Girovagando per la Scozia

Dieci giorni girovagando per la Scozia con partenza dalla splendida Edinburgo e poi attraverso i paesaggi incontaminati delle Highlands e delle Ebridi “accompagnati” da tantissimi animali
Scritto da: magamamari
girovagando per la scozia
Partenza il: 25/06/2013
Ritorno il: 04/07/2013
Viaggiatori: 5
Spesa: 1000 €
Dopo un inizio indeciso – quest’anno volevamo optare per una vacanza più tranquilla -, complice il prezzo decisamente economico dei voli Ryanair, abbiamo scelto di trascorrere le nostre vacanze in Scozia ed ecco che così con Andrea – mio marito -, Eleonora e Lorenzo – i miei figli di 10 e 6 anni – e Sonia – mia cognata – partiamo alla scoperta di un nuovo pezzo di mondo…..Quest’anno, a causa di un po’ di stanchezza trascinata per tutto l’inverno, ho dedicato molto meno tempo del solito alla scelta del percorso – giusto un’occhiata a Via Michelin per evitare tappe troppo lunghe e un’idea delle cose più belle da vedere – e delle sistemazioni , ma siamo giunti comunque all’agognato giorno della partenza!

25 giugno 2013

Arriviamo ad Edimburgo nel primo pomeriggio: la città ci accoglie con una bella giornata di sole, il nostro hotel – Edimburg House Hotel, € 250 x 2 notti 1 camera quadrupla e 1 singola – è in una zona residenziale molto tranquilla, vicinissimo ad un parco molto carino e comodissimo con gli autobus per il centro – i biglietti si possono fare sul mezzo ma bisogna ricordarsi i soldi contati £ 1,50 adutli/0,70 bambini per la corsa singola oppure £ 3,50/2,00 per il giornaliero -. La prima tappa appena scesi in centro è un fish&chips che ci fa entrare nell’atmosfera scozzese. Giriamo la Old Town senza meta, percorrendo con calma la Royal Mile, concedendoci di perderci per i close e fermandoci ad assistere agli spettacoli dei numerosi artisti di strada, dai classici suonatori di cornamusa ai pittori agli illusionisti. E’ bella Edimburgo, con le sue facciate scure e la tantissima – e diversissima – gente che gira per strada. Come prima cena scozzese scegliamo zuppa, salmone affumicato, steak pie – una specie di spezzatino servito dentro una zuppiere con una “coperchio” di pasta sfoglia – e hamburger per i piccoli: i prezzi sono abbastanza contenuti – sotto i € 10,00 – però viaggiando con i bambini bisogna fare molta attenzione agli orari, infatti la stragrande maggioranza dei locali non li accettano dopo le ore 20,00 e sono davvero fiscali! La prima impressione comunque è davvero piacevole e, grazie alle tantissime ore di luce, riusciamo davvero a fare un bel giro.

26 giugno 2013

Cominciamo la giornata con ottimi muffin comprati da Victoria Patiserie e poi dedichiamo la mattinata al Castello di Edimburgo: l’ingresso è un po’ caro – £ 16,00 adulti/9,50 bambini – ma merita la visita, è molto ben tenuto, a mezzogiorno riusciamo ad assistere anche allo sparo del cannone e la vista è superba. All’interno è possibile visitare anche diverse esposizione e c’è anche un self service per soddisfare tutte le esigenze. Usciti dal Castello entriamo in un negozio di souvenir – uscendo subito a sinistra dopo l’arco – che sembra piccolissimo e invece poi rivela diversi piani sotterranei, nell’ultimo ci sono telai in funzione con cui si producono kilt e io mi lascio tentare dall’acquisto, peccato che quando tornerò a casa il clima non mi consentirà certo di indossarlo! Anche oggi c’è uno splendido sole così ci fermiamo in uno dei grandissimi parchi che allietano il centro di Edimburgo: è davvero rilassante togliersi le scarpe e riposare su questi prati “morbidi” per poi perdersi a guardare le corse di uno scoiattolo….. Con i bimbi facciamo sosta in un bel parco giochi che si trova esattamente sotto il castello e da dove è possibile scattare bellissime foto al Castello.

Seguendo le indicazioni della guida ci dirigiamo verso il Royal Yacht Britannia: eravamo convinti di trovare un porto turistico ed invece ci troviamo in un Centro Commerciale immerso nel nulla, proprio non ci piace e quindi decidiamo di ritornare in centro. Questa sera, visto che cominciava ad essere tardi e temevamo il coprifuoco bambini – ed eravamo anche un po’ stanchi – , optiamo per il primo locale che troviamo: messicano, alla faccia di “luogo che vai cucina che trovi…..”

27 giugno 2013

Ancora muffin per colazione, comprati da Costa, ma erano più buoni quelli di ieri…. Lasciamo Edimburgo al mattino: due giorni ti consentono una visita un po’ superficiale, noi ad esempio non abbiamo usufruito delle numerose proposte museali, però ci hanno lasciato il ricordo di una città accogliente e il soggiorno ci ha proprio soddisfatti. Ci dirigiamo verso il Fife, la piccola penisola subito a nord di Edimburgo: prima tappa il paesino costiero di Anstruther, piccolo, ordinato, dall’aria un po’ retrò – abbiamo fotografato delle vetrine che sembrano arrivare direttamente dagli anni ’60 – e con un delizioso porticciolo. Arriviamo per ora di pranzo e siamo “travolti” dai ragazzi che escono da scuola, tutti con le loro divise, e davvero tantissimi date le dimensioni del paese. Ci fermiamo a mangiare un abbondantissimo fish&chips in un localino sul porto, frequentato dai pescatori: purtroppo oggi piove e siamo costretti ad adattarci all’angusto spazio interno del locale. Dopo mangiato facciamo comunque due passi sulla spiaggia lasciata libera dalla bassa marea.

Sempre accompagnati del maltempo attraversiamo il Perthshire e il Cairngorms National Park che comunque regalano paesaggi incantevoli per arrivare nella costa del Moray Firth nel paesino di Findhorn. Ci siamo arrivati perché le guide dicevano che qui era possibile avvistare le foche, noi non le abbiamo incontrate ma in compenso siamo rimasti incantati da questo piccolo villaggio con una lunghissima spiaggia in cui abbiamo assistito allo spettacolo delle maree che in un paio d’ore ha cambiato completamente la morfologia della costa. Ci saremmo fermati volentieri ma per la notte avevamo già prenotato prima di partire – fine giugno/inizio luglio è considerata altissima stagione e temevamo di trovare tutto pieno – ad Inverness, vicino al lago di Loch Ness, al Premier Inn Inverness Centre, un po’ impersonale ma molto pulito e funzionale – € 123 la quadrupla per notte con la colazione – e quindi siamo costretti a dirigerci verso la nostra prossima sistemazione

28 giugno 2013

Siamo scesi lungo il Loch Ness ammirando le coste di questo lago famosissimo – ma non il più bello della Scozia – con una breve sosta nei pressi dell’Urquhart Castle – che non abbiamo visitato perché non ci sembrava granché – poi abbiamo girato ad ovest verso l’isola di Skye con una piacevolissima sosta al Eilan Donan Castle (€ 16 il biglietto familiare ): molto scenografico dall’esterno perché si trova su un piccolissimo promontorio e anche gli interni sono molto interessanti con tutte le sale riccamente arredate, la ricostruzione delle cucine e un sacco di foto degli ultimi proprietari del Castello. Dopo la visita – e sosta pic nic con panini fatti da noi che sono diventati il nostro pranzo abituale – ci siamo diretti verso Uig, sulla punta dell’isola di Skye, dove avevamo prenotato per la notte al Uig Hostel – € 27,00 a persona a notte nella camera privata a 6 letti ma per stare da soli bisogna prenotare tutti i letti e purtroppo abbiamo scoperto che anche se si chiamano “private room” hanno il bagno in comune – molto pulito, con personale disponibile e simpatico. Il posto è molto solitario, frequentato dagli amanti della bicicletta e delle escursioni, con una vista che spazia a perdita d’occhio sul mare e si ha proprio la sensazione di essere “in mezzo al mare”. Per la cena siamo scesi nel piccolo porto dove abbiamo mangiato aragostine bollite – che non abbiamo capito perché in Scozia vengono sempre servite fredde – al Pier Restaurant, ma sinceramente il servizio lascia decisamente a desiderare e anche il rapporto qualità/prezzo non era dei migliori

29 giugno 2013

Dopo aver scartato la visita alle Ebridi Esterne perché troppo lungo il tragitto in traghetto ci siamo dedicati alla scoperta dell’isola di Skye anche se la giornata uggiosa non invitava certo alle passeggiate. Seguendo le indicazioni del signore dell’ostello prima tappa penisola di Waternish e Dunvegan con passeggiata fino alla Coral Bay: in realtà le spiagge non sono così eccezionali ma il percorso per raggiungerle è una passeggiata alla portata di tutti – anche con un passeggino – che regala un’immersione nella natura scozzese davvero rigenerante. Queste colline sono ricoperte da prati in cui pascolano le mucche – e anche una mamma che allattava il vitellino…sembra quasi di aver trasportato un pezzo di Val d’Aosta sul mare! – con tantissimi fiorellini piccolissimi e anche dei particolarissimi fiori che sembrano ciuffetti di lana Risaliti in macchina per continuare la nostra scoperta delle isole abbiamo vissuto un’emozione grandissima: siamo riusciti ad avvistare le foche!!! Erano diversi gruppetti ben visibili anche dalla strada, composti da piccoli e adulti, placidamente sdraiati e incuranti delle barche che ogni tanto si avvicinavano e per il massimo della gioia siamo riusciti anche a veder spuntare un musetto dal mare a pochi metri da noi.

Dopo questa bella avventura abbiamo fatto un tentativo di andare al faro di Nest Point – la strada è piuttosto tortuosa e abbiamo faticato a trovarlo con il navigatore, il posto che mi ha localizzato più nelle vicinanze è Ramsaig – ma purtroppo a causa della nebbia non siamo riusciti a vedere nulla. Per tirarci su il morale ci siamo diretti verso la distilleria di Talisker ma siamo arrivati che era chiusa! A parte le foche non si può certo dire che è stata una giornata fortunata…. Accompagnati da una insistente pioggerellina e da una fastidiosa nebbiolina che ci ha rovinato molti panorami alla sera siamo giunti nella nostra sistemazione, il Glenn Nevis Hostel nei pressi di Fort Williams proprio ai piedi del Ben Nevis – € 24,80 a notte a persona in camera privata a cinque letti, purtroppo anche qui senza bagno in camera – . L’ostello comunque è molto pulito, un bell’ambiente – frequentato soprattutto da escursionisti di tutte le età con cui abbiamo chiacchierato in un inglese un po’ sconnesso – in una posizione magnifica e dotato di una cucina attrezzatissima con pentole, stoviglie e tutta l’attrezzatura di base a disposizione dei clienti con che ci ha permesso di organizzarci la cena.

30 giugno 2013

Anche questa mattina ci siamo svegliati sotto la stessa pioggerellina che ci ha accompagnati ieri e la cosa ci ha un po’ demoralizzato: è stato un vero peccato non poter neanche avvicinarsi al Ben Nevis che sembra davvero invitare ad arrampicate e passeggiate. Ci siamo dilungati un po’ in camera e poi siamo partiti alla scoperta del Corran Ferry, abbiamo provato a raggiungere il faro di Ardnamurchan ma la strada era un continuo saliscendi e tutto a curve ed era troppo per il nostro stomaco quindi abbiamo desistito. Siamo risaliti verso nord e con una piccola deviazione abbiamo raggiunto il Castello di Tioram – non indicato nella segnaletica perché non aperto al pubblico -: il castello è in parte diroccato e l’interno non è accessibile ma il panorama è davvero molto bello e poi la stretta striscia di sabbia che lo collega alla terraferma da attraversare e la scoscesa collinetta per raggiungerlo danno proprio l’idea di un assalto al maniero! Continuando sulla penisola abbiamo preso la strada che collega Arsag a Morar e Mallaig costeggiata da spiagge bianchissime che non immagini proprio di trovare in Scozia: sono definiti i “caraibi scozzesi” ed effettivamente la definizione è calzante, lunghissime di questo bianco quasi accecante con un mare trasparente di un azzurro intensissimo. Sono anche un ottimo punto per il birdwatching – siamo riusciti a scorgere, e soprattutto a sentire, le simpaticissime pulcinelle di mare -: siamo scesi un pochino dall’auto per dedicarci alla costruzione di impegnative sculture di sabbia ma poi il vento e la pioggia ci hanno convinto a risalire in macchina destinazione Mallaig. Qui abbiamo optato per una sosta merenda rigenerante: ottimo thè alla rosa con scones con burro, marmellata e panna poi shortbread e caffè gaelico – con wiskhy e panna -. Prima di rientrare a Fort William abbiamo fatto un tentativo di ammirare il paesaggio che dicono da cartolina del Glenfinnan Monument ma quando siamo arrivati era tutto avvolto nella nebbia. Siamo rientrati un po’ delusi a Fort William e ci siamo consolati con un “self catering dinner” – cena fatta da noi nella spettacolare cucina dell’ostello –

01 luglio 2013

Sveglia alle sette per andare a visitare l’isola di Mull e incredibile ma vero sembra una bella giornata!!!!!!Siamo scesi lungo il Glen Coe e alla fine quando siamo arrivati al traghetto non c’era più posto: la delusione è stata enorme! Se non è il tempo a rovinarci le giornate ci pensiamo da soli……. Abbiamo girato un po’ la bella cittadina di Oban e poi abbiamo deciso di andare ugualmente a Mull ma senza auto al seguito. Dopo una piacevole traversata che ci siamo goduti sul ponte sotto un sole caldino siamo arrivati a Craignure e utilizzando il servizio pulmann siamo andati a visitare il Duart Castle che non è bruttto ma sinceramente non merita la visita poi siamo rientrati per prendere il traghetto delle 15.00. Purtroppo è stata una visita che non ci ha lasciato niente, se non la voglia di vedere posti che sulla guida sembrano davvero interessanti.

Per andare a Campbeltown, dove avevamo prenotato per la notte, abbiamo attraversato la magnifica penisola di Kintyre percorrendo la A83 con villaggi di pescatori stupendi e abbiamo avvistato anche due aquile in volo: questa costa è stata una vera sorpresa, avevamo scelto a caso il posto per dormire, pensando ad una sosta tecnica che ci veniva bene per coprire le distanze che avevamo prefissato e invece abbiamo visto una delle parti della Scozia che ci è piaciuta di più. E le sorprese non sono finite: arrivati alla nostra sistemazione, il Craigard House Hotel, – € 140 la camera quadrupla prima colazione inclusa- ci siamo trovati di fronte un edificio della seconda metà dell’ottocento perfettamente restaurato, con camere enormi arredate benissimo – nella nostra uno dei lettini singoli era incastonato tra due finestre con vista sul golfo – e estremamente confortevoli, gestito da una gentilissima signora dall’italiano perfetto e allietati dalla presenza di una simpatica cagnetta, e per finire nel parcheggio sul retro saltellavano indisturbati i leprotti! Siamo usciti per cenare ma la cittadina non offre davvero nulla: per fortuna abbiamo trovato un pub che accettava i bambini anche dopo le 20.00 e nel dopo cena ci siamo divertiti in un attrezzatissimo parco giochi da cui siamo dovuti fuggire causa moscerini.

02 luglio 2013

La colazione è stata all’altezza del soggiorno:oltre alla continental breakfast – yogurt, marmellate, panini, succhi, cereali, latte, thé e caffè – questa mattina ci siamo concessi anche una english breakfast con uova, bacon, salsiccia, pomodoro, funghi e un altro paio di cose non meglio definiti. E’ stato un soggiorno davvero piacevole e a malincuore abbiamo lasciato questa sistemazione per l’isola di Arran, risalendo la penisola sulla costa orientale molto meno panoramica di quella occidentale percorsa ieri, però abbiamo incontrato un’aquila che stava consumando il suo pasto sulla carreggiata. La giornata era davvero brutta, siamo arrivati a Cronaig a prendere il traghetto in un molo sperduto nel nulla, battuto da un fortissimo vento, con un cartello che avvisava che il servizio poteva essere interrotto: un po’ titubanti siamo saliti sul traghetto passando con le ruote tre le onde e abbiamo toccato l’isola accolti dall’immancabile pioggerellina. Abbiamo subito incontrato un gruppo di cervi che pascolavano tranquillamente in un campo da golf poi ci siamo fermati nella distilleria di Arran: la visita guidata cominciava più di un’ora dopo quindi ci abbiamo rinunciato ma ci siamo concessi un po’ di acquisti. Abbiamo proseguito la nostra esplorazione circumnavigando l’isola ma purtroppo il brutto tempo non ci ha concesso di godere delle splendide spiagge: durante il percorso abbiamo ingaggiato una gara di corsa con un leprotto che correva davanti alla nostra auto!!! Ci siamo fermati per andare al Machrie Moor Stone Circle, un gruppo di menhir di circa 4000 anni fa raggiungibili attraverso una passeggiata in mezzo ai campi ma abbiamo dovuto abbandonare l’idea a causa della pioggia e del vento. A Brodick abbiamo ripreso il traghetto e dopo una breve traversata siamo scesi ad Ardrossan per dirigerci verso il nostro albergo poco lontano da Glasgow il Glynhill Leisure Hotel – € 233,00 la camera quadrupla per 2 notti prima colazione inclusa –, molto grande, situato in una zona periferica poco lontano dall’aeroporto e che abbiamo scelto solo perché dotato di piscina e infatti appena arrivati ci siamo precipitati!

03 luglio 2013

Dopo un’abbondante colazione all’inglese siamo partiti per il Loch Lomond e The Trossachs National Park destinazione Balmaha accompagnati da una giornata che sembrava preannunciarsi finalmente senza pioggia! Il paese praticamente è inesistente però c’è un visitor centre carino con un piccolo parco giochi. Abbiamo percorso a piedi il Millenium Forest Path che nel punto più alto permette di spaziare con lo sguardo su gran parte della parte sud del Loch Lomond e abbiamo preso il water bus per Luss – A/R € 10,50/7,00 – ammirando le isolette disseminate sul lago. Luss è un piccolo villaggio molto carino, con una stradina di casette tutte uguali con giardinetti curatissimi, una piccola spiaggia, un prato per pic-nic – con possibilità anche di acquistare panini -: noi abbiamo mangiato sulla spiaggia insieme ad un numero imprecisato di anatre e una famiglia di cigni con ben 8 piccoli! Era uno spettacolo vedere mamma e papà e cigno prendere il pane dai turisti e spezzettarlo per i piccoli…. Dopo un breve percorso a piedi sull’isola – ci sono 4 semplicissimi itinerari percorribili al max in un’ora – siamo rientrati sempre con il traghetto e abbiamo avuto la fortuna di avvistare uno splendido esemplare di aquila di mare e di goderci il bellissimo – e rarissimo – sole scozzese.

Pausa piscina e poi siamo andati alla scoperta di Glasgow – incasinandoci un po’ tra incroci e rotonde! – . Abbiamo trovato parcheggio in centro e poi abbiamo girato a piedi, percorrendo l’Argyle Street poi abbiamo cenato in un ristorante al Merchant Square dove finalmente Andrea è riuscito ad assaggiare l’Haggis, il piatto nazionale scozzese. Dopo cena abbiamo girato ancora un po’ per la città – con veramente poca gente in giro – , toccando gli spazi più famosi del centro città, fermandoci incuriositi davanti ai negozi di vestiti ed accessori dark-fetish davvero lontani dalle nostre abitudini, fino ad arrivare al lungo fiume con i suoi ponti. Glasgow non è certamente una città turistica, pur avendone le potenzialità per diventarlo, ma riesce comunque a colpirti con i suoi forti contrasti e siamo stati contenti di averle dedicato un po’ del nostro tempo.

04 luglio 2013

Siamo arrivati al giorno della partenza ma visto che l’aereo partirà nel tardo pomeriggio decidiamo di passare da Stirling, imperdibile monumento della “scozialinità”.

Raggiungiamo il castello con una piacevole passeggiata lungo le fortificazioni ,la Back Walk, – e meno male che non siamo saliti in auto perché la coda è lunghissima -, ma decidiamo di non entrare perché purtroppo non abbiamo molto tempo, però godiamo appieno della magnifica vista sulla piana teatro della famosa battaglia e poi siamo scesi a visitare la Old Town con i suoi splendidi palazzi e le strade acciottolate. Abbiamo visto un negozio di cornamuse – il primo del nostro viaggio – e un negozio di dolci veramente superlativo con un mostro di Lockness fatto tutto di caramelle! Per concludere siamo passati anche dal monumento di Wallace – una sorta di “campanile” su una collina in mezzo ai campi – ma non ci siamo fermati per una visita perchè non volevamo rischiare con i tempi….sicuramente sia la cittadina che la zona meritano un po’ più di tempo del poco che gli siamo riusciti a concedere noi. A questo punto la destinazione rimane più solo una…l’aeroporto…e poi casa!

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