Sardegna: la selvaggia costa del sud-ovest

In viaggio alla scoperta delle più belle spiagge tra dune e fenicotteri rosa
Scritto da: gio1221
sardegna: la selvaggia costa del sud-ovest
Partenza il: 17/06/2018
Ritorno il: 24/06/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €

1° GIORNO

Giorno di partenza domenica 17 giugno 2018 con volo da Bergamo con Ryanair alle 8:30, arrivo a Cagliari alle 10. Abbiamo prenotato un’auto all’agenzia autonoleggi Avis perché consigliata (leggermente più costosa di altre ma più sicura). Usciti dall’aeroporto ci dirigiamo verso l’autonoleggi a 50mt, tutto segnalato e ritiriamo una fantastica fiat 500 quasi nuova. Destinazione Santa Margherita di Pula dove ci aspetta il nostro appartamento Jana Margherita. Dopo un po’ di traffico data l’ora di punta della domenica arriviamo finalmente in un fantastico bilocale con veranda compresa di barbecue a 200mt dalla spiaggia di Santa Margherita di Pula, ci dirigiamo subito in spiaggia: la spiaggia molto lunga è per metà libera e per metà con stabilimenti balneari, acqua pulitissima e abbastanza fresca. In seguito andiamo a fare la spesa, attenzione che in quella zona la domenica alle 13 chiudono tutti i negozi compresi i supermercati e bisogna fare 30km per trovare il primo supermercato aperto.

2° GIORNO

Sveglia presto per andare a visitare le spiagge di Chia (località balneare), ci dirigiamo verso la spiaggia Su Giudeu a 10 minuti di macchina, parcheggio 4€ tutto il giorno. Attraversiamo uno stagno con i fenicotteri rosa e arriviamo alla spiaggia: grande, lunga, acqua pulitissima, sabbia dorata, spiaggia libera o attrezzata in base alle preferenze. Ci dirigiamo in fondo alla spiaggia dove parte un sentiero sterrato che porta alla spiaggia Cala Cipolla, più piccola e appartata, racchiusa tra le dune che la circondano, paesaggio spettacolare, peccato per il vento. Queste spiagge sono sempre ventilate, difatti a Su Giudeu si pratica anche kitesurf. Nonostante ciò il sole scalda quindi ci fermiamo per il bagno.

Nel pomeriggio facciamo una passeggiata a piedi, da Cala Cipolla parte una strada sterrata che in 15-20 minuti si arriva a un faro: Capo Spartivento. Un panorama mozzafiato. La sera decidiamo di uscire a cena al paese di Pula: c’è una piccola piazza dove a volte organizzano eventi e un piccolo viale con negozietti e ristoranti. Decidiamo di fermarci a mangiare al ristorante S’Incontru, sia pizzeria che ristorante. Qui abbiamo assaggiato i curlugiones, ravioli tipici sardi a base di patate, pecorino e cipolle e menta, presentati insieme alle cozze: veramente buoni. Si scioglievano in bocca, e il fritto misto di pesce più buono che abbi mai mangiato: molto leggero con diversi tipi di pesce compreso il tonno fritto.

3° GIORNO

Partenza presto perché ci aspettano due ore di auto per andare a visitare Cala Domestica e le Dune di Piscinas. La strada che porta a Cala Domestica è piena di curve. Soprattutto l’ultima mezz’ora, la vista è spettacolare su spiagge enormi con il mare che sembra l’oceano. Spettacolare la vista dello scoglio di Pan di Zucchero. Da qui in poi i cellulari non prendono. Arriviamo a Cala Domestica che si trova dopo Masua, indicazioni per Buggerru, parcheggio gratuito, a pagamento a luglio e agosto. Si passa su un ponte di legno e si arriva a questa caletta. È particolare perché intorno non c’è nulla; c’è un piccolo bar sulla spiaggia con ombrelloni ma tutt’intorno solo scogli, sassi, cespugli, rocce: proprio una spiaggia da relax. A 5 minuti a piedi dalla cala si arriva ad un’altra caletta più piccola, più riparata dall’aria. Il bagno non siamo riusciti a farlo perché l’acqua era freddissima.

Dopo aver mangiato, partenza per le Dune di Piscinas: indicazioni per Arbus, in seguito parte una strada che prima è asfaltata e poi sterrata per gli ultimi km. Parcheggio a pagamento. Spiaggia lunghissima circondata da dune di sabbia altissime. Sulla spiaggia si trova un bar e, poco prima, un hotel. Il mare è abbastanza caldo e ci sono onde altissime che quasi si fatica a fare il bagno.Ma noi ci siamo divertiti a tuffarci tra le onde. Consiglio di portarsi un ombrellone, perché se non c’è aria la temperatura è davvero alta: 35° alle 18. Sembra di stare nel deserto. Ci hanno consigliato di fermarci a vedere il tramonto, ma avendo due ore di strada per il ritorno, e il tramonto previsto alle 21, abbiamo deciso di tornare a casa prima.

4° GIORNO

Oggi giornata relax alla spiaggia di Tueredda, si prosegue oltre le spiagge di Chia e in 10 minuti si arriva: parcheggio a pagamento 7€ tutto il giorno, spiaggia più turistica con diversi bar, stabilimenti balneari e tanta gente. Adatta anche ai bambini. Qui la sabbia è più chiara che a Chia, sembra quasi bianca e difatti anche l’acqua sembra più azzurra e molto calma, quasi come essere in piscina: di fronte si trova una piccola isoletta che si chiama Isola Rossa, dove c’è una piccola spiaggetta, si può arrivarci solo a nuoto.

Verso pomeriggio tardo proseguiamo per la strada con l’auto per 2km e arriviamo a la spiaggia di Piscinni: spiaggia con sabbia bianchissima, peccato per le alghe che coprivano tutta la spiaggia ed emanavano un odore non gradevole. Facciamo così due passi sulla costa arrivando alla torre di Piscinni.

5° GIORNO

Oggi decidiamo di andare a visitare Porto Pino e le sue spiagge a circa un’ora di macchina: arrivati a Sant’Anna Arresi c’è il bivio per Porto Pino, poco prima di arrivare sulla sinistra parte una strada sterrata che arriva al parcheggio le dune: 5€ tutto il giorno. Cinque minuti a piedi su un ponticello si arriva alla spiaggia: se si va a sinistra è spiaggia libera e si chiama spiaggia Is Arenas Biancas. A destra, invece, la spiaggia di Porto Pino con bar e ombrelloni. Dietro la spiaggia si trovano delle dune si sabbia chiara molto alte dove si può andarci a piedi e vedere la spiaggia dall’alto. Acqua pulitissima e fantastica anche qui. Stupende le passeggiate sul bagnasciuga lungo tutta la spiaggia. Al ritorno facciamo la strada panoramica che dal Porto di Teulada arriva a Chia e ci fermiamo per un bagno alla spiaggia di Porto Tramatzu. Parcheggio a pagamento 3€ solo pomeriggio. Questa, penso sia la spiaggia che ho preferito: poca gente, piccolo bar e alcuni ombrelloni, spiaggia libera e mare fantastico, trasparente, caldo, calmo. Una meraviglia. Al rientro ci fermiamo a comprare il pecorino all’azienda agricola Porcu Marcella a Chia, che consiglio vivamente: molto pulito, ragazze gentili, diversi tipi di formaggi di capra e pecora, ricotte fresche e anche alcuni dessert come la panna cotta fatta con il latte di capra. Prezzi ottimi.

6° GIORNO

Partenza presto per andare a prendere il traghetto che da Calasetta porta all’isola di San Pietro, al paese di Carloforte. Lasciamo la macchina in un parcheggio libero a Calasetta e compriamo due biglietti 20€ totale andata e ritorno (se decidete di andare con la macchina presentatevi alla biglietteria almeno mezz’ora prima perché quando siamo arrivati noi, per le auto era già completo). Gli orari dei traghetti gli abbiamo guardati online. Prendiamo in traghetto che in mezzora arriva a Carloforte. È un paesino piccolino abbastanza curato, con vicoletti con le case colorate: particolare (paesino con origini liguri). Ci dirigiamo subito presso il primo noleggio di bici del paese (ce ne sono diversi) noleggiamo due bici per tutto il giorno 20€.

Si parte alla ricerca delle spiagge: ci dirigiamo lungo la costa passando dalle saline dove negli stagni fanno il bagno i fenicotteri, fino ad arrivare alla spiaggia La Bobba in circa mezzora di bici. Spiaggia con bar che prepara anche piatti caldi e noleggio di sdraio e ombrelloni. È una piccola caletta con l’acqua pulitissima e davvero molto calma (neanche un’onda) dagli scogli a sinistra ci si può anche tuffare. Dopo pranzo torniamo verso Carloforte e ci fermiamo per un bagno alla spiaggia Girin: non attrezzata senza bar e simile alla Bobba, sempre con un’acqua stupenda. Torniamo a Carloforte, lasciamo la bici e andiamo alla ricerca del famoso tonno di Carloforte. Le pescherie aprono tutte dopo le 17 e siccome noi avevamo il traghetto a quell’ora siamo andati ad acquistarlo in un market (più costoso). Se avete modo andate nelle pescherie. Ritorno a casa stanchi ma contenti.

7° GIORNO

Ultimo giorno di relax e sistemazione, perciò siamo stati tutto il giorno alla spiaggia vicino a casa: spiaggia di Santa Margherita di Pula. La sera usciamo a cena presso il ristorante Aquamarina a Santa Margherita di Pula. Ottima pizza e riusciamo ad assaggiare anche le seadas. È un piatto tipico sardo fatto di una pastella fritta con all’interno il pecorino, ricoperta di miele. Buonissima.

8° GIORNO

È già arrivato il giorno della partenza. La mattina presto all’aeroporto di Cagliari e arrivo a Bergamo alle 8.

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Cala cipolla

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Cala domestica

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Le dune

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Spiaggia Girin

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Porto pino

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Spiaggia Tuerredda



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