Sardegna… oltre le spiagge

Siamo felici di aver scoperto che la Sardegna non è solo mare, ma anche belle città, archeologia, montagne, bellezze naturalistiche e antiche tradizioni
Scritto da: Malella 1
sardegna... oltre le spiagge
Partenza il: 14/06/2018
Ritorno il: 28/06/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
D’estate veniamo in Sardegna da tantissimi anni per godere dello splendido mare ma quest’anno abbiamo deciso di conoscere un po’ di più di questa terra. Partendo dal nostro luogo di villeggiatura, Cannigione, inizieremo un tour lungo tutto il perimetro dell’isola, visiteremo anche l’interno e tralasceremo solo l’estremo nord-est, comprese Caprera e La Maddalena, che già conosciamo bene. E allora… pronti via!

14 giugno

Si parte, direzione sud. A Olbia troviamo dei lavori in corso per strada che ci costringono ad una coda di mezz’ora, quando finalmente riprendiamo il percorso ci dirigiamo verso San Teodoro. Ci fermiamo alla spiaggia de la Cinta, bellissima sia per la sabbia bianca che per il mare di tutte le sfumature di verde/azzurro, unico neo le alghe che invadono la spiaggia a causa della mareggiata del giorno prima. Pranziamo alla Taverna degli Artisti con un meraviglioso spaghetto allo scoglio e un’insalata di polipo e patate, il tutto accompagnato da un ottimo pane guttiau. Costo 35 euro. Dopo pranzo abbiamo voglia di relax e ci dirigiamo alla spiaggia Isuledda, anch’essa molto bella, bagno e dopo due ore ripartiamo alla volta di Posada. Posada è un paesino molto bello, ha un centro storico interessante, case in salita e vicoli caratteristici. Svetta il Castello delle Fave che merita una visita (nonostante sia rimasta solo una torre da visitare) per il panorama che si ammira da lassù. Ripartiamo in direzione di Dorgali dove passeremo la nostra prima notte, abbiamo prenotato all’agriturismo Canalis, sulle rive del lago Cedrino, posto fantastico in mezzo alle montagne con una panoramica vista sul lago. Siamo stanchi e non abbiamo voglia di girare per cui ceniamo li al prezzo di 20 euro.

15 giugno

Sveglia di buon ora perché abbiamo tante visite in programma. Dopo colazione facciamo una discesa a piedi al lago Cedrino che ci ruba mezz’oretta ma giusto per fare 2 foto, ne valeva la pena. Ripartiamo con l’intento di vedere le fonti di Su Gologone ma la strada è interrotta e dopo aver provato ad aggirare l’ostacolo ci arrendiamo e ripieghiamo su Dorgali. Facciamo un veloce giro del paese e ci dirigiamo verso Tiscali per visitare il sito nuragico. Arriviamo al parcheggio Sa Barva, da cui parte il percorso a piedi, intorno alle 13 ed iniziamo la salita verso il centro nuragico di Tiscali. Comincia a piovere ma decidiamo di proseguire anche sotto l’acqua che fortunatamente non scende a dirotto. Il percorso è di 2 ore per la salita ed altrettante per la discesa, ha dei tratti un po’ ripidi e rocciosi, sicuramente necessitano calzature da trekking. Quando finalmente arriviamo con un costo di 5 euro effettuiamo la visita del sito e cominciamo la discesa anche perché si sta annuvolando di nuovo. Sono le 17.30 quando arriviamo alla macchina e un po’ stanchi decidiamo di raggiungere il rifugio dove passeremo la notte (rifugio Su Gorropu). Domani ci atttende un’altra giornata impegnativa, ceniamo al rifugio, le stanze sono un po’ spartane ma siamo comodi all’escursione del giorno dopo e abbiamo solo bisogno di riposare bene

16 giugno

Colazione alle 8, alle 9 abbiamo appuntamento con la guida per la visita della gola di Su Gorropu. Partiamo con le jeep insieme ad altre 7 persone, lasciamo l’auto e dopo ca 45’ di cammino arriviamo alla base del canyon e iniziamo l’esplorazione.

Inizialmente il percorso è semplice e si passeggia tra le pareti alte e ripide, poi la dimensione dei massi aumenta e ci si arrampica per un buon tratto, ma il posto è magico e l’escursione a Su Gorropu sarà uno dei più bei ricordi della nostra vacanza. Dopo una pranzo, compreso nel prezzo dell’escursione, a base di pecorino, focaccia, salsiccia e cannonau si torna alla base e verso le 17 rientriamo al rifugio assolutamente soddisfatti della giornata.

Riprendiamo il viaggio, direzione Oliena dove arriviamo intorno alle 19. Purtroppo la sistemazione scelta per la notte non ci soddisferà e così decidiamo di non cenare presso la stessa struttura ma di fare un giro in paese alla ricerca di una pizzeria. Girando per Oliena ci sembra di tornare indietro nel tempo, compagnie di ragazzi e ragazze divisi, motorini anni 80 ed in genere sembra che il tempo si sia fermato ma è anche questa Sardegna che andavamo ricercando e quindi siamo contenti così. Chiediamo consiglio per una pizzeria e ci indirizzano in un piccolissimo locale dove mangiamo la pizza su piatti di plastica, senza posate e ordinando la pizza al banco ma devo dire che è una delle migliori pizze mangiate ultimamente. Si rientra al b&b e nonostante non ci piaccia, vista la stanchezza riusciamo a dormire profondamente.

17 giugno

Partenza presto direzione Orgosolo. Ci piace molto e la troviamo piena di turisti soprattutto stranieri che vengono per osservare gli oltre 300 murales che tappezzano la cittadina. Terminata la visita del paese ad acquistato un introvabile miele di asfodelo, ci dirigiamo verso Mamoiada, abbiamo saputo per caso che quest’anno, proprio in questo weekend, si terrà il primo festival internazionale delle maschere, il MaMuMask. Normalmente le tipiche maschere di Mamoiada, i Mamuthones, gli Issohadores e le altre maschere tipiche, sfilano per carnevale, non possiamo assolutamente perderci questa opportunità. Siccome è presto decidiamo di spostarci per pranzo a Gavoi per tornare a Mamoiada per l’inizio della sfilata. Pranziamo all’ottimo ristorante Santa Rughe ed assaggiamo per la prima volta il pane frattau. Ritorniamo a Mamoiada e assistiamo a uno spettacolo incredibile, facciamo una valanga di foto e video e quando verso le 18.30 ci dirigiamo verso Arbatax siamo strafelici di aver scelto di visitare il cuore della Sardegna e di aver toccato così da vicino le sue più profonde tradizioni. Arriviamo per ora di cena, questa volta la location è veramente giusta, l’Albergo Vecchia Marina, bello, ristrutturato recentemente e molto pulito. Prendiamo una stanza Superior, ci sistemiamo e usciamo per la cena al ristorante Il Faro, consigliato dal personale dell’hotel, che si rivelerà un’ottima scelta.

18 giugno

Giornata di relax, restiamo un’altra notte ad Arbatax e ne approfittiamo per visitare due spiagge, il lido di Orri’ al mattino e il lido di Gea al pomeriggio. Entrambe le spiagge sono molto belle con sabbia bianca e mare a più colori. Cena, passeggiata a Tortoli e poi a letto, domani si riparte.

19 giugno

Giornata da dimenticare. Dopo colazione si parte in direzione Villasimius, il programma prevede la lenta discesa con sosta in alcune delle più belle spiagge di Costa Rei. Sfortunatamente non stiamo bene nessuno dei due ma niente di serio, solo fastidi che però ci mettono un po’ di malumore. Dopo pochi km dalla partenza la macchina presenta un problema al motore che ci costringe a passare tutta la mattina dal meccanico, guasto risolto e si riparte anche se ormai la giornata è rovinata. Dobbiamo recuperare il tempo perso considerato che abbiamo prenotato una stanza a Villasimius e quindi c’è tempo per visitare solo cala Sinzias, mangiare un panino e fare un bagno, la spiaggia meriterebbe molto di più di una semplice visita veloce. Raggiungiamo Villasimius in serata e alloggiamo al Domus Simius, un residence veramente molto bello. Giro in paese per la cena, c’è tantissima gente in giro e siamo solo a metà giugno…

20 giugno

La giornata parte con un’ottima colazione al Domus Simius, giro alla spiaggia di Simius molto bella, lunga e con un mare splendido ma è tutto troppo attrezzato per i nostri gusti e quindi ripartiamo alla ricerca di qualcosa di più “selvaggio”. Arriviamo alla spiaggia di porto Giunco, anche questa spiaggia è ben attrezzata ma meno della precedente, ha un mare da urlo, sabbia bianca ed uno stagno alle spalle dove riusciamo a vedere qualche fenicottero. Decidiamo di fermarci qui un po’ di tempo e ne approfittiamo per fare il pieno di meravigliosi bagni. Ripartiamo nel primo pomeriggio alla volta della spiaggia del Riso ma la macchina ripresenta il problema del giorno precedente e questo ci costringe a dirottare su Cagliari alla ricerca di un’altra officina. Dobbiamo lasciare lì l’auto e prenderne una a noleggio ma questa è una storia poco interessante per il nostro racconto. Prenotiamo 3 notti a Santa Margherita di Pula agli Orti di Nora, un agrihotel in mezzo alle viti e alla campagna che si rileverà un’ottima scelta, ceniamo lì e stanchi morti andiamo a nanna.

21 giugno

Colazione e partenza per la visita di Cagliari. C’è tanto caldo umido in questi giorni e questo complica un po’ il cammino a piedi per la città che presenta tante salite e discese. Visitiamo in particolare la città storica con il quartiere Castello, pranziamo e dedichiamo il pomeriggio a visitare alcuni parenti in città. Cena al Poetto e si rientra a Nora, domani ci attende la vestita del sito archeologico di Nora e un po’ di relax in spiaggia.

22 giugno

Colazione e visita del sito archeologico di Nora, il terzo per importanza in Sardegna dopo Barumini e Tharros. Prezzo del biglietto compreso di visita guidata 7,50 euro, soldi ben spesi perché la guida è molto competente ed il sito merita sicuramente una visita. Acquistiamo un po’ di frutta da un venditore per strada e ci dirigiamo verso la spiaggia di Chia. La sabbia è bianca e sembra borotalco ed il mare di un azzurro abbagliante, ci fermiamo fino alle 15 dopodiché ci spostiamo perché vogliamo vedere la tanto decantata spiaggia di Su Giudeo. Alle spalle della spiaggia si apre una stagno con i fenicotteri e qualche alta duna di sabbia completa un panorama bellissimo.

23 giugno

Si parte alla volta dell’isola di Sant’Antioco. La strada lunga e tortuosa è però molto panoramica e ci porta vicino a capo Teulada, il punto più a sud di tutta la Sardegna. Proseguiamo il percorso e attraverso una stretta striscia di terra arriviamo sull’isola di Sant’Antioco.

Ci dirigiamo a nord a Calasetta per visitare il paese, mangiare un gelato (non di più considerando la ricca colazione fatta) e capire come muoversi con i traghetti per l’isola di San Pietro. Calasetta ci piace molto, ha delle strette stradine in salita, case bianche e azzurre ed una piacevole zona pedonale. Al porto prenotiamo un traghetto per le 14.50 al costo di ca. 22 euro auto compresa. In 30’ siamo a San Pietro, un’isoletta affascinante. Esploriamo l’isola che è molto piccola e si gira in poco tempo… almeno per quanto riguarda la costa perché l’interno è tutto una salita ed anche per raggiungere il nostro albergo dovremo percorrere pochi km ma tutti in salita. Ci riposiamo un po’ in una spiaggetta vicino alle Colonne di Carloforte ma è sabato pomeriggio e la spiaggia è strapopolata di gruppi di giovani carlofortini che giocano a pallone e si tuffano dagli scogli. Il mare è anche qui splendido, facciamo qualche bagno e raggiungiamo l’hotel (niente di speciale). Per cena abbiamo prenotato al Corsaro perché all’osteria di Andrea che avevamo adocchiato non c’è posto. Mangiamo abbastanza bene le specialità dell’isola e in particolare il tonno che qui viene presentato in tanti piatti. Dopo cena facciamo due passi per il paese che è veramente molto carino, pieno di vita e con vicoli caratteristici, sicuramente superiore alle nostre aspettative.

24 giugno

Sveglia presto perché alle 9.30 vogliamo riprendere il traghetto per Portovesme e ritornare sull’isola maggiore, oggi ci aspetta la Costa Verde ed abbiamo tante visite in programma. Prima sosta a Nebida, la strada per arrivarci è molto panoramica con diversi punti di osservazione della costa che, a differenza della parte orientale, è più rocciosa e spesso a picco sul mare. A Nebida osserviamo dall’alto la Laveria Lamarmora (antico complesso minerario), ci fermiamo a fotografare il Pan di Zucchero, il faraglione più alto del Mediterraneo e arriviamo a Porto Flavia per la visita guidata del complesso minerario, il costo del biglietto è di 10 euro. Fortunatamente non c’è un caldo eccessivo, a volte mi domando come avremmo potuto fare questo viaggio con temperature di luglio o agosto. Il cielo si sta annuvolando e decidiamo di rimandare la visita alle spiagge e di visitare la zona archeologica punico-romana con il tempio di Antas. Ci avviciniamo al nostro hotel dove resteremo per due giorni, il Sa Rocca a Guspini. La strada è lunga, tortuosa e piena di salite e discese ed arriviamo belli stanchi. Ceniamo al ristorante dell’hotel perché il solo pensiero di riprendere la macchina ci fa star male.

25 giugno

Oggi è il nostro anniversario di matrimonio e ci ripromettiamo di passare una bella giornata. Proposito mantenuto, si rivelerà una delle più belle giornate del nostro tour. Partiamo in direzione Piscinas e ci resteremo tutto il giorno. Mare bellissimo, dune di sabbia alte dalle quali, come bambini, ci rotoliamo ridendo come matti, mangiamo all’unico baretto in spiaggia e restiamo lì fino alle 17.30. Rientriamo all’albergo e dopo una così meravigliosa giornata anche la strada ci sembra meno pesante.

26 giugno

Partiamo destinazione Oristano e in particolare il sito archeologico di Tharros. Alle 11.30 parte la visita guidata e ne approfittiamo volentieri considerato lo sperimentato ottimo livello delle guide sarde, costo del biglietto con guida 5 euro. Fortunatamente in questa zona batte sempre il maestrale, più o meno forte, perché oggi la giornata è calda. Visitiamo il sito in poco più di un’ora, giusto il tempo per dare un’occhiata alle spiagge (in particolare Is Arrutas) e cerchiamo un posticino dove mangiare 2 spaghettini alle vongole e frutti di mare, oggi non abbiamo voglia di sole e mare e preferiamo riposarci un poco a tavola per proseguire poi con la visita di Bosa.

Arriviamo verso le 16 e giriamo questo borgo con le case colorate, le viuzze strette e le case della concia sul Tamo, unico fiume navigabile in Sardegna. Saliamo fino al castello Malaspina, fa caldo ma c’è un po’ di vento. Ripartiamo per Alghero dove arriviamo alle 18.30 . Abbiamo prenotato due notti all’hotel Angedras (che letto al contrario è…Sardegna..), doccia e via in centro. Alghero è veramente una splendida città, piena di vita, di negozi e ristoranti per tutte le tasche. Ceniamo al ristorante che ha lo stesso nome dell’hotel e ci godiamo un po’ di “mondanità “.

27 giugno

Sveglia, colazione e partenza per Capo Caccia e le grotte di Nettuno. Decidiamo di arrivare all’ingresso via terra attraverso la discesa e la risalita di 654 gradini, l’alternativa è arrivare via mare utilizzando una delle società che organizzano il trasporto partendo da Alghero ma ho dei ricordi che mi riportano bambina su questi scalini e voglio ritornarci. Il consiglio è di arrivare presto alla mattina sia perché il parcheggio è lungo la strada e si rischia di allungare di molto il percorso sia perché fare gli scalini in salita con il caldo non è il massimo. La visita (solo guidata) inizia ogni ora a partire dalle 9 e dura ca 30’, costo del biglietto 13 euro. Risaliamo la scalinata e per riprenderci decidiamo di andare a riposarci su una spiaggia, destinazione Stintino.

Ci fermiamo per strada in un piccolo ristorante a mangiare spaghetti con vongole e frutti di mare e arriviamo a Stintino nel primo pomeriggio. Mare meraviglioso ma spiaggia invivibile a causa della ressa, non riusciamo nemmeno ad appoggiare un asciugamano. Stiamo in piedi per un’ora, facciamo il bagno e ci spostiamo sulla vicina spiaggia delle Saline. Sicuramente è meno bella ma riusciamo a riposarci fino alle 18 quando riprendiamo la nostra auto e torniamo ad Alghero. Doccia, cena con pizza su terrazza vista mare da Pultal e passeggiata notturna per Alghero.

28 giugno

Ultima tappa. Partenza per Sassari, visitiamo la città che non credevamo così bella. Il centro storico si mescola con la Sassari moderna e così troviamo negozi e grandi magazzini affiancati da botteghe di artigiani e vecchie case. Visitiamo il Duomo, piazza Italia e palazzo Ducale. La nostra prossima tappa è Castelsardo, saliamo fino al castello, belle le case arroccate, dappertutto locali dove poter mangiare. Dopo la sosta pranzo ripartiamo per concludere il nostro giro e rientrare a Cannigione. Lungo la strada vediamo dall’alto l’Isola Rossa e Costa Paradiso, passiamo davanti a spiagge che conosciamo e che pertanto non visitiamo, ma che consigliamo vivamente: Naracu Nieddu, la Marmorata a Santa Teresa di Gallura e molte altre.

Il nostro giro è terminato e siamo felici di aver scoperto che la Sardegna non è solo uno splendido mare ma anche belle città, archeologia, montagne e bellezze naturalistiche e antiche tradizioni da far conoscere.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche