Gran Bahia Princess di Teorema Tours

Visto che l'inverno padano di quest'anno era particolarmente freddo io e mia moglie Aurora decidiamo di prenderci uno stop e di riscaldarci al sole dei Caraibi. Purtroppo io non riesco ad ottenere due settimane di ferie e così ci vediamo costretti a prenotarne solo una, benchè il fuso e la durata del viaggio ne "imponga" due. La partenza è...
Scritto da: Roberto Tommasini
gran bahia princess di teorema tours
Partenza il: 21/01/2006
Ritorno il: 29/01/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Visto che l’inverno padano di quest’anno era particolarmente freddo io e mia moglie Aurora decidiamo di prenderci uno stop e di riscaldarci al sole dei Caraibi. Purtroppo io non riesco ad ottenere due settimane di ferie e così ci vediamo costretti a prenotarne solo una, benchè il fuso e la durata del viaggio ne “imponga” due. La partenza è fissata per Sabato 21 Gennaio da Verona, il decollo previsto per le 15.00 ma in realtà già al mattino si sa, consultando il sito dell’aeroporto Catullo di Villafranca che sono previste 2 ore di ritardo… La vacanza non inizia di certo nei migliori dei modi… All’aeroporto è confermato il decollo alle 17.00 ma nessun accenno d’imbarco, solo alle 17.45 il gate si apre ed iniziamo a salire sull’aereo, un boeing 767-300 Blue Panorama. L’aereo non è di certo recentissimo ed il peso degli anni inizia a farsi sentire. Ora a separarci dal caldo c’è solo il breve scalo a Malpensa, dove si atterra dopo 15 minuti di volo! Appena toccato il suolo l’hostess ci informa tramite annuncio che bisogna abbandonare l’aereo, insomma non si tratta di una semplice sosta ma di un vero e proprio scalo tecnico, come accade nei voli intercontinentali. Fuori tutti e li ad aspettare che l’aereo faccia carburante e che sia caricato il catering. Il decollo è previsto per le 19.20. Puntualissimi alle 19.00 si aprono i gate e iniziamo con l’imbarco, peccato che veniamo bloccati nel tunnel che porta all’aereo, fermi tutti come statue in piedi, senza sapere il motivo. Passano i minuti, fa un freddo bestiale (a Malpensa vi erano -7°C) la gente inizia a mormorare, non si va avanti, ma non si torna nemmeno al caldo della sala d’imbarco. Oramai sono passati 20 minuti i passeggeri iniziano una sorta d’insurrezione, il freddo nel tunnel è davvero pungente. Solo alle 19.30 ci danno il consenso a risalire sull’aereo, ma attenzione, non è ancora finita. Il comandante ci informa che lo scalo di Malpensa è chiuso al traffico ordinario per l’arrivo di un aereo in emergenza. Sembra un incubo che non finisce. Alla fine il decollo avviene alle 20.15.

Dopo 10 ore di volo arriviamo all’aereoporto de La Romana un aereoporto piccolissimo e disorganizzatissimo, all’uscita dell’aereoporo oltre al pulmino che ci dovrà portare al resort ci accoglie un acquazzone tropicale, ma in pochi minuti passa e il cielo torna ad essere sereno.

Si parte verso il villaggio, la distanza è significativa (120 Km) ma purtroppo i voli sull’aereoporto di Punta Cana erano esauriti da tempo. Dopo un ora e mezza di pulmino arriviamo al Gran Bahia Princess Resort, villaggio internazionale proposto in Italia da Teorema ed Eden viaggi.

Il villaggio è mastodontico, così come la hall, è notte fonda stremati ci portano alle camere dove crolliamo a letto senza nemmeno rendersi conto di come in realtà siano…

Il giorno dopo le guardiamo meglio, sono molto grandi (quasi una suite) con letti king-size, è presente un frigobar ben fornito di bibite, birre e vino locale (compreso nell’all-inclusive), una macchina del caffe (americano ovviamente) e il caffè per poterla farla funzionare. Il bagno è molto grande e rispecchia la camera, è presente un ampia vasca idromassaggio, l’ideale per un perfetto relax dopo una giornata di sole e mare. La pulizia è davvero ottima ed il rifacimento può essere addirittura concordato entro 4 fasce orarie prestabilite, così chi vuole farsi la pennica pomeridiana ha la certezza di trovarsi i letti rifatti.

Scendiamo verso la spiaggia, ci incamminiamo a piedi, ma dopo mezz’ora di cammino nemmeno l’ombra. Il villaggio ha una estensione mostruosa (ho fatto diversi viaggi, ma un villaggio così non l’ho davvero mai visto). Prendiamo allora il trenino che passa ogni 5 minuti e che porta alla spiaggia. Saliti ci rendiamo conto che a piedi non ci saremo mai arrivati. Dalla nostra camera al mare saranno stati almeno 5 km, ma ripeto tutti all’interno del villaggio, davvero immenso. Scopriremo poi che il villaggio a pieno regime ospita qualcosa come 4000 turisti e che circa 1200 persone vi lavorano nelle varie mansioni. Arriviamo in spiaggia, qui sono presenti lettini e ombrelloni in abbondanza, non si rischia di rimanere senza. Anche qui la pulizia regna ovunque, bagni compresi. I bar con punto ristoro sono 2 e ad pranzo vi si può anche mangiare, qui il buffet è molto meno ricco rispetto che nei ristoranti ma in compenso viene cotto al momento dell’ottima carne e pesce alla brace. Il mare è bello, ma attenzione, non siamo sul Mar dei Caraibi, siamo in Oceano e questo si ripercuote su un maggior moto onodo e su colori meno appariscenti. Noi abbiamo optato per questa soluzione in quanto già stati sul Mar dei Caraibi (sempre a S.Domingo), ma chi si reca per la prima volta io starei più sulla soluzione puramente Caraibica. La qualità e la varietà del buffet è invece mostruosa nei ristoranti, ovviamente ci si deve un pò adeguare, specie sulla pasta che benchè usino Pasta Amato non è nemmeno paragonabile con quella a cui siamo abituati. Sparse nel villaggio sono presenti 11 piscine, alcune dedicate ai più piccini con profondità minori e molto ben segnalate. Ad ogni piscina corrisponde un bar ed in alcuni di questi vi è anche la possibilità di pranzare.

Per quanto riguarda la cena, si ha diritto in una settimana a 4 cene a “La Carte”, a piacimento nei ristoranti a tema che a grandi linee sono Italiano,Steak-House,Giapponese,Ristorante di pesce,Francese,Messicano, Grill. Io consiglio vivamente il Giapponese ed il Francese, il giapponese in particolar modo visto che essendo estimatore della cucina del sol levante posso garantire sulla bontà di Sushi e Sashimi. Buono anche il ristorante di pesce dove si ha diritto a mezza aragosta a testa nella formula hall-inclusive, se siete in compagnia della vostra ragazza-moglie “sfruttatela” se fa gli occhi dolci al cameriere riesce ad estorcene almeno altre due metà…

Il villaggio dispone di una zona dedicata allo shopping costituita da una serie di costruzioni dai colori impensabili e una grande piazza. Ovviamente i prezzi sono maggiori rispetto che fuori dal villaggio, questo in particolar modo per i sigari. Sempre nella piazza si tengono concerti di gruppi locali e chi ne ha voglia può anche scatenarsi in balli fino a notte fonda. Sempre in questa zona è presente un casinò, l’ambulatorio medico, una discoteca, una farmacia, una paninoteca aperta fino alle 7.00 del mattino, un internet point e un altro bar. Anche qui tutte le consumazioni sono comprese nell’all-inclusive.

L’animazione è piuttosto scarsa, ma c’è anche da dire che noi non l’abbiamo nemmeno mai cercata. Volevamo una vacanza di assoluto relax, anche perchè venivamo da un periodo lavorativo davvero durissimo, e così è stato.

Per quanto riguarda le escursioni, quelle organizzate dal tour operator hanno costi proibitivi, consiglio veramente di organizzarsi con qualche altra coppia e prendere un taxi e farsi l’escursione in autonomia, si è più liberi, si evitano i soliti risporanti e mercatini fatti su misura per i turisti, si evitano le motorate o i “safari” a bordo di pacchianissimi bus zebrati! Si vive insomma più a caldo S.Domingo e tutta la sua gente, che nonostante la miseria regni praticamente ovunque è sempre disponibilissima e gentilissima.

La settimana passa in fretta ed è già ora di tornare al freddo dell’Italia, peccato che su tutto il nord stia infuriando una delle peggiori nevicate, Malpensa chiuso, Verona idem… Inziamo a tremare, fortunatamente a Verona la neve gira in pioggia e lo scalo viene riaperto a tempo di record. Il ritardo però dell’aereo è notevole (12 ore), e Teorema qui si è dimostrata disponibilissima, ha prolungato a sue spese tutte le camere, così da non farci vivere un autentica odissea, come di quelle che si vedono in TV. Abbiamo sfruttato questo tempo per l’ultima giornata di mare. Ci caricano sullo sgangherato pulmino e dopo un ora e mezzo di viaggio, e la vita rischiata almeno in due occasioni (l’autista si faceva chiamare Senna) arriviamo in aereoporto, dove il boeing è già pronto per invertire la rotta. Altre 10 ore di volo e rieccoci al freddo e nella neve di Verona.

In definitiva il Gran Bahia Princess Premiere è un buona struttura immensa e pulitissima, a mio avviso anche meglio del Gran Dominicus (ci siamo stati 3 anni fa), ma che paga il fatto di non essere sul Mar dei Caraibi. Questo si ripercuote su chi ha dei bambini, in quanto l’oceano è spesso mosso e degrada molto rapidamente, e su chi come me pratica il Diving. I punti d’immersione più belli sono infatti sul lato Caraibico della Republica Domenicana. Ovviamente vista l’immensità della struttura la clientela è internazionale, con prevalenza di Canadesi e Americani, che credetemi, sono autentici bidoni aspiratutto. Durante questa vacanza ho capito perchè negli Stati Uniti vi è l’emergenza obesità…

Se potete prevedete due settimane di permanenza perchè il viaggio non è di certo un passeggiata.

Un salutone, Roberto e Aurora.



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