Russia in camper 2007

Periodo, itinerario e clima Dal 3/8/2007 sera al 30/8/2007 sera. In Russia dal 10/8 al 27/8. Milano, Svizzera (passo San Bernardino), Germania (Berlino), Polonia (parco Slowinski, laghi Masuri), Lituania, Lettonia (Rezekne, luogo di incontro con gli altri camperisti), Russia verso Mosca, giro dell’Anello D’oro, ritorno da San Pietroburgo,...
Scritto da: Lauro
russia in camper 2007
Partenza il: 03/08/2007
Ritorno il: 30/08/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
Periodo, itinerario e clima Dal 3/8/2007 sera al 30/8/2007 sera. In Russia dal 10/8 al 27/8.

Milano, Svizzera (passo San Bernardino), Germania (Berlino), Polonia (parco Slowinski, laghi Masuri), Lituania, Lettonia (Rezekne, luogo di incontro con gli altri camperisti), Russia verso Mosca, giro dell’Anello D’oro, ritorno da San Pietroburgo, Estonia (Tallin) e quindi il ritorno più o meno seguendo la stessa strada dell’andata. Totale circa 8.000 chilometri, molti su pessime strade.

Ha sempre fatto molto ma molto caldo, sopra i 30 gradi. Pensavamo che il clima fosse anomalo ma parlando con una guida è emerso che era normale. Ha piovuto pochissimo.

Il camper Io e mia moglie abbiamo effettuato il viaggio con un camper Mobilvetta ”Cardellino” del 1986, comperato di quarta mano alla fine del 2006. Il camper, motorizzato Ducato D 2500 aspirato, era senza: boiler, frigorifero, CB, servosterzo, aria condizionata, generatore autonomo di corrente, televisore…

Tutti gli altri camper (14 italiani e 5 spagnoli) erano invece nuovissimi, dai 2 mesi a 3 anni di vita.

Il camper è andato benissimo e non ho avuto nessun problema in viaggio: questo lo dico per far capire che si può affrontare il viaggio anche con mezzi ”datati”.

Organizzazione del viaggio La documentazione da presentare alla dogana russa è effettivamente molto complessa ed inoltre le società che organizzano viaggi in Russia fanno di tutto per impaurire i potenziali viaggiatori per convincerli ad affidarsi a loro.

Sulla base della complessità della documentazione, dello stato delle strade, delle difficoltà della lingua e soprattutto dell’età del camper, anche noi ci siamo appoggiati ad una agenzia di viaggi: la ”San Pietroburgo.It, agenzia viaggi e turismo, via San Senatore n. 2 – 20122 MilanoTel: 02-867211 / 02-8051797 Fax: 02-700434094 www.Sanpietroburgo.It”.

Di quest’agenzia avevo già letto un sacco di critiche in Internet, ma è comunque quella che effettua il viaggio più a buon mercato, anche se l’aggiunta di varie opzioni (visite guidate, pranzi/cene e gasolio) fa elevare notevolmente la spesa.

Noi abbiamo fatto l’opzione forfettaria del gasolio (160 euro) e una specie di assicurazione extra che assicurava la presenza di un interprete in caso di problemi di più giorni.

Per il resto abbiamo sempre effettuato le visite ed i pasti per conto nostro, senza problemi.

Spese, cibo, gasolio In due abbiamo speso complessivamente 3.500 euro, dei quali 1.327 pagati alla SPB, 300 euro spesi in gasolio fuori della Russia e 1.715 euro spesi in viaggio.

Molto care si sono rivelate le visite in Russia a monumenti e chiese e palazzi, con il record di 700 rubli (circa 20 euro) a testa per il palazzo di Peterhof (bellissimo sia il palazzo che le fontane, poco fuori San Pietroburgo).

Sia in Polonia che nelle Repubbliche Baltiche che in Russia i supermarket sono ben forniti e si trova di tutto: non serve quindi riempire il camper di provviste in Italia perchè si spende di meno all’Est.

Il sistema di pagamento del gasolio in Russia (costo 0,50 euro al litro) è semplice una volta che lo si è imparato ed è molto più conveniente arrangiarsi da soli che fare il forfait di 160 euro con la SPB: nei distributori, che sono moderni molto simili ai nostri, si paga alla cassa 1.000 rubli, e poi si fa il pieno.

I 1.000 rubli sono sempre sovrabbondanti, per cui dopo il pieno si ritorna alla cassa e si ritira la differenza.

Per tutto il viaggio in Russia si spende circa 100 euro, ben meno dei 160 euro richiesti da SPB per un servizio praticamente inutile.

I due equipaggi che si sono arrangiati da soli non hanno avuto problemi e sono stati invidiati da tutti per il risparmio conseguito senza sforzo.

Cambio degli euro in Russia Cambiare euro in rubli è facilissimo dovunque, sia in banca che nei numerosissimi cambiavalute, e nessuno chiede di vedere il passaporto.

Il cambio migliore viene fatto dai cambiavalute vicino alla Piazza Rossa: 34,90 rubli per 1 euro.

Gli ufficetti dei cambiavalute magari ispirano poca fiducia… Ma l’aspetto non tragga in inganno perchè il servizio che svolgono è professionale e rapido, ed assolutamente legale.

Il primo cambio conviene farlo appena entrati in Russia subito dopo la dogana (500 metri), quando ci si ferma a fare benzina: basta chiedere alla cassa dove cambiare euro e ci si sente indirizzati ad un cambiavalute che lavora nella sua macchina parcheggiata subito lì. Mi ha fatto il cambio a 34,40.

SPB cambia a 33, con la promessa di ricambiare poi allo stesso cambio gli eventuali rubli rimasti a fine viaggio. Anche ammesso che avvenga proprio così, si avrà una perdita certa sul 100% della cifra cambiata con un eventuale guadagno sul 10% circa della cifra cambiata ma non spesa in viaggio. In poche parole non conviene. Inoltre è emerso che questo cambio rubli/euro viene effettuato non alla frontiera alla fine del viaggio, ma a San Pietroburgo il giorno prima della partenza.

Passaggio della dogana russa Tanto per cominciare bisogna arrivare n dogana il più presto possibile perchè la coda è molto lunga.

Ci sono 5 o 6 passaggi con vari moduli da compilare e via via bisogna mostrare: – tutti i documenti del camper, il modulo assicurativo del camper, il visto – poi ci sono il controllo visivo delle foto del passaporto e l’ispezione del camper (fugace controllo dei gavoni e dell’armadio), – pagamento di non so bene quale tassa e, dopo la ricevuta della tassa, presentazione finale di tutto quanto al penultimo sportello. – all’ultimo si presenta solo un modulino con la prova d’aver effettuato tutti i passaggi previsti.

Calcolare dalle 3 alle 10 ore per 5/20 camper: noi ci abbiamo messo 8 ore.

Nessuno ci ha chiesto mance o le bottiglie di vino che avevamo portato, su richiesta della SPB.

L’impressione che mi hanno dato i doganieri russi è stata positiva, nel senso che mi sono sembrati dei poveri diavoli alle prese con una burocrazia arcaica e con una cronica carenza di personale.

Vari problemi con l’agenzia San Pietroburgo It – modulo campione pre-compilato da copiare con i dati dell’equipaggio errato, con conseguente compilazione errata da parte di tutti gli equipaggi. Inoltre un solo esempio per tutti gli equipaggi, da passarci l’un l’altro. Servirebbe una fotocopia pre-compilata correttamente per ogni equipaggio.

– nostra targa errata sul certificato d’assicurazione – certificato d’assicurazione non consegnata subito a tutti: servirebbe un elenco dei partecipanti da spuntare man mano che si consegnano i certificati di assicurazione – traduzione della patente e dei libretti non consegnata prima della dogana ma alcuni giorni dopo a Mosca: il tragitto dalla dogana a Mosca è stato effettuato senza tutti i documenti previsti dalla legge russa.

– contrariamente a quello che viene scritto in Internet dalla SPB per giustificare il loro intervento ed il loro costo, nessun controllo è stato effettuato dal rappresentante della SPB sull’esattezza della documentazione prodotta dalla dogana che, in caso di inesattezze, potrebbe provocare problemi all’uscita dalla Russia. L’intervento del rappresentante si è limitato a: spiegare sommariamente il susseguirsi dei controlli, presentare 1 esemplare di un certo modulo pre-compilato (quello pre-compilato male), controllare se il modulo era stato compilato bene o male (ma in Internet si trova il fac-simile del modulo con tutte le spiegazioni sulla sua compilazione), consegnare i certificati di assicurazione, ritirare il saldo del pagamento, pagare i diritti doganali. Il rappresentante non è presente nei vari passaggi di dogana ma attende i camperisti al penultimo controllo (provvedendo al pagamento della tassa).

Il parcheggio si trova sulla Moscova a 3 o 4 chilometri dalla piazza Rossa. Servirebbe una fotocopia di una piantina della collocazione del parcheggio per ogni camper, con scritto l’indirizzo esatto in cirillico, in modo da mostralo ai tassisti. Inoltre la metropolitana non è di facile individuazione e andrebbe chiaramente segnalata sulla piantina. La fermata è sul ponte che attraversa il fiume Moscova alle spalle del parcheggio, dalla parte opposta rispetto al centro. La fermata si chiama Vorov Evy Gory e si trova sulla linea 1, con possibilità di raggiungere velocemente senza sia la via Arbat che la piazza Rossa. Lo scarico dei WC nautici può essere effettuata aprendo un qualsiasi tombino rotondo nella zona della lunga canna bianca dell’acqua. Le docce degli spogliatoi del tennis (differenziati per uomini e donne) della costruzione centrale sono calde, con divisori tra una e l’altra ma senza tende.

Sono mancate completamente le comunicazioni tra accompagnatore e gruppo, e quindi i vari programmi sono stati molto vaghi e spesso sconosciuti, creando malumore e incomprensioni. Per esempio non era per niente chiaro il fatto che il bus per le escursioni fosse parcheggiato a circa un chilometro dal parcheggio, per risparmiare sul costo del suo ingresso nella zona ”protetta”. E’ poi emerso che era possibile far arrivare il bus vicino al parcheggio pagando 400 rubli extra.

La visita all’Armeria è costata 25 euro ed è stata fatta di corsa alle 16,30 in prossimità della chiusura. E’ molto più furbo andare all’Armeria per conto proprio dopo la visita del Cremlino che viene fatta dalle 10 alle 12,30 circa. Nessun problema per fare il biglietto alla cassa al costo di 35o rubli (10 euro) e con la possibilità di visitare anche la mostra del tesoro reale (altri 350 rubli di biglietto). Andando con la SPB non c’è il tempo per vedere il tesoro reale. Circa 10 persone non hanno potuto visitare l’armeria prenotata con la SPB perchè la SPB non aveva comperato abbastanza biglietti, ed anche la guida era rimasta fuori. I 25 euro sono stati rimborsati, ma nessuno ha potuto rimborsare le molte ore perse e le arrabbiature.

Anche alla visita al circo alcune persone si sono trovate senza i biglietti prenotati tramite la SPB.

Durante il terzo giorno l’accompagnatore della SPB ha fatto il ben noto trucco della ”gita nella gita” per lucrare una mancia extra. Dico che è un trucco ben noto perchè l’avevo già visto fare in Egitto dalle guide locali.

Il trucco consiste nel proporre una visita ”extra” a pagamento togliendo tempo alle gite già programmate e previste utilizzando il bus che doveva essere usato per le gite programmate.

Quindi l’accompagnatore ci ha fatto fare di corsa la visita alla via Arbat, ci ha sollecitati ripetutamente di fare velocemente degli acquisti in un supermarket (dove avevamo chiesto di andare per comperare viveri), ha spostato l’orario del pranzo di gruppo… Per ottenere un’ora da dedicare alla visita di un cimitero di gente famosa che si trova ad un paio di chilometri dal parcheggio (cimitero di Novodevicij), al costo di 6 euro a testa. L’ingresso al cimitero è gratuita, ma questo non è emerso dalle informazioni date dall’accompagnatore. Quindi con il tempo rubato ad altre attività e con il bus privato già pagato per altre gite, qualcuno si è procurato una mancia extra di 6 euro a partecipante.

Nessuno della SPB ci ha parlato volontariamente dell’assicurazione sanitaria che avevamo fatto e pagato: ad esplicita domanda ci è stato risposto che ”era un contratto collettivo tenuto a San Pietroburgo” e quindi nulla si è saputo dei termini della polizza e di quali danni coprisse e di cosa bisogna fare per attivarla.

Non è stato effettuato il ”giro turistico” in bus in giro per Mosca, ma il bus privato è stato usato solo per il trasferimento dal parcheggio al centro (circa 3 o 4 chilometri).

Il giro in battello è stato breve ed è durato circa 30 minuti. Meglio farlo per conto proprio prendendo il battello dall’altra parte della Moscova alla destra del ponte della metropolitana (dalla parte opposta rispetto al centro). Costa 300 rubli indipendentemente dalla discesa. Da lì alla fine del percorso quando il battello gira e torna indietro, il viaggio dura circa un’ora. Per tornare in centro conviene poi prendere un mezzo pubblico o un taxi, perchè sennò bisogna pagare altri 300 rubli.

Non è stato fatto a Mosca nè il giro panoramico in bus per tutti nè il giro notturno in bus per chi aveva pagato il ”pacchetto extra” delle visite.

Note varie Il giro in battello a Jaroslavl si è confermato essere molto monotono. A Kostroma si va solo a visitare il mercato, ma non viene visitato il monastero Ipatevskij, dove c’è una chiesa bellissima, la più bella di tutto il giro dell’Anello d’oro.

A Jaroslavl è molto difficile andare a vedere in taxi la Chiesa di S.Giovanni Battista (la cui sagoma si trova nelle banconote da 1.000 rubli) perchè i tassisti non la conoscono, e la zona della chiesa è abbandonata. All’interno della chiesa sono state tolte tutte le icone e quindi è inutile visitare l’interno.

Il gasolio costa circa 17 rubli al litro (circa 0,50 euro).

L’accesso ai cremlini di Rostov, Pereslavi e Sergiev Posad non si pagano, mentre si pagano le visite di alcuni musei e chiese all’interno dei cremlini.

La visita al palazzo di Caterina II a Tzarskoe Selo costa 520 rubli e il martedì è chiuso (possono andare solo i gruppi).

Lungo le strade ci sono molti parcheggi custoditi e a pagamento per i camion, ed ovviamente accettano anche camper.

La migliore guida che ho trovato sulla Russia è la Michelin (Mosca e San Pietroburgo, ma c’è anche l’Anello D’Oro, edizione 2007).

Prese elettriche Dalla Germania in poi, nei parcheggi con attacchi elettrici, abbiamo trovato sempre prese ”Shucko” anzichè quelle abitualmente usate in Italia: servono quindi degli adattatori ”auto-costruiti” o comunque comperati in Italia, perchè all’estero non si trovano proprio le prese che usiamo nei campeggi italiani. In molti posteggi che abbiamo usato in Russia c’erano prese elettriche, sempre ‘’Shucko’’. Servono cavi piuttosto lunghi oltre i 20 metri, e la corrente è a 220 V. Scarico WC nautico e carico dell’acqua In Polonia ho trovato uno scarico per il WC nautico solo in un parcheggio, con zona camper, a Mikolajiki nei laghi Masuri. Il parcheggio è proprio attaccato al centro ed è ben segnalato percorrendo la strada statale che lambisce il paese (provenendo dalla Germania, dopo il ponte sulla destra). Si tratta di uno scarico fognario coperto da un pesante coperchio e viene usato anche per le acque chiare.

In Russia invece si fa così: nei parcheggi di Mosca e San Pietroburgo si usano degli scarichi fognari sollevando i soliti coperchi metallici, mentre durante il giro dell’Anello d’Oro si va nei prati.

L’acqua non è un problema e la si trova facilmente. In Russia non è potabile e per bere/cucinare si comprano ovunque bottiglie o contenitori di plastica con acqua minerale.

Spettacoli vari A Mosca e a San Pietroburgo i biglietti per i teatri si comprano in piccoli chioschi (simili alle nostre edicole) che sono collegati via computer ai teatri e sono quindi in grado di consegnare subito i biglietti con i posti assegnati.

Sicurezza La sicurezza è garantita nei posteggi usati in Russia: a volte sembra di essere in un fortino, con torrette di guardia, filo spinato e guardie armate.

A San Pietroburgo si è confermata essere molto pericolosa la Prospettiva Nevski, malgrado la costante presenza della polizia: – mentre guardavo una piantina della città sono stato circondato da una banda di zingari e me ne sono liberato solo con molta energia – il giorno dopo abbiamo visto la stessa banda sommergere completamente una turista e solo l’intervento di un russo grande e grosso, che aveva capito cosa stesse succedendo (mentre noi no perché si vedevano solo zingari) ha evitato la rapina. Gli zingari comunque erano già riusciti ad impossessarsi dei soldi che hanno preferito abbandonare per terra.

– abbiamo incrociato un turista italiano che aveva appena scoperto di essere stato borseggiato, ma non da zingari – Conclusioni Il viaggio in Russia è andato molto bene perché tutto è filato liscio e le città/chiese/regge/palazzi… Sono ancora più belli di come ce li immaginavamo.

L’unico problema che ho riscontrato nel viaggio è stata la distanza. Da san Pietroburgo a Milano abbiamo impiegato 3 giorni abbondanti di viaggio, guidando dalle 8 alle 12 ore al giorno, perchè finchè non si arriva in Germania la media che si può tenere è bassissima (per strade brutte o lavori in corso). Malgrado i problemi della San Pietroburgo It, che ostinatamente non cerca di migliorare i proprio standard qualitativi, mi sento di consigliare il viaggio: l’importante è partire ben preparati sapendo già a quali problemi si andrà incontro…Eppoi tutto si supera, perchè chi viaggia è sempre intimamente preparato ad affrontare e risolvere problemi.



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