In viaggio tra Cantabria, Asturie e Galizia

Appassionati della Spagna, siamo andati alla scoperta della parte settentrionale per vedere ciò che di più bello offre questa zona. E non siamo rimasti delusi!
Scritto da: spagnola
in viaggio tra cantabria, asturie e galizia
Partenza il: 30/06/2012
Ritorno il: 07/07/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €

30/06/2012 – Primo Giorno

Partiamo da Firenze alle 14 con destinazione Pisa Aeroporto. Da lì alle 18.30 parte il nostro volo Ryan Air (200€ circa a persona) per Santander, in Cantabria, acquistato con qualche mese di anticipo dato che amiamo organizzare bene le nostre vacanze. Nonostante il malessere di un anziana signora all’imbarco, il nostro volo è puntuale e alle 20.30 circa atterriamo in terra cantabrica. Ci dirigiamo poi verso l’autonoleggio Hertz dove ritiriamo un’auto prenotata insieme al volo (250€ circa per una settimana escluso il carburante).

Con nostra sorpresa troviamo un clima opposto al nostro: pioggia, vento e temperature inferiori ai 20°C! Consigliamo vivamente una giacca a vento o una bella felpa anche nei mesi estivi….non si sa mai cosa decide di fare il tempo sull’Atlantico!

Affamati partiamo in direzione Santillana del Mar (che nonostante il nome non si trova sulla costa), con sosta ad un distributore per un veloce panino.

Giunti a Santillana del Mar troviamo, con qualche difficoltà, la nostra posada Casa del Organista Calle de los Hornos, 4 tel. 0034 942840316, camera doppia con colazione € 72)

Santillana è un borgo medievale, con centro storico chiuso al traffico ad eccezione delle auto che devono recarsi negli hotel dotati di parcheggio.

L’alloggio si rivela piacevolissimo, con interni curati (mobilia, biancheria, dettagli di arredamento) e personale disponibile. Unica pecca per chi ama alzarsi presto è l’orario della colazione: dalle 9.30 alle 11.30!

01/07/2012 – Secondo giorno

Il giorno seguente ci rechiamo, al calmo ritmo spagnolo (siamo pur sempre in terra iberica!), a visitare la grotta di Altamira con ingresso gratuito essendo domenica. Visita consigliabilissima anche a chi non conosce lo spagnolo: sia le visite guidate che il materiale messo a disposizione sono comprensibili ed interessanti.

Terminato il viaggio nell’età preistorica, ci spostiamo a Comillas, cittadina famosa per il Capriccio di Gaudì, residenza estiva in stile modernista (con ingresso a pagamento 5€) immersa in un bel parco verde. Dato il clima, ovunque si trovano alberi e campagne verdeggianti. Per non farsi mancare niente, incappiamo in una tipica festa cantabrica, nel vicino parco cittadino, con padellone di paella, canti tipici e tanti prodotti dell’artigianato locale.

In cerca di un pò di sole e di temperature più miti, raggiungiamo San Vicente de la Barquera, nota località sull’Oceano Atlantico, dove mangiamo una buonissima paella di marisco sul porticciolo (El Pescador Avenida del Generalisimo 26, pasto € 25 a persona). Per smaltire la porzione abbondante, prceduta da un antipasto di rabas (calamari fritti), camminiamo lungo le mura originarie verso l’antica chiesa Iglesia de N.tra S.ra de los Angeles ei resti del Hospital de la Concepcion. Bellissimo il panorama dell’estuario tra i due fiumi Pombo e Rubin.

Non stanchi della già piena giornata, cambiamo totalmente paesaggio, inoltrandoci in un vecchio paesino di montagna di Bàrcena Mayor con tipiche abitazioni dotate di portici e terrazze.

La sera, non ci risparmiamo una visita alla bellissima Collegiata di Santa Juliana (notevole il chiostro, a pagamento 3€), di fronte alla nostra Posada e una cenetta leggera in centro, conclusa dal dulche du leche.

Ci addormentiamo al suono dei festeggiamenti, gioiosi ma non eccessivi, per la vittoria della Spagna agli europei di calcio.

02/07/2012 – Terzo giorno

Giornata dedicata al viaggio verso Santiago de Compostela e la Galizia.

I kilometri sono molti e abbiamo deciso di intervallarli con alcune piacevoli soste. Le prime due sono: Llanes e Cudillero. Ambedue cittadine affacciate sull ‘oceano Atlantico, si distinguone per le loro dimensioni.

Llanes è una rinomata località di villeggiatura con un antico centro: curiosi i cubi della memoria, colorati blocchi nel piccolo porticciolo, opera dell’artista basco Agustin Ibarrola.

Cudillero assomiglia moltissimo a Vernazza nelle Cinque Terre ed è ricca di tipici locali.

Un panino ci rifocilla ma la voglia di costa, cielo e mare non ci ha abbandonato.

Le prossime tappe sono Praia del Silencio e Praia das Catedrais.

Praia del Silencio ci è apparsa completamente diversa dalle nostre affollate spiagge italiane: come si percepisce dal nome, troviamo soltanto pochissimi visitatori e il rumore dell’acqua sui ciottoli levigati. Praia das Catedrais è uno spettacolo vero e proprio: con l’allta marea (pomeriggio), la forza dell’Oceano aggredisce la costa mentre con la bassa marea (mattina) si possono vedere gli archi e le forme che ricordano una grandiosa cattedrale.

La sera arriviamo a Santiago de Compostela, caratterizzata dalla sua gloriosa cattedrale. Il tempo di alloggiare all’ex convento San Martin Pinario (Plaza de la Inmaculada, 3 tel. 0034 981560282, camera doppia con colazione 65€), spartano ma funzionale, di cenare presso il ristorante interno (menù del dia economico a prezzo fisso) e possiamo salutare le strade di questa città con una veloce passeggiata.

03/07/2012 – Quarto giorno

Ci dedichiamo alla visita completa di Santiago de Compostela.

Alla sua apertura, la cattedrale (proprio di fronte al nostro hostal) ci accoglie con il suo storico percorso. Essa è la tappa finale del cammino di Santiago: oltre700 km di “trekking spirituale e culturale” dal confine con la Francia attraverso la Spagna. I pellegrini arrivano, stanchi ma felici, sotto il portico della Gloria, accolti e rinfrancati dalle sue sculture paradisiache. Interessante è il museo della cattedrale (biglietto unico con accesso alla cripta 7.50€), contenente il botafumeiro, il gigantesco incensiere che veniva fatto roteare nei secoli scorsi per diffondere un “buon odore” sulle masse di pellegrini sudati.

Per il pranzo ci facciamo attirare dai muri massicci e dalle imposte in legno di un ristorante vicino alla cattedrale dove, compreso nel solito menù turistico (12€), assaggiamo la torta di Santiago, a base di mandorle tritate e zucchero a velo.

Una bella veduta dell’intera cittadina si ha dal parco dell’Alameda ma la vera aria galiziana si respira per le strade grigie di pietra (Rúa do Franco e Rúa do Villar), spesso bagnate dalla tipica pioggerellina atlantica. Camminando scopriamo Plaza de l’Obradorio, il Museo del Popolo Galiziano (con la curiosa scala a chiocciola a 3 ingressi) e Plaza de las Platerias.

Ci attende una semplice cena presso il nostro hotel e come sempre facciamo scorpacciata del “paradisiaco” pane galiziano: non finiresti mai di mangiarlo!

04/07/2012 – Quinto giorno

Oggi di nuovo oceano! Ci alziamo di buon mattino e dopo un’oretta di auto arriviamo a La Coruna.

Ci accoglie un forte vento freddo e lo sfidiamo nella salita della Torre de Hercules (biglietto 2.50€). Una leggenda dice che ad erigerla sia stato il mitico Ercole ma i veri costruttori sono stati gli onnipresenti Romani, che volevano tracciare i confini del loro impero. Mozzafiato la vista sul mare e sulla bussola disegnata sul pavimento alla base della torre.

La città si presenta calma e accogliente, ricca di parchi e di musei come quello militare al Castillo di San Anton. E’ detta la città di vetro, perchè lungo l’Avenida della Marina si possono vedere palazzi con balconi in legno, serrati da alte vetrate dalle quali passa il tiepido sole.

Dopo aver visto cosa ha creato l’uomo da queste parti, vogliamo vedere come si è sbizzarrita madre natura!

Il tempo di un panino e ci avventuriamo (visto il tempo da Transilvania più che da Spagna) per la Serra da Capelada, disseminata di pascoli. Vogliamo arrivare sulla cima, a circa 600m, per poter godere del panorama ma siamo costrettii a tornare indietro: la nebbia e improvvisi passaggi di cavalli e mucche rendono difficoltoso il percorso. Sappiamo però che qui le condizioni metereologiche sono molto variabili e, dopo una visita alle spiagge solitarie di Praia du Forno e Praia du Figueras, ripartiamo verso la vetta!

Lo spettacolo che godiamo è fantastico: il punto panoramico Garita de Herbeira permette di vedere la scogliera più alta dell’Europa continentale e la terza di tutta l’Europa. Tutto intorno si trovano numerosissimi impianti eolici che ti fanno sentire piccolo e che scandiscono il tempo con il routare delle loro pale.

Concludiamo l’intensa giornata cenando al nostro hotel e gustando il bacalao alla galiziana.

05/07/2012 – Sesto giorno

Salutiamo Santiago de Compostela, che con le sue musiche celtiche e San Giacomo, ci ha ospitato per qualche giorno.

Adesso ci aspetta Oviedo, nelle Asturie… 300km e arriviamo! A prima vista la città è completamente diversa dalla altre visitate finora: è molto industriale, numerosi sono i centri commerciali e i palazzi. Abbiamo però prenotato un bed and breakfast appena fuori, in campagna, in località Fitoria: Casa Camila (Calle de Asturias, 29 33194 Oviedo, Spagna tel. 0034 985 11 48 22). I proprietari sono molto accoglienti, la camera molto gradevole e dalla finestra si gode un’ampia vista della città: da lassù sembrano belli anche i trafficati viali! Avvertendo la mattina per la sera è possibile mangiare nel salone ristorante.

Oviedo ci offre la sua cattedrale di San Salvador con la Camara Santa (dove si trova il Sudario di Oviedo, a pagamento biglietto 3€), il museo delle belle arti (ingresso libero) e…tante sidrerie!

La bevanda ufficiale delle Asturie è ricavata dalle mele e viene bevuta nelle siderias, dopo il rito dell’ escanciar: il cameriere stappa la bottiglia, la alza sopra la testa, abbassa il bicchiere guardando il getto, vi versa il sidro dentro. In questa maniera la bevanda diventa spumeggiante e va bevuta tutta d’un fiato. Per “non far morire il sidro”, il cameriere vi riempirà sempre il bicchiere ma dovete aver cura di lasciarne un sorso sul fondo, come vuole la tradizione.

Il sidro si accompagna ai tipici piatti locali provenienti dal mare e dalla montagna: fabada (fagiolata con salsicce… digestivo obbligatorio!), frutti di mare, pesce, carne e formaggi di ogni tipo. Scegliamo il locale “El Cachopito” in Calle de Gascona 6 tel. 0034 985218234 (pasto a partire da 15€ a persona) la strada delle sidrerie e ci deliziamo di un bel menù asturiano.

06/07/2012 – Settimo giorno

Affascinati dalle alte vette che dominano questa regione, ci dirigiamo al parco dei Picos de Europa. Questa catena montuosa, simile come conformazione alle Dolomiti, è detta così perchè sono i primi “picchi”europei visibili dalle navi che arrivavano dalle Americhe. Degni di nota sono i due piccoli centri di Cangas de Onis e Covadonga.

Nel primo spicca un ponte romano (che romano non è…) e la Capilla de la Vera Cruz (biglietto 2€) edificata sopra un antico dolmen. Qui tradizione e leggenda si fondono per dare origine all’orgoglio asturiano: loro si sentono gli unici e veri spagnoli. Non a caso il Re di Spagna porta il titolo di Principe delle Asturie.

Nel secondo troviamo la grotta della Vergine di Covadonga, con annesso santuario, posta sopra una sorgente di acqua e famosa per l’apparizione a Pelayo (condottiero spagnolo). Grazie a lui le Asturie furono liberate dai musulmani. Le ragazze spagnole che bevono dalla fonte hanno il matrimonio assicurato entro l’anno!

Proseguendo la strada che sale per la montagna si raggiungono i due laghi Enol ed Ercina.

Noi optiamo per la passeggiata della durata di 30 minuti circa, durante la quale si può visitare una piccola miniera museo e godere del panorama montano. Presso il secondo lago si trova il rifugio della Vega de Ario, che offre panini e piatti tipici. In estate il luogo viene preso letteralmente d’assalto dai vacanzieri e il parcheggio ha una disponibilità di posti limitata.

Il rientro in hotel è accompagnato da mucche, capre e dai bei colori rilassanti delle Asturie.

Consumiamo la cena presso il locale del giorno precedente: ormai siamo sidro-dipendenti!

07/07/2012 – Ottavo giorno

Consci che al nostro rientro ricorderemo con nostalgia non solo i bei posti ma anche le fresche temperature, salutiamo Oviedo per spostarci a Santander.

E’ la nostra ultima tappa, finiamo dove abbiamo iniziato e un caldo sole estivo ci illumina questa cittadina di villeggiatura. Possiamo paragonarla ad una località della Versilia, perchè si respira una certa aria mondana. Il parco del Palacio de la Magdalena (ingresso libero), dimora estiva dei reali dal 1913 al 1931, contiene al suo interno un ippodromo, un piccolo zoo, giardini e terrazze sul mare. Ne approfittiamo per mangiarci un panino e dare un occhiata al golfo di Biscaglia, sul quale si affaccia la città.

Per chi ha voglia di passeggiare, Santander offre spiagge ampie ed estese come quella de El Sardinero e due lungomare Paseo de Reina Victoria e Paseo de Pereda arricchiti da panchine, alberi e costruzioni eleganti.

Nel pomeriggio il cielo si ricopre di nuvole e la città prende un altro aspetto, non perdendo la sua atmosfera vivace e moderna. Ci dirigiamo verso l’aeroporto, felici di aver conosciuto un’altra parte di Spagna, geograficamente e metereologicamente l’opposto del Sud ma che regala la stessa ospitalità e voglia di vivere del popolo iberico.

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Cudillero

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Praia du catedrais - alta marea

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Super paella!

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Praia du catedrais - bassa marea

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Lago Ercina

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cattedrale di Santiago de Compostela

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Veduta dalla Torre de Hercules



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