Rajasthan e dintorni… consigli utili di viaggio

Un viaggio in India è un'esperienza che non lascia indifferenti; il calore delle persone, i colori e l'atmosfera che si respira è veramente magica anche se alcune cose, poco comprensibili per noi occidentali, potrebbero offuscare tale splendore
Scritto da: franknamaste
rajasthan e dintorni...  consigli utili di viaggio
Partenza il: 12/11/2011
Ritorno il: 28/11/2011
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €

Una rapidissima premessa: nel raccontare questo splendido viaggio in questa terra meravigliosa eviterò quelle spiegazioni dettagliate desumibili da libri o guide, cercando di fornire quelle informazioni, molto più utili, che si apprendono solo vivendo il viaggio in prima persona come i tempi di visita di un forte oppure dove è meglio cambiare le rupie o ad esempio il tempo di percorrenza di un tratto di strada e così via.

… doveva essere il Ladakh. Proprio così la meta decisa era il Tibet, ma dai racconti letti e da quanto fatto dalla Cina temo che del “vero” Tibet sia rimasto poco quindi decidiamo per “il piccolo Tibet” ovvero il Ladakh in territorio indiano ancora abbastanza incontaminato.

Verifica voli, verifica itinerario ma una serie di problemi ci fanno spostare la partenza; in Ladakh fine settembre è già un periodo a rischio in quanto le nevi potrebbero bloccare i passi ciclabili più alti del mondo quindi urge decidere per una eventuale meta alternativa.

Inizia la preparazione per la nuova meta, si valuta il periodo migliore e si decide per il Rajasthan in Novembre cercando poi il volo migliore partente da Bologna.

Volo deciso: euro 613 con partenza anticipata al sabato sera così da essere a Delhi verso mezzogiorno e rientro finale il lunedì sera; c’erano voli più economici fino a euro 530 ma tra l’avere aspettato troppo e il fatto che alcuni voli avevano orari di arrivo scomodi (un volo che costava circa 40 euro in meno aveva l’arrivo a Delhi per l’una di notte) ci è rimasto questo).

Inizio la corrispondenza con Karni il titolare di una agenzia indiana che hanno contattato diversi italiani trovandosi piuttosto bene (fonte Turisti per caso).

Mando la richiesta per diversi preventivi comprendenti diverse tappe: giro standard con Varanasi, giro senza Varanasi con Ranthanbore N.P. e attendo la risposta che arriva subito il giorno dopo (la prima impressione su come sia organizzata questa agenzia indiana è quindi buona).

Vorrei allungare il giro al di fuori del Rajasthan includendo certamente Agra oltre a Gwailor, Orcha e Kajuraho che vengono consigliate anche perché al di fuori degli itinerari maggiormente battuti e ancora zone non caotiche; volutamente, un poco per il tempo che abbiamo, un po’ per il caos e lo smog che si trova, saltiamo Delhi.

Mando la mia proposta con dettaglio e attendo la conferma della possibilità di fare il tutto nelle due settimane previste.

– Una delle prime difficoltà incontrate nell’organizzazione di questo viaggio è stata la valutazione del tempo di spostamento da un posto all’altro (ci sono strade veramente distrutte) oltre ai tempi necessari per visitare forti, spesso enormi..

La fitta corrispondenza con Karni procede in quanto, proprio per quanto detto sopra, occorre correggere la bozza di tappe e visite perché il tempo non è sufficiente per vedere tutto (alcuni spostamenti di km 200 possono impiegare dalle 3 alle 5 ore a secondo delle condizione delle strade).

Altra valutazione importante riguarda gli hotel e occorre farsi precisare il tipo di stanza che viene prenotata in quanto nello stesso hotel le stanze possono risultare notevolmente diverse (questo è il motivo per il quale capita di leggere giudizi molto diversi relativamente allo stesso hotel).

Solitamente i viaggi che organizzo hanno l’hotel solo per l’arrivo ma questa volta decidiamo di prenotare tutti gli hotel prima di partire; la ragione di questa scelta è legata sia ad un discorso di comodità in quanto girando molto si rischia di arrivare in un posto verso sera, distrutti dalla giornata di spostamenti, e dover cercare e contrattare per diversi hotel diventerebbe estenuante. Considerando poi il periodo turistico (gli hotel più belli e meno cari sono i primi a riempirsi) oltre al fatto che Karni lavorando con questi htl spunta prezzi che da soli non otterremmo mai, ci affidiamo a lui.

Mandiamo avanti le carte per la richiesta del visto fatta tramite l’agenzia di viaggio italiana e facciamo i vaccini che mancano, antitifica e richiamo polio (consigliata in quanto ci sono stati alcuni focolai i primi di settembre nelle zone che visiteremo).

Mando, come richiesto, un acconto di euro 200 a testa a Karni e il resto la salderemo a cena a casa sua a Jaipur.

12 novembre

Volo Lufthansa ore 19.00 con arrivo Francoforte ore 20.35 con check-in fatto con i totem automatici e spedizioni bagagli direttamente a Delhi.

A Francoforte cambio aereo e partenza per Delhi, Air India; con 30’ di ritardo su un volo con seggiolini scomodi e duri…

13 novembre – arrivo a Delhi e trasferimento a Mandawa – km 280 6-7 ore

Arrivo con 20’ di ritardo, disbrigo formalità doganali abbastanza lente quindi cambio prime rupie (63,70) e usciamo ma non vi è traccia del ns autista… ma per fortuna ancora più fuori dall’aeroprto vediamo un tipo al telefono ed è proprio lui.

Cambio euro in rupie: cambiate in aeroporto la stretto necessario in quanto sarà il cambio peggiore di tutto il viaggio; noi abbiamo cambiato a volte in hotel (non sempre il cambio è sfavorevole come dicono) o in alcuni punti suggeritici dal ns autista. Evitare quei negozietti che espongono cambi molto allettanti perché spesso il cambio è buono ma in mezzo ci sono banconote false. A me, una volta, è capitato di contrattare il cambio… non pensavo si contrattasse anche quello!

Partiamo sulla Toyota Innova sette posti, pulita in ottimo stato con destinazione Mandawa; durante il percorso, piuttosto accidentato (bumping road), ci fermiamo per il pranzo (rs 800) e proseguiamo per htl Desert Mandawa dove arriviamo verso sera dopo circa 6-7 ore per un totale di circa km 280.

Ratan, il ns autista, ci consiglia di cenare presso l’hotel e così facciamo con cena a buffet, molto buona, al prezzo in assoluto più alto di tutti i pasti in terra indiana ovvero Rs 2440 in tre ( circa 12 euro a testa, una pazzia).

La cena a buffet sarà la soluzione più apprezzata in quanto permette di assaggiare una cosa e, se gradita, mangiarne quanta si vuole.

Verso le 21.00 andiamo a dormire stanchi ma entusiasti per l’avventura che abbiamo appena incominciato; la nostra location è spettacolare tipo un mini appartamento fatto con il fango, molto caratteristico e certamente il più bel posto dove abbiamo dormito in tutto il tour (altri htl erano certamente più belli ma meno particolari). Il materasso appoggia direttamente sul cemento e la doccia è veramente torrenziale.

14 novembre – Mandawa-Desnoke-Bikaner – km 180 4 ore

Sveglia ore 6 quindi ore 6.30 colazione (fatta alle 7 perché i camerieri erano in ritardo) quindi visitiamo la haveli di Mandawa; breve giro a piedi quindi il ns autista chiama una signora che ci viene ad aprire le 2 haveli più belle in quanto hanno il portone chiuso a chiave in modo che, aprendoti, si merita la mancia… rs 50 come da consiglio Ratan(schiviamo i ragazzini pseudo guide).

Le haveli sono molto lavorate anche se, mancando i fondi, sono piuttosto mal conservate.

Partiamo per Bikaner e durante il tragitto vediamo due macchine distrutte da un incidente (ieri abbiamo visto un camion completamente ribaltato).

Arriviamo al forte e pranziamo proprio di fronte in un ristorante dove per rs 800 mangiamo noddles (sono tipo linguine o spaghetti con pollo,verdure o altro), acqua e naan (pane) per 3 ( 4 euro a testa)- Gallops Restaurant & Coffe Bar – di fronte Jungarh Fort; visitiamo il Jungarth Fort veramente spettacolare in circa 1 ora, rs 200 senza spendere nulla per le foto (non abbiamo preso audioguida perché non c’era in italiano).

Il bianco dei muri è veramente abbagliante, le opere finemente lavorate e alcune in fase di ristrutturazione.

All’uscita dal forte facciamo alcune foto dall’esterno e veniamo assaliti da una scolaresca che vuole farsi fotografare, veramente spettacolare vedere lo stupore che provano quando si vedono nello schermo della macchina fotografica.

Visitiamo poi il Bhandasar Temple che costa rs 20 solo se fai foto e, al contrario di quanto scritto da altri visitatori, nessuno ha fatto pressioni per mance o altro.

Partiamo quindi per il Karni Mata temple, il tempio dei topi, dove si pagano rs 20 per la macchina fotografica e rs 10 per chi tiene d’occhio le scarpe; notiamo anche qui come i giudizi siano molto soggettivi in quanto i topi non sono così numerosi (ce ne sono ma sono concentrati in certe zone mentre io pensavo ce ne fossero tantissimi ovunque) e soprattutto non è sporco come molti lo descrivono.

Rientriamo in htl allo splendido Lalgarh Palace per una doccia, purtroppo fredda (forse l’orario era sbagliato in quanti altri hanno fatto la doccia più tardi e l’acqua era calda); ceniamo vicino all’htl per rs 600 con noodless, tomato soup e acqua quindi alle 22 a nanna.

15 novembre – Kheechan-Ramdeora-Jaisalmer – Bikaner-Jaisalmer km 330 6-7 ore

Sveglia ore 7 colazione e alle 8.30 partenza per Kheechan. Anche oggi incontriamo diverse mucche in mezzo alla strada (il ns autista le definisce cow police in quanto rallentando il traffico impediscono agli indiani di correre troppo in macchina), diversi incidenti e gente che procede anche contromano senza che nessuno sembra farci caso; il paesaggio intorno è desertico, poca erba secca, quella verde viene mangiata dalle mucche, e piccoli alberelli. Si procede tra clacson che suonano continuamente, slalom tra tuc tuc, animali e persone che sbucano ovunque. Verso le 10.45 arriviamo a Kheecan e dopo le foto alle numerose “damigelle” , veramente eleganti,ripartiamo per il tempio di Ramdeora (pantaloni lunghi)dove arriviamo dopo 40’. In 20’ visitiamo e facciamo foto quindi partiamo per Jaisalmer dove si arriva dopo circa 2 ore (tappa per pranzo rs 750 per 3 toast, 3 chapati e 3 acqua). Arrivo all’htl Fort Rajwada verso le 15.00 quindi un poco di relax in attesa di partire verso le 17 per Bada Bagh per il tramonto (biglietto che si paga, prezzo esposto, prima di salire quindi chi ha scritto biglietto ad una guardia contrattabile… o forse, come capiterà a noi in seguito, è veramente tutto contrattabile); prima dell’arrivo fermata ad un lago dove alcuni ragazzi davano il pane ad numerosi ed enormi pesci gatto. Il tramonto non sarà nulla di particolare mentre il colore che prendono i cenotafi è caldo e bello da fotografare (anche qui una qualche nuvoletta avrebbe reso, in foto, il tramonto più interessante). Ceniamo in un terrazzo vicino per rs 1200 (rs 450 per 3 birre grandi) quindi rientro in htl e alle 21.30 a dormire.

16 novembre – Khuri-Jaisalmer

Sveglia ore 7 quindi buona colazione e partenza verso le 8.30 con guida parlante in italiano per la visita di Jaisalmer, Forte, tempio jainista e Patwa-ki-haveli (tutti e due all’interno del forte) oltre alla parte bassa della città; la visita durerà fin verso le 12.30 e dopo avere dato la mancia di 400 rs (suggerita da Ratan) si va a pranzare per rs 950 2 piatti di riso, 1 toast, 1 naan e 3 bott. acqua. Il forte è veramente enorme, all’interno era veramente un piccolo paese con tutto quello che serviva per la vita quotidiana; costruzioni, balconi sono stupendi e finemente decorati. Il tempio è molto bello e anche qui si vede quanto fossero abili nelle rappresentazioni, particolareggiate, delle divinità o altre figure spettacolari. Terminiamo poi con la Patwa-ki-haveli molto bella, decorata frutto della sfida tra due architetti (ognuno ne ha fatto una metà). Pranziamo poco distante dal forte e notiamo, sotto al rst, alcuni manovali al lavoro e la ghiaia e la sabbia che serve viene portata dalle donne dentro a recipienti che si caricano in testa. Si rientra in htl per 2 ore di relax in attesa dell’ora per poter partire per Khuri e andare a dorso di cammello verso il deserto per il tramonto.

Fare molta attenzione a come vi faranno procedere in quanto se fanno correre i cammelli come hanno fatto con noi è divertente ma il giorno dopo, le botte al sedere che prenderete, si faranno sentire.

In circa 1 ora si arriva nella zona dove si prendono i cammelli: i più fortunati sono sopra il cammello da soli mentre il tipo lo tira mentre noi avevamo dei ragazzini di 10 anni che montavano su con noi e lo facevano correre.

Il problema non era la paura di cadere ma il fatto di saltare su una pseudo sella di legno piuttosto dura che provocherà danni ricordati per alcuni giorni a venire.

Il tramonto, sempre per la mancanza di nuvole, non è nulla di memorabile ma un qualche controluce a dune, cammelli o la polvere che gli stessi sollevano sono comunque ottimi da fotografare.

La mancia che diamo (rs 10 cad.) fa rimanere stupiti i ragazzini ma essendo le prime mance non abbiamo la misura giusta di quanto dare e considerando il dolore al sedere è stata anche troppa.

Cena tipica con ballo rs 600 niente di ché, evitabile, e rientro in htl per doccia e alle 22 tutti a dormire.

17 novembre – Osyan e Jodphur – Jaisalmer – Jodphur c.ca km 300

Partenza ore 8.30 per il tempio di Osyan con entrata gratis quindi destinazione Jodphur dove arriviamo al forte verso le 14.00. Prendiamo l’audioguida in italiano rs 300+rs 100 x foto e in 2 ore visitiamo questo forte veramente stupendo; la visita con l’audioguida che spiega ogni cosa in modo dettagliato è veramente piacevole e interessante. Anche in questo farte si vede il modo che avevano di lavorare, i dettagli nelle opere sono stupefacenti, il lusso di alcune stanze magnifico.

Ricordarsi, come dicono anche alcune guide, che per avere l’audioguida spesso vogliono in cauzione rs o il passaporto

Torniamo verso la ns auto quando Ratan brontola perché sono quasi le 17 e non riusciremo a visitare il Jaswant Thada; prima ci ha detto di visitare il forte con comodo perché il tempio lo avremmo fotografato solo da fuori poi quando siamo usciti dal forte ha brontolato perché erano ormai le 17 e non si poteva più entrare… a volte è un poco strano, sembra avere capito ma in realtà non è così! E’ capitato un’altra volta che, prima di arrivare a Jodphur, gli era stato ricordato che volevamo fare tappa a Mandore per visitare alcuni giardini ma lui se ne è completamente dimenticato. Per cena ci viene nuovamente consigliato di rimanere presso il ns htl Pal Haveli anche perché le stradine sono strette e per lui girare è problematico. Usciamo prima di cena per fare un giro vicino alla clock tower, subito sotto al ns htl,quindi rientriamo per una doccia e per la cena; la cena sarà ottima così come la vista notturna sulla clock tower illuminata.

18 novembre – Ranakpur-Kumbalgarh-Udaipur Jodphur-Udaipur km 280

Colazione con pane burro e marmellata e partenza per Ranakpur con un paesaggio che piano piano cambia; arriviamo al tempio jainista delle 1444 colonne ovvero il Chaumuka Mandir e dobbiamo aspettare fin verso le 12 in quanto c’è una funzione e i turisti non possono entrare. Ne approfittiamo per fare un poco di foto all’esterno e alle numerose e graziose scimmiette. Il tempio è veramente molto bello, il marmo è lavorato con una ricchezza di particolari notevole, volte.colonne, elefanti bellissimi, rs 100 per le foto. Partiamo poi per il Kumbalgarh un forte arroccato che si raggiunge dopo una strada tortuosa; il mio giudizio sul forte è poco positivo in quanto si deve perdere molto tempo e il forte in sé non è nulla di particolare (specie se raffrontato con i forti già visitati); bella la muraglia intorno ma l’interno., a differenza di altri, non contiene nulla. Discorso diverso se si considera quello che si vede dal finestrino:il panorama i bambini che giocano nei fiumi, i buoi che vengono lavati dove giocano i bambini, cammelli, bufali, pecore, donne con enormi fasci in testa e ancora uomini che arano i campi aiutati dai buoi un vero spettacolo.(l’ideale sarebbe, se si avesse tempo, fermarsi e assaporare e fotografare, questi scorci di vita immersi nella campagna lussureggiante). Ci si ferma per pranzo (rs 870) Harmony (Graden rst.) – Ranakpur road, Sayra – e si riparte per Kumbalgarh dove arriviamo verso le 14.30. Alle 16 si riparte e arriviamo in htl Rampratap Palace verso le 18. Dalla finestra si vede il lago Pichola e dopo una doccia andiamo a cena sempre nel ristorante del ns htl, di fronte, dove mangeremo un ottimo pollo al limone con verdure bollite e patate al forno oltre a plum cake alla banana, tè al limone e acqua spendendo in 3 rs 1700. – Raaj Bagh, Fateh Sagar (di fronte all’hotel)

19 novembre – Udaipur

Solita sveglia con colazione toast burro e marmellata (ieri sera doccia difficile da miscelare, o fredda o bruciante). Facciamo un giro a piedi nella parte pedonale del lago quindi partiamo per visitare, con guida parlante in italiano, il Jagdish temple (rs 10 per le scarpe) e il city palace rs 70+rs 200 per le foto, molto bello. All’interno del cortile del Jagdish temple si trovano pittoreschi santoni; non so bene come definirli in quanto una donna è stata allontanato dalla polizia quindi credo siano probabilmente presente per i turisti, per mendicare qualche cosa. Entriamo poi nel city palace dove tra giardini interni per le damigelle, finestre dalle quali le donne importanti potevano vedere senza essere viste e sfarzo di ogni tipo, ci fa capire come anche allora se la godessero. Facciamo poi il giro del lago in barca rs 300 per c.ca 1 ora e visitiamo l’isola di Jagmandir (sosta 25’); andiamo poi a visitare il mkt delle verdure bello e colorato dove compro un sacchetto di peperoncini per fare l’olio piccante. Le verdure e gli ortaggi sono enormi e con colori che sembrano finti.

Il negozio di miniature che visiteremo lo fanno visitare come gli altri negozi che vedremo in seguito perché sperano il turista acquisti; vale la pena visitarli in quanto non ci sono obblighi di acquisto inoltre si vede come fanno certe cose veramente interessanti (anche in questo caso il discorso è soggettivo in quanto io la vedo come l’opportunità di vedere un modo di lavorare certe cose che non vedrei mai mentre altri vedono la scocciatura legata al fatto che dopo vogliono venderti qualche cosa.)

Andiamo a pranzare; rs 630 acqua e 3 sandwiches (Hukam the family rst), quindi a visitare un laboratorio di miniature e di passaggio il giardino delle damigelle il Sahelion.ki-bari gardens rs 5, molto bello, verde, con laghetti, ideali per un poco di relax; facciamo poi un giro nel lungolago quindi verso le 17 saliamo al sunsetpoint. Si entra in una riserva quindi occorre pagare il biglietto sia per noi che per la macchina ma il tramonto non è granché sempre per la mancanza di nuvole ma il controluce alla mamma con bambino è stupendo (ergo per chi ama le fotografie se non ci sono nuvolette che si colorano al calar del sole si può evitare). Cena identica a ieri sera quindi a nanna.

20 novembre – Chittauugarth-Puskar

Sveglia solita ore 7.00 e dopo colazione si parte per Chittor dove arriviamo verso le 10.

E’ veramente enorme ed in rovina quindi lo vediamo facendo 3 soste suggeriteci dal ns autista; saliamo su una torre, veramente alta, per una scala ripidissima, dalla cima della quale si vede il panorama tutto intorno.

Verso le 12.30 ci fermiamo per il pranzo (rs 400 3 toast e 1 acqua, 3 tè e 1 aranciata) quindi ripartiamo per Puskar dove arriviamo verso le 17.00

Partiamo dal ns htl e a piedi andiamo verso il Brama temple dove non riceviamo pressioni di nessun tipo (qualche turista ha parlato di pressioni per le offerte); il tempio non è certo entusiasmante.

La parte più interessante è certamente legata alla multietnicità e alla particolarità delle persone che si incontrano, leggermente perse per i fatti loro.

Verso le 19 rientriamo nel ns splendido htl Jagat Palace dove ceniamo ottimamente a buffet (Rs 1700).

21 novembre – Ranthambore N.P

Colazione ore 7.15 ottima con anche i cornetti, foto fuori al parco del ns htl quindi si parte per il N.P. con km 230 fatti con pausa pranzo e arrivo verso le 13. (n.b: la strada è molto simile a quella fatta per raggiungere Mandawa ovvero piena di buche). Facciamo il check-in quindi verso le 14.30 partiamo con una coppia di tedeschi per il primo safari (loro appassionati di safari ne faranno 12 nella speranza di immortalare la regina del parco, segno che non è poi così facile incontrarla). Il primo safari ci fa vedere diversi tipi di antilope, gufi, donnole, coccodrilli, tanti uccelli variopinti ma della tigre non vi è traccia… speriamo domani. Il parco è veramente enorme, una fitta vegetazione fornisce riparo a diversi animali e la pace che c’è quando la jeep si ferma e nessuno parla è surreale. Al rientro in htl, Ranthambore Regency, ci viene offerto, a bordo piscina, il tè con i biscotti quindi una splendida doccia e pronti per la cena che sarà spettacolare. Dopo cena a dormire in quanto domattina il safari sarà alle 6.30 quindi la sveglia sarà alle 5.30. Devo confessare che un qualche dubbio sulla reale presenza del felino si stà insinuando in noi.

22 novembre – Ranthambore n.P.-Jaipur – Ranthanbore N.P. Jaipur c.ca 6 ore

Sveglia e partenza tribolata in quanto arrivano diverse jeep ma nessuna ci carica; mi viene assicurato che arriverà quella con i ns nomi quindi non dobbiamo preoccuparci! Finalmente ci caricano ma dobbiamo fare una tappa in un htl per caricare 3 tipi che ci fanno perdere altro tempo perché non sono ancora pronti. Partiamo verso il parco leggermente “adirati” in quanto convinti che l’alba possa essere il momento migliore per avvistare il felino ma, con il tempo perso, l’alba è gia passata; il percorso per arrivare al parco si rivelerà alquanto fresco in quanto la jeep è sempre aperta e l’aria piuttosto fredda. Io maglioncino pile a collo alto, ki way stò divinamente ma senza sarebbe un problema. Avvistiamo i soliti animali e anche le tracce della tigre; il tipo prende la direzione opposta alle tracce e non ne capiamo il motivo (probabilmente ogni tigre ha una sua zona e dal tipo di traccia riescono a capire quando è passata e se è trascorso diverso tempo probabilmente sta già prendendo la direzione opposta!?!). Giriamo per diverso tempo fermandoci a motore spento ma ancora non si vede nulla. Ormai sconsolati incrociamo altre jeep e vediamo che si scambiano info quindi direzione lago e finalmente, a pochi metri da noi, appare la regina, maestosa, tranquilla non curante della ns presenza. Rientriamo contenti dell’avvistamento per colazione e ci rilassiamo a bordo piscina. Dopo un ottimo pranzo partiamo verso le 13.15 per Jaipur dove arriviamo verso le 19. Cena rs 1359 1 acqua, 3 noodles, 3 chapati e 2 tea – Shapura House (nostro hotel). Ore 21.30 a nanna.

23 novembre – Jaipur

Ci svegliamo come solito verso le 7 quindi colazione e partenza con guida parlante italiano per il Palazzo dei venti che vediamo e fotografiamo da fuori; la tappa seguente è l’Amber Fort dove arriviamo verso le 9.00 e siamo in fila per un ora per salire sugli elefanti che ci porteranno al forte.

Se avete poco tempo è il caso di arrivare sotto l’Amber fort, dove si prendono gli elefanti, prima delle 9 per evitare una lunga fila.

Nell’attesa i venditori ambulanti pressano i turisti che sembrano volere acquistare qualche cosa; davanti a noi a due turiste spagnole vengono proposte magliette a euro 20 (rs 1200) per arrivare a 4 magliette per rs 150 cad. dopo quasi un ora di trattativa con il tipo che ogni tanto se ne andava e poi tornava. Visitiamo il forte e dall’alto notiamo che gli elefanti fanno il giro solo fino verso mezzogiorno così da riposarsi per il resto della giornata ; prima di pranzo, visitiamo una gioielleria dove ci mostrano la lavorazione delle pietre e ovviamente il negozio per vedere se acquistiamo qualche cosa. Anche questo forte rende l’idea di come i regnanti vivevano e di come volevano venissero fatti i lavori di costruzione: una cosa particolare, che mi è rimasta impressa, è una stanza e il portico vicino dove hanno incastonato nel muro tantissimi specchietti concavi che, nei giorni di celebrazioni, riflettevano i colori degli abiti delle dame in modo da creare un effetto scintillante di colori veramente strabiliante. Dopo un buon pranzo rs 790 (1 acqua, nodless al pollo, nodless ai funghi, pollo e acqua) – Hotel Glitz – Jaipur – Amer road. Andiamo verso l’osservatorio astronomico e il city Palace con biglietto cumulativo con Amber Fort per rs 300.

Se ricordo bene è un biglietto cumulativo valido per 2 giorni e alla sera, una volta in hotel, mi sono accorto che la guida si è tenuta i ns biglietti così l’indomani li avrà certamente riutilizzati intascando le rupie dei turisti.

L’osservatorio è molto interessante e rende l’idea come, con la presenza del sole, si potessero fare calcoli relativamente ad esempio all’orario veramente precisi; giriamo un poco per acquisti e rientriamo in htl per una doccia quindi a cena a casa di Karni. Iniziamo a parlare di come ci siamo trovati durante la prima parte del viaggio quindi, un poco imbarazzato, ci chiede se non è un pbl pagare quanto dovuto (mi sembra il minimo) e mi fa telefonare ad un turista italiano che si è messo in contatto con lui per rassicurarlo su un prossimo viaggio. La cena è buona e passa bene grazie alla presenza di due ragazzi italiani di Lecce con i quali scambiamo impressioni su viaggi passati.

24 nov Fatehpur Sikri-Agra Jaipur-Fatehpur S. 3,5 ore + 1 ora per Agra

Verso le 8.30 partiamo per i 200 km che ci condurranno a Fatehpur Sikri dove arriviamo dopo circa 2 ore e mezzo; con l’auto si arriva fin verso il parcheggio quindi si prende il bus (rs 5) con il quale si arriva al sito. Visitiamo la prima parte quindi ci spostiamo verso la moschea, veramente enorme,e verso le 13.30 pranziamo. Si parte per Agra dove arriviamo verso le 15 e ci rechiamo a fare i biglietti per entrare al Taj Mahal; veniamo affiancati da una guida che ci offre il suo aiuto ma non la volevo quindi mi fa notare che la sua presenza ci farà saltare la fila di un ora e mezza.

Se avete già visitato questi paesi sapete come si comportano, in caso contrario è sempre meglio non fare capire che l’oggetto o il servizio offerto è per voi veramente interessante, a meno che non desiderate pagarlo di più.

Lui insiste e per rs 600 ci farà entrare in un attimo ma vedendo che io non ero interessato arriviamo a rs 200 e ci incamminiamo verso l’entrata, passando davanti a tutti, quindi saldiamo quanto dovuto ed entriamo dopo meticolosi controlli al metal detector con sequestro temporaneo del cavalletto (mini cavalletto). Foto a raffica, come da copione, anche perché ho “adottato” un vecchietto che mi ha preso con sé facendomi fare le foto da tutti i punti, secondo lui migliori, per riprendere il Taj; dopo le foto da lontano ci avviciniamo e ci spostiamo per vedere anche l’interno. Una fila enorme parte da sotto per salire verso l’entrata e una volta entrati continua fin verso l’uscita. Rientro nel ns enorme htl Clarks Shiraz, per la cena rs 1500 3 naan. acqua e chicken roast and chips – Indiana rst, Fatehabad road – quindi a dormire.

25 novembre – Gwailor-Orcha Agra a Gwailor c.ca 3,5 ore – Gwailor a Orcha c.ca 3,5 ore

Sveglia ore 6 e partenza verso le 7.30 per l’Agra fort visitato in circa 2 ore rs 750 quindi ore 9.30 partenza per Orcha. Alle 15 arriviamo ad Orcha dopo avere pranzato in un posto sperduto, senza ombra di turisti, con tè e biscotti (il resto non era per turisti quindi meglio non rischiare); la strada è distrutta ma lo spettacolo agreste che si vede passando è meraviglioso. Solito check in in htl quindi visita del piccolo paese che si può girare a piedi senza pericoli di auto o scocciatori; nel primo tempio ci viene chiesto il biglietto per entrare che si dovrebbe fare nella parte opposta del paese ma quando stiamo per andarcene ci richiamano e ci viene offerto di salire fino in cima al tempio per vedere i piccoli condor. Viene aperta una piccola porticina chiusa con un lucchetto e iniziamo una salita ripidissima fina in cima dove, oltre al nido di piccoli condor, si gode una bella vista; scendiamo e diamo la mancia finale di rs 50 al ragazzo che ci ha aperto la porticina. Scendiamo e facciamo un giro per la zona animata del paese con bancarelle con vendita di ogni cosa comprese le tipiche spezie dai colori vivacissimi e continuiamo tranquillamente il nostro giro. Arriviamo al forte e ci viene consigliato di tornare l’indomani in quanto il biglietto di rs 250 cad + rs 50 per le foto vale anche per il tempio (quello di prim) e tra un ora tutto chiude. Il tempio lo abbiamo già visto, il giorno dopo si riparte quindi provo a contrattare anche sull’entrata e arriviamo a rs 500 in tutto. Il tipo ciondola con la testa quindi entriamo, ovviamente senza che ci vengano consegnati biglietti, ma dopo 5 minuti un tizio ci chiede il ticket e rispondo che lo abbiamo fatto all’entrata e buttato via e ci fa passare. Foto di rito anche a degli splendidi esemplari di condor appollaiati sulle cime del forte ealtro giro nelle viuzze del paesino dove la viat si svolge tranquilla; il “negozio” del barbiere, numerosi carretti con noccioline, frittelle e altre prodotti più o meno commestibili, le solite mucche, pecore, bufali, i bambini che giocano con quel poco che hanno. Rientrati in hotel ci rilassiamo un poco quindi andiamo a cenare (rs 854 1 acqua, 2 noodles 1 sanwich e 1 tomato soup) – Amar Mahal nostro hotel – e a dormire. Anche in questo hotel c’era la possibilità di fare massaggi ma non sapendo se la qualità del massaggio, in rapporto al prezzo, fosse buona abbiamo lasciato perdere; durante il viaggio il ns autista ci aveva consigliato due centri dove assicurava massaggi spettacolari ma quando abbiamo capito che si andava non in un centro di massaggi, come ci aveva detto, ma a casa di uno, abbiamo desistito.

26 novembre – Kajuraho km 185 in 4 ore

Sveglia, colazione e partenza per Kajuraho dove arriviamo dopo circa 4 ore; la strada è ovviamente distrutta ma il paesaggio è come sempre da urlo e anche qui si vedono in costruzione arterie stradali veramente imponenti a testimoniare la spinta espansiva che l’India ha in questi anni. Visitiamo un primo gruppo di templi per rs 5 in pochi minuti quindi andiamo verso la parte più importante e bella che visitiamo per rs 250 in 3 ore; prima di visitare i templi pranziamo in un ristorantino italiano proprio di fronte all’entrata rs 450 1 acqua, toast e plumcake per 3. Prendo una lattina di coca per la mia collezione e incredibile ma vero si contratta anche su quello. Lascio all’entrata il cavalletto e visitiamo i templi, famosi per le scene erotiche, in uno splendido giardino; i templi e le rappresentazioni, erotiche e non, sono veramente sbalorditive e le 3 ore di vista volano. Ceniamo in htl, Clarks Khajuraho, rs 1040 per 3 nodless e 1 acqua e alle 22 a nanna e domani si parte per Jhansi dove prenderemo il treno per Delhi.

27 novembre – Jhansi-Delhi

Ormai purtroppo l’avventura giunge al termine quindi sveglia e colazione e 2 ore di svacco totale a bordo piscina per un poco di lettura quindi alle 11.30 si parte per Jhansi ripercorrendo la strada che offre agli occhi splendidi momenti di vita quotidiana nei campi. Verso le 16 siamo in stazione con circa due ore di anticipo; Ratan ci dice che ci dobbiamo affidare ai Cully man (spero si scriva così) ossia ragazzini con una camicia rossa con uno stemma che ti prendono i bagagli e ti conducono proprio di fronte dove si fermerà il vagone dove devi salire (costo del viaggio 1° classe fino a Delhi rs 3460 per 3 persone). Anche se ormai il viaggio è al termine, una nuova avventura sta per cominciare: non sappiamo come sarà il treno, quanto alla puntualità le notizie lette non sono certo incoraggianti inoltre speriamo nel ragazzino in quanto non sappiamo nemmeno dove dobbiamo andare. Ripeto più volte a Ratan che scendiamo solo quando il treno arriva anche perché viste le facce in giro non vorrei rimanere ad attendere in piedi per ore quando possiamo stare comodamente seduti in macchina. Orma è giunta l’ora, diamo la mancia a Ratan che soddisfatto non conta nemmeno i soldi e ci saluta ripetutamente. Arriviamo al binario giusto e il display indica il treno e l’orario di arrivo con circa 20 minuti di ritardo; l’attesa non è molto tranquilla in quanto 5 soggetti, che dall’aspetto non salgono certamente in 1a classe con A-c, ci si sono fermati vicino. Quando il treno arriva, probabilmente perché gli abbiamo fatto ripetutamente capire che li stavamo tenendo d’occhio, non ci disturba nessuno e saliamo sul treno quindi diamo rs 150 al ragazzo. La 1a classe direi c’è tutta con sedili molto più comodi di quelli del volo Air India oltre ad una bottiglia di acqua free, un giro con snack e più tardi sarà compresa anche la cena e pensare che noi avevamo acquistato biscotti. Arriviamo in stazione a Delhi verso le 23 e l’autista ci attende alla discesa del treno quindi si parte per l’htl Florence Inn dove andiamo a dormire verso le 00.30

28 novembre

Sveglia alle 7 quindi colazione e verso le 9.30 partiamo per l’aeroporto dove rifacciamo le varie tappe e decolliamo prima per Francoforte quindi per Bologna con arrivo in leggero ritardo quindi bagagli e rientro a casa.

Conclusioni

Un viaggio certamente impegnativo in quanto abbiamo fatto circa 5.000 km, cambiando sistemazione quasi tutti i giorni, con strade, in diversi punti, veramente devastate. Partendo dalla parte iniziale dell’organizzazione del viaggio le difficoltà maggiori riguardano le cose che si riescono a vedere in un certo lasso di tempo in quanto, a volte, gli spostamenti fanno perdere diverse ore; grazie alle notizie prese da altri viaggi oltre alle numerose domande fatte al ns aggancio indiano sono riuscito a metter giù un piano di battaglia che si è rivelato accettabile. Ho deciso di avere già gli htl in ogni città dove dormivamo sia perché risulta meno costoso farli prenotare direttamente a Karni,grazie al suo potere contrattuale, oltre al fatto che arrivando spesso tardi si evita di perdere tempo a cercare (i più belli e meno cari vengono prenotati per primi) e contrattare per il prezzo.

Siamo passati dal deserto ai parchi, da città caotiche con traffico e smog a paesini con poche macchine; i paesaggi e le persone che svolgevano le loro quotidiane attività, i giochi dei bambini, i lavori nei campi, che abbiamo visto, passando, dai finestrini della macchina, sono state sicuramente una delle cose più belle. Peccato non avere avuto più tempo per fermarsi durante gli spostamenti in quanto vedere come vivono nelle zone rurali, fotografarli durante una loro giornata di lavori o mentre le donne vanno a prendere l’acqua alle fontane sono tutte situazioni molto interessanti.

Una volta di più mi sono reso conto quanto soggettivo possa essere un viaggio; penso infatti che i viaggi di altre persone sono utili quando danno elementi oggettivi (distanze,tempi di visita o percorrenza etc.) mentre altri commenti vanno presi con le molle. Infatti non abbiamo provato quelle sensazioni di disagio legate ad odori forti, caldo e umidità che altri viaggiatori hanno provato; probabilmente il periodo, metà novembre, ha influito sulla mancanza di afa ed umidità, ma credo che per visitare certi posti occorre sapersi adattare (a maggior ragione se si pensa che il Rajasthan è una delle zone dell’India più turistiche e certamente meglio servite rispetto alle altre).

Ho letto spesso di scocciatori, pressioni fatte per offerte ma onestamente credo che è sufficiente essere decisi quando si rifiuta una proposta e tirare dritto e nessuno vi infastidirà più di tanto; chiaramente se al venditore o a chiunque altro si dà l’idea di cedere o di esser interessati a qualche cosa questo andrà avanti fin quando non otterrà quanto desiderato.

Riguardo al cibo mangiato dopo un po’ ci siamo stancati in quanto spesso i sapori si assomigliano molto; io amo il cibo piccante ma le salse che mettono un poco ovunque finiscono per fare sembrare le cose molto simili (ovviamente affermazione soggettiva).

Le persone mi sono sembrate spesso amichevoli,al contrario di quelle viste anni fa a Varanasi, i bambini come sempre genuini, spettacolari e generosi quanto a sorrisi.

Amando le zone più rurali ed incontaminate dove la natura è ancora abbastanza intatta credo valga la pena allungare il giro e uscire dal Rajasthan per visitare Orcha e Kajuraho.

Per gli amanti della fotografia devo dire che i tramonti fatti non sono stati affatto spettacolari in quanto quello che non deve mai mancare sono alcune nuvolette che si imbevono degli spettacolari colori del tramonto; noi nuvole non ne abbiamo praticamente mai viste.

Relativamente al safari, parlando sempre di foto, sarebbe da preferire una attrezzatura specifica in quanto in modo particolare la tigre, non è facile da vedere e potrebbe essere distante.

Un commento sul Taj Mahal è dovuto; partendo dal presupposto che io amo i paesi come l’India, il Vietnam, la Cambogia, il Nepal e la Birmania perché adoro fotografare le persone e in queste zone sono veramente spettacolari, devo dire che è certamente magnifico, non per niente è una delle 7 meraviglie del mondo, ma non cambierei mai la foto del Taj, trita e ritrita, con uno splendido controluce fatto durante un tramonto senza nuvolette o con la foto di una bimba con orecchini e con catenella al naso con due occhi verdi spettacolari (ovviamente anche questo è soggettivo).

Una avventura, come è stato questo viaggio, fatto in autonomia, va preparata bene: occorre considerare bene i tempi per evitare tempi morti ma anche tempi troppo ristretti che non ti permettono di goderti le visite.

Valutare bene le situazioni climatiche che si troveranno per evitare di riempire lo zaino con indumenti che alla fine poi non si useranno; portate con voi penne colorate che faranno sorridere i bambini ai quali le donerete come se aveste donato loro la cosa più bella del mondo.

Cosa fondamentale, anche se non è così semplice, lasciare a casa la nostra diffidenza, la paura di fregature o di trovare difficoltà che non esistono in modo particolare se si affronta il viaggio con i normali accorgimenti che si devono sempre avere.

Siate pronti a raccogliere tutte le cose particolari, i sorrisi splendidi dei bambini, lasciatevi scaldare dai colori che vedrete ovunque e notate ma non assimilate le cose e le immagini meno piacevoli.

La realtà che vedrete è certamente diversa dalla nostra, non credo sia da criticare o da sezionare ma solo da osservare e accettare come è.

Gli imprevisti in ogni viaggio ci sono ma se iniziano all’aeroporto perché si sbuffa, ancor prima di partire, per la fila al check-in allora credo che o si rimane in pantofole davanti alla tv o si fa un bel viaggio organizzato per un periodo di mare senza fare nulla; se invece si parte con lo spirito giusto, senza timori ingiustificati, si può vivere una avventura fantastica, con aspetti postivi e negativi ma che fanno parte di ogni tipo di avventura.

Ultime riflessioni sul modo di fare delle persone indiane con le quali abbiamo avuto modo di interagire: quando si contratta o si vuole qualche cosa non fare mai capire il reale interesse per quella cosa se non la si vuole pagare molto di più

Entrata al Taj Mahal una “guida” si è avvicinata proponendoci i suoi servizi ma una volta respinta ha cambiato offerta dandoci la possibilità, se fingevamo di avere lui come guida, di saltare la fila (inizialmente 200 rs a testa ma vedendo il mio disinteresse in quanto avevamo tempo,abbiamo chiuso a rs 200 in tutto).

Ad Orcha entriamo in un forte pagando, mancava poco alla chiusura e ci è stato suggerito di tornare il giorno dopo, non 3 biglietti + 2 macchine ma solo 2 biglietti. In un piccolo negozio volevo una lattina di coca e da rs 50 siamo arrivati a rs 20 (non la volevo prendere subito ma dopo la visita e il tipo ha iniziato a negoziare). In un piccolo ristorante duranti gli spostamenti un tizio chiede una scatola di biscotti e sentendo il prezzo prova a contrattare ma gli viene risposto che il prezzo e fisso ma appena fa per uscire il venditore lo rincorre per offrire la scotola a meno.

Budget e varie

Volo Bo-Frank Lufthansa frank-Delhi Air India a/r euro 613

(anche voli + economici lasciati o xchè non abbiamo deciso in tempo o x orari scomodi)

Visto ingresso India —>60 visto + 15 consolato + 3 tassa indiana + 16 ag.Milano

7 spedizione + 7 Cherry = euro 108

Spese varie in loco c.ca € 250

Quindi con c.ca 1800 euro si fa il tour come indicato: hotel di categoria superiore, autista per tutto il viaggio, 2 safari nel Ranthambore N.P., salita all’Amber fort con l’elefante, escursione sul cammello a Khuri, treno da Jhansi a Delhi; chiaramente si può spendere anche molto meno abbassando la categoria degli alloggi e mangiando in posti più economici ma credo che visto il poco tempo a disposizione è meglio mangiare dove consiglia l’autista (ha tutto l’interesse a non farvi stare male dovendo rendere conto di tutto al suo capo) onde evitare spiacevoli inconvenienti (sui cataloghi per un viaggio analogo, spesso non includono Orcha e Kajuraho, in tempi così ristretti, si arriva a spendere verso i 3.000 euro quindi vale la pena cercare di farselo da soli anche per renderlo più personalizzato possibile).

Tour con agenzia indiana euro 795 comprendente: auto con autista per tutto il tour, htl di categoria elevata con colazione, 2 tour nel Ranthambore N.P. con cena e pranzo, safari con cammello a Khuri, elefante ad Amber, treno 1a classe a/c da Jhansi a Delhi e autista Delhi htl, htl aeroporto.

Vaccinazioni: antitifica, antipolio per alcuni focolai verificatisi in settembre (antitetanica e antiepatite a ancora valide)

Fuso orario: +4,30 rispetto Italia (Italia ore 19.00 India ore 23.30)

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gioia e calore in un sorriso



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