Da Bari al Salento con tappa a Matera

Viaggio in Puglia con la nostra amica a 4 zampe tra Bari, la Valle d'Itria, il Salento e giro finale nella città dei Sassi
Scritto da: giu1983
da bari al salento con tappa a matera
Partenza il: 12/08/2015
Ritorno il: 22/08/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €

Viareggio, 12 agosto

Di buon’ora (5,45) carichiamo l’auto e io, mio marito Gianluca e Zoe, la nostra fedele meticcia di un anno e mezzo partiamo, direzione: Puglia!

Per fortuna senza intoppi arriviamo alla nostra prima tappa abbastanza in orario; alle 15 circa siamo a Castel del Monte. Il maestoso edificio si trova nel comune di Andria, a 18 km circa dalla città, nei pressi della località di Santa Maria del Monte. Dei nostri amici si erano raccomandati di passare a visitare questo castello se fossimo passati da Bari, in effetti una visita la vale: l’edificio, tra l’altro inserito nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco, e’ costituito da 8 torri ottagonali e raccoglie diversi stili architettonici: italiano, gotico, classico e arabo-normanno.

E’ veramente un capolavoro unico nel suo genere, tra l’altro carico di simbolismi, ad oggi pare che i motivi della sua costruzione e del suo utilizzo siano ancora sconosciuti.

Noi non lo abbiamo visitato all’interno, lo abbiamo ammirato da fuori e goduto dello splendido contesto in cui e’ inserito: il castello, isolato da qualsiasi altra costruzione, sorge infatti su una collina della catena delle Murge occidentali.

Dopo un bel gelato (il ns pranzo!) ripartiamo alla volta di Bari. Ci dirigiamo nello specifico al nostro hotel, Best western “la baia Palace”nella zona di Palese, sita sul mare, a circa 8 km dal centro della città di Bari (una doppia con colazione 80 euro). Dopo aver fatto una meritata doccia ci appisoliamo una mezz’ora e verso le 18,30 usciamo. Facciamo un giro sul lungomare di Palese (dove non c’è niente ma solo qualche caratteristico ristoranti no spartano affacciato sul mare) e poi ci dirigiamo verso il centro di Bari. In circa 10-15 minuti siamo in centro e parcheggiamo senza difficoltà. Abbiamo fissato di trovarci con Emilia e Tony, due ragazzi baresi dai quali avevamo preso in affido la nostra cagnolina Zoe e adesso la rivedranno dopo un anno, e ci faranno conoscere Naima, la sorellina! Mentre li aspettiamo facciamo un giro e ci inoltriamo nella Bari vecchia: partendo dal Castello Normanno Svevo ci inoltriamo dentro la vera Bari, quella fatta dai vicoli stretti e colorati, con le famiglie che giocano a carte fuori dai portoni, le donne che urlano, i panni stesi, le tende di finto pizzo bianco che segnano il confine con le case.

Arriviamo fino alla basilica di San Nicola passando dalla cattedrale di San Sabino e poi ci rechiamo sul lungomare del porto fino al piazzale Cristoforo Colombo. Alla fine torniamo da dove eravamo partiti, ai giardini Isabella d’Aragona e attendiamo i nostri amici prendendo da una pizzeria a taglio due Peroni e due pizzette che si riveleranno favolosamente buone! Scopriamo dalla nostra Lonely Planet infatti che a Bari si mangia un’ottima pizza. Verso le 21,30 ci incontriamo con Emilia e Tommy e dopo aver fatto conoscere le due sorelle a 4 zampe ci avviamo a piedi x un secondo tour del centro. Arriviamo in piazza Mercantile, molto carina piena di locali e ristorantini dove ci fermiamo in uno di questi, un locale tipico messicano di cui non ricordo il nome e finalmente ceniamo con insalate e pucce. Dopo un gelatino nella famosa catena di gelaterie pugliesi Martinucci (se andate in Puglia assaggiatelo!) e poi un giro in piazza del Ferrarese, sul lungomare Nazario Sauro fino al Teatro Petruzzelli. Sfiniti ma felici di aver incontrato e conosciuto Emilia, Tommy e Naima e di aver visto l’anima vecchia e moderna di Bari, Verso l’1 torniamo all’hotel e appena toccato il letto sprofondiamo in un inevitabile sonno profondo.

Bari, 13 agosto

Svegli verso le 8, colazione in hotel, check out e salutiamo Bari partendo in direzione di Polignano a Mare, patria di Domenico Modugno.

Prima di visitare il suo centro decidiamo di fermarci in qualche spiaggia per la strada, come i lidi di San Vito e San Giovanni, ma trovando solo calette super affollate e essendosi fatta una certa, ci fermiamo in un chioschi no sul mare poco dopo San Vito e ci prendiamo due panini al salame e formaggio e due Peroni, infine due espressini freddi (una costante in Puglia). A pancia piena arriviamo a Polignano centro verso le 14.30. Il caldo si fa sentire, soprattutto per Zoe, ma restiamo subito abbagliati dalla meraviglia di questa cittadina..un incanto aperto sul mare. Meravigliosa Cala Porto dal Ponte Monachile, una veduta da cartolina. E poi il centro storico, case bianche che spiccano nell’azzurro del cielo e del mare, le numerose terrazze dalle quali affacciarsi, come la balconata di S.Stefano tra tutte. Dopo i nostri giri e aver gustato due buonissime granite al caffè nella gelateria “il super mago del gelo”, ci incamminiamo alla macchina e da li ripartiamo per la nostra ultima tappa di oggi: Alberobello, distante da Polignano circa 45 minuti. Mettiamo nel navigatore l’indirizzo dell’agriturismo che abbiamo prenotato nella località di Noci, la “masseria b&b agli antichi trulli” e partiamo. La strada scorre veloce e molto panoramica da quando entriamo in Val d’Itria, curve piacevoli da percorrere e, nella campagna ricca di ulivi, iniziamo ad avvistare i primi trulli. Arriviamo al b&b verso le 18,30 e la padrona di casa, la sig.ra Mariella ci fa accomodare nella nostra stanza (una doppia con colazione 60 euro). Purtroppo nel trullo non c’era posto ma va bene lo stesso. La masseria e’ molto carina, troviamo anche un amico per Zoe, il cagnolino Kit! Dopo una bella doccia, su consiglio di Mariella ci rechiamo per cena in una pizzeria quasi in centro “gli ulivi”, mangiando due ottime pizze con burrata e verdure. Dopo cena facciamo un giro in centro e restiamo affascinati dalla particolarità di questa cittadina che di sera assume un’aria magica, direi fiabesca. Facciamo un giro nel rione Monti, dove si trova la maggior parte dei trulli adibiti a negozi di souvenir e arriviamo fino alla chiesa di Sant’Antonio anch’essa a forma di trullo. Verso le 23 torniamo alla masseria, stanchi ma felici della giornata trascorsa, ripromettendoci di tornare la mattina dopo per girare il centro alla luce del sole.

Alberobello, 14 agosto

Dopo una ricca colazione a base di torte fatte in casa e brioche alla crema, ripartiamo verso il centro. Il caldo oggi si fa sentire, in ogni modo non ci scoraggiamo e partiamo con la visita al rione Aia Piccola, più piccolo del rione Monti ma più “vero”, dove si trovano i trulli più antichi. Ritorniamo poi a scattare qualche foto alla chiesa a trullo e, sfiniti dal caldo, verso le 12,20 ripartiamo. Prossima tappa: Ostuni, la città bianca. Per raggiungerla passiamo attraverso le cittadine principali della Val d’itria, come Cisternino e Locorotondo. Dopo una quarantina di minuti arriviamo in prossimità di Ostuni e subito la vediamo svettare dalla collina in tutto il suo candore: è proprio la città bianca! Ricca di vicolini e viuzze che si inerpicano, tra b&b ristorantini e negozi etti, anche questa si rivela un gioiellino di cittadina. Partiti a piedi da Piazza della Libertà arriviamo su su fino alla cattedrale, una vera chicca, la cui facciata la si vede anche dalla strada arrivando in auto dalla via panoramica. Qui ci fermiamo per via del troppo caldo, ci mangiamo della frutta, un caffè e una granita seduti a un tavolo di un bar con vista sulla cattedrale e poi ripartiamo. Direzione Otranto, Salento. Dobbiamo cercare una campeggio per le prossime notti. Ci dirigiamo diretti al camping che avevo selezionato su internet, purtroppo erano rimaste solo piazzole libere vicino alla strada e il posto non ci piaceva. Così veniamo via e guardando un po’ su internet la ns scelta ricade sull’agriturismo-camping “Grotta dei cervi” poco più a sud di Otranto in zona Porto Badisco. Chiamiamo e decidiamo di andare a vedere come sia, dato che pare avere piazzole libere e accettare cani. L’ambiente ci fa una buona impressione, tanta natura, mare vicino e quel che più ci attira poca gente; si tratta di un agricamping con veramente tanto spazio libero per campeggiare, essenziale al massimo, senza servizi particolari, ma ci pare perfetto per noi e la nostra cagnolina. Decidiamo di piantare qui la tenda. Prezzo per due persone, piazzola e attacco luce 33 euro al giorno. Verso le 19,30 la nostra dimora e’ pronta, e allora una doccia e pronti per andare a cena a Otranto. Arriviamo in centro non senza qualche difficoltà a parcheggiare, e subito ci rendiamo conto di essere capitati in una serata particolare dal delirio di gente presente nel centro storico. Infatti oggi 14 agosto e’ festa patronale. Dopo esserci fatti un giro per le viuzze del centro – veramente uno dei più bei borghi d’italia – ed esserci fermati ad ammirare il bellissimo castello, decidiamo di prenderci un panino ad una delle bancarelle adibite per la festa vicino al lungomare e due birre artigianali salentine. Sono già le 22 e abbiamo fame! Assaggiamo anche i famosi taralli pugliesi, troppo buoni! Nulla a che vedere con quelli che compriamo noi nei supermercati! Ottimi quelli con uvetta e cipolle. Ci facciamo poi un ultimo giro, un caffettino e ritorno al camping per trascorrere la nostra prima notte in tenda.

Otranto, 15 agosto

La prima notte e’ trascorsa benissimo, mega dormita e Zoe e’ stata brava, dormendo nella veranda chiusa della tenda, lasciandoci quindi la nostra privacy. Oggi e’ ferragosto, prepariamoci al delirio! Quale migliore giorno per andare alla super decantata spiaggia di Baia dei Turchi? Troviamo parcheggio e verso le 11 siamo in spiaggia. La caletta e’ veramente bella, sabbia bianca e acqua trasparente, e ci si arriva dopo aver attraversato un breve tratto di pineta. Peccato per il troppo affollamento, infatti siamo costretti a trovare posto in una caletta di ciottoli dietro quella di sabbia, comunque troviamo un posticino riparato tutto per noi, comodo anche per Zoe. L’acqua e’ veramente calda e bella, e restiamo in relax tra bagni e sole per qualche ora. Verso le13, 30 iniziano ad arrivare dei mega nuvoloni e si sentono dei tuoni in lontananza. Starà mica arrivando una tempesta?! Preoccupati per la tenda e tutto ciò che abbiamo nella piazzola (tavolino, sedie, amaca) decidiamo di avvicinarci al camping per controllare la situazione. Per fortuna non pioverà e verso le 16 decidiamo di andare a dare un’occhiata alla zona vicino al campeggio, una lunga scogliera ricca di calette con una bella pineta alla spalle dove domina la torre di San Emiliano. Natura, natura, natura! Veramente fantastici i colori e i paesaggi in questo luogo del Salento. Ammiriamo il tramonto proprio sotto la torre di S.Emiliano su di una scogliera… nel frattempo il sole ha fatto ritorno! Per cena avevamo prenotato all’agriturismo “da Marta”, consigliato come miglior scelta in zona dalla Lonely.

Arriviamo verso le 20,30 e il nipote della sig.ra Marta ci fa accomodare in una veranda dove troviamo solo un altro paio di tavoli prenotati. Ambiente rustico, informale, poca gente. Ottimo! Arrivano subito gli antipasti, tutto a base di verdure: peperoni e melanzane fritti e gratinati, tortine e sformatini di verdure, rape all’aceto, pomodori e formaggio, polpetine.. tutto raccolto dal loro orto, pane fatto con le loro mani e super genuino. E tutto ottimo! Continuiamo con i primi, pasta fatta in casa, e poi ricotta fresca e pomodori, melanzana ripiena, infine crostata di fichi rigorosamente fatta in casa. Una meraviglia! Il tutto per 25 euro a testa. Solo il vino non era fatto da loro, ma preso da delle cantine nei pressi. Più tardi conosceremo anche la sig.ra Marta, un’arzilla signora abbastanza avanti con gli anni simpatica e in gamba, alla quale facciamo i più sentiti complimenti per la cena a dir poco squisita. Super soddisfatti ce ne andiamo a berci un caffè vicino al centro di Otranto e poi a nanna.

Otranto, 16 agosto

Oggi avevamo pensato di andarcene a vedere la spiaggia di S.Andrea e i famosi faraglioni, ma dopo aver chiesto consiglio al proprietario dell’agriturismo, decidiamo di comune accordo che no, non abbiamo voglia di rimanere tutta la mattina imbottigliati sulla statale e dividere la spiaggia con decine e decine di persone. Optiamo quindi per le calette della scogliera vicino al camping, approfittando delle dritte del personale del camping. Troviamo dopo poco cammino una bellissima scogliera con facile accesso al mare che si rivela di un blu accecante e super super pulito! Bellissima caletta ma quel che e’ più importante… non c’è nessun altro oltre a noi per centinaia e centinaia di metri! Ed e’ domenica 16 agosto! Dopo qualche ora arriverà solo una coppia del luogo, dai quali attingeremo alcuni consigli sulla nostra permanenza in Puglia, primo fra tutti quello di rimanere su questo lato di costa, perchè a Gallipoli sono attese in agosto 250.000 persone! Non conviene proprio cambiare per le prossime notti (come da nostro programma) e addentrarci nel delirio più totale. E poi abbiamo appena trovato una vera e propria oasi di pace in un luogo fantastico! I gentili signori ci offrono anche dei frutti di mare che ci gustiamo sul momento, presi dagli scogli sottostanti. Ci dicono che non sono più facili da trovare ma in quel punto di costa il mare e’ pulitissimo e si trovano ancora! Insomma, fra bagni e sole restiamo in questo luogo magico fino al primo pomeriggio, poi un po’ di relax alla piazzola, doccia, e verso le 18,30 decidiamo di andare a visitare meglio la bella Otranto e di prenderci un aperitivo al tramonto prima di raggiungere il ridente paesino di Monte Vergine dove ci aspetterà la Sagra della Bruschetta! Otranto anche stasera e’ ovviamente affollatissima, ci beviamo uno spritz in un locali no vista mare..nel frattempo inizia a tuonare e vediamo lampi e fulmini all’orizzonte. Speriamo come ieri che minacci ma non piova, e così per fortuna sarà. Verso le 20 raggiungiamo Botrugno e devo dire che mangiamo una delle bruschette più buone di sempre: fantastiche le quelle cosidette complete con aggiunta di peperoni e melanzane, ma anche quelle classiche, fantastiche!! Nel frattempo un complesso salentino si prepara sul palco, vorremmo assistere a uno spettacolo di pizzica e Taranta o ascoltare qualche musica tipica ma non si decidono a iniziare, quindi verso le 22,30, stufi di aspettare ce ne torniamo verso il camping. E buonanotte!

Otranto, 17 agosto

Oggi decidiamo di percorrere la famosa litoranea che va da Otranto a Santa Maria di Leuca della quale tutti ci parlano in termini entusiastici. Partiamo verso le 10 e subito ci rendiamo conto del percheè e’ da fare assolutamente: strada panoramica, curve dolci, panorami mozzafiato, mare blu stagliato su cielo azzurro, colori accecanti, passando attraverso paesi bellissimi e colorati come Santa Cesarea Terme, Castro, dove ci fermiamo a fare dei bagni e tuffi su una piattaforma sotto la famosa grotta di Zinzulusa, e poi Tricase porto, fino a Santa Maria di Leuca, sulla punta del tacco, il punto più a sud della penisola. Arriviamo a Leuca verso le 13,30 e troviamo parcheggio davanti la pasticceria-gelateria Martinucci, obbligo un gelato! Poi iniziamo la visita del paese, percorriamo il lungomare caratterizzato da stabilimenti e locali piazzati su piattaforme quasi sul mare, veramente carino. Arriviamo nonostante il caldo a piedi fino a Punta Ristola, e leggiamo su di un cartello nei pressi che e’ proprio quello il punto più a sud del tacco, e non dal faro di Leuca come pensavamo! Scorgiamo dall’alto un sacco di calette con un mare trasparentissimo sotto di noi, che ci invita a scendere per un bagno. Decidiamo pero di tornare alla macchina e di provare ad andare alle cosiddette “Maldive del Salento” a marina di Pesculose, poco distanti da Leuca, sulla strada per Gallipoli. Solo che appena arrivati in prossimità ci accorgiamo che sarà impossibile anche trovare un solo buco per noi, e soprattutto un posto tranquillo per Zoe: macchine parcheggiate ovunque lungo la statale per non parlare dei parcheggi! Non ci viene in mente neanche di affacciarci per vedere la situazione perchè ci pare subito invivibile!! A malincuore andiamo avanti sperando di trovare lidi o spiagge meno affollate ma nulla da fare, ci fermiamo a Lido Marini ma idem, affollamento totale, allora prendiamo un espressino freddo a un bar sfiniti dal caldo e e decidiamo, data l’ora, di proseguire verso Gallipoli e di andare alla famosa spiaggia della Suina denominata “Caraibi dello ionio”.

Prima però facciamo sosta ad un forno e compriamo un bel sacchetto di taralli e due birre, per fare aperitivo al tramonto. Arriviamo a punta della Suina verso le 18, parcheggio stracolmo ma notiamo che molte persone iniziano ad andarsene. La spiaggia e’ ancora piena di ragazzi che come noi si vorranno godere il tramonto, c’è un chioschino sul mare, un bar con musica a tutto volume pieno di giovani, ci rendiamo conto che la riviera ionica in agosto non e’ proprio il posto adatto a noi! Meno male lo abbiamo capito in tempo. Comunque Punta della Suina merita senz’altro una visita!

Dopo un bagno rinfrescante che ci rigenera troviamo posto e con birra e taralli ci godiamo il tramonto, spettacolari i colori. Tra foto e chiacchiere passa un’oretta, quindi verso le 20,15 decidiamo di avviarci alla macchina.

Indecisi se fermarci o meno a Gallipoli per cena, ogni dubbio scompare quando vediamo le centinaia di macchine incolonnate sulla statale per raggiungere la cittadina.. Molto meglio tornare verso Otranto e magari fermarci a mangiare a qualche sagra paesana.. In un paesino vicino Botrugno avevamo saputo che stasera inizia la Sagra dell’Anguria, e allora, dato che il paese risulta più o meno di strada, decidiamo di andarci. Verso le 21,30 siamo a Botrugno, mamma mia quanta gente! Praticamente tutto il paese e oltre affolla la grande piazza del centro, in un angolo decine di paesani si accingono a tagliare fette di cocomero che saranno consegnate dalle 23. Noi ceniamo in un angolo, appoggiati a un muretto per via del troppo caos, con due bruschette, birra e due spumoni. Non ce la facciamo più dalla stanchezza, quindi rinunciamo all’anguria e vs le 2230 torniamo alla macchina e poi finalmente al camping e a nanna.

Otranto, 18 agosto

Oggi parola d’ordine: relax! Svegli alle 9,54 colazione e scogliera sotto casa.

Troviamo posto su una parte di scoglio fantastica, c’è anche una piscinetta naturale separata dalla scogliera che si riversa direttamente sulle mare aperto. Non e’ descrivibile a parole, bisogna vederla x capire che e’ una favola di posto! Tutto ciò di cui abbiamo bisogno oggi e’ qui! Sole, mare, silenzio, colori, profumo d’estate e vacanza. Fermate il tempo…

Passiamo tutta la mattina e il primo pomeriggio qui, e verso le 17 rientriamo in campeggio. Ci rilassiamo e tra relax, amaca e giochi con Zoe e verso le 18,30 decidiamo che stasera andremo a Lecce, la “Firenze del sud”. Amici e conoscenti ci hanno parlato in termini così entusiastici di questa città che la curiosità e’ tanta. E infatti, non possiamo che confermare che la città e’ veramente bellissima. Un gioiello barocco. Ovunque ti giri un palazzo bellissimo, una chiesa da fotografare, e poi che dire di piazza Sant’Oronzo con i resti dell’anfiteatro romano e con l’omonima colonna che si erge al centro della piazza, della Basilica di santa Croce, e della meravigliosa piazza del Duomo? Tutti i palazzi secenteschi e le chiese della città (così come molte costruzioni in molte cittadine salentine) sono riconducibili allo stile denominato barocco leccese, caratterizzato dall’utilizzo della pietra leccese, che dona alle costruzioni quel colore dorato che le rende così uniche ai nostri occhi.

Dopo aver girato un po’ per le viuzze del centro scegliamo di cenare in un ristorantino con dei tavoli a forma di botte sulla strada, l’“Osteria del poeta contadino”, vicino alla Basilica di Santa Croce. Finalmente mangiamo le famose orecchiette pugliesi e le caratteristiche frise, e due bicchieri di negroamaro. Cena tipica quindi! (conto 37 euro)

Dopodichè continuiamo il nostro giro per la città, e non ci facciamo mancare due bei gelati da Martinucci (sì, anche qui!!) e acquistiamo anche due pasticciotti per la colazione di domattina.

La città neanche a dirlo è strapiena di turisti, si fatica quasi a camminare!

Verso le 23 riprendiamo l’auto e ritorniamo verso Otranto.

Otranto 19 agosto

Stamani sveglia con calma, colazione con i due ottimi pasticciotti, e per l’ultima volta (almeno per quest’anno) mare nella nostra caletta del cuore, sempre la stessa di ieri. Non troviamo libero il fantastico posto di ieri ma fa niente, troviamo un altro spiazzo quasi accanto altrettanto bello. Il mare oggi è di un colore meraviglioso! Tra il blu intenso e il verde, delle sfumature che il sole amplifica ancora di più. Restiamo nel nostro luogo di pace fino alle 13 circa e poi torniamo alla tenda per mangiare qualcosa e iniziare a sistemare e caricare un po’ di bagagli in auto.. si, perchè questa sarà la nostra ultima notte in camping, domani ci dirigeremo verso la costa ionica pernottando una notte vicino Gallipoli.

Verso le 17 iniziamo a prepararci, stasera tramonto a Leuca! Questa magnifica giornata di sole ci regalerà sicuramente un bellissimo tramonto e quale miglior posto se non godercelo nella punta più a sud del tacco d’Italia?! Riprendiamo in auto la litoranea (talmente bella che non ci stancheremmo mai di percorrerla) e ci fermiamo per una tappa a Ponte Ciolo, un ponte alto 36 metri con scogliere dove tuffarsi e una spiaggia sottostante; noi ci fermiamo per vedere la falesia accanto alla caletta, dove è possibile arrampicare.

Verso le 19 arriviamo a Leuca e ci dirigiamo verso il piazzale della Basilica e il faro, il punto più panoramico dove è possibile godere della vista più bella su Leuca. Bellissimo, i colori e la luce fantastica, ma troppa gente, per questo decidiamo di andare a goderci il calar del sole sulla punta Ristola, sicuramente punto meno affollato di questo.

E in effetti troviamo solo qualche coppietta e niente più, tiriamo fuori dalla mia borsa patatine e birra e chi sta meglio di noi?! Ci godiamo uno spettacolare tramonto, indimenticabile.

Ormai si è fatto buio, torniamo alla macchina e per cena ci dirigiamo nel paesino di San Gregorio, più o meno a 5-6 km di distanza da Leuca, in direzione di Gallipoli. La Lonely qui ci consiglia di cenare al Bar del Moro, un ristorante di pesce con una bella terrazza sul mare. Peccato che appena parcheggiato scopriamo che stasera è prevista la fiaccolata per festeggiare il santo patrono e spareranno i fuochi d’artificio sul mare proprio davanti al ristorante! Il locale per di più è super affollato e abbiamo un po’ di problemini a tener ferma e calma Zoe. Comunque oramai ci siamo seduti al tavolo e ordiniamo sperando che inizino a sparare i fuochi il più tardi possibile… E invece niente, dopo neanche mezz’ora i botti più assordanti che abbia mai sentito! Zoe è bravissima ma trema tremendamente povera cucciola! La cena possiamo definirla senza infamia senza lode, spaghetti ai frutti di mare buoni ma niente di speciale, fritto non classificabile e spigola al forno discreta (conto 50 euro). Non prendiamo neanche il caffè e ce ne andiamo da questa bolgia!

Al ritorno tagliamo dall’interno senza ripercorrere la litoranea, e verso le 00,30 siamo a nanna. Domani trasferimento nel Salento ionico!

Otranto, 20 agosto

Ci svegliamo di buon’ora e dopo aver smontato la tenda e tutta l’attrezzatura da campeggio salutiamo l’agricamping la Grotta dei Cervi e partiamo! Siamo stati molto bene qui, ma è giunta l’ora di vedere qualche altra meraviglia salentina! Per questa notte abbiamo prenotato alla locanda “A casa tu Martinu” che oltre a buona cucina offre anche delle camere, nella sua dimora settecentesca adibita proprio a locanda (prezzo della camera per una notte con colazione 105 euro). Non si trova a Gallipoli ma a circa 6 km verso l’interno, nel paese di Taviano. Sono quasi le 10 e dobbiamo ancora fare colazione, e allora ci fermiamo a Maglie, cittadina a circa metà strada tra Otranto e Gallipoli. Troviamo un panificio dove io faccio scorta di frise, taralli e dolci tipici, e poi ci fermiamo nella pasticceria della piazza centrale per un pasticciotto e un caffè.

Verso le 11,30 arriviamo finalmente a Taviano alla locanda, che ci fa un’ottima impressione. Veramente un bel posto, curato, intimo. Notiamo tante foto di personaggi famosi appese all’entrata, ospiti del ristorante.

Facciamo il checkin ma le nostre camere non sono pronte, quindi lasciamo i bagagli e ripartiamo, direzione Porto Selvaggio! Il Parco Regionale di Porto Selvaggio lo troviamo a circa 15 minuti andando verso nord ed è un’area di 300 ettari di pineta e circa 7 km di costa alta e incontaminata. Dopo esserci fermati per la strada ad un baracchino e aver fatto scorta di frutta, entriamo dall’ingresso principale davanti a Villa Tafuri; in circa 15 minuti di camminata raggiungiamo la baia di Porto Selvaggio, una bellissima caletta di ciottoli con acqua cristallina circondata da pineta e scogliere. Uno spettacolo! Ovviamente la baia è troppo affollata per noi, quindi andiamo avanti e cerchiamo tra le scogliere un punto appartato. Lo troviamo e ci accingiamo a passare uno splendido pomeriggio in un posto fantastico! L’acqua è veramente bellissima, trasparente e pulitissima, la giornata magnifica, i fondali sono più ricchi di pesci rispetto alle altre zone visitate fin’ora. Verso le 18, 30 decidiamo di voler vedere il tramonto e al baracchino in pineta ci consigliano di proseguire verso Torre Uluzzu, a 1,5 km più a nord. Prendiamo quindi l’auto e ci fermiamo in alto su una scogliera altrettanto bella, e godiamo di un tramonto e un panorama sul mare aperto mozzafiato, da aprire mente e cuore.

Verso le 20 facciamo ritorno a Taviano e ci docciamo velocemente: per cena avevamo riservato un tavolo proprio qui alla locanda, nella verdeggiante corte interna, tutto molto intimo, a lume di candela, suggestivo!

E ceniamo da Dio: antispasti misti della casa, con specialità tipiche salentine, bruschette di melanzane, orecchiette e parmigiana di zucchine.. e non poteva mancare un’ottima bottiglia di Negroamaro, delle cantine di San Marzano. Domani passeremo di là per comprarne una cassa!! E per finire uno strepitoso dolce al cocco fatto in casa e uno spumone, anche questo artigianale. Il tutto per 57 euro.

Nel nostro programma del dopo cena c’era una girata a Gallipoli, ma non abbiamo certo voglia di entrare nella bolgia e confusione dopo esserci rilassati e goduti una così ottima cena, quindi rimandiamo Gallipoli a domattina, facciamo un giretto per il centro di Taviano, piccolissimo e grazioso.. e buonanotte!

Gallipoli, 21 agosto

Stamani sveglia verso le 8 e colazione nella corte interna di ieri sera. Facciamo il check out e salutiamo questo splendido posticino ripromettendoci di tornarci, e pronti partenza, via! Stamani faremo tappa per qualche ora di sole e mare a Torre Uluzzu, nelle scogliere dove ieri abbiamo visto il tramonto e poi ci dirigeremo verso Matera, dove abbiamo prenotato un agriturismo per la notte, in zona San Giuliano.

Ci godiamo gli ultimi bagni e il sole salentino su queste scogliere magiche fino alle 14 circa e poi ripartiamo. Ci fermiamo a Porto Cesareo, che risulta di strada, curiosa di vedere la spiaggia di Punta Prosciutto; dico solo che la spiaggia non sono neanche riuscita a vederla dalla marea di gente che la affollava! purtroppo i lidi più turistici e rinomati sono decisamente da visitare in bassa stagione. Comunque proseguiamo i nostri giri e, come preannunciato ieri, ci fermiamo nella zona di Taranto per far rifornimento di buon vino. E quindi prima tappa Manduria. Dopo aver attraversato strade costeggiate di vigneti arriviamo nella città del primitivo e ci fermiamo in un bar per un caffè freddo. Chiediamo consiglio ai baristi su dove trovare delle cantine, ci danno delle indicazioni e ci fanno assaggiare del primitivo che vendono loro… Ok, acquistiamo 3 bottiglie, 1 bianco e due rossi (8 euro a bottiglia).

Comunque avevamo visto su internet dove si trovano le cantine San Marzano del negroamaro di ieri sera, per cui impostiamo il navigatore e ci dirigiamo direttamente là. Dopo gli assaggi vari che ci propone la ragazza che ci serve, ne usciamo piuttosto brilli e con ben 3 casse tra negroamari e primitivi. Da buoni bevitori! Prezzo medio a bottiglia: 6,7 euro.

Comunque, ci rimettiamo in cammino, ci aspetta Matera!

Speravamo di arrivare verso le 18, purtroppo le varie tappe ci hanno portato via più tempo del previsto, e raggiungiamo l’agriturismo verso le 19. L’agriturismo si trova a circa 10 km dal centro, vicino la diga di San Giuliano, ed è gestito dal Sig. Pasquale e dalla madre, una simpatica anziana signora. E’ costituito da una serie di camere molto spaziose, noi avevamo anche due letti singoli a disposizione! Hanno circa un centinaio di mucche e producono latte, yogurth e formaggi. Subito Zoe si è trovata a suo agio e ha scorrazzato nell’aia davanti all’entrata, facendo conoscenza degli altri 3 cagnolini del proprietario. Scopriamo poi essere gli unici ospiti della struttura per la notte!! Quindi lasciamo Zoe libera di giocare fuori all’aperto. La Signora ci chiede se vogliamo restare a cena, optiamo alla fine di andare a vedere Matera illuminata, molti ci hanno consigliato di visitarla di sera. Quindi raggiungiamo la città dei sassi e subito ci appare Matera in tutto il suo splendore quando arriviamo alla prima terrazza panoramica: una veduta surreale, sembra di vedere un altro mondo, una meraviglia. E iniziamo allora a girare a caso tra i vicoletti, le stradine, le case illuminate, i ristorantini, i negozietti di souvenir.. un incanto. Dopo aver provato ad entrare in un paio di locali ma tutti pieni (è venerdì!) troviamo posto in una specie di bar-enoteca “Pane e pomodoro”, beviamo due calici di vino del posto e due insalatone (conto 22 euro). Dopo cena proseguiamo con una passeggiata ma ci ripromettiamo di tornare domattina, per cui a nanna presto e buonanotte!

Matera, 22 agosto

Stamani è proprio il caso di dirlo, una colazione da campioni! Pasquale e sua mamma ci hanno accolto con una caraffona di latte fresco delle loro mucche (il latte più buono che abbia mai bevuto!), yogurth fatto da loro, pane, burro e marmellate. Colazione strabuona e genuina! Dopo aver chiaccherato un po’ con Pasquale, salutato lui e la simpatica mamma, i cani e le mucche 😉 paghiamo il conto (70 euro) e andiamo verso la città dei sassi. Il caldo oggi si fa sentire, ma Matera by day non ce la perdiamo proprio. Torniamo nella città dei sassi e ancora una volta restiamo abbagliati, affascinati da questa meravigliosa città… cerchiamo di non perderci nulla e ogni angolo è buono per scattare decine e decine di foto. Giriamo tra i sassi fino alle 12, cerchiamo di vedere il più possibile, ma ci aspetta un lungo viaggio, ovvero il rientro a Viareggio, sono previste 7 ore e mezzo di tragitto. Ripartendo da Matera concludiamo il nostro meraviglioso giro in Puglia. Consiglio vivamente una vacanza in questa splendida regione, che offre veramente tanto sia dal punto di vista naturalistico che storico, ma se potete, non andateci ad agosto. La confusione è troppa! Noi non siamo riusciti a andare a Punta Prosciutto, alla spiaggia di Pesculose né in qualsiasi altra caletta rinomata! Non si poteva entrare!

La nostra vacanza è stata comunque splendida perchè abbiamo trovato fantastiche alternative ma quando ci torneremo sarà senz’altro in giugno o settembre.

Consiglio enogastronomico: non perdetevi le frise, i pasticciotti, i taralli (cipolla e uvetta e peperoncino su tutti!) e comprate tutto ai forni di paese, spenderete la metà!

Se passate da Cisternino, Locorondo e dintorni le bombette e a Bari mangiate la pizza.

E ovviamente… scorta di Primitivo e Negroamaro!

Buona Puglia a tutti!



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