San Pietroburgo in inverno

Viaggio in solitaria con temperature sino a -27°
Scritto da: feza76
san pietroburgo in inverno
Partenza il: 06/01/2016
Ritorno il: 10/01/2016
Viaggiatori: 1
Spesa: 1000 €

6 gennaio 2016 – proemio

A sei mesi di distanza dall’ultimo viaggio, dopo vari tentennamenti sulla destinazione (mi spiace malbork sarà alla prossima…) ho deciso di andare a visitare la santa madre Russia che, x vari motivi ho sempre evitato. Essendo un viaggio in solitaria si è subito scatenata una ridda di consigli meno e meno richiesti in merito al partire da solo (o semplicemente partire) in quanto tra isis, Iran, Parigi, capodanno a Colonia, morte del cane di rama x, guerre civili varie il mondo si sta trasformando in un crogiuolo di nequizie. E allora xche partire? Xche sì.

Dobbiamo conoscere, ascoltare, apprendere realtà che ci sono aliene anche x chi è abituato a sentire capire e vedere sempre le stesse tre cose… Totalmente ignaro che oltre al muro (caro il mio pink) c’è altro. Non devono prevalere coloro i quali vogliono dividere. Come dice sempre il buon roger “united we stand divided we fall”. Non praevalebunt! E poi xche viaggiare è una figata pazzesca. Vedi cose che nn penseresti mai, conoscenze che cambiano la vita o semplicemente accompagnano una colazione… Fine del pippone.

Xche San Pietroburgo? Xche chi c’è stato l’ha apprezzata e xche appunto nn sono mai stato in Russia. E poi… Volete mettere fare il Natale ortodosso qui? Con 600 gradi sotto zero? Comunque volo via Parigi (Parigi? Oddio!) liscio come l’olio e via! No, fermi. Prima c’è il ferocissimo controllo passaporto all’aeroporto. Dico ferocissimo xche so essere puntigliosi e precisi. Dopo un’attesa interminabile ho il via libera (e ci mancherebbe… Con quello che ho pagato…) Ritiro il bagaglio ed esco. BAM. Ca@@o che freddo. Siamo a -20 e io nn mi sono vestito bene del tutto. Rientra in aeroporto, vestiti di tutto punto (abbigliamento di fantozzi: cappello di lana felpato, sciarpa penosamente normale a costine, maglia della salute, pile, felpa imbottita di Luca di Novara, piumino Brema x gentile concessione del decisionatore, mutandazze, calzamaglia, pantalone a costine, calza tattica in alpaca, scarpa del terrore e guantino estivo) esco.. Ed è subito il 39 che arriva. Magnifico. Anzi no devo cambiare quindi rientra e prendi il bus al volo. Pago la bigliettaia (qui sono su ogni bus – nn si scappa) 30 rubli. E partiamo alla volta della coincidenza colla metro. E ovviamente sbaglio e scendo prima… Quindi a piedi fra santi e altro arrivo a moskovsaya mm dove scendo nel cuore della terra (erano rifugi durante la “grande guerra patriottica”) dove un gentilissimo pulotto mi aiuta a fare la tessera x la metro. Nn facile xche è scritto in inglese ma con traduzione un po’ così… Mezz’ora e sono in zona prospettiva nevsky dove inizio a canticchiare la canzone di battiato immaginando di incontrare Igor stravinskij.. Ma qui becco solo i 30 gradi sotto zero. E il mini albergo dove lo trovo? Essendo su un piano di uno stabile è complesso. Anche xche nn trovo lo stabile. E quindi avanti e indietro e gira e fa e briga x 20 minuti, quando decido di entrare in un portone di un’agenzia viaggi dove una stragentile signorina mi chiama l’albergo e mi porta lei al portone di casa (e io sarei un viaggiatore? Tze! anno proxx a pinarella di Cervia). Entro in albergo è noto che curiosamente la padrona (che nn spiccica 1 parola non russa) sta leggendo il Kindle alla luce di una candela. X farla breve nn c’è luce elettrica quindi no wi fi bimbo. Vabbeh, butto tutto in camera ed esco alla volta dell’Ermitage, un museo con un miliardo di milioni di opere da vedere. Stasera c’è l’apertura serale di cui vorrei approfittare. Ed è così.

Il palazzo degli zar (inverno) è qualcosa di pazzesco. Nonostante la rivoluzione e i disastri della ww 2 è incredibile (dentro) sfarzo. Sfarzo. Sfarzo sfarzoso. Secondo me anche più di Versailles (qui i giardini nn sono inclusi nella mia analisi). Non potendo visitare tutto faccio una breve carrellata di pittori fiamminghi, dei ns Leo e Raffaello, ed in più passo in rassegna tutti e 300 i generali che combatterono Napoleone fra cui il buon kutuzov di “guerra e pace”. (Ma che cultura ho? In verità ricordo solo il fumetto con paperino e topolino). Dopo 2 h sfiancato (sono sveglio dalle 4.30) torno in albergo dove “Fiat lux!” C’è corrente. Così invece di leggere a lume di candela mi gettò in un’orgia di whatsapp e mail. Finito anche quest’incombenza mi rassettò un po’ ed esco a mangiare. Dopo cena (senza infamia in una sorta di self service a km 0)passo anche nella cattedrale kazan (dall’icona di ns signora di kazan) dove la gente si sta radunando x la messa. Noto molti giovani e molte donne. Ma sono stanco e fuori ci sono 28 gradi sotto zero. Passo dalla chiesa del sangue versato “bellissima” e torno a casa. A domani!

7 gennaio холодный

Ed eccoci al secondo giorno di visita della città. Volevo svegliarmi morbido tardi ma uno strnz ha ben pensato di chiamare sul rumorosissimo telefono del b&b alle 4. E io sono praticamente in reception. Maledetto. Dopo tale incomodo mi risveglio verso le 9 pronto a nuove avventure! Devo dire che mi mancava una visita “chiese e capitelli” come facevo da giovine… La Natura infatti infruibile a causa del freddo terroristico, x cui gambe in spalla e via! Dopo un pessimo caffè solubile mi dirigo alla chiesa del salvatore. Che è a 100m e che ho deciso di passare ogni volta a vedere. Questa è in stile razionalista russo simile a San Basilio a Mosca. Infatti ha le stesse cupole policrome a cipolla. Qualcosa di spettacolare. Un emozione unica. Peccato oggi sia il natale ortodosso e TUTTE le scolaresche siano in visita a monumenti e affini. Pago il biglietto e mi trovo dentro la chiesa schiacciato manco in metro. Spero di poter scendere alla mia fermata. Comunque l’interno è un tripudio di affreschi e mosaici dorati di santi, santi e anche Gesù e santi. Con l’iconostasi dorata e oro a profusione. Al che mi viene in mente a guccini e al tizio che “pensava ai velluti e agli ori”. Il tutto è stato ristrutturato post sovietismo xche i bolscevichi non erano molto x la quale… stanco di tutto lo sfarzo esco e mi dirigo verso l’ermitage che oggi è gratis. Magari faccio un giretto en passant sulla via x la fortezza. E certo. L’idea l’ho avuta solo io nevvero? Io, è un settimo di San Pietroburgo. La coda parte dal fondo della piazza. Ieri x fare 50 m c’ho messo 1/2h. X fare 500 temo di più. Quindi no. Ho già 2 musei oggi quindi vedremo al Max sabato. La strada è impervia x il ghiaccio (le mie scarpe sono ottime x il freddo ma in quanto a pattinaggio sembro katarina Witt) e la neve… In più il sole è fioco e fa decisamente freddo.

Passo la strelka e mi dirigo alla fortezza di Pietro e Paolo dove sono sepolti tutti gli zar e dove il magnanimo Pietro il grande fece strangolare il figlio nelle segrete (infatti è grande e non magnanimo…). Beh che dire? La chiesa è il solito tripudio di oro. Ma le tombe sono abbastanza semplici e spoglie. Pensate che qui è stato anche traslato l’ultimo zar Nicola 2. Poraccio. L’uomo sbagliato al posto sbagliato. La gente prega e bacia la sua tomba. Lasciata la fortezza mi viene un languorino. La lp dà varie soluzioni ma prima passo a vedere la moschea in stile persiano. Molto bella. Non entro xche le mie scarpe a toglierle ci vuole un bue con giogo e a rimetterle un paranco… Ora a mangiare! Dopo un ristorante tataro chiuso (boh magari mangeranno più tardi) ne trovò uno georgiano. Gente che nn scherza i georgiani Stalin era nato a tiblisi iosif vassaranovic iustavili.. Proviamo la sua cucina. Nn parlano inglese ma i menù si. E io ovviamente faccio casino ordinando una zuppa è uno stufato. Cioè la stessa cosa (brodo con pezzi di carne) ma con diversi intingoli (uno col coriandolo e melograno buonissimi). Il tutto ad un prezzo da oligarca del petrolio. Ma è ora di proseguire… Sì in un bar x prendere un dolcì o è un caffè. Ne trovo uno carinissimo (avete in mente? Colori pastello, luci soffuse, voci appena abbozzate, sorrisi timidi? Ed un turista italiano che sbatte la porta tipo maglio perforante…) dove mi servo… Ma il tempo è tiranno.

Alle 4 ho il museo Fabergé dove ci sono le famose uova che il mercante regalò allo zar e alla sua famiglia. Se nn sapete che sono guardate 007 octopussy. Lì c’è tutto. La visita è in inglese con una guida bellissima molto professionale. Ci fanno mettere le pattine ai piedi addirittura! Non mi intendo molto di argenteria ma le uova sono iconiche. Da vedere assolutamente. Dopo questa visita iniziò ad essere stanco e quindi torno in albergo e al suo semplicissimo sistema di entrata: pirolino x cancello e porta 1. Scheda magnetica x porta 2. Ma solo a tempo. Chiave x camera. Manco fort knox. Entrato mi devo togliere le scarpe e la simpatica concierge non spiccicando una parola di nulla che nn sia russo intavola un dialogo con me usando il traduttore vocale di Google. Che spettacolo. Un sacco di risate! Io poi ad usare la tastiera in cirillico sono bravissimo… Svengo nel letto, ma ne rinvengo 1h dopo xche c’è l’apertura serale del museo russo. Dato che conosco solo icone e kandinskij l’occasione è perfetta. In effetti si è rivelato interessante. C’è di tutto. Pieno di gente severa con barba, zar (una tizia col fidanzato ha fatto la foto con 3 statue dello zar Alessandro III chissà xche?) e soprattutto delle magnifiche icone medievali. L’arte moderna sovietica temo sia altrove xche qui c’è poco. Mi immaginavo torme di quadri sul trionfo del proletariato e altre piacevolezze ma solo abbozzi. Qui il pubblico è quasi solo russo fono. Comprensibile ma un peccato xche anche questo museo è organizzato, pulito, con personale competente (anche moderatamente spiccicante parole angliche). Così vanno organizzati diamine. Il museo è nuovo e si vede. Ok ho dato x oggi… Cena in birreria con gran scelte di birre russe (buone) e zuppe. È ora di scrivere il blog…

8 gennaio, una notte all’opera

Scrivo il report di oggi ma nn so quando lo pubblicherò in quanto è risaltata la luce qui al mini hotel… Va beh, amen. Ci sono le candele! Dicevamo stamani sveglia morbida senza telefonata notturna e siccome non ho fame (sto nutrendomi come un tricheco australe) subito mi incammino x vedere la città conscio che dovrò tornare stasera prima in quanto devo cambiarmi x andare a teatro. Guardo la cartina e vedo che x andare a vedere la magnifica cattedrale smolny devo prendere il bus 46. Questa chiesa ha infatti uno dei più bei panorami di stp. C’è però un tremito nella forza… Qualcosa come milioni di anime mi dicessero di avere letto qualcosa su tripadvisor… Ma nn mi viene. MICA SARÀ IMPORTANTE?! Tze. Con gran orientamento inciampo nella fermata e attendo il bus. Attendo. Attendo. E poi arriva. Ora come ora sono fresco di letto quindi non mi sono congelato nulla stando fermo. Comunque pago il biglietto alla bigliettaia e via! Fortunatamente ho delle micro nozioni di cirillico che mi permettono di leggere le lettere con un’approssimazione del 40%. Che può salvare la vita. In prossimità della piazzona Rastrelli (l’architetto. X inciso tutto qui o quasi è stato fatto da italiani nei secoli scorsi. Da gente che noi manco conosciamo), vedo gli edifici bassi del comprensorio della chiesa. Finalmente! Scendo ma nn la vedo. E pensare che è alta e azzurra. Ci sono solo delle cappelletti e quel l’edificio impacchettato dietro. C@@@@o! Ecco cos’era! È in ristrutturazione. La verità mi colpisce come un blaster. Scoraggiato non entrò e torno alla fermata… Attendo. Attendo. Attendo. Attendo (dito mignolo in fase di congelamento). Attendo (naso) e finalmente sto coso arriva. Prossima destinazione monastero Nevsky. Sul mezzo faccio conoscenza con una signora che parla inglese che mi narra di essere venuta a Milano a suonare (il violoncello) ma di amare soprattutto Roma (zitti voi. Vi sento da qua…). Scendiamo assieme e ci salutiamo. Il giro al monastero è celere xche non particolarmente interessante x un non ortodosso. Ci sarebbero i 2 cimiteri ma preferisco saltarli (ps è tornata la luce). Avevo letto su un sito dell’esistenza di “mercatini” di Natale anche qua a stp. Come farseli sfuggire (gio dai che prendo un’altra tazza!)? Prendo la metro e via! Veloce e quatto quatto arrivò ai mercatini.. Beh… Non sono equiparabili a quelli teutonici, sono piccolini, ma c’è tutto. Il gluhwein (in bicchieri di carta diamine!) la pista di pattinaggio, il venditore di pesce congelato, i bretzel, il venditore di ca@@te. Faccio un inciso, i gadget più gettonati sono quelli con la faccia di Putin da tazze a magliette. Anche il mio b&b ne ha alcune! In più come valore aggiunto ci sono 4 signore corpulente che in abito tipico della novgorod medievale stonano canzoni tipiche. Che bellezza. Sono stato ad ascoltarle un bel po’ rapito… a loro e al cecchino con fisarmonica. Ma al solito il tempo è tiranno. C’è la cattedrale di Sant’Isacco e le sue tonnellate di malachite e il suo Belvedere “spettacolare”. Via con la metro e subito sono lì. Ma prima nn vogliamo pranzare? Ho un buco. Scelgo un posticino carino tipo baita, con tendine alle finestre , sedi in giunco cameriere in divisa… E poi “bram!” Parte come colonna sonora “maruzzella!” Nulla contro la canzone ma cacchio… Eccheccentra? Come direbbe isa… Poi mannarino (meglio) e poi orribile musica russa.. Ma il cibo (comprese le torte) vale. Carico di adipe mi dirigo alla chiesa dove salgo i 220 gradini tipo asmatico.. Per vedere? Poco xche la lp no ha tenuto conto che i riscaldamenti qui a stp sono ancora vecchiotti e sparano in cielo clorofluorocarburi che manco in Cina (esagero) e nn fanno vedere lo skyline nella sua completezza. Potrebbe essere peggio… Potrebbe piovere ( nn ci pensa nemmeno, con -23 ). Bene. Ancora uno stop e poi in albergo. Il museo della vodka! Su tripadvisor è criticato ma essendo voglioso di esperienze nuove (x oggi di chiese ne ho fin sopra i capelli che non ho) ci vado. Chiedo guida in inglese e degustazione. La “guida è audio e fa skiattare xche la persona che parla sta leggendo ma sbuffa e dietro ha anche gente che fa casino. L’esposizione è un po’ così ma da un’idea della storia di questo liquore. Alla fine ci sono 3 show di 3 vodke diverse (buona quella allo zenzero) accompagnate da tartine. Gli shot rigorosamente al vetro. Così x smaltire decido di tornare a piedi. Ho così caldo che andrei in giro con la panza de fora. In albergo inizio la vestizione con giacca cravatta pantaloni belli, maglietta della salute doppio calzino, roba da chiodi. Ma la lp dice che i russi non transigono sul dress code. È vero che è lo schiaccianoci (scelto xche più giocoso del lago dei cigni – dove potrei morire) è anche x bambini xo in Russia fai come i russi. Ed infatti… Giunto col fido bus a teatro vedo he sono tutti vestiti a c@@@o di cane. Io sembro un pinguino. Io e 10 altri. Ma egagro è fiero vado e mi siedo al mio posto. Lo spettacolo è magnifico, colorato, gioioso e professionale… In più la coreografia è molto orientata sul fumettistico e caricaturale estremizzando i temi del balletto. Al termine mi getto sul primo bus (ho una resistenza avuta ai tassi) mangio un boccone e arrivò in b&b dove vengo accolto da una candela e un sorriso…

9 gennaio

Presto! A palazzo! Ultimo giorno pieno pietroburghese… Quindi sveglia drammaticamente tardi in quanto prevedo di andare fuori città a vedere una dei palazzi imperiali, che xo per essere antipatici, durante i primi gg di gennaio fanno aprire alle 12. In teoria la via principale x andarci sarebbe con gruppo organizzato… Ma visto che i giardini nn sono fruibili l’unico fine sarebbe quello di avere un trasporto a/r.. Cosa che posso organizzare da solo. Il passeggiare nella zona del b&b e’ sempre magnifico in quanto la zona è strabiliante con caffè e ristoranti a iosa (ps qui tutti TUTTI hanno il wi fi GRATIS potentissimo… Ogni viaggio mi stupisco del fatto che il nostro paese da questo punto di vista è indietro. Anche le più infime bettole in centro hanno uno straccio di wi fi… È vero che noi si ha il servizio del comune e di Fastweb ma locali e ristoranti non sono tutti così avanti). Anche i teatri sono molti, con gente che entra ed esce a tutte le ore. Così come i pub la sera. Che vita. Certo immagino che nei casermoni fuori nn sia lo stesso xo è piacevole vedere un via vai così permeato sull’asse della prospettiva nevskij. Viale che, come tutta la città ha ancora i festoni di capodanno. Sembra tutto in festa ed illuminato (magari per questo il mio b&b ogni tanto nn lucifera).

Prima di partire x pushkin (sede del palazzo tsarkoie selo) a circa 25 km da stp voglio passare a vedere la cesme, una chiesetta che dalle foto sembra la casa di marzapane. Scendo con la m2 a moskovskaja dove domani prenderò il bus x l’aeroporto, e la faccia severa di Lenin mi accoglie. Infatti una delle poche statue di vladimir ilic ulianov è qui. Fiero memento ai 70 anni di bolscevismo… Qui a stp nn ho colto molto. Ci sono più richiami alla tradizione pre 1917 che post. Sarebbe interessante vedere a Mosca. Ovviamente prima di trovare la casetta di marzapane trovo 8 lupi, settanta streghe e 15 cacciatori. Ma alla fine arrivò. Che splendore. Grossa come il tinello di casa mia ma magnifica è piena di gente che si sta facendo benedire dai pope. È ora di andare al palazzo. E che mezzo scelgo? La marutschka. O taxi collettivo. Chi ha seguito le mie avventure in Bolivia Sa Del mio amore odio x questi mezzi. Scomodi e almeno qui freddi, con orari insoliti che permettono di entrare a contatto con la vera Russia. Spero che il driver si ricordi dove devo scendere xche io pur leggendo un po il cirillico non vedo nulla con i vetri ghiacciati. Il panorama è variegato e mi dà uno spaccato della società pietroburghese dalla signora con asse da stiro all’uomo s’affari… Manca solo andy il gelataio.. Peccato x il freddo becco. Finalmente arriviamo e l’autista mi indica a gesti dove andare. E già da qui si vedono le fronde dei pini innevate che di stagliano prima delle cupole dorate del palazzo… D’estate deve essere magnifico… Ma ora sembra una favola inv(f)ernale con un bianco candido a perdita d’occhio… Con anche una sposa a fare le foto IN MINIGONNA. AAAAHHHHH PAAZZZZZAAAAAAAAA. Sta sclerando e si vede… Il marito sembra così pieno di alcool che sorride ebete… Mah… Entro celermente nel palazzo dove vengo attorniato da torme di studenti e turisti. Infatti l’altro palazzo peterhof è inutile d’inverno (l’estate ha i giardini coi giochi d’acqua) e quindi sono tutti qui. TUTTI. Inagibile. Usando la macchina infernale di Fieschi mi faccio largo ed entro (con le pattine). I soliti saloni devastanti di ori (tutti ricostruiti post wwII). Ma qui c’è una cosa che volevo vedere e che è stata uno dei motivi x venire a stp: la camera d’ambra. Che nn è quella del XVIII sec ma una ricostruita, in quanto spari da konigsberg nel 44 dopo essere stata trafugata dai nazisti. Una cosa pazzesca. 8 tonnellate di Ambra a pannelli. Indescrivibile. Con 3 babuchke che ti guardano a vista con le roncole in mano. Così bella che rifaccio il giro 3 volte. Finita l’esperienza mangio e poi mi chiedo:come torno? Nn so dove ferma la marutschka quindi vado in stazione dei treni. Mi manca solo quello da provare. Faccio il biglietto e attendo il treno in una stazione che necessita urgentemente un restauro. Penso che Alessandro III già la vide così. Il treno è in orario. Salgo e mi addormento. Mi sveglio e scendo al capolinea vitebsky per andare a casa. E il tendine di Achille inizia a darmi noia. X la sera ultimo giretto. Vogliamo stare leggeri? Bah. Tripla d’azione di ravioli di 3 tipi (da provare) con birra. Ecco. Sappiate che la Petrus bielorussa èalla ciliegia. Non me ne voglia lukaschenko ma potrebbero fare altro oltre che produrre sidro e birra alla ciliegia. Bleah. Ultimo giro in piazza all’hermitage e io e il mio tendine si torna mesti a casa.

10 gennaio: Riportando tutto a casa

E così siam giunti alla fine. Il wike lungo nella terra dello zar Putin è giunto alla fine (dovreste vedere quanti souvenir con la sua faccia). Con un po di malinconia mi sveglio prima nel b&b. Oggi giorno di shopping! Mi e’ rimasta sul gozzo la mancata visita al palazzo dello stato maggiore di fronte all’Ermitage. E allora? Ci vado! Il costo dei musei è risibile. Circa 5 euro. E sorpresa? Mi rivedo la mostra di mccurry che vidi coi “cinesi” 2 anni fa. Spettacolo! Dedicò quasi più tempo qui che alla mostra permanente.. Il palazzo poi è magnifico. Tutto restaurato. E rimodernato. Con addetti molto gentili. Devo fare un inciso sul popolo russo. Al contrario di quando prospettato dalla guida i russi sono stati gentilissimi, addirittura attaccavano bottone x sapere di dove fossi etc etc. Certo. Nn tutti. Ma con premesse così. Dicevamo. Dopo il palazzo, il giro è finito. Ripasso dell’Ermitage, dalla chiesa del sangue versato e poi mi getto in un’orgia di acquisti in un bugigattolo vicino al b&b. Robe improponibili. Contestaualmente faccio un’immersione nella Russia sovietica mangiando 2 ciambelle fritte e bevendo un caffè in un posto che fa ciambelle dal 58. Sembra veramente di essere durante il governo di brevznev. Piastrelle bianche, gente in fila (ma un sacco!) pochi fronzoli, signore pettorute alla cassa. Manca solo una marcia militare in sottofondo. Le ciambelle buone… con un kg di olio fritto ma buone. Ed è finita. Uso x l’ultima vv la tessera della metro, prendo l’ultima marutschka ed eccomi a Pulkovo.



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