Riga? Dov’è?

Un giro in Lettonia
Scritto da: Saluti Antonio
riga? dov'è?
Partenza il: 17/01/2008
Ritorno il: 24/01/2008
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Capita a volte che alcune situazioni convergano fra di loro e portino a risultati inattesi, come il fare una gita a Riga nel gennaio 2008. Mi spiego, in quel periodo lavoravo vicino a Milano, avevo rimasto delle ferie arretrate, un mio amico voleva fare un viaggio da qualche parte… e cosi dopo le feste di Natale del 2007 ci siamo messi a cercare su Internet qualche volo low-cost e così abbiamo trovato un volo da Orio al Serio con destinazione Riga in partenza giovedì 17 gennaio e con ritorno il 24 alla folle cifra di 0,01€ a tratta, che con le tasse e i bagagli arrivava a 50,00€. La prima reazione è stata: “Riga???? Dov’è?” La seconda reazione è stata: “Ci andiamo!” E cosi dopo una mattina passata al lavoro vado in stazione centrale a recuperare il mio socio e ci dirigiamo verso Bergamo, partenza alle 16 e arrivo dopo circa 2 ore in una città buia, fredda e piovosa di cui non sappiamo praticamente nulla! Con l’autobus raggiungiamo il centro dove abbiamo prenotato un ostello, e dopo aver lasciato i bagagli usciamo per mangiare qualcosa. – 1° giorno: Si parte con una visita ai mercati allestiti all’interno di enormi capannoni che un tempo contenevano i dirigibili Zeppelin, poi si passa al monumento della libertà, e diamo un primo assaggio alla zona liberty. Per la sera si va in un locale dove c’è musica e la gente balla. – 2° giorno: La visita alla cattedrale ci porta sulla torre campanaria da cui nonostante un implacabile vento freddo si vede un bel panorama a 360° sulla città. Procediamo con una visita alla zona delle ambasciate dove si trovano alcuni bei palazzi. Al pomeriggio con l’autobus ci rechiamo fuori città attraversando boschi e quartieri di tipica architettura sovietica, fino a raggiungere il museo dell’automobile che contiene alcuni pezzi di pregio appartenenti alla nomenclatura di partito. Alla sera dopo cena troviamo un locale con musica dal vivo, che sembra essere una caratteristica abbastanza diffusa. – 3° giorno: Visita al duomo, alla piazza centrale, al castello ed alle 3 case che si dice siamo le più vecchie della città. Andiamo poi al municipio ed al vicino museo dell’indipendenza. La sera ci rechiamo in un bar che si trova in cima ad un grattacielo da cui si vede un bel panorama notturno. – 4° giorno: Con il treno ci rechiamo a Majori, una località balneare sulle rive del mar baltico posta nel golfo di Riga. Chiaramente non è stagione, ma c’è comunque un po’ di gente, e dopo una passeggiata sulla spiaggia, dove si alternano eleganti villini con enormi alberghi, ci fermiamo in ristorante della via principale. – 5° giorno: Interamente dedicato al quartiere liberty, dove complice una bella giornata di sole è piacevole passeggiare ammirando dei bei palazzi, in buona parte conservati o restaurati. – 6° giorno: La meta di oggi è Cesis, una località all’interno della Lettonia, che raggiungiamo in treno, immersi in un paesaggio di pianure e colline ricoperte di neve. Qui abbiamo modo di vedere quella che può essere la vita in un piccolo paese di provincia. – 7° giorno: Siamo arrivati alla fine della gita e la mattina trascorre sotto una nevicata girando per le vie del centro facendo gli ultimi acquisti e le ultime foto che con la neve fresca hanno un fascino particolare. Alle 20,00 parte il volo che ci riporta a Bergamo.

Facendo un piccolo bilancio di questi giorni devo riconoscere che ho visto una bella città abitata da persone civili ed educate, e posso citare questo esempio: il biglietto per l’autobus si acquista a bordo da un addetto che è seduto a metà del veicolo, dopo aver comprato il nostro biglietto eravamo stipati in mezzo ad altre persone quando qualcuno ci batte su una spalla porgendoci dei soldi, sul momento non ho capito, poi ho realizzato che qualcuno dal fondo aveva fatto arrivare quel denaro affinché gli venisse acquistato il biglietto, e tutti si sono adoperati facendo ritornare indietro il biglietto ed anche il resto… Ovviamente pensare che una scena simile potesse verificarsi in Italia, per ora, rimane una pia illusione! Ciao Riga



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