San Vito lo Capo

Mare, storia... e cannoli!
Scritto da: maururu
san vito lo capo
Partenza il: 30/05/2010
Ritorno il: 06/06/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
A metà maggio l’azienda ci comunica che staremo a casa tutta la prima settimana di giugno… quale occasione migliore per una vacanza!?! Iniziamo la ricerca. Pensiamo subito ad un last minute in Egitto, ma le offerte non ci convincono… e così cambiamo meta e ci focalizziamo su San Vito Lo Capo! Da Torino parte il volo Ryanair per Trapani. 300 euro andata e ritorno per 2 persone…non proprio economico…ma a meno non si trova nulla! Si parte il 30 maggio e si rientra il 6 giugno. Cerchiamo un appartamento e in un paio di giorni la vacanza è organizzata!

30 maggio Un po’ di ritardo in partenza…arriviamo a Trapani alle 23 passate. Agli arrivi ci sono gli uffici degli autonoleggi, abbiamo prenotato una macchina con Autoeurope, che ci ha indirizzato a Europcar (166 euro tutta la settimana, con rimborso franchigia). Con la nostra Peugeot 207 ci dirigiamo verso San Vito. Dall’aeroporto di Birgi ci vogliono circa 40/45 minuti. La signora Ruggirello, della casa vacanza Morfino, ci aspetta (nonostante l’orario!!!) per consegnarci le chiavi. L’appartamento è al primo piano di una piccola e tipica palazzina. E’ piuttosto grande per noi due: si entra in un’ampia stanza, che noi utilizzeremo solo come ingresso, c’è una cucina abitabile, una camera da letto enorme, il bagno con la doccia e un terrazzino che affaccia su un delizioso giardino interno. E’ carina, i soffitti sono molto alti e accennano una volta, rifinita alla base da alcune semplici decorazioni. Il bagno e la cucina sono rivestiti con piastrelle decorate e colorate, tipiche del posto. I pavimenti, ben tenuti, sono quelli di una volta. Anche l’arredamento, semplice ed essenziale, guarda al passato. La casa è in una posizione fantastica, in via Savoia (la via centrale di San Vito), abbastanza vicina alla spiaggia! Insomma l’ideale! Inoltre la signora è stata così gentile da darci il pass per parcheggiare nei posti riservati ai residenti…un bel risparmio! 31 maggio Inizia la prima vera giornata di vacanza! Colazione al Caffè Pasticceria Pino, su via Savoia…ottimi i cannoli siciliani!! Il tempo non è bellissimo, c’è molto vento, così decidiamo di fare un po’ di giri! Prima tappa: Segesta. Ingresso 6 euro. Segesta è una città storica che si trova nel comune di Calatafimi, fondata probabilmente nel IV secolo a.C. Dagli Elimi, di origine greca. Qui si insediarono greci, cartaginesi, romani, arabi e normanni ed è oggi possibile ammirare le rovine delle diverse epoche. Ci incamminiamo su per la collina per raggiungere il teatro, risalente al III secolo a.C.. La salita è piuttosto lunga (volendo si può prendere una navetta), ma quando si arriva si viene rapiti dal magnifico panorama del golfo di Castellamare. Subito dopo ci incamminiamo verso il bellissimo tempio dorico, del V secolo a.C. E conservato in ottime condizioni. Riprendiamo la nostra macchina e andiamo fino a Salemi, capitale per un giorno all’arrivo di Giuseppe Garibaldi nel 1860, paese di origini arabe, dai vicoli stretti, che ne caratterizzano il centro. Il nome deriva da Salem (pace). http://www.salemionline.it/ In età normanna venne costruito il castello, ancora oggi visibile nel centro della cittadina. Da vedere anche il collegio dei Gesuiti, molto bella la chiesa con la sua facciata. Tra un giro e l’altro si è fatto tardi…decidiamo di rientrare. Per cena scegliamo il ristorante “Lo Stagnone”. Ottimo. Due antipasti (una frittura di calamari e uno con panelle, crocchette, arancini…), due primi (che buone le busiate alla norma!), caffè, acqua e vino, spesa totale 47 euro. 1 giugno Il vento continua a soffiare e non fa caldissimo, decidiamo di andare di nuovo in giro per la bella Sicilia. Prima però, una fantastica colazione al bar Cusenza (le brioche alla nutella sono divine). Destinazione: Mazara del Vallo, la città del Satiro. http://www.mazaraweb.com/ Lasciamo la macchina nel parcheggio del porto e ci addentriamo nel labirinto di vicoli. Raggiungiamo Piazza della Repubblica, dove si affacciano il Seminario dei Chierici, il palazzo Vescovile e la Cattedrale. Entriamo nella Cattedrale, di epoca normanna. E’ riccamente decorata in stile barocco, affreschi bellissimi ricoprono le pareti e il soffitto, da vedere il Crocifisso ligneo del XIII secolo che si trova in una cappella laterale. Passeggiando per il centro vediamo altre chiese, i resti del castello normanno e i giardini vicino al lungomare…è bello addentrarsi nel saliscendi dei caratteristici vicoli! Per concludere la nostra visita facciamo tappa al museo del Satiro Danzante che si trova nell’antica Chiesa di Sant’Egidio. L’ingresso costa 6 euro, all’interno, oltre al Satiro, ci sono diversi tipi di anfore e vasi, un antico braciere e pezzi in bronzo. Il Satiro Danzante è una statua bronzea, di epoca ellenistica o classica. E’ stato rinvenuto nel Canale di Sicilia nel 1997 e, dopo essere stato esposto in svariate mostre all’estero, è stato riportato in pianta stabile a Mazara nel 2007. Nel museo si può apprendere la storia del ritrovamento, del restauro e della possibile origine della statua. Lasciata l’incantevole, ma ipertrafficata, Mazara del Vallo, ci dirigiamo verso la Riserva dello Stagnone. http://www.egadi-service.com/mothia/ Percorriamo una bellissima strada costiera, vediamo le saline e i mulini a vento e arriviamo all’imbarco per Mothia, antica colonia fenicia dell’VIII secolo a.C., centro commerciale di collegamento verso le rotte di Spagna e Italia Centrale. Punto strategico di grande interesse per diversi popoli, distrutta nel 397 a.C.. Prendiamo la barca (10 euro in due andata e ritorno) che in 10 minuti attraversa il breve tratto di laguna, dove il fondale non raggiunge i 2 metri di profondità. Il biglietto per visitare Mothia costa 9 euro a persona e include tutta l’isola e il museo Whitaker. Nel museo si possono vedere la statua del Giovane di Mozia rinvenuta nel 1979 e moltissimi suppellettili, manufatti e oggetti comuni. Il giro dell’isola si può fare solo a piedi, noi andiamo subito a vedere la Casa dei Mosaici, un’abitazione di origine greca dove si possono ammirare delle decorazioni a mosaico sul pavimento (non ne rimangono molte in realtà). Proseguendo in mezzo a ulivi e vigneti raggiungiamo il Tophet, l’area sacra dove i fenici praticavano sacrifici umani e animali, quindi l’area industriale, dove venivano prodotte le ceramiche, infine la Necropoli e la Porta Nord, da dove partiva una strada lastricata che collegava Mozia alla costa siciliana. Visitata l’isoletta andiamo a Marsala. Lasciamo la macchina vicino a Porta Garibaldi e ci addentriamo nel centro storico. Il nome di Marsala deriva dall’arabo Marsa Allah (porto di Dio), è una delle più grandi città della Sicilia. Attraversata la Porta incontriamo subito una chiesetta e poi il bellissimo cortile degli uffici comunali. Proseguendo su via Garibaldi arriviamo nella piazza principale, dove si affacciano la Basilica, con facciata barocca, e il palazzo VII Aprile, oggi sede comunale. Dopo aver passeggiato tra le vie della città decidiamo di entrare nel palazzo VII Aprile, da poco aperto al pubblico, dove un gentilissimo signore ci accompagna raccontandoci un po’ di storia. Ci mostra alcune sale, ci fa affacciare dalla loggia, da dove godiamo di un bel panorama sulla piazza, e infine ci accompagna a vedere il meccanismo dell’unico orologio funzionante della città. E’ tardi, così decidiamo di saltare il museo del Baglio Anselmi dove sono custoditi i resti di una nave punica…sarà per la prossima volta! Torniamo alla nostra San Vito. Questa sera decidiamo di tenerci leggeri per cena, ma non per il dopocena! Brioche ripiena di panna e caldo-freddo! Il caldo-freddo è una coppa di gelato (del gusto preferito), con pan di spagna imbevuto nel liquore e panna, il tutto sommerso dalla cioccolata calda! Squisito!!! 2 giugno Il tempo è decisamente migliorato! Decidiamo di andare a Favignana. Arrivati a Trapani però il cielo è pieno di nuvole. Cambio di programma, anche oggi gireremo un po’. http://www.comune.trapani.it/turismo/ Colazione in un bar nel centro. Due croissant (fantastico quello ripieno di ricotta, come i cannoli), cappuccino e spremuta…il tutto per 4,80 euro!! Il nostro giro passa per Rua Nova e Rua Grande, vie dove si possono ammirare bellissimi palazzi settecenteschi e la cattedrale, risalente al ‘600, dalla bella facciata barocca del 1740. All’interno quadri di pittori fiamminghi e uno che, da alcuni critici, viene attribuito a Caravaggio. Palazzo dopo palazzo, arriviamo fino alla sede della Provincia. Nella piazza antistante ci sono parecchi militari in alta uniforme per le celebrazioni della festa della Repubblica. Il cielo sembra essersi liberato un po’, ne approfittiamo per andare a Erice. http://www.guidasicilia.it/ita/main/perle/perleerice.htm Il paese si scorge in alto, arroccato sul monte omonimo, percorrendo la strada provinciale che da Trapani va verso San Vito. Nei giorni passati in realtà siamo riusciti solo ad intravederlo, attraverso i nuvoloni che lo inghiottivano! In questo piccolo borgo medievale è bello perdersi nei vicoletti, fermarsi per ammirare le numerose chiesette e salire fino al Castello normanno, che domina sulle vallate circostanti regalando panorami meravigliosi (nuvole permettendo). Ci fermiamo in qualche negozietto e in una delle buonissime pasticcerie (Antica Pasticceria del Convento)…ormai siamo cannolo-dipendenti! Una nuvola minacciosa ha deciso di stazionare sul paese e, complice il vento, fa piuttosto fresco…siamo soddisfatti del giro, torniamo a San Vito. È ancora presto e il tempo qui è bello, così ne approfittiamo per andare un po’ in spiaggia. Per cena vogliamo assaggiare il cous cous, troviamo posto nel ristorante Profumi di Cous Cous. Due antipasti, un ottimo cous cous di pesce, uno con pesce e agrumi (particolare e spettacolare) e acqua. Spendiamo 44,00 euro. Buon rapporto qualità prezzo, molto carino il locale. 3 giugno Su San Vito splende un sole caldo e il vento non soffia più! Giornata di relax al mare! Solita colazione al bar Cusenza e via in spiaggia! I colori dell’acqua sono stupefacenti, siamo ai Caraibi!? Sfumature di azzurro, verde e blu ci regalano una vista magnifica. La giornata passa tra un bagno gelato e un po’ di sole…e va bene lo ammettiamo…anche tra un arancino e il pane cunzatu, lasciandosi tentare anche da qualche panella… Arriva in fretta l’ora di cena. Stasera optiamo per un’insalata a casa, visto che durante la giornata ci siamo già dati parecchio da fare! I nostri buoni propositi si infrangono però di fronte alla gelateria! Come dire di no a due brioches piene di gelato e panna!? 4 giugno Finalmente oggi andiamo a Favignana! http://www.favignana.com/ Sveglia presto e partenza per Trapani. Per strada incontriamo un po’ di macchine che ci rallentano, così salta la nostra colazione!! Parcheggiamo la macchina nella strada davanti al porto, dalle 9 alle 19 paghiamo 4,40 euro. Arriviamo giusto in tempo per fare i biglietti con Ustica Lines (17,80 euro in due a tratta) e imbarcarci. Alle 10 siamo a Favignana. Noleggiamo subito 2 biciclette (5 euro a bici tutto il giorno) e, mappa alla mano ci mettiamo in sella e iniziamo a pedalare tra splendidi panorami e cave di tufo a cielo aperto. Prima tappa Cala Rossa. Il cielo è nuvoloso, nonostante ciò i colori del mare sono fantastici. Scendiamo verso la caletta e le scogliere, vorremmo fare il bagno, ma c’è troppa gente e fa fresco, così ripartiamo alla volta del Bue Marino. Qui le cave di tufo arrivano fino al mare, ci sono gallerie scavate, cunicoli…davvero suggestivo. Il mare profondo regala chiazze verde acqua che spezzano il blu intenso dell’acqua. Le strade per raggiungere queste calette sono quasi tutte sterrate e quasi tutte al sole, d’estate deve essere un massacro!! Proseguiamo verso Cala Azzurra. Scendiamo alla caletta e ci sistemiamo in mezzo ad un paio di massi che ritagliano un piccolo pezzo di spiaggia perfetto per noi due! Finalmente esce il sole, che fa risplendere tutte le sfumature del mare. Bellissimo. Però l’acqua è gelida e ci sono parecchie meduse, così anche qui niente bagno!! Dopo esserci riposati un po’ riprendiamo le biciclette e ci spostiamo alla volta del Lido Burrone. Qui c’è una spiaggia abbastanza grande, affollatissima. Riusciamo a trovare un posto e finalmente entriamo in questa magnifica acqua! La nostra sosta dura un’oretta. Riprendiamo a pedalare, ci piacerebbe vedere altre calette, ma ad un certo punto è necessario attraversare una galleria piuttosto lunga per arrivare dall’altra parte dell’isola. Con le bici non ce la sentiamo e lasciamo perdere. Torniamo nel paese e passeggiamo un po’ per le viuzze, le piazzette e il porto. Le vie centrali sono carine. Fa piuttosto caldo, così ci fermiamo a prendere una granita con la panna (meglio quelle di San Vito). E’ ora di tornare al porto. Facciamo i biglietti per il ritorno, lasciamo le biciclette e, in attesa dell’imbarco, entriamo in qualche negozietto. Ritorniamo a San Vito. Questa sera inizia il Cous Cous Fest preview! http://www.couscousfest.it/ Una kermesse che mette in competizione alcuni cuochi per entrare a far parte della nazionale italiana di Cous Cous che, a settembre, ogni anno, compete con i rappresentanti di altri paesi a suon di Cous Cous! Una festa all’insegna dell’integrazione, attraverso questo piatto che unisce popoli diversi e lontani. Tanta allegria, tanto Cous Cous e tanta musica! Alcuni gruppi si esibiscono in queste serate di giugno con l’obiettivo di essere selezionati per la festa di settembre. Acquistiamo i biglietti per gli assaggi…10 euro per 3 assaggi di cous cous e un bicchiere di vino! Dopo l’abbondante cena (altro che assaggi!!) passeggiamo fino al porto da dove facciamo delle belle foto al faro e al paesino illuminato. 5 giugno Giornata dedicata alla Riserva dello Zingaro. La riserva si raggiunge da San Vito (l’altra entrata è da Scopello), lasciamo l’auto nel parcheggio, paghiamo l’ingresso (3 euro a persona) e ci incamminiamo. http://www.riservazingaro.it/ Percorriamo un pezzetto di strada e scorgiamo dall’alto la prima caletta (Tonnarella dell’Uzzo). Dopo essere rimasti incantati per un po’, ci incamminiamo verso quel piccolo angolo di paradiso. L’acqua ha dei colori a dir poco strabilianti! La spiaggetta è un po’ affollata, ci fermeremo alla prossima. Visitiamo il museo delle attività marinare dove si possono vedere foto delle tonnare. Poi proseguiamo verso la caletta successiva (Torre dell’Uzzo). Ci vogliono circa 30 minuti per raggiungerla, il sentiero costiero è abbastanza semplice. Anche qui l’acqua è stupenda, un po’ fredda, ma noi siamo molto accaldati e così facciamo un bel bagno. La spiaggia non è di sabbia e questo rende l’acqua ancora più cristallina. Si vedono pesci nuotare vicino alla riva e lo spettacolo di colori riempie gli occhi. Ci asciughiamo un po’ al sole e quindi riprendiamo il nostro cammino. Facciamo tappa alla Grotta dell’Uzzo e ci dirigiamo alla caletta successiva. Lungo il sentiero si può godere di panorami meravigliosi, ci si ferma volentieri a fare un po’ di foto o a riposarsi un po’ all’ombra di qualche albero mentre si ammira lo spettacolo della natura. Ci avevano detto che questa riserva era molto bella, ma non credevamo che togliesse il fiato in questo modo. Nel primo pomeriggio decidiamo di tornare indietro. Passiamo ancora un paio di ore in spiaggia a San Vito e poi ci prepariamo per il Cous Cous Fest Preview. 6 giugno Purtroppo questo è l’ultimo giorno di vacanza. La signora ci lascia l’appartamento fino a quando vogliamo! Così abbiamo tutta la giornata da goderci in spiaggia! Sveglia non troppo tardi, colazione e via in spiaggia. La giornata è bellissima, il sole splende nel cielo, nessuna nuvola all’orizzonte. Giornata ideale per la tintarella! Bagni, relax, qualche lettura…è arrivata l’ora di pranzo! Per non farci mancare niente, prendiamo qualcosa in rosticceria: panelle, arancini e pane cunzato! Tutto ottimo! Poco dopo pranzo lasciamo la splendida spiaggia di San Vito e rientriamo in casa, ci prepariamo, chiudiamo le valigie e salutiamo i gentilissimi signori che ci hanno ospitato. Lungo la strada del ritorno ci fermiamo a fotografare il paesaggio dal belvedere che c’è fuori dal paese (località Macari). Ovviamente non poteva mancare l’intoppo! Sulla strada verso Trapani, a causa di un incidente c’è coda e non si può passare. E’ tutto bloccato! Ci fanno tornare indietro per prendere una strada costiera mai fatta prima! Passato l’attimo di panico, riprendiamo a goderci il panorama mentre ci dirigiamo all’aeroporto. In perfetto orario superiamo i controlli e passiamo indenni il peso del bagaglio a mano. Il volo Ryanair parte però con un’ora di ritardo…ma probabilmente è una fortuna: decolliamo al tramonto e dall’aereo le isole Egadi adagiate sull’acqua ci offrono un magnifico spettacolo.

Arrivederci!



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