senegal è uno stato africano atipico: è quasi completamente in pianura, solcato da tre fiumi principali, che useremo come punti di riferimento per descriverlo: quello più a nord è il fiume Senegal, vicino al confine con la Mauritania, e alla sua foce è situato Saint-Louis, antica capitale. Nel centro della regione è il fiume Gambia, che attraversa lo stato a cui da il nome, completamente circondato dal Senegal. A sud del Gambia c’è il fiume Casamance, che da il nome alla regione attraversata, la più fertile e ricca, ed anche il problema degli ultimi anni nella storia di questo paese, per le rivendicazioni d’indipendenza da parte dei separatisti locali. Il turismo ne ha risentito pesantemente, e d’altra parte i prezzi si sono abbassati notevolmente.

L’itinerario proposto è ricco di emozioni e spunti che dobbiamo saper cogliere, e le soddisfazioni non mancheranno di sorprendervi! L’eleganza delle movenze, degli accostamenti di stoffe e colori e la sinuosità dell’incedere del popolo senegalese, sarebbe già di per sé uno spettacolo…; la sensazione che provo, accanto a loro, è quella di essere piccola e sgraziata. Tremendo il senso di colpa che ci assale, in quanto di pelle bianca, in visita dell’isola di Gorèe, luogo simbolo della tratta degli schiavi, “patrimonio dell’umanità” indetto dall’Unesco a ricordo di una grande tragedia. La schiavitù, di per sé, esisteva normalmente in Africa, già prima dell’arrivo degli europei. Fu il bisogno di manodopera, alla conquista di nuove terre da parte di questi, a creare questo colossale affare, che durò ben 4 secoli. Ma questa sensazione di disagio si vive soltanto all’interno della Casa degli Schiavi; infatti il resto dell’isola è piacevole, begli edifici ristrutturati, ben curati, le viuzze si snodano mostrando un paese che appare come una bella, antica località balneare, oggi meta di gite domenicali. Ti ritrovi a pensare che una volta questo doveva essere veramente una località di lusso, per gente agiata…Tutto questo fa da sfondo a quello che è stato il punto di partenza per la sofferenza e la morte di milioni di anime…Godiamoci la visita di questa bella isoletta, cercando di non dimenticare: a quale prezzo?! 1 tappa : Dakar-Ile de Gorèe-Dakar 20 minuti traghetto Si prende il traghetto dal molo di Dakar, CFA 3.000 per i non residenti. Vi sono due musei nell’isola, uno storico ed uno marittimo; vi consigliamo una visita per le strade, tra la gente. L’isola si visita soltanto a piedi, non possono circolare auto e biciclette – da evitare assolutamente la domenica! Diventa meta di gite di tutta Dakar. E’ consigliabile prenotare il pranzo già all’arrivo, al mattino. In tutto il Senegal la preparazione del pasto consta di tempi lunghi; meglio prevenire per tempo questo inconveniente, e i risultati sono ottimi! All’estremità meridionale dell’isola si trova il Castello, risalente a periodi diversi; panorama di Dakar. La curiosità è che qui vivono dei ragazzi, famosi per essere bravi percussionisti (leggenda o realtà!?), ed i venditori di percussioni vi possono fare una cultura sui numerosi strumenti esistenti in Senegal. La visita alla Maison des Eclaves è d’obbligo (350 CFA).

2 tappa Dakar-Saint Louis 300 km. Ore 6.

La strada è per lunghi tratti costeggiata da baobab. Lungo la strada sono numerosi dei piccoli mercati a tema: cesti in vimini colorati, oppure manghi. Sosta a Thies per arazzi. Sono molto cari da acquistare, ma sono anche molto belli. E’ interessante vederne la lavorazione; in questo caso bisogna prenotare in anticipo di 1/2 giorni la visita. Dopo questa sosta, si prosegue verso la nostra vera meta. Saint Louis viene erroneamente ignorata nei tour solitamente proposti. Città d’impronta coloniale, fu la capitale del Senegal-Mauritania fino al 1958, quando i due stati si divisero; siamo vicinissimi al confine con la Mauritania. Si trova parzialmente sull’isola della Langue de la Barbarie, da dove parte una interessante visita ornitologica; e la parte centrale della città è situata su di un’isola collegata alla terraferma da due ponti. Quest’ultima è la più interessante, per una visita tranquilla da effettuare a piedi oppure utilizzando uno dei numerosi calesse a disposizione (sono 1.000 CFA pax trattando). Numerosi ristorantini e alloggi ben curati, la cittadina è gradevole per molti aspetti, e gli abitanti riservati e cordiali.

3 tappa Saint Louis-Touba-Kaolak-Sokone 400 km ore 7,30.

Partenza per Touba. La strada è quasi tutta costeggiata da due piste laterali, necessarie perché diventa a tratti impraticabile per le enormi buche che si formano soprattutto nel periodo delle piogge; infatti il manto stradale viene rifatto in continuazione, per il fondo piuttosto precario. Touba è un luogo religioso molto importante: mezzo milione di pellegrini vi si reca ogni anno per effettuare il Magal. Il periodo comincia 48 giorni dopo il capodanno islamico, e dura qualche giorno, sarebbe una fortuna potervi assistere! La moschea è molto bella, anche se attualmente è in fase di restauro. Fate molta attenzione, perché già dalla periferia estrema della città, è obbligatorio anche per i turisti osservare certe norme comportamentali: avere gambe e spalle coperti, non fumare, non bere alcolici ed evitare effusioni in pubblico. Nel pomeriggio proseguiamo per Kaolak, per effettuare una visita al mercato coperto. La cittadina non offre altre attrattive, ci sono possibilità di pernottamento, ma non sono granchè; preferiamo proseguire lungo il tragitto, pernottando a Sokone, ed in questo modo siamo già prossimi al confine, che domani ci attende.

4 tappa Sokone-Banjul-Kafountine 200 km. Ore 8 auto + traghetto.

La partenza deve essere effettuata di buon’ora, dobbiamo attraversare il confine con il Gambia e le formalità sono mediamente lunghe. Sul confine è possibile effettuare un buon cambio con la moneta locale. (CFA 10.000 = Dilasi 190). La frontiera è aperta dalle 6 alle 21. Mettere in conto che c’è soltanto un traghetto (3 D a persona),che arriva a Banjul in 30 minuti. Situata sulla punta di una penisola nella foce del fiume Gambia, Banjul è una città moderna, l’unica visita consigliata è al mercato coperto, per l’acquisto di stoffe a prezzo modico. Sempre con il nostro mezzo, percorriamo i 50 Km. Che ci separano dal’altra frontiera per il Senegal. Dopo di questa, ci sono altri 50 km. Per arrivare a Kafountine, su strade quasi impraticabili durante la stagione delle piogge. 5 tappa Kafountine-Ziguinchor-Cap Skiring km. 140+70 ore 4,30 auto.

Da Kafountine, cominciamo la nostra visita della bella regione Casamance. La strada è pessima, con buche profonde, fino a Bignona. Da qui inizia una buona strada asfaltata, fino a Ziguinchor, sono 29 chilometri. Se avete tempo, fate una tappa a Ziguinchor. L’impatto è spiacevole, ma una visita più approfondita potrebbe farvi ricredere. Ci sono belle vie di case in stile coloniale, con alberi fioriti, il mercato di Saint Maur de Fossés ed il centro artigianale.

Cap Skiring è famosa per le sue belle spiagge, e queste sono la sua unica attrattiva. Da qui è possibile raggiungere il villaggio di Djembering, distante 9 Km, con mini bus e taxi; noi consigliamo una passeggiata affittando una bicicletta.

E’ il modo migliore di visitare la Casamance, per respirare l’atmosfera della campagna circostante. Percorrerete strade limitrofe a campi coltivati con aratri usati a mano, tirati con buoi o cavalli; osservate le bottiglie appese sulle palme, a raccogliere l’olio di cocco. Tenete sempre gli occhi ben aperti, per riconoscere le varie specie di uccelli presenti nella zona! Potrebbe capitare di vederne casualmente anche intere colonie, ne ho vista una enorme di pellicani! Sarebbe meglio, prima della partenza, studiare le caratteristiche, o almeno i colori, di quante più specie possibili. E’ frustrante vederne quotidianamente e parlarne soltanto descrivendoli; al termine della vacanza anche i più disinteressati li chiameranno con il loro nome. Capitando la domenica, può essere interessante assistere alla messa cristiana, con canti locali. Nel centro del villaggio di Djembering c’è un fromager, albero tipico della Casamance, con grossi frutti a forma di baccello e grosse radici esterne lunghe e strette, accoglienti come ritrovo per gli abitanti. Sono così chiamati per la qualità del legno molto tenera, e sono diffusi nella zona come lo è il baobab nel Senegal. 6 tappa Cap Skiring-Karabane-Cap Skiring auto + barca 1 giornata.

In direzione Ziguinchor si raggiunte la barca, in 15 minuti, località Katacalousse. La gita offerta consta di tre fermate: la prima è al villaggio dei pescatori di Ourung. Molto caratteristico ed interessante, l’accoglienza è festosa soprattutto da parte dei bambini, che cercano di adottarvi a breve, anche per osservarvi. Prendete queste effusioni con allegria, credo che sia il modo giusto! Qui potrete scattare in libertà le foto che desiderate (sono animisti), a scene di vita comune: bambini che giocano nelle verande o cortili delle loro abitazioni, graziose capanne; pescatori che aggiustano le reti o che costruiscono le barche, e tutto quello che avrete la fortuna di cogliere! Da qui andiamo con la piroga ad osservare mangrovie piene di aironi, garzette, pellicani, spatole uccelli e nidi di ogni varietà. Sono bellissimi, ma attenzione a non avvicinarvi troppo alle uova! La seconda tappa è il villaggio di Eilinkine, dove c’è una base militare di controllo, con visita ad una casa ad impluvio e, infine, l’isola di Karabane. Consta di una parte turistica, dove vige la tranquillità, ed un’altra parte che definirei quella “vissuta”. Fate una breve visita alla chiesa bretone ed al cimitero. E’ molto simpatica come visita, il posto è davvero carino, ci sono anche possibilità di soggiorno piuttosto curate.

7 tappa Cap Skiring-Farafenny-Kaolak 350 km. Auto + traghetto 1 giorno.

E’ una delle più lunghe, c’è da attraversare di nuovo lo staterello del Gambia. Nel tragitto, sono numerosi i posti di controllo, almeno 20. Arriviamo al paese di Soma, sosta obbligata perché qui sono situati dogana ed ufficio immigrazione. Dopo le formalità, da qui si prende il traghetto per Farafenny (2 Dalasi a persona). La fila è lunga, per accelerare l’imbarco del mezzo conviene dare una mancia. Il tragitto è breve, 15 minuti. Arrivo a Kaolak.

8 tappa Kaolak-Ndangane-Joal Fadiout-M’bor 120 km. Auto 3 ore.

Lasciamo Kaolack con piacere (anche le sistemazioni più care offrono pochi comfort) e, dopo 2,30 ore ci troviamo a Ndangane, la città più a nord del delta del Sinè-Saloum, una delle regioni più belle del Senegal. Tenete sempre gli occhi aperti sul panorama, l’osservazione a captare le situazioni più intriganti e carine è soggettiva, però bisogna almeno esservi protesi. Viaggiare abbisogna di calma e tranquillità, lasciatevi andare a godere anche degli spostamenti e guardatevi intorno, se il tempo lo permette.

Da qui si può proseguire per la Petite Cote. Arriviamo a Joal, città natale del famoso ex presidente Senghor, collegata alla città gemella di Fadiout, su di un isolotto, da un ponte di legno. Fadiout è caratteristica perché è praticamente fatta di conchiglie, valve di ostriche e molluschi accumulatisi nel corso dei secoli. Conviene accettare di buon grado la visita guidata da uno dei ragazzi appostati all’inizio del ponte; purtroppo è inevitabile, la zona è molto turistica, è vicina a Dakar e le spiagge della Petite Cote sono le più famose dopo Cap Skiring. Buono l’acquisto dei cesti. Poco più avanti, sulla strada v/Dakar, c’è il baobab + grande, dove è possibile entrare fisicamente, naturalmente è assediato dai venditori; consigliato l’acquisto di maschere. Vi consigliamo il pernottamento a M’bor, è la città meno cara.

9 tappa M’bor- Lago Rosa 120 km. Auto 3 ore.

Partiamo incuriositi alla scoperta del lago Retba, famoso per il colore dell’acqua, dovuto alla presenza di microorganismi vegetali ed anche per essere stato, fino a qualche anno fa, il punto d’arrivo della Parigi-Dakar. Nella stagione delle piogge perde un poco del suo colore caratteristico, il momento migliore dovrebbe essere quando il sole è allo Zenith, ma comunque non perde l’effetto fisico della balneazione! Densità 360 gr. Di sale per litro, sicuramente da provare. E’ possibile noleggiare una jeep per un giro sulle dune nei dintorni, fino all’oceano. Costa 25000 CFA, è carino ma piuttosto breve. Vicino al lago, al Campement Kerdjienne, ci sono le strutture per mangiare, cabine per cambiarsi ed indossare il costume da bagno e, volendo, anche camere per fermarsi a pernottare.

10 tappa Lago rosa – Dakar 45 km. Auto 1 ora.

Il lago è vicino a Dakar e le strade sono quelle più confortevoli di tutto il tragitto fin’ora percorso, siamo subito in città.

Fermatevi qui anche qualche giorno, le prospettive offerte sono molte, diurne e notturne. C’è un giornalino, simile a quelli italiani, che troverete nei locali e nelle agenzie, con le date di concerti e spettacoli proposti, oltre all’elenco dei locali di ogni tipo presenti in città. E’ facilmente visitabile, basta farlo con sicurezza, senza troppo timore di perdersi o di venire importunati; un poco, dipende anche da voi, esserlo o meno.

Il museo dell’Istituto Fondamentale dell’Africa Nera è completo ed interessante, risistemato nel 1994, costo CFA 200.

Visitare il mercato del pesce, il mercato Sandaga, fate una sosta obbligata alla stazione ferroviaria, solo un’occhiata di passaggio al Palazzo Presidenziale ed alla moschea. E’ consigliata anche una bella passeggiata nella vecchia Medina; se volete farvi confezionare un boubou (è il nome del coloratissimo camicione senegalese) su misura, lo fanno in giornata, si può acquistare la stoffa in loco, o portare quella preferita dal mercato vicino (sicuramente meno cara). E’ tipico anche vedere un incontro di lotta libera; ce ne sono diversi durante la giornata, anche perché durano pochi minuti. Se invece volete stendervi al sole, una bella spiaggia è quella di N’gor, raggiungibile in barca con 500 CFAda Point des Almadies, giubbotto salvagente obbligatorio. Come l’Ile de Goree, è da evitare la domenica. Fate attenzione ai bagni in queste acque, sono pericolosi per le correnti! Per la sera, non c’è che l’imbarazzo della scelta, sia per mangiare che per l’intrattenimento.

Estensione: 196.192 Kmq – Abitanti 8.500.000 Ordinamento dello stato: Repubblica presidenziale (da 20 anni Abdou Diouf) Religione: musulmani 80 %, cristiani e il resto culti locali. Per esempio si pratica animismo con culto dei santi, con un Calif che fa da intermediario (di solito le religioni orientali non prevedono intermediari fra la persona e la divinità). Il Calif di Touba, per esempio, ha l’importanza che ha per noi il Papa. Moneta: franco CFA, come nel resto dell’Africa occidentale 500 CFA=1 $ 100 CFA=1 FF=3,12 Lire.

Lingua: francese. (N.B.: Nel Gambia si parla solo inglese!) Fuso orario: – 1 ora (- 2 ora legale).

Come arrivare: Alitalia effettua due voli settimanali per Dakar, da Roma tariffa a/r ca. 1.300.000. Si può utilizzare anche Air France (tel. 147/884466), da Milano e Roma, via Parigi.

Telefono: per chiamare il Senegal, digitare 00221 + il numero dell’abbonato. Dal Senegal all’Italia, comporre 0039 + numero compreso dello 0 del prefisso. Ci sono Centre Telefonique dappertutto, ma si può anche telefonare con carta telefonica, si prende facilmente la linea anche dalle normali cabine.

Documenti: passaporto con validità 6 mesi.

Usanze: esiste un lungo rituale dei saluti, che va ad interessare la salute di tutta la famiglia. E’ molto simpatico da ascoltare. Cercate sempre di salutare chiunque incontriate e di chiedere almeno ‘Ca va?’, sorridendo. Clima: tropico-equatoriale. La stagione delle piogge è da aprile fino a ottobre, molto caldo ed umido. Il periodo migliore per un viaggio va da novembre a marzo.

Bagaglio: abiti comodi, meglio se di cotone. Impermeabile necessario durante la stagione delle piogge. Per la sera, è sempre meglio avere pantaloni e maniche lunghi, possibilmente di colore chiaro. Salute: Raccomandata profilassi antimalarica, consigliate febbre gialla, antitifica, epatite A. Importanti creme e spray repellenti per le zanzare, antibiotico intestinale e antidiarroico, pomata tipo Fargan, Aspirina o Taichipirina, soluzioni reidratanti, garze, cerotti e disinfettante.

Furti-pericolosità: fate attenzione ai furti a Dakar, specialmente nei mercati. Meglio evitare, per il momento, passeggiate notturne nella Casamance.

Ind.Utili: Ambasciata del Senegal 066872381 – Internet sito ufficiale Repubblica del Senegal www earth 2000 com/senegal , in inglese e francese. Per effettuare un tour organizzato in loco, Tropic Tour Senegal 180, Bdl de Gaulle 1er étage – BP 697 – Dakar chiedere di M. Malik Cisse o M.Me Donata Pagani Tel. 221-821-8957 – Fax 221-821-8968 e-mail: tropictour @metissacana.Sn Costo della vita: è meno cara nella regione della Casamance, Acquisti: tessuti, sculture e manufatti in legno, gioielli e talismani (il tipico gris-gris!) Mancia: sempre ben accetta. Orari: uffici privati e statali sono aperti dalle 8 alle 12, e dalle 14,30 alle 18. Sabato 8/12.

Cucina-Bevande: Piatti tipici sono il mafè (stufato a base di arachidi) che è molto buono, veramente particolare anche se un po’ difficile da digerire, ed il poulet yassa (pollo in salsa chili), che può essere anche il poisson yassa. Si trova naturalmente molto pesce ( a Saint Louis piatto di pesce tipico), ma c’è praticamente di tutto, e tutto da provare. Tra gli antipasti gnocchetti di pesce pastellato fritto, come secondo polpette di pesce con riso, diversi tipi di cous-cous e, anche per la strada, si trova pesce fritto o grigliato sul momento, oltre a panini di tutti i tipi (con le baguette francesi!), tipici sono i chawarma, di origine libanese (carne, insalata, salsa di sesamo). Ci sono due tipi di birra prodotte in Senegal: la Gazelle, quasi insapore, venduta in bottiglie da mezzo litro (da bere a pranzo, quando il sole non perdona); e la Flag, decisamente più buona e saporita. Quest’ultima si trova in diversi formati e anche alla spina, i prezzi variano da 500 CFA per la strada, fino a 1200 CFA nei locali e ristoranti. Lo stesso vale per acqua e bibite (da 300 CFA a 800/1000).

Elettricità: 220 volts.

Pesi e misure: Sistema metrico decimale, come nel resto dell’Africa occidentale.

Fotografia: Proteggete pellicole e materiale dall’umidità, sempre molto alta. Portare pile di scorta. I rullini si trovano, a prezzi normali. ATTENZIONE! Lasciate nella custodia le macchine in prossimità di dogane, sui ponti, nei pressi di centri militari.

Guide consigliate: Senegal-Gambia (Clup Milano 37.000 £). Consiglia itinerari da percorrere e dona buone informazioni su religione, storia e cultura locale. Buono anche Gambia & Senegal Guide Apa. La solita EDT in questo caso è meno utile e dettagliata delle precedenti. Volendo, meglio indirizzarsi sulle guide Routard, in edizione originale.

Dormire: Ricordare di chiedere sempre se le tasse sono comprese nel prezzo! Dakar – Hotel La Voile D’Or , Plage Bel Air. Tel. 8328648 fax. 8320621. Consta di bei bungalow con aria condizionata e si mangia bene. C’è una gran spiaggia, ma l’acqua non è pulita. B&B 9.800 CFA 1/2 pens.13.100 CFA.

Saint Louis – Hotel de la Poste, Place de Lille tel.9611118 fax 9612313. E’ uno dei più belli, c’è l’aria condizionata.

Solo pernottamento 7.700 CFA; la colazione 2.500 CFA, non conviene. C’è una pasticceria vicina, ‘Aux Delices du Fleuve’.

Sokone – Campement Touristique Le Caiman tel. E fax. 9483140. Il giudizio è buono, sono bungalows a due o tre posti con ventole e zanzariere alle finestre. 1/2 pens.Per due persone: 14.000 CFA pax + 600 tassa; per tre persone 12.500 pax + tassa 600. Kafountine – Hotel Le Carone tel. 9948525. Nuova gestione, sono gentilissimi e offre diversi servizi. Bungalow puliti, si mangia bene e la spiaggia è molto bella. B&B 8.000 CFA – 1/2 pens. 13.000 CFA.

Cap Skiring – Centre Touristique Le Mussuwan tel. 9935184. Stanze spartane con e senza aria condizionata. Zanzariera sul letto.1/2 pens. 8.500 cfa. Si mangia bene.

Kaolak – Hotel de Paris tel. 9411019/9412470 fax. 9411017 (meglio prenotare) 1/2 pens. 14.000 cfa. Belle camere, aria condizionata, ottima cena con barracuda alla griglia.

M’Bour – Coco Beach Hotel tel. 9571004 fax. 9571077 . Villaggio con piscina, tennis, spiaggia, animazione, ampie stanze climatizzate. Personale gentilissimo. 1/2 pens. 13.000 CFA.

Mangiare – DAKAR Les Paletuviers in Rue Parchappe (Place Senghor) Ambiente nuovo, si mangia molto bene. CFA 3.700 e Chez George rue Mousse Diop 91 tel. 8210980. Cibo buono ma ambiente caldo. 4.000 CFA.

SAINT LOUIS – Le Galaxie 25, Rue Briere de l’Isle tel. 9612468. Cibo buono ma un po’ scarso. Attesa lunga. CFA 3.000 e Fleuve Plus rue Blaise Diagne tel.9614152. Accoglienza amichevole. Molto buono, vivamente consigliato. CFA 1.900 con acqua compresa.

COMMENTO AL VIAGGIO: Se potete permettervelo, dedicate più giorni alla Casamance, fermandovi magari a Kafountine e affittando una bicicletta (3.000 CFA a giornata). E’ una località balneare molto carina, con bellissime spiagge, enormi palmeti, vegetazione tropicale. La gente è cordiale e chiacchiera volentieri, è più incuriosita e gentile che nel resto delle località, più turistiche. Deve la sua integrità, la sua genuinità, probabilmente alle rivolte secessioniste degli anni 80, che ne hanno fermato lo sviluppo turistico e commerciale. In Casamance la situazione non è ancora totalmente tranquilla, è preferibile evitare le passeggiate dopo il tramonto. Attenzione alle numerose postazioni militari: basta fermarsi per permettere un controllo. Visitate il mercato del pesce ed il villaggio artigianale; si fanno acquisti di buona qualità, contrattando per il tempo dovuto.



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