Bellissima Romantische Strasse
Un viaggio attraverso i castelli e i borghi medievali della Baviera
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Un resoconto del nostro viaggio di 5 giorni lungo la strada romantica. Invogliati da una cartina che ci è stata consegnata al BIT questa primavera, abbiamo deciso di dedicare alcuni giorni di vacanza a percorrere la Strada Romantica (Romantische Strasse), un itinerario che attraversa la Baviera, dalle Alpi alla valle del Meno, passando per antichi borghi medievali e paesaggi stupendi. Ovviamente è impossibile in soli 5 giorni visitare tutti i paesi lungo la strada romantica, per cui ne abbiamo scelti solo alcuni cercando di vedere quelli che dalle descrizioni sembravano meritare di più e cercando anche di suddividere più o meno equamente i chilometri da percorrere (io non sono particolarmente amante degli spostamenti in auto). Per evitare problemi nella pubblicazione del racconto ho omesso i nomi degli alberghi, se siete interessati potete contattarmi per avere tutte le informazioni! Venerdì 21 maggio Partenza da Milano Malpensa alle ore 10:55 con volo Lufthansa, destinazione Monaco di Baviera. Appena arrivati pranziamo all’aeroporto e ritiriamo la macchina a noleggio che avevamo prenotato via internet. Partiamo quindi in direzione Halblech, prima tappa del nostro viaggio. Halblech è un piccolo paesino ai piedi delle Alpi, immerso nei pascoli ma dove già si vedono le prime piste da sci. Molto comodo per raggiungere Füssen e i castelli di Neuschwanstein e Hohenschwangaw che abbiamo intenzione di visitare. Il castello di Neuschwanstein si vede già da qui! Una volta sistemati nell’albergo (camera semplice ma accogliente, pulita, con balcone e bagno con doccia) usciamo per una passeggiata nei sentieri in mezzo ai pascoli. In meno di un’oretta, in tutto relax, arriviamo sulle rive del lago Bannwaldsee. Ritorniamo quindi in albergo e partiamo alla volta di Füssen per un giro turistico e cena. Una volta posteggiata l’auto giriamo a piedi il bel centro storico: il paese è piccolo e si gira benissimo. Visitiamo la chiesa medievale di St Mang e il vicino castello, molto particolare: i muri esterni sono tutti lisci ma dipinti come se fossero pieni di finestre a bovindo! Ancora una passeggiata per il centro durante la quale scorgiamo la chiesetta rossa Heilig-Geist-Spitalkirche e poi cena, ovviamente accompagnata da un bel boccale di birra! Sabato 22 maggio Il programma del secondo giorno prevede la visita ai castelli di Hohenschwangaw e Neuschwanstein, abbiamo prenotato via internet i biglietti di ingresso e dobbiamo trovarci alle 9:45 al ticket office che si trova nel paese alla base dei castelli. Insieme ai biglietti ci viene consegnata una piantina con i diversi percorsi per raggiungere i castelli. Attenzione: se prenotate l’ingresso ad entrambi i castelli vi verranno assegnati i due orari di ingresso, da rispettare assolutamente altrimenti si perde il turno, a distanza di 2 ore l’uno dall’altro, inoltre i biglietti vanno ritirati al ticket office almeno 1 ora prima della prima visita, quindi il tempo necessario nel complesso è parecchio, circa 4 ore in tutto: tenetene conto nel caso programmiate questa visita! La prima visita è al castello di Hohenschwangaw, raggiungibile a piedi o in calesse. Noi decidiamo di salire a piedi per goderci anche il panorama durante l’avvicinamento. Il castello è bellissimo, circondato da piccoli giardinetti e fontane, con splendida vista sul lago Alpsee, sulle colline circostanti e soprattutto sul castello di Neuschwanstein! Ludwig II infatti osservava da qui il procedere dei lavori al castello, in una delle sale interne è ancora visibile il cannocchiale puntato proprio sul castello bianco. All’ora stabilita entriamo nel castello attraverso i tornelli automatici e riceviamo le nostre audioguide in italiano. Gli ingressi alternano tour guidati in inglese e tedesco a tour con audioguide, disponibili in tantissime lingue. Una guida ci conduce lungo le stanze del castello e attiva di volta in volta tutte le audioguide del gruppo per le descrizioni delle stanze che stiamo visitando. La visita dura circa 35 minuti. Impossibile descrivere tutto il castello, sappiate solo che tutte le stanze sono ancora arredate e riccamente decorate con cicli di dipinti a tema, principalmente basati su opere di Wagner e su leggende particolarmente care ai proprietari. E’ ancora visibile anche il pianoforte utilizzato dal compositore Wagner quando era ospite di Ludwig II, suo principale committente. La guida è esauriente, fornisce spiegazioni sia sulle decorazioni delle stanze e sul mobilio, sia sulla storia del castello e dei suoi abitanti. Una volta usciti scendiamo in paese dove avevamo lasciato l’auto per un veloce pranzo al sacco e poi ripartiamo sempre a piedi per il castello di Neuschwanstein (raggiungibile a piedi attraverso vari percorsi, in calesse o in autobus). Il sentiero di avvicinamento è immerso nei boschi e una volta arrivati al castello la vista è spettacolare! Colline verdeggianti su un lato, pianura punteggiata di laghi dall’altro, e in basso il castello giallo di Hohenschwangaw. Anche in questo caso la visita guidata è con audioguide, ma a mio parere un po’ peggio organizzata di quella precedente: in questo caso infatti ogni descrizione include più stanze e si rischia di trovarsi in una stanza sentendo la descrizione di qualcosa di completamente diverso. Anche in questo caso una descrizione completa del castello sarebbe impossibile, riassumo dicendo che anche qui è possibile osservare ancora il mobilio originale e le bellissime pitture che decorano buona parte delle pareti delle stanze. Alcune particolarità da notare sono gli alloggi della servitù, ben ammobiliati e confortevoli, decisamente moderni per il tempo, la scenografica e bellissima sala del trono (purtroppo mai utilizzata perché il re fu deposto poco dopo il completamento della costruzione del castello), una sala trasformata in grotta con tanto di cascata con acqua corrente e un giardino d’inverno chiuso da una porta a vetro scorrevole, assolutamente all’avanguardia per l’epoca, e per finire la splendida sala dei cantori. Giusto il tempo di un’ultima foto con Neuschwanstein e le Alpi alle spalle e partiamo alla volta della prossima tappa: Augsburg. Lungo la strada decidiamo però di aggiungere una tappa per spezzare un po’ e ci fermiamo a Landsberg am Lech. Lasciamo la macchina fuori dalla cittadina e raggiungiamo a piedi il centro, passando anche sul bellissimo ponte sul Lech che in questo tratto si allarga molto e prosegue poi in discesa su un percorso con tanto di gradoni. Una bella passeggiata per il centro storico, un bel gelato e poi partenza verso Augsburg. Appena arrivati l’impatto non è dei migliori: dopo aver attraversato tanti paesini medievali molto caratteristici questa è una vera e propria città, non ce l’aspettavamo così. Il nostro albergo è fuori dal centro storico, in una zona piuttosto anonima, anche se per fortuna il centro è raggiungibile a piedi o in tram. Entrati nell’albergo scopriamo che la titolare non parla inglese e noi non parliamo praticamente tedesco, a parte pochissime parole… Riusciamo comunque ad intenderci a gesti, posteggiamo nel cortile interno dell’albergo e saliamo in camera. La camera à molto spaziosa, con bagno con vasca e senza asciugacapelli. Dopo un riposino usciamo per raggiungere il centro e cenare. Per strada non incontriamo nessuno, un po’ perché è tardi e probabilmente la gente sta già mangiando, un po’ perché è la sera della finale Inter-Bayern Monaco! Ceniamo in un pub del centro con sottofondo di telecronaca calcistica e torniamo all’albergo prima della fine della partita, per evitare di trovare troppo caos per strada. Domenica 23 maggio La mattina torniamo in centro Augsburg, stavolta in tram (dopo qualche peripezia per prendere il biglietto visto che le indicazioni sulle macchinette automatiche sono solo in tedesco) e visitiamo la famosa Sala D’Oro del municipio (Rathaus): davvero impressionante, una decorazione ricchissima e molto armoniosa. Passeggiamo ancora per il centro fino a raggiungere il quartiere Fuggerai: fondato da Jacob Fugger il Ricco nella prima metà del ‘500, è un insieme di edifici suddivisi in appartamenti per i cittadini bisognosi di Augsburg. Utilizzato ancora oggi, ha una sua chiesa, una fontana con giardini e mura che lo circondano, una specie di città nella città. E ancora oggi valgono le stesse regole per l’assegnazione degli appartamenti stabilite dal fondatore: essere cittadini di Augsburg, indigenti, cattolici, pagare un affitto di 0,88 euro annui (il corrispettivo di un fiorino renano) e recitare 3 preghiere al giorno per il fondatore. Partiamo quindi per la tappa successiva: Nördlingen. Piccola cittadina medievale di forma circolare, costruita all’interno del cratere creato da un meteorite. Le mura sono ancora in perfetto stato e percorribili a piedi, su un camminamento protetto da una tettoia, un’ottima occasione per vedere la città da una posizione rialzata. Pranziamo in un ristorantino all’aperto (con una bella birra, ovviamente!) e poi passeggiamo per Nördlingen senza una meta precisa, la cittadina è molto bella e vale la pena anche solo passeggiare per le sue viuzze per apprezzarla. Percorriamo anche un tratto a piedi sulle mura e poi riprendiamo l’auto per dirigerci alla tappa successiva: Dinkelsbühl. Anche questa è una piccola cittadina medievale, con strade lastricate di pietra e case molto decorative. Dobbiamo lasciare l’auto piuttosto lontana dall’albergo: l’intero centro storico è chiuso al traffico a causa di una festa. Raggiungiamo quindi a piedi l’albergo e ci sistemiamo: la posizione è centralissima, la camera carina, con finestrella affacciata sui tetti vicini, e bagno con doccia. Usciamo per cena e mentre cerchiamo un ristorante ci imbattiamo nella famosa Banda dei Ragazzi che in uniforme bianca e rossa marcia a passo spedito per la città suonando timpani e trombe! Molto affascinante! Mentre ceniamo in un tavolino all’aperto vediamo anche avvicinarsi un gruppetto di turisti al seguito di un uomo in abiti d’epoca con lanterna e corno appeso al collo. Non appena arriva davanti al nostro ristorante si ferma, suona il corno e inizia a raccontare: deve essere il guardiano notturno che ogni sera conduce i turisti a fare il giro della città narrandone la storia. Purtroppo la narrazione è solo in tedesco quindi non capiamo cosa stia dicendo… Dopo cena passeggiamo ancora godendoci il bellissimo centro storico e passando anche all’esterno delle mura, affacciate su piccoli laghetto, da dove possiamo ammirare i bellissimi torrioni illuminati che si riflettono nell’acqua. Lunedì 24 maggio Trascorriamo tutta la mattinata a Dinkelsbühl, passeggiando per il centro storico e soprattutto lungo le mura e vicino ai laghetti che le circondano, pieni di anatre molto socievoli! E’ un posto veramente rilassante, sembra di essere piovuti in un’altra epoca. Credetemi, merita davvero una visita. Dopo aver pranzato all’aperto a base di asparagi freschi, tipici della zona, a malincuore decidiamo di partire verso la meta successiva: Rothenburg ob der Tauber. Per fortuna anche questa cittadina è bella, così la nostalgia di Dinkelsbühl si fa sentire un po’ meno. Anche qui è in corso una festa, con tantissimi banchetti e persone in costumi medievali che girano per la città. Il centro storico è molto bello e ben conservato, dopo una passeggiata decidiamo di salire in cima alla torre del vecchio municipio, situato accanto a quello nuovo. Si entra dal nuovo municipio e si sale fino ad un sottotetto da cui è possibile passare all’edificio accanto. Lasciano entrare solo 20 persone per volta quindi probabilmente dovrete aspettare alcuni minuti. L’ultima parte della salita si fa sempre più ardua, con scalini sempre più alti e più stretti. La salita costa 2 euro a persona e si paga solo prima di fare gli ultimi gradini (i più ripidi, praticamente in verticale)! La vista dall’alto è bellissima, un mare di tetti tra cui brulicano i personaggi medievali di cui sopra, circondate da mura (anche qui perfettamente conservate) e dalla campagna. Percorriamo anche qui un tratto del camminamento sulle mura e poi ripartiamo verso la meta successiva: Tauberrettersheim, un piccolissimo paese dove abbiamo prenotato l’albergo, a pochi chilometri da Weikersheim. Avremmo voluto visitare Weikersheim ma abbiamo sforato la nostra tabella di marcia e siamo abbastanza stanchi, quindi decidiamo di non muoverci dall’albergo e di goderci una rilassante serata in mezzo al verde. L’hotel si trova proprio a ridosso di un bellissimo ponte in pietra su un piccolo fiume molto pescoso (per cena, al ristorante dell’albergo, abbiamo appunto mangiato pesce fresco con insalata mista e patate: buonissimo!), la zona è tranquillissima, la camera pulita e accogliente, bagno con doccia ma senza asciugacapelli. Cena al ristorante dell’albergo, giusto il tempo di fare due passi e scattare qualche foto al tramonto e poi a nanna. Martedì 25 maggio Partiamo alla volta dell’ultima tappa del nostro viaggio: Würzburg. Purtroppo il tempo è tiranno, abbiamo poco tempo per visitarla prima di raggiungere Francoforte per il volo di ritorno, per cui decidiamo di visitare solamente la residenza dei vescovi principi di Würzburg (Residenz) e di limitarci ad una passeggiata che ci porti in vista dei principali monumenti della città: il Duomo, il MainBrucke e la fortezza di Marienberg. La residenza dei vescovi principi di Würzburg, dichiarata patrimonio culturale dell’umanità dall’UNESCO, è uno splendido palazzo ricco di affreschi (alcuni anche del Tiepolo) e di stucchi. In particolare lo scalone d’onore, coperto da una grande volta priva di sostegni decorata da uno dei più grandi affreschi al mondo, realizzato proprio dal Tiepolo. Una parte della residenza è stata distrutta durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale ed è stata successivamente ricostruita attenendosi fedelmente all’originale. Si possono vedere all’interno le foto delle aree devastate e del processo di ricostruzione delle decorazioni delle sale. Purtroppo sempre a causa del poco tempo a disposizione non abbiamo potuto fare la visita guidata e non abbiamo perciò potuto vedere alcune delle sale (tra cui la -pare bellissima- sala degli specchi) che non sono accessibili ai visitatori singoli ma solo alle visite guidate. Siamo quindi usciti per vedere la famosa chiesa di corte nell’ala sud dell’edificio ma purtroppo era chiusa per lavori di restauro. Che sfortuna… Accanto alla chiesa si trova l’ingresso ai giardini della residenza, curatissimi, da cui si ha una bella visuale dell’edificio. Un po’ di sosta in mezzo al verde e ripartiamo per un’occhiata rapida al Duomo, un veloce pranzo all’aperto e poi passaggio al MainBrucke, il ponte più antico di Würzburg decorato da statue e con splendida vista sulla fortezza di Marienberg che si trova su un’altura proprio dall’altra parte del fiume. Purtroppo il nostro tempo è scaduto, dobbiamo metterci in viaggio per Francoforte (attenzione, in questo periodo l’autostrada è tutto un cantiere, alta probabilità di trovare code e traffico) e prendere l’aereo per tornare a Malpensa. Auf wiedersehen!