Ritorno al mio paradiso 2

Sono passati 12 anni dalla mia prima volta a unta Cana in Repubblica Dominicana ed oggi, sono di ritorno nuovamente da questa terra che definisco il mio paradiso, in quanto sarei pronta per iniziare una vita proprio in questa isola, che si va giorno dopo giorno sempre più arricchendo pur senza perdere l'autenticità del posto stesso che la...
Scritto da: Robscan
ritorno al mio paradiso 2
Partenza il: 08/01/2007
Ritorno il: 23/01/2007
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 3500 €
Sono passati 12 anni dalla mia prima volta a unta Cana in Repubblica Dominicana ed oggi, sono di ritorno nuovamente da questa terra che definisco il mio paradiso, in quanto sarei pronta per iniziare una vita proprio in questa isola, che si va giorno dopo giorno sempre più arricchendo pur senza perdere l’autenticità del posto stesso che la contraddistingue ancora oggi. Questa volta la scelta è stata Bayahibe – La Romana proprio sul mar dei Caraibi.

VIAGGIO: Partenza lunedì 8 gennaio da Milano Maplensa, (benchè io sia di Bologna) ma Maplensa proponeva il volo charter diretto mentre da Bologna era previsto uno scalo a Roma. Compagnia aerea NEOS, ormai già conosciuta da noi di cui abbiamo un’ottima opinione. Voto aereo: 8 Ora prevista per il decollo 15:15 La convocazione era fissata per le 12:15 e con 40 minuti di anticipo ci siamo presentati al banco Alpitour, tour operator scelto x i nostri viaggi ormai da diversi anni. All’arrivo dell’addetta ci viene segnalato un problema dell’aereo e che avrà ben 7 ore di ritardo che diventano poi 10 se si sommano le 3 ore di anticipo della convocazione. Decollo previsto quindi per le 22:00 Non è servito a nulla arrabbiarsi come alcune persone hanno fatto, l’aereo proveniva direttamente da Maldive e il ritardo è nato direttamente là quindi non ci restava che aspettare. Infine l’aereo è decollato alle 22:40… Detto questo al ritorno avremmo preparato bella letterina di reclamo ad Alpitour. La motivazione del ritardo è stata data una volta saliti in aereo dal comandante che scusandosi per il ritardo ci ha spiegato che durante la fase di parcheggio l’aereo avrebbe involontariamente preso contro ad un camioncino posteggiato nel piazzale aeroportuale e quindi per ragioni di sicurezza è scattata la revisione totale del velivolo. Se non altro il motivo era plausibile. Infine ci ha detto che sfruttando le correnti avrebbe cercato di farci arrivare alla Romana in 9 ore e mezza invcece delle abbondanti 10 previste. Promessa mantenuta e applauso meritato al comandante. Voto: 5 (il ritardo comunque c’è stato) Insomma il ceck-in al villaggio VIVA DOMINICUS PALACE è stato fatto alle 04:45 del martedì mattina invece che alle 20:30 del lunedì sera. Abbiamo quindi perso una notte! L’avremo indietro? Vedremo! Le camere sono disposte in palazzine a due piani e posso certamente affermare che sono state degne delle mie aspettative in quanto la scelta era caduta sul Viva Palace invece che sul più rinomato Beach proprio per una questione di miglior mantenimento di tutta la struttura. Camera quindi grande, con due letti matrimoniali, bagno con vasca e doccia e balcone vista giardino e mare. Frigobar rifornito e compreso nell’all inclusive con sostituzione giornaliera delle bevande consumate. Voto 8 CIBO: Alle prime luci dell’alba abbiamo quindi visitato un pò di villaggio raggiungendo la pizzeria che essendo aperta dalle 19:00 alle 7 di mattina ci ha regalato pizze assolutamente buone. Voto: 9 la pizzeria è rimasta per tutti i 15 giorni parte sempre presente per i nostri “spuntini” dopo cena! I ristornati del villaggio sono 7 e la maggior parte tutti vicini al Palace. La YUCA a buffet, si trova prprio affianco alla reception del Palace ed è aperto per tutti e 3 i pasti principali con organizzazione e servizio piuttosto veloci e curati (a discapito di chi si lamentava della lentezza dei dominicani). Colazione continentale, quindi dal latte e caffè con paste fino a salsiccia uova e pancetta… Voto: 7 Pranzo: la pasta è sempre e solo rappresentata da penne e spaghetti rigorosamente al pomodoro… Poche volte abbiamo trovato condimenti diversi, però anche se monotona era ben cucinata. I secondi sono numerosissimi e quindi anche il più difficile a tavola è obbligato a trovare qualcosa di proprio gradiemento. Frutta e dolci a non finire. Voto: 8 Durante il soggiorno abbiamo poi provato tutti i ristoranti presenti fra il Palace e il Beach prenotando però la mattina per la sera del giorno dopo, questo perchè i locali non sono grandissimi ma sopratutto perchè il servizio è diviso su tre turni dalle 19:00 alle 21:00 per un massimo di 15-20 persone a turno… Forse non ce la farebbero a servire se il locale fosse pieno poichè i camerieri sono gli stessi del ristorante principale che occupa la maggior parte di presenze. Questi ristoranti hanno un menù fisso da cui scegliere il cibo.

Il GRILL, si trova in fondo al Beach, direttamente sulla spiaggia e molto carino come struttura. L’abbiamo provato la prima sera e nonostante le opinioni positive noi ci siamo trovati male. Forse le grigliate di carne e pesce a cui siamo abituati in Italia non sono la stessa cosa certamente, ma ho trovato prprio scarsa la qualità del cibo. Voto 5 VIVA MEXICO, ristorante messicano proprio affianco alla pizzeria. A noi è piaciuto abbastanza, ambiente carino e cibo discreto e ben cucinato. La torta tipica messicana è favolosa! Voto 7 IL PALCO, ristorante italiano, ottimo l’ambiente, molto raffinato infatti gli uomini devono avere i pantaloni lunghi. Il cibo tutto sommato, pur non assomigliando per nulla al nostro è stato abbastanza buono. Voto 7 e 1/2 VIVA CAFFE’ ristorante spagnolo a metà strada fra il Beach e il Palace, sulla spiaggia e molto scenografico in quanto si cena a lume di candela e si sosta stesi su letti a badacchino tutti bianchi cullati dal rumore del mare. Anche di giorno è possibile rimanere su questi letti comodi a prendere il sole. Personalmente non l’ho trovato eccezionale, limitato come scelta e comunque non avendo la cucina diretta i piatti arrivano freddi. Voto: 6 LA TERRAZZA, ossa il ristornate principale del beach dove vi dico subito di EVITARE, poichè l’abbiamo trovato sporco e con cibo più scadente rispetto allo Yuca. Voto: 4 BAMBU’, ristorante orientale rimane al piano terra del Palace andando verso la piscina principale. Qui cosa dire? I gusti sono soggettivi, a me personalmente NON è per nulla piaciuto, anzi lo consiglio solo a chi ama davvero questo tipo di cucina. Pesce crudo, zuppe, cose un pò strane insomma… Servizio e lavorazione dei piatti certamente è da 9 ma il mio gusto personale sul cibo è un voto massimo di 5.

STRUTTURA / ANIMAZIONE: Parlando della struttura in generale direi che il PALACE è certamente più nuovo ed elegante ma l’ho trovato meno vivace del beach. Innanzitutto la presenza di stranieri è molto alta al Palace infatti la maggior parte degli italiani soggiornano al beach e quindi da italiana affermo che sono fiera di esserlo! Noi parliamo e scherziamo con tutti, facciamo amicizie, ci sappiamo divertire ecc… Ma gli stranieri (non dico la provenienza onde evitare problemi) sono dei muri, duri e inflessibili. I dominicano comunque amano il popolo italiano oltre ogni altro paese.

Al Palace c’è da dire che si trovano oltre a numerossissime famiglie con bambini (addirittura di pochi mesi) parecchie persone “PENSIONATE” e quindi forse anche x questo l’animazione è un vero “flop”. Io non sono mai stata amante dell’animazione esagerata, ma a volte mi sembrava di essere ad un ricovero x anziani con gioco del BINGO compreso! Insomma se volete spettacoli, animazione più presente e vivace trasferitevi al beach durante il giorno. Voto: 5 per l’animazione Voto 9 per la struttura MARE: Fiore all’occhiello del Palace è il tratto di mare! Non posso descriverlo, non potrei mai rendere giustizia alla meraviglosa acqua che abbiamo trovato, al colore, alla presenza di centinaia di pesci che nuotano con te nel vero senso della parola e del piacere di prendere un pezzo di pane dal buffet ogni giorno per fartelo poi prendere direttamente dalle mani da loro. Ormai sono abituati e tutti i giorni tante persone gli danno da mangiare, così loro formano branchi numerosissimi attorno a te gareggiando l’un l’altro per avere il proprio pezzetto di cibo! Voto: 100 Il beach di bello ha anche secondo me la PLACITA ossia la piazzetta dove la sera la gente si riunisce bevendo, ballando e chiacchierando. Inoltre c’è un piccolo centro commerciale, se così vogliamo chiamarlo, con numerosi negozi di artigianato e altre cose. Il Palace invece conta 1 negozio con souvenir, abiti e varie, uno di sigari (dai prezzi improponibili), una gioielleria che in 15 giorni ho sempre visto VUOTA e un negozzio di arte Taina. Suggestiva la posizione ed elegante come sistemazione ma privi di vita! Voto: 5 SPIAGGIA: il Palace vanta una bellissima spiaggia di sabbia color avorio grossa e compatta. Se volete la spiaggia bianca e fine dovete andare a Punta Cana ma Bayahibe è molto più bella inoltre il mar dei caraibi è 500 volte più bello dell’Oceano Atlantico di Punta Cana. L’entrata in acqua è decisamente FREDDINA poi invece il fisico si abitua e si fanno bagni fantastici. C’è un gradino e il mare arriva subito a metà corpo, poi qualche passo ed ecco l’acqua salire sempre di più per poi fermarsi per 50-100 metri ad un altezza massima di 1.40 mt. Mare calmo, mai mosso oppure solcato a volte da piccole onde che si infrangono a riva in tutta tranquillità.

Numerossisimi sdrai uno attaccato all’altro invadono la spiaggia piena di palme. Noi nonostante il villaggio fosse al completo abbiamo SEMPRE trovato posto. Gli ombrelloni sono di paglia e ve ne sono solamente 11 quindi rinunciate da subito a cercare di prenderne qualcuno… Per me c’era gente che si alzava alle 5 della mattina per averli! L’ombra comunque per chi la cerca è assicurata dalla palme! Voto: 7 SPORT: kayak e vela gratis, io ho fatto numerose uscite in kayak e mi è piaciuta molto l’esperienza. Banana Boat a pagamento, ben 5 dollari a persona per un giro di 10 minuti e ti fai pure male quando il “tipo” che guida il motoscafo ti ribalta apposta in acqua. Parasaling a pagamento e che pagamento… 40 dollari a persona per 12 minuti di volo. Ne varrà la pena? Non so io questo non l’ho fatto. Voto: 6 ESCURSIONI: qui ci sarebbe da aprire un capitolo molto ampio. Alpitoru come qualsiasi altro tour operator hanno dei prezzi altissimi. Se pensate che ci sono numerosissme famiglie con bambini, la mia compresa la spesa per un escursione è quasi come mezza settimana supplementare. Tante persone hanno detto di preferire il sole e la spiaggia che almeno sono GRATSI! Io sono una persona che adora le escursioni e ne ho fatte diverse e scegliendo sistemi differenti, posso quindi permettermi di dare qualche consiglio in più. Proposte del Tour operator, Voto: 5 Abbiamo scelto il Jeep Safari con Alpitour. Ci hanno dato carinissime jeep gialle nuove di zecca, alcune con ancora il nylon sui sedili e radio cd compresa. Sono 4 posti e la guidi tu stesso seguendo il capo carovana. Si tratta di un escursione interessante ma purtroppo non molto curata e frettolosa. Si inizia con l’attraversamento di infinite piantagioni di canna da zucchero con breve sosta per vedere un operaio tagliare con il macete una canna in diversi pezzetti per fartela poi “succhiare” e beccarsi 1 dollaro di mancia a persona! Se si calcola che prendono 50 dollari al mese per la raccolta, lui in un giorno solo li ha fatti con le mancie. Si riparte e si attraversa il paesino di Higuey con sosta obbligata ad un grande negozio di quadri e souvenir. Proseguendo per strade DISASTROSE, ma questo è il bello del jeep safari, si arriva alle piantagioni di cacao. Si percorrono sentieri di collina immersi in queste distese di alberi di cacao dai frutti colorati di rosso, molto particolari. Sosta a casa di una famiglia di contadini dove ci viene offerta frutta fresca, cioccolata calda fatta appunto con il cacao, caffè e Mama Juana, un liquore tipico di S. Domingo. Spiegazione delle varie raccolte e lavorazioni e poi acquisto se si vuole dei prodotti da loro confezionati. Io ho comperato un vasetto di cacao in polvere. Piccolo incontro fra galli arrabbiatissimi fra loro e partenza x la sosta pranzo.

Un ora di salti, buche, pozze e ci si apre uno scenario mozzafiato… È valsa la pena soffrire. Davanti a noi l’oceano Atlantico, con la sua acqua verdissima e increspata da onde piuttosto violente. Una spiaggia ricca di palme legate l’uno alle altre da una marea di amache pronte x cullarti al suono della natura. Ranch con cavalli e ristorante x pranzo dominicano a buffet. Acqua compresa ma la birra te la paghi… Dopo 90 dollari a testa potevano darci anche la birra!!!! Il pranzo è stato molto buono e ricco, bis e tris di tutte le pietanze a volontà se uno voleva.

La passeggiata a cavallo si è rivelata deludente, poichè dura 5 minuti in uno scenario incantevole ma su cavalli che sembrano addormentati, brutti e anche mal curati… La sosta al mare si rivela anch’essa deludente, poichè è stata di soli 30 minuti mentre avremmo preferito rimanere di più, ma la tabella di marcia è TASSATIVA e non trattabile! Un tuffo nell’oceano mi costa un bel graffio al ginocchio poichè vi sono parecchie rocce che emergono dal mare, freddo e piuttosto agitato. Il ritorno è veloce e tutto su strada asfaltata. Alla Romana però il traffico è CAOTICO, mi sembra di essere a Bologna nell’ora di punta. Voto escursione: 6 SAONA: tanto famosa e rinomata isola caraibica. Questa è stata fatta con l’organizzazione di un ragazzo conosciuto in spiaggia, proprietario di un negozio (baracca) situato affianco al Palace. Il suo nome è Valentino. Costo 50 dollari (aragosta compresa) contro i 70 di Alpitour (senza aragosta). Io ho 2 figli uno di 10 e una di 3 anni e per il primo ha fatto la metà e per la seconda gratis. Con il Tour Operator sarebbero stati entrambi al 50%.

Partenza dalla spiaggia del Palace, su una lancia tutta per noi (eravamo un gruppo di 9) e tutti obbligatoriamente con il giubotto salvagente. Dopo soli 3 minuti di navigazione ecco che rimaniamo a piedi… Nel tubo della benzina entra acqua e il motore naturalmente non ne vuole sapere di funzionare. Il ragazzo che guida la lancia prova e riprova a farlo ripartire ma gli sforzi sono vani. Fortunatamente a Bayahibe si conoscono tutti e poco dopo si avvicina una lancia (grande il doppio della nostra e pure con la tendina parasole!) da ui scende il capitano che in meno di 5 minuti aggiusta il tubo! Non vi dico le prese in giro e le battute degli altri italiani che erano sulla lancia più grande! Ma insomma anche questo farà parte del pacchetto…? Alla fine si riparte a tutta velocità verso Saona finalmente. Il tragitto non è lungo, si ammirano paesaggi sorprendenti e il mare ha colori stupendi tanto da invitarti a fare bagni e tuffi in continuazione. Arriviamo alle famose mangrovie e devo dire che sono sempre davvero belle così me le ricordavo e così sono rimaste.

Saona la intravediamo da lontano e dopo qualche minuti ecco che siamo arrivati. Non c’è ancora NESSUNO, sembra deserta, spiaggia bianchissima e fine, un vero paradiso di tranquillità. Scendiamo dalla lancia, prendiamo qualche sdraio ed ecco arrivare altra gente, altra gente, altra gente… Deine e decine di barche piccole e grandi, di catamarani, di motoscafi e nel giro di 10 minuti il posto sembra assomigliare Rimini e Riccione nel giorni di ferragosto! Per fortuna che siamo stati i primi e abbiamo potuto prendere qualche sdraio.

Ricordavo di Saona anche il villaggio di pescatori, con le casette colorate e un oasi stupenda vicino, ma qui non vedo nulla. Imparo poi che il villaggio è più avanti, altri 10-15 minuti di barca e non era prevista lì la sosta. Peccato, poichè parlando con altre persone che hanno fatto sosta là ho saputo che la giornata sarebbe stata meno caotica e con meno gente…

Il pranzo non è dei migliori, una aragosta a testa di misura medio-piccola, del pesce bianco al cartoccio che non abbiamo toccato perchè emanava tutto tranne che buon odore, un piatto di riso bianco e dell’insalata. DA FAME! L’unica cosa buona era il pollo, fatto preparare per i bimbi che hanno divorato in un attimo. Coca, acqua e la birra si PAGAVA!!! Sosta pomeridiana a base di Coca Rum e sole poi di nuovo in lancia x il ritorno. Nessun ballo, nessun gioco. Tornando indietro nel tempo ricordavo che il pomeriggio a Saona era trascorso fra balli a non finire e sopratutto scherzi e giochi in acqua. Sorpresa finale 3 euro a testa per lo sdraio! Durante il tragitto fermata d’obbligo alle famose piscine naturali con tanto di bagno e stelle marine giganti dai colori stupendi. Il ielo però inizia ad ingrigirsi e quindi si ritorna nuovamente tutti in lancia… Ma ecco che rimaniamo nuovamente a piedi! Fortunatamente il capitano aveva osservato la mattina come l’altro aveva aggiustato il famoso tubo e quindi in 5 minuti si riparte navigando x 10 minuti sotto una fitta pioggia battente.Che colpiva la pelle come frustate. Voto escursione: 5.

Qui sarebbe stato bene dire no ALPITOUR? Hai hai hai… Decidiamo quindi di non fidarci più di Valentino per le prossime escursioni.

CATALINA e CHAVON: questa è la nostra prossima scelta come escursione. Organizzata da S., un italiano di Pescara che da 12 anni si è trasferito a Bayahibe dove ha aperto un hotel , un ristorante e organizza escursioni. Il voto potrei darlo anche subito poichè si è meritato un bel 10 in tutto e x tutto facendoci passare una giornata indimenticabile. Prezzo Alpitour 90 dollari prezzo pagato 60. Partiamo con taxi privato da appena fuori il villaggio e in 5 minuti ci porta alla spiaggia di Bayahibe da dove partiremo in lancia. La lancia è grande,nuova e pulita ha i sedili e 2 motori potenti. S. Viene con noi. Si inizia con la navigazione del fiume Chavon, di cui ricordavo stupendi paesaggi che sono rimasti tali. Dopo la navigazione del fiume ancoriamo la lancia in un pezzetto di spiaggetta e ci si apre davanti una scalinata infinita (circa 350 gradini) che ci servono per raggiungere il paese Altos de Chavon. Una fatica tremenda ma ne vale la pena poichè il paese è davvero bello.

Naturalmente la gente è tanta, ne arrivano da tutte le parti ma il paesino è grande e si visita bene. Arriviamo al famoso anfiteatro dove due mesi prima si è esibito STING e assistiamo alle prove di uno spettacolo di musica e ballo tipico che si sarebbe svolto alla sera. E’ stato davvero bello. Torniamo alla lancia (ma scendere è meno faticoso x fortuna) e partiamo x CATALINA. Entriamo nel porto dove ormeggiano Yatch da fare invidia a quello di Cavalli o di Briatore e rimaniamo davvero a bocca aperta nel vedere tanto lusso. Poi navighiamo per un bel pò costeggiando tutte le ville a picco sul mare. Io non riesco a dire nulla in quanto tutto quel lusso è davvero esagerato e mi dispiace dirlo ma provo rabbia perchè lo trovo ingiusto nei confronti dei dominicani che lavorano tutti il giorni per soli 50 euro al mese. Poi la lancia viene portata a tutto gas, saltando sulle onde del mare come una cavalletta e nonostante ci facesse male in “fondo schiena” ci siamo divertiti un sacco.

Nell’avvicinarsi sempre di più a Catalina vediamo la Costa Crocera ancorata. Grandissima, una scatola fi ferro immensa che galleggia. Esteticamente non ha una bella linea però le opinioni di chi c’è stato sono tutte positive.

Eccoci in spiaggia, organizzata davvero bene con tavoli sotto gazebo in legno dove poi mangeremo e bar sulla spiaggia molto particolare dove invece ci ubriacheremo! Musica, balli e relax… Qui mi sento davvero in paradiso. La spiaggia è stupenda e il mare limpido e caldo. L’ora di pranzo arriva, hanno allestito tutto a buffet per la pasta i secondsi e le verdure, mentre ogni gruppo ha le proprie aragoste (per chi le ha ordinate). Una, due, tre a testa… Buonissime. Birra, coca, acqua e tutto compreso e senza limite. Snorkeling per chi voleva e relax e sole per quelli più svogliati. Il pomeirggio trascorre nel migliore dei modi e inoltre S. È stato davvero un ottimo compagno, allegro, spiritoso e divertente. AVERLO CONOSCIUTO PRIMA! Avremmo fatto le escursioni tutte con lui! Il ritorno al villaggio è stato un dispiacere enorme tanto eravamo stati bene. Voto 10 e anche di più.

SANTO DOMINGO: purtroppo S. L’abbiamo conosciuto che questa escursione era già stata prenotata tramite un agenzia turistica appena furoi dal villaggio. Pagato 45 dollari mentre con Alpitour sarebbero state 65.

Partenza con pullman 30 persone tutte italiane. Ma la prima sorpresa il pullman era al completo e noi 9 siamo stati messi su un taxi insieme ad una coppia di tedeschi. All’agenzia ci avevano detto 1 ora e 40 minuti per arrivare a Santo Domingo. Bene, ce ne abbiamo messe ben 2 e mezzo! La guida ci aspettava a Boca Chica, paese a qualche km da Santo Domingo. Una volta giunti al posto dell’appuntamento abbiamo atteso mezz’ora e non si è vista nessuna guida. Abbiamo telefonato all’agenzia e fortunatamente dopo 10 minuti ecco arrivare Michele, un ragazzo dominicano che avrebbe sostituito la nostra guida ammalatasi improvvisamente… Michele si è poi rivelato un’ottima guida, parla 8 lingue e ha sfoggiato una preparazione culturale impressionante. Acquario, visita delle grotte taine con i laghetti sotterranei, musei, cattedrale, faro di Colombo, altri musei, fabbriche di lavorazione artigianale, palazzo del governo altre chiese e mausolei… Insomma un pieno di cultura tutto in una giornata. Il pranzo è stato al CONUCO tipico ristorante dominicano dall’ambiente molto colorato e particolare, sembrava quasi di essere all’interno di un cartone animato. Il pranzo è stato discreto, i dominicani mangiano molto riso, pollo, manzo e i sapori sono semplici e non speziati quindi come cucina è sicuramente migliore di altri posti, come l’Egitto x esempio.. La giornata è faticosa, si cammina molto e per terminare si visita il MERCADO che non ha nulla a che vedere con i mercati a cui siamo abituati noi ma sono davvero molto caratteristici. Il primo mercado è quello coloniale dove vi consiglio di NON comprare nulla, poichè al Mercado della città vecchia la roba costa la metà. Non vi dico quante cose abbiamo comprato senza stancarci MAI di contrattare. Le offerte? Sempre la metà del loro prezzo di partenza poi salire di poco. Voto escursione: 7 (organizzazione : 5) CENA di ARAGOSTA: sempre con il nostro italo-dominicano S. Abbiamo cenato una domenica sera nel suo ristorante adiacente l’hotel. Partenza da fuori il villaggio con taxi e in 5 minuti si arriva a Bayahibe presso il suo hotel chiamato VILLA BAYA. Si tratta di due palazzine molto molto carine con camere e appartamenti tenuti bene e ben arredati con Tv angolo cottura sala e camera. Al terzo piano ha pure due suite con grande balcone. Prezzo?… 40 – 45 dollari a camera poi si può fare la convenzione con lui per i pasti. Comunque arriviamo e ci sediamo al nostro tavolo e poco dopo S. E il suo socio iniziano a portare antipasti di pesce e crostacei cucinati in mille maniere e con sapori che non avevamo mai sentito. Saranno stati circa una decina di tipi diversi. Poi le penne con i gamberi e infine una super mega grigliata di aragoste e gamberoni… Abbiamo mangiato strabene, bevuto parecchio, riempiti la pancia davvero e divertiti tanto. Spesa? 35 euro a testa, tranne i bimbi che hanno mangiato una costata di manzo alla griglia e quindi hanno speso meno. Voto 10.

Conclusioni: a me è piaciuto tutto e tanto, al di là dei piccoli imprevisti la vacanza è stata meravigliosa, il tempo in 15 giorni ci ha riservato un solo giorno di pioggia mentre i restanti sono stati tutti di sole e caldo. Il villaggio Viva Palace è da preferire al Viva Beach per pulizia, ambienti e camere ben curati. Poi se si cerca la vita e l’animazione più presente basta la sera 5 minuti di passeggiata a piedi per raggiungere la Placita del Beach e godere di quello che propone la serata. La zona dove eravamo è davvero bella, sia per il mare che x la vicinanza alla maggior parte delle escursioni, mentre Punta Cana è molto distante da tutto ma sopratutto il mare di Bayahibe è il vero mar caraibico, come vedi nelle cartoline.

15 giorni sono stati addirittura pochi x me ma certamente mi hanno dato una carica positiva per affrontare i mesi di lavoro che mi aspettano ora qui in italia. I dominicani hanno un’allegria favolosa, sorridono e sono felice del poco che hanno, anche se devo dire che il “poco” a distanza di 12 anni dal mio primo viaggio si è trasformato parecchio, poichè io ricordavo una S. Domingo più povera invece oggi ho trovato paesi molto cambiati dove baracche di legno hanno lascciato il posto a casette di cemento per parecchie persone.

Certo il turismo ha portato tanto in questo paese, spero solo non lo si rovini troppo.

Rimango a disposizione di chiunque voglia chiedermi informazioni ulteriori a quanto giò lungamente detto e spero abbiate sognato un pò anche voi nel leggere il “ritorno al paradiso”.

Ciao Roberta



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche