Foresta Nera ed Europa Park

In viaggio nell’incantevole parte sud occidentale della Germania
Scritto da: rossanacasartel
foresta nera ed europa park
Partenza il: 18/08/2013
Ritorno il: 23/08/2013
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €

DOMENICA 18 AGOSTO

Partiamo dal San Bernardino, in Svizzera, alle 8 direzione Foresta Nera. A Koblenz varchiamo il confine ed entriamo in Germania. Sostiamo per il pranzo in una stube che troviamo casualmente lungo la strada che ci porterà alla nostra destinazione. Il paese si chiama Hoechenschwand e il locale Seppelmetzger Stube. Servizio un po’ lento ma che ci importa siamo in vacanza e poi quando mi servono un wurstel intagliato come fosse un’opera d’arte capisco il perchè ed apprezzo ancora di più. Prendiamo un piatto unico con doppio contorno compreso nel prezzo come usano in Germania. Così con € 55 in 4 ripartiamo sazi e soddisfatti. Iniziamo a respirare l’atmosfera della Foresta Nera. Colline lussureggianti con la cima coperta di alberi. Mucche e caprette ci fanno ciao. Le ragazze arrivano ad intonare la canzone di Heidi. Proseguiamo fino a costeggiare lo Schluchsee dove ci fermiamo e facciamo una breve passeggiata. Ripresa l’auto, raggiungiamo il nostro albergo che si trova a Eisenbach, lasciamo i bagagli e torniamo al Titisee dove sostiamo per fare due passi intorno al lago, foto e un po’ di shopping. Per cena ci fermiamo a Neustadt dove gustiamo un ottimo piatto di cervo in pucia sempre accompagnato da doppio contorno (€ 51 in 4).

LUNEDì 19 AGOSTO

Partenza di prima mattina, destinazione: Friburgo. Bella! Bella la chiesa e i vari edifici che si affacciano sia sulla piazza che sulle viuzze acciottolate del centro. Ma la vera curiosità sono i canaletti d’acqua detti “baechle” che corrono lungo le vie e che diventano motivo di divertimento per grandi e piccini e anche se il tempo incerto scoraggia i più, qualcuno li usa comunque per rinfrescarsi i piedi. La leggenda dice che chi ci mette inavvertitamente un piede, sicuramente tornerà a Friburgo. Compriamo una barchetta in legno per Linda che si diverte a farla navigare lungo questi canali. Facciamo un po’ di shopping visto che alcuni articoli delle stesse marche che troviamo nei nostri supermercati costano meno e poi facciamo tappa al Nordsee per il pranzo. Un buon fritto di gamberi per tre più un trancio di salmone e spendiamo in tutto € 42 e, cosa per noi insolita, ci vengono restituiti € 0,25 per ogni bottiglia di plastica vuota che consegnamo alla cassa. Purtroppo comincia a piovere ma comunque la nostra visita di Friburgo era terminata. Recuperiamo l’auto ma dobbiamo cambiare programmi perché piove forte e la visita al museo all’aperto non avrebbe senso. I colori del paesaggio mutano incupendosi e ci troviamo a percorrere una strada che avrebbe dovuto essere panoramica ma la fitta nebbia non consente di vedere. Ci dirigiamo pertanto a Furtwangen dove c’è il museo dell’orologio. € 10 per il biglietto famiglia e iniziamo una piacevolissima visita attraverso la storia degli orologi. Museo bello ed interessante. Usciamo e uno splendido sole ci saluta.

Partiamo subito in direzione di Triberg. Ormai è già da un po’ che stiamo percorrendo la “strada degli Orologi” ma con il sole tutto cambia aspetto. Facciamo una piccola deviazione per visitare il più grande cucù del mondo che altro non è che un negozio di souvenir con all’interno la possibilità di vedere l’ingranaggio dell’orologio. € 3,70 in 4 per l’entrata. Attendiamo poi nel piccolo giardino antistante lo scoccare delle ore per vedere il cucù pur sapendo, da altri racconti di TPC che non sarebbe stato nulla di speciale. Ed infatti è così ma è comunque bello farsi due risate proprio per questo. Purtroppo ricomincia a piovere e scappiamo. Raggiunta Triberg, visto che diluvia, non ci sembra il caso di recarci alle cascate per cui facciamo due passi in centro e ammiriamo i vari negozi di souvenir. Uno più caratteristico dell’altro dove orologi a cucù di ogni prezzo e dimensione la fanno da padrona. Ci sono addirittura dei kit per montarsi il proprio cucù. La visita è breve anche perché continua a piovere. Forse è proprio a causa della pioggia che non vediamo un cartello e il ritorno si rivelerà più lungo del previsto. Ci consola il fatto che uno splendido sole torna a splendere. Dopo la pioggia il verde delle colline è ancora più brillante e rende il paesaggio un vero incanto. Arriviamo piuttosto stanchi in albergo proprio all’ora di cena così ci fermiamo qui per gustare le specialità della casa. € 56,60 in 4. Abbiamo alloggiato per 3 notti presso l’Eisenbach Stube ad Eisenbach, un piccolo paese che si trova a 14 km dal Titisee. In tutto con la colazione ci è costato € 426 (2 camere doppie) e devo dire che ci è sembrato un po’ caro. La colazione era discreta ma nulla di più. Ottima invece la cucina che consigliamo assolutamente anche per il rapporto qualità/prezzo. Le camere erano comunque pulite ma il fatto che non si potesse pagare con la carta di credito ci ha lasciato perplessi oltre che costringerci a dover andare a prelevare. Inoltre pur avendo detto chiaramente che avremmo saltato la colazione dell’ultimo giorno perché dovevamo partire presto, ci è stata fatta pagare ugualmente.

MARTEDì 20 AGOSTO

Arriva il nostro ultimo giorno in Foresta Nera e decidiamo di esplorare la parte più a sud che non abbiamo ancora visto. Ci dirigiamo verso la zona tra Feldberg & Berchen e a Todtnau andiamo all’ufficio turistico per farci consigliare qualche escursione. Va da sé che tutto il paesaggio che percorriamo nel frattempo è molto bello. Decidiamo di avventurarci a piedi nella Foresta Nera approfittando di un percorso “magico” adatto ai bambini ma restiamo delusi. Infatti a parte qualche figura di legno intagliata e una piccola grotta è solo un sentiero nel bosco per cui torniamo sui nostri passi e ci spostiamo a Muggenbrunn dove invece si trova lo Barfusspfad, uno spassosissimo percorso natura da percorrere a piedi nudi per riscoprire il contatto con madre terra. Il percorso si snoda in parte all’interno di un bosco e bisogna attraversare sempre a piedi nudi varie “stazioni”. In questo modo si cammina sulla corteccia, sulle pigne, nel fango, nell’acqua gelida, sugli aghi di pino, ecc… Con i piedi gelati ma sghignazzando come matti completiamo il nostro percorso e Linda si concede pure il bis. Per la cronaca la sottoscritta e il papi si sono rifiutati di entrare nel fango che arrivava ai polpacci. Si riparte, sostiamo per un pranzo veloce lungo la strada e raggiungiamo Bad Saeckingen, una cittadina termale al confine con la Svizzera. Questa cittadina ha un centro storico incantevole e la sua caratteristica è il ponte di legno più lungo d’Europa che attraversa il Reno portando direttamente in Svizzera. Infatti a metà ponte una linea bianca segnala il confine. Un tempo lo percorrevano anche le auto mentre ora è riservato ai pedoni e alle biciclette. Il ponte è molto bello e le finestre che si aprono sui lati regalano bellissimi scorci panoramici. Toccata e fuga in Svizzera attraversando il ponte e torniamo in Germania per visitare il bel parco di Bad Saeckingen che ospita anche il museo della Tromba. Ci concediamo un gelato e siamo pronti per rientrare in albergo dove ci attende un’altra ottima cena. Domani si parte per Rust destinazione Europa Park. Le ragazze non vedono l’ora anche perché alloggeremo per una notte all’Hotel bell Rock, hotel a tema del parco. L’entrata di due giorni al parco e il prenottamento è il regalo per Cresima e Comunione fatto da mia sorella alle ragazze. Documentandoci ci eravamo resi conto che molte delle attrazioni che Erica avrebbe voluto fare erano del tipo adrenalinico e né a né a mio marito piacciono per cui ….. per farla breve appuntamento fissato per le 9 del mattino fuori dal Parco con mia sorella, mio cognato e la nonna!

MERCOLEDì 21 AGOSTO

Lasciamo la Foresta Nera molto presto, facciamo acquisti in una pasticceria/panetteria già aperta e partiamo facendo colazione in auto. Arriviamo al parco che si trova a Rust puntuali all’orario di apertura e ci lanciamo all’avventura. Il parco è enorme e bellissimo. Facciamo un giro completo sul treno per avere una visuale completa a poi iniziamo con le attrazioni. Dimenticavo, l’Europa Park prende il nome dal tema a cui è ispirato… l’Europa. Infatti è diviso in vari settori che rappresentano nei minimi dettagli i vari paesi europei. Per cui c’è la zona dell’Italia, Francia, Germania, Spagna, ecc… La zona oltre ad essere ricostruita nello stile dello stato che rappresenta, ha anche attrazioni e punti di ristoro a tema. Per cui in Svizzera troverete la discesa in bob, in Francia potrete mangiare delle ottime crepes ed in Grecia vi potrete bagnare a bordo del Poseidon. Torniamo a noi. Ci lanciamo quasi tutti sulla prima attrazione, i gommoni che scendono le rapide e dopo esserci slavazzati il gruppo si divide: Erica, zia, zio e nonna, sì proprio nonna, sugli adrenalinici e io, papà e Linda sui “tranquilli”. Appuntamento alle 18.00 per provare uno dei ristoranti più pazzi del mondo il Food Loop dove il cibo arriva dall’alto tramite una sorta di ottovolante. La giornata trascorre velocemente e ci divertiamo un mondo facendo attrazioni molto belle come i pirati, viaggio al centro della terra, la casa dei fantasmi, il cinema 4D, ecc … Sono veramente tantissime e una più bella dell’altra. Le lunghe file si formano solo per i roller coaster per cui riusciamo a fare veramente tante attrazioni e vediamo anche uno spettacolo sul ghiaccio. Le ricostruzioni dei vari stati sono fatte molto bene e anche le toilette sono a tema. Ordine e pulizia ovunque. Come da accordi ci troviamo al Food Loop alle 18.00 e mangiamo qualcosa tutti insieme. Che dire di questo locale …. Simpatico, divertente, unico nel suo genere ma sinceramente consiglio di limitarsi ad una porzione di patatine giusto per vedere come funziona. Gli “adrenalinici” sono entusiasti e i racconti si intrecciano. Lasciamo il locale con Erica e andiamo a rifare alcune delle attrazioni “tranquille” che lei non ha fatto. In estate il parco chiude alle 20.30 per cui abbiamo ancora un paio d’ore. Alle 21.00 stanchi ma felici ci troviamo con il resto del gruppo per raggiungere l’albergo. Le emozioni non finiscono. E’ bellissimo… tutto in stile New England, le camere sono splendide e molto ampie, il bagno idem e le ragazze si ritrovano a dormire in letti a forma di scialuppa. Crolliamo esausti!

VENERDì 23 AGOSTO

Ci svegliamo presto e alle 7.30 ci troviamo tutti insieme nella sala colazione. Ecco qui voi umani vedrete cose che non avete mai visto. A parte la splendida location ispirata al mare e ai suoi abitanti, a lasciare senza parole è il buffet. C’è di tutto, dal dolce al salato, al cotto al momento. Pesce, salsicce, uova, dolci e cerali di ogni genere …. insomma una colazione così non l’avevamo mai provata. Satolli e felici come bimbi entriamo al parco sfruttando l’entrata anticipata riservata agli ospiti degli hotel del parco. Visitiamo la zona scandinava che ancora non avevamo visto e anche qui tutto è costruito in un perfetto stile nordico. Erica e lo zio si mettono in coda per uno dei roller coaster più spettacolare: il Woodan. Credo sia l’unico ottovalante al mondo completamente di legno. Uno spettacolo! Mentre li aspettiamo ci divertiamo un mondo facendo più volte la “caccia alla balene” bagnandoci completamente in quanto si sparano schizzi d’acqua contro gli altri visitatori che a loro volta si difendono. Un vero spasso! Per fortuna la giornata è calda e l’asciugatura è abbastanza rapida. Ma ecco che finalmente vediamo i nostri eroi affrontare la prima salita del Woodan così andiamo ad attenderli all’uscita riuscendo pure a fotografare un loro passaggio “da paura”. Arrivano felici e soddisfatti della loro avventura. Ancora una volta il gruppo si divide: gli zii e la nonna lasciano il parco per fare una visita a Friburgo che dista dal parco solo una trentina di km mentre noi 4 ci dedichiamo a nuove attrazioni e a qualche bis. Pranziamo in “Francia”, ancora qualche attrazionee verso le 15.00, a malincuore, lasciamo il parco. La nostra vacanza purtroppo è finita ma ancora una volta ci lascia splendidi ricordi.

Tirando le somme … la Foresta Nera è molto bella ma se, come noi, non si fanno escursioni a piedi, è visitabile in 3 giorni. Altrettanti andrebbero dedicati all’Europa Park perché noi non siamo riusciti a vederlo tutto e tanto meno abbiamo visto gli spettacoli. A nostro giudizio, ora che le ragazze sono un po’ più grandi, si è rivelato più bello di Disneyland Paris. Meno code, più attrazioni e rapporto qualità/prezzo della ristorazione decisamente migliore. Che dire… Non ci resta che tornare.

Alla prossima.

Rossana, Emanuele, Erica e Linda



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